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Rilevazioni di assestamento

Si eseguono al 31/12 di ogni anno


I valori di cont0 sono quelli che abbiamo ottenuto eseguendo le rilevazioni contabili che in
maniera cronologica
Con la redazione del bilancio di esercizio l’obbiettivo è la quanti cazione del risultato di
periodo, contabilmente saranno quindi presi in considerazione solo i componenti di
competenza del periodo, per ciò dovrò compiere delle rilevazioni di assestamento.
Vi sono due princìpi di redazione del bilancio civilistico
Competenza : quand’è che un costo o un ricavo dev’essere di periodo, quali sono lue
condizioni rispettare per far si che C o R sono di periodo
1. Competenza economica in senso stretto:
Si realizza quando è possibile istituire una relazione dir tra c e r, tra ricchezza ottenuta o
ricchezza consumata. Se si tratta di cessione di beni il ricavo è competenza quando il bene è
uscito dal nostro possesso per entrare nella disponibilità dell’acquirente, quindi si è
realizzato il trasferimento del b. Se si tratta di prod servizi, esso è di competenza a patto
che sia stato e ettuato. Questo perché ci potrebbero essere dilazioni nel pagamento.
2.Competenza temporale: quando ho di coltà a misurare la relazione diretta tra r e c mi avvalgo
di declinare il principio di competenza su base temporale (es: ammortamento), spanniamo il
consumo del f prod pluriennale nel tempo
3.Competenza residuale: ci sono situazioni nelle quali gli accadimenti gestionali si veri cano a
prescindere da, indipendentemente si correli alla relazione produzione di ricchezza-consumo di
ricchezza (es: incendio, eventi straordinari)

Queste tre declinazioni ci aiutano a stabilire quando c e r sono di competenza.

Prudenza: si basa sulla volontà di evitare annacquamenti di capitale, ossia di contabilizzare


utili non realizzati, è tipico dell’ordinamento italiano.
Dobbiamo contabilizzare i componenti positivi solo quando abbiamo certezza della sua
realizzazione, altrimenti non lo contabilizziamo.I costi invece, componenti negativi andranno
contabilizzati anche in condizione di incertezza.
( ricavi solo se certi, costi anche se incerti)

Il fatto che una parte di risultato sia distribuito i soci, sta a dire che il capitale esce dall’azienda,
la prudenza ci porta a un risultato sottovalutato e evita annacquamenti di capitale.

Tipologie di rilevazioni di assestamento


Integrazione quando non si è ancora realizzata la var nanziaria ma per un qualche motivo il
componente eco-reddituale è di competenza del periodo, allora agisco con delle rilevazioni di
integrazione, che hanno il signi cato di far partecipare alla formazione del risultato di periodo i
componenti di cui non è sorto ancora l’elemento nanziario
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Scritture di integrazione
• Fatture da ricevere : quando al 31/12 ci sono dei fattori produttivi che abbiamo già ricevuto ma
non abbiamo ancora contabilizzato poiché non abbiamo ricevuto fattura
Es: al 15/12 ci sono state consegnate m prime per 15000 euro la cui fattura non è ancora
stata ricevuta, la riceveremo il 15/01

Var Data Conto D A Sp/Ce


VE- Mat c/acquisti 15000 CE

VF- Fatture da ricevere 15000 SP

Al ricevimento fattura
Var Data Conto D A Sp/Ce
VF+ Iva ns C 3300 SP

VF+ Fatture da ricevere 15000 SP

VF- Deb v forn 18300 SP


• Fatture da emettere
Es al 10 dic 2021 abbiamo consegnato al nostro cliente dei prodotti per un valore pari a
30000 con riferimento ai quali la fatturazione è a 30gg

Var Data Conto D A Sp/Ce

VE+ Mat c/vendite 30000 CE

VF+ Fatture da emettere 30000 SP

Emissione fattura
Var Data Conto D A Sp/Ce
VF+ Cred v clienti 36600 SP

VF- IVA debito 6600 SP

VF- Fatture da emettere 30000 SP


• Ratei attivi/passivi
Es abbiamo obbligazioni a 200000 euro, date di godimento dall’1/09/21-1/03/22
Al 31/12 dovrò valorizzare gli interessi maturati, che sono 667, quindi rileverò quei 667 di
interessi

Var Data Conto D A Sp/Ce

VE+ Interessi su obbligazione 667 CE

VF+ Ratei attivi 667 SP

• Accantonamento fondi rischi e oneri e fondi retti cativi de ’attivo


F.do svalutazione crediti (retti cato dell’attivo)
Se io al 31/12 ho elementi che una parte dei miei clienti non mi pagherà, c’è un comp reddituale
di periodo che mi serve a contabilizzare possibile mancato incasso, che si chiama perdite
presunte su crediti, aumenta quindi F.do svalutazione crediti
Es: possibile mancato incasso di 8000

Var Data Conto D A Sp/Ce

VE+ Costi R&D 80000 CE

VE- Costi R&D da ammortizzare 80000 SP

F.di rischi e oneri


Quando vi sono situazioni di incertezza sul ‘’se’’ si veri cherà l’evento e sul ‘’quando’’ si
veri cherà e su ‘’a quanto ammonterà’’ , e in caso l’evento fosse avvenuto in questo esercizio,
questo porta a una possibile situazione negativa e sempre per il primo di prudenza, deve essere
contabilizzato.
Quando sussistono tutte e 4 condizioni di incertezza ci inducono a valorizzare fondi rischi.

