- IAS 37 e IAS 19
Dott. RENZO PARISOTTO Universit degli Studi di Bergamo Anno accademico 2011/2012
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FTA: transizione agli Ias; riflessi fiscali fondi rischi ed oneri nella Circolare 262/05
relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca
Sono esclusi dallapplicazione dello IAS 37 gli strumenti finanziari che, invece, sono disciplinati dallo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.
La rilevazione di un accantonamento presuppone lesistenza alla data di bilancio di unobbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato. Il verificarsi dellevento che fa sorgere un impegno di risorse per adempiere lobbligazione pu essere: probabile; possibile; remoto
un'impresa ha un'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, legale o implicita, quale risultato di un evento passato; probabile che, per adempiere all'obbligazione, sar necessario limpiego di risorse; limporto dellobbligazione pu essere determinato (stimato) con sufficiente attendibilit.
Se tutte le condizioni citate non sono soddisfatte, non deve essere rilevato alcun accantonamento.
obbligazione legale: obbligazione prevista da un contratto o da una legge che genera un impegno vincolante dal quale limpresa non pu sottrarsi; obbligazione implicita: obbligazione che sorge come risultato di una prassi consolidata da parte dellimpresa che fa ritenere che essa si assumer le responsabilit legate allevento e genera nei confronti dei terzi laspettativa che onorer tale impegno.
In presenza di passivit potenziali il cui verificarsi solo possibile non deve essere effettuata alcuna rilevazione contabile, ma devono essere fornite esclusivamente alcune informazioni integrative. Se invece la probabilit di impiegare risorse proprie per adempiere allobbligazione remota, non richiesta alcuna informativa integrativa. La valutazione di un accantonamento richiede lutilizzo di elementi di stima quali: giudizio maturato dalla direzione aziendale esperienza di operazioni simili relazioni di periti indipendenti evidenze aggiuntive di fatti verificatisi dopo la data di chiusura del bilancio
Gli accantonamenti si differenziano dalle altre passivit, quali debiti commerciali e stanziamenti per debiti presunti, perch non vi certezza in merito alla scadenza o allimporto della spesa futura richiesta per ladempimento. I debiti commerciali, invece, sono passivit da pagare per beni e servizi che sono stati ricevuti o forniti e sono stati fatturati o formalmente concordati con il fornitore. Relazione tra accantonamenti e passivit potenziali Generalmente, tutti gli accantonamenti sono potenziali, in quanto incerti nella data del loro accadimento o nellimporto: tuttavia, nel principio contabile 37, il termine potenziale utilizzato con riferimento a quelle passivit e attivit che non sono rilevate, poich la loro esistenza sar confermata solamente al verificarsi, o meno, di uno o pi eventi futuri incerti e non totalmente sotto il controllo dellimpresa. In sostanza, il termine passivit potenziale utilizzato per identificare le passivit che non soddisfano le condizioni previste per la rilevazione in bilancio
PASSIVITA PROBABILE
(quantificabile attendibilmente)
POSSIBILE
(ma non probabile)
REMOTA
SI ACCANTONAMENTO
NO ACCANTONAMENTO NO ACCANTONAMENTO
SI DISCLOSURE
SI DISCLOSURE
NO DISCLOSURE
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FTA: transizione agli Ias; riflessi fiscali fondi rischi ed oneri nella Circolare 262/05
relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca
Valutazione dellaccantonamento
Laccantonamento deve rappresentare la migliore stima della spesa richiesta per adempiere allobbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio. La migliore stima della spesa richiesta per adempiere allobbligazione attuale lammontare che limpresa ragionevolmente sosterrebbe per estinguere lobbligazione alla data di riferimento del bilancio o per trasferirla a terzi a quella data.
Il tasso (o i tassi) di attualizzazione deve essere determinato al lordo delle imposte e deve essere tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passivit - riflessi fiscali rinvio.
Se laccantonamento attualizzato, lammontare dello stesso, iscritto in bilancio, aumenta in ciascun esercizio per riflettere il trascorrere del tempo: tale incremento deve essere rilevato come interesse passivo. (N.B. Diversa interpretazione in punto Bankitalia vedi oltre e fiscale)
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Un accantonamento deve essere utilizzato soltanto per il pagamento delle spese per le quali esso stato originariamente iscritto. Limputazione di costi ad un accantonamento originariamente rilevato per altro scopo significa mascherare limpatto economico di due eventi diversi.
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FONDI DI QUIESCENZA (fondi pensione e fondi per indennit di cessazione di rapporti vari) Fondi indennit per cessazione di collaborazione coordinate e continuative, per cessazione di rapporti di agenzia e per indennit suppletiva di clientela: poich tali fattispecie si configurano come obbligazioni attuali alla data della transizione, limpresa dovr procedere alliscrizione di tali fondi (accantonamenti). Trattandosi di passivit con un lungo differimento, i relativi importi saranno attualizzati ad un tasso di mercato, al lordo di imposte e tenuto conto dei rischi specifici connessi alla passivit.
FONDO IMPOSTE CORRENTI E FONDO IMPOSTE DIFFERITE Fondo imposte correnti: il fondo accoglie le passivit per imposte probabili connesse a contenziosi in corso. Liscrizione di tale tipologia di fondo segue le regole previste dallo IAS 37 e non si rilevano particolari differenze rispetto a quanto previsto dai principi contabili italiani. In relazione ai debiti per passivit fiscali correnti non si rilevano differenze di trattamento contabile rispetto ai principi nazionali. Gli acconti dimposta versati e le ritenute subite non possono essere iscritte come crediti, ma devono essere classificati a riduzione della passivit per imposte correnti, al fine di esporre in bilancio il saldo netto risultante dalla dichiarazione dei redditi. Tuttavia, anche i principi contabili nazionali contengono tale previsione.
