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Ultima lezione 1 giugno 2022

La vendita
Siamo agli articoli 1470 e seguenti c.c.
Vorrei che voi ricordaste:
1. Innanzitutto tutta la parte sulle cosiddette obbligazioni del venditore (il termine è
impreciso non sono tutte obbligazioni, sono anche garanzie), la cosa importante oltre
l'effetto traslativo quindi il principio consensualistico, la vendita a effetti obbligatori,
che già conoscete, sono le norme sulla
2. consegna 1477,
3. la vendita di cosa altrui,
4. l'evizione e la garanzia per vizi (la tratteremo dopo).
5. Vendita di beni mobili 1510 e seguenti.
6. Vendita con patto di riscatto 1500
7. Vendita con patto di riservato domino 1523
8. Vendita di cose immobili 1537 e seguenti.
Tutta la vendita dal codice quindi.

Contratti di scambio
● Riporto 1548 definizione
● Contratto estimatorio 1556 definizione
● Permuta (baratto) dovete fare 1552 e seguenti.

● Somministrazione
Prototipo dei contratti di durata. Dovete farla dal codice.
Le norme più importanti sono: art. 1560, art.1564 (il 1564 decreta una risoluzione diversa da quella del
1563 e seguenti, perché è un contratto di durata; la differenza con la risoluzione "generale" che abbiamo visto
ieri 31 maggio; sta nel fatto che la risoluzione generale poggia sul criterio che l'inadempimento debba essere di
non scarsa importanza mentre la risoluzione della somministrazione poggia su un inadempimento grave e tale da
far venir meno la fiducia in controparte.) poi
dovete vedere gli elementi naturali (gli elementi naturali
sono quelle parti che entrano a far parte del regolamento contrattuale a meno che le parti
non prevedono diversamente) ovvero il patto di preferenza (come sapete è un patto di
prelazione) art. 1566 (che abbiamo studiato quando abbiamo parlato di opzione e
prelazione) e i due patti in esclusiva 1567 e 1568.
Il patto in esclusiva è un patto da cui nasce un obbligo di non fare: il 1567 è a favore del
somministrante, l'avete diritto si obbliga a non procurarsi, per la durata del contratto, quei
beni da altri fornitori; il 1568 è a favore dell'evento diritto, è alla base di quello che poi
sarebbe diventato in maniera più elaborata, il franchising. Il 1568 è l'esclusiva che il
somministrante garantisce per la durata del contratto, il somministrante fornirà solo l'avente
diritto. Questo livello basico si è evoluto diventando quello che è l'affiliazione commerciale
(franchising) che nasce come atipico ma che in parte oggi è disciplinato. Esempio: Apple

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(franchisor) fa aprire al collega un suo negozio e gli concede di usare il suo logo, pretende
un certo allestimento del negozio.

Come dovete ricordarvelo?


1) Collocandolo:
Il contratto di somministrazione è un contratto di scambio, è un contratto con prestazioni
corrispettive, è un contratto consensuale ad effetti obbligatori, è quel contratto con il quale
una parte si obbliga a consegnare all'altra una determinata quantità di beni, in maniera
continuativa periodica, verso il pagamento di un corrispettivo.
2) Mi analizzate i tratti caratterizzanti, articoli ecc..
3) Scioglimento.

Inquadramento
Definizione
Caratteristiche, peculiarità
Scioglimento

È un contratto per sua natura a tempo indeterminato, non a caso l'art. 1469 prevede il
recesso legale determinativo: se la somministrazione è a tempo indeterminato, le parti
hanno diritto di recedere previo preavviso.

Contratti di godimento
I contratti di godimento sono:
1) Locazione dal codice!!
2) Comodato
3) Leasing

Locazione

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Art. 1571 definizione.
Art. 1573 indica la durata, le locazioni di immobili, ad esempio, non possono per un periodo
superiore ai 30 anni, meno che mai in perpetua.
Art.1574, norma particolare, individua quale sia la durata del contratto quando il contratto è
indeterminato. Che significa ?Ve lo spiego io.
Quando il contratto di locazione è a tempo indeterminato, come sapete, entrambe parti
hanno il recesso determinativo (detto licenza di finita locazione nel caso del locatore e si
chiama disdetta nel caso del conduttore).
Questo recesso va esercitato preavvisato congruamente controparte, comunicando
l'intenzione di sciogliersi con 2,3,6 mesi di anticipo; ma a partire da quando? L'art.1574
risponde a questo domanda.
Qualcuno potrebbe dire basta che lei comunica 3 mesi prima e il recesso avverrà 3 mesi
dopo; no! Perchè c'è da tutelare il locatore, il locatore non ha interesse ad avere il bene a
metà anno. Non riesce a ricollocarlo nel mercato.
Allora 1574 individua una durata fittizia che serve per calcolare l'anticipo rispetto al recesso.
Il primo comma prevede che quando la locazione ha ad oggetto appartamenti senza mobilio,
non ammobiliati, o immobili per l'esercizio dell'attività commerciale, si deve presumere che il
contratto sia concluso per la durata di un anno. Il che vuol dire che se volete recedere,
dovete farlo con un preavviso di 2,3,4,6 mesi rispetto al 31 di dicembre.
È la misura per calcolare quando dovete avvisare.