Es: nel mese di settembre sorta lite con dipendente che ci ritiene responsabili di avergli
cagionato un infortunio mentre noi contestiamo che non sia vero.

Noi dobbiamo contabilizzare con VE- un conto ‘’Accantonamento fondo garanzie legali’’ e
intanto noi riceviamo una stima di risarcimento danno da avvocato di 40000 euro, al
contempo dobbiamo parcheggiare questo accantonamento ad un fondo chiamato ‘’fondo
rischi’’ che ci metterà in guardia sulla possibile uscita di denaro
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La controversia poi si chiuderà nel maggio anno successivo e saremo chiamati a pagare 42000
euro.
ci sarà prima un momento in cui ci viene comunicata chiusura controversia che farà sorgere un
‘’debito verso dip per controversie’’ che ammonterà a 42000 , ucciderò inoltre fondo di 40000
che avevo parcheggiato, mancano a questo punto 2000 euro che è un comp eco di natura
straordinaria chiamato ‘’sopravvenienze passive’’

Quando non vi è incertezza sul veri carsi o meno avremo un ‘’fondo oneri’’ o ‘’fondo spese’’

Es: abbiamo stimato necessità di eseguire un operazione di manutenzione sul tetto del
capannone tra cinque anni e l’impresa di costruzioni ha fatto un preventivo per 50000 euro
Accantoneremo in questo es 1/5 poiché ogni anno ve ne parcheggeremo una quota uguale.

Se tra cinque anni il costo di manutenzione sarà più alto avremo una sopravvenienza passiva, in
quanto l’impatto è stato più alto di ciò che avevamo preventivato.

Se invece fosse più basso avremo sempre un componente straordinario ma attivo

Es: intervento e ettivamente avrà un valore di costo pari a 20000 euro e sarà eseguito in data
20/10/2026, data in cui impresa di costruzioni ci manderà la fattura

Per prima cosa ‘’uccideremo’’ il nostro fondo manutenzioni e riparazioni, sorgerà un IVA a
credito e inoltre avremo un debito verso l’impresa ed in ne una sopravvenienza attiva

Una volta seguite le rilevazioni di assesta

Scritture di retti ca
Quelle che abbiamo già visto:
• Capitalizzazione dei costi

• Risconti: fanno si che parte di componente eco-redde si possa togliere per essere rimandata
all’esercizio successivo

• Ammortamento : con esso retti chiamo costo pluriennale


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• Rimanenze: fattori produttivi di uso singolo non vengono consumati in parte, ciò ci induce a
intervenire contabilmente per retti care i costi di periodo e creare un costo sospeso il cui
signi cato è di rinviare costo a periodo successivo
Es: rimanenze di materie valorizzate in 13000 euro
Richiede tecnicismo poiché vedremo il Conto ‘’Materie c/acquisti’’ che indica ,per ogni
fattura, un prezzo unitario per quantità.Alla
ne del periodo per arrivare a stabilire valore rimanenze, devo inventarmi un modo per
ottenere quel valore.La nostra normativa civilistica ci dice che possiamo valorizzarla al valore
di costo tramite il costo medio oppure il LIFO e FIFO. Le rimanenze nelle aziende più piccole
spesso si prestano a venire interpretate soggettivamente, quindi devono essere guardate con
estrema attenzione perché a volte si usa per pilotare il valore del nostro reddito, operazione
che è possibile perché molte aziende non sono obbligate a tenere la contabilità di magazzino.

Al 31/12 dovremo dunque abilitare il conto ‘’Materie conto rimanenze nali’’, che retti ca un
costo di periodo e quindi andrà nel CE, al contempo reinviare il costo all’es successivo e creare
un costo sospeso chiamato ‘’Magazzino materie’’

All’1/01 dell’anno successivo mi troverò con 13000 euro di materie che non avrò bisogno di ri-
acquistare, dovrò quindi ‘’uccidere’’ costo sospeso contabilizzando sempre con la stessa cifra il
conto ‘’Magazzino Materie’’ ma con VE+ e al contempo contabilizzare con una VE- il conto
‘’Materie c/ rim iniziali’’ che metterò nel CE

Es: al 31/12 i prodotti in rimanenza sono valorizzati in 30000 euro, quindi avrò una rimanenza
di prodotti ottenuti ma non venduti
Questi 30000 sono già un output, tuttavia non avendoli venduti ho solamente di prodotti
contabilizzati che però non ho utilizzato, vanno lo stesso contabilizzati ma con diverso valore,
che sarà valorizzato come VE+ come ‘’Prodotti conto rimanenze nali’’ che deriva dall’aver
sostenuto dei costi (????)
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• Svalutazioni
Es: abbiamo partecipazioni (sono immob nanziarie) della società Gamma pari all’80% dal
valore di 300000,e al 31/12 è necessario contabilizzare una svalutazione del 5%

Dovrò inserire un comp economico negativo chiamato ‘’Svalutazione partecipazioni’’, in


funzione del primo di prudenza le perdite vanno contabilizzate anche se non ne abbiamo la
certezza, al contempo però questi 15000 (= 5%) devono essere tolti dalle partecipazioni poiché
il valore delle mie partecipazioni nel bilancio anno corrente deve comparire per il valore al
netto della retti ca, in questo modo varrà 285000

Chiusura dei conti

Una volta eseguite le rilevazioni di assestamento avremo trasformato i nostri valori di conto in
valori di bilancio e siamo sicuri ci siano tutti e solo i costi e ricavi di periodo, possiamo quindi
procedere con le operazioni di chiusura quindi valorizzeremo il nostro risultato di periodo, ed
inoltre avremo tutti i documenti per compilare il nostro SP e CE.
Ne vediamo un esempio per capire relazione tra nostre rilevazioni e documenti di bilancio
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Tutti questi mastrini sono costi di periodo e dovrò inserirli nel conto economico, dopo averli
chiusi però.
Come faccio? Eseguo rilevazione con variazione opposta

Ciò che vediamo è la valorizzazione del consumo di ricchezza del periodo e dal POV dei
documenti contabili di sintesi mi da la composizione del Dare del mio CE.

