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Quadro RR dei contributi per contribuenti

forfettari
La compilazione del quadro RR del modello Redditi per i contributi
previdenziali dei contribuenti in Regime Forfettario.
di Federico Migliorini - mercoledì 16 Febbraio 2022 ore 10:57

I contribuenti in regime forfettario sono tenuti alla


compilazione del quadro RR del modello Redditi P.F. per
determinare i contributi dovuti alla gestione separata, o alla
gestione artigiani e commercianti dell’INPS. Vediamo come
deve essere compilato il quadro.

Il quadro RR del modello Redditi P.F. è il quadro dedicato alla


determinazione dei contributi previdenziali dovuti da particolari
tipologie di contribuenti. Si tratta dei soggetti titolari di partita
IVA tenuti al versamento dei contributi dovuti a due diverse
gestioni previdenziali dell’INPS. Si tratta della:

Gestione Artigiani e Commercianti – Due gestioni previdenziali a cui


sono obbligatoriamente tenuti ad iscriversi gli artigiani e i commercianti, per
determinare i contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale;

Gestione Separata – Si tratta della gestione previdenziali a cui sono tenuti


ad iscriversi i professionisti, di cui all’articolo 2, comma 26, della Legge n.

335/95, privi di una specifica Cassa di previdenza, o per i quali non


sussista l’obbligo di iscrizione ad una Cassa professionale esistente.

Queste categorie di soggetti, nel caso in cui adottino il regime


fiscale forfettario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della
Legge n. 190/14, così come modificato dalla Legge n. 208/15 e
ss.mm., sono tenuti alla compilazione del quadro RR del modello
Redditi PF al fine di determinare i contributi dovuti per a saldo per
l’anno precedente e gli acconti eventualmente dovuti per l’anno di
imposta in corso.
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IL REGIME FORFETTARIO PER I CONTRIBUENTI MINORI

Indice degli Argomenti

Quadro RR: contributi di artigiani e commercianti in regime forfettario


La riduzione contributiva per artigiani e commercianti in regime
forfettario
I contributi di artigiani e commercianti eccedenti il minimale

Quadro RR: contributi dei professionisti in gestione separata in regime


forfettario
I contributi gestione separata: il minimale e il massimale
Termini e modalità di versamento dei contributi INPS
E’ possibile compensare nel modello F24 i contributi INPS?
Contributi previdenziali nel regime forfettario

Quadro RR: Contributi Di Artigiani E Commercianti In


Regime Forfettario

In linea generale i contribuenti tenuti al versamento dei


contributi previdenziali devono preventivamente definire quale
sia la base imponibile da prendere a riferimento per determinare
i contributi dovuti. In particolare, si tratta di determinare i
contributi a saldo dovuti nel periodo di imposta e gli eventuali
acconti dovuti per l’anno di imposta in corso.

Per la determinazione della base imponibile, quindi, occorre fare


riferimento nel modello Redditi Persone Fisiche ai redditi indicati
nei quadri RF, RG, RH, LM. Mentre, per i soci di SRL “non
trasparenti“, il riferimento è anche all’importo del rigo RN1
(Reddito), meno l’importo del rigo RN5 (Perdite) del modello
Redditi Società di Capitali, rapportato alla quota di partecipazione
del socio (Circolare Inps n. 102/2003).
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Come sappiamo i contribuenti che adottano il regime fiscale
forfettario possono beneficiare una specifica determinazione del
reddito imponibile tassato attraverso l’applicazione dell’imposta
sostitutiva del 5% (per i primi 5 anni di attività), o del 15% (per
tutti gli altri anni di permanenza nel regime). Il reddito imponibile,
si determina, quindi, forfettariamente applicando la specifica
percentuale di redditività (c.d. “coefficienti di redditività“) ai
ricavi incassati nell’anno. Per i contribuenti che hanno aderito al
regime forfetario, quindi, la base imponibile contributiva è pari
alla somma degli importi indicati nelle colonne 5 dei righi da
LM22 a LM30 del modello Redditi Persone Fisiche, esposti per
intero, aventi natura di reddito di impresa, al netto delle perdite
pregresse relative ai medesimi redditi indicate al rigo LM37.

La riduzione contributiva per artigiani e commercianti in regime


forfettario

Nel caso in cui sia stata applicata la riduzione del reddito


forfettario, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 1, comma 65,
della Legge n. 190/14 (c.d. “riduzione contributiva del 35%“),
il reddito da considerare è costituito dalla sommatoria dei redditi di
impresa, decurtati dei contributi versati nell’anno e
successivamente decurtati delle perdite pregresse relative a tali
redditi. Sulla base della base imponibile saranno applicate le
aliquote contributive per gli artigiani e per i commercianti al fine
di determinare eventuali contributi eccedenti il minimale dovuti.

