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Il bilancio d’esercizio viene anche inteso come rendiconto della gestione, cioè come documento che sintetizza le
operazioni compiute dall’impresa nell’arco dell’esercizio amministrativo.
Esso ha due funzioni importanti:
Funzione Conoscitiva, in quanto offre informazioni sull’andamento economico e finanziario dell’azienda,
esprimendo i risultati ottenuti per effetto delle strategie attuate;
Funzione di Controllo, in quanto rappresenta lo strumento con cui gli organi amministrativi sottopongono il
proprio operato all’esame e all’approvazione di chi ha loro assegnato l’incarico di governare l’azienda.
Il bilancio d’esercizio svolge un importante ruolo nell’ambito dell’informativa sulla gestione aziendale perché fornisce
informazioni essenziali in merito alla consistenza patrimoniale e agli andamenti finanziari ed economici
dell’impresa.
Le informazioni ottenibili dal bilancio possono essere di tipo storico oppure prospettico; quest’ultime, proiettate
verso il futuro sono ricavabili attraverso l’utilizzo di tecniche particolari come l’analisi per indici e per flussi.
Il compito di redigere il Bilancio d’esercizio spetta agli organi amministrativi che devono trasmetterlo al collegio
sindacale, almeno 30 giorni prima del termine fissato per la discussione in assemblea, analoga trasmissione deve
essere fatta al soggetto incaricato della revisione legale dei conti, affinché possa predisporre la relativa relazione.
Entro 30 giorni dall’approvazione, una copia del bilancio deve essere depositata presso l’Ufficio del Registro delle
Imprese utilizzando il linguaggio XBRL (linguaggio per lo scambio elettronico di informazioni finanziarie che consente
di lavorare direttamente sui documenti contabili), affinché i soggetti interessati possano prenderne visione.
Il bilancio con i suoi allegati devono essere conservati allo scopo di esibirli agli uffici fiscali, in caso ve ne sia richiesta.
Le imprese capogruppo che possiedono partecipazioni in società controllate o collegate devono depositare presso la
sede sociale anche:
- Il bilancio consolidato e i suoi allegati (relazione sulla gestione e relazione degli organi di controllo)
- Le copie integrali dell’ultimo bilancio delle società controllate
- Il prospetto riepilogativo dei dati essenziali delle società collegate
Il regolamento della CONSOB prevede inoltre la facoltà di pubblicare informazioni finanziarie trimestrali aggiuntive.
Se le società quotate decidono di pubblicare tali informazioni devono:
Comunicare al mercato la propria scelta, specificando quali informazioni intendono fornire così che le
decisioni adottate risultino chiare e stabili nel tempo;
Garantire la coerenza e la correttezza delle informazioni finanziarie aggiuntive diffuse.
03. La normativa sul bilancio
La normativa sul bilancio d’esercizio deriva dalle disposizioni comunitarie (europee) recepite nel nostro
ordinamento giuridico.
Le norme del Codice civile che hanno un’articolazione “dal genere al particolare” prevedono:
Una clausola genere, costituita dal principio della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta
della situazione patrimoniale e finanziaria, e del risultato economico per la cui applicazione occorre tener
presente il principio della rilevanza;
I principi (o postulati) di redazione e la struttura dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico
Il contenuto dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico, del Rendiconto Finanziario e della nota
integrativa
I criteri di valutazione degli elementi del patrimonio
L’attuale normativa prevede quattro diverse tipologie di bilancio con obblighi informativi crescenti a seconda delle
dimensioni aziendali:
Bilancio delle Bilancio in forma abbreviata Bilancio in forma ordinaria Bilancio IAS/IFRS
microimprese
Non superare un Redatto dalle società di È redatto dalle società non È redatto dalle società
patrimonio di 175.000 minori dimensioni quotate in mercati regolamentati quotate in mercati
Ricavi netti non Non superare un patrimonio e non emittenti azioni diffuse regolamentati.
superiori a 350.000 di 4.400.000 presso il pubblico in misura Le società non quotate,
Dipendenti non Ricavi netti non superiori a rilevante pur emittenti azioni
superiori a 5 8.800.000 Patrimonio superiore a 4.400.00 diffuse presso il
Dipendenti non superiori a Ricavi netti superiori a 8.800.000 pubblico in misura
50 Dipendenti superiori a 50 rilevante, possono
redigere il bilancio
IAS/IFRS, o
alternativamente il
bilancio civilistico.
Quando le informazioni fornite dal bilancio non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta , lo
stesso deve essere integrato da informazioni complementari.