Oltre ad avere dei componenti economici negativi avremo anche dei componenti economici
positivi, come ad esempio

La rilevazione contabile sarà quindi la seguente

Queste due rilevazioni contabili hanno chiamato in causa nuovo conto chiamato conto
economico, ha in DARE il totale dei componenti negativi e in AVERE il totale dei
componenti negativi, il saldo sarà il nostro risultato di periodo.

Io avrò dunque possibilità di conoscere la composizione del documento contabile di sintesi


Per compilare il mio documento contabile di sintesi prendo i miei componenti economici che
trovo nella scrittura di epilogo conto economico

Per chiudere il conto ‘’Conto Economico’’ ci valorizza il ns risultato di periodo

Questa forma di conto economico è detta Amministrativa-Contabile

A questo punto abbiamo chiuso tutti i conti accesi ai componenti negativi e positivi di reddito,
rimarranno aperti i conti nanziari, pluriennali, sospesi, etc.. perché sono quelli che dobbiamo
andare a chiudere nello SP

Avremo quindi una situazione più o meno così

Questi sono i conti che devo chiudere portandoli in Dare dello SP


Componenti eco negativi pluriennali, componenti eco di reddito sospesi, componenti
nanziari positivi (crediti e banca).Questo sarà al 31/12 il tot dei miei investimenti:
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Mi rimarranno allora aperti quei conti che dovrò chiudere in Avere dello SP

Otterrò così:

Deve esservi lo stesso valore totale della sezione Dare.

Queste due ci danno sezione Dare e sezione Avere del nostro SP


Viene de nito documento amministrativo-contabile, in quanto la sua compilazione è l’esito
delle nostre rilevazioni
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Bilancio di esercizio
L’approfondimento che daremo alla lettura della normativa sarà volto alla nalità di saperlo
interpretare.
Per quanto riguarda i tecnicismi riguardano il 70% della prova.

Obbligatorio per tutte le società di capitali, la separazione di soci da società fa si che i soggetti
terzi debbano essere tutelati.Quindi questa comunicazione è obbligatoria, ciò impone che
debba essere il più possibile mitigata la soggettività della società.La presenza di un costrutto
obbligatorio serve per tutelare i soggetti terzi.

L’altro motivo è che questo strumento di dialogo che l’azienda ha con l’esterno si presta ad un
confronto, che si può porre in essere solo se le regole per redigere i bilanci sono le stesse,
altrimenti i dati che confrontiamo non sono omogenei, e dunque non confrontabili.

Principi contabili di riferimento: sono internazionali.


Le aziende che redigono secondo la normativa civilistica si possono confrontare solo con quelle
nazionali.

Noi avremo come q normativo di riferimento quello civilistico ossia quello che devono
considerare obbligatoriamente le aziende italiane non quotate.

Parlare di normativa civilistica=Art. 2423 e seguenti C.C


Ma non bastano in quanto parlare di normativa sul bilancio chiama in causa dei tecnicismi
importanti e complessi che non trovano riscontro, approfondimento o soluzione negli articoli
del c.c. Per ovviare a questo problema oltre ad essi ci sono i Principi Contabili Nazionali
emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità.

Questi principi contabili integrano il contenuto degli articoli del c.c per far si che ci sia più
chiarezza e comprensione nelle regole da seguire nella redazione del bilancio d’es, in quanto il
contenuto c.c è molto lasco,
Ciò che è obbligatorio rimane però contenuto negli art 2423 etc…

Accanto a normativa civilistica esiste anche la normativa scale perché le aziende pagano le loro
imposte sul reddito avendo a riferimento il risultato di periodo.
Nel nostro paese esiste un doppio binario, normative non si intersecano mai tra di loro, però
dalla normativa civ arriva il risultato di periodo-> questo è l’elemento di base per calcolare il reddito
imponibile (=base per il calcolo delle imposte su reddito)

La normativa scale ha come testo di riferimento il Testo Unico de e Imposte sui Redditi.

