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corso di

ECONOMIA CLEM
Nascita delle aziende, componenti strutturali e
AZIENDALE
rapporto impresa-ambiente T-Z
Università Tor Vergata
Alessandro Mechelli
PROF. DENITA CEPIKU
AA 2021-22
alessandro.mechelli@uniroma2.it

A.A. 2020/2021 ⌘
ASPETTI MONETARIO,
NUMERARIO,
ECONOMICO E
FINANZIARIO DELLA
GESTIONE
FABBISOGNI INFORMATIVI

¡ Stakeholder: manager, conferenti


capitale di rischio, dipendenti, fornitori,
clienti, Stato, etc.
¡ Condizioni per raggiungere l’equilibrio
economico:
§ Equilibrio reddituale
§ Equilibrio monetario
§ Efficienza
§ Congruità della remunerazione dei fattori
produttivi
SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

¡ Strutture e procedure attraverso le quali


si raccolgono, elaborano e distribuiscono
dati e informazioni aziendali
¡ Vari modelli complementari:
§ Modello dell’equilibrio reddituale
§ Modello dell’equilibrio monetario
§ Modello dell’equilibrio istituzonale
§ Modello della competitività
§ Modello delle competenze e risorse
§ Modello del valore del patrimonio
§ Modello del bilancio di esercizio
MODELLO DEL BILANCIO DI
ESERCIZIO (XV SECOLO)

Risponde alle domande:


¡ L’attività economica sta producendo
utili o perdite? Si possono
remunerare adeguatamente tutti i
fattori produttivi?
¡ Di quali beni, diritti, crediti, debiti,
obbligazioni e impegni verso terzi
dispone l’azienda in questo
momento?
MODELLO DEL BILANCIO DI
ESERCIZIO (XV SECOLO)

Risponde alle domande:


¡ L’attività economica sta producendo utili
o perdite? Si possono remunerare
adeguatamente tutti i fattori produttivi? à
Conto economico / Reddito
¡ Di quali beni, diritti, crediti, debiti,
obbligazioni e impegni verso terzi
dispone l’azienda in questo momento?
à Capitale di funzionamento / Stato
patrimoniale
MODELLO DEL BILANCIO DI
ESERCIZIO (XV SECOLO)

¡ Quantità di flusso e quantità di fondo: aspetti


complementari dello stesso fenomeno
¡ Le operazioni aziendali vengono osservate sotto
due aspetti: l'aspetto monetario-finanziario detto
anche numerario e l'aspetto economico.
¡ La vendita di un bene, ad esempio, comporta
per l'azienda il contemporaneo sorgere di un
credito o di un incasso (aspetto numerario) e di
un ricavo (aspetto economico). Entrambi gli
aspetti vengono registrati.
ASPETTO ECONOMICO

Attiene al processo di movimentazione e di


formazione della ricchezza. Include:
¡ Dotazione del capitale assegnato
all’impresa dalla proprietà e dai
finanziatori
¡ Variazioni (Δ) che tale capitale subisce
per effetto dello svolgimento della
dinamica aziendale generalmente intesa,
espressa da un insieme di investimenti e
di recuperi
SETTORE NUMERARIO ED
ECONOMICO

¡ L’attività d’impresa, tipicamente rivolta


alla creazione di nuova ricchezza
attraverso l’alternarsi degli investimenti e
dei recuperi, è qualificata come attività
economica.

¡ In regime di scambi monetari essa non


può che svolgersi attraverso la
mediazione dei movimenti monetari in
entrata ed in uscita
VALORI NUMERARI

¡ I valori numerari esprimono una modifica


degli elementi del patrimonio aziendale
(condizioni produttive monetarie). Sono
valori numerari il denaro contante e ogni
altro mezzo di regolamento ad esso
assimilabile (debiti e crediti):
§ Valori numerari certi: entrate e uscite di cassa;
§ Valori numerari assimilati: variazione crediti e
debiti;
§ Valori numerari presunti: variazioni di debiti e
crediti in valuta
VALORI NON NUMERARI

¡ I valori non numerari esprimono una


modifica nella disponibilità di condizioni
produttive non monetarie. In pratica
sono i componenti negativi e positivi
del reddito, valori quindi che si
riferiscono a costi, ricavi e valori di
capitale:
§ Costi e ricavi
§ Crediti e debiti di finanziamento
§ Variazioni del capitale di proprietà
L’ASPETTO NUMERARIO (ORIGINARIO)
E ECONOMICO (DERIVATO)

