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Secondo la dottrina tradizionale gli elementi costitutivi del possesso sono due:
1. detenzione qualificata, quando è esercitata nell'interesse proprio, come accade per il conduttore
2. detenzione non qualificata, quando è esercitata nell'interesse altrui, come accade per il
depositario.
interversione del causa proveniente da un terzo: è l'ipotesi in cui un terzo essendo possessore del
possesso bene, trasferisca il possesso al detentore o il diritto corrispondente
opposizione del detentore: il detentore manifesta al possessore la sua volontà di
acquisire il possesso del bene
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L’ACQUISTO DEL POSSESSO
L’acquisto del possesso segue all’acquisto del diritto sulla cosa.
ORIGINARIO: Usucapione
Varia a seconda della buona o mala fede del possessore. In buona fede colui
che possiede ignorando di ledere il diritto altrui, anche se vi è un limite
all’ignoranza. La buona fede fa si che il possessore acquisti i frutti naturali
maturati sino al giorno di rivendicazione sulla cosa. Il possessore in ha solo
diritto al rimborso delle spese e delle riparazioni ed un indennizzo per le
migliorie.
(ART. 1153) “Colui al quale sono alienati beni mobili da parte di chi
non ne è il proprietario, ne acquista la proprietà mediante il
possesso purchè sia in buona fede al momento della consegna e
sussista un titolo idoneo al trasferimento della proprietà”
Talvolta il possesso si trasforma in proprietà, non con il decorso del tempo ma
all’atto stesso in cui sorge, cosicché al proprietario, il quale ne è rimasto privo,
è preclusa l’azione di rivendicazione.
Colui al quale sono alienati beni mobili (non registrati) da parte di chi non ne
è proprietario, ne acquista la proprietà mediante il possesso (alienazione a
non domino).
Affinché il possesso si traduca in titolo occorre che l’acquirente:
-possa vantare un titolo idoneo al trasferimento della proprietà
-abbia già acquistato il possesso della cosa e non solo il titolo;
-sia in buona fede al momento della consegna della cosa e cioè che al
momento dell’alienazione ignorava la non titolarità dell’alienante che è
presunta e difficilmente indagabile.
Questa regola, c.d. possesso vale titolo, si giustifica in base a considerazioni
di utilità sociale, le quali esigono che non venga intralciata la circolazione dei
beni mobili.
Se taluno con successivi contratti aliena a più persone lo stesso bene mobile, è
preferita quella che per prima ne ha acquistato in buona fede il possesso.
Per le universalità di mobili il legislatore tutela non chi per primo acquista il
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possesso in buona fede ma chi può vantare un valido titolo d’acquisto di data
anteriore. Per i mobili registrati non basta la buona fede ma occorre che la
titolarità sia trascritta.
AZIONI POSSESSORIE
Azioni a tutela del possesso sono:
AZIONE DI NUNCIAZIONE
Volte a prevenire la causazione di un danno
DENUNCIA DI NUOVA OPERA: Chi abbia ragione di temere che una nuova
opera, iniziata da meno di un anno, stia per derivare danno alla cosa che
forma l’oggetto del suo diritto, può denunciare all’autorità giudiziaria, alla
quale sarà rimessa la decisione di sospendere l’opera. (Può essere richiesta
solo dal possessore)
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TUTELA DEI DIRITTI
TRASCRIZIONE
È lo strumento di pubblicità predisposto dall'ordinamento per rendere certi i
fatti che riguadagno i beni immobili (artt. 2643 c.c.) e i beni mobili registrati
(artt. 2683 e ss. c.c)
L'art. 2643 c.c. stabilisce quali sono gli atti che devono essere trascritti;
ricordiamo, tra i tanti, i contratti che trasferiscono la proprietà di beni
immobili, o diritti reali di godimento sulla proprietà, o, ancora la comunione
costituita per tali diritti.
Ricordiamo, ancora, i contratti di locazione di beni immobili che hanno
durata superiore a nove anni.
Secondo l'art. 2645 c.c. devono poi essere trascritti tutti gli atti che producono
gli effetti dei contratti previsti dall'art. 2643 c.c. come, ad esempio, la
sentenza che costituisce una servitù coattiva ex art. 1032 c.c.
