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Cosa giudicata Diritto Processuale Civile

per cui venendo meno la prima, vien necessariamente nua ad essere sorretta da un interesse apprezzabile:
meno anche la seconda 22. se il terzo acquirente-opponente lamenta che l’esecu-
Di norma, dall’autonomia dei due processi – quello zione è stata intrapresa sulla base di un credito pre-
esecutivo e quello cognitivo di opposizione all’esecu- scritto o di una garanzia reale non più efficace 24, il suo
zione – se ne trae la tendenziale insensibilità di que- bisogno di tutela non è certo scalfito dall’aver utiliz-
st’ultimo rispetto alle vicende estintive del primo 23. zato una procedura – quella di liberazione dell’immo-
Nel caso della richiesta di purgazione accettata dai bile – volta ad impedire la vendita del bene, tanto più
creditori ipotecari, se il GE dichiara l’improcedibilità dopo aver palesato la volontà di ripetere le somme in
dell’esecuzione a seguito del perfezionamento del pro-
esito all’eventuale giudizio di opposizione favorevole.
cedimento in questione, gli effetti del pignoramento
cessano, il che è perfettamente convergente con quelle La decisione sull’opposizione avrà efficacia per defi-
che sono le finalità proprie del terzo acquirente del- nire ulteriori e futuri rapporti tra le parti, consenten-
l’immobile ipotecato: tenere il bene, liberarlo dal vin- do all’opponente vittorioso di ripetere le somme (in-
colo reale e, in conseguenza, non subire l’espropria- giustamente) pagate per liberare il bene e continuare a
zione determinando la caducazione anche del vincolo goderne 25. Anche sotto questo profilo, dunque, la
pignoratizio. Il che non impedisce comunque la pro- decisione della Corte d’appello catanese non pare
secuzione dell’opposizione all’esecuzione, che conti- condivisibile.

n Cosa giudicata
Corte d’Appello Roma, Sez. I civ., 20 dicembre 2019, pio di leale collaborazione ex art. 4, par. 3, TUE –
n. 7949 – Pres. Maffei – Rel. Pedone – Ministero dello Principio dell’autonomia processuale degli Stati
sviluppo economico (Avv. generale dello Stato) – Luc- membri – Intangibilità del giudicato nazionale come
chini s.p.a. in amministrazione straordinaria (avv. ti ‘‘controlimite’’ – Affermazione del principio del Ne
Lemme e Anselmo). bis in idem
Unione europea – Principio del primato del diritto A fronte di una violazione del diritto comunitario, col
europeo – Aiuti di Stato – Competenza esclusiva possibile effetto distorsivo rispetto alla corretta applicazio-
della Commissione – Giudicato nazionale che impe- ne del diritto dell’Unione, non può considerarsi supera-
disce il recupero di aiuti di Stato illegittimi – Princi- bile il principio costituito dalla regola della cosa giudicata,

sazione della materia del contendere per sopravvenuto difetto di divisione, in base al quale ogni condividente è considerato titolare
interesse a proseguire il processo nelle opposizioni agli atti esecutivi. esclusivo dei beni assegnatigli concretamente in sede di divisione,
Non cosı̀ nelle opposizioni all’esecuzione aventi ad oggetto il diritto a non dal momento della divisione giuridica dei beni in comunione,
procedere ad esecuzione forzata, in rapporto con l’esistenza del ma retroattivamente, dal momento in cui la comunione è sorta.
titolo esecutivo o del credito, ove di norma permane l’interesse alla Quest’effetto crea notoriamente delle complicazioni quando sul be-
decisione (tra le tante, Cass. civ., 10 luglio 2014, n. 15761; Cass. civ., ne in comunione gravi un’ipoteca. Il progetto di divisione potrebbe
31 gennaio 2012, n. 1353), salvi limitati casi in cui l’oggetto si incen- infatti sfociare nell’attribuzione al debitore ipotecario di un bene
tri, ad esempio, su questioni di impignorabilità. diverso da quello in origine oggetto del diritto reale di garanzia o
22
Né in sede oppositiva ex art. 615 c.p.c. il giudice può sot- anche un conguaglio in denaro. La disciplina civilistica regola per-
trarsi al giudizio adducendo, come accaduto nel caso in esame, il tanto questa situazione disponendo, in primo luogo, che i creditori
mancato esercizio di una (distinta) opposizione formale avverso il iscritti debbano essere chiamati a intervenire nel giudizio di divisione
provvedimento del GE. Onde evitare fraintendimenti, non si con- (art. 1113, 3º comma, c.c.), consentendo in via ulteriore, ex art. 2825
testa qui che il procedimento di purgazione ritenuto ingiusto sia c.c., di trasferire la garanzia ipotecaria costituita sulla quota astratta
pacificamente riconducibile nell’alveo delle opposizioni all’esecu- al bene immobile concretamente individuato e attribuito al debitore
zione di cui all’art. 617 c.p.c. Il punto, ben diverso, è che, nel caso o al conguaglio in denaro ottenuto all’esito del giudizio di divisione.
di specie, non si riteneva ingiusto tale provvedimento posto che la Se l’ipoteca è stata costituita sulla quota astratta e al condividente
richiesta di purgazione proveniva espressamente dalla terza pro- non vengono assegnati immobili la garanzia si trasporta sul congua-
prietaria, desiderosa di liberare il bene dai vincoli, ed era stata glio in denaro. I debitori delle somme sono tuttavia liberati quando
accettata dalle creditrici. Vista la convergenza di interessi delle le abbiano pagate al condividente dopo trenta giorni da che la
parti, non si comprende perché l’una o l’altra parte avrebbero divisione è stata notificata ai creditori ipotecari o ai cessionari senza
dovuto dolersi del provvedimento del GE. che da costoro sia stata fatta opposizione. Laddove invece l’immo-
23
È bene precisare che con le rapide osservazioni del testo non si bile gravato dalla garanzia non venga assegnato al condividente de-
vogliono uniformare i concetti di estinzione e di improcedibilità, ben bitore, la garanzia trasla sull’altro immobile eventualmente assegnato
consapevoli delle diversità intercorrenti tra le ipotesi estintive tipiche a costui, purché l’ipoteca sia nuovamente iscritta con l’indicazione
e quelle c.d. ‘‘atipiche’’. L’improcedibilità, teorizzata da autorevole del valore entro novanta giorni dalla trascrizione della divisione
dottrina, racchiude ipotesi per cui il processo esecutivo non può medesima. V. La China, L’attuazione dell’art. 2825 c.c. nel processo
giungere alla sua fisiologica conclusione e tuttavia estranee alle ipo- di espropriazione forzata, in Riv. Trim. Dir. e Proc. Civ., 1965, 1588 e
tesi tassative di estinzione previste dal capo II del titolo VI del libro segg.
25
III c.p.c., sicché essa non sarebbe di per sé soggetta alla disciplina Tale principio è affermato da Cass. civ., ord., 22 giugno
codicistica dettata per l’estinzione (per tutti, Saletti, Processo esecu- 2017, n. 15605. Vedila in Giur. It., 2017, 2385, con nota di Fel-
tivo e prescrizione, Milano, 1992, 253 e segg.). loni, Interferenze tra improcedibilità dell’esecuzione e sospensione
24
In tutta probabilità, le dinamiche di questa intricata vicenda ex art. 624 c.p.c., e annotata anche da Vincre, L’‘‘improcedibilità
sono state generate, a monte, da un’imprecisa applicazione dell’art. dell’espropriazione e l’opposizione all’esecuzione’’, in Riv. Dir.
2825, commi 4º e 5º, c.c. La disposizione cerca di conciliare la tutela Proc., 1651 e segg.
del credito ipotecario con il principio dell’effetto retroattivo della

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Diritto Processuale Civile Cosa giudicata

anche ove la competenza esclusiva spettante alla Commis- sulla legittimità – o meno della revoca di finanziamenti
sione di stabilire, con decisione definitiva, se una misura pubblici (disposti con provvedimento direttoriale del 20
interna costituente aiuto di Stato sia o meno compatibile settembre 1996 n. 20357) di somme già erogate alla Luc-
con il diritto dell’Unione, risultasse poi, nella sostanza, chini in virtù di due decreti esecutivi: n. 17975 del
compromessa dall’irretrattabilità della cosa giudicata. 08.03.1996 e n. 18337 del 03.04.1996.
Il primo dei citati decreti aveva ad oggetto la somma di lire
1.132.000.000 e riguardava i finanziamenti pubblici già detti.
Omissis. – Motivi della decisione Il secondo era relativo ad interessi legali per la ritardata
Il Tribunale di Roma, con sentenza n. 6939 del 21 marzo erogazione dei medesimi finanziamenti dovuto ex lege fino
2011, accoglieva, compensando le spese, la domanda dalla
al 1996 e riconosciuti in sede monitoria. Sul diritto all’ero-
S.p.A. Lucchini proposta nei confronti del Ministero dello
gazione, nel giudizio nei confronti del Ministero erogante, si
Sviluppo Economico, dichiarando che la società, odierna
formava il giudicato civile (sent. 2238/1994 C. di A. Roma
appellata, ha diritto ad incamerare il contributo erogato
non impugnata avanti alla Corte di Cassazione). Lo stesso si
dalla Cassa per il Mezzogiorno in favore della Lucchini
formava anche sulla base della difesa erariale che – come
Siderurgica S.p.A. in vista di un programma di ammoder-
rilevato dalla difesa della Lucchini – nulla eccepiva in ordine
namento degli impianti, giusta L. 183/1976, presentato per
al procedimento comunitario. I contributi furono revocati
un complessivo investimento di lire italiana 2.550.000.000.
con decreto 20 settembre 1996 n. 20357 in esecuzione della
Trattavasi, in particolare, di un contributo in conto capitale
decisione della Commissione CEE del 20.06.1990 n. 1479.
del 30% del totale investimento e da un contributo in
conto interessi su mutuo a tasso agevolato la cui pratica La citata decisione comunitaria veniva adottata – in vero
fu istruita dalla Banca Nazionale del Lavoro. – in violazione dei limiti temporali e delle formalità di
Il Ministero con l’atto di gravame chiedeva, in riforma partecipazione al procedimento previste dal Trattato CE-
dell’appellata-sentenza, dichiararsi la nullità ed inammissi- CA. Anche la Commissione si pronunciava infatti, tardiva-
bilità delle domande proposta dalla Lucchini in primo gra- mente, ossia quando si era già formato, alla data di conces-
do, o, subordinatamente, voler respingere nel merito le sione del contributo, (16 novembre 1998) per decorso del
stesse ed accertare l’inconfigurabilità di un diritto ad inca- termine di due mesi, il silenzio assenso in ordine alla misura
merare definitivamente l’aiuto di Stato con conseguente notificata. In realtà, in seguito alle informazioni rese dallo
legittimità ed eseguibilità del decreto di revoca. Stato italiano, la Commissione era rimasta inerte per lungo
Il tutto, previa sospensione dell’esecutività della sentenza tempo. Oltretutto, anche la conoscenza da parte della Luc-
al fine di scongiurare un procedimento di infrazione comu- chini s.p.a. della citata decisione avveniva in violazione del-
nitaria contro lo Stato italiano ai sensi dell’art. 108 par. 2, le formalità previste dal Trattato CECA.
secondo comma TFUE. In tali premesse, la Lucchini Siderurgica conveniva in giu-
La Corte, stante la natura dichiarativa della sentenza im- dizio avanti al Tribunale di Roma la Agensud (avente causa
pugnata e la conseguente impossibilità di provvisoria ese- della Cassa per il Mezzogiorno) per sentire accertare il pro-
cuzione, con ordinanza 03/10/2012, dichiarava inammissi- prio diritto al pagamento complessivo di lire 1.1320.000.000
bile l’istanza inibitoria formulata dalla difesa del Ministero. e lo stesso veniva riconosciuto con sentenza 24.7.1991 con-
L’amministrazione affidava il gravame a tre motivi: inesi- fermata, come detto, dalla Corte d’appello 6.5.1994 n. 2238.
stenza in capo alla Pubblica Amministrazione di un potere Già prima dell’emanazione del provvedimento del Tri-
di recupero in sede di autotutela delle somme erogate in bunale la Commissione Europea – con Decisione 20.6.1990
difetto di una potestà in tal senso; pronuncia della Corte di n. 1479 – aveva tuttavia, ripete, definitivamente dichiarato
giustizia limitatamente al petitum sostanziale della contro- il contributo di cui trattasi contrario al Trattato CEE ed alla
versia-intangibilità del giudicato; principio di leale collabo- Decisione CECA n. 3484/1985. Tanto avvenne dopo
razione tra Unione Europea e Stati Membri. istruttoria, chiarimenti, disamina della disciplina vigente
La Lucchini S.p.a. si costituiva in giudizio, contestando le che prevedeva l’obbligo di finalità dell’intervento unica-
tesi avversarie eccependo l’inammissibilità dell’appello ed mente se teso all’adeguamento alla normativa ambientale.
insistendo per la conforma della sentenza appellata. In difetto di tale presupposto pertanto gli aiuti furono
Medio tempore, con Decreto del Ministero dello Svilup- considerati dalla Commissione come incompatibili con il
po Economico 21.12.2012, la Lucchini S.p.a. veniva am- Mercato Unico.
messa alla procedura di amministrazione straordinaria di Ciò non di meno il Ministero, passata in giudicato la pro-
cui al D.L. n. 347/2001/L. 39 del 12.02.2001 e successive nuncia giudiziale, in esito a decreto ingiuntivo notificato
modifiche, con nomina del Commissario Straordinario che dalla Lucchini, al fine di paralizzare l’azione esecutiva, sia
si costituiva nell’odierno giudizio. Con sentenza del Tribu- pure fatta salva ogni riserva, provvedeva alla erogazione delle
nale del Livorno 07.01.2013, veniva dichiarato lo stato somme al dichiarato fine di scongiurare l’azione esecutiva.
d’insolvenza della società. Il 15.7.1996 la Commissione CEE dichiarava le pronunce
All’udienza 02.05.2018 sono state precisate le conclusio- giudiziali suddette ed il decreto ministeriale 17975/1996
ni e assegnati i termini per il deposito delle comparse con- (che dispose l’erogazione dell’aiuto) contrarie alla Decisio-
clusionali e repliche ex art. 190 c.p.c. ne CECA 3484/1985 e preannunciava l’avvio di procedura
I motivi di appello sono suscettibili di unitaria trattazione. di infrazione e procedimento diretto avanti alla Corte in-
L’appello è – per quanto appresso – infondato e va per- ternazionale di Giustizia, con invito e diffida a voler pro-
tanto rigettato. cedere al recupero delle somme indebitamente erogate.
Appare opportuno, ai fini del corretto inquadramento Il Decreto di revoca 20.11.1996 fu impugnato dalla Luc-
della vicenda, premettere una disamina degli articolati chini, beneficiaria degli aiuti, avanti al Tar Lazio che, senza
eventi succedutisi nell’arco del lungo arco temporale. Il pronunciarsi in merito all’eccezione dell’Amministrazione di
complesso contenzioso, che si è svolto nelle precedenti fasi difetto di giurisdizione, dichiarava che l’efficacia della senten-
e gradi – rispettivamente innanzi al Giudice civile, Giudice za di appello passata in giudicato non poteva essere affievolita
amministrativo, alla Corte di giustizia, alla Suprema Corte da decisioni rese in sede comunitaria, ancorché precedenti la
di Cassazione e, infine, al Tribunale civile di Roma in sede detta sentenza. In esito, il Consiglio di Stato, investito in sede
di riassunzione – verte sul diritto di ritenzione – e, dunque, di gravame, ha ravvisato la pregiudizialità di una pronuncia

