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IVA

Cresce l’appeal per il nuovo


regime Iva per cassa
di Manuele Sodini (*)

L’Agenzia delle Entrate con la Circolare del 26 novembre 2012 n. 44 ha fornito ulteriori

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chiarimenti sull’opzione per il nuovo regime Iva per cassa. Previsto dall’art. 32-bis del D.L. 83/
2012, comporta l’abrogazione di quello previgente istituito dal decreto anticrisi D.L. 185/2008, il
nuovo regime si contraddistingue per un maggior appeal sugli operatori economici rispetto al
precedente.

Premessa dell’incasso dei corrispettivi opera con il li-


mite di un anno che decorre dal momento di
Il 1º dicembre è entrato in vigore il regime effettuazione dell’operazione, raggiunto il
dell’Iva per cassa cd. cash accounting come quale il contribuente deve considerare il de-
denominato nella Circolare dell’Agenzia del- bito Iva nella liquidazione anche se non ri-
le Entrate n. 44 del 26 novembre 2012, il sulta ancora incassato il corrispettivo.
nuovo regime è stato introdotto dall’art. 32-
bis del D.L. 83/2012 convertito con modifica- Il vecchio regime Iva per cassa
zioni dalla L. 134/2012 (le disposizioni di at-
tuazione sono contenute nel decreto del Mef Nel nostro ordinamento era già stata prevista
dell’11 ottobre scorso). con il Decreto anticrisi (D.L. 185/2008) la
Tale regime prevede che «... per le cessioni di possibilità, al ricorrere di determinate condi-
beni e per le prestazioni di servizi effettuate zioni, di poter posticipare l’esigibilità dell’Iva
da soggetti passivi con volume d’affari non al momento della riscossione del corrispetti-
superiore a 2 milioni di euro, nei confronti vo. Precedentemente all’introduzione del re-
di cessionari o di committenti che agiscono gime Iva per cassa avvenuta con il D.L. 185/
nell’esercizio di impresa, arte o professione, 2008 sopra richiamato, il meccanismo dell’I-
va ad esigibilità differita era previsto solo per
l’imposta sul valore aggiunto diviene esigibi-
le cessioni e prestazioni effettuate nei con-
le al momento del pagamento dei relativi
fronti:
corrispettivi. Per i medesimi soggetti l’eserci-
– dello Stato;
zio del diritto alla detrazione dell’imposta re-
– degli enti pubblici territoriali;
lativa agli acquisti dei beni o dei servizi sorge
– degli altri soggetti contemplati dal secondo
al momento del pagamento dei relativi corri-
periodo del comma 5 dell’art. 6 del DPR 633/
spettivi. In ogni caso il diritto alla detrazione
72.
dell’imposta in capo al cessionario o al com-
Il regime introdotto con il D.L. 185/2008 tut-
mittente sorge al momento di effettuazione
tavia non ha esercitato un forte appeal sugli
dell’operazione, ancorché il corrispettivo
operatori economici per i motivi di seguito
non sia stato ancora pagato.... L’imposta di- sintetizzati:
viene, comunque, esigibile dopo il decorso – un volume d’affari previsto per l’accesso al
del termine di un anno dal momento di effet- regime troppo esiguo (200.000,00 euro);
tuazione dell’operazione. Il limite annuale – le implicazioni che tale regime comportava
non si applica nel caso in cui il cessionario per il cliente che doveva di fatto subire la
o il committente, prima del decorso del ter-
mine, sia stato assoggettato a procedure con-
corsuali.» Nota:
Il momento di esigibilità dell’Iva al momento (*) Dottore commercialista e Revisore legale

