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unazienda di serramenti
miglioriamo le vendite
Portare al successo
unazienda di serramenti
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Sommario
4
5
6
C margine e margine
8
La differenza tra margine e ricarico
10
Lanalisi del punto di pareggio
11
I costi fissi
11
I costi variabili
12
I costi totali
13
I ricavi
13
Un esempio pratico 14
www.
16
17
19
21
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importante fare una premessa: Il cliente deve stare al centro delle scelte di chi
guida unazienda. Tutte le aziende di successo hanno in comune lattenzione per il
cliente, il loro specifico cliente, che si traduce in decisioni con lobiettivo di perseguire la soddisfazione del cliente e la qualit delle relazioni intrattenute con lo stesso.
Fattori che portano al successo
In azienda deve esistere un reparto che produce ordini. In altri termini deve essere
presente una persona la cui preoccupazione principale quella di produrre, prima,
clienti e successivamente ordini.
Produrre clienti significa mettere in atto una serie di azioni per dare notoriet allazienda, attirare lattenzione dei possibili clienti, favorire la visita allo show room.
Produrre ordini implica la messa a punto di un processo che aumenti la probabilit
di trasformare una visita in un ordine.
importante produrre ordini perch senza questi le macchine stanno ferme. Ma
quanto grande deve essere questo reparto? Dipende da quanti ordini si devono
produrre per ottenere il punto di pareggio e poi assicurare la redditivit aziendale,
premessa per lo sviluppo e la continuit dellazienda. Se, per esempio, gli obiettivi
indicati si ottengono al raggiungimento di un volume daffari di 2 milioni di euro e
lordine medio di 20 mila euro, il responsabile del reparto ordini deve impegnarsi
a produrre 100 ordini allanno, cio due ordini alla settimana. Nel caso lordine
medio sia di 15 mila euro lazienda ha la necessit di ottenere circa 135 ordini, che
corrispondono a un ordine ogni 2 giorni lavorativi. Quale conseguenza se non si
mantiene questo passo? I conti per lazienda non tornano e sono guai.
Lo schema molto semplice e ogni imprenditore pu calcolare il numero di ordini
che la sua azienda deve produrre allanno in funzione del valore medio dellordine
sperimentato negli anni precedenti e del volume daffari da raggiungere per una
buona redditivit dellazienda.
1. Aspettare i clienti. una scelta perdente anche se in passato era sufficientemente pagante se
la qualit del prodotto era in grado di avviare un positivo passaparola. La competitivit presente
oggigiorno nel mercato indica che questa, ora, una scelta suicida per lazienda;
2. Cercare i clienti. Lazienda, in questo caso, deve poter contare su un venditore esterno che
cerca e contatta i possibili clienti visitando cantieri, studi di progettisti, uffici acquisti delle imprese edili e organizza mostre temporanee presso centri commerciali;
3. Attirare i clienti. Questo possibile quando lazienda ha uno show room e sviluppa azioni
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Saluto e sorriso
Aspetto fisico
Contatto visivo
Linguaggio
Modo di parlare
Capacit di ascolto
Comprensione bisogno
Competenza
Proposte e consigli
Pazienza e disponibilit
Lo showroom deve essere visto come una macchina che produce ordini. In questa
definizione entra lorganizzazione delle attivit di vendita, la disposizione dei serramenti esposti, la qualit di chi lavora allinterno dello showroom.
Nellorganizzare il tutto si deve ricordare che il cliente quando visita uno showroom
ricerca:
comodit di parcheggio;
informazioni in termini di segnaletica, fuori e dentro lo showroom. importante che lo showroom sia facilmente individuabile con cartelli stradali,
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se necessario, con una insegna allesterno. Alle pareti interne dello showroom
possono essere esposti manifesti, ad esempio del produttore di vernici utilizzate, che pongono in evidenza la qualit di componenti dei serramenti venduti oppure gigantografie dei certificati riportanti i valori delle prove superate dalla finestra;
esperienza. Chi addetto allo showroom deve essere un esperto per dare
risposte complete e convincenti alle domande del cliente;
attenzione. Al cliente piace sentirsi al centro dellattenzione;
servizi. Il primo servizio la visita guidata allo showroom con illustrazione
degli infissi esposti ma soprattutto con lindicazione di come lavorer quel
serramento per il cliente e in che modo rappresenta la risposta ai suoi desideri.
