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Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Soluzione. a) Calcoliamo
x x 1 1 x 1 1 x+y x+z 2x + y + z
f y = ⟨y , 1⟩ 1+⟨y , 0⟩ 0 = x + y + 0 = x + y .
z z 0 0 z 1 1 0 x+z x+z
2 1 1
La matrice canonica è A = 1 1 0. Il polinomio caratteristico è pA (λ) = −λ(λ −
1 0 1
1)(λ − 3), gli autovalori sono 0, 1, 3.
b) L’endomorfismo f è simmetrico, dunque diagonalizzabile. In particolare, esiste una
base ortonormale di R3 di autovettori di f . Calcoliamo gli autospazi:
2x + y + z = 0
• E(0) : x + y = 0 (la prima equazione è somma delle altre due); risolvendo
x + z = 0
−1
il sistema si trova E(0) = L 1 ; una base ortonormale di E(0) è data dal
1
−1
1
vettore 3√ 1 .
1
x + y + z = 0
0
• E(1) : x = 0 ; risolvendo il sistema si trova E(1) = L −1; una base
1
x = 0
0
1
ortonormale di E(1) è data dal vettore 2 −1.
√
1
−x+y+z =0
• E(3) : x − 2y = 0 (la prima equazione è combinazione delle altre due); ri-
x − 2z = 0
2
solvendo il sistema si trova E(3) = L 1; una base ortonormale di E(3) è data
1
2
1
dal vettore √6 1.
1
√ √
0 0 0 −1/√ 3 0√ 2/√6
Concludiamo che le matrici D, M cercate sono D = 0 1 0, M = 1/√3 −1/√ 2 1/√6.
0 0 3 1/ 3 1/ 2 1/ 6
Esercizio 3 Sia W il sottospazio di R3 di equazione x1 − x2 + 2x3 = 0.
a) Determinare base e dimensione di W e base e dimensione di W ⊥ .
b) Determinare una base ortonormale di W e una base ortonormale di W ⊥ .
1
c) Sia v = −1. Calcolare la proiezione ortogonale di v su W , e la proiezione ortogonale
2
⊥
di
v su W . Scrivere la formula esplicita della proiezione ortogonale di un generico vettore
x1
x2 su W e su W ⊥ .
x3
1 −2
Soluzione. a) Risolvendo l’equazione troviamo che W = L 1 , 0 . Siano v1 =
0 1
1 −2 x1
1, v2 = 0 . I vettori v = x2 ∈ W ⊥ sono tali che ⟨v, v1 ⟩ = ⟨v, v2 ⟩ = 0. Otteni-
0 1 x3
x1 + x2 = 0 1
amo che W ⊥ è descritto da . Risolvendo otteniamo W ⊥ = L −1.
− 2x1 + x3 = 0 2
b) Applicando Gram-Schmidt alla base
(v1 , v2 ) diW troviamo
che una base ortonormale
1 −1
(u1 , u2 ) di W è data da u1 = √12 1 e u2 = √13 1 ; una base ortonormale di W ⊥ è
0 1
1
data da u3 = √16 −1.
2
c) Ricordiamo che R3 = W ⊕ W ⊥ e ogni v ∈ R3 si scrive in modo unico come v = w + w′ ,
con w ∈ W , w′ ∈ W ⊥ . Il vettore w è la proiezione ortogonale div suW , il vettore w′
1
è la proiezione ortogonale di v su W . Si vede che nel caso v = −1, si ha v ∈ W ⊥ .
⊥
2
0
Per cui la proiezione di v su W è 0, mentre la proiezione di v su W ⊥ è v.
0
x1
Se v = x2 , allora PW (v) (la proiezione di v su W ) si esprime come PW (v) =
x3
⟨v, u1 ⟩u1 + ⟨v,
u2 ⟩u2 , dove (u1 , u
2 ) è base ortonormale di W . Svolgendo
il calcolo si ha che
5x1 + x2 − 2x3 x1 − x2 + 2x3
PW (v) = 16 x1 + 5x2 + 2x3 . Analogamente si trova PW ⊥ (v) = 61 −x1 + x2 − 2x3 .
−2x1 + 2x2 + 2x3 2x1 − 2x2 + 4x3
Prova scritta di Geometria
23 gennaio 2022, seconda parte
Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Soluzione.
a) Troviamo l’equazione del piano π ′ perpendicolare ad s passante per l’origine: siccome
π ′ ⊥ s, allora π ′ : x + 2y + z + d = 0; siccome passa per l’origine, d = 0. Cerchiamo ora
H = π ′ ∩ s, proiezione dell’origine su s. Ad esempio, H = (t, 2t, 6 + t) ∈ π ′ se e solo se
t + 4t + 6 + t√= 0, ovvero t = −1. Dunque H = (−1, −2, 5). La distanza cercata vale
d = ∥OH∥ = 30.
√
b) Il raggio della sfera deve valere esattamente d = 30, dunque S : x2 + y 2 + z 2 = 30.
c) Il piano in questione deve essere perpendicolare al vettore che congiunge l’origine con
il punto H trovato in a), e deve passare per l’origine. Dunque π : x + 2y − 5z = 0.
Esercizio 3 Nel piano sia r : x − 2y = 0.
a) Calcolare le matrici A, B, dove A è la matrice di proiezione ortogonale su r, e B è la
matrice di riflessione rispetto ad r.
b) Calcolare le coordinate di P ′ , il punto simmetrico di P = (1, 2) rispetto ad r.
c) Determinare per quali punti Q ∈ r il triangolo P QP ′ è rettangolo in Q.
1 4/5 2/5
Soluzione. a) Un vettore direttore di r di norma unitaria è √5 (2, 1); allora A = ;
2/5 1/5
3/5 4/5
B = 2A − I = .
4/5 −3/5
b) P ′ = BP = (11/5, −2/5).
x = 2t
c) La retta r ha equazioni parametriche , t ∈ R. Un generico punto Q ∈ r ha
y=t
coordinate (2t, t). Allora P⃗Q = (2t − 1, t − 2), P⃗′ Q = (2t − 11/5, t + 2/5). Imponendo
⟨P⃗Q, P⃗′ Q⟩ = 0 troviamo l’equazione 5t2 − 8t + 57 = 0 che ha soluzioni t = 1/5, t = 7/5. I
punti cercati sono due e sono Q1 = (2/5, 1/5) e Q2 = (14/5, 7/5).