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LEZIONE N.

LA REMUNERAZIONE
DEL LAVORO DIPENDENTE

Contabilità e bilancio
1. Aspetti introduttivi

2. La liquidazione del costo del lavoro


dipendente

3. Il pagamento dei dipendenti e delle


ritenute fiscali

4. Gli acconti sulle retribuzioni

5. Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)

2 Contabilità e bilancio
Introduzione

Il lavoro è uno dei fattori produttivi che l’impresa acquisisce


per lo svolgimento della propria attività economica.

Le rilevazioni contabili relative alla remunerazione del


personale dipendente si effettuano sulla base della
medesima logica utilizzata per ogni altra operazione di
acquisto di fattori produttivi.

Il rapporto di scambio fra l’impresa ed il lavoratore dipendente


è, tuttavia, caratterizzato da una serie di problematiche
scaturenti dalla disciplina civilistica, previdenziale e tributaria,
che vanno adeguatamente rilevate.

3 Contabilità e bilancio
Il rapporto di lavoro dipendente

E’ una relazione in cui il prestatore di lavoro (dipendente) eroga una


prestazione in funzione delle proprie capacità e riceve come
controprestazione una retribuzione da parte del datore di lavoro
(impresa).

Tale relazione comporta uno SCAMBIO MONETARIO:

“entra” un servizio (la prestazione di lavoro)

“esce” disponibilità monetaria (la retribuzione)

4 Contabilità e bilancio
La retribuzione
E’ la prestazione corrisposta dal datore di lavoro in contropartita della
cessione da parte del lavoratore della propria forza–lavoro. Essa
rappresenta, pertanto, la valorizzazione economica dell’attività prestata dal
lavoratore.

E’ generalmente in denaro. Talora possono essere previste, ad


integrazione di questa, alcune tipologie di controprestazioni non
rappresentate da denaro, definite retribuzioni in natura (ad es. servizi
aziendali o beni messi a disposizione dall’azienda).

In funzione del momento in cui è erogata, si distinguono due componenti


della retribuzione percepita dal dipendente:
a. retribuzione immediata;
b. retribuzione differita.

5 Contabilità e bilancio
A. La retribuzione immediata
E’ erogata al lavoratore periodicamente, sotto forma di stipendio o
salario corrente (mensile, settimanale, ecc.).

B. La retribuzione differita

E’ erogata al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di


lavoro. Essa è, pertanto, posticipata rispetto al momento di
svolgimento dell’attività lavorativa.
E’ conosciuta, generalmente, come indennità o Trattamento di
Fine Rapporto (TFR).

6 Contabilità e bilancio
La retribuzione
Da un punto di vista contabile, i momenti di rilevazione (MMC) sono i
seguenti:

1) la liquidazione del costo del lavoro, eventualmente anticipata dagli


acconti versati a favore dei dipendenti;

2) il pagamento degli stipendi al netto delle ritenute fiscali;

3) il versamento delle ritenute fiscali all’Erario e dei contributi agli enti


previdenziali;

4) la rilevazione a fine esercizio della retribuzione differita (TFR).

7 Contabilità e bilancio
1. Aspetti introduttivi

2. La liquidazione del costo del lavoro


dipendente

3. Il pagamento dei dipendenti e delle


ritenute fiscali

4. Gli acconti sulle retribuzioni

5. Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)

8 Contabilità e bilancio
La liquidazione del costo del lavoro

Si rilevano tutte le componenti della retribuzione, quali:

RETRIBUZIONE BASE

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI A CARICO


DELL’AZIENDA E A CARICO DEL LAVORATORE

ONERI SOCIALI FISCALIZZATI

ASSEGNI FAMILIARI

9 Contabilità e bilancio
La retribuzione base
Rappresenta un costo di esercizio per l’impresa che va rilevato in un
apposito conto.
Contemporaneamente, deve essere rilevato il sorgere del debito verso i
dipendenti.
ESEMPIO: La società Pippo S.p.A. liquida le retribuzioni del mese di gennaio
al personale dipendente per € 9.000.