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Transizione agli Ias segue Fondo imposte differite: il trattamento contabile delle imposte differite regolato dallo IAS 12, e quindi non rientra nel campo di applicazione dello IAS 37.
FONDO MANUTENZIONI CICLICHE I fondi manutenzioni cicliche non presentano i requisiti di iscrivibilit di un accantonamento previsti dallo IAS 37 e conseguentemente, se esistenti alla data della transizione, dovranno essere eliminati.
FONDO PRE BUONI SCONTO E CONCORSI A PREMIO Il fondo presenta le caratteristiche di iscrivibilit previste dallo IAS 37 e se il suo ammontare era stato determinato secondo le indicazioni fornite dal principio contabile nazionale n. 19 non si configura la necessit di procedere a rettifiche. Infatti, il principio contabile nazionale n. 19 prevede che il fondo in oggetto sia determinato in base alla percentuale di ritorno dei buoni, e quindi in base al tipo di prodotto, di campagna pubblicitaria a sostegno delloperazione, al numero dei buoni emessi, al valore unitario dello sconto o del premio, alla propensione al consumatore allacquisto del prodotto oggetto dei buoni e tenendo conto dellesperienza passata e di elaborazioni statistiche per operazioni similari. In sostanza, le indicazioni fornite dal principio contabile nazionale n. 19 consentono di effettuare la miglio stima della passivit in questione, secondo una logica allineata a quella dello IAS 37.
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Transizione agli Ias segue FONDO MANUTENZIONE E RIPRISTINO DI BENI GRATUITAMENTE DEVOLVIBILI E DI BENI DI AZIENDA IN AFFITTO I beni gratuitamente devolvibili e i beni di azienda in affitto comportano per limpresa un vero e proprio obbligo giuridico di restituire al concedente i beni in perfette condizioni di funzionamento; conseguentemente, in presenza di tali fattispecie, limpresa ha senza dubbio unobbligazione attuale. Tale obbligazione comporta la necessit di iscrivere un apposito fondo per la manutenzione o il ripristino dei beni in perfette condizioni di funzionamento. Tuttavia lo IAS 37 ribadisce che lobbligazione deve essere rilevata soltanto quando risulta da un evento passato. Al paragrafo 19 precisa, tra laltro, che i costi di smantellamento di uninstallazione petrolifera o una centrale nucleare sono rilevati se limpresa obbligata a sanare il danno causato. Pertanto, se i beni devolvibili sono gi in perfette condizioni di funzionamento non ci sono danni causati, n necessit di effettuare accantonamenti. In definitiva, ai fini del mantenimento in bilancio o della contabilizzazione degli accantonamenti in oggetto, dovranno essere analizzate le singole ipotesi.
FONDO PER COSTI SU LAVORI SU COMMESSA Leffetto pi significativo della transizione la rettifica del valore contabile delle rimanenze, per il passaggio dal metodo della commessa completata (non ammissibile) al metodo della percentuale di completamento, con corrispondente incremento della posta di netto che accoglier il saldo delle rettifiche per il passaggio agli IAS.
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FONDI PER COPERTURA PERDITE DI SOCIET PARTECIPATE Con riferimento ai fondi per copertura perdita di societ partecipate, con particolare riferimento ai requisiti di iscrivibilit previsti dallo IAS 37, occorre esaminare il criterio di valutazione adottato per la loro valutazione. Se si rende applicabile il metodo del patrimonio netto, vi la necessit di rilevarle ai sensi dello IAS 28 (paragrafo 30). Diverso il caso della valutazione al costo o in conformit con lo IAS 39. In questi casi la rilevazione delle previste perdite della partecipate rientrano nel pi ampio tema della valutazione delle partecipazioni, e di esse si tiene conto nellambito dellimpairment test sulle partecipazioni stesse o della misurazione del loro fair value. Tuttavia, nellipotesi in cui il valore della partecipazione sia azzerato, e la partecipante sia impegnata a coprire le perdite della partecipata andr comunque effettuato un accantonamento a fronte di tali perdite in conformit agli IAS 27 e 28.
FONDO RECUPERO AMBIENTALE La fattispecie connessa al recupero ambientale pu presentarsi sotto diverse forme; a seconda dei casi e del tipo di impresa, la stessa pu avere obblighi di tipo legale (derivanti da normative nazionali o di settore) oppure unobbligazione implicita (derivante da azioni o decisioni che limpresa stessa ha intrapreso in tema di recupero ambientale, tali da aver creato valide aspettative nei terzi a che tale recupero verr effettuato). In entrambi i casi ricorrono i requisiti di iscrivibilit, previsti dallo IAS 37. Al momento agli IAS sar necessario: - analizzare il differimento di tali fondi (che per loro natura, presentano, probabilmente, scadenza
temporale oltre i 12 mesi) e procedere a rettificarli per tener conto delleffetto dellattualizzazione; - esaminare i criteri di stima a suo tempo adottati, al fine di accertare la presenza della c.d. miglior stima.