Es: plusvalenze 2021= 5000


In vista di esse il risultato di periodo è 35000 euro

->Non si pagano imposte su PlusV subito ma le spalmi in 5 anni


=Il nostro reddito imponibile 2021 sarà 31000

Nel 2022 invece a ciò che sarà il mio ris di periodo dovrò sommare 1000
->Su reddito 2021 andremo a applicare IRES (26% di 31000)= 8060 (imposte)
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Abbiamo però due quadri normativi che si sporcano gli uni con gli altri, spesso quadro scale
sporca quadro civilistico
Es: Ammortamento
Art 2426 c.c (rif immob mat): le stesse ogni anno devono essere ama avendo a riferimento la
residua possibilità di utilizzazione
=è un suggerimento non oggettivo, si presta a interpretazione

Normativa scale: per ogni tipologia di bene de nisce % di valore massimo di


ammortamento riconosciuto

-> aziende seguono solamente indice max della normativa scale

Spesso piccole-medie imprese valorizzano risultati bassi per pagare meno imposte possibile

Finalità della redazione del bilancio d’es: comunicare con l’esterno ovvero con i
soggetti interessati dalla redazione del bilancio
-shareholder (investitori, soci = portatori c. di rischio)
-clienti e fornitori: preferiscono risultato alto
- nanziatori e terzi
-dipendenti
-competitor
-stato

Andiamo a distinguere una gerarchia, dove al vertice sta

1.Art 2423 2^ comma, Clausola Generale:


Il nostro bilancio d’es deve rappresentare il risultato eco, situazione patrimoniale e situazione
nanziaria
Nell’andare a adempiere a questo obbligo informativo ci dobbiamo comportare in maniera
chiara, veritiera e corretta

Tutta via il rendiconto nanziario è diventato obbligatorio dal 2015 ,ma solo per chi redige il
documento alla maniera ordinaria (si può redigere in maniera ordinaria, sempli cata o
abbreviata)-> non disciplinato da c.c ma dal principio OIC 10
Il fatto che no a prima non fosse necessario ha creato dei problemi.

Parlare di bilancio signi ca parlare di tutti i doc obbligatori che lo compongono (stato
patrimoniale, conto economico, rendiconto e nota integrativa).
Poi ci sono tutti i doc allegati obbligatori come la relazione su a gestione

Nota integrativa:è il IV doc obbligatorio, serve per integrare e esplicitare il contenuto dei
documenti

• Chiarezza: ci deve portare a eliminare qualsiasi tipo di ambiguità su natura e su contenuto, ma


soprattutto sui criteri seguiti per determinarne valore.Ci si riferisce alla trasparenza, che ci
conduce all’ intelleggibilità , che dobbiamo riferire a tutti i doc che compongono il nostro
bilancio.Si tratta anche di veri cabilità dell’informazione: il lettore del’essere capace di
veri care ciò che noi inseriamo nel bilancio e dichiariamo di seguire.(OIC 11)
Altri due principi che possiamo inserire parlando di chiarezza sono signi catività ovvero
esporre solo quelle voci che possono in uenzare le decisioni eco degli utilizzatori, e
rilevanza, richiamato anche dall’ art. 2423.
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Per garantire chiarezza abbiamo degli schemi di bilancio prede niti e non modi cabili.
Secondo concetto fondamentale è l’obbligo di inserire tutte le info aggiuntive.
La chiarezza si riferisce alla comprensibilità e a come rappresentiamo le varie voci, deve
essere garantita dalla’insieme dei 4 documenti
Topica legale de ’info: per essere chiari la normativa ci aiuta a trovare il punto preciso in cui è
contenuta una precisa info, dopodiché dobbiamo essere intelleggibili, cosa in cui ci aiuterà la
nota integrativa
-> Se vogliamo e rispettiamo art 2423 la soggettività insita nei princìpi di val viene mitigata

• Veridicità:
Può essere osservata da poi oggettivo, ossia che il nostro bilancio rappresenti la realtà dei
fatta
Dal poi soggettivo le nostre stime devono essere e etuate nel modo più razionale e credibile
possbile
Le stime di redazione non devono mai essere frutto dell’arbitrio dei redattori del bilancio.
Non ci deve essere una soggettività assoluta e insindacabile, ma una soggettività razionale,
ossia dobbiamo seguire un percorso logico-applicativo che sia razionale
Per seguire questo processo dobbiamo
-de nire delle premesse e delle ipotesi e dunque anche obbiettivi ben precisi
-essere consapevoli che le grandezze da misurare sono espresse da un intervallo di numeri
-veri care costantemente la compatibilità delle ipotesi,i criteri e le conclusioni alle quali si
perviene

Veridicità =/= verità ma piuttosto vuol dire attendibilità, che si ricollega alle modalità di
quanti cazione dei nostri valori e si colloca all’interno di ambiti di discrezionalità riogorosa
e razionale
———
• Correttezza:
La andiamo a declinare sotto due dimensioni
-Dim tecnica: la correttezza nei tecnicismi, rispetto delle regole, è facilmente rinvenibile
-Dim comportamentale: un po’ più di cile da rinvenire, realizzata quando si seguono sia i
decreti normativi sia la prassi contabile

Interpretarla solo in termini tecnici è riduttivo in quanto ci sono delle situazioni nelle quali
la correttezza tecnica non basta
La correttezza comportamentale si basa anche sulla buona fede
Ci sono mille situazioni in cui il bilancio viene manipolato, spesso disattendendo la
correttezza tecnica, altre volte disattendendo la correttezza comportamentale.
Il redattore del bilancio nel momento in cui lo compila deve tenere presente le nalità di
esso, se la correttezza comportamentale non viene rispettata le nalità vengono a meno.
Rimanendo nell’ambito della correttezza comportamentale ci dobbiamo riallacciare alla
verità intesa in senso soggettivo,
Dal POV tecnico dobbiamo preoccuparci di rispettare la veridicità.
Gli amministratori di un’azienda in di coltà che fanno emergere un risultato più alto di
quello reale, stanno preservando gli interessi solamente degli shareholder .
-Concetto di neutralità: siamo corretti quando siamo neutrali, ciò comporta il divieto di
politiche di bilancio che sono eseguite nel rispetto dei principi contabili ma come intento
hanno quello di soddisfare le esigenze solamente di alcune categorie portatrici di interessi,
quali gli shareholder

