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Esercizi su generatori, vettori linearmente indipendenti, basi e sottospazi

1 Generalità su generatori e combinazioni lineari


1.1. Sono dati i vettori v1 = (1, 1, 0), v2 = (2, 1, 3), v3 = (4, 1, 9) ∈ R3 e lo spazio vettoriale V =
L (v1 , v2 , v3 ) ⊆ R3 . Dati v = (0, 1, −3) e e1 = (1, 0, 0), mostrare che v ∈ V e che e1 ∈
/ V, usando
sia la definizione di sottospazio generato che la/le equazioni cartesiane di V.

1.2. Sono dati i vettori v1 = (2, 1, 1), v2 = (1, −1, 0), v3 = (0, 1, 1) ∈ R3 e lo spazio vettoriale V =
L (v1 , v2 , v3 ) ⊆ R3 . Dati e1 = (1, 0, 0), e2 = (0, 1, 0) e e3 = (0, 0, 1), mostrare che e1 , e2 , e3 ∈ V
e dedurne che V = R3 , usando sia la definizione di sottospazio generato che la/le equazioni
cartesiane di V, usando sia la definizione di sottospazio generato che la/le equazioni cartesiane
di V.

1.3. Sono dati i vettori v1 = (1, 2, 1, −1), v2 = (0, 1, 3, 1), v3 = (1, 1, 0, 0) ∈ R4 e lo spazio vettoriale
V = L (v1 , v2 , v3 ) ⊆ R4 . Dati v = (1, 1, 2, 2) e w = (0, 1, 1, 0), mostrare che v ∈ V e che w ∈/ V,
usando sia la definizione di sottospazio generato che la/le equazioni cartesiane di V.

2 Vettori linearmente indipendenti


2.1. Sono dati i vettori v1 = (1, 1, 0), v2 = (2, 1, 3), v3 = (4, 1, 9) ∈ R3 . Mostrare che v1 , v2 , v3 sono
linearmente dipendenti.

2.2. Sono dati i vettori v1 = (2, 1, 1), v2 = (1, −1, 0), v3 = (0, 1, 1) ∈ R3 . Mostrare che v1 , v2 , v3
sono linearmente indipendenti e che, preso un qualsiasi vettore v ∈ R3 , i vettori v1 , v2 , v3 , v sono
linearmente dipendenti.

2.3. Sono dati i vettori v1 = (1, 2, 1, −1), v2 = (0, 1, 3, 1), v3 = (1, 1, 0, 0), v = (1, 1, 2, 2) e w =
(0, 1, 1, 0) ∈ R4 . Mostrare che v1 , v2 , v3 sono linearmente indipendenti, che v1 , v2 , v3 , v sono
linearmente dipendenti e che v1 , v2 , v3 , w sono linearmente indipendenti. Mostrare che R4 =
L ( v1 , v2 , v3 , w ).

2.4. Sono dati i vettori v1 = (2, 1, 3, 4), v2 = (1, 2, 1, 1), v3 = (0, 1, 1, 1), v4 = (1, 0, 3, 4) e v5 =
(3, 2, 3, 4). Mostrare che v1 , v2 , v3 sono linearmente indipendenti, che v1 , v2 , v3 , v4 e v1 , v2 , v3 , v4 , v5
sono linearmente dipendenti e che L (v1 , v2 , v3 ) = L (v1 , v2 , v3 , v4 , v5 ).

3 Basi e componenti
3.1. Sono dati i vettori v1 = (2, 3) e v2 = (−1, 2) ∈ R2 . Mostrare, usando la definizione, che A =
[v1 , v2 ] è una base di R2 e calcolare le componenti [v]A , essendo v = (1, 1).
3.2. Sono dati i vettori v1 = (1, 2, 1), v2 = (3, 1, 1), v3 = (−2, 1, 1) ∈ R3 . Mostrare, usando la
definizione, che A = [v1 , v2 , v3 ] è una base di R3 e calcolare le componenti [v]A , essendo v =
(2, 4, 3).
3.3. Sono dati i vettori v1 = (1, 1, 0, 0), v2 = (2, 1, 1, 0), v3 = (0, 1, 0, 1), v4 = (1, 0, 0, 1) ∈ R4 . Mostra-
re, usando la definizione, che A = [v1 , v2 , v3 , v4 ] è una base di R4 e calcolare le componenti [v]A ,
essendo v = (2, 2, 1, −1).

