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Il possesso del DURC rappresenta un’esigenza indifferibile per le aziende con dipendenti. L’azienda che
si trova di fronte a situazioni di irregolarità deve affrontare una serie di problematiche piuttosto
complesse che possono sfociare nell’effettivo blocco dell’attività produttiva. La disciplina vigente mette
a disposizione dei datori di lavoro diversi strumenti, utilizzabili anche contemporaneamente, che
consentono di ottenere il DURC anche in mancanza di liquidità e diluendo nel tempo lo sforzo
economico necessario alla regolazione dei debiti contributivi. Quando e come è possibile dilazionare i
debiti contributivi?
Di cosa si tratta?
Premessa ........................................................................................................................ 2
Allegato 1
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Tel. 0968.425805 - E-mail: info@fiscal-focus.it - www.fiscal-focus.it -
Lavoro & Previdenza
Direttore Antonio Gigliotti N. 161 Del 30/09/2019
Premessa
Quella del possesso della regolarità contributiva si conferma essere una necessità inderogabile
ed imprescindibile per le aziende, in special modo per quelle che operano nel settore edile ed
affini o nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Il DURC è uno dei requisiti di base che
ogni datore di lavoro deve possedere per poter legittimamente fruire di qualunque sgravio,
agevolazione o incentivo all’assunzione.
Il contribuente, dunque, deve presentare un'unica domanda telematica, che comprenda tutti i
debiti contributivi in fase amministrativa, maturati nei confronti di tutte le gestioni INPS.
NOTA BENE - La presenza di posizioni debitorie sui contributi personali del titolare, artigiano
o commerciante, inibisce la possibilità di chiedere la rateazione anche sulla posizione datoriale
e richiede la gestione preventiva di una dilazione specifica per tale posizione.
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Per ciascun periodo devono essere inclusi nella rateazione richiesta: il debito contributivo; le
sanzioni civili; gli interessi di dilazione.
Il piano di rateazione può prevedere un massimo di 24 rate, elevabili a 36, dietro espressa
autorizzazione del Ministero del Lavoro, nei seguenti casi:
calamità naturali in occasione delle quali sono stati emessi decreti di sospensione dei
termini;
procedure concorsuali dichiarate;
carenza temporanea di liquidità finanziaria derivante dalla sofferenza di crediti maturati
nei confronti di amministrazioni dello Stato o di enti pubblici, a seguito di obblighi
contrattuali, ovvero da ritardata erogazione di contributi e finanziamenti pubblici previsti
da legge o convenzione;
ricorrenza di uno stato di crisi aziendale dovuto a contrazione o sospensione dell'attività
produttiva per eventi transitori, non imputabili all'azienda, di situazioni temporanee di
mercato, di crisi economiche settoriali e locali, ovvero di un processo di riorganizzazione,
ristrutturazione e riconversione aziendale;
trasmissione agli eredi dei debiti contributivi
contestuali richieste di pagamento di contributi dovuti a vario titolo (condono, recupero
contributi sospesi a seguito di ordinanze connesse al verificarsi di calamità naturali,
contributi correnti), aventi scadenze concomitanti;
debiti contributivi di importo complessivo non inferiore a € 10.000,00 avuto riguardo alla
precaria situazione reddituale del debitore, risultante da documentazione fiscale.
OSSERVA - E’ inoltre possibile concedere fino a 60 rate, con delibera adottata dal Ministero
del Lavoro di concerto col Ministero dell'Economia, unicamente in caso di oggettive incertezze
connesse a contrastanti e rilevanti orientamenti giurisprudenziali sopravvenuti o determinazioni
amministrative sulla ricorrenza dell'obbligo contributivo, successivamente riconosciuti in sede
giurisdizionale o amministrativa. L’INPS effettua l’esame delle istanze e ne comunica l’esito
entro i successivi 15 giorni.
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NOTA BENE - Se la rateazione è respinta per carenza di una delle condizioni previste, è
possibile ripresentare una nuova istanza, una volta in possesso dei requisiti.
Il pagamento della prima rata, tramite modello F24 con causale RC01, va effettuato entro il
termine indicato nel piano e costituisce un comportamento concludente che perfeziona la
dilazione.
ATTENZIONE! - Il mancato pagamento di due rate, non aventi tra di esse scadenza in
successione temporale, nell’ambito di un piano di ammortamento accordato di dilazione,
configura l’ipotesi per la revoca della stessa rateazione.
Nel caso di pagamento con sequenze temporali alternate, si realizza la fattispecie che impone
l’adozione del provvedimento di revoca, anche ai fini della corretta valutazione della condizione
di regolarità per il rilascio del DURC online.
Dilazione INAIL
L’istanza di rateazione dei premi INAIL dovuti e non versati deve essere unica e comprendere
tutti i debiti accertati alla data di presentazione della stessa e non ancora iscritti a ruolo.
La domanda è ammissibile per debiti di importo non inferiore a 1.000 euro e per un massimo di
24 rate. Il numero delle rate concesse può essere superiore a tali limiti al ricorrere delle
medesime fattispecie già esaminate con riferimento alle rateazioni INPS.
NOTA BENE - Non possono essere ammessi al beneficio della rateazione i soggetti che non
abbiano osservato i piani di rateazione concessi nel biennio precedente.
