Sei sulla pagina 1di 25

Corso di Laurea in Economia

II LEZIONE

Lezioni di Istituzioni di Contabilità e Bilancio

La logica temporale e i concetti di patrimonio,


capitale e reddito

Prof.ssa E. Cardillo

A.A. 2022/2023
Corso di Ist.Ragioneria Generale- Corso
CdL E - a.a. 2013-2014
La logica temporale

La logica di utilizzo o di deterioramento delle


risorse non conosce intertemporalità
significante in quanto tale, ma l’attività
cognitiva e l’esigenza di comprendere come
sono variati i valori interni all’azienda possono
essere valutabili solo in chiave statica quindi
nel caso in cui si supponga arrestato lo
scorrere del tempo.
I concetti di periodo e di esercizio
amministrativo
• Periodo amministrativo : costituisce l’arco
temporale a cui si riferisce la determinazione
del risultato economico;

•Esercizio amministrativo : considera l’insieme


delle operazioni aziendali che si svolgono
nell’intervallo di tempo considerato;

Convenzionalmente l’arco temporale preso a


riferimento è di durata annuale. Ciò il periodo
a cui il bilancio di esercizio si riferisce.

In alcune ipotesi previste per legge occorre presentare il


bilancio intermedio (OIC30)
I concetti di periodo e di esercizio amministrativo

Il concetto di esercizio e di periodo


amministrativo sono dunque “finzioni” utili alla
lettura contabile degli accadimenti aziendali e
alla loro collocazione e considerazione
all’interno di un periodo di significatività per la
conoscenza delle mutazioni di valori
intervenute nello stesso.
Il concetto di costo

I costi sono fenomeni economici negativi


generalmente derivanti dall’acquisizione di beni
e servizi, e possono essere definiti come i
sacrifici sostenuti per l’approvvigionamento di
tutti i fattori necessari allo svolgimento
dell’attività d’impresa, indipendentemente
dall’effettivo pagamento degli stessi.
Il concetto di costo

Il sacrificio che l’azienda sostiene può


comportare:
- o l’immediato pagamento del prezzo pattuito
(in tal caso, al costo si ricollega un’uscita di
denaro);
- o la promessa di pagare, in un momento
successivo, il prezzo pattuito (in tal caso, al
costo si ricollega un debito).
Il concetto di ricavo

I ricavi sono fenomeni economici positivi


generalmente derivanti dalla concessione di
beni e servizi prodotti dall’impresa e collocati
sul mercato, e possono essere definiti come i
benefici ottenuti dalle vendite,
indipendentemente dall’effettivo incasso di
denaro ad esse correlato.
Il concetto di ricavo

Il ricavo comporta dunque l’incasso della


somma pattuita con il cliente quale
corrispettivo del bene o servizio ceduto (in tal
caso al ricavo si ricollega un’entrata di denaro),
oppure il diritto a riscuotere questa somma in
un momento successivo (in tal caso, al ricavo
si ricollega un credito).
Un primo cenno agli aspetti della
gestione
Emerge che ogni evento che si verifica in
azienda (in questo caso l’acquisizione o la
cessione di un bene o di un servizio) può
essere osservato sotto un duplice aspetto:
1- rilevazione del sacrificio/beneficio generato
dall’evento (aspetto economico);
2- misurazione di tale sacrificio/beneficio in
termini monetari (aspetto finanziario).
Il concetto di reddito

Dal raffronto tra ricavi e costi emerge una


differente grandezza aziendale che viene
definita come “reddito” o in modo più
generale “risultato economico di periodo”.
Tale risultato può pertanto essere positivo (se i
ricavi superano i costi) ma anche negativo (se i
costi superano i ricavi): nel primo caso esso
viene denominato “utile”, nel secondo caso
viene denominato “perdita”.
Il concetto di reddito

Il concetto di reddito, che è quindi determinato


da due componenti essenziali (costi e ricavi),
ha natura economica, esattamente come le
grandezze da cui scaturisce.

Ai fini del computo del reddito d’esercizio,


occorre prendere in considerazione soltanto i
costi e i ricavi generati dalle operazioni riferibili
a tale periodo.
La determinazione del reddito

Il reddito d’esercizio si determina:


-attraverso la misurazione dell’incremento o del
decremento che il capitale subisce per effetto
della gestione (metodo di determinazione
sintetico);
-attraverso la differenza tra il totale dei costi ed
il totale dei ricavi dell’esercizio (metodo di
determinazione analitico).
Il reddito:diverse accezioni

