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SIMULAZIONE PROVA D’ESAME

PROVA 1
1)
4 3
Sia f : R  R un’applicazione lineare così definita f  x, y , z , t    x  y , y  z , x  z  .
Determinare Kerf .
 x  y  
2) Dato il sistema  dimostrare che è compatibile e ammette un’unica soluzione per ogni scelta di
2 x  y  
 ,   R.
3) Enunciare il T. di Rouchè - Capelli.
4)
3 3
Sia f : R  R l’applicazione lineare così definita f  x, y, z    x, y  3z, x  y  z  . Determinare gli
autovalori. Risulta diagonalizzabile?
5) Sia r la retta passante per i punti A1,1,2, B 2,0,1 , sia s la retta passante per C 1,3,3 e parallela al
vettore 2,2,3 . Determinare la posizione reciproca delle due rette.
Soluzioni

    x  y  0
1) Sia u   x, y, z, t  allora u  Kerf se e solo se f u   0,0,0  quindi  y  z  0 da cui x   y   z
 x  z  0

essendo u   x, x, x, t  si ha Kerf  a,a,a, b  | a, b  R  1,1,1,0, 0,0,0,1 e dim Kerf  2 .
2) Consideriamo la matrice incompleta e la matrice completa del sistema
 1 1 1 1  
A , A'   
 2 1 2 1  
det A  1  0
rg ( A)  rg ( A' )  2
quindi per il T. di Rouchè - Capelli vale la tesi.

3) Scriviamo la matrice associata rispetto alla base canonica, cioè la matrice che ha per colonne

   1 0 0 
f e1 , f e2 , f e3  , cioè A   0 1 3 
 1 1  1
 
Risolviamo A  I 3  0
1  0 0
A  I 3  0 1  3  1   1    1     3  1    2  4  
1 1 1  

1   2  4  0  1  1, 2  2, 3  2
I tre autovalori sono distinti, quindi è diagonalizzabile, per il Corollario conseguenza del secondo criterio di
diagonalizzabilità.
 x  2  3t  x  1  2s
 
4) Le equazioni parametriche delle rette sono r :  y  t s :  y  3  2s
 
 z  1  t  z  3  3s
 
I vettori direzionali delle due rette sono r   3,1,1, s  2,2,3 . I due vettori non sono proporzionali, quindi
le due rette non sono parallele.
 2  3t  1  2 s

Per verificare se sono incidenti o sghembe consideriamo il sistema t  3  2 s

1  t  3  3s
t  3  2 s

quindi  s  3

s  1
il sistema non ammette soluzioni, quindi le rette sono sghembe.

PROVA 2
1) Scrivere la definizione di vettori complanari. Stabilire per quali valori del parametro   R i vettori
  
u  1,  ,  , v  0,1,3, w    1,0,1 sono complanari.
2) Date le matrici A  M 2 , 3 R , B  M 3 R  dire quali delle seguenti matrici si possono calcolare, giustificando
la risposta e introducendo un esempio numerico:
AT , BT , A  B, A  B, A  B, B  A.
3ax  4 y  2a  1

3) Discutere al variare del parametro reale a il sistema lineare 5 x  2 y  1

 x  y  0
4) Determinare gli autovalori dell’applicazione lineare f : R 2  R 2 così definita
f  x, y   2 x  9 y, x  2 y 
5) Determinare il nucleo e l’immagine dell’applicazione lineare f : R3  R 3 così definita
f  x, y, z    x  y  z,5 x  4 y  z,3 x  2 y  3z  .

Soluzioni

  1  
1) La matrice delle componenti dei vettori rispetto alla base i , j, k è A   0 1 3 
 1 0 1 

i vettori sono complanari se det A  0
det A  42  4  1  2  1
2

2  12  0     1 .
2
1
I vettori sono complanari se e soltanto se  
2
2) AT , BT si possono calcolare;
A + B, A-B non si possono calcolare perché non hanno lo stesso numero di righe;
A  B si può calcolare perché il numero delle colonne di A è uguale al numero di righe di B;
B  A non si può calcolare perché il numero di colonne di B è diverso dal numero di righe di A.
 0 0 5
3 2 1 
Si può fare un esempio numerico considerando A   , B   2 4 1 
 2 0  4  0  2 1
 