Lofferta dello showroom (ampiezza gamma prodotti proposti, loro qualit, marche
commercializzate) e la sua organizzazione, accompagnata dai servizi, deve risultare
come risposta alla domanda: Perch i clienti dovrebbero scegliere lo showroom
dellazienda?
1. ORDINE. Lordine dello showroom trasferito, nellidea che il cliente si forma, anche allintera
4. Dare EVIDENZA a ci che ha valore. Lo si pu fare con un cartello che riporta le stelle che il
prodotto si merita.
5. Se possibile la disposizione degli infissi deve richiamare unABITAZIONE, quasi una loro pro
va, come quando in un negozio di abbigliamento si indossa la giacca che si sta acquistando.
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Il panorama della struttura distributiva nel mercato di serramenti ed infissi sensibilmente cambiato negli ultimi anni. Il fenomeno che pi ha caratterizzato questa
evoluzione stato lo sviluppo degli show room aziendali a fianco dei tradizionali
show room indipendenti. Molti produttori si sono vestiti da commercianti prima
con la creazione di angoli mostra, poi strutturando veri e propri show room dove
poter allargare lofferta con prodotti di altre aziende. Il mercato sta premiando queste iniziative che per talvolta generano confusione in termini di gestione economica. Lo show room aziendale spesso fa parte della sede dellazienda e ci induce a
non distinguere i costi dellattivit produttiva da quelli legati allattivit del punto
vendita. Questo approccio confonde le informazioni e non permette di capire se lo
show room sia remunerativo o meno. Daltro canto chi nasce produttore , per naturale predisposizione, abituato a risolvere problemi legati alla produzione e meno
attento ai problemi di natura gestionale ed economica di un punto vendita. Ecco
che alcuni aspetti apparentemente banali ed intuitivi, possono essere dostacolo a
semplici valutazioni sulla qualit della gestione dello show room. In questo senso
torna utile chiarire le idee su alcuni argomenti relativi ai concetti di margine, ricarico e punto di pareggio.
C margine e margine
Sembrer strano, ma uno dei problemi che pi caratterizza chi produce infissi
determinare il prezzo dei propri prodotti. La difficolt non dovuta a carenza di
informazioni di mercato visto che la maggior parte dei serramentisti conosce bene
sia i listini dei concorrenti sia la propensione alla spesa dei clienti, quanto al fatto
che vi la tendenza a non rilevare con attenzione i costi che lazienda sostiene per
realizzare e vendere i propri prodotti. I prezzi vengono spesso fissati sulla base di una
valutazione inadeguata dei costi, causa per cui spesso il fatturato non genera lutile
atteso. In particolare quando si parla di utile importante chiarire la differenza tra
il concetto di margine commerciale lordo e margine commerciale netto. Il margine
commerciale lordo dato dalla differenza tra il prezzo di vendita al pubblico e il costo dacquisto del serramento dal fornitore. Il rivenditore di serramenti sa bene che
il margine commerciale lordo non rappresenta lutile perch oltre al costo di fornitura sostiene altri costi legati alla gestione del punto vendita che vanno calcolati per
ottenere il guadagno vero e proprio quali:
costi di gestione operativa necessari per lesistenza e il funzionamento del
punto vendita,quindi affitti, personale, pulizia, energia elettrica ecc..
costi del personale dedicato a seguire il punto vendita, a ricevere i clienti e fare i
preventivi;
costi commerciali e di comunicazione che si devono sostenere per indurre il
cliente ad acquistare presso il punto vendita quindi investimenti in pubblicit,
insegna, promozioni, vetrinistica ecc.;
ammortamenti dei costi dei prodotti esposti e dei cespiti in dotazione allo show room;
oneri finanziari e imposte.
