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Forme Bilineari e Forme Quadratiche

Esercizi

In tutti gli esercizi di questo capitolo, salvo esplicita dichiarazione, si sono adottate
notazioni standard, in particolare si è indicato con:

- Rn lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione n, delle n-uple di numeri reali, dotato del
prodotto scalare standard, che rende ortonormale la base canonica:

(e1 = (1, 0, . . . , 0), e2 = (0, 1, 0, . . . , 0), . . . , en = (0, 0, . . . , 1)).

- Rm,n lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione mn, delle matrici aventi m righe e
n colonne, ad elementi reali dotato del prodotto scalare standard X · Y = tr(tX Y ), con
X,Y ∈ Rm,n , che rende ortonormale la base canonica:
    
1 0 ... 0 0 1 ... 0
 .. .. .. , E =  .. .. .. ,
E11 =  .

. .  12  . . . 
0 0 ... 0 0 0 ... 0
 
0 0 ... 0
. . . , Emn =  ... .. .. .

. . 
0 0 ... 1

Con tr(tX Y ) si intende la traccia della matrice prodotto della trasposta della matrice X
con la matrice Y.

- V3 lo spazio vettoriale euclideo, di dimensione 3, dei vettori ordinari, riferito ad una base
ortonormale positiva B = (i, j, k). In quest’ambito “·” indica il prodotto scalare tra due
vettori e “∧” il prodotto vettoriale o esterno tra due vettori.

- In generale la notazione H ⊥ indicherà il sottospazio vettoriale ortogonale (rispetto ad


una forma bilineare simmetrica qualsiasi, non necessariamente un prodotto scalare) al
sottospazio vettoriale H dello spazio vettoriale V su cui è definita la forma bilineare
simmetrica.

- Il vettore nullo di un generico spazio vettoriale è indicato con il simbolo o.

1
[1] Su V, spazio vettoriale reale di dimensione 3 riferito ad una base B = (v1 , v2 , v3 ), si
consideri la forma quadratica:

Q(x) = 2x2 x3 + 2x3 x1 + 2x1 x2 ,

con x = x1 v1 + x2 v2 + x3 v3 . Classificare Q e trovare una base di V rispetto alla quale Q


si scrive in forma canonica.

[2] Su V, spazio vettoriale reale di dimensione 4 riferito ad una base B = (v1 , v2 , v3 , v4 ),


si consideri la forma quadratica:

Q(x) = 2x12 + 2x1 x2 + 2x22 + 2x32 − 2x3 x4 + 2x42 ,

con x = x1 v1 + x2 v2 + x3 v3 + x4 v4 .

1. Verificare che la forma bilineare simmetrica ϕ associata a Q è un prodotto scalare


su V.
2. Trovare una base ortonormale, rispetto a ϕ , di V.

3. Dato il sottospazio vettoriale:

F = {x = x1 v1 + x2 v2 + x3 v3 + x4 v4 ∈ V | x1 − 2x2 + x3 = 2x1 + x2 − x4 = 0},

determinare la dimensione e una base per F ⊥ , sottospazio vettoriale ortogonale ad


F rispetto a ϕ , e verificare che V = F ⊕ F ⊥ .

[3] Si consideri la funzione:

ϕ : R2,2 × R2,2 −→ R, (A, B) 7−→ tr(A tB),

dove tr(A) denota la traccia della matrice A.

1. Verificare che ϕ è un prodotto scalare su R2,2 .


2. Dato il sottospazio vettoriale di R2,2 :

F = {A ∈ R2,2 | tr(A) = 0},

trovare la dimensione e una base per F ⊥ , complemento ortogonale di F rispetto


alla forma bilineare simmetrica ϕ .
3. Si consideri una base di R2,2 del tipo B = B1 ∪ B2 , dove B1 è una base di F e
B2 è una base di F ⊥ . Scrivere l’espressione di ϕ rispetto alla base B .

2
[4] Sia V uno spazio vettoriale reale di dimensione 3 riferito ad una base B = (v1 , v2 , v3 ).

1. Trovare la matrice, rispetto alla base B , del prodotto scalare ϕ definito in modo op-
portuno sapendo che B 0 = (v1 + v2 + v3 , v1 + v2 , −v1 + v3 ) è una base ortonormale
(rispetto a ϕ ).
2. Determinare la dimensione e una base per F ⊥ complemento ortogonale (rispetto a
ϕ ) del piano vettoriale:

F = {x = x1 v1 + x2 v2 + x3 v3 ∈ V | x1 + x3 = 0}.