Art.1575 riguarda le obbligazioni del locatore. Come vedrete, anche qui, non sono tutte
obbligazioni!, vi è l'istituto della garanzia. Il locatore si obbliga a far godere, che è una
prestazione più ricca di consegnare e basta; 'far godere' include non solo l'obbligo di
riparare le riparazioni non ordinarie, ma include anche la garanzia contro i vizi art.1578 e
art.1579 e la garanzia contro le molestie, quelle azioni di terzi che ostacolo il pacifico
godimento del bene. Se il conduttore viene citato in giudizio dal terzo che rivendica il bene
per sé perché ritiene di essere proprietario, il locatore deve essere chiamato in giudizio e
deve estromettere il conduttore, si deve assumere il giudizio.
Poi dovete ricordare il 1587 che sono le obbligazioni che gravano sul conduttore: pagamento
del canone, presa in consegna del bene (lo deve custodire, amministrare).
Art. 1590 stabilisce che se il conduttore è inadempiente rispetto all'obbligo di restituire il
bene al momento della conclusione del contratto, allora il legislatore introduce un
meccanismo di risarcimento forfettario: conduttore dovrà pagare il canone finché non lo
consegna.
1590 prevede anche di domandare il risarcimento ulteriore.
Introduce la forfetizzazione del risarcimento e allora potremmo chiedervi: "Ci parli
dell'inadempimento dell'obbligazione di riconsegna del bene, da parte del conduttore?"
oppure "Lei oltre gli interessi moratori ricorda altri istituti che realizzano una forfetizzazione
del risarcimento?" La risposta è 1590 e la clausola penale, istituto di forfetizzazione del
risarcimento per antonomasia.
Art.1591 fare.
Poi 1594 e 1595 che regolano la sublocazione.
Cos'è la sublocazione? Il codice consente, a meno che le parti non lo abbiano impedito, che
il conduttore possa sublocare, possa a sua volta stipulare un contratto di locazione in cui da,
il bene che lui ha preso in locazione, in locazione a terzi.

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È un'ipotesi di collegamento negoziale, la locazione è la sublocazione, capita spesso
quando si danno le case in locazione a studenti. Il proprietario stipula un contratto con Tizio
e poi Tizio subloca a x coinquilini, i quali si obbligano a pagare il canone della propria
camera. Queste somme poi concorreranno al canone principale che pagherà Tizio al
proprietario.
Le ragioni possono essere diverse. Spesso sono ragioni di semplicità: io lo faccio con te
perchè non voglio fare 4 contratti e quindi dovermi interfacciare con tutte queste persone. Il
canone della casa è 1000, dividi tu la quota con i tuoi coinquilini oppure se non ne trovi, me
li paghi interamente tu.
L'art.1595 (norma speciale) prevede un'azione diretta del locatore nei confronti del
subconduttore:
Io loco al dott.Tamburello (io: locatore; Tamburello: conduttore). Dott.Tamburello subloca
alla collega (Tamburello diventa sublocatore; la collega: subconduttrice).
Io locatore quindi non ho nessun rapporto contrattuale con la collega subconduttrice.
Lei è in rapporto contrattuale con lui e io sono in rapporto contrattuale con lui.
Per il principio di relatività degli effetti del contratto io non potrei esercitare alcuna azione nei
confronti della subconduttrice.
Tuttavia il legislatore per evitare situazioni intricate, per rafforzare la posizione del locatore
(proprietario), prevede che il locatore abbia azione diretta nei confronti del subconduttore
Quindi io scavalca il dott. Tamburello e chiedo a lei il canone.
Art.1596 e 1597 : estinzione della locazione.
La locazione può essere a tempo determinato e a tempo indeterminato.
Se a tempo determinato la locazione è suscettibile di cosiddetta rinnovazione tacita.
Attenzione: allo spirare del termine, se il contratto è a tempo determinato, la locazione si
scioglie; ma se il conduttore viene lasciato nell'immobile, quindi ne gode anche oltre il
termine, dopo un lasso di tempo che il legislatore non determina, il contratto si considererà
rinnovato tacitamente alle stesse condizioni, stessa durata, stessa canone.
Se siete conduttori quindi state zitti zitti, pagate il canone anche se si è sciolto il contratto,
così dopo un pò di tempo il legislatore lo ritiene rinnovato.
Se siete locatori e non volete rinnovare occhio.
La locazione dunque è un contratto suscettibile di rinnovazione tacita perché l'obiettivo del
legislatore è quello di favorire la prosecuzione del rapporto locatizio.

La locazione degli immobili urbani è particolare perché di maggior pregio.


Come sapete hanno due diverse destinazioni: o a uso abitativo o a uso commerciale.
Sono sempre stati questi oggetto di legislazione speciale.
I provvedimenti più importanti che dovete ricordare sono:
1) Legge 372/ 1978 nota come legge sull'equilibrio canone
2) Legge 1998

Legge 372 del '78: cosa accade?


