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Anna Marco

DIRITTO PRIVATO

24. TUTELA DEI DIRITTI

La trascrizione
La trascrizione è una forma di pubblicità dichiarativa, essa riguarda beni
immobile e mobili registrati. Si attua riportando su un pubblico registro gli atti che
incidono sulle vicende giuridiche di beni, in modo da consentire a tutti gli interessati di
prenderne conoscenza.

La sua funzione è quella di risolvere i conflitti tra più acquirenti di uno stesso diritto
da un medesimo venditore, tra questi acquirenti viene preferito quello che per primo ha
reso pubblico il suo acquisto per mezzo della trascrizione.

La trascrizione non sana eventuali vizi dell'atto acquisito e se chi vende non è il
proprietario del bene, non basterà la trascrizione per far acquistare il bene all'acquirente.

Essa riguarda soltanto gli atti previsti dalla legge, essi sono gli atti negoziali e sentenze
che trasferiscono, costituiscono o modificano diritti reali su beni immobili e mobili
registrati.

La trascrizione ha efficacia dichiarativa e non è necessaria per l'acquisto dei diritti,


l'efficacia della trascrizione si coglie sul piano dei rapporti con terzi, terzi che hanno
acquistato diritti in base a un atto trascritto anteriormente. L'effetto della trascrizione
opera anche quando il secondo acquirente fosse in malafede, tale pubblicità prescinde
dalla malafede.

La generalità dei registri immobiliari è ordinata su base personale, per ogni atto viene
effettuata una doppia trascrizione, a favore verso l'acquirente e a sfavore verso l'alienante.
La consultazione dei registri si effettua a ritroso, risalendo così nel tempo alle vicende del
bene. Se manca uno dei passaggi anteriori, le successive trascrizioni non hanno effetto,
perché viene a mancare la cd. continuità delle trascrizioni.

Ci sono altri atti che devono essere resi pubblici attraverso le trascrizioni, la trascrizione
di alcuni atti (domande giudiziali) svolge una funzione di prenotazione, assicurando la
possibilità di opporre ai terzi, la sentenza e il contratto definitivo con effetto dalla data
della trascrizione.

La trascrizione del preliminare di vendita immobiliare ha ad oggetto il trasferimento, la


costituzione o modificazione della proprietà o di diritti reali di godimento su immobili. Si
prenota così la possibilità di trascrivere il contratto definitivo, la pubblicità perde effetto
se passano 3 anni dalla trascrizione del preliminare e 1 anno dalla data pattuita per la
stipula del contratto.

La trascrizione va eseguita presso l'ufficio dei registri immobiliari, può essere ottenuta
solo in forza di uno specifico titolo, occorre inoltre allegare la copia dell'atto da
trascrivere e una doppia nota di trascrizione che indichi i dati identificativi delle parti.
Anna Marco

Le prove
L'onere della prova grava sulle parti, il giudice non deve cercare le prove e deve
decidere i processi in base alle prove fornite nel processo. L'onere della prova è ripartito
tra le parti del processo secondo questa regola: chi vuole far valere un diritto in
giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento.

L'oggetto della prova sono i fatti. L'attore è colui che agisce in giudizio, esso deve
provare i fatti costitutivi del suo diritto. Il convenuto deve contrapporre i fatti impeditivi,
modificativi ed estintivi della pretesa dell'attore.

La prova viene fornita attraverso specifici mezzi di prova, si distinguono:


- Prove storiche, tendono a ricostruire il fatto da provare (documenti, testimonianza,
confessione, giuramento);
- Prove logiche, fanno desumere indirettamente il fatto da provare (presunzioni).

Prova documentale, è fornita tramite documenti che rappresentano un fatto, i documenti


per eccellenza sono:
- L'atto pubblico, documento redatto dal notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato,
la sua pubblica fede è la caratteristica principale, esso fa piena prova e il giudice e
tenuto a considerare i fatti come realmente avvenuti, chi vuole contestare l'atto pubblico
deve procedere attraverso la querela di falso;
- La scrittura privata, documento sottoscritto da un privato, fa prova contro chi l'ha
sottoscritta a condizione che la sottoscrizione sia riconosciuta dall'autore, essa non ha
pubblica fede e all'autore basterà disconoscere la firma, se l'atto viene riconosciuto
farà piena prova, la scrittura privata acquista data certa dal giorno della autenticazione da
parte di un notaio .