3.4. Dati i vettori v1 = (1, 2, 1) e v2 = (0, 1, 1) ∈ R3 e dato lo spazio vettoriale V = L (v1 , v2 ),


determinare l’equazione cartesiana di V e mostrare che u = (3, 5, 2) ∈ V. Mostrare che A =
[v1 , v2 ] è una base di V e determinare le componenti [u]A . Dato v = (1, 2, −1) ∈ R3 , mostrare
che u ∈ / V e che B = [v1 , v2 , v] è una base di R3 e calcolare le componenti [u]B .

1
3.5. Dati i vettori v1 = (1, 2, 1, 0), v2 = (0, 1, 1, −1) ∈ R4 e dato lo spazio vettoriale V = L (v1 , v2 ),
determinare le equazioni cartesiane di V e mostrare che u = (2, 1, −1, 3) ∈ V. Mostrare che
A = [v1 , v2 ] è una base di V e determinare le componenti [u]A . Dato w = (1, 0, 1, 0) ∈ R4 ,
mostrare che w ∈ / V e che B = [v1 , v2 , u] è una base di W = L (v1 , v2 , w) e calcolare le componenti
[u]B e [u0 ]B , essendo u0 = (2, 3, 3, −1).
3.6. Dati v1 = (1, 0, 0, 1), v2 = (0, 1, 0, 1), v3 = (2, 1, 0, 0) e v4 = (2, 2, 1, 1) ∈ R4 , mostrare che
A = [v1 , v2 , v3 , v4 ] è una base di R4 e determinare le componenti [v]A , essendo v = (2, 3, 3, −1).

4 Metodo degli scarti successivi


4.1. Dati i vettori v1 = (1, 2, −1), v2 = (2, 3, 1), v3 = (0, −1, 3) e v4 = (3, 4, 3) ∈ R3 e dato lo spazio
vettoriale V = L (v1 , v2 , v3 , v4 ), determinare una base di V.

4.2. Dati i vettori v1 = (1, 2, 1, 1), v2 = (0, 1, −1, 2), v3 = (1, 1, 0, 0), v4 = (2, 4, 0, 3) e v5 = (5, 7, 2, 2) ∈
R4 e dato lo spazio vettoriale V = L (v1 , v2 , v3 , v4 , v5 ), determinare una base di V.

4.3. Dati i vettori v1 = (2, 2, 3) e v2 = (1, 2, 4), mostrare che v1 e v2 sono linearmente indipendenti e
determinare una base di R3 che li contiene.

4.4. Dati i vettori v1 = (1, 1, 1, −1), v2 = (2, 1, 1, 0) e v3 = (4, 2, 2, −1), mostrare che v1 , v2 e v3 sono
linearmente indipendenti e determinare una base di R4 che li contiene.

4.5. Dati i vettori v1 = (2, 2, 3, 1) e v2 = (1, 2, 4, 0), mostrare che v1 e v2 sono linearmente indipendenti
e determinare una base di R4 che li contiene.

5 Esercizi sui sottospazi


5.1. Nello spazio vettoriale R4 sono assegnati i vettori v1 = (−1, 1, 0, 1), v2 = (1, −1, 2, 0), v3 =
(2, −1, 1, 0) e v4 = (2, −1, 3, 1). Posto V = L (v1 , v2 , v3 , v4 ), determinare la dimensione di V, una
sua base e le sue equazioni cartesiane. Dati w1 = (2, 0, 0, 1), w2 = (−1, 0, 1, 0) e w3 = (0, 1, −1, 1),
verificare che F = [w1 , w2 , w3 ] è una base di V.
Soluzione
Riduciamo la matrice:
   
−1 1 0 1 −1 1 0 1
 1 −1 2 0  riducendo  1 −1 2 0 
 − −−−−→  .
 2 −1 1 0   1 0 −1 0 
2 −1 3 1 0 0 0 0

