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DOMANDE di Teoria
c) Si dia la definizione di matrice ortogonale e si dimostri che le colonne di una matrice ortogonale sono
una base ortonormale per Rn .
Se A e B sono matrici n × n, vi le righe di A e wj le colonne di B, allora a lezione abbiamo visto
che (AB)ij è uguale a vi · wj .
Adesso sia Q una matrice ortogonale. Se poniamo B = Q e A = QT , allora troviamo (QT Q)ij =
wi · wj . Dal fatto che Q è ortogonale segue che QT Q = In quindi wi · wj = 0 se i 6= j e wi · wi = 1.
Dal fatto che QT = Q−1 segue che le colonne di Q sono linearmente indipedenti, quindi le colonne
sono una base di uno sottospazio di Rn di dimensione n, e allora sono una base di Rn .
ESERCIZI
Esercizio 1. Si consideri la matrice A ∈ M4,4 (R) il cui polinomio caratteristico è pA (t) = (t − 2)4 :
1 0 1 1
−1 1 1 1
A=−2
−1 4 2
0 0 0 2
1. Si determinino una matrice di Jordan J ed una matrice invertibile Q tale che Q−1 AQ = J.
Soluzione: La matrice A − 2I4 è
−1 0 1 1
−1 −1 1 1
.
−2 −1 2 2
0 0 0 0
Le prime due righe sono linearmente indipendenti, la terza riga è la somma delle prime due righe,
quindi dipende linearmente dalle prime due. Quindi il rango è due e ci sono due blocchi di Jordan.
La matrice (A − 2I4 )2 è
−1 −1 1 1
0 0 0 0
−1 −1 1 1 .
0 0 0 0
Questa matrice ha rango 1. La matrice (A − 2I4 )3 è zero. Quindi c’è un blocco di lunghezza 3.
Se adesso prendiamo un qualsiasi vettore v3 tale che (A − 2I4 )2 v3 6= 0, allora (A − 2I4 )2 v3 , (A −
2I4 )v3 , v3 è una base di un blocco di lunghezza 3.
Per esempio prendendo v3 = (1, 0, 0, 0) si ha (A − 2I4 )v3 = (−1, −1, −2, 0) e (A − 2I4 )2 v3 =
(−1, 0, −1, 0).
In questo caso (−1, 0, −1, 0) è un autovettore. Un altro autovettore è (0, 0, 1, −1).
Quindi, se prendiamo
−1 −1 1 0 2 1 0 0
0 −1 0 0 0 2 1 0
Q=
−1
eJ =
−2 0 1 0 0 2 0
0 0 0 −1 0 0 0 2
allora A = QJQ−1
2. Si elenchino tutte le matrici di Jordan aventi lo stesso polinomio caratteristico di A.
Soluzione: Ogni matrice di Jordan con polinomio caratteristico (t − 2)4 corrisponde a scrivere 4
come somma di interi positivi. Ce ne sono cinque modi 4 = 4, 4 = 3 + 1, 4 = 2 + 2, 4 = 2 + 1 + 1, 4 =
1 + 1 + 1 + 1. Le matrici corrispondenti sono
2 1 0 0 2 1 0 0 2 1 0 0 2 1 0 0 2 0 0 0
0 2 1 0 0 2 1 0 0 2 0 0 0 2 0 0 0 2 0 0
0 0 2 1 , 0 0 2 0 , 0 0 2 1 , 0 0 2 0 , 0 0 2 0 .
0 0 0 2 0 0 0 2 0 0 0 2 0 0 0 2 0 0 0 2
1 2 2
La forma a scala è
1 2 2
0 2 1
Quindi (2, 1, −2) è una soluzione, e tutte le altre soluzioni sono multipli di essa. Quindi {(1, 2, 2), (2, 1, −2)}
è una base ortogonale di W .
2. Determinare un sottospazio U ⊂ R3 tale che U + W = R3 e U ∩ W = span((1, 2, 2)t ).
Soluzione: Sappiamo che dim W = 2, inoltre dim U ∩ W = 1. Con la formula di Grassmann
troviamo dim U = dim U + W − dim W + dim U ∩ W = 3 − 2 + 1 = 2.
Quindi U è generato da (1, 2, 2)t e in vettore v 6∈ W . Se troviamo un v che soddisfa questo allora
1 ≤ dim U ∩ W < dim U = 2. Inoltre con dim U = dim W = 2, dim U ∩ W = 1 sappiamo che
dim U + W = 3 e che U + W = R3 .
Il vettore (1, 0, 0) 6∈ W , quindi U = span((1, 2, 2)t , (1, 0, 0)t ) funziona.
3. Sia g : R3 × R3 → R la forma bilineare la cui matrice associata rispetto alla base canonica è M .
Sapendo che pM (t) = −(t − 3)2 (t + 6), determinare una base B di R3 tale che la matrice associata
a g rispetto a tale base sia diagonale.
Soluzione: Cominciamo con prendere un autovettore v3 di autovalore −6. La matrice M + 6I3 è
5 4 −2
4 5 2 .
−2 2 8
x2 + ky 2 − 2xy + 2x + k = 0.
0 0 0 0
che non ha soluzioni. Invece per k = 1 otteniamo
1 0 1 1
0 1 1 0
0 0 1 0
0 0 0 0
In alternativa si possa parametrizzare le due rette. Troviamo che un punto generico di r è dato da
1−λ
−λ
λ
−2µ − 2λ = −2 + 3λ + 2µ = 0,