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DIAGONALIZZAZIONE DI UNA MATRICE

Teorema (PRIMO criterio di diagonalizzabilità) Sia A  M n K  , sono equivalenti:


1) A è diagonalizzabile;
2) A possiede n autovettori linearmente indipendenti.

OSSERVAZIONE Se A è una matrice diagonalizzabile, per determinare una matrice diagonalizzante A, occorre:
 
1) determinare n autovettori linearmente indipendenti di A, p1,..., pn ;
 
2) costruire la matrice P avente p1,..., pn come vettori colonna;
3) P -1 AP sarà una matrice diagonale simile ad A; gli elementi sulla diagonale principale saranno
la matrice

l1,..., ln dove li è l’autovalore di A corrispondente a pi i = 1,..., n .

Si può dimostrare che le colonne di una matrice P che diagonalizza A si ottengono considerando i vettori delle basi
BVl ,..., BVl di ciascun autospazio di A, essendo l1 ,..., lk i k autovalori distinti di A.
1 k

Teorema (SECONDO criterio di diagonalizzabilità) Una matrice A  M n K  è diagonalizzabile se e solo se si


verificano due condizioni:
1) tutti gli zeri del polinomio caratteristico p A x  appartengono al campo K;
2) per ogni autovalore l di A risulta mg l  = ma l  .
Da questo segue che una matrice non è diagonalizzabile se:
o qualche zero del polinomio caratteristico non appartiene al campo K (per esempio, se K = R il polinomio
caratteristico ha coefficienti reali, ma potrebbe ammettere degli zeri complessi);
o qualche autovalore potrebbe avere molteplicità geometrica minore di quella algebrica.

Corollario Se A  M n K  ha n autovalori distinti è diagonalizzabile.

Teorema (TERZO criterio di diagonalizzabilità) Sia A  M n K  , siano l1,..., lk i suoi autovalori distinti,
siano Vl1 ,..., Vl k gli autospazi corrispondenti, allora A è diagonalizzabile se e solo se dimVl1 + ... + dim Vlk = n
.

Si può dimostrare che:


Se A è diagonalizzabile, per ottenere una base di n autovettori, basta determinare una base BVl ,..., BVl di ciascun
1 k

autospazio e considerare gli n vettori di BVl ...  BVl .


1 k

Teorema Ogni matrice A  M n R reale e simmetrica è diagonalizzabile.

ESERCIZI
1) Determinare autovalori ed autospazi della matrice A  M 3 R 
æ2 1 0 ö
A =  0 1 - 1
0 2 4 
 
Stabilire, inoltre, se è diagonalizzabile.

SOLUZIONE

1
Il polinomio caratteristico è
æ2 - l 1 0 ö
p A l  = det A - lI  = det 0 1 - l - 1  = 2 - l [1 - l 4 - l  + 2] = 2 - l  l2 - 5l + 6
 
 0 2 4 - l 

Gli autovalori di A sono gli zeri del polinomio caratteristico
2 - l l2 - 5l + 6 = 0 Û l1 = 2 con molteplicità algebrica 2, l2 = 3 con molteplicità algebrica 1.
Se l = 2 l’autospazio si ricava da  A - lI X = 0

æ 0 1 0 öæ x ö æ 0 ö
 0 - 1 - 1 y  =  0 
Il sistema lineare omogeneo associato è     
 0 2 2  z   0 
ìy = 0
ïï ìï y = 0
í - y - z = 0 Þ í
ï ïî z = 0
ïî2 y + 2 z = 0
quindi l’autospazio è
ìæ a ö 
ï  ï
Vl =2 = í 0   M 3,1 R  | a  R 
ïî 0  ï
Vl = 2 = 1,0,0  , dim Vl = 2 = 1