¡ L’aspetto ¡ misura l’aspetto


numerario della economico
gestione § Costi acquisto FP
§ E e U di € e ± CR / § Ricavi vendita
DB di prodotti
funzionamento § ± K di proprietà
§ ± DB / CR di
finanziamento
VARIAZIONI NUMERARIE E
ECONOMICHE DELLE OPERAZIONI

Valori di natura Δ numerarie


numeraria
Denaro ± denaro
CR funzionamento ± CR funzionamento
DB funzionamento ± DB funzionamento
Valori di natura Δ economiche
economica
Costi ± costi
Ricavi ± ricavi
K di proprietà ± K di proprietà
I FINANZIAMENTI A PRESTITO

¡ Il finanziamento attinto a prestito = ricavo


= E numeraria
¡ Maggior costo di restituzione = importo
prestito + interessi passivi = U numeraria

¡ Il finanziamento concesso = U numeraria


= costo
¡ Maggior ricavo di restituzione = E
numeraria = importo dato a prestito +
interessi attivi
VARIAZIONI NUMERARIE E
ECONOMICHE DELLE OPERAZIONI
¡ U numerarie misurano Δ economiche
negative
§ Costi per acquisto FP, per restituzione fin.attinti, per
concessione fin. a terzi
§ Restituzione K di proprietà
¡ E numerarie misurano Δ economiche
positive
§ Ricavi per vendita prodotti, per ottenimento fin., per
restituzione fin.
§ Raccolta K di proprietà
¡ E numerarie e U numerarie si compensano
§ Regolamento al valore nominale di DB e CR di
funzionamento
ASPETTO FINANZIARIO E ASPETTO
ECONOMICO DELLA GESTIONE

¡ Per quanto riguarda le operazioni


relative a finanziamenti attinti o
concessi a prestito:
§ Il valore nominale dei prestiti può essere
incluso nell’aspetto numerario che, così
espandendosi, chiamiamo finanziario.
§ Solamente gli interessi passivi (oneri
finanziari) e attivi (proventi finanziari)
appaiono tra costi e ricavi e fanno quindi
parte dell’aspetto economico della gestione.
VARIAZIONI FINANZIARIE ED
ECONOMICHE DELLE OPERAZIONI

Valori di natura Δ finanziarie


finanziaria
Denaro ± denaro
CR / DB funzionamento ± CR / DB funzionamento
CR / DB finanziamento ± CR / DB finanziamento
Valori di natura Δ economiche
economica
Costi ± costi
Ricavi ± ricavi
K di proprietà ± K di proprietà
RAPPRESENTAZIONE TOTALE
DELL’ATTIVITÀ D’IMPRESA

¡ Lo schema è utile a comprendere i


meccanismi essenziali di
funzionamento dell’impresa, le
modalità di formazione del reddito, la
dinamica finanziaria in rapporto a
quella economica e il sistema dei
valori al quale può applicarsi il
metodo contabile della partita doppia.
LE OPERAZIONI DELL’IMPRESA

1. Acquisto FP
2. Vendita prodotti
3. Raccolta K di proprietà
4. Restituzione K di proprietà
5. Acquisizione finanziamenti da terzi
6. Concessione finanziamenti a terzi
7. Regolamento debiti e crediti di
funzionamento e finanziamento
LE OPERAZIONI DELL’IMPRESA

1. Acquisto FP
§ Δ fin. – = costo (incl. interessi passivi)
2. Vendita prodotti
§ Δ fin. + = ricavi (incl. interessi attivi)
3. Raccolta K di proprietà
§ Δ fin. + = aumenti K proprietà
4. Restituzione K di proprietà
§ Δ fin. – = diminuzione K proprietà
5. Acquisizione finanziamenti da terzi
§ Δ fin. + = Δ fin. – (+ DB fin)
6. Concessione finanziamenti a terzi
§ Δ fin. – = Δ fin. + (+ CR fin)
7. Regolamento debiti e crediti di funz. e finanziamento
§ Δ fin. + = Δ fin. –
Mercati di Mercato dei Mercati di
collocamento capitali approvvig.
ESERCITAZIONE

