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Prova scritta di Geometria

23 gennaio 2023, prima parte

Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’esame consiste di tre esercizi, e ha la durata di 75 minuti. Giustificare le risposte in


modo chiaro e conciso. Risposte senza spiegazione non riceveranno credito. Non saranno
accettati fogli di brutta copia.
 
1 k − 1 −1
Esercizio 1 Sia A = 1 0 −1.
k 0 k
a) Determinare per quali valori di k la matrice A non è invertibile.
b) Sia f : R3 → R3 l’endomorfismo di R3 di cui A è matrice canonica. Determinare per
quali valori di k l’endomorfismo f non è iniettivo, e per tali valori determinare una base
di Im(f ).

x + (k − 1)y − z = 1

c) Sia S : x − z = 2 . Determinare per quali valori di k il sistema ammette

kx + kz = 0
infinite soluzioni.

Soluzione. a) Si trova det(A) = 2k(1 − k) dunque la matrice A non è invertibile per


k = 0, 1.
b) L’endomorfismo
 non  è 
iniettivo
 quando det(A) = 0, cioè
perk  = 0,
1.Per k = 0 si
1 −1 1 −1
ha Im(f ) = L 1 ,  0 ; per k = 1 si ha Im(f ) = L 1 , −1.
0 0 1 1
 
1 k − 1 −1 1
c) Il sistema ha matrice dei coefficienti A e matrice completa A′ = 1 0 −1 2.
k 0 k 0
Il sistema ammette un’unica soluzione per k ̸= 0, 1. Per k = 0, 1 si ha rk(A) = 2; per
k = 0 si vede che rk(A′ ) = 2, il sistema è compatibile e ammette ∞1 soluzioni; per k = 1
si vede che il minore 3 × 3 formato dalla prima e dalle ultime tre colonne ha determinante
non nullo, quindi rk(A′ ) = 3 e il sistema è incompatibile. Dunque S ammette infinite
soluzioni se e solo se k = 0.
Esercizio 2 Siano u1 , u2 i seguenti vettori di R3 :
   
1 1
u1 =  1 , u2 = 0 ,

0 1
e sia f : R3 → R3 l’endomorfismo definito da
f (v) = ⟨v, u1 ⟩u1 + ⟨v, u2 ⟩u2 .
 
x
a) Scrivere esplicitamente f y  e determinare la matrice canonica A di f ; trovare gli
z
autovalori di f .
b) Stabilire se f è diagonalizzabile; inoltre, stabilire se esiste una base ortonormale di R3
di autovettori di f ; in caso affermativo, determinare una matrice ortogonale M ed una
matrice diagonale D tali che D = M t AM .

Soluzione. a) Calcoliamo
                   
x x 1 1 x 1 1 x+y x+z 2x + y + z
f y  = ⟨y  , 1⟩ 1+⟨y  , 0⟩ 0 = x + y + 0  =  x + y  .
z z 0 0 z 1 1 0 x+z x+z
 
2 1 1
La matrice canonica è A = 1 1 0. Il polinomio caratteristico è pA (λ) = −λ(λ −
1 0 1
1)(λ − 3), gli autovalori sono 0, 1, 3.
b) L’endomorfismo f è simmetrico, dunque diagonalizzabile. In particolare, esiste una
base ortonormale di R3 di autovettori di f . Calcoliamo gli autospazi:

2x + y + z = 0

• E(0) : x + y = 0 (la prima equazione è somma delle altre due); risolvendo

x + z = 0
 
−1
il sistema si trova E(0) = L   1 ; una base ortonormale di E(0) è data dal
1
 
−1
1 
vettore 3√ 1 .
1

x + y + z = 0
  
 0
• E(1) : x = 0 ; risolvendo il sistema si trova E(1) = L  −1; una base
1

x = 0
 
0
1 
ortonormale di E(1) è data dal vettore 2 −1.

1

−x+y+z =0

• E(3) : x − 2y = 0 (la prima equazione è combinazione delle altre due); ri-

x − 2z = 0
 
2
solvendo il sistema si trova E(3) = L   1; una base ortonormale di E(3) è data
1
 
2
1
dal vettore √6 1.

