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ARMONIZZAZIONE
Alessandro Nieri
(Comune di Camaiore-LU)
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In quel tempo…era il 2011
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Le risposte alla crisi
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Le risposte alla crisi
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In pratica
- introduzione dei nuovi principi di contabilità armonizzata e necessità di rivedere il modo di
contabilizzare le entrate;
- introduzione del DUP;
- introduzione del Fondo crediti e necessità di rivedere tutte le principali voci di spesa al fine
di ridurre la spesa effettiva;
- introduzione della fattura elettronica;
- potenziamento della Piattaforma Certificazione Crediti e necessità di continui
aggiornamenti di dati, spesso con attività manuali;
- introduzione del meccanismo della scissione dei pagamenti e continui cambiamenti nelle
normative tributarie;
- introduzione del Pareggio di bilancio, che ha determinato un vero e proprio cambio
culturale nella programmazione delle attività, ulteriormente reso più complesso da continui ritocchi
normativi e principi validi pro tempore;
- notevoli difficoltà operative nella nuova formulazione delle variazioni di bilancio;
- introduzione nel principio di programmazione delle opere pubbliche, che di fatto ha
determinato una riduzione degli investimenti;
- introduzione della contabilizzazione dei vincoli di cassa, con enormi difficoltà interpretative
da parte degli Uffici e molteplici complicazioni operative nei confronti della software house e
dell’istituto cassiere;
- introduzione del concetto degli accantonamenti per rischi e spese potenziali, che ha
costretto gli Uffici ad allungare le tempistiche di esame dei dati;
- maggiore complicazione nella procedura di riaccertamento dei residui di fine anno;
- introduzione della contabilità economico-patrimoniale;
- introduzione del bilancio consolidato.
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Quindi
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I principi contabili
• Ogni sistema contabile ha dei postulati che servono per darci delle
indicazioni generali, per esempio da usare nei casi dubbi (es. principio della
prudenza)
• Esempio
– principi OIC nazionali rendere prudenti le stime in modo da garantire la
continuità aziendale e la solidità economico/patrimoniale (ad esempio «tenendo basso»
il risultato)
– IAS evidenziare il valore economico dell’impresa in un’ottica di crescita e di
sviluppo delle transazioni finanziarie
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I principi contabili
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I principi contabili
Sta Regimi Scuole, Comuni, Università Imprese Società quotate,
to forfettari parchi, province, ASL contabilità società con
altri EP regioni, altri ordinaria bilancio
EL consolidato, EIP
Cassa pura X X
Competenza X X
finanziaria
Competenza X
finanziaria
rinforzata
Competenza X X
economico-
patrimoniale
pubblicistica
OIC X
IAS X
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Uno sguardo nel mondo societario
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Contabilità pubblica
• RD 2440-1923
• RD 827-1924
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Introduzione dell’armonizzazione in ambito pubblico
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Armonizzazione
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Armonizzazione – principi comunitari
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Armonizzazione per gli Enti locali
• Pertanto:
– Per le PA in COFI fare anche la COEP
– Per le PA in COEP fare anche bilancio di
previsione e rendiconto in COFI
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Armonizzazione per gli Enti locali
• Struttura
– A chi si rivolge
– Art. 2 – omogeneità dei sistemi
– Principi contabili applicati (1-2-3-4) con altrettanti allegati
– Commissione
– Piano dei conti integrato
– La transazione elementare
– Schemi e allegati uniformi
– Articolazione per missioni e programmi (anche chi è in COEP)
– Sistema di indicatori di bilancio
– SSN e Regioni
– Modifiche al TUEL
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Armonizzazione per gli Enti locali
• Soggetti:
RGS
COMUNI-PROVINCE-REGIONI-UNIONI DI COMUNI-
ENTI/ISTITUZIONI
CORTE DEI CONTI
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• Una curiosità: la composizione della Commissione Arconet (45)
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Armonizzazione per gli Enti locali
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Armonizzazione per gli Enti locali
COFI
• Gli enti possono decidere autonomamente decidere il dettaglio dei capitoli
ma devono essere coerenti con il PDCI
• Ok situazioni M M; 1 1; M 1
• Da aggiustare situazioni di tipo 1 M: in questi casi l’ente deve
«spacchettare» il capitolo nel numero di dettagli necessario (es. Arretrati al
personale TD + TI)
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Armonizzazione per gli Enti locali
Il PDCI
- previsto solo per le amministrazioni in contabilità finanziaria;
- costituito dall’elenco delle voci del bilancio gestionale finanziario e dei conti
economici e patrimoniali, definito in modo da consentire la rilevazione unitaria
dei fatti gestionali;
- unico e obbligatorio per tutte gli EL;
- elaborato anche in funzione delle esigenze del monitoraggio della finanza
pubblica.
