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COMUNICAZIONE AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL TRATTAMENTO INTEGRATIVO EX ART.

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, D.L. N. 3/2020 e s.m.i.
(ARTT. 46 SS., D.P.R. 28 DICEMBRE 2000, N.
445)
***
Il/La sottoscritto/a ylber ramadani, C.F. RMDYBR95H13A182C, nato/a a ALESSANDRIA (prov. AL), in data 13/06/1995, e
residente in ALESSANDRIA (prov. AL), in Via roberto gandolfi 22, consapevole che chiunque rilasci dichiarazioni mendaci,
firmi atti falsi o ne faccia uso nei casi previsti dal D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, è punito ai sensi del codice penale e delle leggi
speciali in materia, ai sensi e per gli effetti del disposto di cui all’art. 76, D.P.R. n. 28 dicembre 2000, n. 445,
PREMESSO CHE
● il Decreto-Legge 5 febbraio 2020, n. 3 e s.m.i. (conv. con modificazioni dalla Legge 2 aprile 2020, n. 21), recante
“Misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente”, ha introdotto una serie di previsioni normative
di formale e sostanziale revisione del cd. Bonus Renzi (art. 1, d.l. n. 66/2014), abrogato a far data dal 1° luglio 2020;
● per effetto delle predette misure, così come integrate e modificate dalla Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (cd. Legge
di Bilancio 2022), al verificarsi di specifiche condizioni reddituali, è riconosciuto ai titolari di reddito di lavoro dipendente (e
assimilati) il diritto a percepire su base mensile un cd. “Trattamento integrativo” – il cui importo è:
- pari ad € 1.200 per il periodo 1° gennaio-31 dicembre 2022, se il reddito complessivo non è superiore a 15.000 euro per
i lavoratori che producono un reddito (imponibile fiscale) da lavoro dipendente e/o assimilato che genera un’imposta lorda
positiva (al netto delle sole detrazioni da lavoro dipendente);
- comunque non superiore a € 1.200 e determinato in misura pari alla differenza tra le detrazioni sotto richiamate e l’imposta
lorda complessivamente dovuta dal contribuente, nei casi in cui il reddito complessivo sia ricompreso tra 15.000,01 euro
e 28.000 euro, verificata la “capienza” dell’imposta lorda rispetto alle detrazioni da lavoro dipendente e assimilati, a
condizione che la somma delle detrazioni individuate dall’art. 1, comma 3, Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (per carichi di
famiglia ex art. 12 TUIR; per redditi di lavoro dipendente, assimilati e pensione ex art. 13 TUIR; delle detrazioni di cui
all’articolo 15, comma 1, lettere a) e b), e comma 1-ter, dello stesso TUIR, limitatamente agli oneri sostenuti in dipendenza
di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2021, e delle rate relative alle detrazioni di cui agli articoli 15, comma 1,
lettera c), e 16-bis del TUIR nonché di quelle relative alle detrazioni previste da altre disposizioni normative, per spese
sostenute fino al 31 dicembre 2021) sia di ammontare superiore all’imposta lorda;
● i datori di lavoro/sostituti d’imposta, come disposto dalla Circolare 4/E del 18 Febbraio 2022, nei casi in cui il reddito
complessivo sia ricompreso tra 15.000,01 euro e 28.000 euro, devono determinare la spettanza del trattamento integrativo
e il relativo importo sulla base delle detrazioni a loro note, vale a dire quelle di cui agli articoli 12 (detrazioni per carichi di
famiglia) e 13, commi 1 e 1.1 (detrazioni da lavoro dipendente), del TUIR, e ad effettuare un conguaglio di fine
anno/cessazione.
L’eventuale conguaglio definitivo va effettuato a cura del sostituito (il lavoratore) in sede di dichiarazione dei redditi;
● i datori di lavoro/sostituti di imposta sono tenuti a riconoscere i predetti benefici “in via automatica”, ripartendoli tra
le retribuzioni erogate a far data dal 1° gennaio 2022, sulla base delle informazioni reddituali di cui siano a conoscenza;
● il datore di lavoro informa sull’applicabilità della misura in oggetto mediante “INFORMATIVA RELATIVA AL
TRATTAMENTO INTEGRATIVO EX ART. 1, D.L. N. 3/2020 e s.m.i.”.
Tutto ciò premesso,
RICHIEDE

☐ A) La non applicazione delle previsioni di cui all’ art. 1 d.l. n. 3/2020 e s.m.i.;
☑ B) L’applicazione delle previsioni di cui all’ art. 1 d.l. n. 3/2020 e s.m.i. in occasione delle operazioni di conguaglio fiscale,
ovvero a dicembre 2022, o in concomitanza della cessazione del rapporto di lavoro, sulla base del reddito complessivo
effettivamente percepito;

☐ C) L’applicazione mensile delle previsioni di cui all’ art. 1 d.l. n. 3/2020 e s.m.i. sulla base del reddito effettivamente
percepito.

