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Il bilancio

socio-
ambientale
Che cos’è il bilancio socio-
ambientale?
Il bilancio socio-ambientale è un rendiconto quantitativo e
qualitativo dell’attività aziendale che dimostra il riparto tra gli
stakeholder della ricchezza prodotta ed evidenzia tramite specifici
indicatori il contributo offerto dell’impresa a favore dei settori
sociali e ambientali.

Rappresenta un importante documento di comunicazione che


consente di illustrare il ruolo dell’attività aziendale nella società
civile e dimostra che l’azienda oltre ad avere il fine del profitto
fornisce un valore aggiunto per la comunità.
Funzionalità
È uno strumento di comunicazione interno ed esterno ed è uno strumento di programmazione
e controllo.
- Consente di trarre informazioni sul valore economico che l’azienda è in grado di creare e
che porta alla comunità
- Serve anche per ottenere informazioni sul comportamento dell’impresa ed esprimere
giudizi sulle modalità di creazione e riparto all’interno (della comunità stessa) del valore
economico
Chi deve fare il bilancio socio-ambientale?
La Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) è un report obbligatorio per un numero crescente
di imprese da quando è stato regolato con Decreto Legislativo 30/12/2016 n. 254 come
recepimento della direttiva europea, il quale obbliga le imprese che rispettino certi requisiti
a fornire informazioni in merito alle seguenti questioni:

SOCIAI E RELATIVA AL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI


AMBIENTALI
PERSONALE

IMPEGNO DA PARTE DELLE


LOTTA CONTRO LA IMPRESE A METTERE IN
CORRUZIONE PRATICA UNO SVILUPPO
SOSTENIBILE
Dunque quali sono le imprese che sono obbligate a redigere
la DNF?
Questo bilancio non è obbligatorio ma è un documento complementare al bilancio
d’esercizio in quanto lo completa con informazioni relative alle attività che l’azienda ha
compiuto per il benessere collettivo.
Le imprese che hanno l’obbligo di redigere e pubblicare una dichiarazione
non finanziaria sono:
Società quotate in mercati regolamentati e/o soggetti d’interesse pubblico
come Banche e imprese di assicurazione che abbiano avuto in media,
durante l’esercizio finanziario, un numero di lavoratori superiore a 500 o il
cui bilancio consolidato soddisfi almeno uno dei seguenti criteri:

Totale dell’attivo dello Totale dei ricavi netti delle


stato patrimoniale vendite e delle prestazioni
superiore a 20 milioni di superiore a 40 milioni di
euro. euro.
Il bilancio dev’essere redatto seguendo le linee guida e
i principi di redazione stabiliti da organismi
internazionali.
Tali principi sono:
Responsabilità: Indica chiaramente gli stakeholder a
cui l’impresa deve tener conto.
Revisione Identificazione: Fornisce informazioni sull’assetto
proprietario, sulla mission e sui valori con cui
Insieme alla dichiarazione non finanziaria deve l’impresa vuole essere identificata.
essere depositata anche al Registro delle imprese la Trasparenza e attendibilità: Le informazioni contenute
relazione sulla gestione effettuata dagli ETS nel bilancio devono essere veritiere.
Società che verificano se vengono rispettati gli Neutralità: I soggetti che redigono il bilancio devono
standard del GRI e le linee guida del BGS. assumere un atteggiamento distaccato dal proprio
interesse personale.
Prudenza: Non vi devono essere sopravvalutazioni
delle performance aziendali.
Comparabilità: Perché i dati devono essere
comparabili nel tempo e nello spazio.
Struttura
Il bilancio sociale è strutturato in 4 parti fondamentali:
1. Premessa e nota metodologica:
In questa parte vengono indicati i componenti
del gruppo di lavoro che hanno partecipato 2. Identità aziendale:
alla redazione del documento, le modalità Si descrive l’azienda, la sua storia, la sua
applicate per l’ascolto delle esigenze degli struttura organizzativa, la mission, la vision e gli
stakeholder, le modalità utilizzate per il loro obiettivi strategici, evidenziandone il ruolo
coinvolgimento e i principi di redazione sociale.
adottati.