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FONDO PER PREPENSIONAMENTO E RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE Liscrizione del fondo costi di ristrutturazione presenta, rispetto ai principi contabili nazionali, dei requisiti di iscrivibilit pi restrittivi. Infatti, tale tipologia di fondo pu essere iscritta o mantenuta nella situazione alla data della transizione soltanto se si verificano le condizioni previste dallo IAS 37 (paragrafi 70-83). In sostanza, per poter iscrivere un fondo di ristrutturazione, si deve essere in presenza di unobbligazione implicita ad effettuare la ristrutturazione. Pi precisamente lobbligazione presente se limpresa alla data di bilancio:
a)
ha un formale piano dettagliato che identifichi come minimo: - lattivit o la parte di attivit a cui si riferisce la ristrutturazione; - le principali localit interessate; - la localizzazione, le categorie e il numero approssimativo di persone che usufruiranno di indennit per cessazione anticipata del loro rapporto; - la stima dei costi da sostenere; - quando il piano sar attuato; ha fatto insorgere, nelle persone interessate, una valida aspettativa che la ristrutturazione sar realizzata.
b)
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Transizione agli Ias segue Per il principio contabile nazionale n. 19 la condizione per liscrizione semplicemente soddisfatta se limpresa, formalmente, decide di attuare tali piani di ristrutturazione e riorganizzazione. Questo, in quanto tali costi non sono correlabili a prestazioni future ed eliminano preesistenti situazioni di inefficienza; non ha, quindi, specifica rilevanza il fatto che sia stato dato o meno lannuncio a terzi del progetto di ristrutturazione. Sulla base dello IAS 37 la decisione di ristrutturazione, presa dal CdA prima della data di chiusura del bilancio, non d luogo ad una obbligazione implicita a meno che, prima di quella data, limpresa abbia definito formalmente il piano di ristrutturazione o abbia comunicato i principali aspetti della ristrutturazione alle persone coinvolte, tali da far sorgere laspettativa della sua realizzazione. Lo IAS 37 (paragrafo 80) prevede che un accantonamento per ristrutturazioni deve includere solo i costi diretti che derivano dalla ristrutturazione, che sono quelli necessariamente correlati alla ristrutturazione stessa e non quelli associati con le attivit in corso dellimpresa. Inoltre, nella determinazione del fondo di ristrutturazione non si deve tenere conto dei costi previsti nel paragrafo 81 dello IAS 37: in particolare, spese di riqualificazione e ricollocamento del personale in servizio, marketing, investimenti in nuovi sistemi o reti di distribuzione. Trattandosi, infatti, di costi riferibili alla conduzione futura dellattivit essi devono essere considerati indipendenti della ristrutturazione . Ugualmente non possono essere incluse nel fondo di ristrutturazione le perdite operative future identificabili alla data di ristrutturazione, a meno che non siano correlate ad un contratto oneroso.
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FONDI PER CONTRATTI ONEROSI Il principio internazionale stabilisce che un contratto definito oneroso quando i costi necessari e non discrezionali (pertanto, non evitabili) per ladempimento delle obbligazioni assunte sono maggiori dei benefici economici attesi dal contratto stesso. In tal caso, la perdita derivante dal contratto deve essere rilevata con apposito accantonamento. I costi non discrezionali previsti dal contratto sono rappresentati dal costo netto minimo di risoluzione del contratto e cio dal minore tra il costo di adempimento del contratto e quello derivante dallinterruzione dello stesso. Con riferimento ai contrati onerosi, anche il principio contabile nazionale n. 22 contiene analoga previsione. opportuno sottolineare come il paragrafo 69 dello IAS 37, precisa che prima di stabilire qualsiasi specifico accantonamento per un contratto oneroso, limpresa rileva qualsiasi perdita per riduzione di valore che le attivit coinvolte nel contratto hanno subito.
FONDI RISCHI BANCARI E FINANZIARI GENERALI La normativa nazionale consente agli Istituti bancari e creditizi laccantonamento ai fondi rischi bancari generali, al fine di fare fronte al rischio generale dellimpresa bancaria. Tali ammontari non possiedono i requisiti richiesti dallo IAS 37 e pertanto devono essere eliminati dal bilancio. La contropartita della riclassificazione costituita sempre da una riserva di patrimonio netto.
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L ABI, nel rilevare la mancanza di indicazioni in merito al trattamento fiscale da riservare alla eliminazione dei fondi non IAS compliant, ha espresso lavviso secondo cui, in virt del principio di neutralit che deve caratterizzare il passaggio ai principi contabili internazionali, lo storno dei fondi costituiti con accantonamenti gi dedotti (fondi esenti) fiscalmente irrilevante, nel senso che d luogo ad una sopravvenienza attiva (rectius incremento patrimoniale) non imponibile. Il riferimento operato dalla norma ai fondi che si considerano dedotti per effetto del riallineamento (per i quali stata espressamente sancita lirrilevanza fiscale delleliminazione) appare dettato dalla particolarit della fattispecie e non dallintenzione di prevedere un trattamento differenziato allinterno della categoria dei fondi esenti.
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Occorre tenere memoria extracontabile della loro composizione al fine di applicare il corretto trattamento fiscale (indeducibilit di future perdite e/o oneri a fronte dei quali il fondo era stato a suo tempo costituito fino a concorrenza della quota costituita con accantonamenti dedotti ovvero imponibilit della sopravvenienza in caso di mancato verificarsi degli stessi). Nel caso invece di fondi costituiti con accantonamenti non dedotti (fondi tassati) lirrilevanza fiscale dellincremento patrimoniale che si verifica per effetto dello storno del fondo deriva dal principio generale del divieto di doppia imposizione (art. 163 TUIR art. 67 D.p.r. 600/73).
