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Lavoro & Previdenza

Direttore Antonio Gigliotti N. 161 Del 30/09/2019

A cura di Debhorah Di Rosa

Dilazione debiti contributivi: come ottenere il


DURC
Categoria: Previdenza e lavoro
Sottocategoria: DURC

Il possesso del DURC rappresenta un’esigenza indifferibile per le aziende con dipendenti. L’azienda che
si trova di fronte a situazioni di irregolarità deve affrontare una serie di problematiche piuttosto
complesse che possono sfociare nell’effettivo blocco dell’attività produttiva. La disciplina vigente mette
a disposizione dei datori di lavoro diversi strumenti, utilizzabili anche contemporaneamente, che
consentono di ottenere il DURC anche in mancanza di liquidità e diluendo nel tempo lo sforzo
economico necessario alla regolazione dei debiti contributivi. Quando e come è possibile dilazionare i
debiti contributivi?

Di cosa si tratta?

Premessa ........................................................................................................................ 2

Dilazione amministrativa INPS ..................................................................................... 2

Dilazione INAIL ............................................................................................................... 4

Dilazione debiti a ruolo .................................................................................................. 5

Dilazione breve ............................................................................................................... 5

Richiesta riduzione sanzioni civili ................................................................................ 6

Riferimenti normativi ..................................................................................................... 7

Allegato 1

L’Esperto risponde… .................................................................................................. 8

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Premessa

Quella del possesso della regolarità contributiva si conferma essere una necessità inderogabile
ed imprescindibile per le aziende, in special modo per quelle che operano nel settore edile ed
affini o nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Il DURC è uno dei requisiti di base che
ogni datore di lavoro deve possedere per poter legittimamente fruire di qualunque sgravio,
agevolazione o incentivo all’assunzione.

In caso di mancata regolarità nei versamenti contributivi ed


assicurativi, l’azienda può regolarizzare la propria posizione
richiedendo una dilazione del debito dovuto:

all’INPS, per i debiti contributivi all’ente di riscossione, per i debiti


ancora in fase amministrativa; iscritti a ruolo.

Dilazione amministrativa INPS

Le procedure INPS per la rateazione dei debiti contributivi in fase amministrativa


ricomprendono anche le diverse gestioni previdenziali passate ormai sotto la competenza
dell’Istituto.

Il contribuente, dunque, deve presentare un'unica domanda telematica, che comprenda tutti i
debiti contributivi in fase amministrativa, maturati nei confronti di tutte le gestioni INPS.

Il pagamento in forma rateale deve comprendere tutta l’esposizione


debitoria del richiedente in merito ai debiti in fase amministrativa, per
contributi e sanzioni, maturati nei confronti di tutte le gestioni amministrate
dall’Istituto che risultano denunciati dal contribuente e accertati alla data di
presentazione della stessa domanda.

Di conseguenza, se la regolarizzazione non ha correttamente interessato tutte le


esposizioni debitorie maturate in capo al richiedente, la sede INPS che ha
ricevuto la domanda deve provvedere alla reiezione.

NOTA BENE - La presenza di posizioni debitorie sui contributi personali del titolare, artigiano
o commerciante, inibisce la possibilità di chiedere la rateazione anche sulla posizione datoriale
e richiede la gestione preventiva di una dilazione specifica per tale posizione.

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Per ciascun periodo devono essere inclusi nella rateazione richiesta: il debito contributivo; le
sanzioni civili; gli interessi di dilazione.

L’istanza telematica deve contenere:


• l’ammontare dell’importo dei debiti maturati;
• l’ammontare dell’importo complessivo dei debiti da rateizzare;
• l’ammontare dell’importo ripartito per ogni Gestione amministrativa da inserire nella
dilazione.

