I LIMITI Che possono venire fuori sono: esistenza di dinamiche di mercato in grado di alterare la
convenienza ad investire, la dimensione dei finanziamenti, l’impresa presente un orientamento unitario
della gestione.
I METODI FINANZIARI
Esempio
Preferiresti 100€ oggi o tra un anno
Negli investimenti finanziari 1€ oggi è diverso da quello di domani
Poiché rinuncio all’uso del capitale oggi, assumendo un certo rischio
FATTORE DI ATTUALIZZAZIONE
(1+i)^-n
Porto indietro
1/(1+i)^n =vn
1 n
I= prassi di interesse, fattore di capitale. n
=v
( 1+ n )
P.410 per le tabelle
FLUSSO DI CASSA
Per una corretta applicazione dei metodi finanziari è indispensabile determinare il cosiddetto flusso di cassa
Rappresentazione della successione di ricavi e di costi e di costi che si verificano nel corso di vita
utile
È chiamato così perché esborsi e incassi possono essere riferiti ad una ipotetica cassa adibita all‘
operazione
QUADERNO
EVA – ECCESSO DI VALORE ATTUALIZZATO o VAN – VALORE ATTUALE NETTO (npv- net
present value)
Formula da applicare
−I 0+ ΣDatt > 0
semplificata
−t
−I 0+ ΣDt ( 1+ i ) >0
completa
VAN> 0 —> il tasso di rendimento dell’investimento e superiore al costo del capitale è mi conviene
VAN=0 —> il Tasso di rendimento dell’investimento è uguale al costo del capitale e ho bisogno di
approfondimenti
VAN<0 —> il Tasso di rendimento dell’investimento è minore al costo del capitale e non mi conviene
Le disponibilità (dt) normalmente sono una diversa dall’altra. Utilizzo il fattore di attualizzazione nella prima
tabella. La tavola 1 viene utilizzata soltanto quando si fa il calcolo di Eva quando ci sono LE DISPONIBILITÀ
DIVERSE FRA DI LORO. (p.410)
Abbiamo dei casi di D costante che moltiplica la sommatoria, posso portare fuori D.
−t
−I 0+ ΣDt ( 1+ i ) >0
La scelta del tasso di interesse con il quale attualizzare nell’Eva Van deve essere scelto a priori. La scelta si
basa essenzialmente sul costo del capitale aziendale che è un costo opportunità.
Costo opportunità: chi investe a vario titolo nel progetto rinuncia alla possibilità di impiegare le proprie
risorse finanziarie in modo alternative.
D/(D+E) x Cd + E/(D+E) x Ce
Di norma l’azionista determina il tasso minimo al di sotto del quale non è disposto a scendere basandosi su:
Premio per il rischio (dipende dalla propensione al rischio dell’imprenditore)
Rendimento di investimenti in altri settori (ad esempio investimenti a basso o nullo rischio
Premio per inflazione
CAPITALE D’ESERCIZIO
Riguarda le spese aggiuntive che l’impresa sostiene nel momento in cui compie l’investimento per
dotarsi di mezzi aggiuntivi che utilizzerà durante la vita utile dell’investimento. Tali risorse
aggiuntive delle quali si dota aumentano evidentemente il costo dell’investimento, ma vengono poi
recuperate di anno in anno potendo godere di risparmi di costo.
Esempio
Se ho una pressa e lavora dei prodotti caldi, l’operatore deve prelevare il prodotto caldo ma deve
aspettare che si raffreddi. Posso in caso comprare un robot manipolatore che può prelevare senza
problemi il prodotto caldo risparmiando tempo. All’inizio avremo un capitale di 500.000 (pressa) e
100.000 (robot) quindi un investimento di 600.000 (IO= 600.000) che recupereremo nel tempo
CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE A FONDO PERDUTO
Si tratta di contributi in conto capitale iniziale (esempio regionali, provinciali, stato) che vanno ad
abbattere l’esborso al tempo zero I0 o in aumento alla disponibilità di esercizio Dt. Se il fondo arriva
negli anni successi lo mettere negli anni successivi
IL VALORE RESIDUO
Valore che si presume di attribuire all’investimento al termine del periodo assunto per
l’investimento. Aumenta la disponibilità da attualizzare riferita all’ultimo anno di vita utile
dell’investimento. È il valore realizzabile rivedendo l’impianto stesso sul mercato dell’usato. La
vendita del vecchio impianto può diminuire il valore di acquisto I0 di uno nuovo
Esempio
Posso rivendere l’impianto all’ultimo anno del periodo di vita utile dell’impianto stesso.
ERRORI DA EVITARE
Esercizio
Un investitore intende investire 1.000.000€ in una start up destinata allo sviluppo di
software ERP, rimanendo socio unico ed amministratore per i primi 6 anni. L’investitore,
essendo l’azienda ad alto contenuto tecnologico, può usufruire di un finanziamento iniziale
in conto capitale di 200.000€.
Si prevedono ricavi costanti per i primi 5 anni pari a 2.000.000€ ogni anno, costi del
personale pari a 1.500.000€ ogni anno e 200.000€ di altri costi indiretti e generali. Il 6 anno
l’investitore rinuncerebbe ad utili eventuali e venderebbe l’azienda ad alcuni dipendenti
per 500.000€. Considerando che l’investitore investe tipicamente senza mai scendere al di
sotto del 15% di ritorno.