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I NUOVI PRINCIPI CONTABILI Fondi Rischi Con riguardo ai Fondi Rischi, lo IAS 37 prescrive che possano essere stanziati accantonamenti a tali fondi solo qualora lazienda abbia in essere unobbligazione derivante da eventi passati, risulti probabile che per ladempimento di tale obbligazione si render necessario limpiego di risorse ed inoltre si sia in grado di stimare in modo attendibile la passivit. Diversamente da quanto previsto dalla disciplina contabile precedente, gli IAS/IFRS richiedono di dover procedere allattualizzazione dellaccantonamento, al fine di tener conto del differimento della passivit sino al momento in cui lazienda sar tenuta ad estinguere lobbligazione, qualora leffetto dovuto al trascorrere del tempo sia significativo.
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FTA - Effetto di transizione al 1 gennaio 2004 Fondi per rischi ed oneri I principi IAS/IFRS permettono liscrizione di fondi per rischi ed oneri solo se riconducibili ad unobbligazione esistente (legale od implicita), derivante da un evento passato, quantificabile attendibilmente e dalla quale probabile si render necessario un esborso di risorse per il suo adempimento. Inoltre, i principi in parola richiedono liscrizione del fondo per rischi ed oneri ad un valore attualizzato, in funzione del periodo stimato per lestinzione dellobbligazione, qualora leffetto tempo sia significativo. In fase di prima applicazione si provveduto a riclassificare i fondi per i quali riconosciuta pi propriamente la natura di debito. In dettaglio tali fondi sono principalmente riconducibili a: fondi per ferie non fruite dal personale (ricondotti tra le altre passivit), fondo interbancario di tutela dei depositi (ricondotto tra le altre passivit), fondi per quiescenza ed obblighi simili (ricondotto tra i debiti), fondo sostegno al reddito (ricondotto tra i debiti) ed il fondo rischi su partecipazioni ricondotto a voce propria. Inoltre, in fase di prima applicazione, si provveduto ad iscrivere i restanti fondi al loro valore attuale generando quindi un impatto positivo sul patrimonio netto derivante dal processo di attualizzazione pari a 8.564 migliaia di euro.
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Eliminazione fondi rischi - Storno dei fondi in FTA Quadro generale ANTE IAS
Eliminazione fondo in FTA NON IMPONIBILE: rilevazione imposte differite passive
IAS
EVENTO: Onere indeducibile Sopravv. Att. Tass. Utilizzo imp. diff.pass.
dedotto
Accantonamento a fondo
Eliminazione fondo in FTA NON IMPONIBILE: annullamento imposte anticipate se precedent. rilevate
non dedotto
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FTA: riflessi fiscali transizione agli Ias; riflessi fiscali fondi rischi ed oneri nella Circolare 262/05
relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca
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FONDI RISCHI E ONERI NELLO STATO PATRIMONIALE DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO - SEGUE-
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FONDI RISCHI E ONERI NELLO STATO PATRIMONIALE DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO - SEGUE-
Nella sottovoce "fondi di quiescenza e obblighi simili" vanno indicati esclusivamente i fondi di previdenza complementare a benefici definiti e quelli a contribuzione definita (semprech vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari) classificati come "fondi interni" ai sensi della vigente legislazione previdenziale. I restanti fondi di previdenza complementare ("fondi esterni") sono inclusi soltanto se stata rilasciata una garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Il rendiconto dei fondi interni allegato al bilancio della banca.
Nella sottovoce altri fondi figurano i fondi per rischi e oneri costituiti in ossequio a quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39, da ricondurre alle "altre passivit".
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FONDI RISCHI E ONERI NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO - SEGUE-
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FONDI RISCHI E ONERI NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO - SEGUE-
Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi di cui alla sottovoce b) (altri fondi) della voce 120 (fondi per rischi e oneri) del passivo dello stato patrimoniale. Gli accantonamenti includono anche gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo (maturazione degli interessi impliciti nell'attualizzazione).
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FONDI RISCHI E ONERI NELLO STATO PATRIMONIALE DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO SEGUE-
BILANCIO CONSOLIDATO
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FONDI RISCHI E ONERI NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO SEGUE-
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tipologia/natura della controversia; grado di "innovativit" della controversia; grado di "strategicit" della controversia; durata media della vertenza; "natura" della controparte.
Nel corso dellesercizio il Gruppo stato interessato da un significativo numero di verifiche fiscali seguite da appositi processi verbali di costatazione (PVC) e dai quali sono scaturiti avvisi di accertamento generalmente allo scadere dei termini previsti per legge. Si ricorda che in presenza di consolidato fiscale IRES tali accertamenti sono pure riprodotti in via solidale alla Capogruppo consolidante.
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IAS 37
IAS 37 attuale
Miglior stima dellesborso richiesto per adempiere allobbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio. Coincide con: il valore minimo o massimo; o il valore medio del range; o la ponderazione di tutti i possibili scenari.
IAS 37 rivisto
Ammontare che lentit ragionevolmente pagherebbe per estinguere lobbligazione alla data di bilancio. E il minore tra: il valore attuale delle risorse necessarie a soddisfare lobbligazione; lammontare che limpresa pagherebbe per cancellare lobbligazione; o lammontare che limpresa pagherebbe per trasferire a terzi lobbligazione.
