a)
b)
PASSIVO
ATTIVO
IMMATERIALI
MATERIALI
FINANZIARIE
C ATTIVO CIRCOLANTE
RIMANENZE
CREDITI VS. FORNITORI
ATTIVITA' FINANZIARIE
DISPONIBILITA' LIQUIDE
D RATEI E RISCONTI
DATA
DATA
31.12.2xx1 31.12.2xx2
31.12.2xx1
31.12.2xx2
A PATRIMONIO NETTO
FONDI
RISCHI
E
B ONERI
TRATTAMENTO
C FINE RAPPORTO
D DEBITI
E RATEI E RISCONTI
DI
Inoltre tutti i crediti verso i soci, i Clienti,... ed infine i valori che rettificano il
valore storico del patrimonio (ammortamenti e fondi svalutazione delle scorte o dei crediti).
Nella parte PASSIVO vengono elencati i diritti dei terzi e degli azionisti nei confronti
dellAzienda. Tali diritti sono pertanto i debiti verso fornitori, banche ,obbligazioni, i dipendenti
(il TFR - Trattamento di Fine Rapporto).. ed il Capitale netto, espresso come somma algebrica tra
il capitale sociale, le riserve e gli utili o le perdite registrate negli esercizi pasati e presente.
E interessante notare che i costi che compongono il Conto Economico sono quelli
effettivamenti sostenuti per lacquisizione dei fattori della produzione nellesercizio
considerato, e vengono classificati in funzione della loro natura (ad es. materie prime, salari,
ammortamenti, forza motrice...e poi anche spese genrali, spese ammiistrative...).
4) Raggruppare: la gran massa di dati analitici raccolti, deve poi essere resa
leggibile attraverso opportuni raggruppamenti di voci per arrivare ad un certo
livello di sistesi, altrimenti i fenomeni non sono correttamente interpretabili.
5) Controllare: questa e la fase in cui si effettua il controllo dei dati prima di
renderli pubblici ai relativi responsabili. Questa fase e necessaria perche i dati
sono spesso inquinati o di difficile lettura e vanno preliminarmente interpretati.
6) Analizzare/confrontare: Questa e lattivita che dovrebbe essere svolta assieme
tra i responsabili dellarea che ha generato il costo ed il controller che li aiuta ad
interpretare cio che e successo, partendo dal confronto tra le aspettative di spesa
e quello che effettivamente si e consumato per ogni centro di responsabilita.
7) Dimostrare le varianze: siccome ce sempre una differenza (positiva o
negativa) tra la previsione ed il consuntivo, occorre capire il perche di quella
differenza. La comprensione delle differenze (o delle varianze) servira ad
affinare sempre di piu la ns. Capacita di stima dei costi futuri.
Un buon sistema di gestione dei costi dovra anche rispettare i seguenti requisiti
fondamentali:
1) Fedelta alla realta operativa: la gestione dei costi deve essere fatta ad uso e
consumo di chi sta operando tutti i giorni sul campo di battaglia. Deve pertanto essere
strettamente aderente alla realta del reparto produttivo e non astrusa o accademica, pena il
non utilizzo che si trasforma in uno spreco di risorse (proprio quello che si vuole evitare).
2) Analisi: ci deve essere un livello adeguato di analisi per la comprensione dei
fenomeni, ma non troppo elevato, altrimenti ci si perde nella complessita delle cose.
3) Semplicita: i dati devono essere presentati anche in forma semplice e leggibile.
Non dobbiamo mai perdere di vista chi sono gli utilizzatori dei dati, che hanno bisogno di
informazioni chiare e di immediata comprensione.
4) Utilizzazione dei dati: Il lavoro del controller non puo essere fine a se stesso: lo
scopo e quello di rendere disponibili i dati che servono, al momento in cui servono, nel
modo giusto ed ai giusti utilizzatori.
COSTI COMMERCIALI
Stipendi
Assicurazione rc prodotti finiti
assicurazione trasporti
Manutenzioni di terzi
Materiali pubblicitari
Fiere e mostre
Perdite su crediti
provvigioni
contributi
trasporti su vendite e resi
premi di vendita
penali su vendite
spese legali
trasferte
..
