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BILANCI AZIENDALI E REVISIONE

LEGALE DEI CONTI


01. Il bilancio d’esercizio
Il bilancio d’esercizio è il documento redatto dagli organi amministrativi al termine del periodo amministrativo, con
cui si presentano la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda e il risultato economico d’esercizio.

Il bilancio d’esercizio viene anche inteso come rendiconto della gestione, cioè come documento che sintetizza le
operazioni compiute dall’impresa nell’arco dell’esercizio amministrativo.
Esso ha due funzioni importanti:
 Funzione Conoscitiva, in quanto offre informazioni sull’andamento economico e finanziario dell’azienda,
esprimendo i risultati ottenuti per effetto delle strategie attuate;
 Funzione di Controllo, in quanto rappresenta lo strumento con cui gli organi amministrativi sottopongono il
proprio operato all’esame e all’approvazione di chi ha loro assegnato l’incarico di governare l’azienda.

Attraverso il bilancio d’esercizio è possibile: Misurare il reddito e il patrimonio di funzionamento


Ottenere una sintesi delle operazioni compiute dal sistema aziendale
Stabilire l’orientamento gestionale da esso perseguito

Il bilancio d’esercizio svolge un importante ruolo nell’ambito dell’informativa sulla gestione aziendale perché fornisce
informazioni essenziali in merito alla consistenza patrimoniale e agli andamenti finanziari ed economici
dell’impresa.
Le informazioni ottenibili dal bilancio possono essere di tipo storico oppure prospettico; quest’ultime, proiettate
verso il futuro sono ricavabili attraverso l’utilizzo di tecniche particolari come l’analisi per indici e per flussi.

Gli utilizzatori del bilancio


L’impresa è un sistema aperto che coinvolge tanti soggetti, i quali direttamente o indirettamente sono interessati alle
sue vicende.
Il documento che maggiormente interessa tali soggetti è il bilancio. I soggetti a loro volta si possono distinguere in due
grandi categorie:
 I soggetti interni all’impresa, portatori di interessi diretti, quali il proprietario o i soci di maggioranza e i
lavoratori dipendenti (poiché in relazione al grado di redditività degli investimenti produttivi valutano la
convenienza a espandere l’attività aziendale e i dipendenti ricevano informazioni riguardante la stabilità del
posto di lavoro);
 I soggetti esterni all’impresa, portatori di interessi indiretti, quali investitori in capitale di rischio (soci di
minoranza), i finanziatori, i fornitori, i clienti, gli uffici fiscali, e in generale tutti i soggetti con i quali
l’impresa entra in contatto.
02. Il sistema informativo di bilancio
L’insieme dei prospetti che compongono il bilancio e i suoi allegati prende il nome di sistema informativo di
bilancio.

Il sistema informativo di bilancio è quindi composto da:


1. Bilancio d’esercizio, formato da Stato Patrimoniale
Conto Economico
Rendiconto Finanziario
Nota Integrativa
2. Relazioni tra quali; Relazione sulla Gestione (fornire un resoconto sull’andamento dell’azienda e sulle politiche da
essa perseguite)
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione del Soggetto incaricato della revisione legale dei conti
3. Altri documenti idonei a fornire informazioni complementari qualora le informazioni richieste da specificare
secondo la legge non siano sufficienti a fornire una rappresentazione veritiera e corretta.

Il compito di redigere il Bilancio d’esercizio spetta agli organi amministrativi che devono trasmetterlo al collegio
sindacale, almeno 30 giorni prima del termine fissato per la discussione in assemblea, analoga trasmissione deve
essere fatta al soggetto incaricato della revisione legale dei conti, affinché possa predisporre la relativa relazione.

Pubblicità del bilancio d’esercizio


Il bilancio d’esercizio con i suoi allegati deve essere depositato presso la sede sociale almeno 15 giorni prima
dell’assemblea, affinché i soci possano prenderne visione.