3) Scriviamo la matrice incompleta e la matrice completa


 3a  4   3a  4 2a  1
A   5  2 , A'   5  2
  1 
1 1  1 1 0 
 
det A'  11a  11
11a  11  0  a  1
Per a  1 il sistema non ha soluzioni, perché il rango della matrice completa è 3, il rango della matrice incompleta è
al massimo 2.
3x  4 y  1

Sia a  1, 5 x  2 y  1

 x  y  0
rg ( A)  rg ( A' )  2
3 4
Essendo  0, rg  A  rg  A'  2 , perciò si può trascurare la terza equazione del sistema, che diventa
5 2
3 x  4 y  1

5 x  2 y  1
1 1
Per il T. di Cramer esiste un’unica soluzione  , 
7 7
2 9
4) La matrice associata ad f rispetto alla base canonica è A   
1 2
Risolviamo A  I 2  0
2 9 2
 2     9  2  4  5  0
1 2
gli autovalori sono 1  1, 2  5
x  y  z  0

5) Per determinare Kerf risolviamo il sistema omogeneo 5 x  4 y  z  0

3x  2 y  3z  0

da cui si ottiene Kerf  5h,6h, h  | h  R


Una base di Kerf è 5,6,1 , quindi dim Kerf  1 .
Per determinare una base di Im f si trovano le immagini dei vettori della base canonica di R 3 . Pertanto si ha
f 1,0,0  1,5,3, f 0,1,0  1,4,2, f 0,0,1  1,1,3
La matrice associata ad f rispetto alla base canonica è
1 1 1 
A   5 4  1 
3 2  3 

rgA  2 quindi dim Im f  2 .

Una base di Im f è 1,5,3, 1,4,2


PROVA 3
1) Scrivere la definizione di distanza tra piani paralleli.
2) Enunciare il T. della dimensione o della“nullità più rango”
kx  7 y  5

3) Risolvere al variare di k  R il sistema lineare 5 x  2 y  1

 x  3 y  2
 2 1 0
4) Stabilire se la matrice A  0
 2 0  è diagonalizzabile.
 
 0 0 1
5) Sia f : R 3  R 3 l’applicazione lineare così definita f  x, y, z   3x  2 y, x  y  z,2 x  3 y  z  .

Determinare Im f , Kerf .
Soluzione
k  7  k  7  5
3) Scriviamo la matrice incompleta e la matrice completa del sistema A  5
 2 , A'   5 2
 1 
  1 3
1 3   2 
det A'  k  2
Per k  2 il sistema non ha soluzioni, per il T. di Rouchè- Capelli, perché rg ( A)  2, rg ( A' )  3 .

2 x  7 y  5

Per k  2 il sistema diventa 5 x  2 y  1

 x  3 y  2

2 7
Essendo  0 il sistema ha una soluzione.
5 2
 
 2  7  5  2  7  5  2  7  5
5 2 1 1
 1  r3  r1 , r2  5r3  0  13  9 r3  r2   0  13  9 
  
2  9  2
1 3 2  0
13

0 0
 0 
 2 2 
2 x  7 y  5
il sistema è equivalente al seguente sistema 
 13 y  9
 1 9
la soluzione è   , .
 13 13 
2 1 0
0  1   2   
2
4)Risolviamo A  I 3  0 , A   I 3  0 2
0 0 1 
1   2   2  0
gli autovalori sono 1  1, 2  2 la molteplicità algebrica di 1 è 1, la molteplicità algebrica di 2 è 2.
Calcoliamo l’autospazio relativo all’autovalore 2 . L’autospazio è l’insieme delle soluzioni del sistema lineare
omogeneo  A   I 3 X  03,1 , cioè

0 1 0  x   0   y  0
0 0 0  y    0   

0 0  1 z   0   z  0
V 2   x,0,0  | x  R , dim V 2  1 quindi ma 2   2  mg 2   1
perciò A non è diagonalizzabile.

5)La matrice associata ad f rispetto alla base canonica è


3  2 0 
A   1 1 1 
 2  3  1
 
dim Im f  rgA
rgA  2  dim Im f  2 , una base per Im f è 3,1,2,  2,1,3
 2
 x t
3 x  2 y  0 3
 

Per determinare Kerf , si risolve il sistema  x  y  z  0  y  t t  R
 
2 x  3 y  z  0  5
 z   3 t
 2 5 
una base per Kerf è  ,1,  ovvero 2,3,5
 3 3 

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