COSTI AMMINISTRATIVI
Stipendi
trasferte
consulenze
spese notarili
spese legali
emolumenti sindaci
emolumenti amministratori
spese per libri, giornali
COSTO MANUTENZIONE
Mdo indiretta di manutenzione
manutenzione di terzi
acquisti materiali per manut.
acquisto attrezzature spesabili
prelievo materiali da magazzino
costruzioni interne
..
reparti produttivi
Lavorazione lamiere
Finitura superficiale
Assiemaggio e montaggio
Responsabile di fabbricazione
Controllo di Qualita'
Officina manutenzione
Direzione Stabilimento
Costi generali di Stabilimento
Progettazione
Laboratorio prove
Industrializzazione
Gestione materiali
Programmazione della
Produzione
Acquisti
Vendite
marketing
Amministrazione
CV
=k
V
Volumi
Fig.....: costi variabili
Volumi
CF =
Volumi
k
V
Volumi
Volumi
Fig.....: costi fissi
Per capire bene le differenze tra i due modi di interpretare il costo di un prodotto,
esaminiamo il seguente esempio:
Supponiamo di avere una Unita produttiva che produce un solo pezzo allanno di un solo
codice di prodotto finito. Supponiamo inoltre che nellanno n non abbiamo venduto
DATI DI BASE
FULL COST
DIRECT COST
PREZZO DI VENDITA
100
100
COSTO DI FABBRICAZIONE
MATERIE PRIME
MANODOPERA
SPESE GENERALI INDUSTRIALI
TOTALE COSTO INDUSTRIALE
10
20
50
80
10
20
0
30
SPESE COMMERCIALI-AMMINISTRATIVE
10
10
FULL COST
DIRECT COST
CONTO ECONOMICO
ANNO 1
ANNO 2
ANNO 1
ANNO 2
0
0
200
-160
0
-50
200
-110
0
-10
40
-10
-50
-10
90
-10
RISULTATO D'ESERCIZIO
RISULTATO DOPO DUE ANNI
-10
30
-10+30=20
FATTURATO
TOTALE COSTO IND.LE DEL VENDUTO
-60
80
-60+80=20
FULL COST
DIRECT COST
RIMANENZE INIZIALI
COSTO DI PRODUZIONE
RIMANENZE FINALI
TOTALE
ANNO 1
ANNO 2
ANNO 1
ANNO2
0x0=0
80x1=80
0x0=0
30x1=30
80x0=0
30x1=30
30x0=0
80+80=160
80-30=50
30+80=110
4)
La classificazione dei costi rispetto al tempo di
accadimento.
I costi si classificano anche in relazione al tempo di accadimento. Se si considerano i costi
dopo che sono stati sostenuti, si hanno i cosiddetti costi consuntivi. Essi, per definizione,
misurano le effettive risorse consumate per compiere delle attivita nella fabbricazione di
prodotti/componenti. Essi sembrano essere, intuitivamente, i costi piu certi da utilizzare in una
buona contabilita, ma in realta non sono i migliori per i seguenti motivi:
a)
b)
c)
9.6.
I COSTI STANDARD
I costi standard sono i costi teorici di unazienda calcolati con riferimento a quantita e
prezzi dei fattori produttivi, a caratteristiche organizzative e funzionali, a volumi di vendite e di
mercati prefissati e riferiti ad un periodo di tempo prestabilito. Questi sono pertanto i costi che
lAzienda si aspetta di sostenere nel periodo di tempo considerato per produrre le quantita ed il
mix previsto. I vantaggi sono evidenti:
a) Stabilita nel tempo: I costi standard vengono prefissati e rimangono fissi
per un periodo di tempo determinato. Normalmente vengono fissati alla
fine dellesercizio in corso e mantengono la loro validita per tutto
b)
c)
d)
e)
MEZZI
MATERIALI
ORGANIZZAZIONE
RISORSE
UMANE
PRODOTTI
RISORSE
FINANZIARIE
Fig.: ....
COSTI DEI
MATERIALI
COSTO DELLORGANIZZAZIONE
COSTO DELLE
RISORSE
UMANE
PRODOTTI
COSTO DELLE
RISORSE
FINANZIARIE
Fig.:
Se ora immaginiamo che lAzienda sia rappresentata dalla linea tratteggiata e lUnita
produttiva con la linea continua, capiamo come I prodotti partano verso I Clienti non solo caricati
del costo industriale (rappresentato dal livello della linea rossa) ma anche della quota parte di
costi commerciali ed amministrativi(area gialla) necessari per la vendita, distribuzione fisica,
fatturazione ed assistenza dei prodotti stessi.