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scelta del proprio cedente in quanto il diritto scelta effettuata dal cedente/prestatore per
alla detrazione per il cliente non era imme- l’applicazione del cash accounting. Infatti, il
diato ma subordinato al pagamento del cor- cessionario/committente può esercitare il di-
rispettivo. ritto alla detrazione dal momento in cui l’o-
Pur in presenza di questo regime istituito dal perazione si può ritenere effettuata ai sensi
D.L. 185/2008, coloro specialmente che for- dell’art. 6 D.P.R .633/72 ancorché il corri-
niscono servizi hanno continuato ad utilizza- spettivo non sia stato ancora pagato al forni-
re lo strumento della fattura-pro- tore che ha optato per il regime
forma che gli ha permesso di Il nuovo cash account cash accounting. L’art. 32-bis del
usufruire del vantaggio del diffe- sostituisce il regime Iva D.L. 83/2012 introduce una dero-
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rimento del versamento dell’Iva per cassa introdotto ga al principio di simmetria tra
dal D.L. 185/2008
sino al momento dell’emissione cliente e fornitore che caratteriz-
che pertanto risulta
della fattura coincidente con la abrogato a decorrere za il nostro sistema, secondo il
data dell’incasso, evitando di es- dal 1º dicembre 2012. quale quando l’operazione è con-
sere assoggettati agli adempi- siderata effettuata l’Iva diventa
menti richiesti dalla normativa esigibile per lo Stato e conte-
contenuta nel decreto anticrisi. stualmente sorge il diritto alla
Il nuovo cash account sostituisce il regime detrazione per il cessionario/committente.
Iva per cassa introdotto dal D.L. 185/2008 Infatti come si legge nella circolare dell’A-
che pertanto risulta abrogato a decorrere genzia delle Entrate del 26 novembre 2012,
dal 1º dicembre 2012. Resta in vigore la di- la «deroga opera sia per il soggetto che adot-
sciplina contenuta al secondo periodo del ta il cash accounting, il quale può detrarre
comma 5 dell’art. 6 del D.P.R. 633/72 sopra l’imposta addebitatagli dal proprio fornitore
richiamato che differisce la rilevanza della non quando l’imposta diventa per quest’ulti-
cessione di beni o prestazioni di servizi al mo esigibile ma solo dopo aver effettuato il
pagamento del corrispettivo se effettuata pagamento del corrispettivo, sia per il cessio-
nei confronti dei soggetti «istituzionali» sot- nario/committente che effettua acquisti pres-
to elencati: so un cedente/prestatore in regime di cash
– soci, associati o partecipanti di cui all’art. accounting. In questo caso, infatti, il cessio-
4, comma 4; nario/committente può esercitare il diritto
– Stato, organi dello stesso ancorché dotati alla detrazione dell’imposta addebitatagli
di personalità giuridica; senza attendere che l’imposta diventi esigibi-
– camere di commercio; le per il proprio cedente/prestatore». L’altro
– istituti universitari; elemento che potrebbe spingere verso l’op-
– unità sanitarie locali, enti ospedalieri e zione per questo regime è dato dall’amplia-
pubblici di ricovero e cura aventi prevalente mento della platea dei potenziali fruitori del
carattere scientifico; regime Iva per cassa. Infatti, possono entrare
– enti pubblici di assistenza, beneficienza e nel regime in esame i soggetti passivi che
previdenza. nell’anno solare precedente hanno realizza-
to, oppure in caso di inizio attività prevedo-
Il nuovo regime Iva per cassa: no di conseguire nell’anno in corso, un volu-
l’appeal passa per la deroga me d’affari non superiore a 2 milioni di euro.
al principio di simmetria La circolare precisa che in caso di inizio del-
l’attività in corso d’anno, l’importo non deve
Visto il perdurare della crisi economica ed al essere ragguagliato ad anno.
fine di ovviare ai motivi che di fatto hanno
reso poco appetibile il regime Iva per cassa
L’esercizio del diritto alla detrazione
introdotto dal D.L. 185/2008, il legislatore
con l’art. 32-bis del D.L. 83/2012 ha previsto Per i soggetti che optano per questo nuovo
un nuovo regime Iva per cassa. regime il diritto alla detrazione, che riguarda
Il nuovo regime cash accounting si contrad- tutte le operazioni passive, sorge al momento
distingue dal precedente per il fatto di non del pagamento dei corrispettivi e comunque
far subire sul cessionario/committente la decorso un anno dall’effettuazione dell’ope-

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razione secondo le condizioni esistenti in ta- mente i soggetti passivi che opteranno per
le momento. Quanto sopra per ovviare alla questo regime a decorrere dall’1.01.2013 do-
possibilità, precisa l’Agenzia, «che la percen- vranno indicare tale scelta nel modello Iva
tuale di detraibilità spettante possa essere 2014 relativo al 2013.
determinata in ragione del momento in cui L’entrata in vigore del nuovo regime a decor-
il prezzo è corrisposto e, quindi, rimessa alla rere dal 1º dicembre 2012 crea sicuramente
determinazione del cessionario/committente delle difficoltà tecniche specialmente ai con-
in regime IVA per cassa». Tenuto conto che tribuenti che liquidano l’Iva trimestralmente,
l’art. 19 D.P.R. 633/72 dispone che la detra- i quali avranno sicuramente maggiore conve-
zione dell’Iva può essere esercitata al più tar- nienza ad aderire a questo regime dal 1º gen-