Prezzo di vendita
al pubblico
Prezzo di vendita
al pubblico
Prezzo di vendita
al pubblico
costo di acquisto
del produttore
MARGINE
COMMERCIALE LORDO
MARGINE
COMMERCIALE NETTO
MARGINE
COMMERCIALE LORDO
costo di acquisto
del produttore
costi di gestione
dello show room
Prezzo di vendita
al pubblico
Aggiungendo queste tipologie di costi al costo di fornitura dei prodotti si pu calcolare il margine commerciale netto che rappresenta il vero guadagno che ottiene lo
show room nellattivit di vendita (schemi 1 e 2).
Questa differenza meno intuitiva per un produttore che vende al pubblico tramite
il suo show room aziendale. Questo perch i costi del punto vendita vengono spesso
confusi con quelli dellazienda. Non considerare a se stanti i costi di gestione dello
show room aziendale pu rappresentare un serio errore gestionale. Si corre il rischio
di strutturare un listino prezzi non coerente con i reali costi sostenuti e che non
permette allazienda di conseguire il vero utile di cui ha bisogno per autofinanziarsi. Per facilitare la determinazione dei prezzi sarebbe utile ipotizzare lo show room
aziendale come se non fosse dellazienda, ma di un cliente rivenditore praticando un
prezzo di fornitura ufficiale e aggiungendo la stima dei costi della pura attivit dello
show room. In questo modo diventa pi facile giungere al margine commerciale
netto, che indica il vero guadagno (schemi 3 e 4).
prezzo di vendita a
ipotetico venditore
prezzo di vendita a
ipotetico venditore
MARGINE
COMMERCIALE NETTO
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200 = 33,3%
600
Mentre se vogliamo calcolare la percentuale di ricarico rapporteremo i 200 al costo dacquisto:
200 = 50,0%
400
Quindi allo stesso momento quei 200 rappresentano il 33,3% di margine e il 50% di
ricarico. I valori percentuali di margine e ricarico corrispondono a precise formule.
margine(%)=
x100
ricarico(%)=
x100
www.
margine(%)=
ricarico(%)
100+ricarico (%)
x100
ricarico(%)=
margine (%)
100-margine (%)
x100
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I costi fissi
Per avere unidea di cosa si intende per costi fissi, basta pensare a quanto pu costare
allanno tenere aperto lo show room senza vendere nulla. Infatti i costi fissi rimangono costanti nel tempo e sono indipendenti dal volume di vendita realizzato.
I principali costi fissi imputabili alla gestione di uno show room sono relativi a:
ammortamenti dei beni strumentali alla conduzione dellattivit;
affitto dei locali;
costi di amministrazione;
compensi fissi dei collaboratori;
promozione, pubblicit, insegna;
spese telefoniche;
spese postali;
spese per cancelleria;
energia elettrica, acqua, rifiuti;
pulizie;
riscaldamento;
assicurazioni;
vigilanza.
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Per chi gestisce uno show room aziendale la corretta stima dei costi fissi particolarmente delicata perch, come visto in precedenza, vi la tendenza a confondere i
costi dello show room con i costi generali dellazienda. Basti pensare ai costi per lafNF show room che non vengono Gestire
fitto dello
calcolati seloi locali
parte
dellaattenzione:
strutshowfanno
room
con
tu
352
tura aziendale. Un criterio di coerenza economica suggerirebbe invece di imputare
un costo daffitto pari allimporto ottenibile se lo spazio fosse locato a terzi. Da un
punto di vista grafico, la curva dei costi fissi rappresentata da una retta parallela allasse delle ascisse in cui viene rappresentata la variabile dei prodotti venduti e che interseca lasse delle ordinate allaltezza del livello di costi fissi totali stimati (grafico 1).
Grafic
I costi variabili
I costi variabili aumentano proporzionalmente alla quantit di prodotti venduti. Se non si vennulla i costi variabili
sonochiaro?
nulli. Tra le voci di costo variabile vanno ricordati soprattutto: - i
Gestire lo show room condeattenzione:
tutto
costi di acquisto dei prodotti dal fornitore. In particolare se si tratta di uno show room aziendale e i prodotti sono quelli dellazienda va imputato un costo variabile uguale al prezzo che si
sarebbe pagato a un fornitore terzo; - i costi di trasporto per la consegna dei prodotti; - i costi
di posa in opera. La curva dei costi variabili rappresentata graficamente da una retta crescente
con uninclinazione che dipende dal peso che hanno i costi variabili per ogni singolo prodotto
venduto. Pi i costi variabili sono alti, pi ampia sar langolazione della retta (grafico 2).