In questo capitolo il ns. focus sara solo sui costi industriali. Cioe ci fermeremo alle
soglie del recinto dellUnita produttiva, trascurando I costi che non sono imputabili strettamente
alle attivita industriali (cioe i costi commerciali/amministrativi).
In particolare, poi, esamineremo nel dettaglio gli elementi componenti del costo pieno (o
full cost) di un prodotto.
Costi fissi
Costo di 1o livello
Costo full o Costo pieno
Sappiamo gia dal par. 9.5.1. il significato di questi termini, per cui ora potremo andare piu
nel dettaglio. Il livello dei costi variabili viene anche chiamato anche costo di primo livello
ed e quello che e piu direttamente legato ai volumi di produzione. Esso e formato da:
a) costi dei materiali diretti,
b) costo della manodopera diretta
c) costi di trasformazione variabili
Larea dei costi fissi e piu articolata perche comprende:
a) costi generali fissi di produzione
b) costi di gestione dei materiali
che fanno raggiungere al costo del prodotto il cosiddetto costo di secondo livello. Ed
infine, aggiungendo I:
a) costi per attrezzature specifiche
b) costi per la ricerca e sviluppo
si raggiunge il cosiddetto costo di terzo livello o costo pieno o full cost del prodotto nesimo.
Materiali
diretti
lavoro
diretto
Costi
varia
Costi di
bili Costi fissi di
gestione
produzione
di
materiali
repa
rto
Attrez
zatur
Costi sviluppo
e
del prodotto
specif
iche
Costo di 1 livello
Costo di 2 livello
Costo di 3 livello
quantita, aggiornata al momento del calcolo del costo. Se il calcolo del costo e fatto in
occasione del budget, e sono previste delle modifiche significative del prodotto che entreranno in
funzione prima dellinizio dellesercizio, e buona norma tenerne conto nel calcolo del costo.
Concorrono a formare questa voce anche le eventuali lavorazioni sui materiali in questione
effettuate allesterno (il cosiddetto conto lavoro).
La distinta Base esprime le quantita teoriche dei materiali che compongono il ns.
prodotto, ma ci possono essere numerose situazioni in cui occorre assegnare delle
maggiorazioni alle quantita teoriche. Esempi di questi casi possono essere:
-
gli sfridi delle materie prime, necessari per lavorarle, ma non utilizzabili come
materiali componenti del prodotto;
perdite di materiali inevitabili, come le viterie durante le operazioni di
montaggio/assiemaggio. Viti, rosette, dadi... cadono per terra durante la lavorazione e
vengono poi buttate normalmente via perche raccolte dagli addetti alle pulizie.
Daltra parte il loro valore unitario e cosi basso che sarebbe piu dispendioso il
recupero che lo smaltimento;
materiali come i sigillanti, i collanti... che fanno parte del prodotto ma non vengono
gestiti (per scelta aziendale) nella Distinta Base
Materiali
diretti
lavoro
diretto
Costi
varia
Costi di
Costi fissi di
bili
gestione
produzione
di
materiali
repa
rto
Attrez
zatur
Costi sviluppo
e
del prodotto
specif
iche
Materiali
diretti
lavoro
diretto
Costi
varia
Costi di
Costi fissi di
bili
gestione
produzione
di
materiali
repa
rto
Attrez
zatur
Costi sviluppo
e
del prodotto
specif
iche
Unidea dei valori percentuali in gioco puo essere data dal grafico qui sotto
che mostra, fatto 100 il costo complessivo del Lavoro per unita di tempo per
lAzienda, la ripartizione tra le varie componenti di costo in Italia aggiornato al
2000.
INPS,INAIL,ALTRO
100%
38%
52%
CONTRIBUTI E TASSE A
CARICO DIPENDENTE
(INPS,IRPEF,ALTRO)
9.6.4. COSTI
VARIABILI
TRASFORMAZIONE)
Materiali
diretti
lavoro
diretto
DI
REPARTO
Costi
varia
Costi di
Costi fissi di
bili
gestione
produzione
di
materiali
repa
rto
(O
DI
Attrez
zatur
Costi sviluppo
e
del prodotto
specif
iche
Questi sono costi strettamente legati alla trasformazione dei materiali diretti e del
lavoro diretto in componenti e/o prodotti finiti cioe costi necessari a supportare lattivita
di fabbricazione diretta dei reparti produttivi. Questi costi sono prevalentemente variabili,
anche se, come gia specificato sopra, la distinzione tra costi variabili o semivariabili non e
sempre agevole.
