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IL PATRIMONIO E IL

REDDITO DI ESERCIZIO
Economia Aziendale e Geopolitica
Classe V RIM
Anno scolastico 2023/24

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ESERCIZIO E PERIODO
AMMINISTRATIVO
• La determinazione del reddito di esercizio
e del patrimonio di funzionamento
costituisce uno strumento indispensabile
per controllare l’andamento della gestione
e per rispettare alcuni adempimenti
imposti dalla legge (compilazione del
bilancio, calcolo delle imposte). A tale
scopo la vita dell’impresa viene suddivisa
in esercizi
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LA VITA DELL’AZIENDA


2° 3° 4° Ultimo
eserciz
esercizio esercizio esercizio esercizio
io

31/12/n 31/12/n+1 31/12/n+2 31/12/n+3


Data
Data Liquidazione
costituzione (cessazione
dell’attività
Aziendale)

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• ESERCIZIO = insieme delle operazioni di
gestione compiute in un periodo
amministrativo

• PERIODO AMMINISTRATIVO = periodo di


tempo della durata di 1 anno (1/1 – 31/12
= anno solare)

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IL REDDITO
• L’arco di tempo in cui si vuole determinare il
reddito può corrispondere all’intera vita
dell’azienda: si parla in questo caso di REDDITO
GLOBALE.
• Il REDDITO DI ESERCIZIO riguarda invece un
periodo amministrativo (un anno di gestione).
• Il reddito è l’aumento o la diminuzione che il
patrimonio netto subisce a causa dello
svolgimento dell’attività aziendale.
• L’UTILE rappresenta la nuova ricchezza che
l’impresa crea grazie alla realizzazione dell’attività
produttiva.
• la PERDITA, al contrario, esprime la diminuzione
della ricchezza originata da uno sfavorevole
andamento della gestione. 5
LA COMPETENZA ECONOMICA

• I costi ed i ricavi partecipano alla


determinazione del reddito di esercizio se si
riferiscono economicamente al periodo
amministrativo in esame, indipendentemente
dal fatto se si sia avuta o no la loro
manifestazione finanziaria
• MANIFESTAZIONE FINANZIARIA: entrate o
uscite di denaro, sorgere di crediti o di debiti

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• La manifestazione finanziaria e la competenza
economica di un costo o di un ricavo non
coincidono quando le operazioni stanno “a
cavallo” tra due o più esercizi, ossia INIZIANO
in un periodo amministrativo e TERMINANO in
quello o in quelli successivi, interessando
perciò il reddito di due o più anni (vedi il caso
dei ratei e dei risconti).
• Indipendentemente dalla manifestazione
finanziaria, tali operazioni danno luogo a costi o
ricavi che PER UNA PARTE sono di
competenza dell’esercizio n e per LA PARTE
RESTANTE dell’esercizio successivo (n+1).
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SCHEMA RATEO

RATEO
Parte di costo o
di ricavo
parte di costo o
di competenza
ricavo di competenza dell’anno n+1
dell’anno n

31/12/n
MANIFESTAZIONE
Determinazione
FINANZIARIA
del patrimonio di
(pagamento o
funzionamento e
riscossione)
del reddito di
POSTICIPATA
esercizio

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SCHEMA RISCONTO

RISCONTO
Parte di costo o di ricavo
parte di costo o ricavo
di competenza
di competenza
dell’anno n
dell’anno n + 1

31/12/n
MANIFESTAZIONE Determinazione del
FINANZIARIA Patrimonio di
(pagamento o funzionamento e del
riscossione) reddito di esercizio
ANTICIPATA

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LE SCRITTURE DI
1.
ASSESTAMENTO
• Assestare = sistemare, mettere a posto
• Le scritture di assestamento sono
registrazioni effettuate il 31/12
• Tramite la registrazione delle scritture di
assestamento, “sistemo” la situazione
contabile ossia:
❖ MODIFICO il contenuto di alcuni conti già

esistenti
❖ ACCENDO/SPENGO conti

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TIPOLOGIE

COMPLETAMENTO
INTEGRAZIONE
RETTIFICA
AMMORTAMENTO

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SCOPO ASSESTAMENTO

Determinare correttamente il reddito di


esercizio e il patrimonio di funzionamento

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COMPLETAMENTO
riguardano operazioni la cui
manifestazione finanziaria avviene al
termine del periodo amministrativo

INTERESSI ATTIVI E PASSIVI SU C/C BANCARI E


POSTALI, SU CREDITI E SU DEBITI
QUOTA DI TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
FATTURE DA EMETTERE E DA RICEVERE
STRALCIO CREDITI INESIGIBILI
IMPOSTE
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INTEGRAZIONE
Registrano costi o ricavi di competenza
dell’esercizio (=INSERISCONO COSTI
E RICAVI NELL’ANNO N) ma che
avranno la manifestazione finanziaria
nel futuro esercizio.

RATEI ATTIVI E PASSIVI


SVALUTAZIONE CREDITI
ACCANTONAMENTI A FONDI SPESE E RISCHI

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RETTIFICA
Rinviano al futuro (= TOLGONO,
SOSPENDONO) i costi ed i ricavi che, pur
essendo stati registrati durante l’anno,
sono di competenza di esercizi futuri.