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Armonizzazione per gli Enti locali
COEP
• Se l’impostazione COFI è fatta bene, tramite il PDCI si determina
in automatico la scrittura COEP
Quando si paga
Voce di debito D / Banca A
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Gerarchia contabile
•Bilancio per missioni/programmi unità di approvazione (vale
per tutti gli enti)
• Macroaggregati (per natura)
• Capitoli/articoli (da schematizzare all’interno del PDC
integrato) sono considerate strutture gestionali e non
«decisionali»
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Dizionario comunale italiano
Linguaggio comunale Italiano (per addetti ai lavori)
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Principio 1
La programmazione
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Principio della programmazione 1
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Principio della programmazione
NB
Tutti i documenti sono collegati tra loro
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Breve excursus sul principio 4-1
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Il calendario contabile degli EL
Riaccertamento
Rendiconto
31/3/n+1
COEP
Approvazione
31/7/n+1
DUP e bilancio 30/9/n+1
SCHEMA Variazioni ord.
di previsione Ultima
DUP In corso d’anno variazione
31/7/n-1 31/12/n-1 31/3/n 31/7/n 30/4/n+1
30/11/n
31/1/n+1
15/11/n-1
Variazione Assestamento e
Aggiornamento DUP
riaccertamento salvaguardia
e presentazione del Variazioni di
bilancio di previsione aggiustamento Rendiconto Bilancio
in Giunta anno n COFI consolidato
Il calendario contabile degli EL
Riaccertamento
Rendiconto
31/3/n+1
COEP
Approvazione
31/7/n+1
DUP e bilancio 30/9/n+1
SCHEMA Variazioni ord.
di previsione Ultima
DUP In corso d’anno variazione
31/7/n-1 31/12/n-1 30/4/n 31/7/n 30/4/n+1
30/11/n
31/1/n+1
15/11/n-1
Variazione Assestamento e
Aggiornamento DUP
riaccertamento salvaguardia
e presentazione del Variazioni di
bilancio di previsione aggiustamento Rendiconto Bilancio
in Giunta anno n COFI consolidato
Revisori di EL e armonizzazione – pareri principali
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Revisori di EL e armonizzazione – pareri principali
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Revisori di EL e armonizzazione – controfirma
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Principio 2
La contabilità finanziaria
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Gli schemi di bilancio finanziario sono articolati in missioni e programmi
coerenti con la classificazione economica e funzionale individuata dagli
appositi regolamenti comunitari in materia di contabilità nazionale.
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L’articolazione delle spese per missioni/programmi è l’unità elementare di
approvazione da parte dell’organo politico. Gli elementi sottostanti
(capitoli) sono modificabili con provvedimenti di rango inferiore, purchè
rispettino l’assegnazione per missione/programma.
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GLOSSARIO MISSIONI-PROGRAMMI
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Il PC 2 contiene le regole principali di registrazione in contabilità
finanziaria.
Sono accertate per l’intero importo del credito anche le entrate di dubbia
e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale, quali
le sanzioni amministrative al codice della strada, gli oneri di
urbanizzazione, i proventi derivanti dalla lotta all’evasione, ecc..
Per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio è
effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità,
vincolando una quota dell’avanzo di amministrazione.