Le principali voci che compongono questi costi sono:
- MANODOPERA INDIRETTA.: E il costo della manodopera le cui attivita non sono
riconducibili strettamente alla lavorazione di un singolo materiale o di un singolo prodotto. Ad
es.:
- attrezzisti: personale addetto allattrezzamento delle macchine o delle linee di
montaggio
- alimentatori di linea di montaggio: o di isola di lavorazione, cioe persone addette al
rifornimento materiali delle linee o isole di montaggio
- carrellisti: addetti alla guida dei carrelli nei reparti produttivi
riparatori: addetti al recupero dei prodotti finiti difettosi nelle aree di assiemaggio;
.....
energia elettrica
acqua
aria compressa
gas
vapore
...
Queste sono le energie utilizzate per azionare le macchine di produzione, caricare le
batterie dei carrelli, alimentare gli utensili pneumatici, illuminare e riscaldare i reparti... In questa
voce non vanno invece i costi di energia per le attivita svolte ad es. a favore degli uffici delle
funzioni di staff, o della progettazione o della gestione materiali... che invece conluiscono nei
rispettivi centri di costo (vedi sotto).
- MATERIALI AUSILIARI: E il costo dei materiali che non sono strettamente legati
al prodotto lavorato, ma che comunque sono necessari per la fabbricazione; ad es.:
- Stracci
- Punte da trapano
- Punte per filettare
- Piccoli utensili
- Grasso/lubrificanti
Altre voci importanti di questa fascia di costi sono gli Ammortamenti Calcolati e gli
Affitti Calcolati.
Per capire bene il significato di queste voci e necessario fare una digressione sul
significato di cespite e fabbricati
9.6.5.1. CESPITI
In maniera del tutto generale, possiamo affermare che, per effettuare una qualsiasi
attivita produttiva ce sempre bisogno di:
a) un fabbricato, sotto il cui tetto avvengono le trasformazioni;
9.6.5.2. IMMOBILI
Per quanto riguarda gli immobili (fabbricati e terreni) di proprieta si puo seguire
lo stesso ragionamento, utilizzando i piani di ammortamento a lungo termine previsti dalla
legge. Spesso pero le Aziende adottano il sistema dei cosiddetti Affitti Calcolati. In
questo caso si immagina che i terreni ed i capannoni non siano di proprieta ma siano in
affitto. Cioe si considera un valore di affitto plausibile per quel luogo e quellutilizzo e lo
si inserisce nei costi fissi di produzione. La conseguenza e (come nel caso dei cespiti) che i
costi dei prodotti/componenti costruiti in quello stabilimento artificiosamente aumentano,
provocando nella struttura organizzativa un effetto psicologico di generazione di idee tese
alla riduzione dei costi, che tendera a
contrastarne/compensarne laumento cosi
introdotto. Anche in questo caso (vedi cespiti) il risultato operativo nel conto economico
viene riportato al suo valore fiscalmente corretto, deducendo i cosiddetti affitti calcolati e
sostituendoli con gli ammortamenti fiscali. Se gli immobili non sono di proprieta, in questo
caso si inseriscono nei costi gli affitti veri e propri pagati nel periodo preso in esame per il
budget (di solito lanno).
9.6.7. AMMORTAMENTI
SPECIFICHE
DI
ATTREZZATURE
aumento di funzioni e quindi di valore del bene. Solo in questi rari casi concorre ad aumentare
lammortamento delle attrezzature apcifiche.
La quota di ammortamento da assegnare ad un prodotto finito dipende dal valore
originario delle attrezzature, dalla loro vita utile e dal volume di produzione previsto.
Normalmente il periodo di vita previsto e di tre anni.