Lo Stato Patrimoniale, Il conto Economico e il Rendiconto Finanziario derivano dal sistema informativo contabile.
In particolare, lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico costituiscono l’obbiettivo finale della contabilità generale
che viene predisposta per calcolare il risultato economico d’esercizio e per misurare le variazioni intervenute nel
patrimonio aziendale.
Le scritture contabili devono essere redatte in centesimi di euro, invece lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e
il Rendiconto Finanziario devono essere redati in unità di euro, senza cifre decimali; la Nota Integrativa invece può
essere redatta in migliaia o in milioni di euro se la società è quotata in mercati regolamentati, solo in migliaia di
euro se la società non è quotata in mercati regolamentati.
Il passaggio dei valori in euro con due cifre decimali a valori senza decimali può determinare differenze di
arrotondamento.
In tal caso il bilancio viene troncato senza pareggio contabile oppure, la differenza viene evidenziata in un’apposita
Riserva da arrotondamento.
Le indicazioni contenute nella Nota integrativa prendono origine sia dal sistema informativo contabile sia dal
sistema informativo non contabile.
Come disposto della clausola generale, il bilancio d’esercizio ha come finalità fondamentale la rappresentazione
chiara, veritiera e corretta della situazione dell’impresa.
Stato Patrimoniale
Lo stato patrimoniale si ottiene dalla Situazione patrimoniale finale redatta al termine delle scritture di
assestamento, e in esso sono classificati:
- L’Attivo (secondo la distinzione economica degli impieghi)
- Il Passivo (secondo la provenienza delle fonti di finanziamento)
Conto Economico
Il conto economico si ottiene dalla Situazione Economica finale che ha una forma a sezioni divise e la configurazione a
costi, ricavi e rimanenze, il prospetto di bilancio ha la configurazione a valori e costi della produzione, ed essendo
redatto in forma scalare è strutturato per aree di gestione (area della produzione e area dell’attività finanziaria).
Nel conto economico sono pertanto evidenziati, oltre il risultato finale (utile o perdita d’esercizio), anche i seguenti
risultati intermedi:
- Differenza tra valore e costi della produzione (risultato dell’attività caratteristica e dall’attività accessoria);
- Differenza tra proventi e oneri finanziari (risultato dell’attività finanziaria);
- Il risultato prima delle imposte (che è al lordo delle imposte dirette)
Voci di bilancio
Gli articoli del c.c. che stabiliscono i contenuti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico contraddistinguono i
diversi livelli delle voci di bilancio con lettere maiuscole, lettere minuscole, numeri romani, numeri arabi; la loro
indicazione non è però obbligatoria nella redazione dei documenti.
Se necessario, per ottenere una maggiore chiarezza del bilancio e una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione aziendale, la legge consente di:
- Raggruppare le voci precedute da numeri arabi se il loro importo è irrilevante
- Suddividere ulteriormente le voci precedute da numeri arabi, se è ritenuta opportuna un’ulteriore analisi
- Adattare le voci precedute da numeri arabi quando lo esige la natura dell’attività esercitata
- Aggiungere altre voci qualora il contenuto non sia compreso in alcuna di quelle previste dagli articoli del
Codice civile.
È importante tralasciare le voci con importi uguali a zero, se così si presentano anche per l’esercizio precedente.
Infatti, sia il prospetto dello Stato Patrimoniale sia quello del Conto economico devono essere redatti a stati
comparati, accostando all’importo di ogni voce quello relativo all’anno precedente.
Nota integrativa
Il contenuto della Nota Integrativa offre informazioni sui dati contabili: le informazioni alle voci dello Stato
Patrimoniale e del conto economico sono presentate secondo l’ordine in cui le relative voci sono esposte nello Stato
Patrimoniale e nel Conto economico.
Lo stato patrimoniale in forma abbreviata comprende soltanto le voci con lettere maiuscole e numeri romani.
Il conto economico in forma abbreviata non presenta particolari semplificazioni, con solo il raggruppamento di
alcune voci indicate dagli articoli del c.c.
La nota integrativa in forma abbreviata offre informazioni maggiormente sintetiche rispetto all’analogo documento
redatto in forma ordinaria, è infatti prevista la possibilità di omettere alcune indicazioni, espressamente previste dagli
articoli del Codice civile.
Gli amministratori o il consiglio di gestione delle società che possono redigere il bilancio in forma abbreviata sono
esonerati dalla redazione della relazione sulla gestione, purché nella Nota integrativa siano indicate le informazioni
richieste dal c.c.