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Cosa giudicata Diritto Processuale Civile

della Corte di Giustizia sulle questioni inerenti al primato del storsivo rispetto alla corretta applicazione del diritto del-
diritto comunitario in relazione ai giudicati interni. l’Unione, non possa – tuttavia – considerarsi superabile il
Con sentenza 18.7.2007 la Corte di Giustizia statuiva che principio costituito dalla regola della cosa giudicata. Ciò
‘‘il diritto comunitario osta all’applicazione di una disposi- anche ove la competenza esclusiva spettante alla Commis-
zione del diritto nazionale, come l’art. 2909 del codice sione di stabilire, con decisione definitiva, se una misura
civile italiano volta a sancire l’autorità di cosa giudicata, interna costituente aiuto di Stato sia o meno compatibile
nei limiti in cui l’applicazione di tale disposizione impedi- con il diritto dell’Unione, risultasse poi, nella sostanza,
sce il recupero di un aiuto di Stato erogato in contrasto con compromessa.
il diritto comunitario e la cui incompatibilità con il Mercato Indubbiamente tale prospettiva, pur rispettosa della di-
Comune è stata dichiarata con decisione della Commissio- sciplina interna in materia procedurale, comporta il perma-
ne delle Comunità europee divenuta definitiva.’’ nere di conseguenti problemi e tematiche irrisolte in rela-
Con sentenza 12641/2008 la Corte di Cassazione a Se- zione alla c.d. ‘‘cedevolezza’’ del giudicato nazionale rispet-
zioni Unite accoglieva il ricorso dell’Amministrazione av- to alla disciplina comunitaria ed alla conseguente necessità
verso la decisione parziale del Consiglio di Stato e dichia- di risolvere, e definitivamente, se quest’ultima sia connotata
rava la giurisdizione ordinaria sulla controversia. In tale da una vis espansiva preminente ed idonea a frustrare il
pronuncia la Corte ha statuito che ‘‘la giurisprudenza della giudicato interno, cosı̀ da poter – o dover – considerare la
Corte di Giustizia della Comunità ha avito occasione di normativa euro-unitaria preminente e capace di elevarsi a
chiarire come, in presenza di determinate condizioni, il principio generale rimanendo quindi, quella interna, unica-
principio di cooperazione posto dall’art. 10 del trattato mente ‘‘lex specialis’’. Tuttavia non è tematica risolvibile
CE (non dia solo facoltà ma) imponga all’Amministrazione nella presente sede.
dello Stato membro il riesame in autotutela di un provve- In realtà, infatti, a sostegno del convincimento di questo
dimento adottato sulla base di un’interpretazione del dirit- Collegio in merito all’intangibilità del giudicato, la Corte di
to comunitario successivamente smentita dalla stessa Corte Giustizia ha anche sovente riconosciuto, per un altro verso,
di Giustizia ...’’. la preminenza del giudicato nazionale anche allorché lo stes-
In tali premesse, punto centrale della controversia è il so sia basato su una non corretta interpretazione del diritto
vaglio, nella presente sede, in ordine alla possibilità – o comunitario e testualmente: ‘‘il diritto comunitario non im-
meno – di riconoscere alla pronuncia resa nel 2007 dalla pone ad un giudice nazionale di disapplicare le norme pro-
Corte di Giustizia efficacia, nel diritto interno, tale da tra- cessuali interne che attribuiscono autorità di cosa giudicata
volgere i radicati principi del giudicato e della certezza del ad una decisione, anche quando ciò permetterebbe di porre
diritto. rimedio ad una violazione del diritto comunitario da parte di
Va premesso che è da disattendere l’eccezione dell’appel- tale decisione; il riesame di un provvedimento giurisdizionale
lata di inammissibilità del proposto gravame, giusta dispo-
definitivo potrà avvenire solo nell’ipotesi in cui sia lo stesso
sto dell’art. 342 c.p.c., considerato che dallo scrutinio dei
diritto nazionale a prevedere, nel proprio sistema processua-
motivi articolati dal Ministero risulta ben chiaro l’ambito di
le, un meccanismo di revisione dei processi nell’ipotesi di
valutazione sottoposto al vaglio della Corte e le censure alla
contrasto con la normativa comunitaria, meccanismo che
sentenza di primo grado.
non è invece imposto nell’art. 10 del trattato C.E.’’ (vedi,
In ordine alla dedotta questione circa il potere-dovere di
agire in sede di autotutela da parte dell’Amministrazione per tutte, decisione 16.12.76, in giudizio 33/76).
nel momento in cui ha proceduto alla erogazione dell’aiuto, In tali premesse, risulta valorizzato, dalla stessa Corte, il
dalla stessa precisazione di parte pubblica in base alla quale principio dell’autonomia procedurale dei singoli Stati mem-
l’erogazione avveniva al solo dichiarato fine di paralizzare bri e pertanto, conseguenzialmente, da tanto deriva la per-
l’azione esecutiva in esito al giudicato, risulta chiaro e de- manenza del criterio di intangibilità del giudicato (principio,
riva che l’Amministrazione, nell’erogare alla Lucchini l’in- peraltro, basilare non solo nel diritto interno ma ‘‘fondante’’
tero contributo richiesto, ha agito unicamente in ottempe- nel diritto di tutti gli Stati membri) anche quando lo stesso
ranza del predetto provvedimento giudiziale, non nell’eser- possa apparire in contrasto con i generali criteri di valuta-
cizio di un potere discrezionale. zione in ordine alla ‘‘primazia’’ del diritto comunitario.
Ciò posto, in merito al punto nodale del presente giudi- In base a tali considerazioni appare condivisibile la con-
zio, è da precisare che ben note sono al Collegio altre siderazione per la quale ‘‘Se cosı̀ non fosse risulterebbe
decisioni della Corte di Giustizia in analoga materia, anche gravemente menomata l’indipendenza e l’autonomia della
per essere state oggetto di approfondimenti in dottrina, ed magistratura nazionale, con conseguente vulnus inaccetta-
anche – segnatamente – quella relativamente a controversia bile per il nostro assetto ordinamentali e per i principi
vertente tra l’odierna appellata ed altro Ministero (pronun- fondamentali della Carta Costituzionale’’ ed anche i corretti
ciata in materia IVA decisione CECA 555/90) in merito riferimenti dell’appellata Lucchini, ribaditi anche negli ul-
alla questione posta ‘‘se il diritto comunitario osti all’appli- timi scritti difensivi, in merito ai principi inviolabili del
cazione di una disposizione di diritto nazionale come quella diritto interno che devono necessariamente costituire ‘‘il
di cui all’art. 2909 c.c. tesa a sancire il principio e l’autorità controlimite’’ al diritto internazionale comunitario.
di cosa giudicata, quando tale applicazione venga a consa- L’appello del Ministero è pertanto infondato.
crare un risultato contrastante con il diritto comunitario, Ogni altro aspetto e motivo risultato assorbiti.
frustrandone l’applicazione anche in settori diversi da quel- Le spese di lite, stante la controvertibilità e disputabilità
lo degli aiuti di Stato...’’ e nota è la conseguente decisione della controversia, devono essere compensate interamente
della Corte di Giustizia secondo cui ‘‘il diritto comunitario tra le parti anche nel presente grado di giudizio.
osta all’applicazione, in circostanza come quelle della causa P.Q.M.
principale, di una disposizione del diritto nazionale, come La Corte definitivamente pronunciando sull’appello pro-
l’art. 2909 del codice civile...’’. La suddetta decisione pre- posto dal Ministero dello Sviluppo Economico avverso la
senta struttura del tutto analoga alle decisioni della Corte di sentenza n. 6039/2011 del Tribunale di Roma, disattesa
Giustizia in merito alla controversia di cui trattasi. ogni altra istanza, cosı̀ provvede:
Tuttavia La Corte ritiene che, a fronte di una violazione 1) Rigetta l’appello;
del diritto comunitario, col possibile ulteriore effetto di- 2) Compensa tra le parti le spese del grado. – Omissis.

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Diritto Processuale Civile Cosa giudicata

Ancora Lucchini! La Corte d’Appello di Roma aziona i ‘‘controlimiti’’ a difesa del giudicato
nazionale
Guidomaria De Cesare*

La Corte d’Appello di Roma si spinge fino ad azionare i controlimiti per salvare la tenuta del giudicato nazionale rispetto alla
disapplicazione imposta dal dictum Lucchini. A sostegno dell’intangibilità del giudicato nazionale, benché formatosi in violazione
delle competenze esclusive della Commissione, i giudici capitolini adducono, per un verso, il principio di autonomia processuale,
per un altro, le attribuzioni costituzionali della magistratura. L’aporia nel percorso motivazionale battuto sta nell’invocare un principio
di matrice comunitaria che trova applicazione solo in difetto di una competenza unionale esclusiva. Del pari, non sembra possibile
opporre alla disapplicazione del giudicato le attribuzioni costituzionali della magistratura in ragione dell’assoluta incompetenza di
quest’ultima a pronunciarsi sopra la compatibilità di un certo regime di aiuti di Stato con il mercato unico. Il riconoscimento
dell’effetto preclusivo del giudicato sulla questione della legittimità degli aiuti di Stato equivale a licitare una pratica di invasione o
sconfinamento di competenze, quale forma di eccesso di potere giurisdizionale, categoricamente escluso dal diritto dei Trattati.

I controlimiti come riserva di competenza gomentazione della Corte, è strumentale all’indivi-


giurisdizionale: l’intangibilità del giudicato duazione del ‘‘controlimite’’ violato dal dictum della
Corte di giustizia; infatti, laddove si ammettesse la
La sentenza in epigrafe scrive una nuova pagina ritrattabilità della cosa giudicata formatasi in contra-
dell’annosa vicenda Lucchini 1. I giudici capitolini sto con il diritto dell’Unione – rectius: in spregio alla
giustificano l’ermetica tenuta del giudicato scomo- competenza esclusiva della Commissione in materia
dando la nota teoria dei ‘‘controlimiti’’, come già in di aiuti di Stato – ‘‘risulterebbe gravemente menoma-
dottrina si era pronosticato 2. Si legge, infatti, che dal ta l’indipendenza e l’autonomia della magistratura
principio di autonomia processuale degli Stati mem- nazionale, con conseguente vulnus inaccettabile per
bri deriverebbe giocoforza la permanenza ‘‘del crite- il nostro assetto costituzionale e per i principi fonda-
rio dell’intangibilità del giudicato’’ anche quando lo mentali della Carta Costituzionale’’. E, dunque, se
stesso vulneri, per un verso, la primazia del diritto non si prende abbaglio, le disposizioni di cui agli artt.
europeo, per un altro, il principio di attribuzione, 102, 103 e 104 Cost. vengono innalzate a ‘‘controli-
ex art. 5, par. 2, TUE, il quale, com’è noto, innerva mite’’ unilaterale, contro la logica ‘‘dissacrante’’ del
il sistema di riparto delle competenze tratteggiato dal diritto europeo 3.
TFUE. Il principio di autonomia processuale, nell’ar- I giudici capitolini hanno fatto la propria mossa

* Il contributo è stato sottoposto a referaggio interno. natteso (temporaneo?) epilogo della vicenda pregiudiziale comuni-
1
Corte giust., 18 luglio 2007, causa C-119/05, in Rass. Trib., taria dinanzi al Tribunale di Roma, nota a Trib. Roma, 23 marzo
2007, 1591 e segg., con nota di Biavati, La sentenza Lucchini: il 2011 n. 6039, in Int’l Lis, 2011, 139 e segg., spec. 145.
3
giudicato nazionale cede al diritto comunitario; ancora, in Riv. Dir. Il che vale a sostenere la natura costituzionale della cosa giu-
Proc., 2008, 224 e segg., con nota di Consolo, La sentenza Lucchini dicata, quantunque non sia espressamente menzionata in Costitu-
della Corte di Giustizia: quale possibile adattamento degli ordina- zione. Sul punto si rinvia brevemente a Giussani, Intorno al rico-
menti processuali interni e in specie del nostro?; Id, Il flessibile noscimento e all’esecuzione degli atti di conciliazione e transazione,
rapporto dei diritti processuali civili nazionali rispetto al primato in Riv. Dir. Proc., 2019, 1020 e segg., spec. 1022 nota 6, secondo
integratore del diritto comunitario (integrato dalla CEDU a sua cui, in ragione dei rapporti tra i poteri dello stato divisati ex artt.
volta), in Corti europee e giudici nazionali, atti del XXVII conve- 102 e 103 Cost., nonché in ragione della rilevanza del diritto alla
gno nazionale dell’associazione italiana tra gli studiosi del proces- difesa ex artt. 24 e 3 Cost., pare potersi arguire la resistenza del
so civile, Bologna, 2011, 184 e segg.; v. anche Caponi, Corti giudicato civile rispetto allo ius superveniens retroattivo, giacché
europee e giudicati nazionali, cit., 361 e segg.; Scoditti, Giudicato un’intromissione del legislatore varrebbe a minare la rigida sepa-
nazionale e diritto comunitario, in Foro It., 2007, 11, 534 e segg.; razione dei poteri racchiusa nella Carta Costituzionale. Nello stes-
Stile, La sentenza Lucchini sui limiti del giudicato: un traguardo so senso, Caponi, Giudicato civile e diritto costituzionale: incontri e
inaspettato? in Dir. Com. Scambi Int., 2007, 733 e segg.; Picardi, scontri, in Giur. It., 12, 2009, 13 e segg., spec. 15; Id, Corti
Eventuali conflitti fra principio del giudicato e principio della supe- europee e giudicati nazionali, cit., 312. In giurisprudenza si veda
riorità del diritto comunitario, in Giust. Civ., 2008, I, 561; Zuffi, Il Corte cost. 7 novembre 2007, n. 364, in Foro It., 2009, I, 996, con
caso Lucchini infrange l’autorità del giudicato nazionale nel campo nota di Caponi, Giudicato civile e leggi retroattive, l’A., negli scritti
degli aiuti statali, in Giur. It., 2008, 381 e segg.; Di Seri, Primauté citati, ricava la garanzia costituzionale del giudicato dall’interpre-
del diritto comunitario e principio della res iudicata nazionale: un tazione a contrariis dell’art. 11 disp. prel. c.c. riletto attraverso la
difficile equilibrio, in Giur. It., 2009, 2835 e segg.; Luiso, La giurisprudenza della Corte Costituzionale; di talché una legge che
cedevolezza del giudicato, in La crisi del giudicato, atti del XXX dispone espressamente la cessazione di efficacia di provvedimenti
convegno nazionale dell’associazione italiana tra gli studiosi del del giudice civile anteriormente passati in giudicato è tacciabile di
processo civile, Bologna, 2017, 75 e segg., poi in Riv. Dir. Proc., incostituzionalità, poiché, da un lato, vı̀ola le attribuzioni costitu-
2016, 17 e segg. Per la dottrina straniera v. Simon, Autorité de la zionali dell’autorità giudiziaria cui spetta la tutela dei diritti (artt.
chose jugée de l’arrêt d’une jurisdiction nationale devenu définitif, 102 e 113 Cost.), dall’altro, lede l’affidamento della parte vitto-
in Juris Classeur, Europe, 2007, 235 e segg., il quale, in linea con le riosa sul carattere definitivo del risultato del processo (artt. 3 e 24
considerazioni dell’Avv. generale, circoscrive la portata della de- Cost.). Più di recente, v. Corte cost., 7 luglio 2020, n. 171, in
cisione alla peculiarità del caso concreto ovvero all’invasione di DeJure, la quale ha ribadito che l’introduzione di uno ius superve-
una competenza esclusiva in materia di aiuti di Stato da parte niens che prevede per le sanzioni amministrative pecuniarie un
degli organi giurisdizionali italiani; per la dottrina tedesca si ri- trattamento più favorevole al privato rispetto alla normativa su cui
manda alla nota di Haratsch-Hensel, in Juristenzeitung, 2008, 144 si è formato il giudicato, non può rimettere in discussione la
e segg. definitività dell’accertamento né tantomeno l’ammontare della
2
Cosı̀ Raiti, La forza ‘‘di acciaio’’ del giudicato Lucchini nell’i- sanzione, siccome un’eventuale declaratoria d’illegittimità costitu-

2638 Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021


n
Cosa giudicata Diritto Processuale Civile

sullo scacchiere della ‘‘crisi del giudicato 4’’. La partita sa sul risultato del processo 6) e principio di effettività,
è sempre più complessa 5, mentre le regole sono sem- quanto la stessa attualità del principio di autonomia
pre meno chiare, sempre più ondivaghe e cangianti. processuale degli Stati membri, il quale, benché rico-
La non ermetica tenuta del giudicato nazionale nella nosciuto nelle pronunce più risalenti della Corte di
giurisprudenza delle Corti sovranazionali vale a rimet- giustizia 7, in attuazione di un regime di complemen-
tere in discussione tanto il rapporto tra certezza del tarità istituzionale 8, è stato, negli ultimi anni, dimen-
diritto (i.e. tutela dell’affidamento della parte vittorio- sionato 9. Secondo l’ultima linea di tendenza, di cui