Ipotizziamo, per esempio, di voler calcolare la quota di ammortamento specifico di uno
stampo per il pannello comandi in policarbonato di una lavastoviglie commerciale, ottenuto da
uno stampo di iniezione per che ha un valore di 50.000 Euro. Il numero medio di pezzi/anno
previsto e di 10.000. Nel calcolo del costo standard di questo componente, accanto a tutte le altre
voci previste, dovremo allora imputare la quota parte di costo di questa attrezzatura specifica che
si ottiene dal seguente calcolo:
Valore dellattrezzatura
Quota di ammortamento = ------------------------------------------------------------------n. anni ammortamento x produzione media annua
ed in questo caso:
50.000 [Euro]
Quota di ammortamento = ---------------------------------------- = 1,66 [Euro/pz]
3 [anni] x 10.000 [Pz/anno]
La quota di ammortamento cosi ottenuta per il componente in questione costituisce
lammortamento calcolato (cioe standard) per quellattrezzatura da inserire nel costo del
componente e quindi nel costo del prodotto di cui il componente e parte. La quota di
ammortamento calcolata seguira la vita del componente per il periodo in esame e poi, al
momento della formulazione del conto economico sara sostituita dal valore di
ammortamento effettivo (fiscale). Se lattrezzatura (come accade di solito) dura di piu di
tre anni, la quota di ammortamento calcolata viene comunque inserita nel calcolo del costo
del componente, salvo poi azzerarla al momento della formulazione del conto economico
(cfr. Par. 9.6.5.1.).
In particolare:
- Ricerca (Primary Development)
- Progettazione finale dei prodotti nuovi
- Campionature e prove di laboratorio
- Prototipazione (materiali e manodopera)
- Laboratori
- Prove e verifiche
- Certificazioni/Approvazioni normative
- Brevetti (costi per brevettare nostre nuove soluzioni ed anchecosti di acquisto di
brevetti altrui), royalties
- Documentazione tecnica
- Project Management
- Ammortamenti di apparecchiature di Laboratorio e Prototipi
- Software e Hardware di progettazione
- Consulenze
- ........
Materiali
diretti
lavoro
diretto
Costi
varia
Costi di
bili Costi fissi di
gestione
produzione
di
materiali
repa
rto
Attrez
zatur
Costi sviluppo
e
del prodotto
specif
iche
Costo di 1 livello
Costo di 2 livello
Costo di 3 livello
Fig.: ........
a) Costo di 1 livello: Questo e il puro costo variabile di fabbricazione. A
questo livello non si assorbe nessun costo fisso; e pertanto assolutamente
sconsigliato fare dei ragionamenti marginalistici, prendendo questo a riferimento di
prezzi da praticare esternamente, proprio perche non ci si paga i costi fissi necessari
allo sviluppo di questa produzione.
materiali diretti:
manodopera:
costi variabili di produzione:
costi fissi di produzione:
costi di gestione materiali:
costi di attrezzature specifiche:
costi di sviluppo prodotto:
da
45
12
3
10
4
2
3
55
20
10
15
6
3
8
Ovviamente questi sono valori medi, riscontrati nella pratica. Essi variano a seconda
delle decisioni strategiche adottate dallazienda. Una decisione, ad esempio, di decentrare
allesterno la produzione di una parte importante dei semilavorati fa innalzare la quota di
materiali diretti e diminuire quella della manodopera diretta. Una simile decisione ha poi un
impatto anche sullaumento delle spese di gestione materiali o sulle diminuzione delle spese
di industrializzazione. Queste tendenze si accentuano, se unazienda sceglie di essere solo
assemblatrice dei prodotti che progetta.
Se il settore dove opera lazienda e ad alta turbolenza tecnologica (come ad
esempio lelettronica di consumo) vedremo che il costo del prodotto sara gravato da
unalta incidenza dei costi di sviluppo prodotto, a causa del corto ciclo di vita dei prodotti
stessi. Unazienda con una complessa attivita logistica di reperimento materiali e di
controllo degli stessi, avra invece una piu alta componente di costi di gestione operativa.
In linea generale occorre sempre procedere alla compressione dei costi operativi
fissi ed un allargamento di quelli variabili (diretti) e di sviluppo. Una buona percentuale di
costi variabili assicurera una tenuta in caso di diminuzione dei volumi; infatti, un
rapporto appesantito tra costi fissi e costi variabili non consente unadeguata reazione in
caso di sottoassorbimenti (vedi par....).