Dunque innanzitutto analizziamo le esigenze che stanno alla base delle due
locazioni, le quali sono profondamente diverse.
Cominciamo da quella commerciale, rimasta diciamo immutata dal 78: Qual'è
l'esigenza che dobbiamo garantire a chi svolge attività economica al pubblico?
L'esigenza che che garantirgli è una durata sufficiente del contratto per evitare che
l'imprenditore sia costretto a cambiare frequentemente la sede della sua attività

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economica. Se ad esempio avete un negozio in via libertà e poi dovete trasferirvi a
2,3,4 km di distanza non è detto che tutti i clienti vi seguiranno.
Quindi il legislatore vuole garantire una durata minima del contratto: come lo fa?
Lo ha fatto nel '78 con norma ancora vigente, prevedendo come durata minima di 6
anni + 6. Nel caso in cui sia alberghiera 9+9.
Quindi allo spirare del termine del primo sestennio o ricorre una delle ipotesi previste
dalla legge (il bene serve al locatore, al coniuge, discendente, deve essere abbattuto
e ricostruito, ristrutturato ecc.) e allora il contratto si scioglie alla prima scadenza
oppure se non ricorrono queste ipotesi tassativamente previste dalla legge, il
contratto si rinnova automaticamente per altri 6 anni.
Al secondo termine di sestennio però il locatore può sciogliere per qualsiasi ragione
(può anche rinnovare ovviamente per altri 6+6).
Attenzione: se vi dimenticate di mandare la dichiarazione di recesso, la cosiddetta
licenza di finita locazione, allo spirare della seconda scadenza dei 6 anni il contratto
si rinnova per altri 6+6 !! Alle stesse condizioni. Occhi aperti. È tacitamente
rinnovato.

Qual'è invece l'esigenza nelle locazioni a uso abitativo? Favorire l'accesso


all'abitazione. Il diritto ad avere un immobile dove collocare la propria dimora,
famiglia, è sicuramente un diritto fondamentale.
Allora nel 78 il legislatore ha tentato di agevolare l'accesso all'abitazione,
introducendo una misura che dal punto di vista economico si è rivelato
dannosissima, chiamata equo canone.
Ha sottratto la determinazione del canone al libero del canone, ponendo un limite
massimo di legge all'ammontare del canone, il quale non era fisso, si determinava
sulla base di un algoritmo che prendeva in considerazione l'ubicazione dell'immobile,
la classificazione, il valore complessivo, la dimensione, e così si arrivava a un valore
massimo oltre il quale le parti non potevano spingersi; un canone più alto di quello
equo era nullo, colpito da nullità parziale con sostituzione automatica di clausola con
l'ammontare fissato per legge.
Cosa è successo? Il mercato delle locazioni si è depresso.
La redditività era troppo bassa, non riusciva a remunerare i rischi che i locatori si
assume ovvero danneggiamento del bene, difficoltà nel riacquistare la detenzione del
bene, perchè è talmente frequente l'ipotesi in cui il conduttore si rifiuta di restituire il
bene alla scadenza del contratto che il legislatore ha introdotto un procedimento
apposito: lo sfratto.
Questo per agevolare l'ottenimento di un titolo esecutivo grazie al quale il locatore
può incardinare il giudizio di esecuzione per rilascio, e quindi ottenere con l'ausilio
della forza pubblica il rilascio dell'immobile detenuto dal conduttore il cui contratto sia
scaduto.
Dunque molti proprietari preferirono non locare.
Ragion per cui il legislatore prima del 92 è tornato sui suoi passi con la legge sugli
accordi in deroga, e poi nel 98 ha introdotto l'attuale disciplina che ricalca quella che
dal 78 vige per gli immobili a uso commerciale.
Il canone è frutto di domanda e offerta, di libera determinazione, quello che viene
vincolato è la durata: 4+4 con il solito meccanismo che abbiamo visto prima per il
rinnovo o lo scioglimento.

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Comodato
Contratto reale

È importante non per la sua rilevanza economica che è marginale ma perché è il prototipo
dei contratti gratuiti (unilaterali)
Art. 1803 e seguenti codice, fare dal codice!
Il comodato è un contratto contratto godimento ed è un contratto con il quale una parte, il
comodante, consegna all'altra, comodatario, un bene mobile o immobile, con l'obbligo per il
comodatario di restituire la medesima parte.
È un contratto per sua natura gratuito.
La parte consegna all'altra: questa è la sua natura.
Il comodato è un contratto reale: è la prima volta che sentite questa formula, che
significa? Contratto reale non è a effetti reali, a effetti reali quando è traslativo, se trasferisce
quindi la proprietà, altri diritti reali, diritti di natura personale ed è assoggettato al principio
consensualistico.
Il contratto è reale quando il procedimento di conclusione del contratto è aggravato rispetto
ai procedimenti ordinari (scambio di proposta e accettazione)
È aggravato perché si conclude solo al momento della consegna.
Perchè il sorgere del vincolo è posticipato al momento in cui il comodante consegna il bene?
La ragione è legata al carattere gratuito del comodato. Questo è apparso al legislatore tale
da rendere l'impegno di dare il comodato, obbligazione di consegnare, non sufficientemente
seria. Il ragionamento è stato questo: che incentivi ha il comodante ad adempiere alla sua
obbligazione di consegnare visto che non otterrà nulla in contropartita dal comodatario.
Allora a testimonianza della serietà del vincolo facciamo sorgere il vincolo solo dopo che il
comodante ha effettuato la sua prestazione, consegnare.
Prima consegni e poi sorge il vincolo.
Ricordate poi di dire che:
● è gratuito e tutto quello che c'è da dire sulla gratuità ovvero : gratuità non è liberalità,
gratuità si potrebbe inserire in un'operazione economica più grande come contratto
di comodato collegato negozialmente a contratto di fornitura di servizi ad esempio fai
la tariffa telefonica ti do in comodato lo smartphone ecc.
● Realtà, quindi quello che abbiamo detto ora,
● Norme: 1804 obbligazioni del comodatario, 1805 perimento della cosa, 1809
restituzione, 1808, 1810 comodato senza determinazione di termine finale e qui
abbiamo l'istituto del recesso determinativo che conosciamo.