Entro 30 giorni dall’approvazione, una copia del bilancio deve essere depositata presso l’Ufficio del Registro delle
Imprese utilizzando il linguaggio XBRL (linguaggio per lo scambio elettronico di informazioni finanziarie che consente
di lavorare direttamente sui documenti contabili), affinché i soggetti interessati possano prenderne visione.
Il bilancio con i suoi allegati devono essere conservati allo scopo di esibirli agli uffici fiscali, in caso ve ne sia richiesta.

Le imprese capogruppo che possiedono partecipazioni in società controllate o collegate devono depositare presso la
sede sociale anche:
- Il bilancio consolidato e i suoi allegati (relazione sulla gestione e relazione degli organi di controllo)
- Le copie integrali dell’ultimo bilancio delle società controllate
- Il prospetto riepilogativo dei dati essenziali delle società collegate

Obblighi per le società quotate


Le società emittenti azioni quotate in mercati regolamentati hanno l’obbligo di pubblicare:
 Entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio, la relazione finanziaria annua, che comprende il bilancio
d’esercizio, e ove redatto il bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e l’attestazione resa dagli organi
amministrativi delegati e dal dirigente preposto alla redazione dei documenti societari;
 Entro 3 mesi dalla chiusura del primo semestre dell’esercizio la relazione finanziaria semestrale,
comprendente il bilancio semestrale abbreviato (da redigere in conformità ai principi contabili
internazionali), la relazione intermedia della gestione, l’attestazione resa dagli organi delegati e dal
dirigente contabile, analoga a quella contenuta nella relazione finanziaria annua.

Il regolamento della CONSOB prevede inoltre la facoltà di pubblicare informazioni finanziarie trimestrali aggiuntive.
Se le società quotate decidono di pubblicare tali informazioni devono:
 Comunicare al mercato la propria scelta, specificando quali informazioni intendono fornire così che le
decisioni adottate risultino chiare e stabili nel tempo;
 Garantire la coerenza e la correttezza delle informazioni finanziarie aggiuntive diffuse.
03. La normativa sul bilancio
La normativa sul bilancio d’esercizio deriva dalle disposizioni comunitarie (europee) recepite nel nostro
ordinamento giuridico.
Le norme del Codice civile che hanno un’articolazione “dal genere al particolare” prevedono:
 Una clausola genere, costituita dal principio della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta
della situazione patrimoniale e finanziaria, e del risultato economico per la cui applicazione occorre tener
presente il principio della rilevanza;
 I principi (o postulati) di redazione e la struttura dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico
 Il contenuto dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico, del Rendiconto Finanziario e della nota
integrativa
 I criteri di valutazione degli elementi del patrimonio

L’attuale normativa prevede quattro diverse tipologie di bilancio con obblighi informativi crescenti a seconda delle
dimensioni aziendali:

Bilancio delle Bilancio in forma abbreviata Bilancio in forma ordinaria Bilancio IAS/IFRS
microimprese
Non superare un Redatto dalle società di È redatto dalle società non È redatto dalle società
patrimonio di 175.000 minori dimensioni quotate in mercati regolamentati quotate in mercati
Ricavi netti non Non superare un patrimonio e non emittenti azioni diffuse regolamentati.
superiori a 350.000 di 4.400.000 presso il pubblico in misura Le società non quotate,
Dipendenti non Ricavi netti non superiori a rilevante pur emittenti azioni
superiori a 5 8.800.000 Patrimonio superiore a 4.400.00 diffuse presso il
Dipendenti non superiori a Ricavi netti superiori a 8.800.000 pubblico in misura
50 Dipendenti superiori a 50 rilevante, possono
redigere il bilancio
IAS/IFRS, o
alternativamente il
bilancio civilistico.

Quando le informazioni fornite dal bilancio non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta , lo
stesso deve essere integrato da informazioni complementari.

04. Le componenti del bilancio d’esercizio civilistico


Il bilancio d’esercizio civilistico si compone da quattro parti:
- Stato Patrimoniale (che presenta la situazione patrimoniale e finanziaria)
- Conto Economico
- Rendiconto Finanziario (da cui risultano l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide e i flussi
finanziari intervenuti durante l’esercizio)
- Nota integrativa (fornisce spiegazioni e informazioni supplementari)

Lo Stato Patrimoniale, Il conto Economico e il Rendiconto Finanziario derivano dal sistema informativo contabile.
In particolare, lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico costituiscono l’obbiettivo finale della contabilità generale
che viene predisposta per calcolare il risultato economico d’esercizio e per misurare le variazioni intervenute nel
patrimonio aziendale.