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di con la dichiarazione relativa al secondo naio 2013. Infatti, se i contribuenti trime-
anno successivo a quello in cui il diritto alla strali volessero optare immediatamente per
detrazione è sorto; nel caso in cui si opti per questo regime dovrebbero dividere in due pe-
il regime Iva per cassa, la detrazione può es- riodi il trimestre al fine di considerare le ope-
sere esercitata al più tardi con la dichiarazio- razioni effettuate nei mesi di ottobre e no-
ne relativa al secondo anno successivo a vembre con le regole ordinarie e quelle di
quello in cui è stato pagato il corrispettivo dicembre con le nuove regole del regime
o a quello in cui è decorso un anno dall’effet- Iva per cassa. Allo stesso tempo l’adesione
tuazione dell’acquisto. Con degli esempi pra- al nuovo regime già a decorrere dal 1º dicem-
tici, di seguito riportati, la circolare in com- bre 2012 potrebbe rappresentare un’opportu-
mento chiarisce fino a quando è possibile nità per ridurre l’esborso a titolo di acconto
esercitare il diritto alla detrazione nel caso in scadenza il 27 dicembre, questo in parti-
in caso in cui si adotti il cash accounting. colare per i contribuenti che liquidano l’Iva
Esempio n. 1): acquisto effettuato a gennaio mensilmente. Come nel precedente regime
2013 con pagamento del corrispettivo a giu- Iva per cassa previsto dal D.L. 185/2008, an-
gno 2013, la detrazione può essere esercitata che nel nuovo regime del cash accounting
al più tardi con la dichiarazione relativa al- non sono previsti esoneri dal versamento del-
l’anno 2015. Esempio n. 2): acquisto effettua- l’acconto, ma chi opta per tale regime po-
to a gennaio 2013 con corrispettivo non pa- trebbe beneficiare già degli effetti della nor-
gato entro gennaio 2014, la detrazione può mativa alla data del 27 dicembre, quindi un
essere esercitata al più tardi con la dichiara- contribuente mensile Iva potrebbe calcolare
zione relativa all’anno 2016. l’acconto, anziché con il metodo storico, pre-
disponendo una liquidazione Iva al 20 di-
L’opzione per il regime cembre; in questo caso l’imposta a debito ri-
sulterebbe data dalle sole operazioni effet-
Con il Provvedimento del Direttore dell’A- tuate dal 1º dicembre 2012 per le quali entro
genzia delle Entrate del 21 novembre scorso il 20 dicembre sia stato incassato il corrispet-
è stato stabilito che l’opzione per la liquida- tivo. L’opzione vincola i contribuenti all’ap-
zione dell’Iva per cassa si desume dal com- plicazione dell’Iva per cassa per almeno un
portamento concludente ed è comunicata triennio, salvo il caso di superamento della
nella prima dichiarazione annuale ai fini del- soglia massima di volume d’affari in corso
l’imposta sul valore aggiunto da presentare d’anno che comporta la cessazione del regi-
successivamente alla scelta effettuata, quindi me. Coloro che optano per il regime Iva per
nessun modello ad hoc deve essere presenta- cassa già dal 1º dicembre 2012, l’anno 2012 si
to dai soggetti passivi Iva che aderiscono a considera già per intero ai fini del computo
questo nuovo regime. Tenuto conto che limi- del triennio, quindi in tal caso il regime cessa
tatamente all’anno 2012, primo anno di ap- al 31.12.2014. Anche l’anno di inizio attività
plicazione del nuovo regime, l’opzione ha ef- è computato per intero nel calcolo del trien-
fetto per le operazioni effettuate a partire dal nio. Se il soggetto passivo esercita l’opzione
1º dicembre 2012, coloro che intendono av- per il regime Iva per cassa non può scegliere
valersene a decorrere da tale data dovranno con riguardo a ciascuna operazione se assog-
comunicare tale opzione già nel modello Iva gettarla o meno al nuovo regime; infatti co-
2013 relativo al 2012 nel quadro VO, diversa- me anzidetto, avendo l’opzione effetti anche

