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IVA

Disciplina sulla fatturazione:


novità e implicazioni
di Gianluca Marini e Michele Muratori (*)

Dal 1º gennaio 2013 è stata profondamente modificata la disciplina sulla fatturazione delle

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operazioni per effetto della Direttiva UE 45/2010. Le principali aree di impatto riguardano: il
contenuto della fattura, l’estensione dell’obbligo di fatturazione ad operazioni sin qui escluse
quali le prestazioni di servizi diversi da quelli generici ex art. 7-ter D.P.R. 633/1972, la modifica
delle tempistiche di emissione delle fatture, l’introduzione della fattura semplificata e di nuove
disposizioni inerenti la fatturazione elettronica.

Premessa vero il codice fiscale del soggetto nazionale,


qualora agisca in veste privata;
Il recente D.L. 216/2012 (1) «Decreto salva
 la fattura dovrà contenere «il numero pro-
infrazioni» ha recepito le disposizioni conte-
gressivo che la identifichi in modo univoco».
nute nella Direttiva UE 45/2010 apportando,
Per quanto attiene alla numerazione dei do-
a decorrere dal 1º gennaio 2013, alcune mo-
cumenti a partire dal 2013, il Decreto salva
difiche sostanziali in materia Iva.
infrazion ha modificato l’art. 21, D.P.R. 633/
Le principali novità introdotte dal Decreto in
1972, che, nella sua versione precedente pre-
commento sono le seguenti:
vedeva che la fattura fosse datata e numerata
 modifiche al contenuto della fattura ed am-
in ordine progressivo per anno solare.
pliamento degli obblighi di fatturazione;
La soppressione del riferimento alla numera-
 modifiche in tema di tempistica della fattu-
zione cronologica per anno solare implica la
razione;
possibilità di adottare un sistema di numera-
 introduzione della fattura semplificata; zione progressivo all’infinito senza dover ri-
 semplificazione nella modalità di emissio- cominciare la numerazione ogni anno. L’uni-
ne della fattura elettronica e di conservazio- vocità della identificazione della fattura sarà
ne dei documenti. assicurata comunque dall’univoca assegna-
Scopo del presente contributo è quello di of- zione di un solo numero a ciascun documen-
frire una panoramica sulle novità introdotte to (3);
dalla normativa de qua e dei connessi profili  saranno soggette all’obbligo di fatturazione
di criticità, nonché di costituire un vademe- tutte le operazioni territorialmente non rile-
cum pratico per la corretta gestione dei fatti vanti in Italia, ex artt.da 7 a 7-septies D.P.R.
aziendali (2). 633/1972.

Modifiche al contenuto della fattura Note:


ed ampliamento degli obblighi (*) Studio associato legale e tributario Mazars.
di fatturazione Ha collaborato alla stesura il dr Guido Sepe.
(1) Pubblicato in G.U. n. 288 dell’11 dicembre 2012 e tra-
Per effetto delle modifiche apportate al sfuso all’interno della legge di stabilità, L. 228/2012.
D.P.R. 633/1972 dal Decreto in analisi, a par- (2) Sullo stesso argomento si veda di L. Noferi e C. Cec-
tire dal 1º gennaio 2013, il contenuto della canti «IVA: recepimento della direttiva europea» in Ammi-
fattura risulta sostanzialmente modificato nistrazione & Finanza n. 11/2012.
(3) Sul punto, si veda la Risoluzione dell’Agenzia delle En-
come segue: trate n. 1/2013, che fa comunque salva la possibilità di
 si dovrà sempre indicare la partita Iva del adottare la vecchia numerazione progressiva per anno
cessionario/committente nazionale o UE, ov- solare.