Le scritture contabili devono essere redatte in centesimi di euro, invece lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e
il Rendiconto Finanziario devono essere redati in unità di euro, senza cifre decimali; la Nota Integrativa invece può
essere redatta in migliaia o in milioni di euro se la società è quotata in mercati regolamentati, solo in migliaia di
euro se la società non è quotata in mercati regolamentati.
Il passaggio dei valori in euro con due cifre decimali a valori senza decimali può determinare differenze di
arrotondamento.
In tal caso il bilancio viene troncato senza pareggio contabile oppure, la differenza viene evidenziata in un’apposita
Riserva da arrotondamento.

Le indicazioni contenute nella Nota integrativa prendono origine sia dal sistema informativo contabile sia dal
sistema informativo non contabile.

Come disposto della clausola generale, il bilancio d’esercizio ha come finalità fondamentale la rappresentazione
chiara, veritiera e corretta della situazione dell’impresa.

Rilevanza delle informazioni


I destinatari primari delle informazioni contenute nel bilancio sono coloro che forniscono risorse finanziarie
all’impresa, essi necessitano di informazioni rilevanti, ossia utili ai fini delle decisioni che devono assumere.
Un’informazione è considerata rilevante quando la sua omissione o errata indicazione potrebbe ragionevolmente
influenzare le decisioni prese dai destinatari primari dell’informazione di bilancio sulla base del bilancio della
società.

Stato Patrimoniale
Lo stato patrimoniale si ottiene dalla Situazione patrimoniale finale redatta al termine delle scritture di
assestamento, e in esso sono classificati:
- L’Attivo (secondo la distinzione economica degli impieghi)
- Il Passivo (secondo la provenienza delle fonti di finanziamento)

Conto Economico
Il conto economico si ottiene dalla Situazione Economica finale che ha una forma a sezioni divise e la configurazione a
costi, ricavi e rimanenze, il prospetto di bilancio ha la configurazione a valori e costi della produzione, ed essendo
redatto in forma scalare è strutturato per aree di gestione (area della produzione e area dell’attività finanziaria).
Nel conto economico sono pertanto evidenziati, oltre il risultato finale (utile o perdita d’esercizio), anche i seguenti
risultati intermedi:
- Differenza tra valore e costi della produzione (risultato dell’attività caratteristica e dall’attività accessoria);
- Differenza tra proventi e oneri finanziari (risultato dell’attività finanziaria);
- Il risultato prima delle imposte (che è al lordo delle imposte dirette)

Voci di bilancio
Gli articoli del c.c. che stabiliscono i contenuti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico contraddistinguono i
diversi livelli delle voci di bilancio con lettere maiuscole, lettere minuscole, numeri romani, numeri arabi; la loro
indicazione non è però obbligatoria nella redazione dei documenti.
Se necessario, per ottenere una maggiore chiarezza del bilancio e una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione aziendale, la legge consente di:
- Raggruppare le voci precedute da numeri arabi se il loro importo è irrilevante
- Suddividere ulteriormente le voci precedute da numeri arabi, se è ritenuta opportuna un’ulteriore analisi
- Adattare le voci precedute da numeri arabi quando lo esige la natura dell’attività esercitata
- Aggiungere altre voci qualora il contenuto non sia compreso in alcuna di quelle previste dagli articoli del
Codice civile.
È importante tralasciare le voci con importi uguali a zero, se così si presentano anche per l’esercizio precedente.
Infatti, sia il prospetto dello Stato Patrimoniale sia quello del Conto economico devono essere redatti a stati
comparati, accostando all’importo di ogni voce quello relativo all’anno precedente.

Nota integrativa
Il contenuto della Nota Integrativa offre informazioni sui dati contabili: le informazioni alle voci dello Stato
Patrimoniale e del conto economico sono presentate secondo l’ordine in cui le relative voci sono esposte nello Stato
Patrimoniale e nel Conto economico.