1. Il 1/8/2007 viene costituita la società X con capitale iniziale di € 4.000.000.


Contestualmente si provvede al versamento in contanti di € 1.000.000 sul conto
corrente aziendale. Successivamente, in data 1/10/2007 si provvede al
versamento dell’ulteriore quota.
2. Il 19/10/2007 viene stipulato un contratto d’affitto per il locale da destinare a sede
legale. Il contratto prevede il pagamento semestrale anticipato del canone per €
12.000.
3. Il 30/10/2007 la società provvede all’acquisto dei ffr come segue:
§ Macchinari € 50.000;
§ Attrezzature € 15.000.
§ Regolamento: 30% con assegno bancario, il saldo ottenendo dilazioni di pagamento.
4. Il 15/11/2007, la società acquista altri fattori produttivi come segue:
§ carburanti per € 16.000;
§ materiali diagnostici per € 2.500;
§ Il regolamento viene effettuato per il 30% con assegno bancario e il resto dilazionato.
5. 30/11/2007 si sostengono in contanti spese di pulizia locali per € 1.500.
6. Il 15/12/2007 si provvede a corrispondere le retribuzioni al personale per € 8.000
a mezzo banca.
7. Il 20/12/2007 si vendono prodotti per € 2.500.000 concedendo dilazioni di
pagamento
VALUTAZIONE
DELL’ANDAMENTO
ECONOMICO:
LA REDDITIVITÀ
AZIENDALE
CAPITALE D’IMPRESA

¡ Insieme finalizzato di condizioni positive


e negative di produzione di cui dispone
l’impresa in un dato istante.

¡ Le utilità economiche assumono


significato e valore proprio in virtù della
loro destinazione (strumentalità)
all’attività produttiva e alla
complementarietà.
CONFIGURAZIONI DI CAPITALE

¡ K economico = valore attuale del flusso


complessivo di redditi che l’impresa presume
di poter, in prospettiva, realizzare (stima del
valore dell’impresa quale sistema capace di
produrre reddito).
¡ K di funzionamento
§ Lordo = complesso attività e beni disponibili (I in attesa
di recupero).
§ Netto = K lordo – obbligazioni.
¡ K di liquidazione: valore determinato non più
da vincolo di destinazione dei beni ma dalla
loro attitudine allo scambio.
CAPITALE ECONOMICO

¡ Il valore economico del capitale (o capitale


economico) di un’impresa in funzionamento è
espressione della complementare utilità economica
che tutte le condizioni positive e negative di
produzione, unitariamente considerate, riescono ad
esprimere in prospettiva (sistematicità, relazioni
interne ed esterne, la conoscenza e l’esperienza).

¡ È calcolabile come il valore attuale di tutto il flusso


dei redditi che l’impresa presume di poter, in
prospettiva, realizzare.

¡ Questione elementi intangibili


QUANDO SI CALCOLA IL CAPITALE
ECONOMICO
¡ Cessione d’azienda o dei titoli che
rappresentano il capitale di una società;
¡ Fusione di più società mediante
incorporazione di una di esse o mediante la
costituzione di una nuova società;
¡ Apporto dell’intera azienda o di una sua parte
¡ Ingresso di un nuovo socio in una
preesistente società
¡ Orienta le valutazioni di fine periodo per
l’assegnazione all’esercizio del reddito.
Valutazioni di congruità del capitale di
funzionamento
CAPITALE DI FUNZIONAMENTO

¡ Oltre alla stima del valore dell’impresa


come sistema capace di produrre reddito (K
economico), si rende necessario attribuire n
valore alle diverse categorie di investimenti
ancora in essere ed alle fonti dalle quali
sono attinti i mezzi monetari.

¡ Tale procedimento valutativo è strumentale


alla determinazione del reddito (nuova
ricchezza) prodotto dall’impresa.
CAPITALE DI FUNZIONAMENTO

¡ Viene determinato nel bilancio d’esercizio per


assegnare a ciascun periodo una porzione del
reddito che l’impresa è capace di generare nel
tempo, e precisamente quella riveniente dai
soli processi produttivi compiuti nel periodo
stesso
¡ Capitale lordo: totale degli impieghi e delle
fonti.
¡ Capitale netto: somma algebrica di attività e
passività.
RAPPRESENTAZIONE DEL K DI
FUNZIONAMENTO

ATTIVITÀ PASSIVITÀ E K DI PROPRIETÀ


(I in essere, in attesa di recupero) (fonti dei mezzi monetari investiti)
Capitale lordo di funzionamento Obbligazioni verso terzi
€ disponibile, non ancora investito Obbligazioni
concessi
CR di funzionamento non ancora DB di funzionamento assunte vs
terzi, non
CR di finanziamento incassati DB di finanziamento
ancora estinte
ffs acquistati e non ancora utilizzati
ffr acquistati e parzialmente
utilizzati
prodotti in lavorazione, prodotti ricavi anticipati (prestazioni da
ottenuti e non ancora venduti eseguire)
Capitale netto di funzionamento (di
proprietà)
CONFIGURAZIONI DI CAPITALE

¡ Capitale lordo di ¡ Capitale di


funzionamento conferimento (in € o in
¡ – obbligazioni vs natura)
terzi ¡ + Capitale di risparmio
¡ = capitale netto di (redditi conseguiti
funzionamento rimasti a disposizione
(capitale di dell’impresa o perdite)
proprietà) ¡ = capitale netto di
funzionamento
(capitale di proprietà)
CAPITALE DI FUNZIONAMENTO

¡ I valori del capitale netto di funzionamento (attività e


passività) sono determinati applicando i principi di
ragionevolezza e prudenza. Valutazione individuale
ma considerando destinazione e complementarietà.