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In sostanza viene introdotto un obbligo ge- re il rimborso del credito Iva quando la pre-
neralizzato di emissione della fattura per: tesa derivi dalla percentuale di operazioni
a. le cessioni di beni e le prestazioni di servi- non imponibili rispetto al fatturato (6).
zi territorialmente non rilevanti in Italia ef- L’ampliamento dell’obbligo di fatturazione
fettuate nei confronti di soggetti passivi co- per le operazioni territorialmente non rile-
munitari che sono debitori dell’imposta in un vanti in Italia riverbera i propri effetti anche
altro Stato membro dell’UE (4). Le relative su alcuni adempimenti di natura antielusiva
fatture emesse dovranno riportare la dicitura come nel caso delle comunicazioni black list
«inversione contabile»; di cui all’art. 1 del D.L. 40/2010.
b. le operazioni che si considerano effettuate Secondo la norma citata, infatti, rientrano
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extra UE, a prescindere dallo status e/o dal nell’obbligo di comunicazione le cessioni di
luogo di stabilimento del cessionario/com- beni e le prestazioni di servizi effettuate e
mittente. Le relative fatture dovranno ripor- ricevute, registrate o soggette ad obbligo di
tare la dicitura «operazione non soggetta». registrazione ai fini Iva. Dato che l’obbligo di
 viene estesa la procedura di integrazione registrazione deriva a sua volta da un pro-
delle fatture ricevute (ad oggi già prevista dromico obbligo di fatturazione, è evidente
per gli acquisti intracomunitari di beni e che le comunicazioni black list risulteranno
per i servizi generici ricevuti ex art. 7 ter influenzate dalla presenza di operazioni ef-
D.P.R. 633/1972) a tutte le cessioni di beni fettuate nei confronti di soggetti stabiliti in
e prestazioni di servizi effettuate da soggetti Paesi a fiscalità privilegiata precedentemente
comunitari nei confronti di soggetti stabiliti non soggette a fatturazione.
in Italia (5); Altro aspetto importante da considerare, in-
 viene previsto l’obbligo di recare espressa- fine, è quello sanzionatorio. In caso di inos-
mente l’annotazione «autofatturazione» nel servanza degli obblighi di fatturazione men-
documento (autofattura) emesso dal cessio- zionati, infatti, si renderà applicabile la san-
nario/committente a fronte di operazioni ri- zione prevista dall’art. 6, comma 2, D.Lgs.
levanti in Italia poste in essere da soggetti 471/1997, estesa a tutte le operazioni territo-
passivi extracomunitari. rialmente non rilevanti in Italia. Pertanto, in
Data la portata delle novità introdotte dalla caso non si proceda alla fatturazione delle
normativa comunitaria recepita nel nostro operazioni citate, si potrebbe incorrere in
ordinamento, è opportuno soffermarsi breve- una sanzione dal 5% al 10% del corrispettivo
mente su alcuni profili critici derivanti dal- non documentato/registrato, con un minimo
l’applicazione pratica della novella legislati- di 516 euro.
va.
In primo luogo con l’ampliamento del peri-
metro delle operazioni soggette ad obbligo di
fatturazione (con l’estensione dello stesso al- Note:
le operazioni territorialmente non rilevanti (4) Dal generale obbligo di fatturazione restano escluse le
in Italia), viene modificato in senso estensivo operazioni esenti di cui all’art. 10, n. da 1 a 4 e 9, D.P.R.
il concetto di «volume d’affari», con poten- 633/1972.
(5) In pratica, l’emissione di autofattura nell’ambito di
ziali effetti su tutti gli istituti parametrati a
operazioni intracomunitarie sarà un’ipotesi residuale da
tale grandezza, ad eccezione del plafond de- applicare nel caso di mancata ricezione della fattura
gli esportatori abituali espressamente non da parte del fornitore comunitario entro il secondo mese
influenzato dalle operazioni territorialmente successivo a quello di effettuazione dell’operazione. In
non rilevanti. questo caso, l’autofattura dovrà essere emessa entro il
giorno 15 del terzo mese successivo a quello di effettua-
Si pensi, ad esempio, al possibile pregiudizio zione dell’operazione.
che arrecherebbe un incremento del «volume (6) Sarà più difficile realizzare il presupposto del diritto al
d’affari» in merito alla fruizione di disposi- rimborso previsto dall’art. 30, comma 3, lett. b), D.P.R. 633/
zioni agevolative quali le liquidazioni trime- 1972, che richiede l’effettuazione di operazioni non impo-
strali, l’accesso al regime per cassa, la possi- nibili in misura superiore al 25% del totale delle operazioni.
Pertanto, l’ampliamento del denominatore del rapporto,
bilità di presentazione dei modelli Intrastat dovuto all’inserimento delle operazioni extraterritoriali
con frequenza trimestrale, oppure all’effetto soggette a fatturazione, diminuirà l’incidenza delle ope-
che esso avrebbe sul presupposto per ottene- razioni non imponibili sul totale.