Il piano di rateazione può prevedere un massimo di 24 rate, elevabili a 36, dietro espressa
autorizzazione del Ministero del Lavoro, nei seguenti casi:
 calamità naturali in occasione delle quali sono stati emessi decreti di sospensione dei
termini;
 procedure concorsuali dichiarate;
 carenza temporanea di liquidità finanziaria derivante dalla sofferenza di crediti maturati
nei confronti di amministrazioni dello Stato o di enti pubblici, a seguito di obblighi
contrattuali, ovvero da ritardata erogazione di contributi e finanziamenti pubblici previsti
da legge o convenzione;
 ricorrenza di uno stato di crisi aziendale dovuto a contrazione o sospensione dell'attività
produttiva per eventi transitori, non imputabili all'azienda, di situazioni temporanee di
mercato, di crisi economiche settoriali e locali, ovvero di un processo di riorganizzazione,
ristrutturazione e riconversione aziendale;
 trasmissione agli eredi dei debiti contributivi
 contestuali richieste di pagamento di contributi dovuti a vario titolo (condono, recupero
contributi sospesi a seguito di ordinanze connesse al verificarsi di calamità naturali,
contributi correnti), aventi scadenze concomitanti;
 debiti contributivi di importo complessivo non inferiore a € 10.000,00 avuto riguardo alla
precaria situazione reddituale del debitore, risultante da documentazione fiscale.

OSSERVA - E’ inoltre possibile concedere fino a 60 rate, con delibera adottata dal Ministero
del Lavoro di concerto col Ministero dell'Economia, unicamente in caso di oggettive incertezze
connesse a contrastanti e rilevanti orientamenti giurisprudenziali sopravvenuti o determinazioni
amministrative sulla ricorrenza dell'obbligo contributivo, successivamente riconosciuti in sede
giurisdizionale o amministrativa. L’INPS effettua l’esame delle istanze e ne comunica l’esito
entro i successivi 15 giorni.

Il piano di ammortamento emesso dall’Istituto e trasmesso a mezzo PEC riporta il numero e


l’ammontare delle rate accordate, le date di scadenza e gli interessi di dilazione al tasso vigente
alla data di presentazione della domanda di rateazione INPS.

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NOTA BENE - Se la rateazione è respinta per carenza di una delle condizioni previste, è
possibile ripresentare una nuova istanza, una volta in possesso dei requisiti.

Il pagamento della prima rata, tramite modello F24 con causale RC01, va effettuato entro il
termine indicato nel piano e costituisce un comportamento concludente che perfeziona la
dilazione.

Il rilascio del documento di regolarità contributiva può avvenire


soltanto una volta avvenuto il pagamento della prima rata:

il mancato o parziale pagamento della prima rata entro il termine assegnato,


infatti, comporta l'annullamento del piano e preclude la possibilità di
proporre una nuova dilazione sulle medesime partite.

ATTENZIONE! - Il mancato pagamento di due rate, non aventi tra di esse scadenza in
successione temporale, nell’ambito di un piano di ammortamento accordato di dilazione,
configura l’ipotesi per la revoca della stessa rateazione.

Nel caso di pagamento con sequenze temporali alternate, si realizza la fattispecie che impone
l’adozione del provvedimento di revoca, anche ai fini della corretta valutazione della condizione
di regolarità per il rilascio del DURC online.

Dilazione INAIL

L’istanza di rateazione dei premi INAIL dovuti e non versati deve essere unica e comprendere
tutti i debiti accertati alla data di presentazione della stessa e non ancora iscritti a ruolo.

La domanda è ammissibile per debiti di importo non inferiore a 1.000 euro e per un massimo di
24 rate. Il numero delle rate concesse può essere superiore a tali limiti al ricorrere delle
medesime fattispecie già esaminate con riferimento alle rateazioni INPS.

NOTA BENE - Non possono essere ammessi al beneficio della rateazione i soggetti che non
abbiano osservato i piani di rateazione concessi nel biennio precedente.

Il provvedimento di autorizzazione delle rateazioni è emesso:


- dal dirigente della sede provinciale INAIL - dal dirigente della sede regionale INAIL
competente in base alla sede legale di chi competente in base alla sede legale di chi
presenta l'istanza, per importi fino a 258.000 presenta l'istanza, per importi superiori a
euro e per un numero di rate non eccedenti le 258.000 euro e per un numero di rate
12 mensilità; superiore a 12.

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Dilazione debiti a ruolo

E’ possibile rateizzare i debiti iscritti a ruolo procedendo anche per singole cartelle esattoriali,
senza l’obbligo, come avviene per i debiti in fase amministrativa, di includere nella istanza tutti
gli importi dovuti.