3. Calcolare la norma del vettore a = v1 + v2 − v3 (rispetto a ϕ ).

[5] Sia V uno spazio vettoriale reale di dimensione 3 riferito ad una base B = (v1 , v2 , v3 ).
Data la funzione ϕ : V ×V −→ R definita da:

ϕ(x, y) = 2(x1 y1 + x2 y2 + x3 y3 ) − (x1 y3 + x3 y1 ),

con x = x1 v1 + x2 v2 + x3 v3 , y = y1 v1 + y2 v2 + y3 v3 , verificare che (V, ϕ) è uno spazio


vettoriale euclideo e trovarne una base ortonormale rispetto a ϕ .

[6] Data la matrice simmetrica:


 
1 1 1
A= 1 1 1 ,
1 1 1

1. determinare una matrice B tale che tBAB sia una matrice diagonale.
2. Classificare la forma quadratica Q : R3 −→ R associata ad A, rispetto alla base
canonica di R3 .

[7] Classificare e determinare la segnatura della forma quadratica Q : R5 −→ R che,


rispetto alla base canonica di R5 , è associata alla matrice:
 
1 3 4 −1 2
 3
 0 0 7 −1  
A=  4 0 0 0 .
0 
 −1 7 0 2 −1 
2 −1 0 −1 3

3
[8] 1. Verificare che lo spazio vettoriale V, di dimensione 3, rispetto alla
forma bilineare simmetrica ϕ associata alla forma quadratica:

Q(x) = 3(x12 + x22 + x32 ) − 2(x1 x2 + x2 x3 + x1 x3 )

è uno spazio vettoriale euclideo, (x è un generico vettore di V, (x1 , x2 , x3 )


sono le componenti di x rispetto ad una base B = (v1 , v2 , v3 ) fissata
in V ).

2. Determinare una base ortonormale di V, rispetto al prodotto scalare ϕ .

[9] Classificare la seguente forma quadratica su R4 :

Q((x1 , x2 , x3 , x4 )) = x12 + 4x22 + 11x32 + 24x42 − 2x1 x3 − 4x1 x4 + 4x2 x3 + 16x3 x4 .

[10] Date le matrici:


     
1 0 1 x 0
A=  2 1+h 1 , X =  y , B =  1 , h ∈ R,
−2h−h2 1+h −1 z 1+h

1. discutere, al variare del parametro reale h, le soluzioni dell’equazione matriciale


AX = B.

2. Posto h = 0 nella matrice A, determinare l’espressione polinomiale della forma


quadratica Q di R3 associata alla matrice tAA, rispetto alla base canonica di R3 e
ridurla a forma canonica.
3. Posto h = 1 nella matrice A, trovare la dimensione e una base ortonormale dello
spazio vettoriale euclideo R(A) (spazio vettoriale generato dalle righe di A, il
prodotto scalare su R(A) è il prodotto scalare standard di R3 ).

[11] Determinare la segnatura delle seguenti forme quadratiche definite su R4 :

1. Q1 ((x1 , x2 , x3 , x4 )) = 2x12 + 2x1 x2 + 2x22 + 2x32 + 2x3 x4 + 2x42 ;


2. Q2 ((x1 , x2 , x3 , x4 )) = 2x12 − 2x1 x2 − 2x22 + 2x32 − 2x3 x4 − 2x42 ;
3. Q3 ((x1 , x2 , x3 , x4 )) = x12 − 4x1 x2 − 2x1 x3 + 4x3 x4 + 4x32 ;

4. Q4 ((x1 , x2 , x3 , x4 )) = 3x12 − 2x1 x2 + 3x22 + 4x32 + 2x3 x4 − 4x42 .

4
[12] Classificare la forma quadratica Q : R3 −→ R così definita:
Q((x, y, z)) = 2x2 + y2 + 5z2 + 2(xy − xz + yz),
e determinare una base rispetto alla quale Q assuma una forma canonica.

[13] Si consideri la forma quadratica Q : R3 −→ R così definita:


Q((x1 , x2 , x3 )) = 2x12 + 4x1 x3 + x22 − x32 .

1. Classificare Q determinandone la segnatura.


2. Individuare una base di R3 rispetto alla quale Q possa essere scritta in forma
canonica.

[14] Classificare la forma quadratica Q : R4 −→ R definita da:


Q((x, y, z,t)) = x2 − 8xy + y2 + 6xz + z2 + t 2 ,
ridurla a forma canonica e determinare la matrice del cambiamento di base dalla base
standard di R3 ad una base che permette di ottenere tale forma canonica.