¡ Esso esprime in sintesi il valore del capitale di


proprietà in un certo istante.
Capitale di proprietà in tn-1
+ nuovi conferimenti tn-1-tn
– Prelievi effettuati tn-1-tn
± utile (perdita)
= Capitale di proprietà in tn
K ECONOMICO E K NETTO DI
FUNZIONAMENTO
KE KNF
¡ Volto a determinare l’utilità ¡ Volto a stabilire la
futura e prospettica porzione di reddito totale
complessiva dell’azienda attribuibile al periodo.
vista nella sua visione ¡ Considera solo i processi
d’insieme (sistema) in corso di svolgimento in
tenendo conto anche delle un certo istante
condizioni immateriali.
¡ Non emerge come valore
¡ Considera tutto ciò che unitario, ma come
verrà fatto in futuro, differenza tra un insieme
anche i processi futuri che di attività e passività
sostituiranno quelli in valutate singolarmente.
corso.
REDDITO

¡ Variazione del capitale proprio – o di


rischio – per effetto della gestione.

¡ ..ma anche per effetto di dinamiche


interne ed esterne.

¡ Differenza tra ricavi di vendita (valore


esterno della produzione) e costo della
produzione venduta (valore interno).
REDDITO TOTALE

¡ Con riferimento a un arco di tempo


pari all’intera vita dell’impresa (t0-
tz), possiamo definire reddito
totale la Δ del capitale di
proprietà conferito per effetto di
tutte le operazioni compiute.
CALCOLO DEL REDDITO TOTALE
(INTERA VITA DELL’IMPRESA t 0 -t z )
Ipotesi volte a definire una misura non soggettiva
del reddito:
1. Attività dell’impresa completamente cessata
(tutti i FP sono stati consumati o venduti, tutti i
processi produttivi ultimati, tutti i prodotti
venduti).
2. No inflazione.
3. Tutti i CR e DB siano stati regolati e non c’è
alcun rischio in corso che possa determinare
costi o perdite future.

à Ktz = denaro.
CALCOLO DEL REDDITO TOTALE
(INTERA VITA DELL’IMPRESA t 0 -t z )

¡ Reddito totale = differenza tra:


§ Tutti i costi per acquistare tutti i FP
utilizzati (I) e
§ Tutti i ricavi provenienti dalle vendite
di tutti i prodotti ottenuti con il
concorso di detti fattori (recuperi)
CALCOLO DEL REDDITO TOTALE
(INTERA VITA DELL’IMPRESA t 0 -t z )

4. Il Kt0 è stato conferito interamente in


denaro
5. Durante t0-tz non ci sono stati altri
conferimenti, né rimborsi K di
proprietà, né alcun prelievo di
reddito
CALCOLO DEL REDDITO TOTALE
(INTERA VITA DELL’IMPRESA t 0 -t z )

¡ Reddito totale = differenza tra:


§ K conferito in t0 e K restituito in tz
§ Differenza tra tutte le entrate e le
uscite di denaro del periodo t0-tz
(escluse quelle relative al K di
proprietà)
CALCOLO DEL REDDITO TOTALE
(INTERA VITA DELL’IMPRESA t 0 -t z )

RT = Ctz – Ct0
(ip. no conferimenti/prelievi intermedi di K)

RT = Σt0-z Σk1-m QkPtk – Σt0-z Σi1-n fipti


(ip. cicli acquisto, produzione, vendita
completati)

RT = Σt0-z Et – Σt0-z Ut
(tranne E&U relative al K di proprietà)
LEGENDA

RT = reddito totale
Ctz e Ct0 = K al tempo tz e t0
QkPtk = ricavi vendita (quantità x
prezzi)
fipti = costi acquisto fattori
(quantità x prezzo)
Et = entrate di denaro
Ut = uscite di denaro
PROSPETTI REDDITO TOTALE

Reddito Totale (t0-tz) K finale (tz)