L’iter necessario all’ottenimento di una dilazione sulle cartelle di pagamento è differente in


relazione all’importo oggetto della richiesta:

• nel caso in cui il debito sia di importo non superiore a 60.000 euro, è sufficiente
presentare apposita istanza dichiarando la sussistenza di una temporanea situazione di
obiettiva difficoltà economica. In questo modo è possibile accedere automaticamente al
piano ordinario che consente di pagare il debito fino a un massimo di 72 rate mensili (6
anni);

• se il debito supera i 60.000 euro è possibile richiedere la rateizzazione presentando


istanza e allegando la certificazione relativa all’Indicatore della situazione economica
equivalente (ISEE) del nucleo familiare per attestare la temporanea situazione di obiettiva
difficoltà economica. In questo caso è possibile ottenere una rateizzazione fino a 120
rate (10 anni).

Dilazione breve

La validità della dilazione, dipende anche dal versamento della contribuzione corrente dovuta
per ciascuna Gestione; in merito, il regolamento offre la possibilità di utilizzare lo strumento
della “rateazione breve” che potrà interessare la regolarizzazione di un periodo non superiore a
tre mesi/un trimestre per ciascuna Gestione, anche per Gestioni diverse rispetto a quelle per le
quali è stata attivata la rateazione principale, e per una sola volta nel corso della rateazione
principale.

In ogni caso, se la regolarizzazione in modalità breve interessi più Gestioni, questa dovrà
avvenire per tutte le esposizioni debitorie riferite alla contribuzione corrente (mensile –
per la Gestione Uniemens e parasubordinati; periodica – per la Gestione dei lavoratori
autonomi artigiani e commercianti e per la Gestione agricoltura) scaduta al momento
della domanda nei limiti dei periodi di ammissibilità sopracitati.

E’ da sottolineare che, la domanda di rateazione breve dovrà essere presentata


dal contribuente con tempestività e comunque, nel caso di adempimento mensile,
non oltre 3 mesi dalla prima omissione.

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ESEMPIO
Luglio 2019 non pagato – agosto 2019 non pagato - settembre 2019 pagato; la domanda di
rateazione breve potrà essere presentata non oltre il 15 novembre 2019.
In maniera analoga, per quanto concerne il caso di adempimento periodico, la domanda di
rateazione breve dovrà pervenire non oltre i 30 giorni successivi alla scadenza legale
dell’adempimento riferito al trimestre in cui si è determinata l’omissione.

Richiesta riduzione sanzioni civili

Fermo restando l'integrale pagamento dei contributi e dei premi dovuti alle gestioni
previdenziali e assistenziali è possibile richiedere la riduzione delle sanzioni civili, nei
seguenti casi:
▪ mancato o ritardato pagamento dei contributi o premi dovuto ad oggettive incertezze
connesse a contrastanti ovvero sopravvenuti diversi orientamenti giurisprudenziali o
amministrativi sulla ricorrenza dell’obbligo contributivo (Legge 388/2000 art. 116,
comma 15); occorre che vi siano delle decisioni giurisprudenziali difformi l’una dall’altra,
sulle quali è intervenuta una decisione definitiva ad esempio della Corte di Cassazione,
tale da rendere necessario un adeguamento della prassi amministrativa. La riduzione è
ammissibile anche quando vengono emanate delle norme nuove, particolarmente
complesse o quando la difficoltà di interpretazione sia obbiettivamente esistente o
quando l’assicurato sia stato indotto in errore circa l’obbligo contributivo a causa di
avvertenze e/o indicazioni fuorvianti degli uffici competenti. Evidentemente tale
situazione deve essere debitamente documentata;
▪ mancato o ritardato pagamento dei contributi o premi dovuto a fatto doloso del terzo
(Legge 388/2000 art. 116, comma 15); per ottenere il beneficio è necessaria la
presentazione all’autorità giudiziaria della denuncia penale entro tre mesi dal giorno in
cui si è venuti a conoscenza del fatto doloso, e che il procedimento promosso in base
alla denuncia si sia definito con la condanna del terzo o quantomeno che sia ancora
pendente il giudizio;
▪ mancato o ritardato pagamento dei contributi o premi dovuto a crisi, riorganizzazione,
riconversioni o ristrutturazioni aziendali (Legge 388/2000 art. 116, comma 15); la
possibilità di ridurre le sanzioni civili può essere esercitata quando l’impresa, soggetta
alla cassa integrazione guadagni, abbia ottenuto il riconoscimento del diritto alla cassa
integrazione guadagni straordinaria, con provvedimento formale del Ministro del Lavoro
e delle Politiche Sociali;
▪ nei confronti delle aziende sottoposte a procedure concorsuali (Legge 388/2000 art. 116,
comma 16; Legge 662/1996 art. 1, comma 220).