La prova testimoniale, non è sempre ammessa dalla legge, è ammessa quando:


- Quando si è perduto senza colpa il documento scritto;
- Quando la parte si è trovata nell'impossibilità morale o materiale di procurarsi una
prova scritta;
- Quando c'è un principio di prova scritta che faccia apparire verosimile il fatto allegato.

La confessione, è la dichiarazione che una parte fa della verità di fatti a sé sfavorevoli e


favorevoli all'altra parte. La confessione giudiziale è resa in giudizio,
quella stragiudiziale fuori dal giudizio. Questa concerne la verità di determinati fatti, la
sua natura giuridica è quella di dichiarazione di scienza che può essere impugnata per
errore di fatto o per violenza.

Il giuramento, è la dichiarazione solenne di una parte circa la verità di determinati fatti.


Può essere prestato solo in giudizio, è prestato da una delle parti e fa piena prova dei fatti
affermati. Il giuramento non è ammesso quando riguarda diritti indisponibili. Il codice
prevede 2 tipi di giuramento:
- Decisorio, prestato da una parte su invito dell'altra;
- Suppletorio, deferito dal giudice quando le prove fornite non sono persuasive.
In caso di falsità del giuramento, la sentenza civile non perde il suo effetto, ma la parte
lesa può chiedere il risarcimento dei danni.

Le presunzioni sono un mezzo di prova logica, non danno una dimostrazione diretta del
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fatto da accertare. Si tratta di prove raggiunte indirettamente, tramite ragionamenti


logici, presunzioni legali stabilite dalla legge. Le presunzioni legali si dicono:
- Assolute, quando non è ammessa prova contraria;
- Relative, quando è ammessa prova contraria.
Sono ammesse anche come mezzo di prova, le presunzioni semplici, cioè deduzioni
logiche elaborate dal giudice caso per caso.

La prescrizione e la decadenza
La prescrizione e la decadenza costituiscono cause di estinzione dei rapporti giuridici.

La prescrizione è l'estinzione dei diritti dovuti all'inerzia del titolare, che non li esercita
per il tempo determinato dalla legge. La prescrizione riguarda tutti i diritti assoluti e
relativi, non sono soggetti a prescrizione i diritti indisponibili e gli altri diritti indicati
dalla legge. Le parti non possono escluderla, né modificarne i termini, né rinunciarvi, fin
quando essa non sia compiuta. Quando essa si è compiuta è possibile rinunciarvi.

Sono previsti degli istituti, interruzione e sospensione, che interrompono o sospendono


il decorso del tempo richiesto per la prescrizione.
L'interruzione deriva da qualunque atto di esercizio del diritto, essa interrompe il
decorso già trascorso e né inizia uno nuovo con un nuovo termine.
La sospensione si fonda sull'esistenza di particolari rapporti tra i soggetti, essa sospende
il computo del tempo ma ciò non toglie valore al tempo trascorso, sommandosi a quello
precedente.

La durata della prescrizione decorre dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere.
Non viene computato il giorno iniziale e se il giorno finale è festivo, il termine viene
prorogato al giorno successivo. Vengono distinte:
- Prescrizione Ordinaria, che si compie con il normale decorso di 10 anni;
- Prescrizione Breve, sono previste per specifiche ipotesi.

Le prescrizioni presuntive sono ibridi della prescrizione e delle presunzioni, si basano


sul decorso del tempo e sulla presunzione che il debito sia estinto. Al debitore basterà
invocare la prescrizione presuntiva per essere esonerato dall'onere di provare l'avvenuto
adempimento o estinzione dell'obbligazione. La presunzione non è assoluta ed ammette
la prova contraria, attraverso il giuramento o la confessione. Esse sono previste con
termini diversi previsti dalla legge.

La decadenza è l'estinzione del diritto dovuta all'oggettivo decorso del tempo fissato
dalla legge. Nella decadenza non vi sono né interruzione né sospensione. La decadenza
può solo essere impedita con il compimento dell'atto specificamente previsto. I termini di
decadenza sono molto brevi, una volta impedita la decadenza, il diritto rimane soggetto
alle disposizioni sulla prescrizione. Sono previsti 2 tipi di decadenza:
- Decadenza Legale, prevista dalla legge;
- Decadenza Convenzionale, disciplinata dalle parti.

DA INTEGRARE CON IL MANUALE


Anna Marco

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