Le micro-imprese sono esonerate dalla redazione del Rendiconto Finanziario e della Nota Integrativa (e anche della
relazione sulla gestione).
Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico hanno la stessa struttura e lo stesso contenuto di quelli previsti per il
bilancio in forma abbreviata.
Allo scopo di evitare comportamenti scorretti da parte degli amministratori, che possono essere tentati a
sopravvalutare il patrimonio aziendale (annacquamento), o all’opposto di costruire riserve occulte (diminuire il
patrimonio), sono stati imposti vincoli giuridici e vincoli tecnici.
Vincoli giuridici, stabiliti dal Codice civile, riguardano la redazione, la struttura, il contenuto, e i criteri di
valutazione del bilancio.
Vincoli tecnici, stabiliti dall’OIC, consistono nei principi contabili, ossia nelle regole di comportamento che è
necessario osservare per prevenire una corretta rappresentazione della realtà aziendale. Si tratta di regole
univoche, che hanno una funzione esplicativa delle sintetiche disposizioni del c.c. e una funzione integrativa
per quanto riguarda gli aspetti che il c.c. non prende espressamente in considerazione.
Tali vincoli sono finalizzati a rendere il bilancio affidabile, redatto sulla base di criteri uniformi nel tempo e nello
spazio.
Il Codice civile indica i criteri di valutazione dei singoli elementi patrimoniali distinguendoli in tre gruppi:
Il criterio base per la valutazione è il costo, inteso con due significati diversi:
Storico (è costituito dall’insieme degli oneri che l’impresa ha sostenuto per l’acquisto o la produzione di un
bene, e si applica a imm. Materiali/immateriali e alle rimanenze di magazzino)
Ammortizzato (è costituito dal valore iniziale dell’attività o dalla passività, al netto di eventuali rimborsi di
capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo delle differenze fra valore iniziale e valore
alla scadenza, e si applica a crediti iscritti nelle imm. Finanziare e ai debiti di media/lunga scadenza)
Il costo, nel rispetto del principio della prudenza, viene considerato il limite massimo alle valutazioni, con alcune
eccezioni:
- I lavori in corso su ordinazione che possono essere iscritti in base ai corrispettivi maturati con ragionevole
certezza
- Le partecipazioni in imprese controllate e collegate che possono essere iscritte in base al criterio della
frazione del patrimonio netto
- Gli strumenti finanziari derivati, che devono essere valutati al fair value.
I principi di redazione del bilancio stabiliti del c.c. devono essere presentati e resi operativi dai principi contabili
nazionali emanati dall’OIC (“Organismo Italiano di Contabilità), cioè un soggetto incaricato di elaborare i principi di
contabilità.
I principi nazionali si distinguono in:
Principi contabili generali (o postulati), costituite da regole di carattere generale, la cui applicazione
consente di fornire una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della Situazione Patrimoniale,
Finanziaria e del Risultato economico dell’impresa;
Principi contabili applicati, che riguardano la composizione degli schemi di bilancio e le regole di
contabilizzazione, valutazione ed esportazione delle specifiche voci.
I principi contabili internazionali si applicano alle società quotate in mercati regolamentati, e le società non quotate
che emettono azioni in misura rilevante (possono scegliere tra i principi nazionali e quelli internazionali).
Il bilancio d’esercizio rappresenta uno strumento di informazione economico – finanziario rivolto a una pluralità di
soggetti.
Gli IAS/IFRS, tuttavia, chiariscono che affinché siano valide le informazioni finanziarie devono essere rilevanti, ossia
devono essere utili agli utilizzatori del bilancio per assumere decisioni future. Sono considerate informazioni irrilevanti
quelle che sussistono dubbi sulla loro esistenza.
Tra OIC e IAS/IFRS i principi sono simi -> fatta eccezione per la PRUDENZA, che viene sostituito dai fair value.
Il fair value riduce l’attendibilità dei valori iscritti in bilancio ma ne accresce l’utilità per gli investitori, perché esprime
il valore corrente (o valore attuale) del bene nel momento in cui è effettuata la valutazione.
Nel Prospetto della Situazione Patrimoniale – Finanziaria le Attività e Passività sono distinte in Correnti e Non
Correnti, con l’evidenza degli importi scadenti o esigibili entro 12 mesi.
Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita riguardano gli elementi patrimoniali (beni o
partecipazioni in società controllate e collegate) che saranno dismessi entro l'esercizio successivo, a tale voce può
corrispondere la voce passività non correnti classificate come possedute per la vendita, se ai beni da vendere sono
associati degli elementi passivi, come quando vengono ceduti interi rami aziendali.