LIBRO MASTRO
Stipendi e salari (CE) Personale c/retribuzioni (SP)
a) 9.000 9.000 a)

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
STIPENDI E a PERSONALE 9.000 9.000
a)
SALARI (CE) C/RETRIBUZIONI
(SP)
10 Contabilità e bilancio
I contributi previdenziali a carico dell’azienda

Per legge, anche l’azienda è tenuta a versare contributi a favore degli


enti previdenziali (es. INPS – Istituto Nazionale Previdenza Sociale), i
quali si occupano di fornire ai dipendenti prestazioni pensionistiche e
assistenziali (quali trattamenti pensionistici e trattamenti per
disoccupazione, malattia e maternità).
L’entità dei contributi a carico dell’azienda è fissata in percentuale delle
retribuzioni lorde erogate nel periodo di riferimento.
I contributi a carico dell’impresa rappresentano un costo di esercizio,
che contribuisce ad incrementare il costo complessivo del lavoro da
essa sostenuto.

11 Contabilità e bilancio
I contributi previdenziali a carico dell’azienda
Comportano la rilevazione di un costo d’esercizio per oneri sociali.
Allo stesso tempo, comportano l’incremento del debito dell’azienda nei
confronti degli enti previdenziali ed assistenziali.

ESEMPIO: La società Pippo S.p.A. rileva i contributi previdenziali a carico


dell’azienda per € 2.500.
LIBRO MASTRO
Oneri sociali (CE) Debiti v/istituti previdenziali (SP)
b) 2.500 2.500 b)

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
ONERI a DEBITI V /ISTITUTI 2.500 2.500
b)
SOCIALI (CE) PREVIDENZIALI (SP)

12 Contabilità e bilancio
I contributi previdenziali a carico del lavoratore

Anche i lavoratori sono tenuti a versare dei contributi a favore degli


enti previdenziali ed assistenziali.
L’entità dei contributi è fissata in % alla retribuzione lorda percepita dal
lavoratore nel periodo di riferimento.

Il lavoratore non versa direttamente le imposte e i contributi agli enti


previdenziali ed assistenziali. E’ il datore di lavoro (agendo in qualità di
sostituto d’imposta) che si occupa del versamento degli stessi, dopo
averli trattenuti dalla retribuzione erogata al dipendente.

13 Contabilità e bilancio
I contributi previdenziali a carico del lavoratore
Comportano la riduzione del debito nei confronti del dipendente.
Allo stesso tempo, comportano l’incremento del debito dell’impresa nei
confronti degli enti previdenziali ed assistenziali.
ESEMPIO: La società Pippo S.p.A. rileva i contributi a carico del lavoratore
per complessivi € 1.000.
LIBRO MASTRO
Personale c/retribuzioni (SP) Debiti v/istituti previdenziali (SP)
c) 1.000 a) 9.000 b) 2.500
c) 1.000

LIBRO GIORNALE

DARE + data AVERE -


PERSONALE a
c) DEBITI V /ISTITUTI
C/RETRIBUZIONI (SP) PREVIDENZIALI (SP) 1.000 1.000

14 Contabilità e bilancio
Gli oneri sociali fiscalizzati
Al fine di ridurre l’incidenza degli oneri sociali sul costo del lavoro, per
particolari tipologie di imprese sono previsti gli oneri sociali fiscalizzati,
che rappresentano rettifiche di oneri sociali a carico dell’impresa, per cui:
• il conto «oneri sociali fiscalizzati» rettifica gli oneri sociali a CE;
• in contropartita si riduce il debito v/istituti previdenziali.
ESEMPIO: La società Pippo S.p.A. può fruire di oneri sociali fiscalizzati per
€ 200.
LIBRO MASTRO
Debiti v/istituti previdenziali (SP) Oneri sociali fiscalizzati (CE)
d) 200 b) 2.500 d) 200
c) 1.000