Dunque, a matrice ha rango 3, dim V = 3 e una sua base è [(−1, 1, 0, 1), (1, −1, 2, 0), (1, 0, −1, 0)].
Calcoliamo l’equazione cartesiana di V:

−1 1 0 1

1 −1 2 0
= 0 ⇔ − x − 3y − z + 2t = 0.
1
0 −1 0
x y z t

Dunque, V = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x + 3y + z − 2t = 0}. Dal momento che la matrice:


 
0 1 −1 1
 −1 0 1 0 
2 0 0 1

2
è ridotta di rango 3 i vettori w1 , w2 , w3 sono linearmente indipendenti. Inoltre, dall’equazione
cartesiana di V vediamo subito che w1 , w2 , w3 ∈ V e, essendo dim V = 3, ricaviamo immediata-
mente che F è una sua base.

5.2. Sono dati in R4 i vettori v1 = (1, 0, 1, 1), v2 = (1, 1, 0, 0), v3 = (0, 1, 0, 0), w1 = (1, 0, 1, 0),
w2 = (0, 1, 1, 0) e w3 = (1, 0, 0, 1) e gli spazi vettoriali V = L (v1 , v2 , v3 ) e W = {( x, y, z, t) ∈
R4 | x + y − 2z = 0, z − t = 0}. Dati i vettori t1 = w1 + w3 e t2 = w2 + w3 e dato lo spazio
T = L (t1 , t2 ), mostrare che T ⊆ V e che T = W.
Soluzione
È semplice vedere che:

t1 = (2, 0, 1, 1)
t2 = (1, 1, 1, 1),

per cui T = L ((1, 1, 1, 1), (2, 0, 1, 1)). Dal momento che t1 e t2 sono linearmente indipendenti, si
ha dim T = 2. Inoltre, si vede che:

V = {( x, y, z, t) ∈ R4 | z − t = 0}.

Dal momento che t1 e t2 verificano l’equazione cartesiana di V, allora T ⊂ V. Analogamente,


si vede che t1 e t2 verificano entrambe le equazioni cartesiane di W, per cui T ⊆ W. Tuttavia,
essendo dim T = dim W = 2, allora deve essere T = W.

5.3. Dati V = L ((0, −1, h + 2), (h − 2, h, −2)) e W = {( x, y, z) ∈ R3 | x + 3y + z = 0}, determinare il


valore di h per il quale V ⊆ W e stabilire se per tale valore si ha V = W.
Soluzione
V ⊆ W se e solo se (0, −1, h + 2), (h − 2, h, −2) ∈ W, cioè se e solo se verificano l’equazione
cartesiana di W: è semplice verificare che questo avviene per h = 1. In tal caso, abbiamo V =
L ((0, −1, 3), (−1, 1, −2)). Dal momento che questi vettori sono linearmente indipendenti, si ha
dim V = 2, ma sappiamo che V ⊆ W e che dim W = 2. Questo ci dice che per h = 1 si ha anche
che V = W.

5.4. Dati V = L ((5, 6, 4), (7 − 2k, 8 − 2k, 4)), al variare di k ∈ R, e W = {( x, y, z) ∈ R3 | 2x − y − z =


0}, stabilire se esiste un valore di k ∈ R per il quale V = W.
Soluzione
Da:    
5 6 4 riducendo 5 6 4
−−−−−→
7 − 2k 8 − 2k 4 2 − 2k 2 − 2k 0
vediamo che per k 6= 1 si ha dim V = 2, mentre per k = 1 si ha dim V = 1. Osserviamo, ora,
che V ⊆ W se e solo se (5, 6, 4), (7 − 2k, 8 − 2k, 4) ∈ W. (5, 6, 4) ∈ W, in quanto soddisfa la sua
equazione cartesiana. Invece, (7 − 2k, 8 − 2k, 4) ∈ W solo per k = 1. Quindi, V ⊆ W per k = 1,
ma per tale valore non c’è l’uguaglianza, in quanto dim V = 1 e dim W = 2.

