Sei sulla pagina 1di 4

IL PROCESSO

Status Not started


2.1 Limiti soggettivi del giudicato
2.2 Struttura del sistema giudiziario
2.3 Valore del precedente
2.4 Evoluzione del diritto
2.5 Civil law e common law
2.6 Autotutela
2.7 Diritto all’azione
2.8 Processo di cognizione
2.9 Processo di esecuzione
2.10 Processo cautelare
2.11 Mezzi di prova

2.1 Limiti soggettivi del giudicato


La sentenza del giudice chiude il processo o una sua fase. Diventa definitiva (”cosa giudicata”)
quando siano stati esauriti i mezzi di impugnazione o quando sia scaduto il termine per
l’impugnazione.
Il giudicato ha limiti soggettivi: fa stato solo fra le parti, i loro eredi o aventi causa.

2.2 Struttura del sistema giudiziario


1. Primo grado: Giudice di pace o Tribunale

2. Secondo grado: Tribunale o Corte d’appello

3. Corte di Cassazione: non è un giudice di merito ma di legittimità, quindi decide circa l’esatta
interpretazione delle leggi; può rigettare il ricorso oppure accoglierlo

a. cassa senza ulteriori statuizioni

b. cassa con rinvio alla Corte d’appello

IL PROCESSO 1
2.3 Valore del precedente
Il precedente non è vincolate, al contrario della common law; è influente: il suo valore è
significativo quando su una questione sia riscontrabile un elevato numero di pronunce conformi.
I precedenti della Cassazione hanno valore maggiore.

2.4 Evoluzione del diritto


Il diritto si può evolvere con la società senza un intervento legislativo ma grazie al cambiamento
d’interpretazione nelle sentenze o nella dottrina.

2.5 Civil law e common law


Civil law: il diritto è scritto e contenuto in codici e leggi. Il precedente non è vincolante.

Common law (paesi anglosassoni): nasce con Guglielmo il Conquistatore (Battaglia di


Hastings, 1066), quando i giudici decidevano le questioni recandosi nei paesi di volta in
volta e non c’erano leggi scritte ma i principi di diritto erano contenuti nelle sentenze (judge-
made law). Principio della vincolatività del precedente (stare decisis). Il giudice può operare
il distinguishing: il caso è differente da sentenze precedenti, e questo permette l’evoluzione.
Dalla Rivoluzione industriale, sono state emanate leggi scritte.

2.6 Autotutela
Alla tutela dei diritti provvede il giudice.
Art. 2907 - Divieto di autotutela Vi sono delle eccezioni, come il diritto di
ritenzione a favore del prestatore d’opera che
Alla tutela giurisdizionale apporti miglioramenti o riparazioni a cosa
dei diritti provvede mobile.

l'autorità giudiziaria su do-


manda di parte e, quando la
legge lo dispone, anche su
istanza del pubblico
ministero o d'ufficio.

IL PROCESSO 2
2.7 Diritto all’azione
Il diritto all’azione è il diritto di agire in giudizio , cioè di rivolgersi a un giudice, ma non di
avere ragione, ed è riconosciuto dall’art. 24 della Costituzione.

Chi agisce in giudizio è l’attore/ricorrente, e chi viene chiamato in giudizio è il


convenuto/resistente: sono su un piano di parità.

2.8 Processo di 2.9 Processo di 2.10 Processo


cognizione esecuzione cautelare
Il processo di cognizione è il Il processo di esecuzione Il processo cautelare serve
diritto ad accertare la serve per attuare nella per evitare che la sentenza
situazione giuridica tra le realtà una sentenza e fa sì futura diventi ineseguibile
parti. che si ottenga forzatamente nelle more del giudizio.
ciò che un soggetto non
mero accertamento: Per ottenerlo, c’è bisogno
vuole attuare contemporaneamente di:
sentenza di accertamento
spontaneamente.
condanna: presuppone fumus boni iuris: il
esecuzione forzata per
l’accertamento processo serve per
consegna o rilascio:
tutelare un diritto
sentenza costitutiva: consegna di un bene esistente
modifica una situazione mobile o rilascio di un
giuridica preesistente. bene immobile periculum in mora: non
intervenendo per tempo
esecuzione di obblighi
c’è il rischio per chi ha
di fare o non fare un diritto fondato di non
espropriazione: ottenere giustizia
esecuzione relativa a
somme di denaro;
sono pignorati i beni
del debitore che non
paga e venduti
all’asta, per poi dare il
ricavato al creditore e,
se avanza, al debitore

IL PROCESSO 3
2.11 Mezzi di prova
Chi agisce in giudizio deve fornire elementi di prova:

prova testimoniale (semplice, non precostituita): dichiarazioni rese al giudice dal testimone

prova documentale (precostituita): mezzo materiale che documenta il fatto

confessione (semplice): dichiarazione della verità fatta da una parte

quietanza: il creditore attesta di aver ricevuto il pagamento

confessione resa in giudizio (prova legale)

confessione resa fuori dal giudizio (stragiudizialmente)

giuramento: dichiarazione resa in giudizio con cui una parte afferma che un fatto è vero o
no

decisorio: una parte deferisce all’altra il g. per farne dipendere la decisione della causa

suppletorio: deferito dal giudice a una parte per decidere la causa

estimatorio: deferito dal giudice per stabilire il valore della cosa domandata

presunzione: argomentazione logica secondo cui si ritiene provata una circostanza ignota (si
presume sussistente)

legale: la legge prevede che un fatto debba ritenersi sussistente senza necessità di prove

assoluta (iuris et de iure): prova contraria non ammessa

relativa (iuris tantum): prova contraria ammessa

semplice: la valutazione è lasciata al giudice (es.: b.f. d’acquisto nel possesso vale
titolo)

IL PROCESSO 4

Potrebbero piacerti anche