[15] Classificare la forma quadratica Q : R3 −→ R definita da:


Q((x, y, z)) = 5x2 + 2xy + 5y3 + 6xz + 6yz + 3z2
e ridurla a forma canonica.

[16] Si consideri la forma quadratica Q su R4 definita da:


Q((x1 , x2 , x3 , x4 )) = x12 + 2x22 + x32 + x42 − 2x1 x2 − 2x2 x3 .

1. Classificare Q e scriverla in forma normale.


2. Scrivere Q in forma canonica e determinare una base di R4 rispetto alla quale Q
assume tale espressione.

[17] Sia (V, · ) uno spazio vettoriale euclideo di dimensione 3, riferito ad una base
ortonormale B = (e1 , e2 , e3 ).
Sia F il piano vettoriale di equazione x1 − 2x2 + x3 = 0, ((x1 , x2 , x3 ) sono le componenti
di un generico vettore x di V, rispetto alla base B ). Tenendo conto che V = F ⊕ F ⊥
e che ogni vettore u di V si decompone in modo unico come u = u1 + u2 con u1 ∈ F
e u2 ∈ F ⊥ , si consideri l’endomorfismo p : V −→ V, proiezione ortogonale di V su F ,
definito da p(u) = u1 .

5
1. Verificare che la funzione:

Q : V −→ R, u 7−→ u · p(u),

è una forma quadratica su V e classificarla.


2. Trovare una base di V rispetto alla quale Q si scriva in forma canonica.

[18] Si consideri la matrice simmetrica:


 
0 0 1
A= 0 1 0 .
1 0 0

1. Determinare una matrice diagonale D simile ad A e una matrice ortogonale P tale


che tPAP = D.
2. Scrivere l’espressione polinomiale della forma bilineare simmetrica:

ϕ : R3 × R3 −→ R

di cui A è la matrice associata (rispetto alla base canonica) e classificarla.


3. Determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale ortogonale (rispetto
a ϕ ) a W = L (e1 , e1 + e2 − e3 ) con (e1 , e2 , e3 ) base canonica di R3 .
4. Determinare un vettore isotropo non nullo della forma quadratica Q associata alla
forma bilineare simmetrica ϕ .

[19] Data la forma bilineare simmetrica ϕ : R3 × R3 −→ R definita da:

ϕ(x, y) = x1 y1 + x1 y2 + x2 y1 + x2 y2 + x3 y3 ,

con x = (x1 , x2 , x3 ) e y = (y1 , y2 , y3 ) generici vettori di R3 ,

1. determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale ortogonale a W =


L (a), rispetto a ϕ, con a = (2, 0, −1). La base scelta è ortogonale rispetto a ϕ ?
2. Determinare l’insieme dei vettori isotropi della forma quadratica Q associata a ϕ .
Tale insieme è un sottospazio vettoriale di R3 ?
3. Classificare la forma quadratica Q e determinarne una forma canonica, scrivendo
esplicitamente una base a cui tale forma canonica è riferita.

6
[20] In R3 si consideri la forma quadratica:

Q((x1 , x2 , x3 )) = x12 − 4x1 x2 − 2x1 x3 + 4x2 x3 + x32 .

1. Determinarne una forma canonica, la segnatura e una base di R3 rispetto alla quale
Q si scrive in forma canonica.
2. Determinarne la forma normale e una base di R3 rispetto alla quale Q si scrive in
forma normale.
3. Determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale ortogonale a W =
L ((1, 1, 0)), rispetto alla forma bilineare simmetrica ϕ associata a Q.
4. Determinare la dimensione e una base di ker ϕ e del suo sottospazio ortogonale
rispetto a ϕ .

[21] 1. Determinare la matrice associata alla forma quadratica Q su R3


rispetto alla base canonica B = (e1 , e2 , e3 ) tale che la sua forma
bilineare simmetrica ϕ verifichi le seguenti condizioni:

 ker ϕ = L (e2 )


ϕ(e1 , e1 + e3 ) = 1

 ϕ(e3 , e1 + e2 ) = 2

ϕ(e1 + e3 , e1 − e3 ) = 0.

2. Classificare la forma quadratica Q e calcolarne la segnatura.

[22] Si consideri la forma quadratica Q : R4 −→ R definita da:

Q(x) = −x22 + 2x1 x3 + x42 ,

con x = (x1 , x2 , x3 , x4 ) ∈ R4 .