Deposito
Contratto di devoluzione di beni e servizi
Contratto reale

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È anch'esso un contratto reale, per sua natura gratuito, art.1766 e seguenti.
Il deposito però è un contratto di beni e servizi non di godimento.

Mutuo
Contratto reale (non il mutuo bancario però, quello è con prest.corrispettive)

Art. 1813 definizione. È anch'esso un contratto reale. È chiaro che il mutuo bancario è un
contratto con prestazioni corrispettive attenzione, è oneroso, consensuale, però i mutui
avvengono anche tra familiari, amici ecc. Il marito non chiede interessi alla moglie, alla figlia.
Quindi dato che il mutuo può essere feneratizio, allora in questo caso si concluderà non
quando si raggiunge il consenso tra mutuante e mutuatario, ma quando il mutuante avrà
consegnato la somma di denaro al mutuatario.

[Minuto 57:29 ahah]

Contratti di produzione di beni e servizi


Fateli dal libro, tranne!!! Dal codice il normotipo:

L'Appalto / Contratto d'opera


Art. 1655 definizione appalto. Confrontate l'art. 1655 con l'art. 2222 che da la definizione del
contratto d'opera manuale.
Contratto d'opera manuale e d'opera intellettuale sono entrambi disciplinati disciplinato libro
V, perchè sono la base giuridica del lavoro autonomo. Quindi il libro V disciplinando lavoro e
impresa include due tipologie contrattuali importantissime:
Il contratto di lavoro subordinato, il contratto d'opera manuale e intellettuale che sono la
base del lavoro autonomo e poi ha la disciplina dell'impresa.
Art. 1655 stabilisce che l'appalto è il contratto con il quale l'appaltatore si obbliga "con
organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio" a realizzare "il
compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro"
Guardate il 2222, l'oggetto del contratto è identico cambiano le modalità.
La norma recita: "Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera
o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei
confronti del committente, si applicano le norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia
una disciplina particolare nel libro IV."
Tanto nel contratto d'opera quanto di appalto l'oggetto è realizzare un opera o servizio VS
corrispettivo.
Però! Mentre nell'appalto l'opera e il servizio sono realizzati con lavoro con organizzazione
dei mezzi necessari a proprio rischio, quindi l'appaltatore è un imprenditore, non lo fa lui
personalmente, organizza i mezzi a necessari e si assume lui il rischio; nel contratto d'opera
abbiamo invece un lavoratore, prestatore, che con lavoro proprio e avvalendosi di ausiliari
(non è esclusivamente proprio ma prevalentemente) realizza un'opera o un servizio.
È la differenza tra un'impresa edile o un gruppo di muratori che tinteggiano casa.

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È nella modalità che si coglie la differenza.
Opera manuale è ricalcata nell'appalto vedrete.

Ciao dovete ricordare dell'appalto?


L'appalto era considerato il prototipo di contratto da cui scaturiscono obbligazioni di risultato,
da Luigi Mengoni in poi questa concezione, distinzione, è stata accantonata anche dalla
giurisprudenza ma resta il fatto che l'appaltatore si libera soltanto realizzando l'opera o il
servizio. Ma come? In conformità del progetto e come si suol dire a regola d'arte, ovvero
rispettando tutte quelle leges artis che caratterizzano il tipo di attività, quindi adoperare le
corrette forme di ingegneria edile, informatica perché anche l'attività informatica con cui
un'impresa garantisce a un imprenditore la sicurezza del proprio sistema informatico è
appalto.

Dovete ricordare le norme che riguardano le variazioni del progetto. Le variazioni possono
essere apportate o di comune accordo, o per volontà del committente o dell'appaltatore.
Ovvero siamo agli articoli 1659,1660,1661.
Altra cosa importante: la verifica in corso del contratto art. 1662
L'art. 1662 stabilisce che il committente possa controllare, verificare, l'andamento dei lavori
in corso e se trova inesattezze possa fissare un termine entro il quale debbano essere
eliminate e se a questo termine non si sono eliminate allora il contratto si scioglie.
Altra norma importante: onerosità art. 1664 ve la chiedo io, non tanto gli assistenti,
se parliamo di negoziazione di cui abbiamo parlato ieri.
Perchè è un ipotesi di rinegoziazione legale, qui il legislatore la prevede espressamente e
dice:
"Qualora per effetto di circostanze imprevedibili si siano verificati aumenti o diminuzioni nel
costo dei materiali o della mano d'opera, tali da determinare un aumento o una diminuzione
superiori al decimo del prezzo complessivo convenuto, l'appaltatore o il committente
possono chiedere una revisione del prezzo medesimo. La revisione può essere
accordata solo per quella differenza che eccede il decimo. Se nel corso dell'opera si
manifestano difficolta' di esecuzione derivanti da cause geologiche, idriche e simili, non
previste dalle parti, che rendano notevolmente piu' onerosa la prestazione dell'appaltatore,
questi ha diritto a un equo compenso."