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Lo IAS 19 disciplina il trattamento contabile delle tipologie di benefici ai dipendenti, ossia tutti i tipi di remunerazione erogati da unimpresa in cambio dellattivit lavorativa svolta, trattate dallo IAS 19 sono individuate nelle seguenti categorie di benefici: benefici a breve termine; benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro; benefici successivi al rapporto di lavoro; altri benefici a lungo termine; benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale (per i quali si applica lIFRS 2 Share-based Payment).
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I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro comprendono tutte le remunerazioni corrisposte successivamente alla interruzione del rapporto di lavoro. Lo IAS 19 identifica due tipologie di programmi.
Limpresa
obbligata a garantire un determinato livello di benefici ai dipendenti. Il rischio attuariale e il rischio di investimento ricadono non sul dipendente, ma sullimpresa
La contabilizzazione richiede complessi calcoli attuariali (ad esempio assunzioni di carattere demografico e finanziario) per stimare limporto che verr versato ai dipendenti (ed anche il momento di corresponsione).
Limpresa
ha solamente lobbligo di contribuire al fondo. Il rischio attuariale e il rischio di investimento ricade sul dipendente.
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Il Fondo TFR
Rientra nella disciplina dello IAS 19 Benefici per i dipendenti e, come confermato dallIFRIC, assimilabile ad un BENEFICIO SUCCESSIVOAL RAPPORTO DI LAVORO del tipo PIANI A BENEFICI DEFINITI
In bilancio va iscritta unobbligazione complessa che tiene conto di variabili demografiche e finanziarie che stima lammontare che si dovr pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro
Tale ammontare va attualizzato per tener conto del tempo che trascorrer prima delleffettivo pagamento tramite il c.d. Projected unit credit method che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unit addizionale di TFR e ogni unit, separatamente, per costruire lobbligazione finale.
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Assunzioni Demografiche:
mortalit; tasso di turnover del personale; mortalit; invalidit; cessazione dallazienda (dimissioni o licenziamento); richieste di anticipazioni.
Assunzioni Finanziarie
carriera economica futura dei lavoratori (comprese le ipotesi sulle promozioni a categorie superiori); andamento del reale potere dacquisto del denaro; successione dei tassi di investimento delle somme disponibili.
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Importo complessivo dellobbligazione dato dalla somma di: - passivit al 31/12 precedente; - oneri fin./interessi passivi; - costo previdenziale delle prestazioni correnti; +/- utili/perdite attuariali cumulate.
DBO al netto degli utili/perdite attuariali non rilevati Possibilit di non rilevare gli utili/perdite attuariali cumulate qualora siano inferiori al maggiore tra: - il 10% del VA dellobbligazione al termine del precedente esercizio; - il 10% del FV di qualsiasi attivit a servizio del piano al termine del precedente esercizio.
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Trattamento di fine rapporto a seguito della riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimarranno in azienda, mentre le quote di TFR maturande a partire dal 1 gennaio 2007 dovranno, a scelta del dipendente (da esercitarsi entro il 30.06.2007), essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda, la quale provveder a trasferire le quote di TFR al fondo gestito dallINPS (di seguito, Fondo di Tesoreria INPS) Nelle pagine che seguono si riportano gli schemi riepilogativi relativi alla destinazione del TFR maturando dall1.1.2007
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Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR maturando dall1.1.2007: prospetto di sintesi
1 - LAVORATORI ASSUNTI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2006
Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo)
Destinazione TFR maturando dall'1.1.2007 Opzioni dal mese di scelta Dal 1 gennaio 2007 al = periodo di paga in mese precedente a corso al momento quello di scelata della scelta
in azienda
n.a
ovvero lavoratori che al 31.12.2006 NON erano iscritti ad una forma di previdenza complementare
Al Fondo Tesoreria INPS, comprensivo delle rivalutazioni ex 2120 c.c. (per Al Fondo Tesoreria INPS le aziende con almeno 50 addetti)
n.a
in azienda
n.a.
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Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR maturando dall1.1.2007: prospetto di sintesi (segue)
1 - LAVORATORI ASSUNTI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2006 Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo) Versamento dal mese di luglio 1/B
B. ISCRITTI ALLA PREVIDENZA OBBLIGATORIA IN DATA ANTERIORE AL 29.04.1993 CHE AL 31.12.2006 VERSINO UNA QUOTA DEL TFR AD UNA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE
Opzioni
dal mese di scelta Dal 1 gennaio 2007 al = periodo di paga in mese precedente a corso al momento quello di scelata della scelta
n.a. aumento al 100% del TFR maturando da destinare alla previdenza complementare
n.a.
n.a.
n.a.
In azienda
n.a.
al 31.12.2006 versavano alla previdenza complementare una quota < del 100% del TFR
conferma quota < 100% TFR maturando da destinare alla previdenza complementare
Al Fondo Tesoreria INPS comprensivo delle rivalutazioni ex 2120 c.c., tutto il TFR maturando (v. messaggio INPS 10577 del 26.04.2007)
n.a.
Al Fondo Teoreria INPS, la quota di TFR NON OPTATA (per le aziende con almeno 50 addetti)
n.a.
Azienda
n.a.