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SPESE
La nuova nozione di impegno
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SPESE
La nuova nozione di impegno
- Trattamento accessorio
- Spese legali
- Acquisto di beni e servizi
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SPESE
La nuova nozione di impegno
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SPESE
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IL RIACCERTAMENTO ORDINARIO DEI RESIDUI
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Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 3, comma 4 del presente
decreto, attraverso una delibera di Giunta, si procede come segue:
- nel bilancio dell’esercizio in cui era imputato l’impegno cancellato,
si provvede a costituire (o a incrementare) il fondo pluriennale
vincolato per un importo pari a quello dell’impegno cancellato;
- nel primo esercizio del bilancio di previsione si incrementa il fondo
pluriennale iscritto tra le entrate, per un importo pari all’incremento
del fondo pluriennale iscritto nel bilancio dell’esercizio precedente, tra
le spese;
- nel bilancio dell’esercizio cui la spesa è reimputata si incrementano o
si iscrivono gli stanziamenti di spesa necessari per la reimputazione
degli impegni.
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Focus 1
I limiti di finanza pubblica
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C’era un volta…il patto di stabilità
La logica scelta dal legislatore finora (2018) è quella del doppio
binario
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Esempi di questo vincolo aggiuntivo
- Patto di stabilità (fino al 2015) + E correnti (accertamenti)
- S correnti (impegni)
SALDO CORRENTE
+ E correnti (accertamenti)
- Pareggio di bilancio (2016-2018) - S correnti (impegni)
SALDO CORRENTE
FPV entrata c/cap (al
netto della quota
+ finanziata con mutui)
Entrate in conto capitale
+ (al netto di mutui)
- Impegni di spesa c/cap
FPV spesa c/cap (al
netto della quota
- finanziata con mutui)
SALDO FINALE
- ? (2019 in poi) 55
C’era un volta…il patto di stabilità
La logica scelta dal legislatore finora (2018) è quella del doppio
binario
Limiti e vincoli nella redazione del bilancio di Viene posto uno speciale vincolo aggiuntivo alle
previsione (per esempio: mantenimento dell’equilibrio risorse spendibili – fermi rimanendo TUTTI gli altri
corrente, dei fondi vincolati, saldo di cassa positivo a vincoli
fine anno, limite indebitamento, ecc)
Patologie
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C’era un volta…il patto di stabilità
La logica scelta dal legislatore finora (2018) è quella del doppio
binario
Limiti e vincoli nella redazione del bilancio di Viene posto uno speciale vincolo aggiuntivo alle
previsione (per esempio: mantenimento dell’equilibrio risorse spendibili – fermi rimanendo TUTTI gli altri
corrente, dei fondi vincolati, saldo di cassa positivo a vincoli
fine anno, limite indebitamento, ecc)
Patologie
Sanzioni
Sanzioni
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Schema di conto economico e stato patrimoniale
Si noti che:
- Lo schema è pensato per gli enti locali
- C’è una colonna di correlazione col bilancio civilistico
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La competenza economica…applicata agli enti locali
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Costituiscono eccezione a tale principio:
- i costi derivanti dai trasferimenti e contributi (correnti, agli investimenti
e in c/capitale) che sono rilevati in corrispondenza dell’impegno della spesa;
- le entrate dei titoli 5 “Entrate da riduzione di attività finanziaria”, 6
“Accensione di prestiti”, 7 “Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere” e 9
“Entrate per conto terzi e partite di giro”, il cui accertamento determina solo la
rilevazione di crediti e non di ricavi.
- le spese del titolo 3 “Spese per incremento attività finanziarie”, 4
“Rimborso Prestiti”, 5 “Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto
tesoriere/cassiere” e 7 “Uscite per conto terzi e partite di giro”, il cui impegno
determina solo la rilevazione di debiti e non di costi<,
- le entrate e le spese relative al credito IVA e debito IVA, il cui
accertamento e impegno/liquidazione determinano la rilevazione di crediti e
debiti;
- la riduzione di depositi bancari che è rilevata in corrispondenza agli
incassi per Prelievi da depositi bancari ;
- l’incremento dei depositi bancari che è rilevata in corrispondenza ai
pagamenti per Versamenti da depositi bancari.