5.5. Dati V = L ((h, 1, −1, 1), (1, 1, 1, h), (1, 2, 1, h)) e W = L ((1, 0, 1, −1), (0, 1, −1, 1), (1, 2, 0, 0)) ⊂
R4 , con h ∈ R, determinare il valore di h ∈ R per il quale V ⊆ W e dire se, in tal caso, i due spazi
sono uguali.
Soluzione
Da:    
1 0 1 −1 1 0 1 −1
 0 1 −1 1 
 riducendo
 0 1 −1 1 

 1 7 −→  ,
2 0 0   0 1 0 0 
x y z t 0 0 z+t

3
vediamo che W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | z + t = 0}. Dal momento che:

V = L ((h, 1, −1, 1), (1, 1, 1, h), (1, 2, 1, h))

per ogni h ∈ R, V ⊆ W se e solo se (h, 1, −1, 1), (1, 1, 1, h), (1, 2, 1, h) ∈ W. Questi tre vettori
appartengono contemporaneamente a W se e solo se h = −1. Ma per tale valore, si vede che
dim V = 2, mentre dim W = 3. Dunque, il valore cercato è h = −1 e si ha V ( W.

5.6. Nello spazio vettoriale R4 sono assegnati i vettori v1 = (0, −1, 0, 2), v2 = (0, 1, 0, −1), v3 =
(1, 1, 1, −1) e i sottospazi V = L (v1 , v2 , v3 ) e W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x + y − t = 0, z − y − t =
0}. Determinare W ∩ V e W + V.
Soluzione
Notiamo che dim V = 3. Infatti i tre vettori v1 , v2 , v3 sono linearmente indipendenti:
   
1 1 1 −1 1 1 1 −1
 0 −1 0 2  riducendo 7−→  0 −1 0 2  .
0 1 0 −1 0 0 0 1

Dal momento che la matrice ha rango 3 possiamo dire che dim V = 3. Per quel che riguarda W
possiamo dire che W ha dimensione 2, in quanto è un sottospazio associato a un sistema lineare
omogeneo con due incognite libere.
Calcoliamo ora V ∩ W. Per farlo abbiamo bisogno delle loro equazioni cartesiane. Iniziamo da
V:
1 1 1 −1

0 −1 0 2
0 0 0 1 = −( x − z).


x y z t

Questo significa che:


V = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − z = 0}.
Per V sappiamo che

V = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x + y − t = 0, z − y − t = 0}.

Dunque:

V ∩ W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − z = 0, x + y − t = 0, z − y − t = 0} = L ((1, 0, 1, 1)).

Dunque, dim(V ∩ W ) = 1 e dato che dim V = 3 e che dim W = 2 dalla formula di Grassmann
abbiamo:
dim(V + W ) = dim V + dim W − dim(V ∩ W ) = 2 + 3 − 1 = 4.
Allora V + W è un sottospazio di R4 di dimensione 4, il che implica che V + W = R4 .

5.7. Nello spazio vettoriale R4 sono assegnati i vettori v1 = (3, 2, 1, 1), v2 = (0, 1, 0, 2), v3 = (2, 1, 0, 0)
e i sottospazi V = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x = y} e W = L (v1 , v2 , v3 ). Determinare V ∩ W e V + W.
Soluzione
Osserviamo che dim W = 3, dato che la matrice:
 
3 2 1 1
 0 1 0 2 
2 1 0 0

4
è ridotta di rango 3. Calcoliamo l’equazione cartesiana di W:

3 2 1 1

0 1 0 2
2 1 0 0 = 0 ⇔ −2x + 4y − 2t = 0.


x y z t

Dunque, W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − 2y + t = 0} e quindi:

V ∩ W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − 2y + t = 0, x − y = 0} = {( x, x, z, x ) ∈ R4 } = L ((1, 1, 0, 1), (0, 0, 1, 0)).

In particolare, dim(V ∩ W ) = 2 e dalla formula di Grassmann:

dim(V + W ) = dim V + dim W − dim(V ∩ W ) = 3 + 3 − 2 = 4

e, dato che V + W ⊆ R4 , deve essere V + W = R4 .