RIMANENZE DI MAGAZZINO
RISCONTI ATTIVI E PASSIVI

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AMMORTAMENTO

Tramite l’ammortamento, viene calcolata la


parte dei costi pluriennali “consumata”
nell’esercizio

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IL PATRIMONIO
• Il patrimonio, con riferimento ad un dato istante, è
composto da ATTIVITA’ ossia IMMOBILIZZAZIONI
(materiali, immateriali e finanziarie), dai crediti,
scorte di magazzino e dalle disponibilità liquide
(ATTIVO CIRCOLANTE), PASSIVITA’ (capitale di
debito) e PATRIMONIO NETTO (capitale proprio)
• Il patrimonio è soggetto a continui mutamenti, che
derivano dalle operazioni svolte. Lo studio del
patrimonio va quindi effettuato “fotografandone” la
composizione in un determinato momento, in cui
viene idealmente bloccata la vita aziendale.
• Il PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO è il
patrimonio esistente alla fine dell’esercizio (31/12)

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• ATTIVITA’ – PASSIVITA’ = PATRIMONIO NETTO
• Le ATTIVITA’ vengono chiamate anche IMPIEGHI
• Le PASSIVITA’ + PATRIMONIO NETTO vengono
anche chiamate FONTI DI FINANZIAMENTO
• Il patrimonio netto all’inizio della vita dell’impresa
(costituzione) coincide con il totale dei conferimenti
(apporti) effettuati dal proprietario.
• Successivamente si modifica per effetto sia dei nuovi
conferimenti e dei prelevamenti fatti da titolare, sia
degli utili o delle perdite generate dalla gestione.

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SITUAZIONE PATRIMONIALE
ATTIVITA’ PASSIVITA’
IMMOBILIZZAZIONI Debiti
materiali
immateriali PATRIMONIO NETTO
finanziarie Patrimonio netto
-Prelevamenti extragestione
ATTIVO CIRCOLANTE -Titolare c/ritenute subite
Rimanenze + utile (oppure – perdita)
Crediti
Disponibilità liquide

TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO


TOTALE ATTIVITA’ NETTO

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IL PATRIMONIO NETTO
(imprese individuali)
PATRIMONIO NETTO INIZIALE
– PRELEVAMENTI
EXTRAGESTIONE
- TITOLARE C/RITENUTE SUBITE
+ UTILE DI ESERCIZIO (oppure
- PERDITA DI ESERCIZIO)

• = PATRIMONIO NETTO ALLA FINE


DEL PERIODO AMMINISTRATIVO
(31/12)

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IL DEFICIT PATRIMONIALE
Se le passività sono maggiori delle attività,
PASSIVITA’ – ATTIVITA’ = DEFICIT
PATRIMONIALE
• Questa situazione (che si verifica in genere se
l’impresa subisce una perdita di esercizio molto
elevata) è molto grave: significa che l’impresa,
anche vendendo tutti i beni patrimoniali, non
ricaverebbe mezzi monetari sufficienti a
rimborsare i debiti contratti né tanto meno il
capitale apportato dall’imprenditore. Normalmente
comporta la cessazione dell’azienda e/o il
fallimento.
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SITUAZIONE PATRIMONIALE IN
CASO DI DEFICIT
ATTIVITA’ PASSIVITA’
Costi pluriennali Debiti
Crediti
Rimanenze di magazzino
Disponibilità liquide
DEFICIT PATRIMONIALE
Patrimonio netto
- Prelevamenti extragestione
- Titolare c/ritenute subite
- – perdita
TOTALE A PAREGGIO TOTALE PASSIVITA’
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SITUAZIONE ECONOMICA in caso
di risultato economico positivo
(utile)
COSTI RICAVI
costi di competenza ricavi di competenza
dell’esercizio dell’esercizio

TOTALE COSTI
utile di esercizio
TOTALE A TOTALE RICAVI
PAREGGIO
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SITUAZIONE ECONOMICA in caso
di risultato economico negativo
(perdita)

COSTI RICAVI
costi di competenza ricavi di competenza
dell’esercizio dell’esercizio

TOTALE RICAVI
Perdita di esercizio
TOTALE COSTI TOTALE A PAREGGIO

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VOCI inserite SIA NELLA S.P. CHE
NELLA S.E.
L’UTILE (o LA PERDITA) di esercizio è inserito:
• Nella S.E. in quanto è la differenza fra ricavi e costi
di competenza (l’utile è indicato dopo il totale dei
COSTI , la perdita dopo il totale dei RICAVI)
• Nella S.P. in quanto l’utile fa aumentare il
patrimonio netto mentre la perdita riduce il
patrimonio netto

Le RIMANENZE FINALI di MAGAZZINO sono inserite:


• Nella S.E. fra i RICAVI in quanto rappresentano una
riduzione (= una RETTIFICA) dei costi delle merci
che ho acquistato ma che non ho venduto
• Nella S.P. fra le ATTIVITA’ in quanto fanno parte del
patrimonio dell’azienda
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