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Sappiamo già che la trascrizione è un mezzo di pubblicità a chi si riferisce agli immobili o ai mobili
registrati (navi, mobili, automobili). Del tutto genericamente possiamo dire che essa serve a far
conoscere ai terzi le vicende giuridiche riguardanti un immobile o mobile registrato. La trascrizione
all’ordinamento vigente varie funzioni. La prima che si suole indicare come funzione originaria della
trascrizione, è quella di mezzo di pubblicità dei negozi relativi a beni immobili al fine di regolare la
circolazione giuridica di diritti sui beni.
Si deve altresì considerare che la legge risolve i conflitti tra Plurimi acquirenti esclusivamente sulla
base dell’attuazione delle formalità pubblicitaria, prescindendo completamente dalla buona fede,
che rimane il rilevante in maniera di circolazione Dei diritti reali immobiliari.o Ordinamento giuridico
non lascio il tutto senza difese il contraente che ha acquistato e si vede sacrificato a vantaggio di
un’altra persona per effetto dell’applicazione dei principi della trascrizione. Costui può bene
rivolgersi contro il venditore, che, avendo allenato per due volte lo stesso bene, è responsabile del
pregiudizio subito dall’acquirente, perciò, può essere condannato al risarcimento dei danni. Questo
può agire con un’azione di risarcimento del danno anche nei confronti del secondo acquirente: ciò
soltanto nel caso in cui dimostri che il secondo acquirente era in malafede nel momento in cui è
compiuto il proprio acquisto, ossia era consapevole del fatto che il bene era già stato alienato e
dunque della lesione che stava recando al diritto di quest’ultimo.
• Nullità e annullamento per incapacità legale. L’azione tende all’accertamento della nullità ed è
imprescrittibile. Il suo accoglimento travolge potenzialmente tutti gli atti dipendenti da quello
dichiarato. L’annullamento per incapacità legale è suscettibile di pregiudicare i diritti dei terzi
aventi causa.
• Annullabilità per cause diverse dall’incapacità legale. In tali ipotesi la tutela dei diritti dei terzi non
dipende dal tempo: anche se la domanda è trascritta prima che siano decorsi cinque anni dalla
trascrizione dell’acquisto del terzo di buona fede questo è fatto salvo, purché, però, non sia
avvenuto a titolo oneroso.
• Acquisti dall’erede o del legatario apparente. Se una domanda giudiziale volta a contestare il
fondamento di un acquisto per causa di morte è trascritta oltre cinque anni dopo la trascrizione
dell’acquisto, la sentenza di accoglimento non pregiudica i diritti che i terzi in buona fede abbiano
acquistato da colui che risultava essere erede o legatario; occorre che l’atto di acquisto del terzo
sia stato trascritto anteriormente alla trascrizione della domanda.
• Riduzione delle donazioni e delle disposizioni testamentarie lesive della legittima. Abbiamo già
studiato le norme in base alle quali i legittimari possono esercitare l’azione di riduzione degli atti
lesivi della quota di riserva. Anche in questo caso il decorso del tempo può avere l’effetto di
salvaguardare l’acquisto degli aventi causa dal donatario beneficiario della disposizione
testamentaria: se la domanda dei legittimari è trascritta oltre 10 anni dopo l’apertura della
successione, sono fatti salvi i diritti acquistati dai terzi a titolo oneroso in forza di atto trascritto
prima della trascrizione della domanda.