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sul diritto di detrazione, il soggetto passivo è – ai sensi del secondo periodo, comma 5, art.
tenuto ad applicare il regime del cash ac- 6 DPR 633/72, per le quali il differimento
counting a tutte le operazioni attive e passive dell’esigibilità dell’Iva al momento del paga-
effettuate, fatta eccezione per le operazioni mento del corrispettivo è disposto in via or-
individuate nel paragrafo successivo. A livel- dinaria e trova applicazione senza limiti
lo documentale, in conseguenza dell’opzione temporali e senza alcuna indicazione in fat-
effettuata il soggetto passivo Iva dovrà ripor- tura;
tare sulla fattura emessa l’indicazione che si – nei confronti di cessionari o committenti
tratta di operazione con Iva per cassa ai sensi che assolvono l’imposta con il meccanismo
dell’art. 32-bis D.L. 83/2012. Mentre nel pre- dell’inversione contabile;
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cedente regime Iva per cassa di cui al D.L. – ai sensi degli articoli 8, 8-bis e 9 D.P.R. 633/2
185/2008 era necessario appore in fattura e cessioni intracomunitarie.
l’annotazione «Operazione soggetta ad Iva Dal lato del passivo sono escluse dal regime
ad esigibilità differita ai sensi dell’art. 7 Iva per cassa le seguenti operazioni:
D.L. 185/2008», in quanto anche il diritto alla – gli acquisti di beni o servizi soggetti all’im-
detrazione dell’imposta, in capo al cessiona- posta sul valore aggiunto con il metodo del-
rio/committente, era subordinato al paga- l’inversione contabile;
mento del corrispettivo ed in assenza trovava – gli acquisti intracomunitari di beni;
invece applicazione la regola generale di esi- – le importazioni di beni;
gibilità e detrazione fondata sul momento di – le estrazioni di beni dai depositi Iva.
effettuazione dell’operazione (art. 6 D.P.R. Fermi restando i casi di esclusioni sopra ri-
633/72); nel nuovo regime Iva per cassa tale portati, l’Agenzia precisa che, essendo il si-
indicazione sulla fattura non costituisce un stema dell’Iva per cassa un regime che ri-
adempimento funzionale al differimento del guarda tutte le operazioni attive e passive
diritto alla detrazione in capo al cessionario/ effettuate, l’opzione comporta il differimento
committente. L’omessa indicazione in fattu- della detrazione dell’Iva al momento del pa-
ra non inficia l’applicazione del regime del gamento del corrispettivo relativamente a
cash accounting. tutti gli acquisti anche in presenza di opera-
zioni attive che non possono usufruire dell’I-
Le operazioni escluse dal cash va per cassa.
accounting
Il nuovo regime Iva per cassa, come del resto
Aspetti contabili dell’opzione
il precedente, prevede che l’opzione abbia ad
dell’Iva per cassa
oggetto solo le operazioni (cessioni di beni e Per il cliente che riceve fattura da un ceden-
prestazioni di servizi) effettuate nei confron- te/prestatore che ha optato per l’Iva per cassa
ti di altri soggetti passivi Iva che agiscono evidenziandolo nella fattura emessa, la ge-
nell’esercizio di impresa, arte o professione. stione di tale fattura non subisce differenze
Pertanto, risultano escluse le operazioni ef- rispetto alle altre fatture, il diritto alla detra-
fettuate nei confronti di privati o di soggetti zione dell’Iva sorge con il momento di effet-
che non agiscono nell’esercizio d’impresa, tuazione dell’operazione anche se non ha an-
arte o professione. cora provveduto al pagamento del corrispet-
La circolare in commento precisa che devono tivo.
ritenersi esclusi dalla categoria dei soggetti Se invece il cliente a sua volta ha optato per
privati gli enti non commerciali che agiscono il regime Iva per cassa allora lo stesso dovrà:
nell’esercizio di impresa, anche nell’ipotesi in – registrare separatamente la fattura ricevuta
cui i beni e servizi acquistati siano parzial- e non ancora assolta al termine del mese/tri-
mente destinati dall’ente all’attività istituzio- mestre in modo da non esercitare la detra-
nale. Il regime Iva per cassa non si applica zione prima del pagamento del corrispettivo;
per le seguenti operazioni attive effettuate: – aggiungere alle fatture pagate nel periodo
– nell’ambito dei regimi speciali, è il caso ad (mese/trimestre) quelle precedentemente so-
esempio di quelli monofase, margine, agen- spese e pagate nel medesimo periodo;
zie di viaggio; – procedere alla liquidazione.

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Per il cedente/prestatore che ha optato per il me d’affari 2 milioni di euro) sia per il fatto
regime Iva per cassa, lo stesso dovrà: che l’opzione esercitata dal cedente/prestato-
– registrare l’Iva su un conto patrimoniale ad re non ha ripercussioni sul committente; tut-
hoc che non concorra a formare la determi- tavia, tenuto conto che la gestione contabile
nazione della liquidazione dell’Iva periodica dell’Iva per cassa richiede un monitoraggio
(mensile/trimestrale) fino a quando non avrà costante delle fatture attive e passive, è pro-
provveduto all’incasso; babile che coloro che operano nel campo dei
– una volta incassata l’Iva provvedere a giro- servizi decidano di continuare ad utilizzare
contare il conto patrimoniale ad hoc prece- lo strumento della fattura pro-forma che co-
dentemente acceso al conto «Erario c/Iva munque consente il differimento del versa-

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vendite»; mento dell’Iva al momento dell’emissione
– procedere alla liquidazione. della fattura che coincide con la data dell’in-
Ancorché il nuovo regime Iva per cassa po- casso.
trebbe esercitare un maggiore appeal rispet- Coloro che cedono beni potrebbero invece
to al precedente sia per l’ampliamento della essere maggiormente attratti da questo nuo-
platea dei potenziali fruitori (limite del volu- vo regime.

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