Un buon rapporto costo di sviluppo-costi totali e normalmente indice di unazienda
attenta allo sviluppo dei nuovi prodotti ed alla ricerca di innovazioni, che assicurano nel
lungo termine la sopravvivenza nel mercato.
Organizzazione A
Direzione generale
Amministrazione e finanza
Personale ed organizzaione
Sistemi informativi
Controllo
Direzione tecnica
direzione commerciale
Acquisti centrali
Logistica
Controlli industriali
Qualita' centrale
Pianificazione di prodotto
Stabilimento A
Stabilimento B
Ingegneria di Prodotto
Ricerca avanzata
Sviluppo prodotto
Prototipi
Gestione Materiali
Accettazione
magazzini
Industrializzazione
Manutenzione ed Impianti
Produzione
Reparto 1
Reparto 2
Assicurazione Qualita'
Fig.........: Organigramma A
Approvvigionamenti
Organizzazione B
Direzione generale
Sistemi informativi
Personale ed organizzazione
Controllo
Divisione N
Divisione B
Divisione A
Acquisti centrali
Logistica
Controlli industriali
Qualita' centrale
Pianificazione di prodotto
Direzione Commerciale
Direzione tecnica
Stabilimento B
Stabilimento A
Societa' A
Societa' B
Progettazione e prototipi
Approvvigionamenti
Industrializzazione
Assicurazione Qualita'
Produzione
Reparto 2
Reparto 1
Manutenzione ed Impianti
Fig.........: Organigramma B
b)
Amministrazione e finanza
c)
d)
centri ausiliari
o indiretti
Centri di struttura
esterni allo stabilimento
Centri di struttura
di Stabilimento
Centri figurativi
- Carburanti e lubrificanti
- Costo straordinari
- Omaggi
- Leasing cellulare
- Spese postali
- Giornali e riviste
- Acquisto apparecch. Concorrenza
- Prestiti m.d.o. diretta
- Mateirali antinfortunistici
- Spese varie del personale
- Contributi mensa
- Spese notarili
- Contrib. Assoc. Industriali
- Prelievo di materiali diretti
- Acquisto mat. Per commessa
- Metano
- Ammortamenti calcolati
- Leasing EDP
- Nolo linee EDP
- Programmi software Canoni manut. software
- Prestazioni varie
- Corrieri postali
- Onorari medici
- Indumenti di lavoro
- Tasse comunali
- Consulenze
- Infermeria
- Vigilanza
- Bollo automezzi
- Facchinaggio
- Certificazioni
- brevetti
- Sistemi di allarme - Forza motrice
- Acqua
- Aria compressa
- Riscaldamento
- Utensili e strumenti spesabili
- Affitti calcolati
- Nolo mezzi industrilai
Dopo lidentificazione dei conti e dei costi, tali costi vanno allocati direttamente nei
centri di costo che li hanno provocati attraverso la cosiddetta matrice origine
destinazione :
centri di costo
conti
centri di costo di
produzione
centri di costo di
struttura
X1
X2
X3
X4
X5
X6
X7
X8
Y1
Y2
Y3
Y4
Y5
Y6
Y7
Y8
Straordinari Mdo
Indiretta
Z2
Z4
Z6
Materiali ausiliari
W1
W2
W3
W4
WA
W5
WB
W6
Energia elettrica
E1
E2
E3
E4
EA
E5
EB
E6
Ammortamenti
Q1
Q2
Q3
Q4
QW
Q5
centro di
costi
figurativi
1
Z8
EC
W7
W8
E7
E8
Q6
I valori cioe vengono riportati negli incroci tra i costi ed i centri di costo, cosi, al
completamento della matrice, ci sara una definitiva allocazione nei centri di costo di tutte
le spese dello stabilimento.
QA
QB
CENTRI
DIRETTI
O PRODUTTIVI
FASE 1
FASE 3
COSTO DEL
PRODOTTO
COSTI
FASE 2
FASE 1
CENTRI
INDIRETTI
O AUSILIARI
b)
Una volta scelto il criterio, e necessario dividere il totale di ciascuna voce dei costi
generali di reparto per il parametro relativo (ad esempio le ore/macchina impiegate in quel
reparto) e si otterra la quota di quel costo generale per ogni ora (o unita di tempo) di
macchina lavorata in quel reparto. A questo punto e sufficiente moltiplicare la quota
unitaria ottenuta per il numero di ore o di minuti/macchina di quel prodotto/componente per
ottenere lammontare di ciascuna voce dei costi generali in questione relativi a ciascun
prodotto/componente.