Le sanzioni si bloccano alla data in cui l’autorità giudiziaria ha dichiarato aperta la procedura
concorsuale e durante il periodo di svolgimento della procedura stessa matureranno i soli
interessi legali sui crediti privilegiati.

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In questi casi le sanzioni possono essere ridotte:


1) fino alla misura degli interessi legali, vigenti alla data di presentazione dell’istanza;
2) fino alla misura dei predetti interessi legali, vigenti alla data di presentazione dell’istanza,
maggiorati del 50%.

Allo scopo di facilitare e omogeneizzare i criteri di giudizio, sono stati individuati i seguenti
specifici indicatori sui quali va valutato il debitore e quindi l’opportunità di definire
positivamente la richiesta:

• comportamento pregresso dell’azienda in relazione al rispetto degli obblighi contributivi;

• correttezza dei versamenti contributivi;

• situazione patrimoniale complessiva;

• rilevanza delle cause che hanno determinato il mancato o ritardato pagamento dei
contributi;

• riflessi sul mantenimento dei livelli occupazionali, ovvero sulla ripresa dell’attività
produttiva;

• importo delle somme da recuperare;

• incidenza della concessione del beneficio sul recupero del credito.

In nessun caso, comunque, la riduzione delle sanzioni civili può essere applicata al di sotto degli
interessi legali.

Riferimenti normativi

• INPS, Messaggio n. 2312/2016;


• Circolare INPS n. 108 del 12 luglio 2013;
• INPS, Messaggio del 6 giugno 2014.

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Allegato 1

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Oggetto: DURC ricostruzione post sisma

QUESITO

?
Ci sono regole specifiche valevoli in caso di realizzazione degli interventi
relativi alla riparazione, al ripristino o alla ricostruzione di edifici privati
danneggiati o distrutti dagli eventi sismici?

SOLUZIONE

? La realizzazione degli interventi relativi alla riparazione, al ripristino o alla


ricostruzione di edifici privati danneggiati o distrutti dagli eventi sismici è
assoggettata alle disposizioni previste per le stazioni appaltanti pubbliche relativamente
alla osservanza integrale del trattamento economico e normativo stabilito dai contratti
collettivi nazionali e territoriali, nonché con riguardo al possesso del documento unico di
regolarità contributiva (DURC).
Con riferimento agli eventi sismici avvenuti nel Centro Italia, gli Uffici speciali per la
ricostruzione devono effettuare la richiesta del DURC, per le imprese affidatarie o esecutrici
dei lavori di ricostruzione e riparazione di edifici privati, con riferimento ai lavori eseguiti e al
periodo di esecuzione degli stessi. Si tratta dunque di una peculiare modalità di verifica
della regolarità contributiva, circoscritta unicamente al cantiere e ai lavoratori in esso
impiegati per il periodo di esecuzione dei lavori.
La verifica, dunque, deve essere effettuata:
- con riferimento ai pagamenti dovuti dai datori di lavoro in relazione ai lavoratori
subordinati ed a quelli impiegati con contratto di collaborazione coordinata e
continuativa che operano nell’azienda stessa;
- ai pagamenti dovuti dai lavoratori autonomi, scaduti sino all’ultimo giorno del secondo
mese antecedente a quello in cui la verifica è effettuata, a condizione che sia scaduto
anche il termine di presentazione delle relative denunce retributive.
A tal fine, le imprese affidatarie o esecutrici dei lavori, devono chiedere all’INPS l’apertura di
una apposita posizione contributiva nella quale dovrà essere denunciata e versata la
contribuzione previdenziale dovuta per i lavoratori impiegati nel cantiere per il periodo di
esecuzione dei lavori. La data d’inizio attività con i dipendenti coinciderà con la data di inizio
del cantiere.
Detta posizione sarà contraddistinta dal nuovo codice di autorizzazione “7U”, avente il
significato di “imprese affidatarie o esecutrici dei lavori di ricostruzione di edifici privati
danneggiati o distrutti dal sisma 2016”.

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