3. Relazione sociale: 4. Produzione e distribuzione del valore aggiunto:


In questa parte si espongono i risultati ottenuti Dove si illustrano i risultati economici ottenuti
in relazione ai programmi e agli impegni presi dall’impresa e i soggetti beneficiari del valore
e agli effetti che gli obiettivi realizzati hanno economico creato e come quest’ultimo viene
prodotto sulle singole categorie di ripartito tra gli stakeholder.
stakeholder.
Riparto del valore aggiunto
Principali differenze tra il bilancio
d’esercizio e il bilancio socio-ambientale
- Obbligatorietà
Il bilancio d’esercizio è obbligatorio per tutte le imprese mentre quello socio-ambientale non lo è.
- Revisione
La revisione del bilancio d’esercizio è obbligatoria e viene effettuata da un revisore legale mentre quella socio-
ambientale dagli enti del terzo settore.
- Funzionalità
Informativa e di controllo quella del bilancio d’esercizio mentre é uno strumento di programmazione e controllo il
bilancio sociale.
- Obiettivo
L'obiettivo del bilancio d’esercizio è quello di evidenziare il patrimonio di funzionamento, il risultato economico
d’esercizio e mettere a disposizione di operatori esterni ed interni all'impresa le informazioni sull'andamento
dell'impresa.
L'obiettivo del bilancio socio-ambientale invece, è quello di mettere in evidenza l'impatto ambientale e sociale di
un'azienda tramite il riparto del valore aggiunto.
- Principi
Principali differenze tra il bilancio d’esercizio e il
bilancio socio-ambientale
Bilancio d’esercizio
- Competenza economica:
Bilancio socio-ambientale Principio contabile per cui, per calcolare il risultato economico di un dato periodo, è
Responsabilità: Indica chiaramente gli stakeholder a cui necessario considerare solo i costi e i ricavi che si riferiscono e hanno effetto in quel
l’impresa deve tener conto. periodo di tempo, a prescindere dalle manifestazioni finanziarie già avvenute o che
devono ancora avvenire.
Identificazione: Fornisce informazioni sull’assetto proprietario,
- Prevalenza sostanza sulla forma:
sulla mission e sui valori con cui l’impresa vuole essere La valutazione delle voci deve essere fatta tenendo conto della funzione economica
identificata. dell’elemento dell'attivo o del passivo considerando sottostante agli elementi formali.
Trasparenza e attendibilità: Le informazioni contenute nel - Prudenza:
bilancio devono essere veritiere. Gli utili attesi ma non definitivamente realizzati non devono essere iscritti in bilancio;
Neutralità: I soggetti che redigono il bilancio devono assumere tutte le perdite, anche quelle ragionevolmente e fondatamente presunte, devono essere
un atteggiamento distaccato dal proprio interesse personale. iscritte in bilancio anche se non effettivamente subite.
- Separatezza:
Prudenza: Non vi devono essere sopravvalutazioni delle
Il principio di separatezza di attività economiche implica che in ciascuna siano tenuti
performance aziendali. rigorosamente separati e isolati dalle altre i centri dei poteri di decisione, i compiti e le
Comparabilità: Perché i dati devono essere comparabili nel responsabilità del loro esercizio.
tempo e nello spazio. - Continuità aziendale:
La continuità aziendale è il presupposto in base al quale, nella redazione del bilancio,
l'impresa viene normalmente considerata in grado di continuare a svolgere la propria
attività in un prevedibile futuro.
- Costanza:
Il principio della costanza stabilisce che i “criteri di valutazione” non possono essere
modificati da un esercizio all’altro.
Caso aziendale: Vocative
Come è riuscito a raggiungere la sostenibilità?
Chi è?
1. Risparmio sui tessuti
E’ la prima sartoria italiana ecosostenibile al 100%
I tessuti lavorati da vocative sprecano il 30 % in meno di
fondata da Ciro Pistarino e Manuel Zanola.
energia elettrica e il 25% in meno di acqua, i bottoni e le
Tra le loro esigenze c’era quella di centralizzare il
etichette risparmiano il 32% di emissione CO2.
processo che porta alla piena sostenibilità, certificata
2. Fornitori vicini
da dati concreti.
I fornitori si trovano a una distanza massima dalla sede
operativa di 150 km.
A chi si sono affidati? 3. Packaging riciclato
Vocative si è affidata a due partner come Nextbrand e L’azienda utilizza scatole di cartone riciclato al 70% e la
Mediatyche esperti in sostenibilità e in grado di carta velina usata per avvolgere il capo è in carta di riso
supportarli nel raccontare il valore che si nasconde prodotta dagli scarti.
dietro ciascuno dei loro capi. 4. La vita di un abito
Una volta venduto un capo, Vocative continua a
garantire manutenzione e interventi di riparazione.

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