5.8. In R4 sono assegnati i vettori v1 = (1, 2, 2, 1), v2 = (1, 0, 0, −1), v3 = (0, 0, 0, 1), w1 = (1, −1, 0, 1)
e w2 = (1, 3, 2, 1) ed i sottospazi V = L (v1 , v2 , v3 ) e W = L (w1 , w2 ). Determinare l’intersezione
e la somma di V e W, specificando se quest’ultima sia diretta o meno.
Soluzione
È immediato notare che la matrice:
 
1 2 2 1
 1 0 0 −1 
0 0 0 1

è ridotta di rango 3, per cui dim V = 3. Inoltre, da:



1 2 2 1

1 0 0 −1

0 = 0 ⇔ 2z − 2y = 0,
0 0 1
x y z t

vediamo che:
V = {( x, y, z, t) ∈ R4 | y − z = 0}.
Da:    
1 3 2 1 1 3 2 1
 1 −1 0 1  riducendo
7−→  0 −4 −2 0 ,
x y z t 0 x + y − 2z 0 t − x
vediamo che dim W = 2 e che:

W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x + y − 2z = 0, x − t = 0}.

Dunque:

V ∩ W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x + y − 2z = 0, x − t = 0, y − z = 0} = L ((1, 1, 1, 1)).

Quindi, la somma V + W non è diretta e vediamo che:

dim(V + W ) = dim V + dim W − dim(V ∩ W ) = 4.

Essendo V + W ⊆ R4 , questo vuol dire che deve essere V + W = R4 .

5
5.9. Nello spazio vettoriale R4 sono assegnati i vettori v1 = (0, 1, −1, 1) e v2 = (1, 0, 0, −1) ed i
sottospazi W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − y − z = t − 2y − z = 0} e Z = L (v1 , v2 ). Determinare
W ∩ Z e W + Z.
Soluzione
Si vede che:
W = {(y + z, y, z, 2y + z) ∈ R4 } = L ((1, 1, 0, 2), (1, 0, 1, 1)),
per cui dim W = 2 e [(1, 1, 0, 2), (1, 0, 1, 1)] è una sua base. Dunque:
W + Z = L ((0, 1, −1, 1), (1, 0, 0, −1), (1, 1, 0, 2), (1, 0, 1, 1)).
Calcoliamo la sua dimensione determinandone una base:
   
0 1 −1 1 0 1 −1 1
 1 0 0 −1  riducendo  1 0 0 −1 
  −−−−−→  .
 1 1 0 2   1 0 1 1 
1 0 1 1 0 0 0 0
Dunque, dim(W + Z ) = 3 e una sua base è [(0, 1, −1, 1), (1, 0, 0, −1), (1, 0, 1, 1)]. Inoltre, v1 e v2
sono linearmente indipendenti, in quanto la seguente matrice:
 
0 1 −1 1
1 0 0 −1
è ridotta di rango 2. Questo vuol dire che dim Z = 2 e dalla formula di Grassman otteniamo:
dim(W ∩ Z ) = dim W + dim Z − dim(W + Z ) = 1.
Cerchiamo le equazioni cartesiane di Z:
   
0 1 −1 1 0 1 −1 1
riducendo
 1 0 0 −1  − −−−−→  1 0 0 −1 ,
x y z t 0 0 z+y t−y+x
per cui Z = {( x, y, z, t) ∈ R4 | y + z = x − y + t = 0}. Quindi:

W ∩ Z = {( x, y, z, t) ∈ R4 | y + z = x − y + t = 0, x − y − z = t − 2y − z = 0} =
= {(0, y, −y, y) ∈ R4 } = L ((0, 1, −1, 1)).

5.10. Dati U = L ((1, −1, 2, h), (0, 1, h, 0)) e V = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − y + z − t = 0}, calcolare la


somma U + V, al variare di h ∈ R, specificando quando essa è diretta o meno.
soluzione
Dal momento che la matrice:  
1 −1 2 h
0 1 h 0
ha rango 2 per ogni h ∈ R, concludiamo che dim U = 2 per ogni h. Troviamo le equazioni
cartesiane di U:
   
1 −1 2 h 1 −1 2 h
riducendo
 0 1 h 0  7−→  0 1 h 0 .
x y z t 0 0 (−h − 2) x − hy + z −hx + t
Dunque, U = {( x, y, z, t) ∈ R4 | (−h − 2) x − hy + z = 0, −hx + t = 0}. Quindi:

U ∩ W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | (−h − 2) x − hy − z = 0, −hx + t = 0, x − y + z − t = 0} =
= L ((1 − h, 3, −h2 + 2h + 2, h − h2 )).
In particolare, dim(U ∩ W ) = 1 per ogni h ∈ R e dalla formula di Grassmann troviamo che
dim(U + W ) = 4, cioè U + W = R4 e la somma non è mai diretta.