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Modifiche in tema di tempistica del cessionario, nell’arrivo nel luogo di desti-


della fatturazione nazione. Per le vendite, invece, si rendevano
applicabili le regole generali previste dall’art.
Il Decreto in commento ha modificato, con 6, D.P.R. 633/1972.
decorrenza 1º gennaio 2013, le tempistiche Con la nuova previsione normativa, quindi,
previste per la fatturazione delle seguenti sia per le cessioni che per gli acquisti intra-
operazioni: comunitari di beni, ciò che rileverà per l’in-
a) servizi generici resi in ambito UE (art. 7- dividuazione del momento di effettuazione
ter D.P.R. 633/1972); dell’operazione, sarà l’inizio del trasporto o
b) servizi generici resi a o ricevuti da soggetti della spedizione dallo Stato membro di par-

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passivi extra UE; tenza, a prescindere dal fatto che il trasporto
c) scambio intracomunitario di beni (artt. 39 avvenga con mezzi del cedente o del cessio-
e ss. D.L. 331/1993). nario (7).
In particolare, viene previsto per le operazio- Il Decreto in commento introduce, infine, la
ni di cui alle lettere a) e b), il differimento possibilità di emettere un’unica fattura riepi-
dell’emissione della fattura-autofattura al logativa per tutte le prestazioni di servizi ef-
giorno 15 del mese successivo a quello del- fettuate nei confronti dello stesso soggetto
l’effettuazione dell’operazione. nello stesso mese solare.
Nulla cambia, invece, per le prestazioni di- Tale documento, da emettere entro il 15 del
verse da quelle individuate dall’art. 7-ter mese successivo a quello d’effettuazione, do-
D.P.R. 633/1972, che vanno fatturate al mo- vrà contenere il dettaglio delle operazioni
mento del pagamento (salva la possibilità di eseguite. Sul punto si segnala che si deve
fatturare in via anticipata). In sostanza per i trattare di prestazioni individuabili attraver-
servizi «specifici» resi a soggetti comunitari so idonea documentazione.
o extracomunitari (o da questi ultimi ricevu-
ti) non si applica il differimento al 15 del Introduzione della fattura
mese successivo. semplificata
Per quanto attiene al termine per la fattura-
zione degli scambi intracomunitari di beni Con l’introduzione dell’art. 21-bis nel decreto
(lettera c), questo viene fissato al 15º giorno Iva, è stata istituita la cosiddetta «fattura
del mese successivo alla consegna o spedizio- semplificata» utilizzabile, quando il corri-
ne del bene (a prescindere dal pagamento spettivo totale dell’operazione (Iva compre-
totale o parziale del corrispettivo). sa) non supera 100 Euro (8).
Al posto dei dati completi del cliente, sarà
Riguardo a quest’ultima tipologia di opera-
possibile indicare solo la partita Iva o il co-
zioni, al fine di armonizzare la legislazione
dice fiscale, se questi è stabilito in Italia, o
interna a quella comunitaria, il Decreto in
l’identificativo Iva per i soggetti comunitari.
commento ha riscritto l’art. 39 D.L. 331/
1993 prevedendo che «le cessioni intracomu- La fattura semplificata potrà inoltre riporta-
nitarie e gli acquisti intracomunitari di beni si re il corrispettivo totale (Iva compresa) e l’a-
considerano effettuati all’atto dell’inizio del liquota per lo scorporo anziché separata-
mente imponibile ed imposta. Le stesse rego-
trasporto o della spedizione al cessionario o
le varranno per le note di variazione qualifi-
a terzi per suo conto, rispettivamente, dal ter-
cate come «fatture rettificative».
ritorio dello Stato o dal territorio dello Stato
membro di provenienza». Si precisa, poi, che ai sensi del nuovo art. 21-
La ormai superata normativa prevedeva, in-
vece, una distinzione tra gli acquisti e le ces- Note:
sioni comunitarie di beni in merito all’indi- (7) La novità normativa fa comunque salve le operazioni
viduazione del momento di effettuazione. soggette a sospensione/rinvio del momento impositivo. È il
Per gli acquisti l’art. 39, comma 1, D.L. 331/ caso del trasferimento fisico del bene senza il contestuale
1993, individuava il momento di effettuazio- trasferimento della proprietà come nel caso delle «vendi-
te a prova» o regolate da un contratto estimatorio.
ne dell’operazione nella consegna nel territo- (8) L’importo potrà essere elevato a 400 Euro con apposi-
rio dello Stato al cessionario o a terzi per suo to decreto ministeriale e in specifici settori potrebbero non
conto, ovvero, in caso di trasporto con mezzi essere previsti limiti d’importo.