Loro si accordano ma poi se non riescono chiedono al giudice: "La revisione può essere
accordata solo per quella differenza che eccede il decimo."
Ieri invece abbiamo visto il tentativo di costituire un obbligo legale di rinegoziazione an
general sul 1175 e sul 1375.

Poi vedete l'art. 1665 perché è il famoso collaudo: cum laude dal latino.
Il committente riceve in consegna l'operazione o il servizio, lo collauda, lo verifica e lo
accetta. Ovvero lo promuovo a pieni voti (questo si intende con cum laudo 'con lode').
Ovviamente se prendete in consegna e non vi riservate di collaudare è considerato
accettato. Quindi tutte le difformità che erano presenti alla consegna non vi potete
lamentare. Occhio 👁!

Altre norme importantissime sono l'art.1667 e l'art.1668: l'appalto come la vendita prevede
una garanzia. Se l'opera o servizio dovessero manifestare dei difetti di conformità nei 2 anni

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successivi al corso del contratto, potete chiedere all'appaltatore di eliminare questi difetti,
oppure si può domandare la risoluzione del contratto, art. 1668.
Art. 1669 riguarda invece la garanzia in casi di edifici, l'edificio per sua natura dura allungo e
quindi il periodo si allungo al decennio.
Infine dovete fare il recesso unilaterale art.1671 e abbiamo finito.

Trasporto
Il trasporto fatelo dal libro, ma dovete vedere dal codice l'art. 1681 perché è cruciale. Il
trasporto come sapete è: o di persone o di merci. Nel trasporto merci abbiamo: il mittente,
da una parte, il vettore, dall'altra parte, e la merce che deve essere commissionata al
destinatario, che è quindi il terzo.
Il 1681 lo abbiamo citato tante volte perché è la positivizzazione dell'obbligo di protezione. Il
legislatore stabilisce che il vettore non risponde solo se non trasferisce il passeggero nel
giorno e nei tempi concordati, ma anche se pur eseguendo la prestazione nel corso corso
essa si sono verificati danni alla persona o ai beni.
Ricordatevi anche il 2087, altra ipotesi di obbligo di protezione.
Ve lo domando sia se vi chiedo gli obblighi di protezione sia se vi chiedo la sentenza delle
sezioni unite del 2008 che si era preoccupata del cosiddetto danno non patrimoniale da
inadempimento.
Per il trasporto di merci il 1692,1693,1694 ricordateveli, da questi emerge che la
responsabilità del vettore di merci è ipotesi di responsabilità ex recepto, quelle ex recepto
sono ancora più severe di quelle contrattuali. Sono le ipotesi in cui il debitore non va esente
da responsabilità provando che la prestazione è diventata impossibile per causa a lui non
imputabile, ma solo se prova determinate cause di responsabilità; è esonerato se prova il
fortuito, un fattore oggettivo e assoluto, è il caso Imprevedibile a chiunque, così come la
forza maggiore è la massima insuperabile.
Nel diritto romano alla responsabilità ex recepto erano assoggettati tutti quei rapporti con
canaglie, categorie sociali brutte.
Deposito in albergo è anche assoggettato a responsabilità ex recepto come le cassette delle
banche.
Sapete quando sono andate esenti da responsabilità le banche per violazione delle cassette
di sicurezza? Dominazione nazista, andavano in banca e facevano aprire le cassette degli
ebrei, li essendo forze militari sono state considerate forze maggiori.
Oppure alluvione di Firenze, l'Arno esonda e sommerge di fango la città. Sono andati perduti
i tuoi titoli di stato? Beh ha esponendo l'Arno. Quindi si tratta di casi limite.

Deposito

Dal codice dovete studiarlo, sono una decina di articoli. Al pari del comodato e del mutuo è
uno dei pochi contatti reali, per sua natura il deposito è gratuito; quante volte vi è capitato di
lasciare il vostro cane al vicino di casa? [ALICE MAI]

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Oppure pensate a questa ipotesi: partite e lasciate la moto all'amico così non sta sotto casa
incustodito: questi sono depositi, sono gratuiti. Ecco perché reali.
Dovete studiare: la presunzione di gratuità; il 1769 ovvero la responsabilità del depositario
incapace e il 1780.
Art.1780: se il depositario detentore perde la detenzione è liberato se prova che è accaduto
per causa a lui non imputabile ma deve avvisare subito controparte.
Art.1782: deposito irregolare. Perché irregolare?
Allora il deposito è congenito così:
Deposito: Contratto reale, per sua natura gratuita, con cui una parte, depositante, consegna
al depositario un bene mobile con l'obbligo di custodire e restituire per il depositario.
Qual'è la prestazione principale del deposito? Se depositate volete liberarvi del bene.
Il servizio è: prendere in detenzione, custodire, restituire.
Nel deposito irregolare il depositario, attenzione!, acquista la titolarità, perché si tratta di
denaro o di beni fungibili, e deve restituire non gli stessi beni ma il tantundem eiusdem
generis et qualitatis (trad. "lo stesso ammontare di generi della stessa qualità") l'ipotesi è il
deposito bancario. Il cliente che deposita denaro in banca attribuisce la titolarità di quelle
somme alla banca, la banca tramite le somme eroga credito e altre operazioni. Ha propri
capitali ma fanno anche questo con la raccolta di risparmio.
Il conto corrente è quel contratto che stipulate con la banca accanto al deposito e in cui la
banca vi offre i servizi, Il cliente con questo può prelevare le somme in qualsiasi momento, a
differenza di deposito vincolato.
Proprio perché il cliente fa un contratto di conto corrente, di deposito irregolare grazie al
quale la banca diventa proprietaria delle somme e deve restituire il tantundem, avete
interessi minori, diventate creditori, mentre se è un deposito regolare in cui stabilite che
dopo tot dovete avere le somme, pagate interessi attivi più alti.
Il 1782 importantissimo perché è il modello del deposito bancario.