Se l = 3 l’autospazio si ricava da  A - lI X = 0
æ -1 1 0 öæ x ö æ 0 ö
 0 - 2 - 1 y  =  0 
Il sistema lineare omogeneo associato è     
0 2 1  z   0 
ì- x + y = 0
ïï ìï x = y
í- 2 y - z = 0 Þ í
ï ïî z = -2 y
ïî2 y + z = 0
ìæ a ö 
ï  ï
l’autospazio è associato è Vl =3 = í a   M 3,1 R  | a  R  , dimVl =3 = 1 , Vl =3 = 1,1,-2 
ïî - 2a  ï
La matrice A non è diagonalizzabile perché l’autovalore l = 2 ha molteplicità algebrica 2 e molteplicità geometrica
1.
æ 1 1 3ö
A =  0 2 3
2)Stabilire se la matrice
  è diagonalizzabile.
 0 0 1 

SOLUZIONE
Consideriamo p A l  = det A - lI 3 

2
1- l 1 3
det A - lI 3  = 0 2-l 3
0 0 1- l
1 - l 2 - l 1 - l  = 0 Û gli autovalori sono l1 = 2 con ma l1  = 1, l2 = 1con ma l2  = 2 .
Se l1 = 2 si ha n - rg  A - 2I 3  = 3 - 2 = 1
quindi la molteplicità geometrica è m g l1  = 1
Se l2 = 1 si ha n - rg  A - 1I 3  = 3 - 1 = 2
quindi la molteplicità geometrica è m g l2  = 2
Pertanto la matrice A risulta diagonalizzabile per il secondo criterio.

æ 2 0 0ö
A è simile ad una matrice diagonale D che lungo la diagonale principale ha gli autovalori, cioè D =  0 1 0 
 0 0 1
 

3)Determinare autovalori ed autospazi dell’applicazione lineare f : R 3  R 3 così definita


f  x, y, z  =  y + z, x + z,- x - y - 2 z  ; stabilire se è diagonalizzabile.
SOLUZIONE
æ0 1 1 ö
 3
1 
La matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R è A = 1 0
 
 -1 -1 - 2
2
il polinomio caratteristico è p A l  = det  A - lI  = -l l + 1

2
- l l + 1 = 0 Û gli autovalori sono l1 = 0 con molteplicità algebrica uguale a 1, l2 = -1 con molteplicità
algebrica uguale a 2.
L’autospazio Vl =0 si ottiene da AX = 0 quindi Vl =0 = - z,- z, z  | z  R
una base è - 1,-1,1, dimVl =0 = 1 .
Pertantol1 = 0 ha molteplicità geometrica uguale a 1.
L’autospazio Vl = -1 si ottiene da  A + I  X = 0 quindi Vl =-1 =  x, y,- x - y  | x, y  R

una base è 1,0,-1, 0,1,-1 quindi dimVl =-1 = 2 .


Da cui ricaviamo che l2 = -1 ha molteplicità geometrica uguale a 2.

Da questo segue che f è diagonalizzabile per il secondo criterio.


4)Stabilire se f : R3  R3 tale che f x, y, z  =  x + y - z,2 y - z,2 x + y - 2 z  è diagonalizzabile.

SOLUZIONE
æ1 1 -1ö
 3 
La matrice associata ad f rispetto alla base canonica di R è A = 0 2 - 1
 
 2 1 - 2
2
il polinomio caratteristico è p A l  = det  A - lI  = -l - 1 l + 1

3
gli autovalori sono l1 = 1 con molteplicità algebrica 2, l2 = -1 con molteplicità algebrica 1.
ìï y - z = 0
L’autospazio Vl =1 si ottiene risolvendo  A - I X = 0 Û í Þ x = z, y = z
ïî2 x + y - 3 z = 0

Vl =1 = 1,1,1
dimVl =1 = 1 e una base è 1,1,1
L’autospazio Vl = -1 si ottiene risolvendo  A + I X = 0 Þ x = - y , z = 3 y quindi Vl = -1 = - 1,1,3 ,

dimVl =-1 = 1 , una base è - 1,1,3


f non è diagonalizzabile perché l’autospazio Vl = -1 ha dimensione diversa dalla molteplicità del corrispondente
autovalore.