Raccordo tra sistema informativo di bilancio e contabile


Nel sistema informativo contabile devono esserci tutti gli elementi informativi necessari ad assicurare il raccordo tra
le rilevazioni contabili e il bilancio in tutte le sue parti.
I software devono consentire di riclassificare le informazioni contabili e di ottenere eventualmente prospetti che
evidenziano il collegamento tra contabilità e bilancio.

05. Il bilancio in forma abbreviata e delle micro-


imprese
BILANCIO IN FORMA ABBREVIATA
Possono redigere il bilancio in forma abbreviata le società che non hanno emesso titoli quotati in mercati
regolamentati, e che nel primo esercizio o successivamente per due esercizi consecutivi non abbiano superato due
limiti indicati dalla legge, i quali sono:
 Non superare il totale attivo dello stato patrimonio di 4.400.000 euro
 Non superare i ricavi delle vendite e delle prestazioni di 8.800.000 euro
 Non superare i dipendenti occupati in media durante l’esercizio 50 unità.
Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata sono esonerante dalla redazione del Rendiconto finanziario;
inoltre sono consentite alcune semplificazioni nella predisposizione dello Stato Patrimoniale, del Conto economico e
della nota integrativa.

Lo stato patrimoniale in forma abbreviata comprende soltanto le voci con lettere maiuscole e numeri romani.
Il conto economico in forma abbreviata non presenta particolari semplificazioni, con solo il raggruppamento di
alcune voci indicate dagli articoli del c.c.
La nota integrativa in forma abbreviata offre informazioni maggiormente sintetiche rispetto all’analogo documento
redatto in forma ordinaria, è infatti prevista la possibilità di omettere alcune indicazioni, espressamente previste dagli
articoli del Codice civile.
Gli amministratori o il consiglio di gestione delle società che possono redigere il bilancio in forma abbreviata sono
esonerati dalla redazione della relazione sulla gestione, purché nella Nota integrativa siano indicate le informazioni
richieste dal c.c.

BILANCIO DELLE MICRO-IMPRESE


Sono considerate micro-imprese le società che nel primo esercizio o successivamente per due esercizi consecutivi non
abbiano superato due limiti tra cui:
 Non superare il totale attivo dello stato patrimonio di 175.000 euro
 Non superare i ricavi delle vendite e delle prestazioni di 350.000 euro
 Non superare i dipendenti occupati in media durante l’esercizio 5 unità.

Le micro-imprese sono esonerate dalla redazione del Rendiconto Finanziario e della Nota Integrativa (e anche della
relazione sulla gestione).
Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico hanno la stessa struttura e lo stesso contenuto di quelli previsti per il
bilancio in forma abbreviata.

06. I criteri di valutazione


I criteri di valutazione degli elementi del patrimonio aziendale variano in relazione alle situazioni affrontate al
momento della redazione di bilancio, a seconda che la valutazione riguardi i beni di un’impresa in ipotesi di
funzionamento, oppure nelle varie ipotesi straordinarie di cessione, di liquidazione, di fusione ecc.

Allo scopo di evitare comportamenti scorretti da parte degli amministratori, che possono essere tentati a
sopravvalutare il patrimonio aziendale (annacquamento), o all’opposto di costruire riserve occulte (diminuire il
patrimonio), sono stati imposti vincoli giuridici e vincoli tecnici.
 Vincoli giuridici, stabiliti dal Codice civile, riguardano la redazione, la struttura, il contenuto, e i criteri di
valutazione del bilancio.
 Vincoli tecnici, stabiliti dall’OIC, consistono nei principi contabili, ossia nelle regole di comportamento che è
necessario osservare per prevenire una corretta rappresentazione della realtà aziendale. Si tratta di regole
univoche, che hanno una funzione esplicativa delle sintetiche disposizioni del c.c. e una funzione integrativa
per quanto riguarda gli aspetti che il c.c. non prende espressamente in considerazione.
Tali vincoli sono finalizzati a rendere il bilancio affidabile, redatto sulla base di criteri uniformi nel tempo e nello
spazio.
Il Codice civile indica i criteri di valutazione dei singoli elementi patrimoniali distinguendoli in tre gruppi:

Dal n. 1 al n. 6 Dal n. 7 al n. 8 bis Dal n. 9 al n. 11 bis


Vengono dettate le regole di Sono considerati: Vengono indicati i criteri di
valutazione: - gli aggi e i disaggi sui valutazione:
- delle immobilizzazioni prestiti - delle rimanenze
materiali - i crediti e i debiti - degli strumenti finanziari
- delle immobilizzazioni - le attività e le passività in derivati
immateriali valuta
- dei titoli immobilizzati

Il criterio base per la valutazione è il costo, inteso con due significati diversi:
 Storico (è costituito dall’insieme degli oneri che l’impresa ha sostenuto per l’acquisto o la produzione di un
bene, e si applica a imm. Materiali/immateriali e alle rimanenze di magazzino)
 Ammortizzato (è costituito dal valore iniziale dell’attività o dalla passività, al netto di eventuali rimborsi di
capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo delle differenze fra valore iniziale e valore
alla scadenza, e si applica a crediti iscritti nelle imm. Finanziare e ai debiti di media/lunga scadenza)

Il costo, nel rispetto del principio della prudenza, viene considerato il limite massimo alle valutazioni, con alcune
eccezioni:
- I lavori in corso su ordinazione che possono essere iscritti in base ai corrispettivi maturati con ragionevole
certezza
- Le partecipazioni in imprese controllate e collegate che possono essere iscritte in base al criterio della
frazione del patrimonio netto
- Gli strumenti finanziari derivati, che devono essere valutati al fair value.

07. I principi contabili Nazionali (OIC)

I principi di redazione del bilancio stabiliti del c.c. devono essere presentati e resi operativi dai principi contabili
nazionali emanati dall’OIC (“Organismo Italiano di Contabilità), cioè un soggetto incaricato di elaborare i principi di
contabilità.
I principi nazionali si distinguono in:
 Principi contabili generali (o postulati), costituite da regole di carattere generale, la cui applicazione
consente di fornire una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della Situazione Patrimoniale,
Finanziaria e del Risultato economico dell’impresa;
 Principi contabili applicati, che riguardano la composizione degli schemi di bilancio e le regole di
contabilizzazione, valutazione ed esportazione delle specifiche voci.

Principi di redazione del bilancio d’esercizio e postulati OIC


devono essere inseriti nel bilancio solo gli utili realizzati, non quelli
PRUDENZA presunti, ma bisogna inserire le perdite presunte
le valutazioni vanno eseguite nel presupposto di funzionamento,
CONTINUITÀ AZIENDALE cioè, l'ipotesi di permanenza dell'organismo aziendale,
escludendo ipotesi di liquidazione o cessazione dell'attività
la rilevazione e la presentazione delle voci devono essere effettuate
PREVALENZA DELLA SOSTANZA SULLA FORMA tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto
Si deve ter conto dei proventi e degli oneri di competenza
COMPETENZA ECONOMICA dell’esercizio indipendentemente dalla data d’incasso o del
pagamento
Gli elementi eterogeni compresi nelle singole voci devono essere
VALUTAZIONE SEPARATA valutati separatamente
COSTANZA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE E I criteri di valutazione non possono essere modificati da un
COMPARABILITÀ esercizio all’altro

08. I principi contabili Internazionali (IAS/IFRS)

I principi contabili internazionali si applicano alle società quotate in mercati regolamentati, e le società non quotate
che emettono azioni in misura rilevante (possono scegliere tra i principi nazionali e quelli internazionali).

Il bilancio d’esercizio rappresenta uno strumento di informazione economico – finanziario rivolto a una pluralità di
soggetti.
Gli IAS/IFRS, tuttavia, chiariscono che affinché siano valide le informazioni finanziarie devono essere rilevanti, ossia
devono essere utili agli utilizzatori del bilancio per assumere decisioni future. Sono considerate informazioni irrilevanti
quelle che sussistono dubbi sulla loro esistenza.

