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Le differenze tra la fideiussione bancaria ed il contratto autonomo di


garanzia: l’obbligo del garante di pagare immediatamente la banca
creditrice senza facoltà di portare eccezioni
Prima pagina della rivista
Di Maura Castiglioni, Avvocato

30 aprile 2015

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Il contratto autonomo di garanzia è il contratto in base al quale una parte si obbliga, a Newsletter Tidona di diritto
titolo di garanzia, ad eseguire immediatamente (“a prima richiesta”) la prestazione del bancario e finanziario
debitore, indipendentemente dall'esistenza, dalla validità e/o efficacia del rapporto di
base, e senza potere sollevare eccezioni di sorta (“senza eccezioni”), salvo la sola
exceptio doli, e cioè l’eccezione portata nei confronti di chi abbia agito con dolo al fine
di indurre il garante alla conclusione del negozio, e poi ne abbia chiesto
l’adempimento).
Raccolta di Giurisprudenza in
Il garante deve quindi provvedere immediatamente al pagamento nei confronti del OMAGGIO:
creditore, senza possibilità di portare contestazioni.
L'USURA NEI
Ciò che contraddistingue il contratto autonomo di garanzia è l’assoluta mancanza di CONTRATTI
accessorietà rispetto al rapporto principale, a differenza di quanto accade con la BANCARI
fideiussione, che è rapporto accessorio rispetto all’obbligazione principale.
Richieda QUI la Raccolta in
OMAGGIO
Mentre il fideiussore è debitore allo stesso modo e ampiezza del debitore principale e
si obbliga direttamente ad adempiere, il garante si obbliga piuttosto a tenere indenne il
creditore dalla mancata prestazione del garantito, per qualsiasi ragione ciò avvenga.

In relazione alla possibilità di qualificare un negozio quale contratto autonomo di


garanzia piuttosto che fideiussione, la giurisprudenza si è così espressa:

“L'inserimento in un contratto di fideiussione di una clausola di pagamento "a prima


richiesta e senza eccezioni" vale di per sé a qualificare il negozio come contratto
autonomo di garanzia (cd. Garantievertrag), in quanto incompatibile con il principio
di accessorietà che caratterizza il contratto di fideiussione, salvo quando vi sia
un'evidente discrasia rispetto all'intero contenuto della convenzione negoziale”
(Cass. civ., sez. U., sent. n. 3947 del 18/02/2010; conf.: Cass. civ., sez. III, sent. n.
19736 del 27/09/2011; Cass. civ., sez. III, sent. n. 10998 del 19/05/2011).

La giurisprudenza ha quindi ritenuto che l’inserimento nel contratto di


fideiussione di una clausola che preveda il pagamento a prima richiesta, e
l’impossibilità per il garante di opporre eccezioni, sia sufficiente per qualificare il
rapporto quale contratto autonomo di garanzia.

Difatti è proprio l’assenza in capo al garantito della facoltà di opporre eccezioni che
esclude l’elemento dell’accessorietà nel negozio e che qualifica quest’ultimo quale
contratto autonomo di garanzia, come statuito dalle Sezioni Unite della Suprema Corte
(Cass. civ., sez. U., sent. n. 3947 del 18/02/2010):

“Infatti la caratteristica fondamentale che distingue il contratto autonomo di garanzia


dalla fideiussione è l’assenza dell’elemento dell’accessorietà della garanzia, insito
nel fatto che viene esclusa la facoltà del garante di opporre al creditore le eccezioni
che spettano al debitore principale, in deroga alla regola essenziale della
fideiussione, posta dall’art. 1945 c.c.”.

E’ dunque necessario che il contratto autonomo di garanzia preveda espressamente


l’inciso “senza eccezioni” o quantomeno neghi, in deroga all’art. 1945 c.c., la facoltà
per il garante di opporre eccezioni al creditore.

Si consideri da ultimo che al contratto autonomo di garanzia, in difetto di diversa


previsione da parte dei contraenti, non si applica la norma di cui all'art. 1957 c.c.
sull'onere del creditore garantito di far valere tempestivamente le sue ragioni nei
confronti del debitore principale, atteso che su detta norma si fonda l'accessorietà
dell'obbligazione fideiussoria, instaurando essa un collegamento tra la scadenza
dell'obbligazione di garanzia e quella dell'obbligazione principale (Cass. civ., sez. I,
sent. n. 21399 del 17/10/2011).

Le parti possono comunque decidere di ritenere applicabile l’art. 1957 c.c., e tale
decisione non vale ad escludere la qualificazione di contratto autonomo di garanzia al
rapporto, atteso che:

“La circostanza che le parti, in un contratto di garanzia, abbiano regolamentato gli


oneri gravanti sul creditore ai sensi dell' art . 1957 c.c., non è da sola sufficiente ad
escludere il carattere autonomo della garanzia stessa, essendo tale norma
espressione di un'esigenza di tutela del fideiussore, che può essere considerata
meritevole di protezione anche in caso di garanzia non accessoria” (Cass. civ.,
sent. 5526 del 05/04/2012).

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Esempio: CASTIGLIONI M., La securitization in Italia, in Magistra Banca e Finanza -


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