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La pubblicità immobiliare è disciplinata nel libro sesto, della tutela dei diritti, con l’art

La pubblicità immobiliare è uno strumento di tutela dei diritti. La pubblicità determina un criterio
per risolvere conflitti di interessi

Rende alcune funzioni di pubblico dominio, rende pubblica una informazione. il codice disciplina la
pubblicità perché il rendere pubbliche alcune informazioni permette di risolvere i conflitti tra di
essi.
In ambito di imrpesa, registro delle imprese.
In ambito delle persone, abbiamo il registro delle persone giuridiche.

2173, è necessario trascrivere alcuni contratti. Può formare oggetto di pubblicità un fatto (la
morte) o un diritto (ipoteca). Nella pubblicità immobiliari sono importanti atti giuridici,
amministrativi o giudiziari.

La pubblicità immobiliare ha ad oggetto beni immobili, all’interno di essi esistono beni mobili
registrati (per via dei pubblici registri, ma per quelli si dice pubblicità mobiliare).
In dottrina si classifica in 3 modi la pubblicità, dichiarativa, costitutiva o pubblciità notizia.
La pubblicità è costitutiva quando essa costituisce elemento della fattispecie dalla quale
scaturiscono gli effetti voluti dalle parti.

L’ipoteca nasce solo quando viene iscritta nei pubblici registri, il creditore in forza del negozio per
cui gli è stata conferita l’ipoteca, o per la condanna con cui gli è dato il diritto di ipoteca, il diritto di
ipoteca sorge con l’iscrizione.

Situazione analoga con le società, che si costituiscono quando vengono iscritte nei registri delle
imprese.

L’efficacia della pubblicità è l’efficacia dichiaratica, è pubblicità dichiarativa quella che produce il
registro delle imprese, art 2193.

L’art 1773, stabilisce che le convenzioni matrimoniali, non possono essere opposte ai terzi quando
non sono state rese pubbliche con l’annotazione a margine del matrimonio.

Per la pubblicità immobiliare, 2644, effetti della trascrizione.


Risolve il conflitto tra soggetti che hanno

Es. due soggetti che entrambi affermino di essere pieni proprietari di un immobile, in seguito
all’acquisto dallo stesso venditore del bene immobile, i due diritti sono incompatibili,
l’ordinamento prevede che diventerà proprietario colui che ha trascritto per primo la proprietà nei
pubblici registri.

Con ciò, colui che non ha trascritto non ha la proprietà, siccome il contratto concluso con l’altro
soggetto ha annullato la proprietà che era nata in capo al primo.
Se il secondo non ha ancora trascritto e il primo neppure, qualora per cause non immputabili al
primo si arrechi danno a terzi, egli ne sarà responsabile anche se non ha trascritto nei pubblcii
registri.

2643, enuncia gli atti che devono essere resi pubblici con trascrizione:
- Contratti che trasferiscono la proprietà su beni immobili;
- Contratti che costituiscono, trasferiscono o estinguono diritti reali sul bene immobile;
- I contratti che costituiscono o modificano servitù prediali, il diritto di uso su beni immobili
(non possono trasferire la servità e altri siccome legati al bene immobile e dunque non
trasferibili);

1350, stabilisce la forma con la quale sono validi questi contratti. La forma prevista, è idonea alla
trascrizione nei pubblici registri? Le norme sulla trascrizioni nei registri immobiliari, prevedono che
i contratti devono avere una forma certa, dunque sono idenei l’atto pubblico e la scrittura privata,
accertata giudizialmente o tramite pubblico ufficiale.
La scrittura privata, è anche il foglio scritto con le sottoscrizioni senza autenticazione.

Dove si trovano i registri immobiliari? I pubblici registri sono conservati in uffici pubblici, ne
esistono diversi nel territorio. I registri sono 3, delle trascrizioni (2143), delle iscrizioni (per le
ipoteche), registro delle annotazioni (l’iscrizione è una forma di pubblicità secondaria, le
annotazioni vengono annotate a margine dell’atto originale).

L’impostazione dei registri varia in base alla

L’impostazione di alcuni registri è personale, significa che se vogliamo conoscere di chi è un dato
bene, è necessario rivolgersi all’ufficio fiscale (catasto); da qui è possibile sapere indicativamente
di chi è il bene. Una volta avuta questa informazione è possibile confermare la quasi certezza di
chi sia il proprietario, tramite la consultazione dei registri immobiliari.
È possibile che colui che vende è proprietario in base al contratto formalmente scritto, ma ciò non
esclude che qualcun altro possa avere acquistato su quel bene diritti in forza di una vicenda che
non prevede l’iscrizione nei pubblici registri.

È onere delle parti trascrivere nei pubblici registri, la non trascrizione prevede la non tutela del
diritto di proprietà e permetterebbe ad altri la trascrizione del diritto nei pubblici registri.
Il soggetto che ha l’obbligo di trascrivere è colui che subirà le condizioni economiche negative,
(vedi esempio) quando per sua negligenza il primo soggetto ha perso il diritto di proprietà.

nell’ordinamento esistono territori nei quali l’impostazione dei registri è reale, ossia basati sui beni
in cui è presente un diritto.

Ci sono atti i cui la trascrizione non è richiesta, ma è richiesta solo per dare continuità alle vicende.
L’acuisto per usucapione prevede la trscrizione per notizia, cosi da rendere noto l’avvenuto
usucapione

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