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
DEBITI V/ a ONERI SOCIALI
d) 200 200
ISTITUTI FISCALIZZATI
PREVIDENZIALI (CE)
(SP)
15 Contabilità e bilancio
Gli assegni familiari
Gli assegni familiari appresentano un elemento aggiuntivo della
retribuzione, in funzione del numero dei componenti e del reddito
familiare. Sono corrisposti dall’impresa per conto dell’INPS, per cui:
• si rileva il debito v/dipendente che ha diritto a tali assegni;
• in contropartita si riduce il debito v/istituti previdenziali.
ESEMPIO: La società Pippo S.p.A. attribuisce assegni per il nucleo familiare
per € 100.
LIBRO MASTRO
Debiti v/istituti previdenziali (SP) Personale c/retribuzioni (SP)
d) 200 b) 2.500 c) 1.000 a) 9.000
e) 100 c) 1.000 e) 100
LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
DEBITI V/ a PERSONALE
e) 100 100
ISTITUTI C/RETRIBUZIONI
PREVIDENZIALI (SP)
(SP)
16 Contabilità e bilancio
1. Aspetti introduttivi

2. La liquidazione del costo del lavoro


dipendente

3. Il pagamento dei dipendenti e delle


ritenute fiscali

4. Gli acconti sulle retribuzioni

5. Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)

17 Contabilità e bilancio
Il pagamento dei dipendenti e le ritenute fiscali
Alle ritenute previdenziali si aggiungono quelle per le imposte sul reddito
(IRPEF) che il datore di lavoro trattiene in qualità di sostituto d’imposta.
Per legge, le ritenute fiscali si trattengono al momento del pagamento e
non della liquidazione del costo del personale.
ESEMPIO: La società Pippo S.p.A. paga il debito residuo verso il dipendente,
operando ritenute fiscali per € 1.500.
LIBRO MASTRO
Personale c/retribuzioni (SP) Erario c/ritenute (SP) Banche c/c (SP)
c) 1.000 a) 9.000 f) 1.500 f) 6.600
f) 8.100 e) 100

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
a Diversi
f) PERSONALE 8.100
C/RETRIBUZIONI ERARIO 1.500
(SP) C/RITENUTE (SP)
BANCHE C/C (SP) 6.600

18 Contabilità e bilancio
Il versamento degli oneri sociali e delle ritenute fiscali
Entro il 16 del mese successivo a quello della remunerazione, la società
verserà agli enti previdenziali e all’Erario, rispettivamente, gli oneri sociali
complessivi e le imposte:
ESEMPIO: La società Pippo S.p.A. provvede al versamento dei contributi e
delle ritenute fiscali.
LIBRO MASTRO
Debiti v/istituti previdenziali (SP) Erario c/ritenute (SP) Banche c/c (SP)
d) 200 b) 2.500 g) 1.500 f) 1.500 f) 6.600
g) 3.200 c) 1.000 g) 4.700

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
Diversi a 4.700
g) BANCHE C/C (SP)
DEBITI V/ ISTITUTI 3.200
PREVIDENZIALI (SP)
ERARIO 1.500
C/RITENUTE (SP)
19 Contabilità e bilancio
1. Aspetti introduttivi

2. La liquidazione del costo del lavoro


dipendente

3. Il pagamento dei dipendenti e delle


ritenute fiscali

4. Gli acconti sulle retribuzioni

5. Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)

20 Contabilità e bilancio
Gli acconti sulle retribuzioni
Talvolta l’impresa concede un anticipo sulle retribuzioni del mese. In tale
ipotesi si dovrà rilevare:
• un’uscita di denaro;
• contemporaneamente, un credito verso i dipendenti pari all’acconto.
ESEMPIO: La società Pippo S.p.A. concede un acconto sulle retribuzioni del
mese pari a € 300.
LIBRO MASTRO

Personale c/acconti (SP) Banche c/c (SP)


h) 300 h) 300

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
h) PERSONALE a BANCHE C/C (SP) 300 300
C/ACCONTI (SP)

21 Contabilità e bilancio
Gli acconti sulle retribuzioni
Al momento del pagamento delle retribuzioni, si registra l’estinzione del
debito verso i dipendenti, con contropartita l’uscita di denaro, al netto degli
acconti corrisposti.
ESEMPIO: La società Pippo S.p.A. paga retribuzioni ai dipendenti per € 1.500,
tenendo conto degli acconti versati.
LIBRO MASTRO
Personale c/acconti (SP) Personale c/retribuzioni (SP) Banche c/c (SP)
g) 300 h) 300 h) 1.500 h) 1.200

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
PERSONALE a Diversi 1.500
h)
C/RETRIBUZIONI (SP) PERSONALE
300
C/ACCONTI (SP)
BANCHE C/C 1.200
(SP)
22 Contabilità e bilancio
1. Aspetti introduttivi