6
5.11. Nello spazio vettoriale R4 si considerino i sottospazi W = L(v1 , v2 , v3 ), con v1 = (1, 0, 1, −1),
v2 = (h, 1, 0, 1, ), v3 = (0, −h, 1, 0), h ∈ R e V = {( x, y, z, t) | z = t = 0}. Verificare che per ogni
h ∈ R si ha R4 = V + W e determinare il valore di h ∈ R per cui R4 = V ⊕ W.
Soluzione
Dal momento che W = L(v1 , v2 , v3 ) e V = {( x, y, z, t) | z = t = 0} = {( x, y, 0, 0)} = L(e1 , e2 ),
essendo e1 = (1, 0, 0, 0) ed e2 = (0, 1, 0, 0), allora V + W = L(e1 , e2 , v1 , v2 , v3 ). Per verificare
che V + W = R4 è sufficiente verificare che dim(V + W ) = 4, cioè verificare che il rango della
matrice:  
1 0 0 0
0 1 0 0
 
1
 0 1 −1 
h 1 0 1
0 −h 1 0
è 4. Infatti, riducendo per righe arriviamo alla seguente matrice:
 
1 0 0 0
0 1 0 0
 
0
 0 1 −1
0 0 0 1
0 0 0 0

che ha chiaramente rango 4.


La prima cosa da fare per sapere quando R4 = V ⊕ W è cercare una base di W, dal momento che
una base di V è [e1 , e2 ]. Per fare questo riduciamo per righe la matrice:
 
1 0 1 −1
h 1 0 1
0 −h 1 0

arrivando a:  
1 0 1 −1
 h+1 1 1 0 .
−h − 1 −h − 1 0 0
Dunque, se h 6= −1, dim W = 3, cosı̀ che dim(V ∩ W ) = dim V + dim W − dim(V + W ) =
2 + 3 − 4 = 1. Questo vuol dire che V ∩ W 6= {(0, 0, 0, 0)} e dunque la somma V + W non è
diretta.
Se h = −1, dim(V ∩ W ) = dim V + dim W − dim(V + W ) = 2 + 2 − 4 = 0. Dunque, V ∩ W =
{(0, 0, 0, 0)}, il che vuol dire che la somma di V e W è diretta e, dunque, R4 = V ⊕ W.
5.12. Siano V e W i sottospazi di R4 cosı̀ definiti:

V = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − 2y + 2z − t = 0},

W = L ((h, 0, 0, 0), (0, h, 1, 0)),


al variare di h ∈ R. Calcolare V + W e V ∩ W al variare di h ∈ R, precisando se la somma è
diretta o meno.
Soluzione
Se h = 0, allora W = L ((0, 0, 1, 0)) e, dato che (0, 0, 1, 0) ∈
/ V, dal momento che non soddisfa
la sua equazione cartesiana, allora V + W è un sottospazio di R4 che contiene propriamente V,

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che ha dimensione 3. Dunque, l’unica possibilità è che V + W = R4 . In tal caso, dalla formula di
Grassmann:

dim(V ∩ W ) = dim V + dim W − dim(V + W ) = 3 + 1 − 4 = 0

da cui segue che V ∩ W = {(0, 0, 0, 0)}. Questo ci dice che nel caso h = 0 la somma V + W è
diretta.
Se h 6= 0, allora:
W = L ((1, 0, 0, 0), (0, 1, h, 0))
/ V, allora, come prima, V + W = R4 . In tal caso, però:
e, dato che (1, 0, 0, 0) ∈

dim(V ∩ W ) = dim V + dim W − dim(V + W ) = 3 + 2 − 4 = 1.