Del deposito in albergo fate:


Responsabilità forfettaria delle cose depositate in albergo: art. 1783.
Art. 1785: responsabilità ex recepto. Esente solo se prova che le cose del cliente sono state
distrutte o sottratte per forza maggiore, natura delle cose o colpa del cliente. Furto di un
dipendente o cliente: risponde. Assalto con i kalashnikov : non risponde, forza maggiore.
Badate il 1218 è severo, ma qui in ex recepto ancira di più perché l'impossibilità è tassativa,
solo i casi dettati dal 1785.

Magazzini generali: art. 1787 anche qui ex recepto.

Contratti di cooperazione: altra grande famiglia


importante di contratti.
Già li conoscete in realtà: Il mandato sta alla base dei rapporti gestori, rapporti gestori
significa amministratori, dirigenti, attività di management.

Il mandato

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È l'unico di averti contratti che dovete fare da codice. Art. 1703 definizione.
Allora dei contratti tipici i più richiesti sono nell'80% dei casi: appalto, vendita,
locazione, mandato. Attenzione non vi nascondo che alcuni chiedono anche agenzia,
mutuo, deposito, comodato, ma non con l'approfondimento che ci si aspetta per
questi che vi ho sopra elencato.
Allora del mandato fate: 1703, 1704 (mandato è senza rappresentanza, la rappresentanza è
frutto della procura art. 1392).
Mi raccomando dite così:

Il mandato è: Contratto di cooperazione, è un contratto con prestazioni corrispettive (anche se potrebbe


essere gratuito)
è quel contratto con il quale una parte, mandatario, si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto
del mandante. Anche 'in nome' se c'è la procura.

Quando è per conto c'è il problema del trasferimento: gli effetti degli atti compiuti dal
mandatario si producono nella sfera giuridica del mandatario e quindi li deve trasferire.
L'obbligo di ritrasferimento non è necessario se gli atti compiuti portano all'acquisto di beni
mobili o crediti, in questo caso siamo nell'ambito degli articoli 1705, 1706 che dovete fare
benissimo.
Art. 1705 comma 2: nel caso di diritti di credito il mandante può esigere la prestazione dal
terzo senza che il mandatario gli debba trasferire i diritti di credito. Stesso cosa se l'atto del
mandatario porta all'acquisto proprietà di beni mobili, il mandante può ricavare il bene
direttamente dal venditore.
Trasferimento è imprescindibile se si stretta dell'acquisto della proprietà di beni immobili e
mobili registrati, circolazione formale. Bisogna fare un atto di trasferimento poi trascritto o
iscritto, non si scappa. Obbligo del trasferimento è un obbligo a contrarre. Il mandante ha la
tutela, se il mandatario è inadempiente a questo obbligo, del 2932.
A questo argomento ci si arriva:
A) Dal mandato
B) Rappresentanza
C) Obbligo di contrarre

"Mi parli dell'obbligo di contrarre" allora dite:


È una particolare forma di obbligazione che dovrebbe essere un obbligazione infungibile per definizione, perché qui la
prestazione consiste nel dare consenso e nessuno può sostituirsi al diretto interessato nel prestare consenso, ma il
legislatore dall'alto del suo potere, ha deciso che possa essere eseguita in natura anche questa prestazione infungibile.
La principale fonte dell'obbligo a contrarre è il preliminare ma non solo, anche il mandato se senza rappresentanza.

Poi dovete ricordare art.1708: l'articolo distingue tra mandato generale e speciale.
Il generale riguarda tutti gli atti di ordinaria amministrazione.
Quello speciale serve per compiere quelli di straordinaria amministrazione: deve essere
specificato che la collega può acquistare l'immobile per suo nome e mio conto.

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Poi studiate art.1709, 1710, 1713 obbligo di rendiconto che deve fare il mandatario; 1719,
1720, 1722 cause di estinzione.

Se vi chiediamo ricorda qualche contratto fiduciario? Si: Mandato, opera intellettuale,


somministrazione.
Questo lo vedere dall'art.1722:
"Il mandato si estingue:
1) per la scadenza del termine o per il compimento, da parte del mandatario [1712],
dell'affare per il quale è stato conferito(2);
2) per revoca da parte del mandante [1723 ss.];
3) per rinunzia del mandatario [1727] ;
4) per la morte, l'interdizione o l'inabilitazione [415 ss.] del mandante o del mandatario
[1723; 1728].
Tuttavia il mandato che ha per oggetto il compimento di atti relativi all'esercizio di
un'impresa non si estingue, se l'esercizio dell'impresa è continuato, salvo il diritto
di recesso delle parti o degli eredi [184 disp. att.]."