zionale della disposizione censurata sarebbe irrilevante precluden- soccombente a non essere più bersaglio di ulteriori pretese ricom-
do il giudicato, in ogni caso, l’applicazione retroattiva della san- prese entro i limiti oggettivi del giudicato). A voler, invece, con-
zione più favorevole, laddove questa non abbia carattere penale. cepire l’impermeabilità del giudicato rispetto allo ius superveniens
4
Per l’esatta latitudine dell’espressione ‘‘crisi del giudicato’’ si retroattivo espressione di un’indifferenziata certezza del diritto
rimanda a Cordopatri, La ‘‘crisi’’ del giudicato, in Riv. Dir. Proc., questo sarebbe esposto all’operatività di interpretazioni giudiziali
4-5, 2016, 894 e segg., il quale ha autorevolmente sostenuto che che, in affermazione della relatività storica e assiologica del valore
l’inciso ‘‘crisi del giudicato’’ e‘ ‘‘tanto equivoco quanto generico della certezza del diritto, riconoscano prevalenza ai valori espressi
perché esprime termini e realtà affatto sovrapponibili e interscam- dalla normazione sopravvenuta retroattiva, anche in assenza di
biabili, assembla confusamente cioè ipotesi in cui il giudicato non una specifica previsione di ‘‘iperretroattività’’ da parte del legisla-
viene in discussione (come nel caso della tutela cautelare attenuata tore. Tale possibilità è, invece, da escludersi se la salvaguardia del
o nelle azioni collettive) e ipotesi in cui il giudicato, seppur rego- giudicato risponda alla diversa esigenza della definitiva composi-
larmente formatosi, potrebbe essere rimosso (come nel casi della zione della lite.
7
giustizia comunitaria, della legge sopravvenuta e della successiva A partire dall’insegnamento di Corte giust., 16 dicembre
pronuncia di incostituzionalità)’’; secondo Consolo, Spiegazioni di 1976, causa, C-33/76, Rewe, in www.curia.eu; v. anche Corte
diritto processuale civile, 1, Torino, 2019, 122-123, non potrebbe giust., 27 marzo 1980, C-61/79, Amministrazione delle finanze
parlarsi di ‘‘crisi del giudicato’’ poiché ‘‘il giudicato nazionale non dello Stato contro Denkavit italiana Srl, in www.curia.eu In pro-
subisce alcun vero e proprio ridimensionamento ma si infrange posito è stato evidenziato da Cannizzaro, Sui rapporti tra sistemi
nel consueto limite della sua formazione [...]’’, sicché ‘‘proprio processuali nazionali e diritto dell’Unione europea, in Dir. Un. Eu.,
uno studio teorico attento alla cosa giudicata (e cosı̀ del carattere 2008, 449 e segg., che la lettura tradizionale del principio di auto-
sempre relativo del suo aspetto formale nonché dei limiti oggettivi nomia processuale, benché trovi avallo nel principio di attribuzio-
e cronologici) aiuta, senza subire sbandamenti, ad omologare cor- ne, ex art. 5 TUE, non è del tutto accettabile, posto che gli
rettamente anche le nuove ma non sovvertitrici esigenze espresse strumenti processuali di attuazione possono interferire con l’ap-
dal diritto comunitario’’. plicazione della normativa sostanziale comunitaria comprimendo-
5
Merita di essere menzionata, a riprova dell’attualità del pro- ne o pregiudicandone l’effetto utile.
8
blema, la recente sentenza Corte giust., Sez. IX, 4 marzo 2020, Cosı̀ Carratta, Libertà fondamentali del Trattato dell’Unione
causa C-587/18, CSTP Azienda della mobilità S.p.A. c. Commis- Europea e processo civile, in Riv. Dir. Proc., 6, 2015, 1400 e segg.,
sione, in www.curia.eu, con cui dal Plateau Kirchberg si è afferma- spec. 1403.
9
to (punto 94) che ‘‘il principio della competenza esclusiva della Corte giust., 14 marzo 2013, causa C-415/11, Aziz c. Caixa
Commissione in materia di aiuti di Stato è vincolante nell’ordina- d’Estalvis de Catalunya, in www.curia.eu; da ultimo Corte giust., 9
mento giuridico nazionale come corollario del principio del pri- luglio 2020, causa, C-698/18, Gmina Wieliszew, in Guida al di-
mato del diritto dell’Unione’’ pertanto la decisione della Commis- ritto, 32, 98, secondo cui la normativa nazionale che, pur preve-
sione prevale sul giudicato nazionale anche se successiva di oltre 5 dendo il carattere imprescrittibile dell’azione diretta ad accertare
anni, poiché l’affidamento generato da quest’ultimo non è tutelato la nullità di una clausola abusiva contenuta in un contratto stipu-
dal diritto dell’Unione. Nel ragionamento della Corte di giustizia a lato tra un professionista e un consumatore, assoggetta a un ter-
fronte della violazione della competenza esclusiva della Commis- mine di prescrizione l’azione diretta a far valere gli effetti restitu-
sione non c’è affidamento che tenga; il principio di effettività tori di tale accertamento, è conforme al diritto dell’Unione euro-
impone che il giudicato formatosi in punto di irripetibilità degli pea, a condizione che tale termine non sia meno favorevole rispet-
aiuti di Stato illegittimi sia caducato da una sopravvenuta decisio- to a quello relativo a ricorsi analoghi di natura interna (principio
ne della Commissione, alla quale deve, pertanto, ascriversi un’ef- di equivalenza) e non renda praticamente impossibile o eccessi-
ficacia ‘‘iperretroattiva’’, idonea a superare la regola secondo cui il vamente difficile l’esercizio dei diritti riconosciuti dalla disciplina
giudicato sarebbe impermeabile rispetto allo ius superveniens re- consumeristica (principio di effettività). Nel caso di specie, due
troattivo. cittadini europei avevano stipulato contratti di credito per la con-
6
Come tiene a specificare lo stesso Caponi, L’efficacia del giu- cessione di prestiti personali con due banche. Secondo la Corte,
dicato civile nel tempo, Milano, 1991, 376 e segg. secondo cui, sebbene la prescrizione triennale appaia sufficiente per la prepa-
posto che il nostro ordinamento è orientato verso la soluzione razione di un ricorso per ottenere la ripetizione delle somme
della tutela del giudicato in senso ‘‘forte’’, contrassegnato dalla pagate indebitamente in forza di una clausola abusiva, tuttavia,
naturale resistenza allo ius superveniens, benché retroattivo, i va- dal momento che il termine decorre dalla data di esecuzione del
lori assicurati dalla resistenza del giudicato non possono compen- contratto, c’è il rischio che il consumatore si accorga della natura
diarsi sic et simpliciter nel generale principio della certezza del abusiva della clausola quando ormai la relativa pretesa restitutoria
diritto, ma con la specificazione di quest’ultima che si realizza si è già prescritta. In tal caso, la previsione di una prescrizione
nella composizione definitiva delle liti. Secondo l’A. ove si acce- triennale si scontra con il principio di effettività, nella misura in
desse ad una concezione della resistenza del giudicato rispetto allo cui la prescrizione decorre dal giorno in cui il contratto ha avuto
ius superveniens retroattivo come espressione della sola certezza esecuzione e non, invece, dalla data dell’accertamento giurisdizio-
del diritto si finirebbe per trascurare ‘‘il valore specifico del pro- nale dell’abusività della clausola in questione. Per l’attribuzione al
cesso in quanto procedimento volto alla risoluzione delle contro- giudice di cognizione del potere di rilevare d’ufficio l’abusività di
versie’’. È comune tanto allo Stato, in quanto amministratore della talune clausole nei contratti del consumatore si rimanda alla co-
giustizia, quanto ai consociati, utenti del servizio giustizia, l’esi- piosa giurisprudenza unionale inaugurata da Corte giur., 27 giu-
genza che la risoluzione delle liti sia definitiva. Se si guarda la gno 2000, causa riunite C-240/98 a 244/98, Océano Grupo Edi-
definitività della cosa giudicata dalla prospettiva dello Stato che torial y Salvat Editores; per l’affermazione del potere del giudice
rende giustizia questa non potrà che identificarsi con la certezza d’appello di rilevare d’ufficio il carattere abusivo di una clausola
del diritto; per converso, se la si guarda dalla prospettiva delle contrattuale, benché il motivo non fosse stato oggetto di cogni-
parti litiganti può cogliersene l’intonazione soggettiva come diritto zione in primo grado e non avesse costituito oggetto di impugna-
costituzionalmente garantito della parte vittoriosa a conservare il zione, purché il diritto processuale nazionale consenta al giudice
bene della vita ottenuto tramite il processo (ed anche della parte del gravame di conoscere ogni causa di nullità risultante chiara-

Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021 2639


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Diritto Processuale Civile Cosa giudicata

appresso diremo, sposata dalla Corte di giustizia, le cipio del giudice naturale, ex art. 25 Cost. Quest’ultima
regole procedurali che impediscano la realizzazione affermazione impone, almeno con riguardo al diritto
dell’effetto utile del diritto europeo devono essere dell’Unione, una riconsiderazione e, segnatamente,
disapplicate o, quantomeno, funzionalizzate 10. l’abbandono della visione ‘‘soggettivistica’’ dell’accerta-
Il fenomeno della cedevolezza della cosa giudicata mento giurisdizionale, fondato sulla provenienza auto-
trova giustificazione nella più ampia cornice della rea- ritativa dell’atto 11, in favore di un approccio, per cosı̀
lizzazione degli obiettivi dell’Unione, ex art. 4, par. 3, dire, ‘‘oggettivistico’’ che tenga conto delle caratteristi-
TUE: ammettere che l’effetto preclusivo del giudicato che e degli effetti dell’atto di accertamento 12, sempre,
si formi anche sulla questione della legittimità degli beninteso, nell’osservanza dei precetti di cui agli artt. 6,
aiuti di Stato equivale a licitare una pratica di invasio- 13 CEDU e 47 Carta di Nizza.
ne o sconfinamento di competenze, quale forma di Invero, anche le fasi precontenziose, come emerge
eccesso di potere giurisdizionale, categoricamente dalla più recente giurisprudenza della Corte di giusti-
escluso dal diritto dei Trattati. zia, sono caratterizzate da un elevato tasso di proces-
Con riguardo all’ordinamento costituzionale interno, sualizzazione 13; basti pensare alla fase introduttiva del
invece, se si ammette che le decisioni della Commissio- procedimento di indagine formale sulla compatibilità
ne, in materia di aiuti di Stato, abbiano natura di ac- di un aiuto di Stato con il mercato unico, ex art. 6, par.
certamenti para-giurisdizionali e che la Commissione 1, cpv., Reg. (UE) n. 1589/2015, nella misura in cui
stessa, dal punto di vista funzionale, possa essere equi- accorda allo Stato membro e ai soggetti interessati il
parata, nella fase precontenziosa, ad un’autorità giuri- potere di formulare osservazioni. Trattasi di una garan-
sdizionale, lo sconfinamento nella competenza esclusi- zia procedimentale accostabile a quella del contraddit-
va della Commissione in subiecta materia vı̀ola il prin- torio che si spiega, per un verso, avuto riguardo alla

mente dalle allegazioni in primo grado, v. Corte giust., 30 maggio di ‘‘funzionalizzazione’’ degli istituti giuridici interni in guisa tale
2013, C-397/11, Erika Jorös c. Aegon Magyarorszàg Hitel Zrt. da permettere la corretta applicazione del diritto dell’Unione, per
Sull’evoluzione del principio di autonomia processuale nell’ordi- perseguire l’obiettivo primario di garantire il primato del diritto
namento spagnolo si rimanda ad Andolina, L’incidenza del canone europeo. Nel senso della disapplicazione come extrema ratio pra-
di effettività del diritto dell’Unione sulla disciplina processuale degli ticabile solo allorquando non sia possibile l’interpretazione con-
Stati membri: l’esperienza spagnola, in Riv. Trim Dir. e Proc. Civ., forme della normativa processuale nazionale, Mengozzi, La cosa
4, 2020, 1255 e segg. Di recente i giudici del Kierchberg, ord, 26 giudicata nazionale e il principio dell’interpretazione conforme, in Il
ottobre 2016, cause riunite C-568/14 a C-570/14, Ismael Fernán- diritto dell’Unione europea, 1, 2017, 173 e segg.
11
dez Oliva e a c. Caixabank SA., punti 26 e 27, hanno affermato che Nel senso che l’approccio del vigente ordinamento alla tutela
‘‘l’articolo 7, paragrafo 1, della direttiva 93/13 deve essere inter- giurisdizionale dei diritti sarebbe ‘‘marcatamente soggettivistico’’
pretato nel senso che osta a una normativa nazionale [...] che non cfr. Bonsignori, Della tutela giurisdizionale dei diritti. Disposizioni
consente al giudice, adı̀to da un consumatore con un’azione indi- generali, in Commentario del Codice Civile Scialoja-Branca (a cura
viduale volta a far accertare il carattere abusivo di una clausola di F. Galgano), Bologna-Roma, 1999, 5. V. anche l’interessante
contenuta in un contratto concluso con un professionista, di adot- studio di Slater, Thomas e Waelbroeck, Competition law procee-
tare d’ufficio provvedimenti provvisori, della durata che esso ri- dings before the European Commission and the right to a fair trial:
tenga utile, in attesa di una decisione definitiva relativa ad un’a- no need for reform? in Research papers in law, 5/2008, disponibile
zione collettiva pendente la cui soluzione può essere applicata sul sito https://www.coleurope.eu/research-paper/competition-law-
all’azione individuale, qualora siffatti provvedimenti siano neces- proceedings-european-commission-and-right-fair-trial-no-need-re-
sari per garantire la piena efficacia della successiva pronuncia form, 32, i quali si interrogano sui profili di compatibilità delle
giurisdizionale sull’esistenza dei diritti invocati dal consumatore ‘‘quasi-judicial procedures’’ con i corollari del due process of law ex
in base alla direttiva 93/13’’. art. 6 CEDU.
10 12
Cfr. Carratta, op. cit., 1404; non diversamente, Cannizzaro, A proposito della ‘‘crisi della giurisdizione’’, intesa in senso
Effettività del diritto dell’Unione e rimedi processuali nazionali, in tradizionale, si veda Chizzini, L’equo processo Cedu quale quadro
Dir. un. eur., 2013, 660 e segg.; Biavati, Le categorie del processo di riferimento normativo per i procedimenti davanti alle autorità
civile alla luce del diritto europeo, Riv. Trim. Dir. e Proc. Civ., 4, indipendenti nazionali (ed alla Commissione europea). Note gene-
2018, 1323 e segg., il quale, benché non faccia riferimento alla rali, in Giusto Proc. Civ., 2012, 346 e segg., spec. 347; nonché,
‘‘funzionalizzazione’’ degli istituti classici del processo civile nota Comoglio, Sanzioni antitrust e azioni risarcitorie verso nuove forme
che ‘‘si sta producendo una mutazione, lenta e talora non imme- di giudicato, in La crisi del giudicato, atti del XXX convegno
diatamente percepibile, dei concetti classici’’. Si veda anche Gha- nazionale dell’associazione fra gli studiosi del processo civile, Bo-
zarian, Recovery of State Aid, in EStAL, 2, 2016, 228 e segg., spec. logna, 2017, 302 e segg.
13
234, secondo cui ‘‘many Member States might feel forced to In tal senso Biavati, Interessi e mercato nel processo comuni-
introduce special fast-track recovery procedures in contradiction tario, in Riv. Trim. Dir. e Proc. Civ., 3, 1999, 793 e segg., spec.
of basic principles of their legal systems, also to allow a judicial 795. Per l’applicazione delle garanzie proprie del processo penale,
recovery decision as an exception of the principle of res judicata in ispecie del diritto al silenzio, nei procedimenti amministrativi
according to Klausner Holz [...]. This would significantly restrict sanzionatori, si è espressa di recente la Corte di giustizia, sentenza
the procedural autonomy of the Member States in State aid reco- del 2 febbraio 2021, C-481/2019, secondo cui la disciplina comu-
very’’. Caldeggia una lettura ‘‘pan-europeista’’, irrispettosa del nitaria in materia di market abuse, letta alla luce degli artt. 47 e 48
principio di autonomia processuale degli Stati Membri, anche della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, deve
Ordoñes-Solis, Waiting for National Judges in Infringement Pro- essere interpretata nel senso che essa consente agli Stati membri
ceedings on State Aid, in EStAL, 3, 2017, 377 e segg., spec., 389, di non sanzionare una persona fisica, la quale, nell’ambito di
secondo cui ‘‘aid may be recovered trought national court pro- un’indagine svolta nei suoi confronti dall’autorità competente, si
ceeding. However, this method cannot impact on the effective- rifiuti di fornire a tale autorità risposte che possano far emergere
ness of the recovery’’. In giurisprudenza Corte giust., sentenza del la sua responsabilità per un illecito passibile di sanzioni ammini-
14 dicembre 1995, in cause riunite C-430/93 e C-431/93, Van strative aventi carattere penale oppure la sua responsabilità pena-
Schijndel, in www.curia.eu, secondo cui l’obbligo di interpretazio- le.
ne conforme gravante sul giudice nazionale si risolve in un dovere

2640 Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021


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Cosa giudicata Diritto Processuale Civile

centralità della Commissione nel sistema processuale collettivi dei consumatori possa essere usata da tutte
europeo, la quale, prima del processo, opera come le parti come prova nell’ambito di eventuali altre azio-
‘‘giudice del mercato 14’’; per un altro, va tenuto in ni dinanzi ai loro organi giurisdizionali o autorità am-
debito conto che nel sistema del diritto europeo, scevro ministrative nazionali al fine di invocare provvedimen-
da irrigidimenti dogmatici, il discrimen tra amministra- ti risarcitori nei confronti dello stesso professionista
zione e giurisdizione è piuttosto sfumato. A ben vede- per la stessa pratica, conformemente al diritto nazio-
re, tale distinzione sopravvive solo dal punto di vista nale in materia di valutazione delle prove’’.
strutturale, poiché a fronte di un’attività fortemente Gli organi para-giurisdizionali, come la Commissio-
processualizzata di organi formalmente amministrativi, ne, si aprono alla via della processualizzazione cosic-
per converso, si registra un crescente grado di discre- ché il procedimento che conduce all’emanazione della
zionalità nell’attività degli organi giurisdizionali europei decisione in punto di aiuti di Stato risponde non già al
in ordine a valutazioni di natura tecnica 15. paradigma della legalità-legittimità, proprio del pro-
La labilità del confine tra amministrazione attiva e cedimento amministrativo, bensı̀ a quello della legali-
accertamento giudiziale si coglie nei più recenti inter- tà-giustizia, poiché tali procedimenti assicurano non
venti legislativi. Dapprima l’art. 7, D.Lgs. n. 3/2017, solo la conformità dell’attività procedimentale all’or-
attuativo della Dir. 2014/104/UE, ha riconosciuto la dine normativo esistente ma mirano a realizzare, con
natura semi-judicial delle decisioni definitive delle la partecipazione e con il confronto di tutti gli inte-
Autorities in materia antitrust, le quali proiettano i ressi coinvolti, un giusto assetto di tali interessi 18.
propri effetti nel giudizio risarcitorio, vincolando il Non va trascurato che alla competenza esclusiva della
giudice in ordine alla natura della violazione e alla Commissione in materia di aiuti di Stato si accompagna
sua portata materiale, personale, temporale e spaziale, l’esclusività della giurisdizione in materia di annulla-
ma non rispetto al nesso di causalità e all’esistenza del mento delle decisioni, ex art. 288, par. 4, TUE, in capo
danno 16; dipoi, l’art. 15, Dir. 2020/1828/UE 17, il cui ai giudici unionali 19. Da ciò segue che non potendo i
termine di recepimento scadrà il 25 giugno 2022, al giudici nazionali sindacare la legittimità di un atto delle
dichiarato scopo di irrobustire il corredo di norme Istituzioni europee 20, questi, del pari, non possono
dettato a tutela delle classi consumeristiche, invita pronunciarsi sopra la compatibilità di un aiuto di Stato
gli Stati membri a riconoscere che ‘‘una decisione con il mercato interno, arrogandosi una competenza
definitiva di un organo giurisdizionale o di un’autorità categoricamente loro preclusa dai Trattati.
amministrativa di qualsiasi Stato membro relativa al- Quanto detto ci consegna un dato di sintesi: preso
l’esistenza di una violazione a danno degli interessi sommessamente atto dell’assenza di un rimedio interno