Siamo corretti quando il nostro bilancio è in grado di rispecchiare sostanzialmente e


e ettivamente
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Gerarchia aggettivi clausola generale


1.Correttezza
2.Chiarezza
3.Veridicità

———

2.Princìpi di redazione
Regole alle quali ci dobbiamo attenere nella redazione del bilancio : prudenza, competenza e p.
de a continuità ( going concern, anche se in realtà è un preconcetto insito ): si riferisce al fatto
che al 31/12 inseriamo rilevazioni riferite ad un’azienda che funziona in modo normale.Si ferma
unicamente al 31/12.-> se non sono rispettati l’azienda viene dichiarata in crisi
Tuttavia possono accadere cose che fuorviano da normale funzionamento, azienda può andare
in crisi e non essere più capace di perseguire continuità.
In questo caso bisogna dichiarare lo stato di liquidità e metterla in liquidazione , che avrà un
valore più basso.

Se l’obiettivo è determinare un valore di cessione dovremo determinare il valore massimo


realizzabile dal mercato in quel momento, non corrisponde al valore che l’azienda ha in una
prosò di normale funzionamento perché se un sogg terzo vuole acquistare la ns azienda in
modo strategico potrebbe darci anche di più
Allo stesso modo se le nostre prospettive future sono buone e vogliamo vendere la nostra
azienda
———-
Princìpio della costanza nei criteri di valutazione
1.Tramite questo rendo più di cile l’applicazione di politiche di bilancio,
2.Così rendiamo comparabili i valori nel tempo: è una cosa fondamentale che si può fare solo
con valori omogenei.
Art 2423: se il rispetto di questi princìpi contravviene il chiaro, veritiero e corretto devo derogare
il principio della costanza dei criteri di valutazione, a quel punto devo dichiararlo nella nota
informativa
Es: abbiamo scelto di adottare nella rilevazione di rim, il costo medio ponderato.
Nel 2021 le materie prime hanno visto un raddoppiarsi dei costi, quindi la situazione esterna fa
si che applicazione del criterio mette in discussione il nostro veritiero e corretto, dunque lo
noti cheremo nella nota integrativa

Divieto di compensazione di partite


All’interno dei nostri schemi i valori devono essere sempre espressi nel loro valore originale,
senza eseguire mescolazioni o trasformazioni
Es: ciclo commerciale (ha inizio con acquisto materie, termina con incasso dal cliente)
Ci sono da un lato il sorgere di debito e dall’altro il sorgere di crediti.
Se guardassimo al ciclo commerciale in senso pieno potremmo neutralizzare queste posizioni.
———
3.Contenuto dei documenti contabili e dai princìpi di valutazione
E’ l’ultimo livello, prima dobbiamo essere sicuri di avere rispettato gli altri
Art 2425 esplicitano contenuto obbligatorio di SP e CE e art 2426 ci dice quali sono i princìpi
di valutazione

-Rendiconto nanziario è diventato obbligatorio dal 2015 ,ma solo per chi redige il documento
alla maniera ordinaria.-> non disciplinato da c.c ma dal principio OICI 10
Il fatto che no a prima non fosse necessario ha creato dei problemi.
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-Parlare di bilancio signi ca parlare di tutti i doc obbligatori che lo compongono (stato
patrimoniale, conto economico, rendiconto e nota integrativa).
Poi ci sono tutti i doc allegati obbligatori

Nota integrativa: serve per integrare e esplicitare il contenuto dei documenti

Schemi obbligatori
Contenuti nell’art 2424 e 2425-> sono rigidi (vale solo per quelli nazionali)
La rigidità ha come privilegio il fatto che rende i documenti comparabili
Difetto non sempre si presta a chiarezza, veridicità , correttezza
Ha una nomenclatura precisa con simboli, lettere e numeri cui si associano categoria

A.Macroclasse : livello più alto, contraddistinto con lettera maiuscola


I.Classe : presente solo nello SP
1.Voce : presente sia un CE che SP, ma alcune macroclassi SP non hanno voci
a.Sottovoce : non presenti in tutte le voci del CE

Ciascuna di queste contraddistinta da una di erente simbologia


Vi sono situazioni nelle quali il mancato rispetto del mancato, veritiero e corretto ci impone la
modi ca dello schema, che però può avvenire solamente dalle voci in giù, se queste non sono
adeguate a rispondere al principio del CVC.

Conto economico
Quando si parla di schemi di SP e CE ma anche di rendiconto, vi sono tre aspetti da tenere
presente

• La forma: per presentare CE abbiamo diverse modalità di presentazione, la migliore è la


forma scalare, parto da un aggregato e con delle somme e sottrazione ottengo dei risultati
intermedi che posso de nire parametri , essi forniscono sia la quanti cazione del risultato
economico che l’illustrazione delle modalità attraverso esso è stato ottenuto.
Parto da un aggregato di ricavo.