Risolvere conflitti tra più acquirenti dal medesimo titolare (anche usufrutto)
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c) Se A vende a B con contratto nullo, B non diventa proprietario, se B
vende a C, C non acquista alcun diritto. Se però non vi è domanda di
nullità entro 5 anni, accertata la buona fede non si pregiudica il diritto
acquistato dal Terzo.
d) Atti interruttivi di Usucapione e acquisto per Usucapione
LA PROVA
La prova è lo strumento necessario per convincere il giudice dei fatti della
causa
l’art. 2697 c.c. distribuisce l’onere della prova tra le parti, cioè tra
attore e convenuto
l’attore: deve provare i fati costitutivi del suo diritto ( ad es. un creditore deve provare
l’esistenza del contratto da cui è sorta l’obbligazione); se non vi riesce perderà la causa
il convenuto: se l’attore è risuscito a provare i sui fatti costitutivi, deve provare i fatti
impeditivi, modificativi estintivi, impeditivi del diritto dell’attore; se non vi riesce sarà
lui a perdere la causa
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RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE
È conseguenza dell’inadempimento del debitore. Si definisce come
l’assoggettamento del patrimonio del debitore inadempiente al
soddisfacimento forzoso delle ragioni del creditore.
PATTO COMMISSORIO
Nullo è ogni patto con il quale si conviene che la proprietà della cosa ipotecata
o data in pegno divenga di proprietà del creditore qualora il debitore risulti
inadempiente
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1) AZIONE SURROGATORIA: Consente al creditore di sostituirsi al
debitore (Carattere Patrimoniale)
2) AZIONE REVOCATORIA: Rende inefficace le disposizioni sul
patrimonio del debitore
3) SEQUESTRO CONSERVATIVO: Impedisce di disporre del bene
sequestrato
PRESCRIZIONE E DECADENZA
La Prescrizione, più precisamente, consiste nell'estinzione di un diritto
soggettivo a causa del suo mancato esercizio per un certo periodo di tempo,
determinato dalla legge (normalmente dieci anni). Nel linguaggio giuridico,
quando si parla di prescrizione ci si riferisce, per lo più, alla prescrizione
estintiva.
ATTO ILLECITO
Condotta lesiva di un interesse giuridicamente protetto, produttiva di un
danno. (Art. 2043) Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona danno
ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.
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RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE: Atti illeciti civili. Derivanti
dall’obbligo di non ledere l’altrui sfera giuridica.
danno
emergent il danno emergente si quantifica secondo la perdita che ha
e, cioè la subito il patrimonio del creditore dalla mancata, inesatta o
perdita ritardata prestazione del debitore
subita
si fa riferimento ad una situazione futura, e non ad una presente
lucro come quella che abbiamo visto nel danno emergente. In questo
cessante, caso si guarda alla ricchezza che il creditore non ha conseguito
cioè il in seguito al mancato utilizzo della prestazione dovuta dal
mancato debitore. Trattandosi di evento futuro e solo prevedibile, per
guadagno ottenere il risarcimento sarà necessaria una ragionevole certezza
circa il suo accadimento
L’OBBLIGAZIONE
L’obbligazione è la più importante modalità deontica regolata dal libro IV. È il
principale strumento di regolazione delle relazioni interpersonali. Deve essere
suscettibile a valutazione economica (Diritto Soggettivo Patrimoniale).
È il vincolo giuridico che si crea tra due o più soggetti (creditori e debitori), in
base al quale il debitore s’impegna ad eseguire una prestazione a favore del
creditore.
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Fonti dell’Obbligazione (Art. 1173):
CONTRATTO (Obbligazione Convenzionale): Fonte diretta, produce una
norma già individualizzata. La validità dipende dalla volontà.
Con questo strumento le parti si impegnano volontariamente ad eseguire delle prestazioni.
Se si commissiona un quadro il pittore s'impegnerà ad eseguirlo ed una volta finito si sarà
obbligati a versare il corrispettivo per l'opera svolta
Accade, infatti, che una persona commette un atto illecito, doloso o colposo che sia, che
cagiona ad altri un danno ingiusto.