2. La liquidazione del costo del lavoro


dipendente

3. Il pagamento dei dipendenti e delle


ritenute fiscali

4. Gli acconti sulle retribuzioni

5. Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)

23 Contabilità e bilancio
La retribuzione differita
Il costo del lavoro comprende, oltre ai salari e agli stipendi che vengono
corrisposti a scadenze prestabilite, unitamente ai relativi contributi
previdenziali e assistenziali, anche la cosiddetta «retribuzione differita»,
ossia la quota di trattamento di fine rapporto maturata nell’esercizio.

Il trattamento di fine rapporto (TFR) matura in proporzione alla durata


del rapporto di lavoro e per l’impresa rappresenta un costo aggiuntivo per
acquisire il fattore lavoro.
Alla fine di ogni esercizio deve essere rilevata:
• la quota capitale del TFR maturata nell’anno;
• la rivalutazione del debito per TFR generato negli anni precedenti
(tassata in via definitiva con un’imposta sostitutiva del 17%).
La somma di quota capitale maturata e rivalutazione costituisce il costo
di competenza dell’esercizio.
Trattandosi di una di retribuzione a corresponsione differita, il TFR viene
pagato ai dipendenti al momento dello scioglimento del rapporto di lavoro
o in situazioni particolari previste da norme di legge.

24 Contabilità e bilancio
Il trattamento di fine rapporto
In sede di scritture di assestamento, si rileva la quota di costo di competenza
per il TFR maturato nell’anno e, contestualmente, il debito per TFR da
corrispondere al dipendente, al netto dell’imposta sostitutiva da versare
all’Erario.
ESEMPIO: Il 31/12/X la società Pippo S.p.A. rileva la quota capitale di TFR
maturata nell’esercizio pari ad € 200 e la rivalutazione del TFR preesistente pari
ad € 100 (tassata con ritenuta del 17%).
LIBRO MASTRO
Trattamento di fine rapporto (CE) Debiti per TFR (SP) Erario c/imp. sost. (SP)
i) 300 i) 283 i) 17

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
TRATTAMENTO DI a Diversi 300
i)
FINE RAPPORTO (CE) DEBITI PER TFR 283
(SP)
ERARIO C/IMP. 17
SOST. (SP)
25 Contabilità e bilancio
Il trattamento di fine rapporto
Al momento dello scioglimento del rapporto di lavoro si rileva la
liquidazione del TFR al dipendente.
ESEMPIO: A giugno dell’anno X+1 la società Pippo S.p.A. liquida ad un
dipendente dimissionario un TFR lordo di complessivi € 1.000, di cui € 100
maturati nell’esercizio in corso e € 900 maturati nei precedenti esercizi.
LIBRO MASTRO
Personale
Trattamento di fine rapporto (CE) Debiti per TFR (SP) c/liquidazione (SP)
l) 100 l) 900 900 l) 1.000

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
Diversi a
l) PERSONALE 1.000
DEBITI PER TFR(SP) C/LIQUIDAZIONE
(SP) 900
TRATTAMENTO DI
FINE RAPPORTO (CE) 100
26 Contabilità e bilancio
Il trattamento di fine rapporto
Al momento del pagamento del TFR al dipendente si rilevano anche la ritenuta
fiscale per le imposte sui redditi e l’imposta sostitutiva a carico del lavoratore.
ESEMPIO: Il 30/6/X+1 la società Pippo S.p.A. effettua il pagamento del TFR al
dipendente dimissionario, trattenendo le ritenute fiscali pari ad € 38 e
l’imposta sostitutiva per € 12.
LIBRO MASTRO
Personale Erario c/ritenute Erario c/imp. sost.
c/liquidazione(SP) Banche c/c (SP) (SP) (SP)
m) m) 950 m) 38 m) 12
1.000 l) 1.000

LIBRO GIORNALE
DARE + data AVERE -
a Diversi
m) PERSONALE 1.000
C/LIQUIDAZIONE BANCHE C/C (SP) 950
(SP) ERARIO
C/RITENUTE (SP) 38
ERARIO C/IMP. 12
SOST. (SP)
27 Contabilità e bilancio

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