Tra OIC e IAS/IFRS i principi sono simi -> fatta eccezione per la PRUDENZA, che viene sostituito dai fair value.
Il fair value riduce l’attendibilità dei valori iscritti in bilancio ma ne accresce l’utilità per gli investitori, perché esprime
il valore corrente (o valore attuale) del bene nel momento in cui è effettuata la valutazione.

09. Il bilancio IAS/IFRS


Il bilancio d’esercizio redatto secondo i principi internazionali è composto da:
1. Prospetto delle Situazione Patrimoniale – Finanziaria (o Stati Patrimoniale);
2. Prospetto di Conto Economico Complessivo (o Conto Economico);
3. Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto;
4. Rendiconto Finanziario;
5. Le Note.
Tali denominazioni dei prospetti di bilancio, tuttavia, non sono vincolati per l’impresa che è libera di usare
denominazioni diverse purché risultino appropriate.

Nel Prospetto della Situazione Patrimoniale – Finanziaria le Attività e Passività sono distinte in Correnti e Non
Correnti, con l’evidenza degli importi scadenti o esigibili entro 12 mesi.

Prospetto di Situazione Patrimoniale - Finanziaria


Il Prospetto della situazione patrimoniale - finanziaria è diverso rispetto allo Stato patrimoniale civilistico per: la
ripartizione degli elementi attivi e passivi in correnti e non correnti, perché non sono indicati i ratei e i risconti che
vengono inclusi tra i crediti (se attivi) o i debiti (se passivi).

Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita riguardano gli elementi patrimoniali (beni o
partecipazioni in società controllate e collegate) che saranno dismessi entro l'esercizio successivo, a tale voce può
corrispondere la voce passività non correnti classificate come possedute per la vendita, se ai beni da vendere sono
associati degli elementi passivi, come quando vengono ceduti interi rami aziendali.

La voce Altre componenti di patrimonio netto si riferisce alle riserve (Riserva Legale, Riserva Statutaria, Riserva
straordinaria, Riserva soprapprezzo azioni); inoltre a tale voce comprende:
- Riserva di rivalutazione, che accoglie le rivalutazioni derivanti dalle oscillazioni del fair value di alcuni
elementi patrimoniali;
- Azioni proprie, il cui costo deve essere portato in detrazione del patrimonio netto;
- Costi di ampliamento, sostenuti nelle operazioni di aumento del capitale sociale e da portare in detrazione
del patrimonio netto come anche eventuali Crediti verso soci per i versamenti ancora dovuti sulle azioni di
nuova emissione.

Prospetto di conto economico complessivo


Per quanto riguarda il Prospetto di conto economico complessivo internazionale è diverso rispetto da quello civilistico
perché: non sono indicati i risultati conseguiti nelle diverse aree della gestione; tra i costi operativi (Altri costi) sono
inclusi anche i costi d'impianto che in quello civilistico vengono patrimonializzati; si devono indicare sia le variazioni di
esercizio di natura reddituale (i costi e i ricavi operativi di competenza), sia le variazioni del patrimonio netto non
riconducibili a operazioni di gestione ma derivanti da processi di valutazione (Altre componenti di conto economico
complessivo).
Questa rappresentazione contabile scaturisce dal fatto che il patrimonio netto finale subisce variazioni, rispetto a
quello iniziale, sia in virtù del calcolo del risultato economico di competenza dell'esercizio, sia per effetto degli
accantonamenti o degli utilizzi della Riserva di rivalutazione.

Note al bilancio
I principi contabili internazionali prestano particolare attenzione all’informativa supplementare, posta a corredo del
bilancio e da indicare nelle Note.
L’informativa supplementare serve per consentire al lettore del bilancio di comprendere meglio i risultati e deve
fornire un utile supporto per determinare i rischi aziendali.

Le note al bilancio devono obbligatoriamente contenere:


- L’elenco dei principi contabili utilizzati e i criteri di valutazione adottati
- Informazioni integrative e/o disaggregazioni per ciascuna voce di bilancio
- Informazioni sulle voci che non erano presenti negli schemi di bilancio precedenti in quanto non erano
presenti le condizioni necessarie per la loro inclusione
- Informazioni di settore, relative al settore di attività e al settore geografico.