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La COEP in pratica:
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La nozione di patrimonio netto
ANNO N
CONTRIBUTI C/IMPIANTI AVERE 1.000
BANCA DARE 1.000
31.12.N
AMM.TO IMPIANTI DARE 200
F.A. IMPIANTI AVERE 200
1.1.N+1
RISCONTI PASSIVI DARE 800
CONTRIBUTI C/IMPIANTI AVERE 800
31.12.N+1
AMM.TO IMPIANTI DARE 200
F.A. IMPIANTI AVERE 200
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Aspetti finanziari legati alle partecipate
1) Contributi (di fatto vietati dal 2012)
2) Corrispettivi
3) Ripiano di disavanzi o ricapitalizzazioni (2447)
4) Dividendi
5) Alienazione di partecipazioni (d. lgs. 175/2016)
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Il TUEL distingue tre situazioni (artt. 112-113-113bis-114)
Ente strumentale con personalità giuridica Organismo strumentale (solo per servizi
sociali)
Possono essere consortili (ossia: tra più Non prevista l’opzione consortile
enti)
Alto grado di autonomia Autonomia gestionale (attraverso
«imprenditoriale» trasferimenti)
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Rendiconto consolidato (art. 11 commi 8-9 d.lgs. 118/2011)
8. Le amministrazioni di cui al comma 1 articolate in organismi strumentali come
definiti dall'art. 1, comma 2, approvano, contestualmente al rendiconto della gestione di
cui al comma 1, lettera b), anche il rendiconto consolidato con i propri organismi
strumentali. Il rendiconto consolidato delle regioni comprende anche i risultati della
gestione del consiglio regionale.
QUINDI
RENDICONTO CONSOLIDATO < > BILANCIO CONSOLIDATO
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Principio 4
Il bilancio consolidato
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Obiettivi del consolidato
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3.4 IL BILANCIO CONSOLIDATO
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Nozione di GAP
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Ai fini dell'inclusione nel bilancio consolidato, si considera qualsiasi:
- ente strumentale
- azienda
- societa' controllata e partecipata,
NB: non serve citare gli organismi strumentali perché sono già dentro il
rendiconto dell’ente.
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Nozione di ente strumentale (art. 11-ter d. lgs. 118/2011)
Si definisce ente strumentale controllato di una regione o di un ente locale di cui all'art. 2
del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, l'azienda o l'ente, pubblico o privato, nei cui
confronti la regione o l'ente locale ha una delle seguenti condizioni:
a) il possesso, diretto o indiretto, della maggioranza dei voti esercitabili nell'ente o
nell'azienda;
b) il potere assegnato da legge, statuto o convenzione di nominare o rimuovere la
maggioranza dei componenti degli organi decisionali, competenti a definire le scelte
strategiche e le politiche di settore, nonche' a decidere in ordine all'indirizzo, alla
pianificazione ed alla programmazione dell'attivita' di un ente o di un'azienda;
c) la maggioranza, diretta o indiretta, dei diritti di voto nelle sedute degli organi
decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonche' a
decidere in ordine all'indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione
dell'attivita' dell'ente o dell'azienda;
d) l'obbligo di ripianare i disavanzi, nei casi consentiti dalla legge, per percentuali
superiori alla propria quota di partecipazione;
e) un'influenza dominante in virtu' di contratti o clausole statutarie, nei casi in cui
la legge consente tali contratti o clausole. I contratti di servizio pubblico e di
concessione, stipulati con enti o aziende che svolgono prevalentemente l'attivita‘ oggetto
di tali contratti, comportano l'esercizio di influenza dominante.
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Nozione di ente strumentale (art. 11-ter d. lgs. 118/2011)
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Attenzione
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I bilanci della capogruppo e dei componenti del gruppo, rettificati
secondo le modalità indicate nei paragrafi precedenti sono aggregati voce
per voce, facendo riferimento ai singoli valori contabili, rettificati
sommando tra loro i corrispondenti valori dello stato patrimoniale (attivo,
passivo e patrimonio netto) e del conto economico (ricavi e proventi, costi
e oneri):
- per l’intero importo delle voci contabili con riferimento ai bilanci degli
enti strumentali controllati e delle società controllate (cd. metodo
integrale);
- per un importo proporzionale alla quota di partecipazione, con
riferimento ai bilanci delle società partecipate e degli enti strumentali
partecipati (cd. metodo proporzionale).
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