1. Classificare Q e calcolarne la segnatura.


2. Scrivere Q in forma normale e determinare una base di R4 rispetto alla quale Q
assume tale forma.
3. Determinare un vettore isotropo non nullo di Q.
4. Determinare le equazioni del sottospazio vettoriale ortogonale a:

W = {(x1 , x2 , x3 , x4 ) ∈ R4 | 2x2 − x3 = x1 − 2x3 = 0}

e scrivere una sua base ortogonale (rispetto alla forma bilineare simmetrica ϕ
associata a Q).

7
[23] In R3 è data la forma quadratica:

Q((x1 , x2 , x3 )) = 6x1 x3 + 3x22 .

1. Classificare Q.
2. Scrivere Q in forma canonica e determinare una base di R3 rispetto alla quale Q
assume tale forma.
3. Scrivere Q in forma normale e determinare una base di R3 rispetto alla quale Q
assume tale forma.
4. Scrivere l’insieme dei vettori isotropi di Q e determinare esplicitamente due vettori
isotropi la cui somma non sia un vettore isotropo (precisare con cura la base rispetto
alla quale sono dati i vettori isotropi scelti).
5. Se x è un vettore isotropo, i vettori della retta vettoriale L (x) sono isotropi?

[24] Sia Q : R3 −→ R la forma quadratica definita da:

Q((x, y, z)) = x2 + 2y2 + z2 − 2xy + 2yz.

Determinare la forma normale di Q e una matrice del cambiamento di base che permette
di scrivere Q in tale forma.

[25] Si consideri la forma quadratica Q : R4 −→ R definita da:

Q((x1 , x2 , x3 , x4 )) = x12 + 2x1 x2 + x22 + 2x32 + 4x3 x4 + 2x42 .

1. Classificare Q e determinarne la segnatura.


2. Scrivere la matrice del cambiamento di base dalla base canonica di R4 ad una base
rispetto alla quale Q si scrive in forma normale.
3. Determinare l’insieme dei vettori isotropi rispetto a Q. Tale insieme è un sottospazio
vettoriale di R4 ?

[26] 1. In R3 , rispetto alla base canonica B = (e1 , e2 , e3 ), scrivere le


matrici associate alle forme bilineari simmetriche:

ϕ : R3 × R3 −→ R

per le quali i vettori della base B e il vettore e1 + e2 + e3 sono isotropi.

2. Tra tutte le forme bilineari individuate in 1., determinarne una non nulla per la quale
vettori (1, 1, 0) e (1, −1, 1) siano ortogonali e classificarla.

8
[27] Dato h ∈ R, si consideri la forma quadratica su R4 :

Q((x1 , x2 , x3 , x4 )) = 2x12 + 2(−x1 x2 + x1 x3 + x1 x4 − 3x2 x3 − x2 x4 + hx3 x4 ),

1. determinare il parametro h in modo che il vettore v = (1, 1, 1, −1) sia isotropo.


Per tale valore di h, determinare una base di ker ϕ , dove ϕ è la forma bilineare
simmetrica associata a Q.
2. Classificare e scrivere Q in forma normale.

[28] 1. In R3 , rispetto alla base canonica B = (e1 , e2 , e3 ), determinare la


forma bilineare simmetrica:

ϕ : R3 × R3 −→ R

che verifichi le seguenti condizioni:

a. ϕ(e1 , e1 ) = ϕ(e2 , e2 ) = ϕ(e3 , e3 ) = 1,

b. i vettori e1 + e2 , e1 + e3 , e2 + e3 sono isotropi.

2. Determinare una base di R3 rispetto alla quale la forma quadratica associata a ϕ si


possa scrivere in forma canonica.

[29] Si consideri la forma quadratica di R3 :

Q((x1 , x2 , x3 )) = −x12 + x22 − 2x1 x3 + 2x2 x3 .

1. Calcolare il rango di Q e la sua segnatura.


2. Determinare la dimensione e una base di un sottospazio vettoriale H di R3 , se
esiste, su cui la forma quadratica Q sia definita positiva.
3. Determinare la dimensione e una base del sottospazio vettoriale ortogonale (rispetto
alla forma bilineare simmetrica ϕ associata a Q), al piano vettoriale:

F = {(x1 , x2 , x3 ) ∈ R3 | x1 + x2 − x3 = 0}.

[30] In V3 , spazio vettoriale reale dei vettori ordinari riferito ad una base ortonormale
positiva B = (i, j, k), è dato il vettore a = 2i + 2j.