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Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR maturando dall1.1.2007: prospetto di sintesi (segue)
1 - LAVORATORI ASSUNTI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2006 Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo) Versamento dal mese di luglio 1/C
C. ISCRITTI ALLA PREVIDENZA OBBLIGATORIA IN DATA ANTERIORE AL 29.04.1993 CHE AL 31.12.2006 NON VERSINO UNA QUOTA DEL TFR AD UNA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE
Opzioni
n.a.
Al Fondo Tesoreria INPS comprensivo elle rivalutazioni Al Fondo Tesoreria INPS ex 2120 c.c. ( per le aziende con almeno 50 dipendenti) In azienda Alla Previdenza complementare Alla Previdenza complementare la quota TFR optata Al Fondo Teoreria INPS, la quota di TFR NON OPTATA (per le aziende con almeno 50 addetti) n.a.
n.a.
100% del TFR maturando destinato alla previdenza complementare Destinazione del TFR maturando ad una forma pensionistica quota < 100% TFR maturando complementare destinato alla previdenza complementare
n.a.
Al Fondo Tesoreria INPS comprensivo delle rivalutazioni ex 2120 c.c., tutto il TFR maturando (v. messaggio INPS 10577 del 26.04.2007)
n.a.
n.a.
Azienda
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Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR maturando dall1.1.2007: prospetto di sintesi (segue)
2 - LAVORATORI ASSUNTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2006 Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo) Versamento dal mese successivo a quello di scelta con l'eccezione che per quelli assunti entro il 30.06.2007 il versamento dovr essere effettuato dal mese di luglio 2/A
A. ISCRITTI ALLA PREVIDENZA OBBLIGATORIA IN DATA SUCCESSIVA AL 28.04.1993
TFR maturando dalla data di assunzione Opzioni Dall'assunzione al mese precedente a quello di scelta dal mese di scelta = periodo di paga in corso al momento della scelta Al termine di 6 mesi dalla data di assunzione
Al Fondo Tesoreria INPS, Conferimento ad una forma comprensivo delle di previdenza rivalutazioni ex 2120 c.c. complementare (per le aziende con almeno 50 addetti)
n.a
Al Fondo Tesoreria INPS, comprensivo delle rivalutazioni ex 2120 c.c. Al Fondo Tesoreria INPS (per le aziende con almeno 50 addetti)
n.a
Al Fondo Tesoreria INPS, Nessuna opzione entro il 6 comprensivo delle mesi dalla data di rivalutazioni ex 2120 c.c. assunzione = tacito (per le aziende con conferimento del TFR almeno 50 addetti)
n.a.
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Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR maturando dall1.1.2007: prospetto di sintesi (segue)
2 - LAVORATORI ASSUNTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2006 Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo) Versamento dal mese successivo a quello di scelta con l'eccezione che per quelli assunti entro il 30.06.2007 il versamento dovr essere effettuato dal mese di luglio 2/B
B. ISCRITTI ALLA PREVIDENZA OBBLIGATORIA IN DATA ANTERIORE AL 29.04.1993
TFR maturando dalla data di assunzione Opzioni Dall'assunzione al mese Al termine di 6 mesi dal mese di scelta precedente a quello di = periodo di paga in corso dalla data di al momento della scelta scelta assunzione
Al Fondo Tesoreria INPS, comprensivo delle rivalutazioni ex 2120 c.c. (per le aziende con almeno 50 addetti)
n.a.
n.a.
Al Fondo Tesoreria INPS, 100% del TFR maturando comprensivo delle rivalutazioni da destinare alla Alla Previdenza complementare ex 2120 c.c. (per le aziende previdenza complementare con almeno 50 addetti)
n.a.
Alla Previdenza complementare Al Fondo Tesoreria INPS la quota TFR optata comprensivo delle rivalutazioni ex 2120 c.c., tutto il TFR Al Fondo Teoreria INPS, la maturando (v. messaggio INPS quota di TFR NON OPTATA 10577 del 26.04.2007) (per le aziende con almeno 50 addetti) Al Fondo Tesoreria INPS, comprensivo delle rivalutazioni ex 2120 c.c. (per le aziende con almeno 50 addetti)
n.a.
n.a.
n.a.
n.a.
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Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR prospetto di sintesi
Caratteristiche
Rischio attuariale e di investimento a carico dellazienda Rischio attuariale e di investimento non a carico dellazienda
Classificazione IAS 19
Programma a benefici definiti Programma a contribuzione definita
TFR maturato a partire dal 1 gennaio 2007 in imprese con meno di 50 dipendenti
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INDICE
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Il trattamento contabile da applicare alle quote di TFR maturate al 31.12.2006 e a quelle maturande dall1.1.2007 (versate a forme di previdenza complementare ovvero destinate al Fondo di Tesoreria INPS)
Il principio contabile internazionale di riferimento lo IAS 19, Benefici per i dipendenti.