1
   √ √ 
0 0 0 −1/√ 3 0√ 2/√6
Concludiamo che le matrici D, M cercate sono D = 0 1 0, M =  1/√3 −1/√ 2 1/√6.
0 0 3 1/ 3 1/ 2 1/ 6
Esercizio 3 Sia W il sottospazio di R3 di equazione x1 − x2 + 2x3 = 0.
a) Determinare base e dimensione di W e base e dimensione di W ⊥ .
b) Determinare una base ortonormale di W e una base ortonormale di W ⊥ .
 
1
c) Sia v = −1. Calcolare la proiezione ortogonale di v su W , e la proiezione ortogonale

2

di
v  su W . Scrivere la formula esplicita della proiezione ortogonale di un generico vettore
x1
x2  su W e su W ⊥ .
x3
   
1 −2
Soluzione. a) Risolvendo l’equazione troviamo che W = L 1 ,  0 . Siano v1 =
0 1
     
1 −2 x1
1, v2 =  0 . I vettori v = x2  ∈ W ⊥ sono tali che ⟨v, v1 ⟩ = ⟨v, v2 ⟩ = 0. Otteni-
0 1 x3
  

x1 + x2 = 0 1
amo che W ⊥ è descritto da . Risolvendo otteniamo W ⊥ = L −1.
− 2x1 + x3 = 0 2
b) Applicando Gram-Schmidt alla  base
 (v1 , v2 ) diW troviamo
 che una base ortonormale
1 −1
(u1 , u2 ) di W è data da u1 = √12 1 e u2 = √13  1 ; una base ortonormale di W ⊥ è
0 1
 
1
data da u3 = √16 −1.
2
c) Ricordiamo che R3 = W ⊕ W ⊥ e ogni v ∈ R3 si scrive in modo unico come v = w + w′ ,
con w ∈ W , w′ ∈ W ⊥ . Il vettore w è la proiezione ortogonale div suW , il vettore w′
1
è la proiezione ortogonale di v su W . Si vede che nel caso v = −1, si ha v ∈ W ⊥ .
⊥ 
2
 
0
Per cui la proiezione di v su W è 0, mentre la proiezione di v su W ⊥ è v.

0
 
x1
Se v = x2 , allora PW (v) (la proiezione di v su W ) si esprime come PW (v) =
x3
⟨v, u1 ⟩u1 + ⟨v,
 u2 ⟩u2 , dove (u1 , u
2 ) è base ortonormale di W . Svolgendo
il calcolo si ha che

5x1 + x2 − 2x3 x1 − x2 + 2x3
PW (v) = 16  x1 + 5x2 + 2x3 . Analogamente si trova PW ⊥ (v) = 61  −x1 + x2 − 2x3 .
−2x1 + 2x2 + 2x3 2x1 − 2x2 + 4x3
Prova scritta di Geometria
23 gennaio 2022, seconda parte

Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’esame consiste di tre esercizi, e ha la durata di 75 minuti. Giustificare le risposte in


modo chiaro e conciso. Risposte senza spiegazione non riceveranno credito. Non saranno
accettati fogli di brutta copia.

Esercizio 1 Sia γ : 3x2 − 2xy + 3y 2 + 8x + 3 = 0.


a) Mostrare che si tratta di un’ellisse reale e determinarne l’equazione canonica. Deter-
minare inoltre le coordinate del centro e le equazioni degli assi di simmetria.
b) Siano F1 , F2 i fuochi di γ. Calcolare l’area massima di un triangolo di vertici F1 , F2 , P ,
2 2
dove P ∈ γ (ricordarsi che per un’ellisse di equazione Xa2 + Yb2 = 1 con 0 < b ≤ a i fuochi

hanno coordinate (± a2 − b2 ,0)).
 