Della commissione voglio solo la definizione, è il mandato ad acquistare o a vendere :


art.1731

Contratto di Agenzia, voglio:


definizione
È un contratto di cooperazione, consensuale, con prestazioni corrispettive, con cui l'agente si obbliga a promuovere
la conclusione di contratti per conto del preponente.
Promuovere! Il contratto lo conclude il preponente, a meno che non sia munito di
rappresentanza. Se non la ha promuove, accaparra clienti, procacciatore di clienti.
Nella sua forma base promuove, quindi ha diritto alla provvigione quando il contratto è stato
concluso per il suo tramite.
Dovete ricordare: art.1746 obblighi agenti; 1748 diritti agente; art. 1751 indennità in caso di
cessazione del rapporto (l'agente non ha un rapporto di lavoro con il proponente ma ha un
rapporto stabile, quando si scioglie allora ha diritto a un'indennità di natura provvigionale,
questa è legata al fatto che l'agente ha ampliato la clientela); art. 1751 bis prevede la
possibilità di patto di non concorrenza.
Il 1751 bis lo potete usare sia come ipotesi di patto, io vi chiedo : "Che differenza c'è tra
patto e clausola?" voi allora dite: "La clausola è un frammento del regolamento contrattuale
non dotato di autonomia, l'eliminazione della clausola potrebbe determinare [1:49:59 forse
dice "nullità"] se è essenziale; il patto invece è una porzione dotato di autonomia, incluso o
eliminato senza inficiare sulla validità del contratto, può essere nullo senza che venga meno
il contratto.
Poi potete usare il patto di non concorrenza come esempio di fonte di obbligo di non fare.
L'agente si obbliga e va pagato per obbliga per un lasso di tempo che non possa essere
superiore a 2 anni successivi alla conclusione del contratto, a non svolgere la funzione di
agente in quell'area per i competitor.
Obbligazione di non fare remunerata.

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Contratti Contratti finanziamento:
Mutuo, leasing (libro + quello che abbiamo detto; ricordatevi che è stato dopo anni
positivizzato nel 2017 con una legge sulla concorrenza per 2018, disciplina compiuta e
criticata)

Contratti bancari :
Deposito bancario, apertura di credito, anticipazione, sconto per i contratti bancari.
Sono bancari quei contratti che possono essere stipulati solo da banche, il mutuo può
essere fatto non solo dalle banche.

Contratti aleatori:
Dal libro (codice un casino) le assicurazioni, le approfondite a concorrenza e diritto
contrattuale europeo, commerciale e LM56, magistrale vocazionale di finanza, diritto
dell'economia.
Dovete sapere mi raccomando che sapete contratto di assicurazione: danni, responsabilità
civile RCA (variante danni), vita.
Assicurazione sulla vita: art.1882 e seguenti c.c, disciplinata a che gli Codice assicurazioni
private, dlgs 2005 modificato UE.
Ass. Danni persegue una causa indennitaria, serve a neutralizzare rischi del sinistro, danni
all'assicurato e danni patrimoniali, pagare gli altri.
Ass.vita segue invece una causa previdenziale: collegata ad eventi x della vita, danni sul
lavoro, malattia, erogazione pensione.
Previdenza legata a eventi di vita. C'è anche evento morte, contratto a favore di terzi, pagato
agli eredi.
C'è anche però ripeto quella Inter vivos, quando andate in pensione.
Si fanno piani di accumulo: pagate tot. All'assicurazione che poi al momento ve le eroga.
C'è un rischio però: che l'assicurato muoia prima di avere la somma, quindi rimane la
aleatorietà.

La vendita:
Contratto di scambio, modello che ha tenuto presente per regolare il contratto in generale, il
referente socio economico che ha adottato.
È un contratto con prestazioni corrispettive, consensuale, ai sensi dell'articolo 1470 è il
contratto con il quale una parte, il venditore, trasferisce la proprietà di un bene o diritto reale
o personale, verso il corrispettivo, un prezzo.