Componenti - Componenti + Investimenti Fonti (DB e K
Costi Ricavi (beni a disp. di proprietà)
& attività)
sostenuti nel conseguiti nel
periodo t0-tz periodo t0-tz (settore
finanziario)
Utile Perdita Denaro
(reddito +) (reddito -) (Settore K di proprietà:
econ.) Kt0 ±redditot0-tz
(utile/perdita)
RAGIONI DELLA MISURAZIONE DEL
REDDITO DI PERIODO

¡ Verificare la validità delle strategie


adottate
¡ Limite superiore alla ricchezza
prelevabile
¡ Informare interlocutori esterni
¡ Obblighi di legge
¡ Determina il reddito fiscalmente
imponibile
LA MISURAZIONE DEL REDDITO DI
PERIODO

¡ La gestione aziendale si sviluppa senza


soluzione di continuità.
¡ Come determinare i costi e i ricavi che
sono di pertinenza del periodo tn-1 – tn?
¡ Ossia, come passare dai costi e ricavi
originari (C uscita e R entrata, sostenuti
e conseguiti nel periodo) a quelli di
competenza economica (costi e ricavi
derivati).
Mercati di Mercato dei Mercati di
collocamento capitali approvvig.
LA MISURAZIONE DEL REDDITO DI
PERIODO

t0 tn-1 tn tz
LA RICLASSIFICAZIONE DI COSTI E
RICAVI

Originari Derivati

tempo Costi e ricavi di


Costi di
competenza di
acquisto
un det. periodo
dei FP Criteri di
riclassificazione
Ricavi Costi e ricavi di
vendita attività
prodotti tempo, produttive e
spazio prodotti
SOGGETTIVITÀ E ASTRAZIONE

¡ La determinazione del reddito di


esercizio e del connesso capitale di
funzionamento presuppongono una
operazione di arbitraria scissione
della gestione nel tempo.

¡ Ne consegue la formazione di
quantità astratte.
I COSTI E RICAVI DI COMPETENZA
ECONOMICA DEL PERIODO

¡ Il principio della competenza


economica = le condizioni per
individuare costi e ricavi da ritenere
pertinenti ad un dato periodo e dalla
differenza dei quali scaturisce il
reddito attribuibile al periodo stesso.
PRINCIPIO DI COMPETENZA
ECONOMICA: 1° OPZIONE

¡ I costi e i ricavi di competenza sono quelli


relativi a processi produttivi avviati anche
se non ancora ultimati.

¡ Si integrano i ricavi già conseguiti (ma


anche i costi già sostenuti) con ricavi e
costi che dovranno essere conseguiti in
futuro per portare a compimenti i processi
già avviati.
PRINCIPIO DI COMPETENZA
ECONOMICA: 2° OPZIONE

¡ Sono di competenza del periodo i


costi e i ricavi relativi ai processi
compiuti (chiusi con il conseguimento
dei ricavi e l’effettuazione
prestazioni).
§ Principio di realizzazione dei ricavi
§ Principio dell’inerenza dei costi
1° PERIODO DI VITA DELL’IMPRESA:
COMPONENTI DI REDDITO E K
¡ I processi in corso di svolgimento sono
caratterizzati da disponibilità di fattori e
prodotti (rimanenze attive al t1) e da
ricavi anticipati (rimanenze passive al t1):
§ Nell’ottica del reddito di periodo à costi e ricavi
da rinviare al futuro.
§ Nell’ottica del K à componenti attivi e passivi di
natura economica (beni disp. o obbligazioni vs.
terzi).
¡ Il reddito di periodo include rettifiche dei
costi e ricavi sostenuti / conseguiti nel
periodo.
ESEMPIO

Operazioni:
¡ t0 à conferimento K 1000 €
¡ t0 - t1 à acquisto FP 500+100 €
¡ t1 - t2 à ricavi vendita 800 €
¡ tz à cessazione e restituzione K
1200 €
PROSPETTI REDDITO E K t0-t1

Reddito t0-t1 K t1
Componenti - Componenti + Investimenti Fonti
Costo Costi da Denaro 400
acquisto FP rinviare periodi
produttivi: futuri Merce 500 Kt1 1000
Merce 500 600 Altro 100 Reddito t0-t1
Altro 100 0
1000 1000
600 600
PROSPETTI REDDITO E K t1-t2

Reddito t1-t2 K t2
Componenti - Componenti + Investimenti Fonti
Costi Ricavi vendita Denaro
provenienti merce 1200
dal passato: 800 Kt1 1000
600 Reddito t1-t2
Utile 200
200
1200 1200
800 800

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