1. Verificare che la funzione Q : V3 −→ R, definita da:

Q(x) = (a ∧ x) · (k ∧ x),

è una forma quadratica.

9
2. Verificare che la matrice associata alla forma quadratica Q rispetto alla base B è:
 
0 0 −1
 0 0 −1 .
−1 −1 0

3. Classificare la forma quadratica Q.

4. Determinare l’insieme I dei vettori isotropi di Q. I è un sottospazio vettoriale di


V3 ?

[31] 1. Verificare che la funzione R2 × R2 → R, con matrice associata


rispetto alla base canonica di R2 :
 
2 −1
A= ,
−1 1

è un prodotto scalare su R2 .

2. Dopo aver controllato che l’endomorfismo f di R2 con matrice associata rispetto


alla base canonica di R2 :  
1 2
B=
2 1
non è autoaggiunto (rispetto al prodotto scalare dato in 1.), determinare la matrice
associata all’endomorfismo g aggiunto di f (le matrici associate ad f e a g si
intendono date rispetto alla base canonica di R2 ).

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Soluzioni

[1] Q ha segnatura (1, 2) quindi è non degenere e indefinita; una base rispetto alla quale
Q si scrive in forma canonica è:
  r !  !
1 1 1 2 1 1 1 1
− √ , 0, √ , − √ , ,− √ , √ , √ , √ .
2 2 6 3 6 3 3 3

[2] 1. Q ha segnatura (4, 0) quindi la forma bilineare simmetrica ϕ asso-


ciata a Q è un prodotto scalare.

2. Una base ortonormale rispetto a ϕ è:

   
1 1 1 1
0, 0, √ , √ , − √ , √ , 0, 0 ,
2 2 2 2

   
1 1 1 1
0, 0, − √ , √ , √ , √ , 0, 0 .
2 2 2 2

3. dim(F ) = 2, F = L ((1, 0, −1, 2), (0, 1, 2, 1));

   
11 10 10 5
dim(F ⊥ ) = 2, F ⊥ = L , − , 1, 0 , − , , 0, 1 .
3 3 3 3

La tesi è ovvia essendo ϕ un prodotto scalare, in ogni caso è sufficiente verificare


che i quattro vettori trovati sono linearmente indipendenti.

   
x1 x2 y1 y2
[3] 1. Se A = , B= , allora:
x3 x4 y3 y4

ϕ(A, B) = x1 y1 + x2 y2 + x3 y3 + x4 y4 .
     
1 0 0 1 0 0
2. dim(F ) = 3, F = L , , ;
0 −1 0 0 1 0

 
1 0
dim(F ⊥ ) = 1, F ⊥ =L .
0 1

11
3. La matrice associata a ϕ , rispetto alla base:

    
1 0 1 0 1 0 1 0
B= , , , , è:
0 −1 0 1 0 1 0 1

 
2 0 0 0
 0 1 0 0 
M(ϕ) = 
 0
.
0 1 0 
0 0 0 2

[4] 1. La matrice richiesta è:


 
3 −4 2
 −4 6 −3 .
2 −3 2
 
3 3
2. dim(F ⊥ ) = 1, F ⊥ = L , ,1 .
2 2
p √
3. kak = ϕ(a, a) = 5.

[5] La matrice associata a ϕ , rispetto a B , è:

 
2 0 −1
M(ϕ) =  0 2 0 ,
−1 0 2

i suoi autovalori sono λ1 = 2, λ2 = 3, λ3 = 1 (tutti di molteplicità 1), quindi ϕ è un


prodotto scalare su R3 . Una base ortonormale, rispetto a ϕ , è:
     
1 1 1 1 1
B= √ , 0, √ , 0, √ , 0 , − √ , 0, √ .
2 2 2 6 6

 
−1 −1 1
[6] 1. B =  0 1 1 .
1 0 1

Come si può notare, la matrice B non è ortogonale e di conseguenza

12
la matrice A e la matrice tBAB non sono simili.

2. La segnatura di Q è (1, 0), quindi Q è degenere e semidefinita positiva.

[7] La segnatura di Q è (3, 2), Q è non degenere e indefinita.

[8] 1. La segnatura di Q è (3, 0), quindi la forma bilineare simmetrica ϕ


associata a Q è un prodotto scalare.

2. Una base ortonormale rispetto a ϕ è:


     
1 1 1 1 1 1 1 1
√ , √ , √ , − √ , √ ,0 , − √ ,− √ , √ .
3 3 3 2 2 2 2 2 6 2 6 6

[9] Si tratta di un prodotto scalare.