14
Biavati, loc. ult. cit., 796. 261 e segg., spec. 263; sull’importanza della partecipazione attiva
15
L’esatta delimitazione di un mercato costituisce sovente og- nel procedimento amministrativo e il rapporto con il principio del
getto della pronuncia in fatto dei giudici comunitari, si veda Corte contraddittorio cfr. Id, Il nodo della partecipazione, in Riv. Trim.
giust., 2 marzo 1994, causa C-53/92, Hilti c. Commissione, in Dir. e Proc. Civ., 1980, 266 e segg.
19
www.curia.eu, punti 5-8, in ispecie la Corte ha delimitato l’area Per una panoramica sull’azione di annullamento degli atti
del mercato delle pistole sparachiodi; ancora, Corte giust., 5 otto- delle Istituzioni europee si rimanda a Biavati, Diritto processuale
bre 1994, causa C-151/93, in www.curia.eu, la Corte risolveva la dell’Unione europea, Milano, 2015, 61 e segg.; v. anche Daniele,
questione intorno alla qualificazione comunitaria di ‘‘coscia di Diritto dell’Unione europea, Milano, 2018, 354 e segg. La stessa
pollo’’ al fine dell’applicazione della tariffa doganale comune. Corte di giustizia, nel noto caso Foto-Frost, sentenza del 22 otto-
16
L’efficacia di accertamento che l’art. 7, D.Lgs. n. 3/2017 bre 1987, C-314/85, ha espressamente escluso che un giudice
attribuisce ai provvedimenti sanzionatori dell’AGCM presenta nazionale possa pronunciarsi sulla validità di un atto delle Istitu-
non poche affinità, almeno dal punto di vista oggettivo, con il zioni (nel caso di specie di un atto della Commissione). Per esclu-
modello della sentenza penale irrevocabile nel giudizio civile ri- dere che un giudice nazionale possa autonomamente sindacare la
sarcitorio o restitutorio, ex art. 651 c.p.p. Al riguardo può discu- validità di un atto delle Istituzioni, la Corte di giustizia opina che
tersi se si tratti di un vero e proprio accertamento con efficacia di se ogni giudice nazionale potesse pronunciarsi in punto di validità
giudicato oppure di un’efficacia meramente probatoria, assimila- degli atti comunitari sarebbe minata l’uniforma applicazione del
bile, quoad effecta, alle presunzioni legali (sul punto v. Carratta, diritto dell’Unione, potendo ciascun giudice giungere a conclusio-
Accertamento fattuale del giudice penale ed efficacia nel processo ni diverse. Di talché ‘‘la coerenza del sistema esige che sia pari-
civile, in Riv. Dir. Proc., 4, 2020, 1442 e segg., spec. 1447, secondo menti riservato alla Corte il potere di dichiarare l’invalidità dello
cui è indubbio che l’efficacia di giudicato cui fa riferimento l’art. stesso atto, qualora questa sia fatta valere dinanzi ad un giudice
651 c.p.p. nulla ha a che vedere con l’accertamento giurisdizionale nazionale’’ (punto 17). Il giudice nazionale che nutra dubbi sugli
dei fatti su cui si basa la pronuncia giudiziale resa nel processo effetti di un atto delle Istituzioni non ha altro rimedio che il rinvio
penale; piuttosto, il riferimento all’efficacia di giudicato andrebbe pregiudiziale alla Corte di giustizia ex art. 267 TFUE.
20
correttamente inteso nel senso che il giudice civile è vincolato In giurisprudenza, con riferimento alla censura di atti nazio-
dall’efficacia di prova legale dei singoli fatti materiali accertati nali preparatori ma non vincolanti per gli organi unionali, cfr.
dalla sentenza penale passata in giudicato, la quale opera in guisa Corte giust., 19 dicembre 2018, causa, C-219/17, Berlusconi, in
di una semplificazione probatoria). www.curia.eu, ove, al punto 58, si legge ‘‘la competenza esclusiva
17
Per un primo commento alla direttiva alla Dir. 2020/1828/ della BCE a decidere se autorizzare o meno l’acquisizione di una
UE, v. Bona, La direttiva UE 2020/1828 sulla tutela rappresenta- partecipazione qualificata in un ente creditizio e la correlata compe-
tiva dei consumatori, in Giur. It. 2021, 252 e segg. tenza esclusiva degli organi giurisdizionali dell’Unione a controllare
18
Nel senso di una progressiva convergenza tra procedimento la validità di una tale decisione, nonché, incidentalmente, a valutare
amministrativo e processo, attraverso il riconoscimento di garan- se gli atti nazionali preparatori presentino vizi che possono inficiare
zie processuali entro il procedimento stesso, si vedano le conside- la validità della decisione della BCE, ostano a che un organo giuri-
razioni di Nigro, Procedimento amministrativo e tutela giurisdizio- sdizionale nazionale possa conoscere di un’azione volta a contestare
nale contro la pubblica amministrazione (il problema di una legge la conformità di un tale atto a una disposizione nazionale relativa al
generale sul procedimento amministrativo), in Riv. Dir. Proc., 1980, principio dell’autorità di cosa giudicata’’

Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021 2641


n
Diritto Processuale Civile Cosa giudicata

e della perdurante inerzia del legislatore, l’unica solu- La forza onnivora del principio di effettività: quali
zione, benché drastica, praticabile dalla Corte di Giu- spazi per l’autonomia processuale?
stizia per assicurare, da un lato, il regolare funziona-
mento del mercato interno e, dall’altro, che non vi L’insegnamento tradizionale della Corte di giustizia,
siano soverchie violazioni del principio di attribuzione nell’attesa di un’armonizzazione della materia proces-
è la disapplicazione del giudicato formatosi in violazio- suale da parte delle Istituzioni europee, riconosce un
ne della competenza esclusiva della Commissione in certo margine di autonomia nell’applicazione delle
punto di aiuti di Stato, posto che, nel caso Lucchini, norme processuali agli Stati membri 25.
la decisione di recupero della Commissione era antece- Il principio dell’autonomia processuale, almeno nel-
dente al passaggio in giudicato della sentenza interna 21. la prima formulazione, può essere considerato diretta
Com’è noto, il diritto europeo prevale sulla discipli- manifestazione del principio di leale collaborazione,
na costituzionale 22, fatta però eccezione per quei va- racchiuso oggi nell’art. 4 TUE; di talché spetta all’or-
lori che godono, per cosı̀ dire, di un trattamento pri- dinamento dell’Unione delineare il contenuto e l’effi-
vilegiato, i quali sono protetti dalla Corte costituzio- cacia delle situazioni giuridiche soggettive attribuite ai
nale da incursioni del diritto europeo: resta da verifi- singoli, mentre e‘ devoluta agli ordinamenti nazionali
care se il giudicato sia un valore costituzionale non la predisposizione delle garanzie processuali strumen-
bilanciabile 23 oppure se al di fuori del recinto nazio- tali al loro concreto esercizio in una prospettiva che è
nale possa essere dimensionato sı̀ da garantire l’affer- stata definita ‘‘integrazionista 26‘‘. L’effettività del di-
mazione di principi superiori. ritto europeo sarebbe condizionata dalla prevalenza
Il ragionamento condotto dai giudici capitolini fa della c.d. autonomia processuale degli Stati nazionali,
leva, per un verso, sulla rilevanza del principio di la quale, nell’impianto originario dei rapporti tra or-
autonomia processuale, per un altro, sulla rilettura dinamento processuale interno e diritto comunitario,
dei ‘‘controlimiti’’ come riserva di competenza delle era concepita come ‘‘zona franca’’ da possibili inge-
istituzioni nazionali. Tuttavia, la bontà di questo ra- renze del diritto dell’Unione.
gionamento è tutta da dimostrare e ci pare che per Detta impostazione dei rapporti tra processo civile
certi aspetti possa essere recata in dubbio. interno e diritto europeo è stata ricusata dalla Corte di
Ancora a monte del tema dei rimedi che l’ordina- giustizia, la quale, con ripetuti interventi di funziona-
mento può concedere contro la sentenza, passata in lizzazione 27 degli istituti processuali, ha successivamen-
giudicato, in contrasto con una previa decisione della te sposato un’impostazione radicalmente diversa, defi-
Commissione 24 si ritiene pertanto necessario anzitutto nibile come ‘‘internazionalistica’’, secondo cui la disci-
riflettere qui sul caso Lucchini, nelle sue battute finali, plina processuale interna deve essere ‘‘funzionalizzata’’
attraverso il prisma del principio dell’autonomia pro- all’esigenza di salvaguardare l’effettività della tutela dei
cessuale, il quale se per un verso viene valorizzato diritti e delle liberta‘ di derivazione sovranazionale 28. Si
dalle Corti nazionali, per un altro, nella giurispruden- tratta di una soluzione di bilanciamento tra normativa
za della Corte di giustizia è oggetto di un lento e sostanziale europea e quella nazionale processuale; in-
profondo ripensamento. fatti, se, da un lato, è affermata la prevalenza dell’effet-

21
Si allude alla sentenza della App. Roma, 6 maggio 1994. C-40/08, Asturcom Telecomunicaciones, su cui Raiti, Le pronunce
22
Cartabia, Principi inviolabili e integrazione europea, Milano, Olimpiclub e Asturcom Telecomunicaciones: verso un ridimensio-
1995, 5 e segg. namento della paventata ‘‘crisi del giudicato civile nazionale’’ nella
23
Il che è radicalmente escluso da Consolo, Il flessibile rappor- giurisprudenza della Corte di Giustizia, in Riv. Dir. Proc., 2010,
to, cit., 225 e segg., secondo cui ‘‘[...] gli istituti processuali na- 677 e segg. e Consolo, Il flessibile rapporto, cit., 192; Corte giust.,
zionali, dovranno allora, dagli stessi loro giudici, con l’ausilio delle 24 ottobre 1996, causa, C-72/95, Kraaijeveld in www.curia.eu;
due Corti [...] venire ... proustianamente ... allungati o accorciati Corte giust., 1º giugno 1999, causa, C-126/97, Eco Swiss, su cui
[...] vanno forgiate delle varianti funzionali operanti in modi e si veda Onniboni, Compatibilità del diritto comunitario con le
soprattutto con risultati uniformemente effettivi’’; e anche da Ca- norme processuali nazionali in tema di passaggio in giudicato di
poni, Corti europee e giudicati nazionali, cit., 356 e segg. una decisione arbitrale ‘‘parziale’’, in Corriere Giur., 2000, 32 e
24
Di cui si discute ampiamente nei contributi già indicati supra segg.; Corte giust, 7 giugno 2007, cause riunite, 222-225/05,
nota 1, e su cui v. amplius infra, nota 69. Van der Weerd; Corte giust., 13 marzo 2007, causa, C-432/05,
25
Corte giust., 16 dicembre 1976, causa, C-33/76, Rewe, cit., in Unibet, in www.curia.eu
28
www.curia.eu, punto 5, secondo cui ‘‘in mancanza di una specifica Carratta, op. cit., 1404; non diversamente, Cannizzaro, Effet-
disciplina comunitaria, è l’ordinamento giuridico interno di cia- tività del diritto dell’Unione e rimedi processuali nazionali, in Dir.
scuno Stato membro che designa il giudice competente e stabili- un. eur., 2013, 660 e segg.; Biavati, Le categorie del processo civile
sce le modalità procedurali delle azioni giudiziali intese a garantire alla luce del diritto europeo, in Riv. Trim. Dir. e Proc. Civ., 4, 2018,
la tutela dei diritti spettanti ai singoli in forza delle norme comu- 1323 e segg.; Andolina, op. cit., 1277, secondo cui in materia
nitarie aventi efficacia diretta’’. consumeristica il canone di effettività impone il proprio impera-
26
Cannizzaro, Sui rapporti tra sistemi processuali nazionali e tivo incidendo e conformando gli ordinamenti processuali nazio-
diritto dell’Unione europea, in Dir. Un. Eu., 2008, 449 e segg. nali. L’A. afferma che nel campo della tutela dei consumatori la
27
Corte giust., 14 dicembre 1995, causa, C-312/93, Peter- Corte del Lussemburgo stia sperimentando una diversa tecnica di
broeck, in www.curia.eu, nel quale la Corte ha ritenuto che privare integrazione degli ordinamenti nazionali che consiste in una ar-
il giudice adito della possibilità di esaminare d’ufficio l’argomento monizzazione per principi, attraverso la deduzione di regole pro-
fondato sulla violazione dal diritto dell’Unione non soddisfa il cessuali unionali particolari da frammenti normativi, espressione
principio di effettività, sicché ad arguire diversamente si rende- di principi di carattere generale. Da ciò deriva un’ulteriore com-
rebbe praticamente impossibile, o eccessivamente difficile, appli- pressione del principio di autonomia processuale degli Stati mem-
care la norma dell’Unione, con grave violazione del principio bri: la norma processuale europea viene estrapolata da principi
dell’effetto utile; si veda anche Corte giust., 6 ottobre 2009, causa, generali la cui estensione è difficilmente prevedibile dal giudice

2642 Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021


n
Cosa giudicata Diritto Processuale Civile

tività del diritto comunitario sull’autonomia processua- È, dunque, evidente che, nell’ipotesi in cui il singolo
le, dall’altro, i principi fondamentali degli ordinamenti ordinamento nazionale frustri la realizzazione degli
processuali (principio della domanda, principio dispo- interessi dell’Unione, attraverso l’applicazione di una
sitivo, irretrattabilità della cosa giudicata) non sono disciplina processuale nazionale incompatibile con il
stravolti, né tantomeno superati 29. principio di effettività, l’autonomia processuale dovrà
L’attuazione del principio di effettività del diritto cedere il passo, in ragione del principio di leale col-
dell’Unione diventa, dunque, la cifra per comprende- laborazione.
re il fenomeno di flessibilizzazione delle forme e degli Il ridimensionamento dell’autonomia processuale è
istituti processuali 30 che, secondo l’impostazione ‘‘in- riconducibile almeno ad un altro e distinto ordine di
ternazionalistica’’, assurge al ruolo di stella polare del ragioni; infatti, da un eccessivo decentramento – di-
sistema processuale il quale deve essere orientato al retta conseguenza della neutralità del diritto europeo
perseguimento degli obiettivi prefissati dai Trattati. rispetto alle norme procedurali – deriverebbe un’ap-
Benché la logica internazionalistica non si sia spinta plicazione non uniforme del diritto europeo 34. In va-
al punto di promuovere un’armonizzazione piena de- rietate discordia, si potrebbe dire, invertendo il motto
gli ordinamenti processuali nazionali, la giurispruden- dell’Unione europea, allorquando l’attuazione unifor-
za della Corte di giustizia ha fissato dei limiti alla me del diritto europeo sia pregiudicata dai meccani-
disciplina processuale interna, recando un vulnus, smi processuali dei singoli Stati membri.
che non sarebbe più stato saturato, all’autonomia pro- Infatti, com’è stato notato in dottrina 35, i due atteg-
cessuale. Più precisamente, la progressiva modulazio- giamenti della Corte di giustizia – quello integrazioni-
ne del principio di autonomia processuale ne ha fatto sta e quello internazionalista – sono riconducibili a
una ‘‘formula vuota’’: rispetto allo scopo generale di due modi distinti, e difficilmente armonizzabili, di
garantire il principio di effettività la disciplina proces- intendere la funzione del processo civile rispetto al
suale nazionale si trova in un rapporto di sostanziale diritto dell’Unione: il primo accoglie una concezione
sussidiarietà o, se si preferisce, di ancillarità. Sicché di meramente strumentale del diritto processuale inter-
vera autonomia processuale non può ad oggi più par- no, il quale sarebbe neutrale rispetto alla disciplina
larsi 31, se non entro i limiti e i correttivi evoluti di sostanziale. È del tutto accettabile, dalla prospettiva
volta in volta dai giudici del Kierchberg. La prospet- della Corte, che in assenza di norme procedurali co-
tiva di una ventura armonizzazione del livello di tutela munitarie, l’attuazione delle posizioni giuridiche sog-
giurisdizionale 32, attraverso la base giuridica offerta gettive comunitarie sia soggetta alle medesime regole
dall’art. 81 TFUE, segna il definitivo superamento che informano l’attuazione del diritto sostanziale na-
del principio di autonomia processuale nelle materie zionale nel processo interno; al contrario, il secondo
riservate alla competenza esclusiva dell’Unione 33. atteggiamento concepisce il diritto processuale come