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bis, comma 2, D.P.R. 633/1972, la fattura Nello specifico, a decorrere dal 1º gennaio
semplificata non potrà essere emessa per le 2013, la fattura elettronica potrà essere
cessioni intracomunitarie di beni (ex art. 41 emessa anche in formato diverso da Xml:
D.L. 331/1993) e per le operazioni (cessione ad esempio utilizzando un messaggio di po-
di beni e prestazione di servizi) sta elettronica con allegata una
carenti del presupposto territo- Mentre sono state fattura in pdf o un fax ricevuto
riale verso soggetti passivi in al- previste semplificazioni sul computer.
tro Stato membro dell’UE ed ivi circa il contenuto della L’utilizzo della fattura elettronica
fattura, nessuno «sforzo»
debitori d’imposta. sarà però subordinato all’accetta-
è stato fatto sul piano
Per quanto attiene al primo dei dell’informativa da zione del destinatario e all’esi-
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due divieti, almeno sul piano teo- fornire nel registro Iva stenza dei requisiti di autenticità
rico data l’esiguità dell’importo delle fatture emesse dell’origine, integrità del conte-
massimo del corrispettivo, sem- all’atto della nuto e leggibilità della fattura,
brerebbe che nessun limite all’u- registrazione
che devono essere garantiti e per-
tilizzo della fattura semplificata manere per tutta la durata della
valga per le esportazioni ex art. conservazione dei documenti.
8 D.P.R. 633/1972 ed operazioni assimilate In assenza del consenso, l’invio della fattura
(artt. 8-bis, 9, 71 e 72 D.P.R. 633/1972). elettronica mediante un qualsiasi strumento
In dottrina si è poi affrontato un profilo di elettronico (ad es. e-mail, fax, ecc.), non dà
criticità rilevato sul piano pratico derivante luogo ad una trasmissione di fattura elettro-
dall’utilizzo di tali fatture semplificate (9). nica, ma ad una consegna o spedizione con
La criticità deriva da un mancato coordina- l’utilizzo di strumenti elettronici di una fat-
mento tra la norma che disciplina il contenu- tura «analogica».
to della fattura semplificata (art. 21-bis, Il requisito essenziale per configurare infatti
D.P.R. 633/1972), e l’art. 23, D.P.R. 633/ una fattura come elettronica risiede nell’ac-
1972, che regola la registrazione delle fatture cettazione del destinatario (10).
emesse. In merito alla conservazione delle fatture
Nello specifico, mentre sono state previste elettroniche il Decreto in esame prevede
semplificazioni circa il contenuto della fattu- che le stesse debbano essere archiviate nella
ra, nessuno «sforzo» in tal senso è stato fatto stessa forma (11). Tale metodologia può es-
sul piano dell’informativa da fornire nel regi- sere derogata nei casi in cui i menzionati
stro Iva delle fatture emesse all’atto della re- documenti siano consegnati o spediti in co-
gistrazione. Pertanto, mentre da un lato sarà pia cartacea.
possibile emettere fatture con un livello mi- La modalità di conservazione prescelta per
nimo di informazioni inerenti il cliente, dal-
l’altro ai fini della registrazione delle stesse si
dovrà comunque essere in possesso di dati Note:
completi (numero progressivo, data, imponi- (9) Si vedano R. Rosati, «Semplificazione fatture monca»,
bile, imposta, ditta, denominazione o ragio- in Italia Oggi del 3 gennaio scorso e F. Garrini, S. Cerato.,
«Fattura semplificata con registrazione da rivedere», in Eu-
ne sociale, etc.).
tekne- Il Quotidiano del Commercialista del 9 gennaio
Sul punto, si auspica pertanto una modifica scorso.
dell’art. 23 D.P.R. 633/1972, al fine di recepi- (10) Il Legislatore nazionale si differenzia dalla scelta fatta
re al meglio le semplificazioni introdotte dal- a livello comunitario in merito all’accettazione, che viene
l’art. 21-bis, D.P.R. 633/1972. prediletta in luogo dell’esistenza di un accordo. La diffe-
renza non può considerarsi sostanziale e l’accettazione
come l’accordo può avvenire anche sulla base del sem-
Semplificazione nella modalità plice comportamento del cliente (si vedano note esplica-
di emissione della fattura elettronica tive in tema di fatturazione emanata dalla Dg Taxud della
Commissione UE nel corso del 2011). In particolare, il pa-
e di conservazione dei documenti gamento della fattura ricevuta costituisce infatti, per la
Il Decreto in commento equipara la fattura Commissione europea, comportamento concludente tale
da far ritenere validamente manifestata la volontà a rice-
cartacea e quella elettronica, prevedendo che vere fatture elettroniche.
la stessa potrà essere emessa senza partico- (11) Per effetto della modifica apportata al comma 3 del-
lari vincoli legati alla forma del documento. l’art. 39 D.P.R. 633/1972.