I contributi di artigiani e commercianti eccedenti il minimale


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Il contributo per il 2022 è dovuto sulla totalità dei redditi
d’impresa del 2022 per la quota eccedente il minimale di 16.243
euro annui e fino al limite della prima fascia di retribuzione annua
pari a 48.279 euro. Oltre il limite, viene confermata l’aumento
dell’aliquota di un punto percentuale previsto dall’art. 3-ter
del D.L. 384/92, convertito con modificazioni dalla Legge n.
438/92. Le aliquote contributive, pertanto, sono le seguenti:

SCAGLIONE
SOGGETTI
DI ARTIGIANI COMMERCIA
INTERESSATI
REDDITO
Titolari di qualunque fino a €
24%
24,48%

età e coadiuvanti/ 48.279,00

coadiutori di età superiore a


25% 24,48%
superiore ai 21 anni € 48.279,00
fino a €
Coadiuvanti/coadiutori 22,80%
23,28%

48.279,00

di età non superiore


superiore a
ai 21 anni 23,80% 24,28%
€ 48.279,00

Quadro RR: Contributi Dei Professionisti In Gestione


Separata In Regime Forfettario

Per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS, la


base imponibile previdenziale è rappresentata dalla totalità dei
redditi prodotti quale reddito di lavoro autonomo
professionale dichiarato ai fini IRPEF compreso quello in forma
associata e/o quello proveniente, se adottato professionalmente,
dal regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile oppure dal
regime forfettario. In linea generale, possiamo dire che i quadri di
riferimento nel modello Redditi Persone Fisiche sono:
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Il quadro RE, quadro dedicato alla determinazione del reddito da lavoro
autonomo per i professionisti in contabilità semplificata;

Il quadro RH, legato alla determinazione del reddito da partecipazione;

Il quadro l’LM, legato alla determinazione del reddito in regime forfettario.

In particolare, per i professionisti che adottano il regime


forfettario, tenuti all’iscrizione alla gestione separata, la base
imponibile contributiva è determinata dalla differenza tra gli
importi dei righi:

LM34 (reddito lordo), e

LM37 (perdite pregresse).

In caso di contestuale svolgimento di attività di impresa e di


lavoro autonomo, i redditi da considerare saranno solo quelli
derivanti dall’attività di lavoro autonomo al netto delle eventuali
perdite pregresse relative a tali attività.

La sezione II del quadro RR è strutturata in modo tale da dare


evidenza a tutti i redditi assoggettati a contribuzione alla gestione
separata nell’anno in cui hanno concorso al raggiungimento del
massimale contributivo (pari a 105.014 euro), oltre il quale nella
gestione separata non è più dovuto il versamento dei contributi,
sia nel caso in cui i redditi siano derivanti da lavoro autonomo
professionale, sia nel caso in cui derivino da redditi diversi da
quelli di lavoro autonomo. Questo significa, ad esempio, che in
caso di svolgimento in un anno di diversi rapporti assoggettati al
contributo alla gestione separata INPS, è possibile verificare i
redditi che concorrono al massimale annuo per cui sono già
stati versati contributi e, conseguentemente, l’eventuale quota di
reddito professionale, ancora da assoggettare a contribuzione.
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Il contribuente che produce reddito da lavoro autonomo ai sensi
dell’articolo 53 del TUIR, obbligato alla contribuzione in Gestione
separata, deve compilare la sezione II del quadro RR anche nei
casi in cui:

Non sia stato prodotto alcun reddito a seguito di eventi particolari;

Sia stato raggiunto il massimale come parasubordinato (così da non

assoggettare a contribuzione anche la parte quale libero professionista)


indicando correttamente sia il codice 1 sia il codice 3;

Quando il reddito da lavoro comprende anche compensi percepiti sui quali il


sostituto di imposta ha assolto l’obbligo contributivo, come ad esempio per
la gestione ex Enpals. Il reddito esposto con il codice 5 deve essere al netto

dei componenti negativi di competenza dello stesso reddito.

Determinata la base imponibile, il contributo dovuto viene


calcolato applicando l’aliquota del 24% o del 26,23%, a
seconda se il soggetto sia coperto o meno da altra previdenza
obbligatoria.

I contributi gestione separata: il minimale e il massimale

Per l’anno 2022 il massimale di reddito previsto dall’articolo 2,


comma 18, della Legge n. 335/95 è pari a 105.014,00 euro.
Pertanto, le aliquote per il 2022 si applicano, con i criteri sopra
indicati, facendo riferimento ai redditi conseguiti dagli iscritti alla
Gestione separata fino al raggiungimento del citato massimale. Per
l’anno 2022 il minimale di reddito previsto dall’articolo 1, comma
3, della legge 2 agosto 1990, n. 233, è pari a 16.243,00 euro.
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Termini E Modalità Di Versamento Dei Contributi
INPS

I contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il


minimale (per artigiani e commercianti) e la contribuzione dovuta
per gli iscritti alla Gestione separata, devono essere versati alle
scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi. La
scadenza ordinaria, quindi, è quella del 30 giugno o il 31 luglio
con la maggiorazione dello 0.40% a titolo di interesse corrispettivo
ed entro il 30 novembre (per il secondo acconto).