Un esempio facilitera sicuramente la comprensione. Supponiamo per semplicita di
avere un solo reparto produttivo dove si costruiscono tre tipi di componenti A,B e C.
Supponiamo inoltre che il parametro utilizzato per la ripartizione dei costi sia rappresentato
dalle ore-macchina necessarie per lavorare ciascun prodotto. Pertanto:
Costi totali di reparto (Euro)
20.700
Numero totale di ore-macchina lavorate: 6000
3,45
3000
4000
3000
TOTALE
10000
3
2
1
1000
2000
3000
3,45
3,45
3,45
6000
3450
6900
10350
20700
Pertanto tuttii prodotti lavorati in quel reparto saranno caricati di una quota di costi
generali pari a 3,45 Euro. Analogamente per gli altri prodotti. Naturalmente la somma dei
singoli costi allocati sui totali dei singoli prodotti e pari al totale del del costo del reparto.
Costi fissi
Costi sovraassorbiti
9000 pz.
Bdg =
10.000pz
.
12.000 pz.
Volumi di produzione
costo
unitario
(Euro)
Totale
(Euro)
a
b
4000
6000
Totale
bdg
10.000
5000
3000
20.000.000
18.000.000
38.000.000
La riduzione dei volumi potrebbe essere ottenuta, per esempio, con questa nuova
ripartizione dei prodotti:
Quantita
prodotto
(pz)
a
b
3000
6000
Totale
consunt.
9.000
costo
unitario
(Euro)
Totale
(Euro)
5000
3000
15.000.000
18.000.000
33.000.000
Quantita
prodotto
(pz)
a
b
6000
3000
Totale
consunt.
9.000
costo
unitario
(Euro)
Totale
(Euro)
5000
3000
30.000.000
9.000.000
39.000.000
E evidente che i volumi produttivi sono sempre gli stessi ma ottenuti con un
diverso mix . Nellultimo caso infatti, i prodotti sono sempre 9.000 ma la diminuzione e
avvenuta nella classe piu povera, mentre laumento si e avuto nella classe piu ricca,
tante che, alla fine, lattivita globale dello stabilimento e stata superiore al budget. In
questo caso lo stabilimento ha sviluppato piu attivita e, se ha mantenuto gli stessi costi
fissi, haallora sovra-assorbito. Pertanto, nella figura ........ e corretto porre in ascissa il
valore della produzione e non le unita prodotte.
standard
prezzo
10
quantita'
200
consumo
2000
attuale
2160
standard
attuale
Supponiamo
di
rilevare a fine periodo
un
valore
del
materiale consumato
prezzo
10
12
di 2160
invece di 2000 come
calcolato a standard.
quantita'
200
180
La produzione complessiva
del prodotto finito
dove viene utilizzato questo
materiale e stata pari
consumo
2000
2160
al budget, ma il consumo
del
materiale
in
questione e stato piu alto. Un compito del controller e chiedersi perche e, una volta
determinate le cause, metterle a disposizione dei manager di linea per le considerazioni di
merito.
Ad esempio, supponiamo che si verifichi che la quantita veramente utilizzata sia
180 e non 200 (miglioramento metodo, modifica, di prodotto....) e che contemporaneamente
il prezzo dacquisto pagato a consuntivo sia di 12 invece che 10 a standard.
standard
attuale
delta
prezzo
10
12
-2
quantita'
200
180
20
variazione prezzi
-360
variazione quantita'
240
variazione prezziquant.
-40
consumo
2000
2160
-160
Graficamente:
Prezzi dacquisto
Effetto combinato prezzi
dacquisto ed efficienza
Effetto prezzi
dacquisto
12
10
Effetto efficienza
Quantita
180
200
Fig. : ........