[10] 1. Se h = 0 si hanno infinite soluzioni (x = t, y = 1 − t, z = −t),t ∈ R;


se h = −2 o h = −1 non esistono soluzioni;
se h ∈
/ {−2, −1, 0} le soluzioni sono:
 
1 3+h 1
x= , y= , z= .
−2 − h (1 + h)(2 + h) 2+h

2. La forma quadratica associata alla matrice tAA ha la seguente espressione:

Q(x) = 5x12 + 4x1 x2 + 6x1 x3 + 2x22 + 3x32 con x = (x1 , x2 , x3 ) ∈ R3 ;


√ √
Q in forma canonica è Q(x) = (5 − 7)y21 + (5 + 7)y22 dove x ha componenti
(y1 , y2 , y3 ) rispetto ad una base per cui Q assume la forma canonica indicata.

3. dim(R(A)) = 3, una base ortonormale di R(A), rispetto al prodotto scalare standard


di R3 , è:
  √ !  !
1 1 1 2 2 1 2 1 2
√ , 0, √ , √ , ,− √ , − , , .
2 2 3 2 3 3 2 3 3 3

13
[11] 1. Segnatura di Q1 : (4, 0).

2. Segnatura di Q2 : (2, 2).

3. Segnatura di Q3 : (2, 2).

4. Segnatura di Q4 : (3, 1).

[12] La segnatura di Q è (2, 0)√ quindi Q è √ degenere e semidefinita positiva; una forma
canonica di Q è Q(x) = (4 + 2)y21 + (4 − 2)y22 , dove (y1 , y2 , y3 ) sono le componenti
di x relative ad una base rispetto alla quale Q assume la forma indicata.

[13] 1. La segnatura di Q è (2, 1), quindi Q è una forma quadratica non


degenere e indefinita.

2. Una forma canonica di Q è Q(x) = y21 + 3y22 − 2y23 , dove (y1 , y2 , y3 ) sono le compo-
nenti di x rispetto alla base:
    
2 1 1 2
B = (0, 1, 0), √ , 0, √ , − √ , 0, √ .
5 5 5 5

[14] Q è non degenere e indefinita, una forma canonica è Q(x) = y21 + y22 + 6y23 − 4y24 ; la
matrice richiesta è:

 1 1 
0 0 √ −√
 2 2 
 √ √ 
 3 2 2 2 2 
 0 − −
 
P= 5 5 5 .

4 3 3
 
 0 √ √
 

 5 5 2 5 2 
1 0 0 0

[15] La segnatura di Q è (2, 0), si tratta, pertanto, di una forma quadratica degenere e
semidefinita positiva; una forma canonica di Q è Q(x) = 4y21 + 9y22 .

[16] 1. La segnatura di Q è (3, 0); la forma normale di Q è


Q(x) = z21 + z22 + z23 .

14
2. Una forma canonica di Q è Q(x) = y21 + y22 + 3y23 , dove (y1 , y2 , y3 ) sono le compo-
nenti di x rispetto alla base:
  √ !
1 1 1 2 1
(0, 0, 0, 1), − √ , 0, √ , 0 , √ ,− √ , √ ,0 ,
2 2 6 3 6
 
1 1 1
√ , √ , √ ,0 .
3 3 3

[17] 1. Il fatto che Q sia una forma quadratica segue dalle proprietà del
prodotto scalare e delle applicazioni lineari; dalla definizione si ha che
la segnatura è (2, 0), infatti Q(x) = x12 + x22 , dove (x1 , x2 , x3 ) sono le
componenti di x rispetto alla base ortonormale (a, b, c), con (a, b)
base ortonormale di F e (c) base ortonormale di F ⊥ .

2. Una base richiesta è:


  √ √ ! √ !!
2 1 1 2 5 1 2 1
√ , √ ,0 , −√ , √ , √ , √ ,− √ , √ .
5 5 30 15 6 6 3 6

 1 1 
0 √ √

1 0 0
 
 2 2 

   
[18] 1. D = 
 0 1 ,
0  P= 1 0 0 .
 
 
 
0 0 −1  1 1 
0 √ −√
2 2

2. ϕ(x, y) = x1 y3 + y1 x3 + x2 y2 , con x = (x1 , x2 , x3 ), y = (y1 , y2 , y3 ).


ϕ è una forma bilineare simmetrica, non degenere di segnatura (2, 1).