Grafico 3 - Curva dei costi totali.
www.
Grafic
I costi totali
I costi di gestione dello show room sono dati dalla somma dei costi fissi pi i costi variabili.
Graficamente la curva dei costi totali una combinazione delle due rette viste in precedenza.
Parte dallo stesso punto della curva dei costi fissi e cresce allaumentare dei volumi di vendita
con la stessa inclinazione della curva dei costi variabili (grafico 3).
Grafico 1 - Curva dei costi fissi.
Grafico
I ricavi
Grafico
imputare un costo daffitto pari allimporto La curva dei costi variabili rappresentata graficamente da una retta crescente con
ottenibile se lo spazio fosse locato a terzi.
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di vista grafico,
la curva dei co- uninclinazione che dipende dal peso che13
sti fissi rappresentata da una retta parallela no i costi variabili per ogni singolo prodotto
allasse delle ascisse in cui viene rappresen- venduto. Pi i costi variabili sono alti, pi am-
Un esempio pratico
Riportiamo un esempio semplice per calcolare la quantit di prodotti da vendere, una volta iniziato lanno, per giungere al punto di pareggio. Per semplicit ipotizziamo che lo show
room commercializzi un solo tipo di prodotto, per esempio porte. Ipotizziamo inoltre:
che i costi fissi della gestione dello show room in un anno siano di 34.500 ;
che i costi variabili di ogni porta venduta, ipotizzando trasporto e posa in opera a
carico dellazienda, siano di 400 ;
che il prezzo di vendita sia di 550 per ogni porta.
Lo schema riportato di seguito indica la costruzione del valore dei costi totali e il paragone con
i ricavi di vendita. Lo schema indica che alla vendita della 200a porta i ricavi sono minori dei
costi totali, mentre alla 250a i ricavi sono superiori ai costi. Ci significa che per giungere al
break even point dovranno essere vendute tra le 200 e le 250 porte.
N porte vendute
Costi fissi
0
50
100
150
200
250
34.500
34.500
34.500
34.500
34.500
34.500
Costi variabili
Costi totali
Ricavi
34.500
54.500
74.500
94.500
114.500
134.500
0
27.500
55.000
82.500
110.000
137.500
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
X=
34.500 + ( X x 400)
550
X = 230
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La formula indica in 230 il numero di porte che bisogna vendere per giungere al punto di
pareggio. Dalla vendita della 231a porta si comincia a guadagnare. Sar poi compito della produzione prima e del reparto vendite poi, giungere a questo risultato nel minor tempo possibile
una volta iniziato lanno.
In particolare per avere una stima di quante settimane servono allazienda per pervenire al break even point possibile confrontare i dati con le statistiche di vendita dellanno precedente.
Se i dati storici di vendita indicano che lo show room ha venduto lanno precedente in media
dieci porte alla settimana, ci significa, in base allesempio precedente, che ci vogliono 23
settimane lavorative per giungere al pareggio.
Al di l degli esempi semplificativi, familiarizzare con i concetti di costi fissi, variabili e punto
di pareggio permette a chi gestisce uno show room di determinare con avvedutezza e senso
economico il giusto prezzo di vendita per ogni famiglia di prodotti. Inoltre aiuta a decidere
quando sia il momento migliore, in prospettiva nellarco dellanno, per affrontare un investimento impegnativo. La dimestichezza con lanalisi e il calcolo del punto di pareggio importante sia per il rivenditore puro che per il produttore che apre uno show room aziendale.
In questo ultimo caso lapproccio a questo tipo di analisi diventa ancor pi utile perch permette di imputare con coerenza i costi alla gestione specifica dellattivit dello show room senza confonderli con quelli che vanno attribuiti alla gestione generale dellazienda, in modo che
il punto vendita aziendale non resti solamente il braccio espositivo dellazienda, ma diventi un
reale centro di profitto.