È evidente che parlare di efficacia sanante della trascrizione è formula imprecisa perché i vizi del
negozio a monte non sono affatto rimossi o sanati; tuttavia la trascrizione e il decorso del tempo
impediscono di opporre ai terzi gli effetti della sentenza che accoglie la domanda giudiziale di
impugnazione del negozio stesso. Eccezionalmente, in alcuni casi la trascrizione concorre insieme
ad altri elementi, ad effetto costitutivo del diritto.tra di essi il più importante è rappresentato
dall’usucapione abbreviata, decennale per gli immobili, triennale per i beni mobili iscritti in pubblici
registri. In alcuni casi la trascrizione a funzione di mera pubblicità notizia (ad esempio trascrizione
della dichiarazione di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario, acquisto del bene della
comunione coniugale). La trascrizione rappresenta semplicemente un onere per le parti.infatti
nessuno obbliga a trascrivere; della trascrizione ci si può avvalere solo nel proprio interesse, se si
vuole rendere opponibile l’atto ai terzi, impedendo che altri, trascrivendo prima di me, rendono
inoperante il mio acquisto. La trascrizione rappresenta il contenuto di un obbligo per alcuni pubblici
ufficiali, in particolare i notai il notaio ha l’obbligo di curare che questa venga eseguita nel più breve
tempo possibile ed è tenuto a risarcimento di danni in caso di ritardo. Si suole comunemente dire
che l’efficacia della trascrizione quale strumento di pubblicità sia duplice: efficacia negativa (gli atti
non trascritti si presumono ignoti ai terzi e quindi l’atto non trascritto non spiega la sua efficacia
verso i terzi), efficacia positiva gli atti trascritti si presumono conosciuti e quindi l’atto trascritto
efficace contro qualunque terzo.
Terzi, in linea del tutto generica, possono considerarsi tutti coloro che non sono parti di un contratto
o di un rapporto.così il contratto non produce effetto rispetto ai terzi (articolo 1372 comma due).
Sono terzi rispetto gli atti soggetti a trascrizione, coloro che abbiano a loro volta acquistato diritti
sull’immobile oggetto di quegli atti, determinando una situazione di conflitto tra diritti incompatibili,
che viene regolato. In base al criterio dell’anteriorità della trascrizione dell’atto acquisitivo.
Gli atti rispetto ai quali la trascrizione svolge la funzione di dirimere il conflitto tra plurimi acquirenti
del medesimo titolare sono indicati nell’articolo 2643, l’elencazione non è esemplificata ma
tassativa. Ciò significa che devono essere trascritti tutti e solo gli atti espressamente previsti dalla
legge come suscettibile di trascrizione. Con la conseguenza che da un lato, la notizia fornita con
qualsiasi altro mezzo di un atto del quale sia stata omessa la trascrizione rimane priva di qualsiasi
effetto ai fini di disciplina in esame, dall’altro lato, l’eventuale (erronea) trascrizione di un atto che la
legge non prevede come soggetto trascrizione non produce gli effetti tipici della pubblicità
dichiarativa. Gli altri soggetti a trascrizione si individuano in relazione ai beni che ne costituiscono
oggetto. Questi beni sono gli immobili immobili registrati; in secondo luogo sono soggetti a
trascrizione gli atti che comportano il trasferimento, costituzione, estinzione o modificazione dei
diritti reali. Passando ad un esame delle elencazione normative, gli atti soggetti a trascrizione si
possono distinguere nelle seguenti categorie:
• Contratti traslativi della proprietà, o costitutivi o modificativi o traslativi di diritti reali immobiliari,
atti tra vivi di rinunzia alla proprietà e diritti reali
• Contratti relativi ad diritti personali su beni immobili: soltanto, tuttavia, se superano una certa
durata; lo stesso vale per gli atti di conferimento del godimento di beni mobili in una società o in
un’associazione o consorzio per un periodo superiore ai nove anni. Vanno in oltre trascritti gli atti
di costituzione di anticrisi.
• Transazioni, quando abbiano per oggetto controversie sui diritti menzionati dei numeri precedenti.
Una considerazione particolare merita la trascrizione relativa agli acquisti per usucapione. Come si è
detto più volte, la trascrizione riguarda atti, e dunque non si presta a rispecchiare vicende di
acquisto a titolo originario che si concretino in fatti materiali. Sono invece suscettibili di trascrizione
le sentenze che accertano gli effetti determinati fenomeni incidenti su diritti reali. Si prevede infatti la
trascrizione delle sentenze da cui risulta acquistato un diritto per usucapione, o per uno degli altri
modi di acquisto a titolo originario, e quelli da cui risulta estinto per prescrizione un diritto reale.
