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«In via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre
2022, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro
domestico, è riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per
l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 0,8 punti
percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base
mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro,
maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.”
• quelli facenti parte del nucleo familiare indicato ai fini ISEE, in corso di validità,
calcolato ai sensi dell’articolo 7 del DPCM n. 159/2013 (nel caso di nuclei con figli
maggiorenni, l’ISEE è calcolato ai sensi degli articoli da 2 a 6 e 9 del citato decreto)
• In assenza di ISEE il nucleo di riferimento è accertato sulla base dei dati autodichiarati in
domanda, ai sensi dell’articolo 46 del DPR n. 445/2000, dal richiedente l’assegno unico,
sulla base dei criteri di cui al DPCM n. 159/2013.
Nell’interesse del figlio, la misura in esame spetta, in parti uguali, a chi esercita la
responsabilità genitoriale, salvo quanto previsto dall’articolo 6, commi 4 e 5 del D. Lgs n.
230/2021 (vediamo oltre)
• sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare,
titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero sia cittadino
di uno Stato non appartenente all’UE in possesso del permesso di soggiorno UE per
soggiornanti di lungo periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a
svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a 6 mesi o sia titolare di
permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un
periodo superiore a 6 mesi;
• sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
• sia residente e domiciliato in Italia;
• sia o sia stato residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, ovvero sia
titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di
durata almeno semestrale.
Per ciascun figlio minorenne è previsto un importo pari a 175 euro mensili, che spetta:
• in misura piena nel caso di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro;
• in misura ridotta per livelli di ISEE superiori (Tabella 1). La riduzione è graduale e
raggiunge un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Oltre ai 40k euro, sempre 50 euro (mensili).
Per ciascun figlio maggiorenne (fino al compimento del 21°anno di età) è previsto un
importo pari a 85 euro mensili, che spetta:
• in misura piena nel caso di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro;
• in misura ridotta per livelli di ISEE superiori (Tabella 1) la riduzione è graduale e
raggiunge un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Oltre ai 40k euro, sempre 25 euro (mensili)
Questo vale per chi ha 2 figli non disabili… seguono casistiche varie…
Figli disabili:
Per ciascun figlio con disabilità minorenne maggiorazione
• 105 euro mensili in caso di non autosufficienza,
• a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e
• a 85 euro mensili in caso di disabilità media.
Per ciascun figlio con disabilità di età superiore a 21 anni 85 euro mensili
• in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro;
• Ridotto gradualmente per livelli di ISEE superiori (Tabella 1) fino a 25 euro in
corrispondenza di ISEE pari a 40.000 euro. Oltre, sempre 25 euro
Solo per i primi tre anni (2022-2023-2024) prevista una maggiorazione, SE:
• valore dell’ISEE del nucleo familiare di appartenenza del richiedente NON
SUPERA le 25.000 euro;
• c’è stata EFFETTIVA percezione, nel 2021, dell’ANF in presenza di figli minori.
Informativa ai dipendenti