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01/04/22

Surrogazione e cessione del credito

Modifiche soggettive dal rapporto obbligatorio dal lato attivo:

Surrogazione reale:

Cessione del credito: Il credito può essere ceduto senza consenso del debitore; cedente
e cessionario si accordano e cedono il credito. Rileva per un duplice ordini di ragioni:

1. È dovuta al fatto che il mutamento della figura del debitore deve essere portato a
conoscenza del debitore a fin che questi, sappia esattamente quali sia i soggetti
che ha diritto a ricevere la prestazione.
2. Non è escluso che per il debitore sia rilevante la figura del creditore (Art. 1.260-
1.264 c.c.).

La cessione del credito indica il contratto con il quale il creditore (Cedente) pattuisce con
un terzo (Cessionario) il trasferimento in capo a quest’ultimo del suo diritto verso il
debitore (Ceduto).

Cessione pro-soluto: Il cedente non garantisce la solvenza/adempimento del debitore


ceduto. Ma garantisce la esistenza del credito.

Cessione pro-solvendo: Il cedente garantisce la solvenza/adempimento del debitore


ceduto. Se il creditore ceduto no paga al nuovo creditore, il nuovo creditore può andare a
dirittura del cedente e dire: il debitore non mi ha pagato, mi paghi tu.

A causa neutra

Qual è la finalità di quella cessione? Dipende di si è onerosa o gratuita (Art. 1.266 c.c.).

Quando la cessione è a titolo oneroso, il cedente è tenuto a garantire l’esistenza del


credito al tempo della cessione. Se la cessione è a titola gratuito, la garanzia è dovuto
solo nei casi e nei limiti in cui la legge pone a carico del donante la garanzia per l’evizione;
si è gratuita è una donazione.

La cessione di credito diventa uno strumento di garanzia che serve a accorciare il ciclo
finanziario nell’attività commerciale.
01/04/22

Surrogazione per pagamento: (Art. 1.201 c.c.) è il subingresso di un terzo che si


sostituisce nei diritti del creditore verso un debitore, per effetto del pagamento del debito
da parte del terzo stesso. Consiste nel trasferimento del credito dal debitore ad un terzo a
seguito del pagamento del debito da parte di quest'ultimo.

Surroga per volontà del creditore (Art. 1.201 c.c.): Per esempio se i ragazzi offrono una
cena e fanno richiesta nel momento del pagamento di essere surrogati, questi diventano i
nuovi debitori del debitore originario. “Il creditore ricevendo il pagamento di un terzo, può
surrogarlo nei propri diritti”.

Essa si verifica quando il debitore, che prende a mutuo una somma di denaro o altra cosa
per pagare il proprio debito, surroga il mutuante (cioè il soggetto da cui ha preso a mutuo il
denaro) nei diritti, cioè nella posizione, del suo originario creditore anche senza il
consenso di quest’ultimo.

Surroga per volontà del debitore (Art. 1.202 c.c.): “Il debitore, che prende a mutuo una
somma di danaro o altra cosa fungibile al fine di pagare il debito, può surrogare il
mutuante nei diritti del creditore, anche senza il consenso di questo”.

A queste condizioni, quindi, una volta che il debitore abbia pagato il proprio creditore con il
denaro preso a mutuo, il debitore può surrogare il mutuante nella posizione del suo
originario creditore con la conseguenza che, da quel momento in poi, il debitore originario
sarà obbligato nei confronti di chi gli ha prestato (a mutuo) il denaro utilizzato per pagare
l’originario creditore.

Surrogazione legale: la surroga opera per legge, cioè automaticamente.

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