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un dato periodo d’imposta, deve essere man- vo può scegliere le modalità con cui assicu-
tenuta e adottata per tutti i docu- rare autenticità dell’origine, inte-
menti rientranti nella medesima Il Decreto in commento grità del contenuto e leggibilità
categoria (anche in presenza di equipara la fattura della fattura (12).
modalità alternative di conserva- cartacea e quella La Tavola 1 riporta una sintesi
zione previste dalla norma). elettronica, prevedendo delle novità introdotte.
che la stessa potrà essere
L’obbligo della conservazione
emessa senza particolari
omogenea per tipologie di docu- vincoli legati alla forma
menti grava anche sul destinata- del documento.
rio della fattura, il quale, pertan-

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to, se ha dato il consenso a rice-
vere la fattura elettronica ad al-
cuni fornitori, dovrà conservare in formato Nota:
elettronico tutte le fatture d’acquisto, anche (12) Infatti, oltre all’apposizione della firma elettronica
quelle ricevute in forma cartacea in quanto qualificata o digitale dell’emittente o l’utilizzo di sistemi
emesse da soggetti che non hanno inteso far EDI di trasmissione elettronica dei dati, tali requisiti posso-
no essere garantiti mediante sistemi di controllo di gestio-
ricorso alla fattura elettronica. ne che assicurino un collegamento affidabile tra la fattura
Altra novità importante introdotta dal Legi- e la cessione di beni o la prestazione di servizi a essa rife-
slatore risiede nel fatto che il soggetto passi- ribile.

Tavola 1 - Sintesi delle novità introdotte dal D.L. 216/2012 in tema di fatturazione
Ambito
di operatività Descrizione

 indicazione del numero di partita Iva del cessionario/committente nazionale o UE, ovvero del
codice fiscale del soggetto nazionale, che agisce in veste privata;
 indicazione del «numero progressivo che la identifichi in modo univoco»;
 dicitura «inversione contabile» per le cessioni e le prestazioni non territoriali effettuate nei
Contenuto confronti di soggetti passivi comunitari;
della fattura  dicitura «operazione non soggetta» per le operazioni che si considerano effettuate fuori UE;
 generale estensione dell’obbligo di «integrazione» delle operazioni comunitarie;
 dicitura «autofatturazione» sulle autofatture per operazioni rilevanti in Italia poste in essere da
soggetti passivi extracomunitari.

Obblighi  generalizzato obbligo di fatturazione per le operazioni non territorialmente rilevanti in Italia ai
di fatturazione sensi degli artt. da 7 a 7- septies D.P.R. 633/1972.

 per i servizi generici resi in ambito UE e resi a o ricevuti da soggetti passivi extra UE possibilità
di emettere fattura al giorno 15 del mese successivo a quello dell’effettuazione dell’operazione;
 per gli scambi intracomunitari di beni possibilità di emettere la fattura entro il 15º giorno del
Tempistica mese successivo alla consegna o spedizione del bene (ciò che conta è l’inizio del trasporto o della
della fatturazione spedizione a prescindere dal pagamento totale o parziale del corrispettivo);
 per tutte le prestazioni di servizi effettuate nei confronti dello stesso soggetto nello stesso
mese solare, possibilità di emettere un’unica fattura riepilogativa entro il 15 del mese successivo
a quello d’effettuazione.

 utilizzabile se il corrispettivo totale dell’operazione non supera 100 E (Iva inclusa);


 semplificazioni: possibile indicare solo la partita Iva o il codice fiscale del cliente, il corrispettivo
Fattura totale (Iva compresa) e l’aliquota per lo scorporo;
semplificata  non utilizzabile per le cessioni intracomunitarie e per le operazioni extraterritoriali verso sog-
getti passivi comunitari debitori d’imposta.

 emissione non solo in formato «Xml», ma anche in formato diverso (es. mail con pdf allegato);
 necessaria l’accettazione del destinatario (anche per fatti concludenti);
Fattura elettronica  facoltà di conservare elettronicamente la fattura cartacea o la fattura analogica formata elet-
tronicamente, e obbligo di conservare elettronicamente le fatture elettroniche propriamente
dette.

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