Cordiali saluti,

Data: 02/09/2022 Firma:

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INFORMATIVA RELATIVA AL TRATTAMENTO INTEGRATIVO EX ART. 1, D.L. N. 3/2020 e s.m.i.
Spett.le Sig./Gent. Sig.ra,
A partire dal periodo di paga gennaio 2022, sarà riconosciuto un trattamento integrativo mensile il cui importo
annuo totale fino al 31 dicembre 2022 è pari ad € 1.200,00, se il reddito complessivo non è superiore a 15.000
euro e i lavoratori producono un reddito (imponibile fiscale) da lavoro dipendente e/o assimilato che genera
un’imposta lorda positiva (al netto delle sole detrazioni da lavoro dipendente).
Allo stesso tempo, ai lavoratori che, con riferimento al periodo d’imposta 2022:
● producono un reddito (imponibile fiscale) da lavoro dipendente e/o assimilato che genera un’imposta
lorda positiva (al netto delle sole detrazioni da lavoro dipendente);
● possiedono un reddito complessivo (imponibile fiscale) superiore ad € 15.000, ma non superiore ad €
28.000;
● producono un reddito (imponibile fiscale) da lavoro dipendente e/o assimilato che genera un’imposta lorda
minore alla somma delle detrazioni individuate dal testo unico delle imposte sui redditi (per carichi di famiglia, per
lavoro dipendente e assimilati, per mutui agrari e immobiliari per acquisto della prima casa limitatamente agli oneri
sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2021, per spese sanitarie nei limiti previsti
dall’articolo 15 del TUIR, per le rate per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica
degli edifici e da altre disposizioni normative, per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021);
● sarà riconosciuto, un trattamento integrativo mensile il cui importo spettante è pari ad un ammontare
annuo, comunque, non superiore a 1.200 euro, determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle
detrazioni elencate dalla norma* e l’imposta lorda.
* Il datore di lavoro/sostituto d’imposta, come disposto dalla Circolare 4/E del 18 Febbraio 2022, nei casi in cui il
reddito complessivo sia ricompreso tra 15.000,01 euro e 28.000 euro, verificata la “capienza” dell’imposta lorda
rispetto alle detrazioni da lavoro dipendente e assimilati, deve determinare la spettanza del trattamento integrativo e
il relativo importo sulla base delle detrazioni a lui note; al fine di verificare la corretta applicazione del suddetto
trattamento, terrà conto esclusivamente delle seguenti detrazioni:
-detrazione di cui all’articolo 12 del TUIR (detrazioni per carichi di famiglia);
-detrazione di cui all’articolo 13, comma 1 e 1.1 del TUIR (detrazioni da lavoro dipendente).
Resta inteso che le ulteriori detrazioni previste dalla norma, utili al corretto calcolo di cui sopra, potranno essere
altresì applicate in sede di dichiarazione dei redditi da parte del dipendente, al fine del recupero dell’eventuale
trattamento integrativo spettante.
Il sostituto d’imposta/datore di lavoro riconosce il trattamento integrativo in via automatica sulla base delle
informazioni in suo possesso senza necessità che sia prodotta, da parte dei lavoratori beneficiari, alcuna richiesta di
erogazione in tal senso.
Qualora in sede di operazioni di conguaglio di fine anno, il trattamento integrativo si riveli non spettante, il sostituto
d’imposta/datore di lavoro provvede al recupero del relativo importo.
Le ricordiamo dunque che la compilazione della comunicazione è facoltativa e in sua mancanza il datore di
lavoro provvederà in ogni caso a riconoscerLe il trattamento integrativo fiscale laddove spettanti in base alle
informazioni in suo possesso.

Cordiali Saluti.

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