Anche le divisioni sono soggetti a trascrizione, a norma dell’articolo 2646 del codice civile quando
hanno per oggetto beni immobili. I soggetti aventi diritto di intervenire della divisione sono elencati
nell’articolo 1113, alla divisione devono partecipare non soltanto, appena di nullità, tutti i contitolari,
possono intervenire anche i creditori o gli eventi causa di questi, tali soggetti, se abbiano notificato
e trascritto un atto di opposizione, possono anche impugnare la divisione. A tale scopo è necessario
che l’atto di opposizione sia saluto scritto prima della trascrizione dell’atto di divisione ovvero della
domanda giudiziale di divisione. La trascrizione della divisione deve essere curata anche ai fini della
continuità delle trascrizioni devono poi essere trascritti, se hanno per oggetto beni immobili, la
costituzione del fondo patrimoniale, le convenzioni matrimoniali che escludono i beni medesimi
dalla comunione tra i coniugi, gli atti e provvedimenti di scioglimento della comunione, gli atti di
acquisto di beni personali a norma delle lettere c, d e f dell’articolo 179. Si tratta di trascrizioni
aventi effetti di pubblicità notizia, dal momento che l’opponibilità ai terzi di quelle vicende giuridiche
dipende dalla pubblicità attuata mediante i registri dello stato civile.
Anche le domande giudiziali possono essere soggette a trascrizione. In questi casi la trascrizione
serve a mettere i terzi in grado di sapere che in ordine un certo bene pende una controversia e
quindi a rendere la sentenza che verrà emanata opponibile al convenuto. La pubblicità data dall’atto
introduttivo di un procedimento giudiziario esplica una funzione di prenotazione, nel senso che, se
la domanda verrà successivamente accolta, la sentenza di accoglimento verrà considerata efficace
nei confronti dei terzi che abbiano acquistato diritti sul bene oggetto della lite in forza di atti trascritti
successivamente alla trascrizione della domanda giudiziale. L’attore, pertanto, trascrivendo la
domanda giudiziale si pone al riparo dal rischio che durante la pendenza del processo il convenuto
con piatti di disposizione del bene oggetto della lite il prenota l’opponibilità ai terzi degli effetti della
sentenza a lui favorevole.qualora, invece, i terzi abbiano trascritto il loro titolo d’acquisto giudiziale,
l’eventuale sentenza di accoglimento della domanda non sarà in grado di pregiudicarli.in caso di
rigetto della domanda o di estinzione del processo, il giudice ordina la cancellazione della domanda
o comunque dell’atto giudiziario trascritto. La trascrizione delle domande giudiziali riguarda:
• Le domande con le quali si contesta il fondamento di un acquisto mortis causa: anche in questo
caso è prevista un’ipotesi di inopponibilità
• Le domande di riduzione delle donazioni e delle disposizioni testamentarie lesive della legittima,
anche in questo caso il decorso del tempo rende in opponibili gli effetti della sentenza ai terzi
subacquirenti
È agevole comprendere che la trascrizione della domanda giudiziale comporta un grave ostacolo
pratico alla circolazione del bene: chiunque intenda acquistare diritti su di esso, si asterrà dal
compiere l’operazione, vedendo trascritta una domanda giudiziale e sapendo che il suo diritto
potrebbe essere travolto dalla sentenza. Talora accade che il processo possa protrarsi per molti
anni, o che addirittura possa concludersi senza la pronuncia di una sentenza (per estinzione del
processo) o comunque di un provvedimento che disponga espressamente sulle sorti della
trascrizione della domanda, ordinandone la cancellazione. In che può dar luogo ad una situazione di
incertezza. La trascrizione della domanda giudiziale conserva il suo effetto per vent’anni, questo
può essere rinnovata prima che scada il termine ventennale.
L’ANNOTAZIONE
Non va confusa con la trascrizione di un atto la figura della semplice annotazione. L’articolo 2654
del codice civile dispone che sia una domanda giudiziale si riferisce a un atto trascritto o iscritto la
trascrizione della domanda deve essere anche annotata in margine alla trascrizione dell’atto. Così
facciamo in caso di una vendita immobiliare da tizio a Caio, regolarmente trascritta, di cui tizio
chiede giudizialmente la risoluzione: oltre alla trascrizione della domanda, occorre provvedere alla
annotazione di questa a margine della trascrizione della vendita. Del pari l’articolo 2655 del codice
civile dispone che siano annotati in margine alla trascrizione di atti trascritti le sentenze o le
convenzioni che dichiarino o provochino la nullità, l’annullamento, la risoluzione, scissione, la revoca
del tratto trascritto. Dunque l’annotazione postula l’attuazione della formalità principale; essa ha
funzione di accrescere la conoscibilità dell’atto notato.