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16/03/22

Le vicende dell’obbligazione

 L'adempimento deve essere esatto; non c'è un adempimento quasi perfetto,


c'è un adempimento oppure c'è un inadempimento. Le forme intermedie tra
l’adempimento e l’inadempimento ossia l’adempimento parziale sono previste
dal codice ma non vengono considerate come forma intermedia tra
l’adempimento e l’inadempimento perché il creditore è tenuto a ricevere
l’adempimento solo da dove questo venga effettuato in un modo esatto.
Conseguentemente quel debitore che è interessato o in alcuni casi ha diritto ad
adempiere, può esercitare il proprio interesse nel momento in cui sia in grado di
adempiere esattamente.

Le sfumature che vanno tra un adempimento esatto e un adempimento inesatto per


contrapporsi concettualmente in un adempimento totale, possono essere
giuridicamente rilevanti perché abbiamo visto che vanno a riempire di contenuto quel
generale doveri di correttezza a cui le parti sono tenuti all'adempimento delle
obbligazioni.

Comportamenti che sono formalmente corretti, ma sono sostanzialmente emulativi:

Abuso del diritto: Per abuso del diritto si intende, in generale, ogni forma anormale di
esercizio di un diritto che, senza realizzare alcun interesse per il suo titolare, provoca un
danno o un pericolo di danno per altri soggetti.

Adempimento di un terzo: Non c'è simmetria perfetta tra chi adempie e chi riceve
l’adempimento (Debitore e creditore). L'adempimento del terzo, ai sensi dell'art. 1180
c.c., si realizza allorquando un soggetto diverso dal debitore effettua concretamente, in
modo libero, spontaneo ed unilateralmente, il pagamento di quanto dovuto al creditore
ovvero quella diversa prestazione dedotta in obbligazione.

Adempimento parziale (Art. 1.181 c.c.): Non pagare per intero.


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Elementi che caratterizzano l’adempimento esatto:

 Prestazione: è l'atto che il debitore deve effettuare al fine del soddisfacimento


dell'interesse del creditore, nell'adempimento degli obblighi previsti dalla legge.
 Luogo dell’adempimento: Non è irrilevante sapere dove l'obbligazione deve
essere adempiuta. Per esempio in un luogo di consegna incide sui rischi e sui
costi. Stabilire il luogo vuol dire anche stabilire chi si assume il rischio. Art. 1.182
c.c.
 Tempo dell’adempimento: È il momento in cui le obbligazioni devono essere
adempiute. Lo decide il debitore. Art. 1.183 c.c. Questo fattore può incidere
negativamente sulla compensabilità dei debiti e crediti.

Decadenza del beneficio del termine: Una volta decaduto dal beneficio del termine, il
creditore potrà fare tutte le azioni legali verso il debitore, che normalmente non
potrebbe fare. (Art. 1.184 c.c.)

Prestazione in luogo di adempimento (Art. 1.197 c.c.): “Il debitore non può liberarsi
eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta, anche se di valore uguale o
maggiore, salvo che il creditore consenta. In questo caso l’obbligazione si estingue
quando la diversa prestazione è eseguita”.

La cessione del credito in luogo dell’adempimento (Art. 1.198 c.c.): “Quando in


luogo dell’adempimento è ceduto un credito, l’obbligazione si estingue con la
riscossione del credito, se non risulta una diversa volontà delle parti”.

Queste sono in particolare le prime due norme che trattano due istituti in cui c'è un
rapporto tra il primo e secondo.

In cui il primo istituto è chiamato Datio in solutum (Art. 1.197-1.198 c.c.) (Questa è
collocata sistematicamente nella disciplina dell’adempimento), e si pongono due tipi di
problemi:

1. Conoscere la disciplina; vuol dire comprenderne la funzione economica.


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2. Distinguere la Datio in solutum dagli altri istituti apparentemente simili ma in


realtà diversi.

La Datio in solutum riguarda a quel fenomeno non infrequente in cui il debitore offre al
creditore di estinguere l’obbligazione contratta con una prestazione diversa
dall’adempimento. Ha la caratteristica di essere estintiva ma non nasce come
alternativa a quella obbligazione; se manifesta dopo. Un’altra caratteristica è la realtà,
vuol dire che non si realizza con il consenso ma si realizza con la
consegna/l’adempimento.

La novazione è collocata sistematicamente nella disciplina dei modi di estinzione


diverse dall’adempimento.

Il conguaglio, dice il codice che non ti liberi con una prestazione diversa da quella
dovuta anche se di valore e uguale o maggiore. È una procedura che consiste
nell'adattare un pagamento provvisorio a un criterio definitivo, così da ottenere un
rimborso o effettuare un versamento che adegui una cifra già pagata a quella da
pagare.

Il contratto reale si estingue quando la prestazione nuova è adempiuta.

Differenza tra la Datio in solutum e la novazione:

a) nella datio in solutum si ha la sostituzione dell'oggetto dell'adempimento;

b) nella novazione si ha la sostituzione dell'intera obbligazione.

Differenza dalla obbligazione facoltativa:

Nella datio in solutum il creditore ha la facoltà di rifiutare la prestazione diversa, nelle


obbligazioni facoltative no.

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