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14 settembre 2022
Prima parte
1 −1 2
Esercizio 1 Si consideri la matrice A = −1 1 −2 e sia T l’operatore di R3
2 −2 4
rappresentato da A rispetto alla base canonica.
a) Determinare una base di Ker T .
b) Determinare una base ortonormale di Ker T .
c) Determinare, se possibile, una matrice diagonale D e una matrice ortogonale P tali
che D = P t AP .
Esercizio 1 Nel piano sono dati i punti O = (0, 0), A = (1, 0), B = (0, 2) e la retta
r : x + 2y = 0.
a) Determinare l’equazione della circonferenza di centro l’origine e tangente alla retta
passante per A e B.
b) Determinare le coordinate di un punto D del secondo quadrante, che giace sulla retta
r e tale che l’area del triangolo OBD sia pari a 3.
Soluzione.
a) La retta s per A e B ha equazione 2x + y − 2 = 0, e dunque la circonferenza deve
avere come raggio la distanza del centro (l’origine) da s: |2·0+0−2|
√
22 +1
= √25 . La circonferenza
ha dunque equazione x2 + y 2 = 54 .
x = −2t
b) La retta r ha equazioni parametriche , dunque un generico punto su di essa
y=t
è del tipo P = (−2t, t), t ∈ R. Ora, abbiamo OB ⃗ = (0, 2), OD ⃗ = (−2t, t), l’area del
0 2
parallelogramma di lati OB e OD è dunque data da det = |4t|. L’area del
−2t t
triangolo OBD è metà di quest’area, dunque vogliamo che |4t| = 6, ovvero t = ±3/2. I
punti cercati sono (−3, 3/2) e (3, −3/2), ma solo il primo dei due è nel secondo quadrante.
Soluzione.
2 6 0
a) La matrice della conica è A = 6 −7 −5, la matrice della parte quadratica è
0 −5 −2
2 6
Q= . Si calcola detA = 50, mentre detQ = −50 e TrQ = −5. Gli autovalori di
6 −7
Q sono quindi 5 e −10. La conica ha forma canonica 5X 2 − 10Y 2 + a = 0. Per ricavare
5 0 0
a, dal Teorema di Invarianza, sappiamo che 50 = detA = det 0 −10 0 = −50a, e
0 0 a
quindi a = −1. La forma canonica è quindi 5X 2 − 10Y 2 − 1 = 0.
6 −7 2 6
det 0 −5 det
0 −5
b) La conica è un’iperbole. Il centro ha coordinate
detQ
,− detQ
=
(3/5, −1/5). Gli assi passano per il centro (3/5, −1/5) e sono paralleli agli autospazi di
Q, che calcoliamo. E(5) ha equazione x−2y = 0, mentre E(−10) ha equazione 2x+y = 0.
Gli assi dunque hanno equazioni x − 2y − 1 = 0 e 2x + y − 1 = 0.
2 6 0
c) La matrice della conica è Ak = 6 −7 −5 che ha determinante 50(2k − 1).
0 −5 −2k
La conica è degenere per k = 1/2, in particolare, è un’iperbole degenere (coppia di rette
incidenti).
x−y−1=0
Esercizio 3 Data la retta dello spazio di equazioni cartesiane r : e dato
y−z+2=0
il punto P0 = (2, −1, 0) determinare:
a) il punto di r più vicino a P0 .
b) equazioni parametriche e cartesiane della retta s passante per P0 , perpendicolare e
incidente a r.
c) La distanza di P0 da r.
Soluzione.
x = t − 1
a) Si vede subito che r ha equazioni parametriche y = t − 2 e dunque parametri direttori
z = t
(1, 1, 1). Calcoliamo l’equazione del generico piano perpendicolare a r, cioè x + y + z + d =
0. Tra questi, quello che passa per P0 è definito da 2 − 1 + 0 + d = 0, cioè d = −1. Sia
dunque questo piano π : x + y + z − 1 = 0. Il punto di r più vicino a P0 è dato da r ∩ π.
Ad esempio, possiamo trovarlo inserendo le equazioni parametriche di r nell’equazione di
π: (t − 1) + (t − 2) + t − 1 = 0, che ci resituisce t = 4/3. Il punto cercato è (4/3 − 1, 4/3 −
2, 4/3) = (1/3, −2/3, 4/3).
b) La retta cercata è semplicemente la retta per P0 e per (1/3, −2/3, 4/3), ed ha equazioni
5
x=2− t
3
1
parametriche y = −1 + t . Per trovare delle equazioni cartesiane, utilizziamo la terza
3
z = t
4
3
equazione parametrica per esplicitare t: t = 34 z. Sostituiamo questa espressione nelle
5 3 5
x = 2 − · z
x + z − 2 = 0
prime due equazioni parametriche: 3 4 , ovvero 4 .
y = −1 + · z
1 3 1
y − z + 1 = 0
3 4 4
c) La distanza di P0 da r è semplicementeq la distanza tra P0 e (1/3, −2/3, 4/3), ovvero
p
(2 − 1/3)2 + (−1 + 2/3)2 + (0 − 4/3)2 = 14 3
.