Altri documenti informativi


Gli IAS/IFRS dispongono inoltre che l’entità (impresa) descriva gli aspetti principali che hanno influenzato sul risultato
economico e sulla situazione finanziaria dell’impresa. Tali informazioni sono contenute nella relazione degli organi
amministrativi.

10. La relazione sulla gestione


Gli amministratori devono, insieme al bilancio, redigere una relazione sulla gestione, che costituisce un documento
di fondamentale importanza per giudicare l’andamento aziendale e per comprendere le scelte, motivazioni e
prospettive al di là dei dati puramente contabili.

La relazione sulla gestione ha:


- Un contenuto descrittivo (sui principali fatti che hanno caratterizzato l’esercizio)
- Informazioni quantitative (su specifici settori di attività)

Il Codice civile stabilisce il contenuto minimo della relazione sulla gestione, indicandone gli obiettivi informativi e i dati
che devono essere forniti.
La relazione contiene un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente (tratta un argomento in modo completo) della
situazione della società, dall’andamento, e del risultato della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui essa
ha operato.

11. La revisione legale


I conti annuali (bilancio d’esercizio e se è presente il bilancio consolidato), delle Società di Capitali sono soggette al
controllo legale, svolto attraverso la procedura di revisione legale.

La revisione legale è un insieme di attività (monitoraggi e verifiche) con cui si sottopongono al controllo legale il
bilancio d’esercizio.
Al termine di tale procedura, il soggetto incaricato del controllo deve esprimere un giudizio sul bilancio, attestando
con una specifica relazione l’idoneità del bilancio stesso a rappresentare correttamente e in modo veritiero la reale
situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’impresa.

L’attività di controllo legale dei conti viene effettuata esclusivamente dai soggetti (revisore legale o società di
revisione legale) iscritti nel Registro tenuto dall’MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).

Il soggetto a cui viene affidata la revisione legale è diverso a seconda della tipologia di società.
Il soggetto della revisione legale viene indicato nello statuto (atto costituivo della società) o successivamente scelto
dall'assemblea dei soci. Il revisore ha la durata di tre esercizi.
Se la società è quotata in borsa la società di revisione legale deve informare la CONSOB e il collegio Sindacale dei
fatti ritenuti censurabili di cui viene a conoscenza.

Il revisore legale deve essere indipendente dalla società e non deve avere situazioni di incompatibilità.
Prima di accettare l’incarico il revisore dovrà attestare di disporre di tempo, risorse e personale competente per lo
svolgimento dell’incarico di revisione.

Controlli di qualità
Tutti gli iscritti nel Registro dei revisori legali che svolgono almeno un incarico di revisione legale sono soggetti a
controlli di qualità effettuati dalla CONSOB. Tali controlli vengono effettuati ogni 6 anni e riguardano:
 valutazione della quantità e della qualità delle risorse impiegate nei processi di revisione
 valutazione della conformità del controllo legale ai principi di revisione
 la verifica dei documenti di revisione predisposti durante il processo di revisione legale
 la verifica del rispetto dei requisiti di indipendenza e la valutazione della congruità dei corrispettivi ricevuti
per l'incarico svolto

12. Le attività di revisione contabile


I principi di revisione (ISA) chiariscono che la finalità della revisione contabile è quella di accrescere il livello di
fiducia degli utilizzatori del bilancio. Ciò si realizza tramite la formulazione di un giudizio sul bilancio che ne attesti la
conformità alle norme che lo disciplinano.

Obbiettivo principale: Verificare che il bilancio d’esercizio sia attendibile, ossia che fornisca una rappresentazione
chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del conto economico della società.

Fasi operative del processo di revisione

Pianificazione Verifiche nel Espressione


Verifiche sul
delle attività corso del giudizio
bilancio
di controllo dell’esercizio sul bilancio

Le attività di controllo si programmano in base all'attività da svolgere.