Il Reddito d’impresa è l’incremento o il


decremento che subisce il capitale per
effetto della gestione

Il Reddito di Esercizio si riferisce ad un


periodo di tempo coincidente con l’anno

Il Reddito Totale si riferisce all’intera vita


dell’impresa
Caratteri del reddito

A) Il reddito è una variazione


B) Il reddito deve poter essere individuato nel tempo
C) Il reddito presuppone la presenza di un capitale
D) Il reddito è la relazione di causa-effetto con la
gestione
Il Patrimonio
 L’insieme di tutte le risorse (attive e passive) che
l’azienda possiede e che può utilizzare, in modo
coordinato e sinergico, per lo svolgimento della
propria attività d’impresa viene definito “patrimonio”.
 Il patrimonio è allora un coacervo composto da
elementi del tutto eterogenei (denaro, beni materiali,
beni immateriali, crediti, debiti, ecc.), la cui
rappresentazione non appare agevole, dato che
ciascuno degli elementi che lo compongono può
essere espresso secondo parametri rappresentativi
differenti.
Il Capitale
La definizione del concetto di Capitale parte dalla
considerazione che esso è l’espressione del
PATRIMONIO aziendale secondo un parametro
monetario

La scelta del parametro monetario è una scelta


di omogeneità dato che le essenze che lo
compongono sono diverse (materiali,
immateriali…) e potrebbero essere espresse
ciascuna secondo parametri rappresentativi
diversi.
Le caratteristiche del capitale
 È un valore: esso è espressione unitaria di tutte le forme di
ricchezza-risorse presenti e disponibili per l’attività aziendale.

 È astratto: Il capitale viene concepito astraendo dall’identità


specifica dei suoi componenti e quindi è il risultato di un
processo di complessiva integrazione tra le parti

 È indeterminato: L’indeterminatezza del capitale è dovuta


alla problematica dell’attribuzione del valore alle singole
componenti. Al variare della valutazione degli elementi varia
anche l’entità del capitale

 Ha un relativo grado di disponibilità: il capitale, in quanto


ricchezza dell’azienda, oltre ad esistere, deve essere
disponibile per l’utilizzo nelle attività aziendali (fruibilità)
Le modifiche al patrimonio iniziale

Il patrimonio iniziale per il normale


svolgimento delle operazioni aziendali,
subirà delle modificazioni, sia di
natura qualitativa che di natura
quantitativa.
Il capitale di funzionamento

Il capitale di funzionamento (o Patrimonio di


funzionamento) è l’insieme dei valori -
attribuiti attraverso un opportuno processo di
valutazione ai suoi elementi - determinato
alla fine del periodo amministrativo per
misurare quale incremento è stato realizzato
dalle operazioni di gestione in tale periodo.
La relazione Capitale /Reddito

CAPITALE GESTIONE REDDITO


Può a tal fine essere utilizzata la seguente eguaglianza:
P1 = P0 +/- x
dove
P1 = patrimonio al tempo 1 (fine esercizio)
P0 = patrimonio al tempo 0 (inizio esercizio)
x = risultato d’esercizio
da cui deriva che
│ x │ = P1 - P0
e cioè che il Risultato di periodo (o reddito d’esercizio), in valore
assoluto, è pari alla differenza tra il patrimonio finale e il patrimonio
iniziale.
La determinazione del reddito ed il
raccordo con il documento di sintesi
Contabilmente, il metodo utilizzato è quello analitico, in
quanto la rilevazione quotidiana di costi e ricavi e - i
successivi assestamenti di fine esercizio al fine di
determinare la competenza di ciascuno di essi - consentono
di registrare i valori economici in differenti conti (strumenti
di rilevazione contabile analizzati in modo analitico più
avanti), i quali vengono epilogati in un unico conto
riepilogativo, denominato “Conto Economico riepilogativo”.
Esso può essere concepito come un “contenitore contabile”,
deputato ad accogliere solo ed esclusivamente i costi e i
ricavi attribuibili all’esercizio.
La determinazione del capitale di
funzionamento ed il raccordo con il
documento di sintesi

Il capitale di funzionamento può essere


rappresentato riepilogando i valori degli
elementi che costituiscono il patrimonio in un
conto denominato “Stato Patrimoniale finale”.
Anche tale conto può essere immaginato come
un “contenitore contabile” che accoglie
appunto i valori relativi ad ogni singolo
bene facente parte del patrimonio.
Il capitale economico

La finalità del capitale economico è quella di


permettere delle valutazioni sulla possibile
redditività prospettica dell’azienda
Ce = r/i
Ce = Capitale economico
r = Redditi presunti futuri
i = Saggio di capitalizzazione
Il capitale di liquidazione

Lo scopo della determinazione del


capitale di liquidazione è quello
relativo alla cessazione dell’attività
aziendale
Rapporto Capitale/Reddito

Capitale di funzionamento ------------- Reddito di esercizio

Capitale economico ------------------ Reddito presunto


futuro

Capitale di liquidazione ------------------------ nessun


reddito

Potrebbero piacerti anche