OBBIETTIVI DEL
PIANO
STRATEGICO
OBBIETTIVI DEL
BUDGET
VOLUMI E
FATTURATO PER
PRODOTTI-CLIENTI
BUDGET
COMMERCIALE
COSTI
COMMERCIALI
INVESTIMENTI,
R&S. PERS,
AMMINISTRAZION
E
BUDGET DEI
MAGAZZINI
VOLUMI LOGISTICA
COSTI LOGISTICA
BUDGET DI
PRODUZIONE
VOLUMI E COSTI
DELLA
PRODUZIONE
BUDGET ACQUISTI
COSTI GENERALI
PRODUZIONE
BUDGET
PATRIMONIALE
BUDGET
FINANZIARIO
BUDGET
ECONOMICO
PBdg
Pi
i =1
(quantita, pezzi)
Pi
f(Mi, Li)
Il calcolo avviene grazie a due documenti fondamentali che abbiamo gia studiato nei
capitoli precedenti la distinta base ed il ciclo di lavorazione. Essi rispettivamente danno
luogo a:
a) Calcolo della quantita dei materiali.
b) Calcolo della quantita di ore di manodopera
Questi calcoli avvengono come semplice moltiplicazione delle quantitadi materiali
e manodopera unitarie previste per ogni singolo prodotto finito per i rispettivi volumi di
vendita. E ovvio quindi che, piu preciso e il budget di vendita, piu preciso e il calcolo
dei fabbisogni.
Se non e possibile avere una grande precisione del budget di vendita, vanno trovati
in ogni caso dei prodotti rappresentativi che possano fungere da media, in modo da usare
i loro materiali ed il loro lavoro come base per tutte le successive valutazioni.
Una volta trovata le quantita di materiali ed il numero delle ore di manodopera per
codice, occorre procedere alla loro valorizzazione.
a)
b)
A questo punto possiamo abbiamo calcolato il valore dei materiali ed il valore della
manodopera. Per arrivare alla completa valorizzazione della produzione occorre procedere
alla raccolta dei costi variabili e fissi dello stabilimento (Budget dei costi di produzione),
secondo i parametri gia illustrati nel par. 9.6:
Materiali
diretti
lavoro
diretto
Costi
varia
Costi di
bili Costi fissi di
gestione
produzione
di
materiali
repa
rto
Attrez
zatur
Costi sviluppo
e
del prodotto
specif
iche
Costo di 1 livello
Costo di 2 livello
Costo di 3 livello
La somma totale porta alla generazione di un documento, chiamato gestione
industriale di budget che evidenzia il confronto tra tre diverse situazioni:
a) valorizzazione del bdg a quantita dellanno precedente e costi dellanno
precedente
b) valorizzazione del bdg a quantita dellanno futuro e costi dellanno
precedente
c) valorizzazione del bdg a quantita dellanno futuro e costi dellanno futuro
GESTIONE INDUSTRIALE
BUDGET
XX12
Quantita' ( prodotti finiti)
ore di lavoro dirette
efficienza
ore di lavoro dirette
Costo/ora
C -B
a
36.232
38.785
38.785
0,00%
143.192
138.577
0,836
0,836
146037
7.460
5,38%
0,884
FALSE
0,00%
171.282
165.762
165.200
562
-0,34%
15,48
15,48
15,44
0,038
0,25%
000 Euro
Materiali Diretti
10812,54
58%
12.354,68
62%
12379,99
61%
25,31
0,20%
Manodopera Diretta
2.651,50
14%
2.566,04
13%
2.551,03
13% -
15,01
-0,58%
1111,42
6%
1.117,10
6%
1.143,95
6%
26,86
2,40%
14.575,45
78%
16.037,82
80%
16.074,97
80%
37,15
0,23%
2677,31
14%
2.673,18
13%
2.658,20
13% -
14,98
-0,56%
549,79
3%
597,54
3%
590,83
3% -
6,71
-1,12%
17.802,56
96%
19.308,54
96%
19.324,00
96%
15,46
0,08%
777,27
4%
742,15
4%
826,33
4%
84,18
11,34%
0%
100%
99,64
0,50%
Costo al 1o livello
Costi al 2o livello
Costi sviluppo del prodotto
Attrezzature specifiche
Costi al 3o livello
Volume
Cost
0%
18.579,83
Bdg x
Std x
100%
0%
20.050,69
Bdg x+1
Std x
100%
20.150,33
Bdg x+1
Std x+1
TOTAL
Materiali Diretti
Manodopera Diretta
cost
efficiency absorption
25,31
-187,99
213,30
-15,01
-6,20
-8,81
32,54
-5,68
-19,11
4,13
41,03
49,06
0,00
-90,66
-47,75
35,12
0,00
-14,18
103,52
204,48