æ 1 k 0ö
 0 0  al variare del parametro k  R .
5) Studiare la diagonalizzabilità di Ak =
 1 
1 - k 0 1 
SOLUZIONE
1- l k 0
Il polinomio caratteristico è p A l  = det Ak - lI 3  = 1 -l 0 = 1 - l  l2 - l - k  
1- k 0 1- l

1 - l l2 - l - k  = 0
Da cui ricaviamo
1 + 1 + 4k 1 - 1 + 4k
l1 = 1, l2 = , l3 =
2 2
1
Se k  - ,0 le radici sono distinte e quindi la matrice è diagonalizzabile.
4
Sek = 0 l’ autovalore l = 1 ha molteplicità algebrica 2; la molteplicità geometrica è
æ 0 0 0ö
dimVl =1 = 3 - rg  A0 - I 3  = 3 - rg  1 - 1 0  = 1
1 0 0
 
quindi la molteplicità geometrica non coincide con quella algebrica, perciò la matrice non è diagonalizzabile.
æ h 1 0ö
 
6) Data la matrice Ah = 1 - h 0 2 determinare il valore del parametro h  R
 
 1 1 h 
per cui essa ammette un autovalore uguale a 1.
In corrispondenza di tale valore di h, stabilire se è diagonalizzabile.

SOLUZIONE
Il polinomio caratteristico di Ah è

h-l 1 0
p Ah l  = det Ah - lI  = 1 - h - l 
2 = - h + l + 1 - h + l + hl - l2 + 2 
1 1 h-l

4
l = 1 è un autovalore per Ah se e solo se p Ah 1 = 0 , cioè - h + 1 + 1- h + 1 + h - 1 + 2 = 0
da cui ricaviamo 2- h + 2 = 0 Û h = 2
æ 2 1 0ö
A2 =  - 1 0 2 
 1 1 2
 
Per stabilire se A2 è diagonalizzabile si determinano gli altri autovalori
2-l 1 0
det  A2 - lI  = - 1 -l 2 = -l l - 1l - 3
1 1 2-l

- l l - 1l - 3 = 0 Û l = 0,1,3

æ1 0 0ö
 
A2 ammette tre autovalori distinti, quindi è diagonalizzabile, è simile alla matrice diagonale D =  0 3 0 
0 0 0
 

æ t 1 1ö
 
7) Stabilire per quali valori del parametro t  R la matrice A = 0 2 0 risulta diagonalizzabile.
 
1 1 t 

SOLUZIONE

t -l 1 1
t -l 1
A - lI 3 = 0 2-l 0 = 2 - l 
1 t -l
2
= 2 - l l - t  - 1 [ ]
1 1 t -l
2 - l [ l - t 2 - 1] = 0
2 - l = 0 Þ l1 = 2

l - t 2 = 1 Þ l 2 = t + 1, l3 = t - 1

CASO 1 l1 , l2 , l3 distinti Þ A diagonalizzabile

CASO 2 l2 = l3 impossibile Þ per nessun valore di t i due autovalori sono uguali

CASO 3 l1 = l2 si verifica se t = 1 e gli autovalori diventano l1 = l2 = 2, l3 = 0


pertanto la molteplicità algebrica di 2 è 2, di 0 è 1.

Determiniamo la molteplicità geometrica di 2.


æ -1 1 1 ö
A - 2 I 3 =  0 0 0 
 1 1 - 1
 
il rango della matrice è 2, quindi la molteplicità geometrica è 1.

5
Pertanto la molteplicità algebrica di 2 risulta diversa dalla molteplicità geometrica. Da questo segue che la matrice
non è diagonalizzabile per il secondo criterio.

CASO 4 l1 = l3 Si verifica se t = 3 e gli autovalori sono l1 = l3 = 2, l2 = 4


la molteplicità algebrica di 2 è 2, la molteplicità algebrica di 4 è 1.
Determiniamo la molteplicità geometrica di 2.
æ1 1 1ö
A - 2 I 3 =  0 0 0 
1 1 1
 
Il rango della matrice è 1, quindi la molteplicità geometrica di 2 è 2, pertanto A non è diagonalizzabile per il
secondo criterio, in quanto la molteplicità algebrica dell’autovalore non coincide con la molteplicità geometrica.