3. dim(W ⊥ ) = 1, W ⊥ = L ((1, 1, 0)).

3 2
√ dei vettori isotropi è {(x1 , x2 , x3 ) ∈ R | 2x1 x3 + x2 = 0}, per esempio
4. L’insieme
(−1, 2, 1) è un vettore isotropo.

[19] 1. Una base del sottospazio vettoriale ortogonale a W è ((1, 0, 2), (0, 1, 2)),
che non è ortogonale rispetto a ϕ in quanto ϕ((1, 0, 2), (0, 1, 2)) = 5.

15
2. L’insieme dei vettori isotropi è il sottospazio vettoriale di R3 dato da L ((1, −1, 0)).

3. Q è semidefinita positiva e di segnatura (2, 0).

Una forma canonica di Q è data da Q(x) = y21 + 2y22 , dove x ha componenti


(y1 , y2 , y3 ) rispetto alla base:
    
1 1 1 1
(0, 0, 1), √ , √ , 0 , √ , − √ , 0 .
2 2 2 2

[20] 1. Una forma canonica di Q è Q(x) = 4y21 − 2y22 , dove x ha compo-


nenti (y1 , y2 , y3 ) rispetto alla base (f1 , f2 , f3 ), con:

1 1 1
f1 = √ (−1, 1, 1), f2 = √ (−1, −2, 1), f3 = √ (1, 0, 1).
3 6 2
La segnatura di Q è (1, 1).

2. La forma normale di Q è Q(x) = z21 − z22 , dove x ha componenti (z1 , z2 , z3 ) rispetto


alla base:
 
1 1
f1 , √ f2 , f3 .
2 2

3. Il sottospazio vettoriale ortogonale a W rispetto a ϕ è:

W ⊥ = {(x1 , x2 , x3 ) ∈ R3 | x1 + 2x2 − x3 = 0}.

Pertanto dim(W ⊥ ) = 2 e W ⊥ = L ((1, 0, 1), (0, 1, 2)).

4. dim(ker ϕ) = 1, ker ϕ = L ((1, 0, 1)), inoltre il suo sottospazio ortogonale rispetto


a ϕ è R3 .

[21] 1. La matrice associata alla forma quadratica Q, rispetto alla base


canonica B = (e1 , e2 , e3 ) di R3 , è:

 
−1 0 2
A= 0 0 0 .
2 0 −1

2. La segnatura di Q è (1, 1), si tratta di una forma quadratica degenere e indefinita.

16
[22] 1. Q è una forma quadratica non degenere, indefinita, di segnatura
(2, 2).

2. La forma normale di Q è Q(x) = z21 + z22 − z23 − z24 , dove (z1 , z2 , z3 , z4 ) sono le
componenti di x rispetto alla base:
 
1 1
(0, 0, 0, 1), √ (1, 0, 1, 0), (0, 1, 0, 0), √ (1, 0, −1, 0) .
2 2

3. Un vettore isotropo non nullo è ad esempio (0, 1, 0, 1).

4. Il sottospazio vettoriale W ⊥ , ortogonale a W , è definito da:

W ⊥ = {(x1 , x2 , x3 , x4 ) ∈ R4 | x4 = 2x1 − x2 + 4x3 = 0};

dim(W ⊥ ) = 2 e una sua base ortogonale è ad esempio:


  
7 1
(1, 2, 0, 0), − , , 1, 0 .
4 2

[23] 1. Q ha segnatura (2, 1), pertanto la forma quadratica è non degenere


e indefinita.

2. Una forma canonica di Q è Q(x) = 3y21 + 3y22 − 3y23 , dove (y1 , y2 , y3 ) sono le
componenti di x rispetto alla base:

   
1 1 1 1
√ , 0, √ , (0, 1, 0), √ , 0, − √ .
2 2 2 2

3. La forma normale di Q è Q(x) = z21 + z22 − z23 , dove (z1 , z2 , z3 ) sono le componenti
di x rispetto alla base (f1 , f2 , f3 ), con:

     
1 1 1 1 1
f1 = √ , 0, √ , f2 = 0, √ , 0 , f3 = √ , 0, − √ .
6 6 3 6 6

4. L’insieme dei vettori isotropi è:

I = {x = x1 f1 + x2 f2 + x3 f3 ∈ R3 | x12 + x22 = x32 }.

Per esempio la somma dei vettori isotropi f1 e f3 non è un vettore isotropo.