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E’ possibile rateizzare i debiti iscritti a ruolo procedendo anche per singole cartelle esattoriali,
senza l’obbligo, come avviene per i debiti in fase amministrativa, di includere nella istanza tutti
gli importi dovuti.
• nel caso in cui il debito sia di importo non superiore a 60.000 euro, è sufficiente
presentare apposita istanza dichiarando la sussistenza di una temporanea situazione di
obiettiva difficoltà economica. In questo modo è possibile accedere automaticamente al
piano ordinario che consente di pagare il debito fino a un massimo di 72 rate mensili (6
anni);
Dilazione breve
La validità della dilazione, dipende anche dal versamento della contribuzione corrente dovuta
per ciascuna Gestione; in merito, il regolamento offre la possibilità di utilizzare lo strumento
della “rateazione breve” che potrà interessare la regolarizzazione di un periodo non superiore a
tre mesi/un trimestre per ciascuna Gestione, anche per Gestioni diverse rispetto a quelle per le
quali è stata attivata la rateazione principale, e per una sola volta nel corso della rateazione
principale.
In ogni caso, se la regolarizzazione in modalità breve interessi più Gestioni, questa dovrà
avvenire per tutte le esposizioni debitorie riferite alla contribuzione corrente (mensile –
per la Gestione Uniemens e parasubordinati; periodica – per la Gestione dei lavoratori
autonomi artigiani e commercianti e per la Gestione agricoltura) scaduta al momento
della domanda nei limiti dei periodi di ammissibilità sopracitati.
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ESEMPIO
Luglio 2019 non pagato – agosto 2019 non pagato - settembre 2019 pagato; la domanda di
rateazione breve potrà essere presentata non oltre il 15 novembre 2019.
In maniera analoga, per quanto concerne il caso di adempimento periodico, la domanda di
rateazione breve dovrà pervenire non oltre i 30 giorni successivi alla scadenza legale
dell’adempimento riferito al trimestre in cui si è determinata l’omissione.
Fermo restando l'integrale pagamento dei contributi e dei premi dovuti alle gestioni
previdenziali e assistenziali è possibile richiedere la riduzione delle sanzioni civili, nei
seguenti casi:
▪ mancato o ritardato pagamento dei contributi o premi dovuto ad oggettive incertezze
connesse a contrastanti ovvero sopravvenuti diversi orientamenti giurisprudenziali o
amministrativi sulla ricorrenza dell’obbligo contributivo (Legge 388/2000 art. 116,
comma 15); occorre che vi siano delle decisioni giurisprudenziali difformi l’una dall’altra,
sulle quali è intervenuta una decisione definitiva ad esempio della Corte di Cassazione,
tale da rendere necessario un adeguamento della prassi amministrativa. La riduzione è
ammissibile anche quando vengono emanate delle norme nuove, particolarmente
complesse o quando la difficoltà di interpretazione sia obbiettivamente esistente o
quando l’assicurato sia stato indotto in errore circa l’obbligo contributivo a causa di
avvertenze e/o indicazioni fuorvianti degli uffici competenti. Evidentemente tale
situazione deve essere debitamente documentata;
▪ mancato o ritardato pagamento dei contributi o premi dovuto a fatto doloso del terzo
(Legge 388/2000 art. 116, comma 15); per ottenere il beneficio è necessaria la
presentazione all’autorità giudiziaria della denuncia penale entro tre mesi dal giorno in
cui si è venuti a conoscenza del fatto doloso, e che il procedimento promosso in base
alla denuncia si sia definito con la condanna del terzo o quantomeno che sia ancora
pendente il giudizio;
▪ mancato o ritardato pagamento dei contributi o premi dovuto a crisi, riorganizzazione,
riconversioni o ristrutturazioni aziendali (Legge 388/2000 art. 116, comma 15); la
possibilità di ridurre le sanzioni civili può essere esercitata quando l’impresa, soggetta
alla cassa integrazione guadagni, abbia ottenuto il riconoscimento del diritto alla cassa
integrazione guadagni straordinaria, con provvedimento formale del Ministro del Lavoro
e delle Politiche Sociali;
▪ nei confronti delle aziende sottoposte a procedure concorsuali (Legge 388/2000 art. 116,
comma 16; Legge 662/1996 art. 1, comma 220).
Le sanzioni si bloccano alla data in cui l’autorità giudiziaria ha dichiarato aperta la procedura
concorsuale e durante il periodo di svolgimento della procedura stessa matureranno i soli
interessi legali sui crediti privilegiati.
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Allo scopo di facilitare e omogeneizzare i criteri di giudizio, sono stati individuati i seguenti
specifici indicatori sui quali va valutato il debitore e quindi l’opportunità di definire
positivamente la richiesta:
• rilevanza delle cause che hanno determinato il mancato o ritardato pagamento dei
contributi;
• riflessi sul mantenimento dei livelli occupazionali, ovvero sulla ripresa dell’attività
produttiva;
In nessun caso, comunque, la riduzione delle sanzioni civili può essere applicata al di sotto degli
interessi legali.
Riferimenti normativi
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Allegato 1
L’Esperto risponde…
QUESITO
?
Ci sono regole specifiche valevoli in caso di realizzazione degli interventi
relativi alla riparazione, al ripristino o alla ricostruzione di edifici privati
danneggiati o distrutti dagli eventi sismici?
SOLUZIONE
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