La voce Altre componenti di patrimonio netto si riferisce alle riserve (Riserva Legale, Riserva Statutaria, Riserva
straordinaria, Riserva soprapprezzo azioni); inoltre a tale voce comprende:
- Riserva di rivalutazione, che accoglie le rivalutazioni derivanti dalle oscillazioni del fair value di alcuni
elementi patrimoniali;
- Azioni proprie, il cui costo deve essere portato in detrazione del patrimonio netto;
- Costi di ampliamento, sostenuti nelle operazioni di aumento del capitale sociale e da portare in detrazione
del patrimonio netto come anche eventuali Crediti verso soci per i versamenti ancora dovuti sulle azioni di
nuova emissione.
Note al bilancio
I principi contabili internazionali prestano particolare attenzione all’informativa supplementare, posta a corredo del
bilancio e da indicare nelle Note.
L’informativa supplementare serve per consentire al lettore del bilancio di comprendere meglio i risultati e deve
fornire un utile supporto per determinare i rischi aziendali.
Il Codice civile stabilisce il contenuto minimo della relazione sulla gestione, indicandone gli obiettivi informativi e i dati
che devono essere forniti.
La relazione contiene un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente (tratta un argomento in modo completo) della
situazione della società, dall’andamento, e del risultato della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui essa
ha operato.
La revisione legale è un insieme di attività (monitoraggi e verifiche) con cui si sottopongono al controllo legale il
bilancio d’esercizio.
Al termine di tale procedura, il soggetto incaricato del controllo deve esprimere un giudizio sul bilancio, attestando
con una specifica relazione l’idoneità del bilancio stesso a rappresentare correttamente e in modo veritiero la reale
situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’impresa.
L’attività di controllo legale dei conti viene effettuata esclusivamente dai soggetti (revisore legale o società di
revisione legale) iscritti nel Registro tenuto dall’MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Il soggetto a cui viene affidata la revisione legale è diverso a seconda della tipologia di società.
Il soggetto della revisione legale viene indicato nello statuto (atto costituivo della società) o successivamente scelto
dall'assemblea dei soci. Il revisore ha la durata di tre esercizi.
Se la società è quotata in borsa la società di revisione legale deve informare la CONSOB e il collegio Sindacale dei
fatti ritenuti censurabili di cui viene a conoscenza.
Il revisore legale deve essere indipendente dalla società e non deve avere situazioni di incompatibilità.
Prima di accettare l’incarico il revisore dovrà attestare di disporre di tempo, risorse e personale competente per lo
svolgimento dell’incarico di revisione.
Controlli di qualità
Tutti gli iscritti nel Registro dei revisori legali che svolgono almeno un incarico di revisione legale sono soggetti a
controlli di qualità effettuati dalla CONSOB. Tali controlli vengono effettuati ogni 6 anni e riguardano:
valutazione della quantità e della qualità delle risorse impiegate nei processi di revisione
valutazione della conformità del controllo legale ai principi di revisione
la verifica dei documenti di revisione predisposti durante il processo di revisione legale
la verifica del rispetto dei requisiti di indipendenza e la valutazione della congruità dei corrispettivi ricevuti
per l'incarico svolto
Obbiettivo principale: Verificare che il bilancio d’esercizio sia attendibile, ossia che fornisca una rappresentazione
chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del conto economico della società.
La documentazione del lavoro svolto dei revisori deve essere conservata per dieci anni e deve essere esibita in
occasione del controllo di qualità cui periodicamente sono sottoposti i revisori legali.
Mentre riguardo la corretta rivelazione delle operazioni di gestione bisogna tener conto di:
che l'operazione contabilizzata sia realmente avvenuta e sia provata da un documento avente rilevanza
giuridica e fiscale
che la contabilizzazione sia completa
che la procedura effettuata offra una rappresentazione fedele veritiera
Le verifiche periodiche vengono effettuate attraverso sondaggi di conformità su operazioni scelte a campione.
RELAZIONE DI REVISIONE
La relazione con la quale il revisore esprime e motiva il giudizio sul bilancio ha una struttura predefinita. Nella prima
parte di carattere introduttivo, sono riportati:
1. il titolo della relazione (chi l’ha svolta)
2. i destinatari della relazione (i soggetti che hanno conferito l’incarico, azionisti della società)
NEL CASO DI GIUDIZIO CON MODIFICA, è necessario indicare nella sezione Relazione sulle disposizioni di leggi e
regolamentari:
1. giudizio sulla coerenza delle informazioni contenute nella relazione sulla gestione con Dati del bilancio
2. altre informazioni