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Di fronte alla necessit di realizzare un depliant che illustri la propria offerta o di rinnovare quelli gi esistenti, ma invecchiati, un serramentista deve rispondere a domande
tipo : come strutturarlo, cosa inserire, ecc. Domande a cui si cerca di dare una risposta
assieme allo studio grafico o allagenzia di pubblicit appositamente contattati.
Questo lavoro nasce per aiutare un serramentista ad avere un atteggiamento pi attivo
nei confronti dellagenzia di pubblicit, a cui potr trasmettere pi efficacemente le esigenze della propria azienda. Risultato? Un depliant realmente efficace nel presentare i
prodotti dellazienda, uno strumento di comunicazione e di vendita realmente utile.
Per comunicare chiaramente le proprie esigenze si dovr, ovviamente, conoscere bene
il proprio prodotto, sapere chi sono i propri clienti, quali gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere e, infine, come si muove la concorrenza. Aspetto, questultimo,
preso qui in esame. Dallo studio di un buon numero di depliant presenti sul mercato,
infatti, si cercato di individuare le regole auree per la realizzazione di un depliant
per serramenti.
Occorre innanzitutto fare una distinzione in base al pubblico a cui si rivolge: opportuno cio considerare se un depliant si rivolge al cliente finale o ai rivenditori. Dallanalisi effettuata risulta che la distinzione riguarda non tanto, o solo in minima parte,
gli aspetti che vengono presentati, quanto il modo, il formato, la lunghezza con cui
vengono presentati
Sia per i depliant che si rivolgono a rivenditori, sia per quelli rivolti a clienti finali, il
formato pi utilizzato lA4, corrispondente al foglio standard della fotocopiatrice. Si
tratta di un formato classico, poco impegnativo, ma che d minori possibilit di differenziarsi dai concorrenti.
I depliant per il cliente finale, spesso, sono pi brevi: alcune aziende, per esempio, utilizzano quartini formato A4. Altre imprese, invece, utilizzano maggiormente pieghevoli o leaflet (bianca-volta). In entrambi i casi si riprendono singoli aspetti o linee di
prodotto, fornendo una sintesi di quanto esposto nel depliant maggiore (rivolto
a rivenditori).
I depliant brevi, pur essendo riassunti del depliant principale, presentano in sintesi
tutti gli aspetti salienti e i vantaggi del prodotto/aspetto specifico preso in esame. Nei
depliant rivolti ai clienti finali gli aspetti vengono trattati in modo differente. Si tende
a privilegiare laspetto emotivo, a sottolineare i vantaggi per la casa e il comfort
domestico. Rimane in secondo piano laspetto tecnico, non a discapito per della
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Messaggio:
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Gamma prodotti
Finestre, porte finestre
Porte per interno
Persiane, antoni
Avvolgibile, veneziane
Portoncini, sistemi di ingresso (basculanti, ecc )
Porte blindate
Modelli e nomi per ogni prodotto
Foto prodotti
Disegni tecnici
Foto ambientate
Rifiniture, componenti
Tipi di aperture
Colori
Essenze legnose (materiali)
Vetrate
Ferramenta
Maniglie
Altro
Altre rifiniture
Decorazioni
Sopraluci
Batacchio
Altro
Installazione facile e pulita
Referenze
Chi siamo
Storia
Filosofia
Obiettivi
Struttura
Garanzie, certificazioni (ISO 9000, 14001, volontarie, ecc )
Servizio al cliente
Consulenza, montaggio, assistenza in zona
Sito web
Dati per il contatto
Nel caso il depliant si rivolga a rivenditori
Raccordi e misure rilievi
Strumenti di comunicazione
Espositori
Cataloghi
House organ
Kit di manutenzione
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marketing operativo
marketing strategico
servizi di marketing
Marketing
ricerche di mercato
geomarketing
processi di vendita
coaching
Vendite
giornalismo aziendale
organizzazione
reti vendita
formazione
Comunicazione
customer
magazine
siti web
immagine aziendale coordinata
documentazione
aziendale
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