A parte le altre conseguenze che possono sorgere in capo all'autore dell'atto, come quelle
penali, quest'ultimo sarà tenuto a risarcire il danno a chi l'ha subito. Sorgerà, quindi, una
obbligazione che avrà come contenuto la prestazione di solito consistente in una somma
denaro a favore del danneggiato che ne diviene creditore RESPONSABILITÀ
(EXTRA)CONTRATTUALE
AUTONOMIA PRIVATA
“È il potere dei soggetti di porre essi stessi le regole per disciplinare i loro
rapporti”
L’ADEMPIMENTO
Consiste nell’esatta esecuzione della prestazione dovuta (Corrispondenza tra
prestazione dovuta e prestazione eseguita). (Art.1176) Nell’adempiere
l’obbligazione si deve utilizzare la diligenza del buon padre di famiglia.
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L’INADEMPIMENTO
Consiste nella mancata esecuzione della prestazione. Non si ha
inadempimento quando:
ESECUZIONE FORZATA
OBBLIGAZIONI PARZIARIE
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ATTIVE (Più creditori, 1 debitore): Un creditore può richiedere l’intero
pagamento al debitore e liberarlo nei confronti degli altri creditori
OBBLIGAZIONI PECUNIARIE
IL CONTRATTO
(Art. 1321) Il contratto è l’accordo tra due o più parti per costituire, regolare o
estinguere un rapporto giuridico patrimoniale
(Art. 1325)
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IL CONTRATTO HA FORZA DI LEGGE E NON PUÒ ESSERE SCIOLTO CHE
PER MUTUO CONSENSO O PER CAUSE PREVISTE DALLA LEGGE
ELEMENTI ACCIDENTALI
La condizione
è un avvenimento futuro ed incerto dal cui verificarsi le parti fanno dipendere l'inizio o la
nozione cessazione degli effetti di un negozio giuridico
( articolo 1353 c.c.)
Il Termine
è un avvenimento futuro e certo dal quale o fino a quale si producono gli effetti di
termine di efficacia
un negozio giuridico
Il Modo
il modo, o onere, è un peso imposto dall'autore di un atto di liberalità sul beneficiario dell'atto stesso
LA SIMULAZIONE
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Un negozio giuridico si considera simulato quando le parti lo hanno posto in essere in
modo apparente, con l'accordo che lo stesso non produca effetto tra le parti.
RESPONSABILITÀ PRECONTRATTUALE
Le parti nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, devono
comportarsi secondo buona fede.
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Non si può agire nelle trattative in mala fede, trascinando l'altra parte in inutili
lungaggini, o facendogli sostenere delle spese, ben sapendo, o dovendo sapere, che non si
giungerà alla stipula del contratto.
La buona fede di cui parla l'art. 1337 è la buona fede oggettiva, quella che impone, cioè, di comportarsi
correttamente.
Il comportamento fonte di responsabilità può essere doloso, ma anche colposo, come nel caso di chi,
sapendo di non avere i mezzi per far fronte alle obbligazioni nascenti dal contratto, si impegola in
trattative che poi non porta a termine.
IL CONTRATTO PRELIMINARE
ottenere uno strumento contrattuale (il contratto preliminare) che obblighi le parti a
stipulare un nuovo contratto (il contratto definitivo) che realizzerà l'effetto finale voluto
(il trasferimento delle proprietà, la costituzione di un diritto, l'esecuzione di una
prestazione, etc.)
È nullo se non è nella stessa forma del contratto definitivo. Può essere trascritto. In caso di
inadempimento si può richiedere una sentenza che produca gli effetti del contratto
definitivo.
si perfezionano nel momento in cui si è consegnata la cosa oggetto del contratto (es. il
contratti reali denaro nel mutuo) ; per questi contratti c'è quindi bisogno di: consenso + consegna.
I contratti reali sono tutti tipici, cioè devono essere tutti previsti dalla legge
contratti
efficacia sono quelli che producono effetti obbligatori
obbligatori
contratti ad sono quelli che producono l'immediato trasferimento, la costituzione o modificazione
efficacia reale di diritti
CONTRATTI TIPICI
VENDITE SPECIALI
PERMUTA
MUTUO
Contratto col quale una parte (mutuante) consegna all’altra (mutuatario) una
determinata quantità di denaro e l’altra si obbliga a restituire la somma di
denaro pattuita.