nazionale, sicché ‘‘l’autonomia processuale degli Stati membri sostiene che ‘‘only the principle of effectiveness was relevant; it
opererebbe solo nella misura consentita dai predetti principi’’. requires that the application of EU law must not be made impos-
Tale deficit di prevedibilità della regola processuale unionale por- sible [...] by national procedural rules’’.
31
ta con sé una notevole incertezza intorno i confini dell’autonomia Galletta, L’autonomia procedurale degli Stati membri dell’U-
processuale. Nell’incessante evoluzione della giurisprudenza unio- nione europea: paradise lost, Torino, 2009, 20.
32
nale non si esclude che tale forma di ‘‘armonizzazione per princi- Carratta, op. cit., 1406.
33
pi’’ possa tradursi in un’espropriazione di competenze statali an- Cfr. Andolina, op. cit., 1256, secondo cui condizione neces-
che nelle materie non ricomprese entro quelle di competenza saria perché possa operare il principio di autonomia processuale
esclusiva dell’Unione. degli Stati membri è l’assenza di una disciplina processuale uni-
29
In tal senso Consolo, Il flessibile rapporto, cit., 167 e segg. forme nello spazio giuridico europeo. All’aumentare delle misure
secondo cui ‘‘Tratto comune a molte pronunce della Corte di di armonizzazione in materia processuale si restringe proporzio-
Lussemburgo in subiecta materia è il perseguimento dell’effettiva nalmente il perimetro dell’autonomia processuale. In tal senso v.
applicazione del diritto comunitario sostanziale mediante l’equi- anche Vitale, Diritto processuale nazionale e diritto dell’Unione
parazione gerarchica delle sue disposizioni [...] ai principi di or- europea. L’autonomia procedurale degli Stati membri in settori a
dine pubblico interno degli Stati membri. Per l’effetto, la norma diverso livello di ‘‘europeizzazione’’, Catania, 2010, 42 e segg.
34
comunitaria si giova del medesimo regime di rilevabilità officiosa, Sul punto si veda Flynn, Taking remedies too seriously?Na-
potendo superare eventuali carenze allegatorie delle parti, fermi tional procedural autonomy in the European court of justice, in Irish
però i limiti invalicabili del giudicato e del principio dispositivo’’ i jourist, 1996, 110 e segg., spec. 112, ove si legge che ‘‘This natio-
quali, prosegue l’A., ‘‘dovranno in concreto prevalere ove la norma nal procedural autonomy based on ‘an accrued decentralized en-
comunitaria non sia stata tempestivamente (nei termini previsti forcement by national judges’, in turn contains the inherent di-
dalla lex fori) applicata, laddove la parte che avrebbe avuto pre- sadvantage that ‘the functioning and quality of the judicial process
cipuo interesse alla sua applicazione non ne abbia dedotto la diverges so widely between the different Member States’’.
35
rilevanza nel corso del processo’’. Cannizzaro, Sui rapporti tra sistemi processuali nazionali e
30
V. Corte giust., sentenza del 14 dicembre 1995, in causa diritto dell’Unione europea, cit.; Consolo, il flessibile rapporto,
riunite C-430/93 e C-431/93, Van Schijndel, in www.curia.eu, cit., 226; dubita della coerenza delle posizioni della Corte di giu-
secondo cui l’obbligo di interpretazione conforme gravante sul stizia anche Flynn, Taking remedies too seriously? National proce-
giudice nazionale si risolve in un dovere di ‘‘funzionalizzazione’’ dural autonomy in the European court of justice, cit., 132, secondo
degli istituti giuridici interni in guisa tale da permettere la corretta cui ‘‘From the survey carried out above, whatever the desirability
applicazione del diritto dell’Unione, per perseguire l’obiettivo of such legal order, one must have serious doubts about the
primario di garantire il primato del diritto europeo. Sulla centra- coherence of the positions adopted by the Court of Justice at this
lità del principio di effettività nella recente giurisprudenza della point in time. This is not to say these developments should be
Corte di giustizia si veda Ølikke, State Aid as a Defence for Public discarded or that a particular outcome should be sought. Howe-
Authorities? in EStAL, 2, 2016, 286 e segg. spec. 288, il quale wer, we certainly should not stand still’’.

Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021 2643


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Diritto Processuale Civile Cosa giudicata

strumento deputato all’attuazione della normativa eu- civili passate in giudicato, benché in contrasto con il
ropea, sicché, almeno potenzialmente, ogni meccani- diritto dell’Unione.
smo processuale nazionale può venire in contrasto con
il diritto comunitario, nella misura in cui impedisce Primauté e flessibilizzazione del diritto nazionale:
l’effetto utile e, segnatamente, l’effettività della disci- verso la disapplicazione del giudicato
plina comunitaria sostanziale.
Ora, com’e‘ noto, fino ad un certo momento della
Di ciò non sembra tenere sufficientemente conto la sua evoluzione giurisprudenziale, la Corte si era
sentenza in commento laddove afferma apodittica- espressa nettamente a favore dell’intangibilità del giu-
mente che dal principio dell’autonomia procedurale dicato nazionale, in considerazione del fatto che la
‘‘deriva la permanenza del criterio di intangibilità del certezza delle situazioni giuridiche, prodotta dal giu-
giudicato [...] anche quando lo stesso possa apparire dicato, costituisce un principio anche dell’ordinamen-
in contrasto con i generali criteri di valutazione in to europeo. Il cammino battuto – prima di giungere
ordine alla ‘‘primazia’’ del diritto comunitario’’. Più alla disapplicazione del giudicato formatosi in viola-
precisamente, la curia romana trascura che l’afferma- zione delle competenze esclusive dell’Unione – pre-
zione del modello internazionalista impone una com- senta delle tappe intermedie: la Corte prima del dic-
pressione dell’autonomia procedurale nelle materie di tum Lucchini, con alcune e assai significative senten-
esclusiva competenza unionale: la forza onnivora del ze, ha iniziato ad aprire una breccia nella ‘‘gabbia
principio di effettività impone una piena armonizza- d’acciaio’’ del giudicato nazionale. Già il noto caso
zione degli ordinamenti processuali nazionali in quelle Köbler 37 adombra un profondo ripensamento dell’in-
materie che i Trattati devolvono alla competenza tangibilità del giudicato nazionale che la stessa Corte
esclusiva dell’Unione. del Lussemburgo, pochi anni addietro, aveva fatto
Questa stessa esigenza di salvaguardare il principio salvo nel caso Ecoswiss-Benetton 38 ove si affermò
di effettività e‘ alla base anche di alcuni interventi che la nullità di un contratto non può più essere rile-
della Corte di giustizia 36 a proposito delle pronunce vata allorquando sullo stesso si sia già formato un

36
Corte giust., sentenza 3 settembre 2009, causa C-2/08, Olim- e se non lo autorizzi a interpretare questa disposizione nel senso
piclub, commentata da Consolo, Il percorso della Corte di Giusti- che, laddove sia invocata una violazione dell’art. 108, paragrafo 3,
zia, la sentenza Olimpiclub e gli eventuali limiti di diritto europeo terza frase, TFUE, l’autorità di giudicato ‘‘si estende soltanto alle
all’efficacia esterna ultrannuale del giudicato tributario (davvero pretese giuridiche sulle quali il giudice ha statuito e non osta
ridimensionato in funzione antielusiva Iva del divieto comunitario pertanto a una pronuncia giudiziale, nell’ambito di un’ulteriore
di abusi della libertà negoziale?), in Riv. Dir. Trib., 2010, 1143 e controversia, sulle questioni di diritto su cui tale decisione defini-
segg.; Id, Il flessibile rapporto, cit., 189 e segg., spec. 190, il quale, tiva non si è pronunciata’’. Per un’efficace analisi dell’intera vi-
a mente dell’art. 34 c.p.c., correttamente pone l’accento ‘‘sull’in- cenda Klausner Holz si veda D’Alessandro, Aiuti di Stato e giudi-
competenza del giudice tributario a statuire con efficacia di giudicato cato nazionale: nella vicenda Klausner Holz il Landgericht di Mun-
su questioni pregiudiziali di merito ricadenti nella giurisdizione ster interpreta restrittivamente i limiti oggettivi del giudicato, in
civile’’, sicché secondo l’A. nell’incompetenza della Commissione Riv. Dir. Proc., 6, 2018, 1615 e segg. Più di recente, Corte giust.,
tributaria a decidere con efficacia di giudicato sulla pregiudiziale 16 luglio 2020, C-424/19, Cabinet de avocat UR, in www.curia.eu,
civile starebbe la vera giustificazione della non ultrattività del secondo cui il principio di effettività impone la disapplicazione del
giudicato tributario; contra, Caponi, Corti europee e giudicati na- giudicato tributario nazionale allorquando l’estensione del giudi-
zionali, cit., 369 e segg., spec. 371, il quale, invece, legge attra- cato tributario ad un diverso periodo di imposta rispetto a quello
verso il prisma della teoria dell’efficacia del giudicato civile nel oggetto di accertamento giurisdizionale possa cristallizzare una
tempo la limitazione dell’efficacia ultra litem del giudicato tribu- violazione del diritto europeo; in tale ipotesi il sacrificio del prin-
tario in materia IVA. Secondo l’A. la pronuncia interpretativa cipio della certezza del diritto sarebbe sufficientemente giustifica-
della Corte di Giustizia s’atteggerebbe in guisa di un effetto so- to dall’applicazione effettiva delle norme dell’Unione in materia
pravvenuto rilevante, con l’effetto pratico di rimodulare i limiti IVA (punti 31-33). Sulla tendenza europea – tanto nella legisla-
oggettivi dell’accertamento, sicché non sarebbe opponibile il giu- zione quanto nelle sentenze della Corte di Giustizia – a restringere
dicato esterno formatosi su di una questione pregiudiziale rilevan- gli effetti del giudicato ai punti di fatto e di diritto effettivamente
te anche in un giudizio relativo ad un differente periodo d’impo- discussi dalle parti si veda Biavati, Argomenti di diritto processuale
sta, laddove detta estensione possa pregiudicare l’effet utile del civile, Bologna 2018, 131.
37
diritto comunitario; Raiti, Le pronunce Olimpiclub e Asturcom Corte giust., 30 settembre 2003, causa C-224/2001, in Int’l
Telecomunicaciones: verso un ridimensionamento della paventata Lis., 2, 2005, con nota di Biavati, Inadempimento degli Stati mem-
‘‘crisi del giudicato civile nazionale’’ nella giurisprudenza della Cor- bri al diritto comunitario per fatto del giudice supremo: alla prova la
te di Giustizia, in Riv. Dir. Proc., 2010, 677 e segg.; Poggio, Dopo nozione europea di giudicato, 62 e segg. secondo cui ‘‘immaginare
Lucchini, il caso Fallimento Olimpiclub: il ridimensionamento del- che il diritto europeo abbia una forza espansiva tale da travolgere i
l’efficacia del giudicato esterno ‘‘anticomunitario’’, in Giur. It., 2, giudicati è dunque del tutto fuori luogo. Tuttavia non è possibile
2010, 369 e segg., spec. 373, secondo cui nel caso Fallimento negare che la sentenza Köbler sembra aprire un fronte, se non di
Olimpiclub, diversamente dalle pronunzie Köbler e Lucchini, a attacco frontale, per lo meno di aggiramento sostanziale dell’effi-
cedere è la dimensione positiva-conformativa del giudicato ‘‘ester- cacia del giudicato’’; v. anche Scoditti, ‘‘Francovich’’ presa sul
no’’, non già l’efficacia negativo-preclusiva. Corte giust., 11 no- serio: la responsabilità dello Stato per violazione del diritto comu-
vembre 2015, causa C-565/14, Klausner Holz c. GmbH c. Land nitario derivante da provvedimento giurisdizionale, in Foro It.,
Nordrhein-Westfalen, con nota di Ølikke, State Aid as a Defence 2004, IV, c. 3 e segg.
38
for Public Authorities? in EStAL, 2, 2016, 286 e segg., con la quale Corte giust., 1º giugno 1999, causa C-126/97, Ecoswiss China
la Corte di giustizia ha rimesso al giudice del rinvio la verifica dei Time Ltd c. Benetton International NV, punto 46, in Corriere
limiti oggettivi del giudicato di cui al par. 322 ZPO, per cui una Giur., 2000, 32 e segg., con nota di Onniboni, Compatibilità del
sentenza è rivestita dell’autorità di cosa giudicata sostanziale sol- diritto comunitario con le norme processuali nazionali in tema di
tanto nel caso in cui vi sia stata una pronuncia sulla pretesa azio- passaggio in giudicato di decisione arbitrale parziale, 34 e segg.
nata nella domanda giudiziale o in una domanda riconvenzionale,

2644 Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021


n
Cosa giudicata Diritto Processuale Civile

giudicato arbitrale. Senonché la sentenza Köbler, pur zionale comune agli Stati membri ex art. 6, par. 3, TUE
richiamando gli esiti del precedente Ecoswiss, in ordi- propria della disciplina processuale degli Stati – e‘ stato
ne all’intangibilità del giudicato, riconosce per la pri- risolto dalla Corte a favore della prima.
ma volta che il giudicato anticomunitario possa essere Si arriva cosı̀ al dettato ‘‘conciso e quasi disimpe-
fonte dell’obbligo di risarcire i danni causati ai singoli gnato 42’’ della sentenza Lucchini che ha ordinato la
dalla violazione del diritto comunitario e, segnatamen- disapplicazione del giudicato sostanziale, e conse-
te, delle posizioni giuridiche di vantaggio riconosciute guentemente della disposizione di cui all’art. 2909
dal diritto comunitario ai singoli. Tuttavia, l’obbligo c.c., nella misura in cui la sua irretrattabilità ‘‘impedi-
risarcitorio dello Stato membro non comporta in al- sce il recupero di un aiuto di Stato erogato in contra-
cun modo la revisione dell’accertamento contenuto sto con il diritto comunitario e la cui incompatibilità
nella decisione giurisdizionale ormai divenuta defini- con il mercato comune è stata dichiarata con decisio-
tiva. Nel caso Köbler si riconosce che il giudicato anti- ne della Commissione divenuta definitiva 43’’.
comunitario possa essere fonte o elemento costitutivo L’effettività del diritto dell’Unione sul recupero degli
di un’azione risarcitoria le cui personae e la cui causa aiuti di Stato illegittimi sarebbe stata vanificata se non
petendi non coincidono con quelle del processo che si fosse disapplicato il giudicato una volta accertatone il
ha prodotto la sentenza anticomunitaria passata in contrasto con una previa decisione della Commissione.
giudicato. La suddetta azione risarcitoria non è tesa La sentenza Lucchini, riletta nella chiave che qui
ad attribuire al danneggiato la medesima utilità che interessa, inaugura una terza stagione del principio
avrebbe potuto trarre dal primo processo conclusosi di autonomia processuale che, forse, nelle materie di
con il giudicato comunitariamente ingiusto, siccome competenza esclusiva, ne preconizza il crepuscolo.
l’unica soddisfazione che gli può essere riconosciuta è I giudici del Kierchberg, per dare attuazione al prin-
un risarcimento per equivalente. Pertanto, nel caso cipio di effettività, riconoscono al giudice nazionale
Köbler, nonostante il ricorrente fosse stato ristorato speciali poteri processuali, i quali, benché non previsti
del danno subito, il bene della vita anelato nel primo dall’ordinamento processuale interno, sono funzionali
processo, conclusosi con la formazione del giudicato alla tutela che i soggetti ricavano dalle norme sostan-
anticomunitario, gli è stato comunque negato 39. ziali dell’Unione, e si spingono finanche a prospettare
In tempi più recenti, la Corte ha superato quest’im- un contrasto con i principi fondamentali dell’ordina-
postazione, precisando che la necessita‘ di salvaguarda- mento nazionale. Il rispetto del principio di effettività
re l’effettività del diritto dell’Unione non può essere del diritto dell’Unione diviene, dunque, il banco di
ostacolata dalla presenza di istituti del diritto interno, prova della conformità dei rimedi processuali interni
né tantomeno dal giudicato 40. Benché il giudicato, in- agli standards di tutela che, secondo la Corte, l’ordi-
teso nella sua accezione sostanziale, sia garanzia inelu- namento europeo pretende per determinate materie
dibile dei principii della certezza del diritto e dell’affi- di particolare interesse, tra cui indubbiamente rientra
damento delle parti sul risultato del processo, al con- la disciplina degli aiuti di Stato 44.
tempo l’irretrattabilità ad esso connaturata, invocata a Fin dal caso Lorenz 45 la Corte è intervenuta modu-
livello decentrato per giustificare la cristallizzazione lando diversi aspetti della disciplina procedurale inter-
delle violazioni del diritto europeo, frustrerebbe irrime- na, per assicurare il rispetto della normativa europea in
diabilmente l’effetto utile di quest’ultimo. Di conse- materia di aiuti di Stato: dalla legittimazione ad agire dei
guenza, il conflitto fra effettività del diritto dell’Unione soggetti danneggiati dall’aiuto di stato illegittimo 46, alla
e salvaguardia della tradizionale intangibilità del giudi- disciplina dei mezzi di prova 47 orientata nel senso del-
cato – il quale si concepisce, stando alla giurisprudenza l’espansione dei poteri officiosi del giudice nei procedi-
della Corte di giustizia 41, come una tradizione costitu- menti aventi ad oggetto l’illegittimità di un aiuto di