• Il contenuto: quali principi seguo per la costruzione di quello schema


L’uniformarmi a quelle regole mi porta a determinato contenuto, nostro CE civilistico si
ispira al modello Al valore de a produzione.
Sceglierò determinata forma e determinato contenuto in base alla de nizione dello scopo ù
conoscitivo ( cosa voglio mettere in risalto)

Una volta de nito, scelgo l’insieme di regole e anche quella che è la forma che meglio si presta
per perseguire quello scopo conoscitivo

Per riclassi cazione si intende ‘’aggregare di erentemente i valori contenuti nei nostri schemi
amm-contabili al ne di soddisfare il ns scopo conoscitivo’’

Una volta battezzato lo scopo conoscitivo, andiamo a riaggregare quei conti, cioè stiamo
riclassi cando quei conti

CE civilistico: devo arredare uno schema che sia a val prod


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Schema basico
Ci rifacciamo ad uno schema in forma scalare, la dottrina eco-aziendale raggruppa costi e
ricavi avendo a riferimento le aree gestionali, che sono
1.Gestione caratteristica: è quella a cui associamo il nostro core business e rischio
Imprenditoriale-> prendiamo r e c gestione caratteristica e li inseriamo in un contenitore
2.Gestione accessoria:
3.Area nanziaria: si intende il peso eco derivante dall’avere ottenuto dei nanziamenti da
terzi
4.Area straordinaria: eventi eccezionali e non frequenti-> quel comp che rinveniamo in queste
condizioni (es: contabilizzazione in es successivo di un componente la cui competenza
economica sarebbe stata degli es precedenti)
Dietro ai comp straordinari vi sono delle situazioni non consuete, quindi è preferibile
noti carle nel nostro schema
5.Area scale: peso che abbiamo nell’essere chiamati a pagare le imposte

Il CE ha valenza informativa di tipo


-Quantitativo: misurare il risultato di periodo
-Qualitativo: evidenzia come si è arrivati a tale risultato analizzando i costi e i ricavi sostenuti
->Scopo: capire quanto queste aree sono signi cative e quanto in uiscono sul risultato di
periodo netto

I ricavi e i costi ordinari possono essere organizzati con diverse modalità, infatti si hanno due
diverse strutture di riclassi cazione del CE

• Scuola tedesca: questo tipo di CE si basa su un’impostazione che collega il ricavo al momento
della produzione, non al momento della vendita: esprime quindi il valore della nuova
ricchezza lorda prodotta dall’impresa.Lo schema di CE adottato dalle norme si ispira alla
matrice tedesca-> schemi a PILc eVALc

• Scuola anglosassone: si ispira al valore di vendita->schema a costo del venduto


Schema basico riclassi cato

->ROC: 1 ris intermedio parametrico-> misura rend da gestione


investimenti

->ROG:misura rendimento investimenti sia carta che accessori


e ettuati

->RO:misura rendimento gestione esclusi comp straordinari

->RAI:
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Lo schema riclassi cato ci da’ più info rispetto a quello amm-contabil
Schema di CE a valore della produzione(scuola tedesca)
L’aggregato da cui parte si chiama PIL

>p niti, sono già output ma non ancora vend: +rimanenze nali- rim iniziali

>prod utilizzati nella produzione (+rim iniziali + acq materie -rim nali)

> va distribuito tra c. del lavoro, oneri n, imposte, dividendi

Da qui due varianti


1. 2.

Scopo: enfasi su costo del Scopo: enfasi su dim contabile


lavoro

Schema civilistico CE
A.VAL PROD

B.COSTI PROD

(A-B)

C.COMP FINANZIARI

D.RETTIFICHE VALORI ATTIVITA’ FIN

-> [(A-B)+/-C+/-D]=RAI(-IMPOSTE=RN)

Per immediatezza si fa coincidere ‘’A-B’’ con MOL o ROC-> non è corretto


I livelli di ? Non ci consentono di sfruttare al meglio la potenza informativa dello schema di bel
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fi
fi
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Contenuto singole macroclassi:


MACROCLASSE A.
1.ricavi di vendita

2.var rimanenze prodotti

3.var lavori in corso su ord

4.produzioni interne

5.altri ricavi e proventi-> va letta nella nota integrativa( da 2015: tolta MACROCL E,
obbligatorio inserire comp natura straordinaria

MACROCLASSE B.
6.acquisto m prime,suss, cons, merci

7.acquisto servizi

8.godimento beni terzi

9.costi personale

10.ammortamenti svalutazioni

11.variazione rimanenze

12.acc per rischi

13.altri accantonamenti

14.oneri diversi di gestione-> nella nota int. i comp di natura straordinaria obbligatoriamente

MACROCLASSE C.
Per schema civ la gestione nanziaria è l’impiego di denaro piuttosto che ?
Per ricondurre questo al ns schema economico-az
-> ritenere ciò che deriva da conte e collega è caratteristico
-> c.16 è accessorio
-> onere è nanziario
Contenuto questa macroclasse:

15.Proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi a controllate e


collegate

Controllate: quelle all’interno delle quali abbiamo una % del cap sociale maggiore al 50
oppure abbiamo una maggioranza relativa

Collegate: stesso risultato ma con partecipazione diretta del c sociale

-> NESSUNO DEI DUE è DI NATURA SPECULATIVA

16.Interessi sui titoli

17.Oneri nanziari

17bis. Utili e perdite su cambiato il cambio di valuta

MACROCLASSE D.
18.rivalutazioni

19.svalutazioni

Risultato Prima imposte (A-B+/-C+/-D)

20.Imposte sul reddito

21.Utile (perdita) d’es

fi
fi
fi

Stato Patrimoniale
Partiamo da schema cui si ispira il civilistico e commento civilistico
Ha la funzione di fotografare al 31/12 del patrimonio aziendale, che si compone di
Obbiettivo: riprendere conti di chiusura e rimaneggiarli per aumentare valenza informativa
dello schema
Non si riporta mai in forma scalare, solitamente la forma è contabile
-a sezioni divise contrappose
-a sezioni divise sovrapposte (civilistico)