In
base a quanto previsto dal suddetto principio, il TFR rientra tra i "benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro
Come anticipato in precedenza (v. retro) lo IAS 19 classifica detti benefici in due tipologie, a ciascuna delle quali corrisponde un diverso trattamento contabile
piani
Limpresa paga dei contributi fissi a un fondo e non risulta obbligata ad effettuare ulteriori versamenti rispetto a quelli previsti dallaccordo se il fondo non dispone di attivit sufficienti ad assicurare l'erogazione della prestazione al dipendente. Pertanto, l'obbligazione dell'impresa nei confronti del dipendente si esaurisce con il versamento dei contributi al fondo. Lobbligazione dellimpresa consiste nell'erogazione della prestazione concordata ai dipendenti. Pertanto, nel momento in cui la prestazione diviene esigibile, limpresa obbligata a corrispondere al dipendente la quota parte della prestazione eventualmente non erogata dal fondo
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Leccedenza degli utili/perdite attuariali cumulati risultanti dal bilancio dellesercizio precedente rispetto al 10% del maggiore tra il valore attuale dellobbligazione e il fair value di qualsiasi attivit a servizio del piano, va rilevata al conto economico (la quota da rilevare a conto economico ottenuta, in base a quanto previsto dal 93 dello IAS 19 , suddividendo leccedenza rispetto ai predetti limiti per la residua vita lavorativa media dei dipendenti che partecipano al piano). La passivit risulta iscritta in base al valore attuale dellobbligazione, rettificato degli utili/perdite attuariali non riconosciuti
Per le imprese che non applicano il metodo del corridoio di cui al 92, gli utili e perdite attuariali rilevati al termine dellesercizio devono essere imputati nel patrimonio netto
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Riforma del TFR ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252: benefici definiti vs contribuzione definita
Non vi sono dubbi sul fatto che dette quote configurino un piano a benefici definiti, poich l'impresa che obbligata a corrispondere al dipendente, nei casi previsti dalla legge, l'importo determinato ai sensi dell'art. 2120 del Codice civile
Dette quote configurano un piano a contribuzione definita, poich l'obbligazione dell'impresa nei confronti del dipendente cessa con il versamento delle quote maturande al fondo
Si pone la questione se dette quote sono da inquadrarsi tra i piani a contribuzione definita ovvero tra i piani a benefici definiti Dai contenuti del D.M. 30 gennaio 2007 si desume che le quote di TFR maturande dall1.1.2007 destinate al Fondo di Tesoreria INPS configurano un piano a contribuzione definita
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Riforma del TFR ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252: modalit di contabilizzazione dellimpatto della riforma
Dall1.1.2007 limpresa dovr: a) a) continuare a rilevare lobbligazione per le quote maturate al 31.12.2006 secondo le regole dei piani a benefici definiti;
questo significa che limpresa dovr valutare lobbligazione per i benefici maturati dai dipendenti attraverso lutilizzo di tecniche attuariali e dovr determinare lammontare totale degli utili e delle perdite attuariali e la parte di questi da contabilizzare;
b) b)
rilevare lobbligazione per le quote che maturano dal 1.1.2007, dovute alla previdenza complementare o al Fondo di Tesoreria INPS, sulla base dei contributi dovuti in ogni esercizio
In questo caso non necessario effettuare ipotesi attuariali, inoltre non necessario neanche procedere alla attualizzazione finanziaria dellobbligazione verso il fondo previdenziale o lINPS essendo la scadenza della stessa inferiore ai 12 mesi, cfr. IAS 19 43;
c) c)
rilevare lobbligazione per le quote che maturano dal 1.1.2007 che rimangono in azienda e che si sommano alle quote maturate al 31.12.2006 nel caso di TFR destinato alla previdenza complementare dal momento della scelta oppure, nel caso in cui il dipendente non eserciti alcuna opzione, alla forma pensionistica collettiva dal 1.7.2007.
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Riforma del TFR ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252: modalit di contabilizzazione dellimpatto della riforma (segue)
1) METODO DEL CORRIDOIO
Limporto da imputare al conto economico deve includere: le eventuali variazioni del valore attuale dellobbligazione a benefici definiti gli eventuali utili e perdite attuariali relativi che, in base al metodo del corridoio, non sono stati precedentemente contabilizzati
Stato Patrimoniale TFR - saldo al 31.12.2006 Variazione valore attuale dell'obbligazione Perdite attuariali TFR - Saldo post adeguamento Conto economico Costo del lavoro 2007 Perdite attuariali Saldo post adeguamento 85,80 (AV) (23,00) (*) (D) 62,80 (AV) 754,80 (AV) (85,80) (D) 23,00 (*) (AV) 692,00 (AV)
(*) Si tratta delle perdite attuariali che, non superando il limite del 10%, al 31.12.2006, non risultavano contabilizzate.
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Riforma del TFR ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252: modalit di contabilizzazione dellimpatto della riforma (segue)
2) METODO DEL PATRIMONIO
Nel caso di rilevazione degli utili/perdite attuariali in una specifica riserva di valutazione del patrimonio (in contropartita, rispettivamente, alla riduzione o allincremento della passivit iscritta in bilancio), limpatto a conto economico riguarder solo le eventuali variazioni del valore attuale dellobbligazione a benefici definiti. A livello di patrimonio netto, come evidenziato nellesempio riportato di seguito, leffetto comunque identico
Stato Patrimoniale TFR - saldo al 31.12.2006 (**) Variazione valore attuale dell'obbligazione TFR - Saldo post adeguamento Riserva di valutazione - utili/perdite attuariali Giro a riserva di utili Riserva di utili Conto economico Costo del lavoro 2007 Saldo post adeguamento 85,80 85,80 (AV) (AV) 777,80 (85,80) 692,00 23,00 (23,00) 23,00 (AV) (D) (AV) (D) (AV) (D)
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FONDO TFR NELLO STATO PATRIMONIALE DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO - SEGUE-
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FONDO TFR NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO - SEGUE-
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FONDO TFR NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO - SEGUE150. Spese amministrative
Nella sottovoce a) spese per il personale sono comprese anche:
- le spese per i dipendenti della societ distaccati presso altre imprese; - le spese relative ai contratti di lavoro atipici (ad esempio, i contratti di lavoro interinalee quelli a progetto (co.pro.)); - i rimborsi di spesa per i dipendenti di altre societ distaccati presso limpresa; - i recuperi di spesa per i dipendenti della societ distaccati presso altre imprese; - i compensi degli amministratori e dei sindaci (ivi inclusi gli oneri sostenuti per la stipula di polizze assicurative per responsabilit civile di amministratori e sindaci); - i costi derivanti da accordi di pagamento ai dipendenti basati su propri strumenti patrimoniali; - gli accantonamenti effettuati, in contropartita della voce altre passivit , a fronte dei premi di produttivit riferiti allesercizio, ma da corrispondere nellesercizio successivo. Nella sottovoce b) altre spese amministrative figurano, in particolare, le spese per servizi professionali (spese legali, spese per recupero crediti, spese notarili ecc.), le spese per lacquisto di beni e di servizi non professionali (energia elettrica, cancelleria, trasporti ecc.), i fitti e i canoni passivi, i premi di assicurazione, le imposte indirette e le tasse (liquidate e non liquidate) di competenza dellesercizio.