Se è stato convenuto il pagamento a rate, in caso di inadempimento di anche
una sola rata, il mutuante può richiedere la restituzione immediata dell’intero
importo. Si presume a titolo oneroso, il mutuatario corrisponde degli
interessi, sotto il livello del tasso soglia per usura.
TRANSAZIONE
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Una parte modifica le contestazioni
Usate per combattere il fenomeno dei ritardi nei pagamenti (contratti tra
imprese)
LOCAZIONE
Una parte (Locatore) concede il godimento di una cosa ad un soggetto
(Locatario) mantenendone la proprietà in cambio di un corrispettivo.
COMODATO
DEPOSITO
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TRASPORTO
MANDATO
Il mandatario si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto del
mandante.
Il mandatario agisce per conto ma non in nome. È un contratto, non ha
natura unilaterale come la rappresentanza (che prevede l’atto di procura)
APPALTO
L’appaltatore assume, con organizzazione dei mezzi necessari e gestione a
proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio verso un
corrispettivo in denaro cui si obbliga il committente.
FIDEIUSSIONE
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CONTRATTI ATIPICI
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NULLITÀ E ANNULLABILITÀ
Secondo l’articolo 1418 del codice civile, il contratto è nullo quando è contrario a
norme imperative, quando difetta di uno dei requisiti indicati dall’articolo 1325
del codice civile (accordo delle parti, causa, oggetto, forma), quando la causa o i
motivi sono illeciti, laddove determinanti per la conclusione del contratto,
quando l’oggetto del contratto è impossibile, illecito, indeterminato o
indeterminabile, negli altri casi stabiliti dalla legge.
Per queste ragioni, l’azione di nullità è imprescrittibile (ex art. 1422 c.c.), può essere
fatta valere ad istanza di chiunque vi abbia interesse e rilevata, anche d’ufficio, da
parte del giudice (ex art. 1421 c.c.).
A norma dell’articolo 1424 del codice civile, la nullità può produrre gli effetti di un
diverso contratto, del quale contenga i requisiti di sostanza e di forma, qualora possa
ritenersi, avuto riguardo agli scopi perseguiti dalle parti, che le stesse lo avrebbero
voluto se avessero conosciuto la nullità (c.d. conversione del contratto nullo).
La nullità può colpire tutto il negozio ovvero soltanto una parte di esso: si parla
in questo caso di nullità parziale, che provoca la nullità dell’intero negozio solo se
risulta che le parti non lo avrebbero concluso senza quella parte del suo
contenuto.
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La nullità di singole clausole non importa la nullità del negozio, quando le
clausole nulle sono sostituite di diritto da norme imperative.
ANNULLABILITÀ
Il codice prevede, anche, la possibilità di sanare, interamente, o in parte, gli effetti del
contratto annullabile, perché si realizzino i presupposti dell’istituto
della “convalida” (ex art. 1444 c.c.) o della “rettifica” (ex artt. 1430, 1432 c.c.) e, al
fine di tutelare il legittimo affidamento di eventuali aventi causa, precisa che
l’annullamento (purché non abbia origine dall’incapacità legale) “non pregiudica i diritti
acquistati a titolo oneroso dai terzi di buona fede, salvi gli effetti della trascrizione della
domanda di annullamento” (ex art. 1445 c.c.).
NULLITÀ PARZIALE
Oltre che nullità totale del contratto, può aversi nullità parziale del medesimo
quando la nullità investe solo una parte del contratto o solo una delle clausole del
contratto. Ciò può verificarsi per le stesse cause che danno luogo alla nullità totale:
ad esempio una sola delle disposizioni simulata o priva della forma legale o illecita o
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sottoposta a condizione impossibile o illecita (cfr. art. 1354, ultimo comma, cod.
civ.).
CONVALIDA
è un negozio giuridico con il quale la parte legittimata a chiedere l'annullamento del
nozione
contratto vi rinuncia pur essendo consapevole del vizio che è causa di annullabilità
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