Lo schema che più si presta è lo schema di natura nanziaria, che signi ca andando a
reinterpretare gli investimenti e i nanziamenti avendo a riferimento il tempo a che essi
ritornino in forma liquida o dal pagamento

ATTIVO (Investimenti)
PASSIVO (Finanziamenti)

Cap circolante Fin da terzi a breve/passività correnti (p)

-Liq immediate (l)


Es: Deb v erario,fornitori etc
-Liq di erite (tempo <12 mesi) (L)
-> entro 12mesi
-Rimanenze (M)
Fin da terzi a medio-lungo/passività
Cap sso consolidate (P)

-Immobilizzazioni (F)
Es: mutui passivi

imm
Patrimonio netto (N)

mat
—->MAI rimborsato
n

Attenzione:
nanziamenti a medio-l hanno una parte che diventa n a breve, quella che rientra entro i 12
mesi

• LEASING non lo consideriamo così perché contabilizziamo solo pagamento rate periodiche
-> conta non ci porta a prendere in carico comp oggetto di leasing
(lo avremmo solo se lo contabilizzassimo seguendo i principi contabili internazionali)

• TFR sicuramente a medio-l


• Prestiti obb sicuramente a m-l

La classi cazione soggettiva separa i nanziamenti da terzi da quelli interni


Questo schema considera si la riclassi cazione di natura nanziaria, sia quella investigativa-
soggettiva

Lo schema civilistico è un ibrido tra i due


PER LAVORI GRUPPO= FINANZIARIO è MIGLIORE
->Si presta anche a lettura tra sezioni, mette in relazione i nanziamenti e gli investimenti

Civilistico:

fi
fi
fi
ff
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
ATTIVO PASSIVO
A..cred v soci per versamenti ancora dovuti
A.Patrimonio netto

->Se a ne periodo non hanno ancora versato


->Non ci sono Voci e sottoV,solo classi
B.Immobilizzazioni (imma,mat, n)
B.Fondi rischi e oneri

->Non c’è corrispondenza piena tra questa e ->sogg, per rispettare comp e prudenza
F
C.TFR

C.Attivo circolante (o corrente)


->Cred a medio-l

->ruota nei 12 mesi successivi


D.Debiti(tutti)

D.Ratei e risconti attivi


->Non ci sono classi, OBB: separare breve da
->possiamo giusti care es di questa a m-l, mettendo sottovoce

macroclasse in funzione di questi espedienti Oltre 12 mesi=P

contabili Entro 12 mesi=p

E.Ratei e risconti passivi


Attivo:

B.Vengono distinti i crediti di nanziamento (Den prestato a altra soc)

-> Anche se scade entro12 mesi va nella classe B.

Riclassi cato: se entro 12 mesi stanno in L

Stessa cosa per attività nanziarie

C.Ci vanno i crediti di funzionamento indipendentemente dalla scadenza.

Riclassi cato:?

D.Ratei e risconti.

-Risconto

Riclassi cato: Assieme al magazzino se entro 12 mesi

—>Se è un risconto oltre 12 mesi va nelle immobilizzazioni


-Rateo

Riclassi cato: L

—> Se è oltre 12 mesi: va nelle immobilizzazioni

In civilistico non si distingue tra medio e lungo termine.

Passivo:

A.La accumuniamo a N

C.TFR è deb a medio-lungo, eccezione se io so quando dip va in pensione

Riclassi cato: separo parte che va in P da quella che va in p

Nella nota integrativa non è esplicitata= non ho certezza di trovare corrisp piena

D.F.di rischi e oneri

->possibile uscita di denaro che non sappiamo quando avverrà

Riclassi cato: li collocheremo a medio-lungo

-fondi imposte: p

-manutenzione: p

In termini temporali o arrivano a maturazione nei 12 mesi successivi (li mettiamo in p)

Oppure non noto (li mettiamo in P)

E.

Riclassi cato:

Se ratei/risc sono riferiti a int su mutui= p

Se ratei/risc sono riferiti a tanti periodi=P

fi
fi
fi
fi
fi
fi
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fi
fi
fi
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Anche per il passivo non è possibile ricondurci a schema class di tipo nanziario perché
l’ibridazione inserita in B,C,D non siamo sicuri di separare medio-l da breve

Criterio sogg: se in A ci son n propri, somma tutte macroclassi rappresenta nanziamenti da terzi

-> Non ritrovo criterio nanziario ma solo criterio soggettivo

Da POV operativo quando andremo a leggere schema SP civilistico dovremo integrare la lettura
attingendo a info nella nota int, anche se non sempre troveremo informazione

(Da AIDA si scarica da funzione in alto a dx ‘’bilanci ottici’’)

Per lavori di gruppo scegliamo RICLASSIFICATO

Lettura p breve ci da info su solvibilità azienda

Con lettura SP abbiamo info su situazione patrimoniale

E’ importante nel momento in cui guardiamo la composizione di

Investimenti: quanta parte di investimenti è investita in attivo corrente e quanta in attivo


immobilizzato

Es:

• Azienda 40 sso /60 circolante: rigida-> rischiosa perché è di cile riconversione investimenti: ci
si aspetta abbia redditività più elevata