  3 −1 4
3 −1
Soluzione. a) Siano Q = ed A = −1 3 0 le matrici associate alla
−1 3
4 0 3
conica. Gli autovalori di Q sono 2, 4, mentre det(A) = −24. La conica è un’ellisse di
equazione canonica 2X 2 + 4Y 2 + a = 0. Il valore di a si determina col Teorema di invar-
ianza,infatti lamatrice A′ della conica in un s.d.r. dove essa assume forma canonica è
2 0 0
A = 0 4 0, e det(A′ ) = 8a. Deduciamo che a = −3. Quindi l’ellisse ha equazione
′ 
0 0 a
canonica 2X 2 + 4Y 2 − 3 = 0.     
−1 3 3 −1
 det 4 0 det
 
4 0 
Il centro di simmetria ha coordinate  det(Q) , − det(Q) 

 = (−3/2, −1/2). Cal-

coliamo le equazioni degli autospazi. E(2) : x − y = 0; E(4) : x + y = 0. Gli assi cercati


hanno equazioni x − y + k = 0, x + y + h = 0 e passano per il centro di simmetria.
Troviamo quindi k = 1, h = 2.
X2 Y2
b) L’equazione dell’ellisse (in un opportuno s.d.r.) si riscrive come 3/2 + 3/4 = 1, dunque

a2 = 3/2, b2 = 3/4 e quindi i fuochi hanno coordinate (± 23 , 0). Il triangolo cercato ha

base che giace sull’asse X di lunghezza 3 e altezza h data dalla distanza di P dalla

proiezione di P sull’asse √X. L’area è quindi 23h . L’altezza è massima quando P = (0, b)
o P = (0, −b), dove b = 23 . Deduciamo che l’area massima vale 3/4.

x = t

Esercizio 2 Nello spazio è data la retta s : y = 2t , t ∈ R.

z = 6 + t
a) Calcolare la distanza d di s dall’origine.
b) Determinare l’equazione della sfera S di centro l’origine e tangente ad s (ricordiamo
che la sfera di centro C = (x0 , y0 , z0 ) e raggio r è il luogo dei punti la cui distanza dal
punto C è uguale a r, e ha equazione (x − x0 )2 + (y − y0 )2 + (z − z0 )2 = r2 ).
c) Determinare l’equazione del piano π passante per l’origine e la cui distanza dalla retta
s è uguale a d.

Soluzione.
a) Troviamo l’equazione del piano π ′ perpendicolare ad s passante per l’origine: siccome
π ′ ⊥ s, allora π ′ : x + 2y + z + d = 0; siccome passa per l’origine, d = 0. Cerchiamo ora
H = π ′ ∩ s, proiezione dell’origine su s. Ad esempio, H = (t, 2t, 6 + t) ∈ π ′ se e solo se
t + 4t + 6 + t√= 0, ovvero t = −1. Dunque H = (−1, −2, 5). La distanza cercata vale
d = ∥OH∥ = 30.

b) Il raggio della sfera deve valere esattamente d = 30, dunque S : x2 + y 2 + z 2 = 30.
c) Il piano in questione deve essere perpendicolare al vettore che congiunge l’origine con
il punto H trovato in a), e deve passare per l’origine. Dunque π : x + 2y − 5z = 0.
Esercizio 3 Nel piano sia r : x − 2y = 0.
a) Calcolare le matrici A, B, dove A è la matrice di proiezione ortogonale su r, e B è la
matrice di riflessione rispetto ad r.
b) Calcolare le coordinate di P ′ , il punto simmetrico di P = (1, 2) rispetto ad r.
c) Determinare per quali punti Q ∈ r il triangolo P QP ′ è rettangolo in Q.
 
1 4/5 2/5
Soluzione. a) Un vettore direttore di r di norma unitaria è √5 (2, 1); allora A = ;
2/5 1/5
 
3/5 4/5
B = 2A − I = .
4/5 −3/5
b) P ′ = BP = (11/5, −2/5).

x = 2t
c) La retta r ha equazioni parametriche , t ∈ R. Un generico punto Q ∈ r ha
y=t
coordinate (2t, t). Allora P⃗Q = (2t − 1, t − 2), P⃗′ Q = (2t − 11/5, t + 2/5). Imponendo
⟨P⃗Q, P⃗′ Q⟩ = 0 troviamo l’equazione 5t2 − 8t + 57 = 0 che ha soluzioni t = 1/5, t = 7/5. I
punti cercati sono due e sono Q1 = (2/5, 1/5) e Q2 = (14/5, 7/5).

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