39
Come tiene a precisare Consolo, Il flessibile rapporto, cit., EStAL, 3, 2012, 645 e segg., spec. 650, ove si sostiene che ‘‘[...]
183, benché, dal punto di vista pratico, in caso di petitum mone- the European Court of Justice confirms once again that the prin-
tario – come nel caso Köbler – la differenza rimane solo nominale, ciple of effectiveness is an almost all-overriding principle in the
poiché il ricorrente vittorioso a Lussemburgo ottiene tendenzial- area of recovery of unlawful State aid’’ e ancora che ‘‘[...] it
mente un risarcimento pari all’utilità negatagli dalla mancata ap- becomes clear from the two ECJ judgments that, in practice, there
plicazione del diritto europeo. is hardly any escape for Member State from the obligation to
40
In questo senso, Ordoñes-Solis, Waiting for National Judges recover unlawfully granted aid’’.
45
in Infringement Proceedings on State Aid, in EStAL, 3, 2017, 377 e Corte giust., 11 dicembre 1973, causa, 120/73, Lorenz, in
segg., spec. 392, ove si sostiene che ‘‘the credibility of all EU State www.curia.eu
46
aid system is based on this action and on deterrent financial Corte giust., 13 gennaio 2005, Streetgewest, causa, C-174/02,
penalties to Member States. [...] National Courts play a role that in www.curia.eu, ove la Corte ha escluso che il diritto interno
is subordinate, insofar as their duty is to take all possible steps to possa limitare la cerchia dei legittimati ad agire ai soli soggetti
ensure that the European obligation of recovery is effectively direttamente lesi dalla distorsione del mercato a causa dall’aiuto
carried out’’. di stato illegittimo, e ha stabilito che debba riconoscersi tale le-
41
Carratta, op. cit., 1414. gittimazione a tutti i soggetti che in concreto abbiano interesse a
42
Consolo, La sentenza Lucchini della Corte di Giustizia: quale che l’effetto utile del diritto europeo sia garantito.
47
possibile adattamento degli ordinamenti processuali interni e in Corte giust., 7 settembre 2006, Laboratoires Boiron, causa, C-
specie del nostro? cit., 225. 526/2004, punto 56, ove sono stati riconosciuti al giudice tutti i
43
Corte giust., 18 luglio 2007, causa C-119/05, punto 63. poteri istruttori d’ufficio, tra cui l’esibizione di un documento
44
In tal senso v. Birnstiel, Recovery of Unlawful State Aid: The nella disponibilità dell’impresa beneficiaria di un aiuto di stato
Role of Member State Courts in State Aid Recovery Scenerios, in illegittimo, necessari per assicurare il principio di effettività.

Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021 2645


n
Diritto Processuale Civile Cosa giudicata

Stato, fino al diritto stesso d’azione che, nella partico- vulnera la credibilità delle politiche della Commissio-
lare materia degli aiuti di Stato, non può essere ostaco- ne, per un altro, concreta una disparità di trattamento
lato dalla previsione di un termine decadenziale 48. L’o- tra gli Stati membri e gli attori del mercato unico 53.
biettivo perseguito dalla Corte di giustizia, come intuito
da autorevole dottrina 49, è chiaro: attraverso la rimodu- Il giudicato come ‘‘tradizione costituzionale comune’’
lazione delle regole processuali interne si vuole rendere e l’ultroneità dei controlimiti
più gravosa la posizione processuale della parte che Ciò nonostante, la sentenza appellata 54, ribellandosi
abbia beneficiato di un aiuto di Stato illegittimo. al dictum Lucchini, ha sostenuto la tesi, di redentiana
Si è parlato a proposito di ‘‘competenza procedurale memoria 55, secondo cui la formazione del giudicato, in
funzionalizzata 50’’, ma a ben vedere, allorquando si ragione della connaturata irretrattabilità, impedirebbe
giunga alla disapplicazione del giudicato interno e alla la rinnovazione dell’esperimento giudiziale, conferman-
conseguente rescissione del filo che lega l’istituto della do l’attualità di tale regola pur a fronte del principio
cosa giudicata ai principi costituzionali 51, si riducono della primauté, essendo ‘‘quello della primazia [...] un
al minimo i margini dell’autonomia processuale. Ne rapporto fra fonti, [che] non riguarda il principio per il
consegue che nell’incessante divenire dell’ordinamen- quale l’accertamento di un diritto va prima o poi di-
to dell’Unione la latitudine del principio di autonomia chiarato definitivo, anche se e‘ sbagliato’’.
processuale è variabile ed in alcuni casi tende a scom- Si tratta, com’è facile intuire, di due prospettive in-
parire, soprattutto in quelle materie in cui non vi è conciliabili. La ‘‘doppia conforme’’ della Corte d’appel-
alcuna competenza residua degli Stati membri, come lo lascia intendere che nella complessa vicenda Lucchi-
nella materia degli aiuti di Stato 52; infatti, la mancata ni non vi sia spazio per il judicial dialogue 56; infatti, la
esecuzione di una decisione di recupero, per un verso, stessa Corte ha ‘‘confessato’’ che la prospettiva adottata

48
Corte giust., 20 marzo199, Land Rheinland-Pfalz c. Alcan- formulata una apposita domanda di accertamento incidentale, ai
DeutschlandGmbH, causa, 24/95, in www.curia.eu sensi del par. 256. Di talché qualora dovesse sopravvenire una
49
Carratta, op. cit., 1420. decisione della Commissione che intimasse la restituzione degli
50
Galletta, op. cit., 118. aiuti di Stato illegali, la nullità del contratto di fornitura potrebbe
51
Cerino Canova, La garanzia costituzionale del giudicato civile essere fatta valere in un diverso processo, siccome il giudicato
(meditazioni sull’art. 111, comma 2º), in Riv. dir. civ., 1977, 395 e formatosi su di un effetto del contratto non può estendersi anche
segg.; Modugno, Introduzione a Giudicato e funzione legislativa, in alla questione di compatibilità dello stesso con il divieto di aiuti di
Giur. It., 1 e segg., spec. 3; Serges, Il ‘‘valore’’ del giudicato nel- Stato. Rimane, tuttavia, da verificare la compatibilità di tale ragio-
l’ordinamento costituzionale, in Giur. It., 12, 2009, 5 e segg., spec. namento con il fondamentale principio dell’affidamento, qualora
8; Caponi, Giudicato civile e diritto costituzionale: incontri e scon- la decisione della Commissione, idonea ad incidere sulla validità
tri, in Giur. It., 12, 2009, 13 e segg., spec. 15; Id, Corti europee e del contratto di fornitura, dovesse sopravvenire a distanza di sva-
giudicati nazionali, cit., 312. riati anni dalla conclusione della lite.
52 54
In tal senso, Corte giust., 6 ottobre 2006, causa, C-232/05, Trib. Roma, 23 marzo 2011 n. 6039, in Int’l Lis, 2011, 139-
con nota di Metaxas, Recovery Obligation and the Limits of Na- 140, con nota di Raiti.
55
tional Procedural Autonomy, in EStAL, 2, 2007, 407 e segg., spec. Redenti, Diritto processuale civile, II ed., Milano, 1957, 67:
411, ove si legge che ‘‘the principle of national procedural auto- ‘‘Dal momento in cui si è formato in questo senso il giudicato, non
nomy has an auxiliary function serving the purpose of guaran- si potrà più tentare di infirmarlo, nemmeno adducendo di aver
teeing the effet utile of the Commission’s decision and its imme- scoperto nuove ragioni, dei nuovi dati di fatto, delle nuove ecce-
diate execution in the national legal order’’. zioni, o delle nuove repliche. Ne bis in idem: la legge non consente
53
V. anche Gallo, Efficacia diretta del diritto dell’Unione euro- di rinnovare l’esperimento giudiziale. Per ciò si suol dire che il
pea negli ordinamenti nazionali, Milano, 2018, 393, il quale affer- giudicato copre il dedotto ed il deducibile ed è tale la virtù che
ma che nelle materie di competenza esclusiva dell’Unione i prin- gliene deriva per il seguito, che i nostri vecchi spingevano gli
cipi del primato e dell’effettività prevalgono sul principio dell’au- effetti della regola che pro veritate habebitur fino alle estreme
torità di cosa giudicata. Senonché le considerazioni dell’A. non iperboli [...]’’.
56
appaiono condivisibili laddove generalizza, non tenendo conto L’espressione utilizzata nel testo è tratta da Ahdieh, Betweem
delle debite differenze, i casi Lucchini, Fallimento Olimpiclub e Dialogue and Decree: International Review of National Courts, in
Klausner Holz: solo in Lucchini la Corte di giustizia ha ordinato la New York University Law Review, 2004, 2031 e segg., spec. 2051-
disapplicazione sic et simpliciter del giudicato nazionale formatosi 2052, ove l’Autore individua i caratteri del judicial dialogue: ‘‘in-
in spregio alle competenze esclusive della Commissione; al con- tersystemic judicial dialogue is ordinarily prospective rather than
trario, nel caso Olimpiclub non è il giudicato in sé ad essere retrospective. In judicial dialogue, a court does not seek to criti-
disapplicato, bensı̀ l’efficacia ultra litem del giudicato tributario que the prior decision of another. Rather, its orientation is to
tacciato di impedire il corretto esercizio della competenza unio- some future decision or norm. [...] Given a prospective orienta-
nale in materia di fiscalità europea; in Klausner Holz, invece, non è tion, past determinations of a court are not the focus of judicial
stata battuta la via della disapplicazione della cosa giudicata, ma dialogue. The focus of judicial dialogue is instead on the implica-
anzi i giudici del Lussemburgo hanno suggerito al giudice del tions for forthcoming decisions. A second important characteristic
rinvio una soluzione prudente, rispettosa del par. 322 ZPO, nel- of judicial dialogue-and a point of contrast with appellate review-
l’attesa di una decisione della Commissione: nei limiti oggettivi is its bidirectionality. Neither side is privileged in its contribution
della res judicata non sarebbe ricompresa la questione della nullità to a judicial dialogue. [...] Finally, judicial dialogue is characteri-
del contratto per contrarietà all’art. 108, par. 3, TFUE, alla cui zed-unlike appeal-by some dimension of voluntariness. [...] This
formazione osterebbe il principio della primauté del diritto euro- voluntariness suggests the limited role of judicial power in the
peo. In Klausner Holz – e in ciò sta la fondamentale differenza dialogic interaction of courts. True dialogue does not depend
rispetto al caso Lucchini – i giudici del Kierchberg hanno sugge- on, and is arguably inconsistent with, the assertion or exercise
rito al giudice del rinvio una risoluzione dell’antinomia del tutto of power between the relevant judicial bodies. Neither court en-
compatibile con la lettera del par. 322 ZPO, secondo cui il giu- joys authority over the other; hence, their engagement is a dialo-
dicato si forma solo sulla singola Anspruch e la Rechtskraft non si gue rather than a monologue’’.
estende mai al rapporto giuridico fondamentale, salvo che sia

2646 Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021


n
Cosa giudicata Diritto Processuale Civile

‘‘comporta il permanere di conseguenti problemi e te- giudicata, limitatamente alle materie di competenza
matiche irrisolte in relazione alla c.d. cedevolezza del esclusiva dell’Unione.
giudicato nazionale rispetto alla disciplina comunitaria Tutte le tradizioni costituzionali comuni, individuate
ed alla conseguente necessità di risolvere, e definitiva- dall’art. 6, par. 3, TUE, si trovano in rapporto di inte-
mente, se quest’ultima sia connotata da una vis espan- grazione reciproca e non è possibile, pertanto, indivi-
siva preminente ed idonea a frustrare il giudicato in- duare una di esse che abbia, in astratto, la prevalenza
terno[...]. Tuttavia non è tematica risolvibile nella pre- assoluta sulle altre. Se cosı̀ non fosse, si verificherebbe
sente sede’’. Diversamente, la Corte di giustizia in suc- l’illimitata espansione di uno dei diritti, che diverrebbe
cessive pronunzie 57 ha ridimensionato la portata del ‘‘tiranno’’ nei confronti delle altre situazioni giuridiche
precedente Lucchini, affermando che si trattava di costituzionalmente riconosciute e protette dal diritto
‘‘un caso del tutto particolare’’ in cui se non si fosse dei Trattati, che costituiscono, nel loro insieme, espres-
praticata la soluzione della disapplicazione del giudica- sione dei valori fondamentali dell’Unione.
to si sarebbe messo in discussione lo stesso principio di Pertanto, l’‘‘europeizzazione dei ‘controlimiti’ 59’’, cui
attribuzione che dà forma al regime di complementa- abbiamo dinanzi accennato, permetterebbe un control-
rità tra Stati membri e Unione europea. lo diffuso della Corte di giustizia sul rispetto dei valori
Viene da chiedersi se i ‘‘controlimiti’’ possano essere costituzionali comuni agli Stati membri. Non si tratta
spesi come riserva di competenza in capo agli Stati di devolvere la salvaguardia dei principi costituzionali
membri, nonostante la particolare materia degli aiuti esclusivamente ad una Corte sovranazionale (il che sa-
di Stato sia sottratta, per espressa previsione dei Trat- rebbe illogico), bensı̀ di estendere extra moenia il con-
tati, al sindacato del giudice nazionale. Allo stesso trollo dell’identità costituzionale, nella misura in cui
l’ordinamento dell’Unione, almeno dal punto di vista
modo, non pare troppo facile a dimostrarsi che una
assiologico, si apre agli ordinamenti nazionali.
disapplicazione del giudicato interno, in una materia
Il che porterebbe a costruire, con la collaborazione
in cui il giudice nazionale è assolutamente sprovvisto
delle Corti, un vero e proprio giano bifronte: un’iden-
di giurisdizione, vulneri le attribuzioni costituzionali
tità costituzionale al contempo europea e nazionale, in
della magistratura. continuo e incessante divenire, una identità duttile,
Come osservato in dottrina 58, l’appartenenza del idonea al raggiungimento degli obiettivi comuni condi-
giudicato alle tradizioni costituzionali comuni agli Sta- visi dalle Corti costituzionali e dai Trattati, in direzione
ti membri, ex art. 6, par. 3, TUE, cui giocoforza ne di un E pluribus unum. Ciò darebbe modo, tornando al
segue la ‘‘europeizzazione’’, vale a devolvere alla com- tema dell’autonomia processuale, agli ordinamenti sia
petenza della Corte di giustizia il potere di dettare le di integrarsi sia di rimanere distinti nel caso in cui non
direttive per un’opera di bilanciamento, senza che le fossero coinvolte nel processo nazionale posizioni giu-
Corti degli Stati membri possano contrapporre unila- ridiche soggettive affermate dal diritto dell’Unione.
teralmente ‘‘controlimiti’’ nazionali in difesa dell’asso- L’interdipendenza tra ordinamenti nazionali e ordina-
luta irretrattabilità, poiché ciò manderebbe in frantu- mento dell’Unione porta ad escludere che tra le norme
mi l’esigenza di una ricostruzione effettivamente uni- costituzionali e le norme europee possa esservi un rap-
forme del giudicato nel diritto europeo. Pertanto, le porto di priorità logico-assiologica; le soluzioni apriori-
garanzie costituzionali cui è informato il giudicato sa- stiche mal si conciliano con le esigenze di flessibilità le
rebbero comprimibili, nella misura in cui è limitata la quali impongono di risolvere i conflitti, per un verso,
possibilità di opporre ‘‘controlimiti’’ nazionali unilate- avendo riguardo al caso concreto, per un altro, rifug-
ralmente. Solo in questo modo sarebbe possibile coor- gendo gli irrigidimenti dogmatici che non tengano con-
dinare la garanzia di irretrattabilità dell’accertamento to di giudizi di bilanciamento.
divenuto definitivo con il principio di effettività, ov- Se quanto asserito è vero, lo stesso ricorso unilate-
vero lasciando alla Corte di giustizia l’opera di riscrit- rale ai ‘‘controlimiti’’ nazionali pare essere ultroneo 60.
tura di una grammatica comune europea della cosa La dottrina dei ‘‘controlimiti’’ più che neutralizzare