Calcolare EVA dell’investimento scrivendo se è conveniente o meno .
Soluzione
I= 1.000.000-200.000=800.000
È utile per confrontare due progetti, due impianti o macchinari che presentano I0 tra loro diversi.
Procedimento:
1. Si calcola l’EVA-VAN per entrambi i progetti
2. Si verifica la seguente relazione
EVA > 0
3. Nel caso in cui sia rispettata, si procede al calcolo dell’IP
IP = EVA/I0
4. Si confrontano i due valori di IP
Esercizio
L’azienda LUX Spa, operante nel settore della ristorazione, sta valutando l’ipotesi di acquistare
nuove attrezzature per vendere in modalità take away. Il fornitore delle attrezzature propone 2
alternative
IMPIANTO 1 IMPIANTO 2
200.000
210.000
51.000
Investimento 150.000.
Ricavi 200.000.
Materie prime 50.000
Manodopera 90.000
Energia 10.000
Lavorazione terzi. 8.000
Ammortamenti 15.000
Oneri 9.000
Spese generali 13.000
Vita utile 10 anni
Costo capitale i= 8%
Soluzione
IMPIANTO 1
I0= -150.000
D = R – C = 200.000- (50.000+90.000+10.000+8.000+13.000)= 29.000
EVAa = 150.000+ 29.000 x 6,7101 = +44.592,9 > 0
IMPIANTO 2
I0= 200.000
D = R – C = 210.000 – ( 51.000+90.000+7.000+9.000+15.000) = 210.000-172.000= 38.000
EVAb = -200.000 + 38.000 x 6,7101= + 54.983,8 > 0
B conviene su A
Calcolo IP
CONTRO
A volte non è semplice determinare il tasso di i e di conseguenza il fattore di attualizzazione
Predilige investimenti con VAN più altri, ma spesso le dinamiche non sono chiare e gli I0 iniziali possono
essere diversi ( in questo ultimo caso occorre usare anche l’IP)
Il VAN è un valore assoluto che non pesa il valore degli investimenti necessari. Ad esempio investimenti con
VAN uguali potrebbero richiedere però I0 molto diversi
Rappresenta il tasso in corrispondenza del quale l’investimento è in equilibrio ovvero quando il valore
attuale dei flussi differenziali eguaglia l’esborso. Si usa per calcolare la redditività intrinseca
dell’investimento ( non ho ancora i soldi per l’investimento ) .
Coincide con l’EVA VAN = 0
Procedimento
1. Si imposta la formula dell’EVA
2. Si risolve l’equazione con incognita i
−t
−I 0+ ΣDt ( 1+ i ) =0
Se le D sono costanti
I0
a n∨i=
D
Il calcolo del TIR è complesso. Va sciolto per tentativo fino al raggiungimento di un certo intervallo
ristretto. A quel punto si procede per interpolazione lineare.
Esercizio
Per far fronte ad una maggiore domanda l’agenzia viaggi sta valutando la convenienza economica ad
ampliare i propri locali. Il progetto di investimento in questione presenta i seguenti dati
Investimento 210.000
Contributo a fondo perduto 10.000
Ricavi annui 150.000
Materiale di consumo 25.000
Energia 13.000
Manodopera 55.000
Spese generali 9.000
Vita utile 10 anni
Si valuti la redditività e la convenienza ad ampliare l’agenzia sapendo che la scelta di
investire e vincolata ad un obiettivo di redditività superiore al 16% (costo del capitale per
l’impresa)
I0 = 210.000-10.000 = 200.000
D = R – C = 150.000 – (25.000+13.000+55.000+9000)= 150.000-102.000= 48.00
EVA = −I 0+ ΣDatt =−I 0+ D a n∨i=0
I0
D x a n|i = I0 a n∨i=
D
200.000
a n∨i= =4,16666660
48.000
Tale valore è compreso tra il 20 e il 22% ossia tra 4,1925 e 3,9232. Il tir si trova lì in mezzo
I è conveniente perché 20-22% > 16
REGOLA DI CARTESIO
Ne deriva che per avere un unico tasso di TiR positivo, devo avere un solo cambio di segno
(esempio -I0 e poi tutti Dt positivi)
Se ho ad esempio I0 = -4000; D1= 5000; D2= 6000 e D3= -6000 ( due cambi di segno ) avrò
due TIR positivi. Non scelgo il TIR come calcolo di convenienza
PRO
Non devo definire a priori un tasso di attualizzazione come per il VAN
Ottengo un tasso implicito confrontabile con un tasso esterno
CONTRO
Laborioso e posso ottenere valori di TIR contrastanti tra loro
Non si può utilizzare nel caso di cambio dell’i durante la vita dell’investimento
Non si possono comparare investimenti diversi. Meglio un investimento che rende il
10% con un I di 100 o il20% con un I di 10
Essendo la risoluzione di un equazione, presuppone il reimpiego dei flussi
( investimento) generati
In definitiva:
Quando abbiamo a che fare con progetti singoli, indipendenti che non devono essere
comparati con altri possiamo usare il VAN ed il TIR (con tutte le attenzioni discusse per
il TIR)
Ma quando dobbiamo confrontare fra di loro due progetti meglio il VAN.