æ1 k 1ö
 
8) Determinare gli autovalori della matrice A = 0 k + 1 1 .
 
0 0 - 1
Stabilire, inoltre, se è diagonalizzabile.
SOLUZIONE

æ1 - l k 1 ö
p A l  = det 0 k +1- l 1  = 1 - l k + 1 - l - 1 - l 
 0 0 - 1 - l 

1 - l k + 1 - l - 1 - l  = 0
gli autovalori sono l1 = 1, l2 = -1, l3 = k + 1
l3 = l1 Û k = 0
l3 = l2 Û k = -2
Se k  0, k  -2 , A ammette 3 autovalori distinti e quindi semplici, l1 = 1, l2 = -1, l3 = k + 1 tali che
ma 1 = ma -1 = ma k + 1 = 1 , quindi è diagonalizzabile.
Se k = 0 gli autovalori sono l1 = 1 con ma 1 = 2 , l2 = -1 con ma - 1 = 1.
l2 = -1 ha molteplicità algebrica e geometrica uguali a 1, perché dimV-1 = 3 - rg A - -1I 3  = 3 - 2 = 1
l1 non è semplice, quindi si calcola la sua molteplicità geometrica.
Sia  
V1 = X  R 3 |  A - 1 × I 3 X = 0 , l’autospazio associato all’autovalore 1, allora
dimV1 = 3 - rg A -1× I 3  = 2 quindi m g 1 = 2 .
ma 1 = 2 e m g 1 = 2 pertanto A è diagonalizzabile per il secondo criterio.

Se k = -2 gli autovalori sono l1 = 1 con ma 1 = 1 , l2 = -1 con ma - 1 = 2 .

l2 = -1 non è semplice, quindi si calcola la molteplicità geometrica.


Sia  
V-1 = X  R 3 |  A - - 1 × I 3 X = 0 , l’autospazio associato, dimV-1 = 3 - rg A - - 1I 3  = 3 - 2 = 1
m g - 1 = 1 , quindi la matrice non è diagonalizzabile.
La matrice è diagonalizzabile per k  -2 .
6
æ1 0 0ö
 
9) Assegnata la matrice A  M 3 R  A = 0 3 1
 
 0 2 3
a) determinare l’applicazione lineare ad essa associata rispetto alla base canonica di R3
b) dire se A è diagonalizzabile.
SOLUZIONE
a)L’applicazione lineare f associata ad A è f : R3  R3 '  x, y, z   R3 : f  x, y, z  = x,3 y + z,-2 y + 3z 
b)
p A l  = A - lI 3 = 0
1- l 0 0
0 3-l 1 =0
0 -2 3-l

1 - l  3--2l 1
3-l
[ 2
]   
= 1 - l 3 - l  + 2 = 1 - l  9 - 6l + l2 + 2 = 1 - l  l2 - 6l + 11 
1 - l l2 - 6l + 11 = 0 ha una sola soluzione reale, l = 1, e due complesse.
Poiché la matrice A ha autovalori complessi, non è diagonalizzabile.

10) Determinare il parametro t  R in modo tale che la matrice

æ -1 3 2 ö
 
A =  0 -5 -4 
 0 t -1 -3 
 
abbia un autovalore uguale a -7. Per tale valore di t, determinare gli ulteriori autovalori di A e i relativi autovettori.
Stabilire, inoltre, se A è diagonalizzabile.
SOLUZIONE
Per calcolare il parametro t, imponiamo che -7 risulti soluzione dell’equazione caratteristica di A:

-1+ 7 3 2 6 3 2
p(-7) = 0 Û 0 -5+ 7 -4 = 0 Û 0 2 -4 = 0 Þ 6 × 2 -4 = 0 Þ 8+ 4t - 4 = 0 Þ
t -1 4
0 t -1 -3+ 7 0 t -1 4

Þ t = -1.
Per tale valore di t, la matrice A diventa:
æ -1 3 2 ö
 
A =  0 -5 -4 .
 0 -2 -3 
 
Calcoliamo tutti gli autovalori di A.