57
Corte giust., 22 dicembre 2010, causa C-507/08, Slovacchia c. ritornare su tale decisione, per tener conto dell’interpretazione di
Commissione, con nota di Birnstiel, Recovery of Unlawful State tale normativa offerta successivamente dalla Corte’’; si pronuncia
Aid: The Role of Member State Courts in State Aid Recovery Sce- a favore della ‘‘progressively-formed res judicata’’ Kitsos, Public
nerios, in EStAL, 3, 2012, 645 e segg., spec. 646 ove si legge che Procurement – Meaning of ‘‘Public Works Contract – Scope of
‘‘European Union law according to European Court of Justice the Principle of Res Judicata, nota alla sentenza Pizzarotti, in Eu-
does not under all circumstances require a national court to di- ropean Procurement & Public Private Partnership Law Review, 3,
sapply domestic rules of procedure conferring the force of res 2015, 207-212, spec. 211.
58
judicata on a national judgement [...]’’; e più di recente, Corte Caponi, Relazione, in La crisi del giudicato, cit., 366.
59
giust., 10 luglio 2014, causa C-213/13, Pizzarotti, con nota di Espressione mutuata da Ruggeri, A difesa della idoneità delle
Cordopatri, Giudicato nazionale e osservanza del diritto comunita- norme eurounitarie a derogare a norme costituzionali sostanziali e
rio, in Riv. Dir. Proc., 2, 2016, 513 e segg., ove la Corte ha della ‘‘europeizzazione’’ dei controlimiti, in I controlimiti. Primato
affermato (punto 64) che ‘‘se le norme procedurali interne appli- delle norme europee e difesa dei principi costituzionali (a cura di
cabili glielo consentono, un organo giurisdizionale nazionale, co- Alessandro Ruggeri), Napoli, 2017, 473 e segg.; sul tema si veda
me il giudice del rinvio, che abbia statuito in ultima istanza senza anche Doobs, Sovereignty, Article 4(2) TEU and the Respect of
che prima fosse adita in via pregiudiziale la Corte ai sensi dell’art. National Identities: Swinging the Balance in Favour of the Member
267 TFUE, deve o completare la cosa giudicata costituita dalla States? in Yearbook of European Law, 2014, 298 e segg.
60
decisione che ha condotto a una situazione contrastante con la Raiti, op. cit., 145.
normativa dell’Unione in materia di appalti pubblici di lavori o

Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021 2647


n
Diritto Processuale Civile Cosa giudicata

la norma comunitaria – come ultimo bastione del na- Non è certo un mistero che la giurisprudenza na-
zionalismo giuridico – dovrebbe sollecitare le Istitu- zionale faccia orecchie da mercante rispetto al dictum
zioni europee a tessere una tela di valori giuridici Lucchini 65 dimostrando un rispetto ‘‘farisaico’’ per la
comuni 61, sulla scorta dell’art. 6, par. 3, TUE. Sicché, regola del ‘‘fare stato ad ogni effetto’’. Ciò che forse
in questa differente prospettiva, la dottrina dei ‘‘con- non convince della sentenza in esame è che si voglia
trolimiti’’ è strumento dialogico al servizio delle Corti, mantenere in piedi ad ogni costo – spingendosi ad
‘‘‘principium’ di una nuova dimensione dell’integrazio- azionare i ‘‘controlimiti’’ come riserva di potere giuri-
ne europea 62’’. L’opposizione di un ‘‘controlimite’’ sdizionale d’intervento – una decisione che non ci
unilaterale attenta invece al carattere unitario del di- sarebbe dovuta essere, siccome emanata in radicale
ritto dell’Unione: un atto delle Istituzioni europee se carenza di potere. Tant’è che più voci in dottrina
giudicato in contrasto con ‘‘i principi fondamentali hanno sostenuto che la sentenza contraria ad una pre-
del nostro ordinamento costituzionale’’ 63 non trove- via decisione della Commissione, in punto di aiuti di
rebbe più applicazione nell’ordinamento giuridico ita- Stato illegittimi, sarebbe emessa da un giudice che si è
liano, pur restando applicabile negli altri Stati membri arrogato il potere di interpretare ed applicare norme
dell’Unione. di stretta pertinenza al diritto dell’Unione 66. Al di là
La soluzione offerta dai giudici d’appello appare delle possibili razionalizzazioni della pronuncia, tanto
quindi censurabile nella misura in cui ammette che che si acceda all’impostazione di chi nega apertamente
l’armonizzazione promossa dal principio del primato che la vicenda Lucchini possa essere ascritta al più
nelle materie di competenza esclusiva unionale possa generale problema della cedevolezza del giudicato 67,
coesistere con il potere dei giudici nazionali, sommes- quanto, invece, a quella, preferibile 68, di chi legge nel
samente accettato dal diritto europeo 64, di opporre dictum della Corte di giustizia l’occasione per amplia-
‘‘controlimiti’’ unilaterali. re il ventaglio dei vizi revocatori 69, o ancora alla tesi

61
Cfr. sul punto De Vanna, I ‘‘controlimiti’’ tra disordine delle ché la rassicurante tesi in discorso stride con gli artt. 75, 2º com-
fonti ed equilibrio del diritto, in www.federalismi.it, 23, 2017, 1 e ma, e 81 c.p.c. e, in ispecie, con la riserva di legge prevista in
segg., spec. 18, secondo cui l’art. 4, par. 2, TUE inviterebbe a materia di legittimazione processuale rappresentativa e di sostitu-
considerare primauté e ‘‘controlimiti’’ non già come reciproca- zione processuale. Tanto che si voglia attribuire allo Stato italiano
mente esclusivi, quanto piuttosto come termini di una medesima la qualifica di rappresentante quanto di sostituto processuale,
endiadi assiologica, coerentemente con quell’immagine dell’Unio- manca qualsiasi addentellato normativo che possa far concludere
ne che designa ‘‘unità nella diversità’’. nel senso di un ‘‘cambio di cappello’’ dello Stato italiano nel
62
Cartabia, Principi inviolabili e integrazione europea, cit., 137. secondo giudizio contro la Lucchini. Inoltre, è lecito dubitare
63
Corte cost., 27 settembre 1973, n. 183, Frontini, in Foro It., che la Commissione sia portatrice di un interesse proprio al cor-
1974, I, 314 e segg. retto funzionamento del mercato; al contrario, questa è portatrice
64
Cassese, I tribunali di Babele, Roma, 2009, 57. di un interesse generale a che gli obblighi reciprocamente assunti
65
Sul punto si rimanda a Biavati, disapplicazione del giudicato dagli Stati membri in base ai Trattati, ed in particolare l’obbligo di
interno per effetto del diritto dell’Unione Europea? In questa rivista, non falsare l’assetto concorrenziale del mercato unico mediate
2014, 1567 e segg.; Raiti, Giudicato civile interno e sopravvenuta aiuti illegittimi, non vengano violati. Tale interesse al corretto
giurisprudenza contraria della Corte di Giustizia: non è sempre Luc- funzionamento del mercato unico non assurge di per sé ad un
chini, in Riv. It. Dir. Lav., III, nota a Trib. Pisa, 20 gennaio 2016, n. diritto soggettivo della Commissione (o dell’Unione) in relazione
361, 659 e segg.; più di recente Schepisi, Corte di Cassazione, aiuti di pregiudizialità-dipendenza con il processo nazionale tra Stato e
di Stato e res iudicata: brevi riflessioni a margine della sentenza n. impresa avente ad oggetto l’accertamento del diritto di credito e la
16983/2018, in Osservatorio europeo, 2018, consultabile su www.di- condanna al versamento degli aiuti. In tal senso v. anche Stella,
rittounioneeuropea.eu; in giurisprudenza: Cass. civ., Sez. trib., 29 Obbligo di recupero degli aiuti di stato illegittimi e (previo) giudi-
luglio 2015, n. 16032, in One LEGALE https://onelegale.woltersk- cato arbitrale di condanna al risarcimento del danno... da revoca
luwer.it; Cass. civ., Sez. trib., 27 gennaio 2017, n. 2046, in One degli aiuti. È davvero il crepuscolo del giudicato? In Int’l Lis, 2016,
LEGALE https://onelegale.wolterskluwer.it. 175 e segg., spec. 178.
66 68
Cosı̀ Caponi, Corti europee, cit., 362, secondo cui al centro E ciò perché, per dirla con le parole di Consolo, La sentenza
dell’affaire Lucchini si pone un conflitto di attribuzioni. Lucchini della Corte di Giustizia: quale possibile adattamento degli
67
Luiso, La cedevolezza del giudicato, in La crisi del giudicato, ordinamenti processuali interni e in specie del nostro?, cit., 237 ‘‘è
cit., 91, il quale mette in dubbio che la sentenza della Corte tipico e proprio della revocazione straordinaria di doversi destreg-
d’appello di Roma avesse davvero deciso, fra le stesse parti, la giare fra quelle due rive (certezza già acquisita e giustizia grave-
stessa controversia che poi era stata proposta dinanzi al giudice mente inappagata) correndo nella forte corrente che conduce alla
amministrativo. Secondo l’A., se la decisione sul recupero degli riapertura di processi conclusisi in modo perturbato (n. 1 e 6) o
aiuti di Stato illegali appartiene alla competenza esclusiva della senza considerare vincoli di pari forza (n. 5)’’.
69
Commissione, allora lo Stato incaricato di dare esecuzione alla Com’è noto, la revocazione è un mezzo di impugnazione a
suddetta decisione non fa valere un diritto proprio, bensı̀ un critica vincolata concesso, nel nostro ordinamento processuale,
diritto altrui, cioè dell’Unione. Nel secondo giudizio che lo ha per mettere in discussione una sentenza ancorché passata in giu-
opposto alla Lucchini, lo Stato italiano si presentava non come dicato. I vizi revocatori sono da ricondursi ad una causa esterna
titolare del diritto azionato, bensı̀ come ‘‘longa manus della Co- alla decisione, che non ha permesso una corretta formazione della
munità: come suo rappresentante, o forse più correttamente come sentenza; ciò giustifica la scelta legislativa per cui giudice della
legittimato straordinario’’. Stando a questa impostazione, il Con- revocazione sia lo stesso giudice che ha emanato la sentenza re-
siglio di Stato non avrebbe considerato che lo Stato italiano nel vocanda (cfr. art. 398 c.p.c.). Il rimedio revocatorio rende imper-
primo giudizio aveva rivestito il ruolo di parte sostanziale, mentre meabile, per quanto possibile, il processo all’ingiustizia e ne valo-
nel secondo giudizio la parte in senso sostanziale era l’Unione. rizzarne l’attitudine a concludersi con una sentenza quanto più
Pertanto, siccome ai fini della eccepibilità del vincolo da prece- giusta in punto di fatto ed in diritto. Secondo la dottrina tradi-
dente giudicato l’identità dei soggetti riguarda solo le parti in zionale (v. Attardi, La revocazione, Padova, 1959, 43 e segg.) i
senso sostanziale, lo Stato all’exceptio rei iudicatae sollevata dalla ‘‘sintomi di ingiustizia’’ della decisione sono stati tradotti dal legi-
Lucchini avrebbe dovuto rispondere: ‘‘res inter alios acta’’. Senon- slatore in motivi tassativi di revocazione. Pertanto, il carattere a

2648 Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021


n
Cosa giudicata Diritto Processuale Civile

estrema di chi sostiene la inidoneità della sentenza di notevole incertezza 71’’, inconciliabile con la funzio-
formatasi in spregio alla competenza esclusiva della ne sociale cui assolve la cosa giudicata.
Commissione a regolare rapporti geminati dal diritto Piuttosto che spendere l’argomento dei controlimiti,
europeo 70, la disapplicazione sine die dell’art. 2909 meglio avrebbe fatto la curia romana a rimettere la
c.c. è la naturale conseguenza del ‘‘pascolo abusivo’’ questione alla Consulta la quale, se del caso, avrebbe
del giudice nazionale dentro il recinto delle compe- potuto scegliere se allargare il novero dei rimedi revo-
tenze esclusive della Commissione, trattandosi di una catori o se sollecitare il legislatore ad intervenire. Non
controversia in cui si sarebbe dovuto tenere debita- sembra quindi che la sentenza in epigrafe abbia corret-
mente conto della previa decisione di recupero del- tamente soppesato sui bracci della bilancia i principii
l’aiuto anticomunitario. Vero è che la disapplicazione costituzionali della certezza del diritto e dell’autonomia
senza limiti di tempo del giudicato formatosi in spre- della magistratura con la soggezione dei giudici nazio-
gio alla competenza esclusiva della Commissione in nali alla funzione interpretativa della Corte di giustizia,
materia di aiuti di Stato porta con sé un ‘‘coefficiente espressione anch’essa del principio del primato. Al

critica vincolata del rimedio in esame assume un valore sistemico, Stato che non eccepisce la previa decisione della Commissione e il
nel senso che i motivi previsti dal codice rappresentano l’esito di soggetto beneficiario dell’aiuto di Stato illegale, la Commissione,
un delicato giudizio di bilanciamento, effettuato a monte dal legi- nel ruolo di creditore frodato, ben potrebbe agire con l’opposi-
slatore, tra il principio della certezza del diritto, espresso dal zione di terzo revocatoria ex art. 404, 2º comma, c.p.c. Senonché
giudicato, e l’esigenza di una decisione giusta. L’ampliamento nella vicenda Lucchini un vero terzo opponente, ex art. 404 c.p.c.,
del ventaglio dei vizi revocatori non può che passare per un in- non è presente siccome la Commissione non è considerabile in
tervento legislativo, posto che il motivo dell’art. 395, n. 5 c.p.c. è guisa né di creditore della Lucchini né, tantomeno, di avente
del tutto inadeguato, sia per legittimazione che per tempi di pro- causa. Il rimedio esperibile, ferma la rilevanza del principio fraus
posizione, a garantire quel giudizio di bilanciamento cui si accen- omnia corrumpit, è più correttamente individuato nella revocazio-
nava prima. Secondo Consolo, La sentenza Lucchini della Corte di ne del p.m. di cui all’art. 397 n. 2) c.p.c. la cui ratio, per un verso,
Giustizia: quale possibile adattamento degli ordinamenti processuali è quella di salvaguardare l’interesse pubblico difeso nel processo
interni e in specie del nostro?, cit., 235 e segg.; Id, Il flessibile dal p.m., ai sensi dell’art. 75, R.D. 30 gennaio 1941 n. 12, per un
rapporto dei diritti processuali civili nazionali rispetto al primato altro, di permettere la sostituzione di una nuova sentenza di me-
integratore del diritto comunitario (integrato dalla CEDU a sua rito a quella impugnata la quale è irrimediabilmente viziata dalla
volta), cit., 184 e segg.; Id, Il primato del diritto comunitario può circostanza che si sia utilizzato un mezzo formalmente lecito come
spingersi fino ad intaccare la ‘‘ferrea’’ forza del giudicato sostanziale, il processo per conseguire un risultato vietato dalla legge. Nel
in Corriere Giur., 9, 2007, 1189 e segg., spec. 1192, stante l’inop- senso che il rimedio esperibile sia quello di cui all’art. 397, n. 2
portunità, de lege lata, delle ipotesi revocatorie, il legislatore, se e non quello ex art. 404 c.p.c. Consolo, Il flessibile rapporto, cit.,
del caso sollecitato da un intervento della Consulta, dovrebbe 184 e 231, secondo cui tale soluzione, oltre la correttezza dal
coniare un nuovo motivo di revocazione straordinaria, esperibile punto di vista ermeneutico, avrebbe il pregio di rivitalizzare un
sia dalle parti sia dal p.m. (quest’ultimo sollecitabile anche dalla istituto scarsamente utilizzato nella pratica, nonostante l’indubbia
Commissione, che cosı̀ potrebbe rimanere estranea al giudizio) importanza sistematica.
70
entro un acconcio termine decorrente, da un lato, per il p.m., Nel senso che il giudicato anticomunitario per violazione di
sollecitato dalla Commissione, dal momento in cui quest’ultima competenze inderogabili delle Istituzioni unionali sia radicalmente
sia venuta a conoscenza del giudicato civile formatosi in spregio inidoneo a regolare rapporti che trovano fonte nel diritto europeo
ad una propria decisione definitiva in punto di recupero aiuti di v. Cordopatri, giudicato nazionale e osservanza del diritto comuni-
Stato illegali, dall’altro, per le parti, ove sia ravvisabile un interesse tario, cit., 520, secondo cui ‘‘In effetti, parrebbe agevole ritenere,
alla revocazione, dalla notizia della decisione della Commissione, se non si prende abbaglio, che la sentenza emessa dal giudice
sia essa o meno successiva al passaggio in giudicato della sentenza nazionale che si sia arrogato il potere di interpretare e di applicare
interna. Secondo Caponi, Corti europee, cit., 363, il giudicato una norma di stretta appartenenza al diritto dell’Unione potrebbe
civile contrastante con una previa decisione della Commissione essere considerata alla stregua di una sentenza inesistente e, come
darebbe luogo ad un conflitto di attribuzione fra Istituzioni euro- tale, insuscettibile di passare in giudicato’’. Interessante è l’argo-
pee e giudice nazionale. Tale conflitto andrebbe composto su mento speso da Giavazzi, Eureka! La sentenza anticomunitaria è
istanza del governo, attraverso il dicastero competente per mate- inutiliter data per carenza di giurisdizione del giudice nazionale sui
ria, sotto pena altrimenti di essere destinatario di un’azione di segmenti comunitari di un procedimento di amministrazione intrec-
infrazione dinanzi alla Corte di giustizia. Competente sarebbe ciata, in Riv. It. Dir. Pubbl. Com., 5, 2019, 683 e segg., a favore
l’ufficio giudiziario che ha emanato la sentenza passata in giudi- dell’inesistenza della sentenza emanata in radicale carenza di giu-
cato, sulla falsariga della soluzione suggerita dall’art. 398 c.p.c., risdizione dal giudice italiano e in violazione delle competenze
seguendo, dunque, un modello lato sensu revocatorio. Ricostruito esclusive della Commissione: il problema in Lucchini sarebbe
il rimedio come ipotesi di conflitto di attribuzioni tra Istituzioni quello della coamministrazione di una situazione giuridica sogget-
europee e giudice nazionale, l’A. ritiene applicabile in via analo- tiva che si snoda attraverso due ordinamenti, sı̀ coordinati, al
gica il termine di decadenza di sessanta giorni di cui all’art. 39, 2º contempo autonomi. Nel procedimento intrecciato in materia di
comma, L. n. 87/1953, relativo al conflitto di attribuzioni tra aiuti di Stato il rapporto tra provvedimento amministrativo nazio-
poteri dello Stato, sı̀ da evitare la necessità di introdurre un rime- nale (la concessione dell’aiuto) e l’atto endoprocedimentale comu-
dio revocatorio straordinario ad hoc. Va poi detto che l’A. non nitario (la decisione della Commissione) è nel senso della pregiu-
specifica un aspetto tutt’altro che trascurabile, ovvero se il rime- dizialità del secondo rispetto al primo; sicché è agli organi comu-
dio in questione abbia natura solo rescindente o anche rescissoria. nitari che va imputata la scelta amministrativa, ed è, dunque, la
Invero, la proposta in commento non persuade a pieno. La scelta Corte di giustizia il giudice naturale competente in via esclusiva a
di rimettere la decisione sul conflitto di attribuzione allo stesso statuire sulla legittimità della decisione. Dal che si deduce come il
ufficio giudiziario che ha usurpato una competenza esclusiva della giudice nazionale abbia invaso un’attribuzione della Corte di giu-
Commissione è incompatibile con i corollari del giusto processo e stizia e delle Istituzioni comunitarie: in questa prospettiva la sen-
in ispecie con la garanzia di imparzialità del giudice; non a caso il tenza sarebbe insuscettibile di passare in giudicato siccome inuti-
giudice del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato è la liter data.
71
Corte Costituzionale, secondo la disciplina della L. cost. n. 87/ Espressione mutuata da Consolo, La sentenza Lucchini della
1953. Secondo Biavati, La sentenza Lucchini: il giudicato nazionale Corte di Giustizia: quale possibile adattamento degli ordinamenti
cede al diritto comunitario, cit., 1601, in ipotesi di collusione tra lo processuali interni e in specie del nostro?, cit., 236.

Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021 2649


n
Diritto Processuale Civile Cosa giudicata

contrario, il ragionamento condotto dalla Corte d’ap- mune agli Stati membri, riveste anche nell’ordinamento
pello dà per dimostrato ciò che sarebbe invece da di- europeo, un’affermazione del principio di intangibilità,
mostrarsi ovvero che il giudice nazionale, riconoscendo a fronte di una violazione delle competenze esclusive
il diritto della Lucchini all’erogazione degli aiuti di della Commissione, sostanzia un abuso del principio di
Stato, renda una pronunzia implicita, con efficacia di autonomia processuale. Al contrario, se si considera il
giudicato, in punto di compatibilità dei predetti aiuti giudicato in guisa di un ‘‘valore costituzionale comu-
con il mercato unico, benché tale competenza sia at- ne’’, aperto a giudizi di bilanciamento con altri principi
tribuita in via esclusiva alla Commissione, con buona di importanza strategica nel quadro delle politiche del-
pace della previa decisione di recupero 72. l’Unione, deve conseguentemente negarsi quella fun-
zione di ‘‘controlimite’’ nazionale cui fa riferimento la
Conclusioni: il delicato bilanciamento e la cedevolezza Corte d’appello di Roma 74, a presidio della sovranità.
del giudicato nazionale (nel caso Lucchini) Come è stato correttamente sostenuto in dottrina 75,
il principio dell’autonomia processuale degli Stati
In una materia riservata alla competenza esclusiva membri deve essere valutato ‘‘in concreto’’, con ri-
delle Istituzioni europee, diversamente da quanto as- guardo al risultato cui conduce l’applicazione delle
serito dalla sentenza in epigrafe, il principio di auto- norme procedurali interne. Il principio di autonomia
nomia processuale non ha buon gioco; al contrario, la processuale degli Stati membri non è una monade. La
competenza esclusiva lascia spazi minimi all’autono- violazione del principio di attribuzione non può che
mia processuale. L’irrigidimento dogmatico dalla Cor- condurre, nel caso Lucchini, al rimedio ‘‘estremo’’
te d’appello di Roma contrasta non solo, come detto, della disapplicazione, come prescritto dalla Corte di
con il principio di leale collaborazione, ma anche con giustizia, non essendo possibile rimediare al vulnus
l’art. 19 TUE, il quale, in formale omaggio al princi- recato al principio di effettività 76 dalla sentenza inter-
pio di autonomia processuale, sancisce che ‘‘gli Stati na passata in giudicato.
membri stabiliscono i rimedi giurisdizionali necessari Senonché le conclusioni cui qui si è giunti valgono per
per assicurare una tutela giurisdizionale effettiva nei il caso Lucchini e, conformemente all’atteggiamento
settori disciplinati dal diritto dell’Unione’’. casistico proprio della Corte di giustizia, devono essere
Come la Corte di giustizia ha suggerito a più riprese, differentemente declinate a seconda del caso concreto.
gli istituti del diritto interno, tacciati di vulnerare il L’affermazione per cui il giudicato rientra piena-
principio di effettività, devono essere adeguati al diritto mente fra le ‘‘tradizioni costituzionali comuni agli Sta-
generale dell’Unione attraverso lo strumento dell’inter- ti membri’’, ex art. 6, par. 3, TUE impone volta per
pretazione conforme 73. A tale prescrizione non pare volta un giudizio di bilanciamento con valori costitu-
possa sottrarsi la cosa giudicata. L’irretrattabilità della zionali dirimenti. Di talché, nell’ipotesi in cui la deci-
cosa giudicata non può essere sfruttata per rendere in sione di recupero dell’aiuto di Stato illegale sia suc-
pratica impossibile l’esercizio dei diritti riconosciuti cessiva al passaggio in giudicato della sentenza interna
dall’ordinamento comunitario; sicché, posta l’impor- che ipostatizzi la violazione delle competenze esclusi-
tanza che il giudicato, quale valore costituzionale co- ve della Commissione 77, la cedevolezza o meno del

72
Non si esclude che la questione relativa alla natura di aiuto di secondo cui la sopravvenuta decisione della Commissione non
Stato di certi sovvenzionamenti pubblici sia da qualificarsi come potrebbe qualificarsi come ius superveniens idoneo a privare di
questione giuridica pregiudiziale ovvero come mera Rechtsfrage, esecutorietà il lodo arbitrale, né tantomeno a travolgere il dictum
valutabile dal giudice nazionale incidenter tantum, pur non aven- arbitrale ormai divenuto definitivo. Secondo Caponi, L’efficacia
do competenza esclusiva in materia. Di Rechtsfrage ragionano del giudicato civile nel tempo, cit., 383, anche se nell’esperienza
anche i giudici del Kierchberg nel caso Klausner Holz (v. supra giuridica italiana l’opinione prevalente è per l’ammissibilità di un
nota 35). Nel senso che si tratti di mera questione giuridica pre- intervento espresso del legislatore sui casi decisi con sentenza
giudiziale risolvibile dal giudice anche incidenter tantum, cfr. D’A- passata in giudicato, tale ipotesi è del tutto eccezionale, astratta-
lessandro, op. cit., 1632, nota 41. mente configurabile nei soli casi in cui la lex posterior introduca o
73
Corte giust., 11 novembre 2015, causa C-565/14, Klausner realizzi valori giuridici di rango costituzionale ‘‘cosı̀ meritevoli di
Holz c. GmbH c. Land Nordrhein-Westfalen, cit., punto 42. affermazione da prevalere sulla tutela dell’affidamento delle parti
74
Mengozzi, op cit., 179. sull’intangibilità del risultato del precedente processo’’. Ammette-
75
Cosı̀ Adinolfi, La tutela giurisdizionale nazionale delle situa- re la prevalenza della decisione sopravvenuta della Commissione,
zioni soggettive individuali compiuto dal diritto comunitario, in Il espressione del principio del primato, sul giudicato nazionale si-
diritto dell’Unione europea, 2007, 46 e segg. gnifica tollerare che anche atti diversi dalla legge ‘‘iperretroattiva’’
76
Cfr. Corte giust., 24 gennaio 2012, C– 282/10, Dominguez, in possano travolgere il giudicato; ammettere, ancora, forme di
www.curia.eu, punto 23. ‘‘iperretroattività’’ c.d. tacita, in assenza di un’apposita clausola
77
Come successo nel recente caso Corte giust., Sez. IX, 4 mar- che disponga il travolgimento dei giudicati, significa ridurre la
zo 2020, causa C-587/18, CSTP Azienda della mobilità S.p.A. c. salvaguardia del giudicato a mera espressione del principio della
Commissione, cit., (v. supra nota 5), benché la Corte di giustizia certezza del diritto, tralasciandone il connotato funzionale che ne
abbia, in maniera tutt’altro che convincente, concluso nel senso fa strumento di composizione definitiva delle liti. Diretta conse-
della cedevolezza del giudicato nazionale anche rispetto alla so- guenza del fatto che provvedimenti non espressamente muniti di
pravvenuta decisione della Commissione che dichiari un certo una clausola di retroattività aggravata possono travolgere il giudi-
aiuto di Stato incompatibile con il mercato unico. In altri termini, cato è un’intollerabile incertezza intorno alla resistenza o meno del
la sopravvenuta decisione della Commissione è stata considerata giudicato rispetto ai valori introdotti dallo ius superveniens, non-
in guisa di uno ius superveniens ‘‘iperretroattivo’’, idoneo ad inci- ché l’esposizione dell’impermeabilità della cosa giudicata ad inter-
dere sul precedente giudicato. Sull’efficacia ‘‘iperretroattiva’’ delle pretazioni basate sulla relatività assiologica del principio della
decisioni della Commissione esprime le proprie perplessità anche certezza del diritto.
Stella, Obbligo di recupero degli aiuti di stato illegittimi, cit., 181,

2650 Giurisprudenza Italiana - Dicembre 2021


n
Azioni possessorie Diritto Processuale Civile

giudicato nazionale sarà subordinata ad un giudizio di mente inconciliabile con la competenza esclusiva della
bilanciamento tra il principio della primauté e quello Commissione in punto di aiuti di Stato illegittimi.
dell’affidamento della parte vittoriosa sul risultato del In sintesi: nel giudizio di bilanciamento tra tenuta
processo. del giudicato e principio di effettività, il primo deve
L’apparente antinomia tra fondamentali principi del uscire sconfitto; la violazione delle competenze unio-
diritto dell’Unione – quello dell’affidamento e quello nali è talmente grave da condurre all’ultima ratio della
dell’effetto utile degli atti delle Istituzioni europee – disapplicazione, proprio perché, se fosse stata dedotta
trova un criterio di risoluzione nella lettera dell’art. nel giudizio nazionale la decisione della Commissione,
16, par. 2, Reg. (UE) n. 1589, secondo cui ‘‘la Com- secondo un giudizio controfattuale, quella sentenza
missione non impone il recupero dell’aiuto qualora non vi sarebbe stata.
ciò sia in contrasto con un principio generale del di- Lo stesso riferimento ai ‘‘controlimiti’’ pare essere
ritto dell’Unione’’. ultroneo, essendosi il giudice nazionale pronunciato in
Tornando alla sentenza in epigrafe, l’aporia nel ra- radicale carenza di potere, a meno che non si vogliano
gionamento condotto dai giudici capitolini sta nell’in- intendere i ‘‘controlimiti’’ come tentativo di rivendi-
vocare un principio di matrice comunitaria che trova care una competenza estranea al sistema giurisdizio-
applicazione – al di là degli irrigidimenti della Corte di nale interno, con una finalità, per cosı̀ dire, ‘‘offensi-
giustizia – solo in difetto di una disciplina europea va 78’’ del tutto avulsa dalla logica protettiva dei valori
attributiva di competenza esclusiva. Come tale, il prin- costituzionali interni che emerge dalla giurisprudenza
cipio dell’autonomia processuale appare ontologica- della Corte costituzionale.

n Azioni possessorie
Tribunale di Lanciano, 27 gennaio 2021 – G.U. Nap- di proprietà ma di un diritto reale limitato, essendo stato
pi – C.A. e altro – P.P. e altro. esercitato nella consapevolezza della altruità della cosa e
senza estrinsecarsi in comportamenti incompatibili con tale
Azioni possessorie – Termine annuale – Decorrenza altruità, a esempio se si considera il fatto, allegato e non
– Primo atto lesivo – Condotte successive – Rilevan- contestato, che P. ‘‘ha sempre provveduto al pagamento di
za – Limiti – Conseguenze oneri e tasse gravanti su tali terreni’’; essendo invece irrile-
vante la deduzione dei ricorrenti di acquisto – di proprietà
Nelle azioni possessorie, il ricorso che risulti promosso – per usucapione, estraneo all’oggetto dell’azione possesso-
oltre l’anno dal primo atto di spoglio o di turbativa, ria proposta), già in virtu’ della corrispondenza intercorsa
quando le condotte successive si presentino come espres- negli ultimi anni tra parti e loro difensori, dai ricorrenti
sione di un’unica manifestazione di uso fattuale e di- stessi prodotta (all.ti 4, 5, 6).
sposizione giuridica della cosa, è tardivo e deve essere In particolare, nella comunicazione a mezzo raccoman-
data dell’11 marzo 2020, il difensore dei ricorrenti deduce
rigettato.
‘‘un possesso, pacifico, continuo, ininterrotto, manifesto e
noto a tutti, tanto che ne hanno acquisito il diritto di pro-
Omissis. – Fatto prietà a titolo originario per intervenuta usucapione’’, ‘‘sui
1. Con ‘‘Ricorso per reintegra nel possesso (artt. 1168 c.c. terreni catastalmente individuati al foglio ... particelle nn. ...
e 703 c.p.c.) i coniugi C.A. e M.C. hanno convenuto in e lamenta che ‘‘per questo anno risultano bloccati i fondi
giudizio P.P. e M.M. domandando di essere reintegrati o regionali erogati dall’Agea, poiché lei avrebbe in modo
comunque manutenuti nel possesso di ‘‘terreni in agro di illegittimo concesso in affitto tali fondi a terzi’’.
Atessa catastalmente individuati al foglio ... particelle nn. ... Nelle comunicazioni a ‘‘mezzo p.e.c.’’ del 24 marzo 2020
ed in agro di Tornareccio al foglio ... particella n. ...; pos- e del 10 ottobre 2019, il difensore di P. ‘‘in nome, per
sesso comunque spogliato dai convenuti nel luglio 2020 conto e nell’interesse’’ dello stesso, ribatte, anche a ulterio-
allorché P. (‘‘uno dei comproprietari risultanti dalla con- re precedente comunicazione di altro difensore dei ricor-
sultazione catastale’’) e M. precedentemente stipulato un renti (‘‘per riscontrare la Tua del 30.09.2019’’), che ‘‘i ter-
‘‘contratto di affitto’’, hanno ‘‘con il loro trattore’’ effettua- reni in questione [...] siano stati coltivati sı̀ dal Sig. C.M.
to ‘‘lavori di aratura’’ sui ‘‘terreni in questione’’. (padre di M. ma dietro corresponsione di somme. Ad oggi,
P. e M. si sono costituiti chiedendo il rigetto del ricorso. invece, gli stessi vengono arbitrariamente ed illegittima-
2. Il ricorso è infondato. mente occupati dai Suoi rappresentati’’; aggiungendo che
2.1. È agli atti prova sufficiente di un possesso dei ricor- ‘‘il mio rappresentato – nel corso degli anni – abbia comun-
renti (peraltro verosimilmente da qualificare, a differenza que provveduto alla regolare pulizia dei terreni di che trat-
di quanto è oggetto della loro domanda, come possesso c.d. tasi, oltreché persino alla costruzione di una strada in loco.
minore, ossia corrispondente al contenuto non di un diritto Inoltre, sempre su tali [...] terreni l’Ing. P. ha pure prov-

78
Sull’evoluzione dei ‘‘controlimiti’’ in chiave ‘‘offensiva’’ si ve- da intendersi in guisa di uno ‘‘strumento di apprendimento reci-
da Angelini, Ordine pubblico e integrazione costituzionale europea. proco tra i sistemi e le rispettive Corti; non più un rigido muro di
I princı`pi fondamentali nelle relazioni interordinamentali, Padova, confine tra ordinamenti, ma una risorsa dell’integrazione, un mec-
2007, 328. Per un recupero della dimensione dialogica della dot- canismo di traduzione e di scambio di significati e interpretazioni,
trina dei ‘‘controlimiti’’ si veda D’Aloia, Europa e diritti. Luci e un modo per continuare il dialogo fino a trovare sintesi più sta-
ombre dello schema di protezione multilevel, in Diritto dell’Unione bili’’.
Europea, 1, 2014, 1 e segg., secondo cui i ‘‘controlimiti’’ sarebbero

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