• Azienda 10 sso/90 circolante: -> redditività è più bassa, margini Coop es sono sottocosto ma
comunque guadagna

Finanziamenti:

(P+p)/TOT n: Comunica livello di indebitamento-> quanto realizza investimenti dipende da c di III

Es : 70/30-> Siamo molto indebitati: esposti a rischio insolvenza

debiti costano-> interessi passivi

chi mette i soldi ha voce in capitolo-> maggiore in uenza

Condizione di ottimo sarebbe un 40/60

Mediamente indebitamento è elevato

Oltre a questa lettura questo SP ci aiuta anche a leggere relazione tra n e investimenti

Separiamo parte alta (leggiamo dinamica di breve p) da parte bassa

Magazzino sarebbe meglio se coperto con nanziamenti a medio-lungo, o siamo in presenza di


prodotti che devono essere venduti oppure in presenza di materie che devono essere utilizzate nel
processo produttivo

Dinamica nanziaria:

fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
ffi
fi
fi
fi
fl
Contenuto macroclassi

A.Cred v soci per versam dovuti


B.Immobilizzazioni
I.Immateriali

1.Impianto e ampliamento

2.C ricerca e sviluppo

3.C brevetti e dir di utilizzo

4.Licenze, concessioni, marchi, età

5.Immobilizzazioni

II.Materiali

1.Terreni e fabbr

2.Impianti e macchinari

3.Altri beni

4.Immob in corso e acconti

Se esiste cat che non c’è ma noi riteniamo sia giusto esplicitarlo dobbiamo mettere in nota int

III.Finanziarie, con separata indicazione per ciascuna voce degli importi esigibili

???GUARDA FOTO SU IPHONE??

C.IV Corrisponde a totale di l

Lettura cl e voci ha confermato che non è possibile leggere univocamente schema

Rendiconto nanziario
Valenza informativa: spiegarci motivazioni che hanno comportato variazione nel nostro denaro
a disposizione
-> rendiconto di cash=oggetto di indagine è denaro-> non unico rendiconto possibile
Esiste anche rendiconto di capitale circolante netto
-> spiega perché nell’es il nostro denaro è aumentato o diminuito

?? In Italia è diventato obbligatorio solo dal 2015, non è obbligatorio nemmeno per tutte le
aziende , solo per quelle che seguono principi contabili nazionali da sempre ??

Esistenza di docce che ci dice quali sono state entrate e uscite ci da informazioni
incontrovertibili
Es:
Azienda in piano strategico piani ca di fare un sacco di investimenti, rendiconto invece
dimostra che denaro è stato distribuito del tutto ai soci

E’ di cile manipolare il rendiconto nanziario

Come si costruisce?
1.Modo analitico-contabile
2.Modo sintetico-indiretto

Dobbiamo fare riferimento a principi OIC10-> schema costruito con il metodo sintetico
Si prendono due SP (ultimi due esercizi) e un CE (periodo in corso) + nota integrativa, e si
costruiscono i ussi nanziari
Problemi:
SP fotografa al 31/12, quindi vi sono misurazioni statiche

Es: c v clienti 2020=40000


2019=38000 -> Flusso crediti: +2000

CE
Costi misurano ricchezza consumata in 12 mesi
Ricavi prodotta

-> Dobbiamo trasformarli in ussi nanziari ma non vi è coincidenza, ci sono costi che non
hanno diretta corrispondenza in uscita di denaro,
Es: rimanenze non det entrata di denaro
A ammortamento non corrisi uscita di denaro
Acquisti per cui non ho ancora pagato entro ne anno

Ci potremmo trovare in situazione in cui misurazioni eco già eseguita, ma non misurazione
nanziari

Andiamo a suddividere ussi nanziari in:


1.Flusso di cash di gestione corrente/operativa : tutti i valori all’interno del CE eccetto quelli di
natura straordinaria-> dice denaro che ho prodotto sviluppando il mio business di riferimento
2.Flusso di cash dalla gestione degli investimenti: come ad esempio dismissione dei nostri
impianti
3.Flusso di cash dalla gestione dei nanziamenti: dovremmo cercare di leggere come sono stati
utilizzati, genera sia entrate che uscite per restituire i nanziamenti
fi
ffi
fi
fl
fi
fl
fl
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
Es
G. Corrente =+ 500 €
Dobbiamo scoprire cosa ne ha fatto azienda di quel denaro

Fondamentale leggere relazione che esiste tra nanziamenti e investimenti

>Metodo sintetico
(si separano uscite Den da imposte e entrate/usc che derivano da g nanz)

Ris di periodo

+ammortamenti

+accantonamenti

+comp straordinari negativi

-(comp straord positivi)

=FLUSSO DI CASH PRIMA DELLE VARIAZIONI DI CCN =(l+L+M)-p

-(Variazione positiva crediti)

+(Variazione negativa crediti)

+(Variazione positiva debiti )

-(Variazione negativa debiti)

-(Variazione positiva di M)

+(Variazione negativa di M)

=NET CASH DI GESTIONE CORRENTE


*Gestione investimenti*
+/-Variazione immobilizzazioni (se positiva =-, se negativa=+)

*Gestione nanziamenti*

+/-Variazione debiti a m-l term (se positiva =+, se negativa=-)

+/-Variazione PN -> dobbiamo neutralizzarla rispetto a Ris di periodo

(se positiva =+, se negativa=-)

=VARIAZIONE DI CASH-> deve essere uguale alla di erenza den inizio e den ne
fi
fi
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ff
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