17
5. L’equazione che definisce i vettori isotropi è omogenea, nel senso che ogni suo
termine è di secondo grado, pertanto se x è un vettore isotropo anche λ x, con
λ ∈ R, è ancora un vettore isotropo.

[24] La forma normale di Q è Q(x) = z21 + z22 , dove (z1 , z2 , z3 ) sono le componenti del
vettore x riferite alla base determinata dalla seguente matrice:

1 1 1
 
√ √ √
 2
 3 2 3 

 
 2 1 
 0 − √ √  .

 3 2 3 

 
 1 1 1 
 √ − √ −√ 
2 3 2 3

[25] 1. Q è una forma quadratica degenere e semidefinita positiva con


segnatura (2, 0).

2. La matrice del cambiamento di base richiesta è:

1 1
 
−√ 0 0

 2 2 

 
 1 1 
 √ 0 0 
 
 2 2 
.
 

 1 1 

 0 −√ 0 √ 
 2 2 2 
 
 
 1 1 
0 √ 0 √
2 2 2

La forma normale di Q è Q(x) = z21 + z22 , dove (z1 , z2 , z3 , z4 ) sono le componenti di


x rispetto alla base:

   
1 1 1 1 1 1
− √ , √ , 0, 0 , 0, 0, − √ , √ , , , 0, 0 ,
2 2 2 2 2 2
 
1 1
0, 0, √ , √ .
2 2 2 2

18
3. L’insieme dei vettori isotropi I coincide con:

ker ϕ = L ((1, −1, 0, 0), (0, 0, 1 − 1)),

dove ϕ indica la forma bilineare associata alla forma quadratica Q. Quindi I è un


sottospazio vettoriale di R4 .

[26] 1. La matrice associata alla generica forma bilineare ϕ è:

 
0 a12 a13
 
A =  a12 0 −a12 −a13 , a12 , a13 ∈ R.
 
 
a13 −a12 −a13 0

2. Imponendo, inoltre, la condizione di ortogonalità richiesta si ha:


 
0 0 t
A= 0 0 −t , t ∈ R,
t −t 0

e, per esempio, per t = 1 si ha una forma bilineare degenere la cui forma quadratica
ha segnatura (1, 1).

[27] 1. Il valore di h richiesto è h = −2. In questo caso ker ϕ = L ((1, 1, 0, −1)).

2. La segnatura di Q è (2, 1). La sua forma normale è Q(x) = z21 + z22 − z23 , dove
(z1 , z2 , z3 , z4 ) sono le componenti di x rispetto ad una base opportuna.

[28] 1. La matrice associata a ϕ è:


 
1 −1 −1
A =  −1 1 −1 .
−1 −1 1

2. La segnatura della forma quadratica associata a ϕ è (2, 1), una base richiesta
     
1 1 3 6 3 1 1 1
è √ , 0, − √ , − √ , √ , − √ , √ , √ , √ .
2 2 2 2 2 3 3 3

19
[29] 1. Il rango della forma quadratica Q è 2 e la segnatura è (1, 1).
√ √
2. Q è definita positiva sul sottospazio vettoriale H = L ((1 − 3, 1 + 3, 2)) di
dimensione 1, infatti H è l’autospazio relativo all’autovalore positivo A della
matrice associata a Q rispetto alla base canonica di R3 .

3. dim(F ⊥ ) = 1, F ⊥ = L ((3, 1, 1)).

[30] 1. La verifica segue dalle proprietà del prodotto vettoriale e del pro-
dotto scalare, o, in alternativa, dal calcolo dell’espressione polinomiale
di Q, rispetto alla base B , infatti Q(x) = −2x1 x3 − 2x2 x3 .

2. Come affermato nel punto precedente: Q(x) = −2x1 x3 − 2x2 x3 .

3. La segnatura di Q è (1, 1), si tratta, quindi, di una forma quadratica, degenere e


indefinita.

4. I = {x = x1 i + x2 j + x3 k ∈ V3 | x3 (x1 + x2 ) = 0}. Si tratta dell’unione di due


sottospazi vettoriali distinti, quindi I non è un sottospazio vettoriale (per esempio
la somma dei due vettori (1, −1, 5) e (1, 1, 0) di I è il vettore (2, 0, 5) che non
appartiene a I ).

20
[31] 1. La matrice A definisce un prodotto scalare su R2 perché ha due autovalori positivi.

2. f non è autoaggiunto perché tBA 6= AB. La matrice associata all’endomorfismo è


data da:
 
3 0
.
6 −1

21

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