Gli interessi corrispettivi devono essere versati separatamente


dai contributi, utilizzando le seguenti causali contributo:

“API” (artigiani) e la codeline INPS utilizzata per il versamento del relativo


contributo;

“CPI” (commercianti) e la codeline INPS utilizzata per il versamento del


relativo contributo;

“DPPI” nel caso dei liberi professionisti.

In caso di rateizzazione, questa può avere ad oggetto


esclusivamente i contributi dovuti sulla quota di
reddito eccedente il minimale imponibile, con esclusione dei
contributi dovuti sul minimale predetto, ancorché risultanti a
debito del contribuente nel quadro RR, in quanto non versati in
tutto o in parte all’atto della compilazione del modello redditi.

Per i liberi professionisti la rateizzazione può essere effettuata sia


sul contributo dovuto a saldo, che sull’importo del primo acconto.
La prima rata deve essere corrisposta entro il giorno di scadenza
del saldo e/o dell’acconto, le altre rate alle scadenze indicate nel
modello Redditi. In ogni caso il pagamento rateale deve essere
completato entro il mese di novembre.
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Gli interessi devono essere corrisposti utilizzando, per ogni sezione
del modello, l’apposita causale (API o CPI o DPPI) e, per gli
artigiani e commercianti, la stessa codeline relativa al contributo
cui afferiscono. Essi decorrono dal termine previsto per il
versamento in via ordinaria dell’acconto e/o del saldo,
eventualmente differito, che coincide con il termine di versamento
della prima rata.

Compilazione del modello F24

Per la compilazione del modello F24 relativo al pagamento dei


contributi INPS in caso di pagamento a rate:

Gli interessi devono essere esposti separatamente dai contributi in un rigo


separato;

Le causali da utilizzare per il pagamento dei soli contributi sono: CP, CPR,

AP, APR, P10, P10R, PXX, PXXR. Mentre, per il pagamento degli interessi
comprensivi anche della maggiorazione, devono essere utilizzate le causali
CPI o API o DPPI;

La rateizzazione riguarda i contributi dovuti e la maggiorazione dello


0,40% nel caso in cui il versamento della prima rata sia effettuato dal 1°
luglio al 31 luglio.

E’ Possibile Compensare Nel Modello F24 I


Contributi INPS?

Gli importi dei contributi previdenziali dovuti risultanti dal


modello RR, qualora risultino a credito possono essere portati in
compensazione nel modello F24 (anche a saldo zero).

La compensazione avviene nel modello F24 indicando come


periodo di riferimento esclusivamente l’anno oggetto di
dichiarazione. Le compensazioni che, invece, riguardano
l’annualità dichiarativa precedente effettuate entro la data di
presentazione della dichiarazione dei redditi devono essere
riportate esclusivamente nelle colonne 21 o 35 del quadro RR del
modello redditi P.F.

L’eventuale credito residuo che riguarda l’annualità precedente al


netto di quanto compensato, deve essere indicato nelle colonne 22
e 36, e dovrà essere oggetto di domanda di rimborso oppure di
compensazione contributiva.

Per effettuare la compensazione il contribuente deve indicare nel


modello F24:

La causale contributo AP o AF (artigiani) o CP o CF (commercianti);

Il codice sede, e il codice INPS;

Il periodo di riferimento (anno);

L’importo che si intende compensare.

Anche i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata possono


compensare con il modello F24 l’eventuale importo risultante a
credito ed esposto al rigo RR8, colonna 4, del quadro RR. Per gli
importi risultanti a credito e non compensati, il professionista deve
presentare una istanza di rimborso utilizzando la modalità
Online prevista sul sito dell’Inps.

Contributi Previdenziali Nel Regime Forfettario

Sei anche tu un contribuente che adotta il regime fiscale


forfettario e devi determinare i contributi dovuti alla
Gestione Separata o alla Gestione Artigiani o Commercianti
dell’Inps? Se hai dubbi o semplicemente ti serve aiuto per la
compilazione del modello Redditi, saremo lieti di aiutarti con una
consulenza personalizzata. Segui il link sottostante descrivici la tua
situazione ed i tuoi principali dubbi. Ti risponderemo con il
preventivo per una consulenza in grado di risolvere i tuoi dubbi.

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Federico Migliorini
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Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale.


Aiuto imprenditori e professionisti nella
pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di
impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare.
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