-1- l 3 2
p( l ) = 0 Û det(A - l I ) = 0 Û 0 -5 - l -4 = 0 Û (-1- l )(-5 - l )(-3 - l ) - [8(-1- l )] = 0 Þ
0 -2 -3- l

Þ -(1+ l )(5 + l )(3+ l ) - [-8(1+ l )] = 0 Þ (1+ l )(5 + l )(3+ l ) + [-8(1+ l )] = (1+ l ) [(5 + l )(3+ l ) - 8] = 0 Þ

7
   
Þ 1 + l  15 + 5l + 3l + l2 - 8 = 0 Þ 1 + l  l2 + 8l + 7 = 0 Þ 1 + l  l + 7  = 0
2

quindi la matrice A ha due autovalori distinti: l1 = -7 , con molteplicità algebrica ma - 7 = 1, l2 = -1 con

molteplicità algebrica ma -1 = 2 .


Determiniamo gli autovettori relativi ai due autovalori.

1) Per l1 = -7 , si ha:
æ -1 3 2 ö æ x ö æ x ö æ -x + 3y+ 2z ö æ ö ì-x + 3y+ 2z= -7x
         -7x  ï
A× X = l1 × X Û  0 -5 -4  ×  y  = -7×  y  Þ  -5y- 4z  =  -7y  Þ í-5y- 4z= -7y Þ
 0 -2 -3   z   z   -2y- 3z    ï
         -7z  î-2y- 3z= -7z
ì6x + 3y+ 2z= 0 ì6x + 3y+ 2z= 0 ì 4
ï ï ì y = 2z ïx = - z
Þ í2y- 4z= 0 Þ í y- 2z = 0 Ûí Þí 3 .
ï-2y+ 4z= 0 ï y- 2z = 0 î6x + 6z+ 2z= 0 Þ 6x + 8z = 0 ï y = 2z
î î î

æ 4 ö æ 4 ö
quindi, gli autovettori associati all’autovalore l1 = -7 sono  - z ,2 z , z  = z  - ,2,1 z  R
 3   3 
æ 4 ö
Da cui possiamo ricavare che Vl1 = L - ,2,1 quindi dim Vl1 = 1 da cui segue che m g - 7  = 1
 3 
Pertanto l’autovalore l1 = -7 ha molteplicità geometrica uguale a quella algebrica.
2) Per l2 = -1 , si ha:
æ -1 3 2 ö æ x ö æ x ö æ -x + 3y+ 2z ö æ ö ì-x + 3y+ 2z= -x
         -x  ï
A× X = l2 × X Û  0 -5 -4  ×  y  = -1×  y  Þ  -5y - 4z  =  -y  Þ í-5y - 4z = -y Þ
 0 -2 -3   z   z   -2y- 3z    ï
         -z  î-2y - 3z = -z
ì3y+ 2z= 0 ì3y+ 2z= 0
ï ï ì-3z+ 2z= 0 ì z= 0
Þ í-4y- 4z = 0 Þ í y+ z= 0 Û í Þí .
ï-2y - 2z = 0 ï y+ z= 0 î y = -z îy = 0
î î
Quindi, gli autovettori associati all’autovalore l2 = -1 sono  x,0,0 = x1,0,0  con x  R
Di conseguenza, Vl2 = L1,0,0  quindi dim Vl2 = 1 pertanto m g - 1 = 1

quindi l’autovalore l2 = -1 ha molteplicità geometrica diversa da quella algebrica.


Possiamo concludere che la matrice A non è diagonalizzabile perché un autovalore ha molteplicità geometrica
diversa da quella algebrica.
Si risolva il seguente esercizio

11) Sia f : R3  R3 un endomorfismo tale che f  x, y, z  =  x - y + z,2 y,- z  .


a) Determinare nucleo ed immagine di f.
b) Trovare gli autovalori e gli autovettori di f.
c) Stabilire se f è diagonalizzabile.

8
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