La predisposizione di un piano di lavoro consente di limitare il rischio che il soggetto incaricato della revisione possa
esprimere un giudizio non appropriato sul bilancio (rischio di revisione), questo rischio si manifesta quando il
bilancio presenta inesattezze o anomalie malgrado i controlli.
Con il piano di lavoro viene individuato l'ambiente di controllo che è costituito dal sistema informativo della sua
globalità, in riferimento al rispetto delle norme e alla verifica dei principi contabili utilizzati.
In sede di programmazione deve essere predisposta la documentazione per attestare che i fatti avvenuti sono stati
svolti in conformità al principio di revisione (revisione deve essere scettica).

La documentazione del lavoro svolto dei revisori deve essere conservata per dieci anni e deve essere esibita in
occasione del controllo di qualità cui periodicamente sono sottoposti i revisori legali.

13. Le verifiche nel corso dell’esercizio e sul


bilancio
Il processo di revisione legale ha la finalità di formulare un giudizio sul bilancio, per questo la legge chiede di
effettuare controlli periodici anche nel corso dell’esercizio, attraverso il controllo:
- della regolare tenuta contabile
- corretta rilevazione delle operazioni di gestione nelle scritture contabili.
Le verifiche nel corso dell'esercizio devono essere organizzate esposte in maniera sistematica.
Le attività di verifica sulla tenuta della contabilità sono:
 libri contabili e dei registri obbligatori
 delle dichiarazioni, delle liquidazioni periodiche e dei versamenti tributari
 del contenuto dei verbali delle riunioni degli organi collegiali

Mentre riguardo la corretta rivelazione delle operazioni di gestione bisogna tener conto di:
 che l'operazione contabilizzata sia realmente avvenuta e sia provata da un documento avente rilevanza
giuridica e fiscale
 che la contabilizzazione sia completa
 che la procedura effettuata offra una rappresentazione fedele veritiera

Le verifiche periodiche vengono effettuate attraverso sondaggi di conformità su operazioni scelte a campione.

14. La redazione e il giudizio sul bilancio


Al termine del processo di revisione, il soggetto incaricato della revisione è tenuto a formulare con apposita
relazione un giudizio sul bilancio dell’esercizio e (se redatto) sul bilancio consolidato.

Il revisore può esprimere le seguenti tipologie di giudizio:


 Giudizio senza modifica (giudizio positivo), il bilancio risulta veritieri la situazione patrimoniale ed economica
dell’impresa;
 Giudizio con modifica, che comprende differenti tipologie di giudizio a seconda che gli elementi di prova
siano stati acquisiti (o non acquisiti) e degli errori riscontrati. Il giudizio con modifica quindi può essere:
 un giudizio con rilievi (deviazioni delle norme di legge o dei principi contabili di effetto
significativo ma non pervasivo)
 un giudizio negativo (deviazioni delle norme di legge o dei principi contabili di effetto
significativo e pervasivo)
 dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio (nel caso in cui non sia stato
possibile acquisire elementi sufficienti e appropriati i cui effetti sono giudicati pervasivi.

Il revisore deve indicare le motivazioni della relazione del bilancio.


Deve lasciare anche un giudizio sulla relazione di gestione.

RELAZIONE DI REVISIONE
La relazione con la quale il revisore esprime e motiva il giudizio sul bilancio ha una struttura predefinita. Nella prima
parte di carattere introduttivo, sono riportati:
1. il titolo della relazione (chi l’ha svolta)
2. i destinatari della relazione (i soggetti che hanno conferito l’incarico, azionisti della società)

La sezione Relazione sul bilancio è così articolata:


1. paragrafo introduttivo
2. paragrafo per le responsabilità dei soggetti che hanno redatto il bilancio
3. paragrafo per le responsabilità del revisore dove vengono esposte le modalità e le caratteristiche del lavoro
svolto
4. giudizio professionale sul bilancio
5. richiami di informativa

NEL CASO DI GIUDIZIO CON MODIFICA, è necessario indicare nella sezione Relazione sulle disposizioni di leggi e
regolamentari:
1. giudizio sulla coerenza delle informazioni contenute nella relazione sulla gestione con Dati del bilancio
2. altre informazioni

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