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Definizione Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dallazienda in cambio dellattivit lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra: benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e dai benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale) dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dellesercizio nel quale i dipendenti hanno prestato lattivit lavorativa; benefici successivi al rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro; programmi per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro ossia accordi in virt dei quali lazienda fornisce benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro; benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al temine dellesercizio in cui i dipendenti hanno svolto il lavoro relativo.
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A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1 gennaio 2007 configurano un piano a contribuzione definita. Lonere relativo alle quote determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale. Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un beneficio successivo al rapporto di lavoro della serie piano a benefici definiti e come tale, richiede la determinazione del valore dellobbligazione sulla base di ipotesi attuariali e lassoggettamento ad attualizzazione, in quanto il debito pu essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato lattivit lavorativa relativa.
Limporto contabilizzato come passivit pari a: (a) il valore attuale dellobbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) pi eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto; (c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate; (d) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attivit poste a servizio del piano.
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FONDI RISCHI E ONERI NELLO STATO PATRIMONIALE DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO SEGUE-
BILANCIO CONSOLIDATO
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FONDI RISCHI E ONERI NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1 AGGIORNAMENTO SEGUE-
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modifiche introdotte dovranno essere applicate con riferimento agli anni fiscali che avranno inizio a partire dal 2013 .
Tutti
gli effetti dovranno per essere confrontati a parit di condizioni con lanno fiscale precedente 2012. Lobiettivo di tale revisioni: rendere pi agevole tramite la consultazione dei bilanci aziendali la comprensione di come i benefits avrebbero potuto influenzare la posizione della societ, la performance finanziaria e il cash flow aziendale.
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la componente del costo riconosciuto a bilancio corrispondente al cosiddetto current service cost (laccantonamento annuo) deve essere considerato come un costo di natura operativa; lipotesi relativa al presumibile tasso annuo di rendimento delle attivit possedute a copertura degli impegni assunti tramite la costituzione dei programmi (il patrimonio accantonato) dovr coincidere con il tasso annuo di attualizzazione adottato nella valutazione;
le variazioni della passivit corrispondenti alle modifiche apportate alle caratteristiche dei programmi (il cosiddetto past service cost) dovranno essere evidenziate per intero a bilancio nellanno in cui tali modifiche sono introdotte come componente operativa del costo riconosciuto a conto economico; (segue)
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le variazioni della passivit e delle attivit che si sono verificate a seguito dellevoluzione diversa rispetto al previsto degli eventi ipotizzati nellambito delle valutazioni attuariali non potranno pi essere riconosciute a conto economico ma dovranno essere evidenziate per intero come rettifiche del patrimonio netto nel momento in cui vengono rilevate;
le riconciliazioni contabili dovranno essere accompagnate da tutta una serie di ulteriori informazioni;
le riconciliazioni contabili dei programmi costituiti da pi societ (i cosiddetti multi-employer plans) dovranno essere accompagnate da una serie di informazioni specifiche.
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Modifiche pi rilevanti
La versione precedente dello IAS 19 definiva sostanzialmente i benefici a breve termine come benefici destinati ad essere estinti entro dodici mesi dal termine dellesercizio a cui lattivit lavorativa si riferisce. Lattuale versione dello IAS 19 chiarisce che la classificazione di short-term benefit articolata nel tempo che intercorre tra la data di chiusura dellesercizio in cui lattivit stata svolta e la data in cui si suppone che il beneficio sia regolato e non quando il pagamento pu essere effettuato. E possibile che i nuovi criteri di classificazione comportino un ampliamento della categoria degli altri benefici a lungo termine rispetto a quella dei benefici a breve termine per i dipendenti.
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il costo per le eventuali variazioni apportate alle caratteristiche programma (il past service cost);
dal
le gains e losses generate dalle operazioni straordinarie che abbiano natura di settlement (le operazioni cio che eliminano in maniera sostanziale le obbligazioni future di tutti o di una parte dei benefits garantiti);
le spese di gestione del programma (ad eccezione di quelle sostenute per la gestione del patrimonio accantonato).
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gli effetti delle eventuali variazioni generate dallapplicazione del livello massimo stabilito dal principio per il riconoscimento del patrimonio (il cosiddetto assets ceiling).
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