Cerchiamo le equazioni cartesiane di W:


   
1 0 0 0 1 0 0 0
 0 h 1 0 riducendo
7−→ 0 h 1 0 ,
x y z t 0 y − hz 0 t

da cui segue che:


W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | y − hz = t = 0},
⇒ V ∩ W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − 2y + 2z − t = 0, y − hz = 0, t = 0} = L ((2h − 2, h, 1, 0)).

5.13. Nello spazio vettoriale R4 sono assegnati i vettori v1 = (2, 0, 0, −1), v2 = (0, 0, 1, 0) e v3 =
(0, 2, 0, 1) e i sottospazi V = L (v1 , v2 , v3 ) e:

W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − y + ht = 0, (h − 1) x + y + z − t = 0, y + z + ht = 0},

al variare di h ∈ R. Determinare l’equazione cartesiana di V. Calcolare V ∩ W e V + W,


specificando se la somma V + W è diretta o meno.
Soluzione
Cerchiamo l’equazione cartesiana di V. Dato che la matrice:
 
2 0 0 −1
 0 0 1 0 
0 2 0 1

è ridotta di rango 3, concludiamo che dim V = 3 e che una sua base è A = [v1 , v2 , v3 ]. Calcoliamo
la sua equazione cartesiana:

2 0 0 −1
2 0 −1
0 0 1 0
0 2 0 1 = 0 ⇔ − 0 2 1 = 0 ⇔ 2x − 2y + 4t = 0 ⇔ x − y + 2t = 0.

x y t
x y z t

Dunque, V = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − y + 2t = 0}. Vediamo dim W al variare di h. W è l’insieme


delle soluzioni del sistema omogeneo la cui matrice associata è la seguente:
   
1 −1 0 h 1 −1 0 h
 h − 1 1 1 −1  riducendo 7−→  h 0 1 −1 − h  .
0 1 1 h 1−h 0 0 h+1

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Quindi, la matrice ha rango 3 per ogni h ∈ R, cioè le soluzioni del sistema omogeneo sono ∞1 e
dim W = 1 per ogni h ∈ R. Per quel che riguarda V ∩ W, chiaramente:

V ∩ W = {( x, y, z, t) ∈ R4 | x − y + ht = 0, (h − 1) x + y + z − t = 0, y + z + ht = 0, x − y + 2t = 0}.

Quindi, V ∩ W è l’insieme delle soluzioni del sistema omogeneo la cui matrice associata è la
seguente:    
1 −1 0 2 1 −1 0 2
 1 −1 0 h  riducendo
 0 0 0 h−2 

 h−1 1 7−→  .
1 −1   h 0 1 1 
0 1 1 h 1 0 1 h+2
Procedendo con la riduzione e supponendo h 6= 2 otteniamo la seguente matrice:
 
1 −1 0 2
 0
 0 0 h−2 
,
 h 0 1 0 
1−h 0 0 0

da cui vediamo che per h 6= 1, 2 la matrice ha rango 4. Quindi, il sistema omogeneo associato ha
come unica soluzione quella nulla, cioè V ∩ W = {(0, 0, 0, 0)}. In tal caso:

dim(V + W ) = dim V + dim W − dim(V ∩ W ) = 4 ⇒ V + W = R4 .

Dunque, per h 6= 1, 2 abbiamo V ∩ W = {(0, 0, 0, 0)}, V + W = R4 e la somma è diretta. Sup-


poniamo h = 1. Dalla riduzione fatta in precedenza vediamo che V ∩ W 6= {(0, 0, 0, 0)}, perché
la matrice ottenuta è ridotta di rango 3. Ma dato che dim W = 1, deve essere V ∩ W = W, cioè
W ⊂ V e V + W = V. Ovviamente, in tal caso, la somma non è diretta. Se h = 2, allora:
   
1 −1 0 2 1 −1 0 2
 1 −1 0 2  riducendo  0 0 0 0 
 1 1 1 −1  7−→  2
   .
0 1 1 
0 1 1 2 −1 0 0 3

La matrice ha rango 3 anche in questo caso. Come prima, dato che dim W = 1, questo vuol dire
che V ∩ W 6= {(0, 0, 0, 0)}, da cui segue che V ∩ W = W, W ⊂ V e V + W = V. Naturalmente,
nemmeno in questo caso la somma è diretta.

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