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5000 euro per il prestatore, in riferimento alla totalità degli utilizzatori e nel corso di un
anno solare;
5000 euro per l’utilizzatore, in riferimento alla totalità dei prestatori e nel corso di un
anno solare;
2500 euro nel corso di un anno solare, in riferimento alla totalità delle prestazioni fornite
dal prestatore allo stesso utilizzatore.
Ma come funziona la dichiarazione dei redditi, per il lavoro autonomo occasionale? E qual è
invece il rapporto tra dichiarazione dei redditi e stage?
Come compilare la dichiarazione dei redditi per il lavoro autonomo occasionale? A fornire una
risposta sono l’articolo 2222 del Codice Civile e l’INPS.
Questo, a patto che il reddito da prestazione occasione sia uguale o inferiore ai 4.800 euro
lordi. Perché proprio 4.800 euro? Perché l’articolo 13 del DPR n. 917/86 (TUIR) stabilisce che, i
prestatori d’opera che effettuano prestazione occasionale, possano detrarre una percentuale
decrescente all’aumentare del reddito. Percentuale, questa, che non è cumulabile con altre
detrazioni e non deve essere rapportata al periodo di lavoro. La detrazione fino a 4.800 euro è di
1.104 euro, il che azzera l’IRPEF dovuta.
Chi effettua una prestazione occasionale, infatti, deve applicare la ritenuta d’acconto, un vero
e proprio obbligo, stabilito dalla legge: il soggetto che presta l’opera è tenuto ad applicare una
ritenuta del 20% sul lordo percepito. Fino a 4.800 euro l’anno, la ritenuta d’acconto subita
non è invece dovuta. Tuttavia, inserendo il reddito da prestazione occasionale in dichiarazione
dei redditi, la ritenuta diventa credito d’imposta e può essere utilizzata per compensare il
versamento di altre imposte.
1 di 2 01/01/2024, 21:03
Prestazioni occasionali e dichiarazione dei redditi: guida | Adecco https://www.adecco.it/come-trovare-lavoro/prestazioni-occasionali-e-d...
Se si superano invece i 4.800 euro di reddito da prestazione occasionale nell’anno solare, oppure
insieme ai 4.800 euro (o meno) si sono percepiti altri redditi, la dichiarazione è
obbligatoria.
Chi è soggetto al 730, deve inserire i redditi nel quadro D al rigo D5. Nella colonna 1 va
inserita la tipologia di reddito (1 per redditi derivanti da attività commerciali, 2 per redditi
derivanti da attività di lavoro autonomo), nella colonna 2 i redditi lordi percepiti, nella colonna 3
le eventuali spese sostenute, nella colonna 4 le ritenute d’acconto subite.
Se anziché il 730 si compila il Modello PF, i redditi che derivano dalle prestazioni occasionali
vanno inseriti nel quadro RL (“redditi diversi”) al rigo RL15. Nella colonna 1 si andrà ad
inserire il reddito mentre nella colonna 2 le spese sostenute. Al rigo RL20 bisognerà invece
riportare la somma delle ritenute d’acconto subite.
Lo stage, così come le borse di studio, rappresenta un reddito assimilato a quello da lavoro
dipendente. A stabilirlo è l’art. 50 del Testo unico delle imposte sui redditi (il cosiddetto
“Tuir”).
Ecco dunque che lo stagista deve presentare la dichiarazione dei redditi se il reddito percepito è
maggiore a 8.174 euro l’anno. Se invece riceve solo un rimborso spese, oppure un reddito
inferiore, non è tenuto ad inserire nel 730 quanto percepito per lo stage.
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