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Se è una vendita di specie, o riguarda diritti determinati (cessione del credito) si applica
principio consensualistico, è a effetti reali; art. 1378 se è di genere e quindi il trasferimento è
conseguente all'obbligazione di consegnare o di individuare, vendita a effetti obbligatori.
"Mi parli dell'obbligazione a effetti obbligatori?" Risposta: Alludiamo vendita beni di
genere o di cosa altrui
Art.1471: alcuni divieti di acquisto. Esempio: Amministratori pubblici non possono rendersi
acquirenti di beni che devono alienare in qualità di amministratori di enti pubblici. Pensate al
comune di Palermo che deve alienare un bene del patrimonio disponibile, il sindaco non si
può rendere acquirente. Così come il mandatario non si può rendere acquirente di beni che
deve alienare per il mandante, o il tutore non può essere acquirente di beni che deve
alienare in nome e per conto dell'interdetto o minore sprovvisto di genitori.
Determinazione del prezzo, certo è rimesso alla libertà dei privati, però quando il venditore
vende professionalmente beni di un determinato tipo, potrebbe darsi che il contratto non
specifichi il prezzo, allora il prezzo in questo caso c'è, non è nullo per indeterminatezza
dell'oggetto, è il prezzo usualmente praticato nel luogo in cui il venditore abitualmente opera,
o se ci sono quotazioni di quel bene in borsa in quel giorno.
Art.1475 : la vendita è sempre a spese del compratore. Nelle vendite immobiliari, le spese
notarili, sono tutte a carico del compratore.
Art. 1476: ve la chiedo spesso, non potete tentennamenti, sono le Obbligazioni del
venditore.
Qui vedrete che il legislatore non è stato preciso, chiama obbligazioni prestazioni che non
sono tutte di natura obbligatoria, perché stabilisce che:
1. Il venditore ha l'obbligo di consegnare la casa al compratore, se è di specie è una
prestazione secondaria (qui vi chiediamo il principio res perit domino), se è di genere
è quella principale, effetto traslativo.
2. Il venditore è obbligato a procurare la proprietà se l'acquisto non è un effetto
automatico del contratto: si tratta di vendita di cosa altrui.
3. Qui vediamo che c'è una garanzia non è un obbligazione: garantire il compratore
contro l'evizione e i vizi. Come ricorderete dalle prime lezioni sulle obbligazioni e
contratto, la garanzia è una forma di attribuzione diversa dalle obbligazioni; perchè
mentre l'obbligazione è una forma di garanzia intermediata, l'utilità finale è prodotta
dal debitore, la garanzia è una forma di attribuzione di utilità non intermediata. Qui
qual'è utilità!? Evizione: non perdere il diritto, come vedrete, il compratore è Evitto
quando perde, non quando rischia di perdere, il diritto acquisito per colpa di un diritto
prevalente altrui. Esempio: lei acquista per prima ma trascrive dopo di me che ho
acquistato però dopo, io prevalgo. Con l'evizione il compratore perde il diritto,
quando il venditore garantisce contro l'evizione vuole attribuire al compratore un
utilità che è quella di non subire le conseguenze della perdita della titolarità del bene.
Ma il venditore si può obbligare a evitare che il compratore perda il diritto? No!! Può
essere solo garantita, se non conservi il diritto io ti sollevo dalle conseguenze
negative perché l'effetto della garanzia è la possibilità di risolvere il contratto e
domandare la restituzione del prezzo al venditore. Stessa cosa per i vizi ovvero
difetti, difformità. La garanzia copre anche vizi occulti, ovvero quelli che non sono
manifesti alla data in cui il contratto è stato concluso. I due rimedi che da la garanzia
( art. 1492) sono: actio redhibitoria( risoluzione), actio quanti minoris (parossitona,
accento sulla penultima).

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Art.1477 obbligo di consegna: la cosa deve essere consegnata nello stato in cui si trova al
momento della vendita. Questo conferma quello che abbiamo detto prima.
Secondo comma 1477: A meno che le parti non abbiano stabilito diversamente, la cosa
deve essere consegnata insieme agli accessori, ai frutti.
Terzo comma: deve essere consegnato anche il Titolo.

Art.1478: vendita di cosa altrui. Qui il legislatore aveva due scelte: o decreto che la vendita è
nulla per impossibilità dell'oggetto, non si può trasferire un diritto di cui non si è titolari,
impossibilità giuridica; o la regolo.
Il legislatore stabilisce che si tratta di una vendita valida a effetti obbligatori, il venditore è
obbligato a procurare la proprietà al compratore.
Sapete perché scelse questo? Perché non è così facile stabilire, come vi ho spesso detto,
chi sia il reale titolare di un diritto, nemmeno nel mercato immobiliare, anche la trascrizione
non è certa, potrebbe essere annullabile o nullo quel contratto.
È la scelta più saggia. Ma come va il venditore ad adempiere? Adempie acquistando il diritto
dal reale titolare. Dal momento in cui lo acquista questo diritto entra direttamente nella sfera
giuridica giuridica del compratore perché c'è il contratto di vendita.
La vendita di cosa altrui è l'altra grande ipotesi di vendita a effetti obbligatori insieme alla
vendita di cosa di genere.
Tuttavia se il compratore è in buona fede potrebbe, prima che il venditore gli procuri la
proprietà, sciogliere il contratto. Ed è logico perché il compratore in virtù del principio
consensualistico era convinto di esser subito entrato nel possesso, aveva il legittimo
affidamento di essere già titolare.
Non è detto che il venditore ce la faccia, sì in questo caso c'è il risarcimento del danno ma il
compratore può evitare tutto ciò domandando la risoluzione del contratto: art. 1479 norma
importantissima.
Io vi chiedo ma il compratore in conseguenza della risoluzione cosa può domandare? Il
prezzo che gli ha pagato.
Dunque il compratore risolve il contratto, chiede il rimborso del prezzo (che si può chiedere
anche se il bene si è deteriorato) o e poi potrà domandare il risarcimento del danno se il
venditore era a conoscenza di ciò, se è in colpa, potrà chiedere secondo comma del 1479, il
rimborso di tutte le spese fatte per concludere il contratto o per il bene, necessarie
(indispensabili per la conservazione del bene) e utili ( per goderne meglio) , e anche quelle
voluttuarie se il venditore era in mala fede ( sono quelle per far acquistare valore).
Esiste anche la vendita di cosa parzialmente altrui art. 1480. Tizio vi vende un bene ma è
contitolare quindi scoprite di essere proprietari pro quota.
Il 1480 da al compratore un alternativa: o risolve il contratto con tutte quelle conseguenze
viste prima, o chiede la riduzione del prezzo.

Art. 1481 importante ipotesi nella quale il compratore è legittimato a sospendere il


pagamento del prezzo se c'è un rischio oggettivo, che un terzo rivendichiamo il bene,
naturalmente se il compratore era ignaro.
Se viene eritto abbiamo violazione del contratto, 1460.
Qui si fonda sul rischio di inadempimento.
Stessa cosa 1482: scoprite che il bene è gravato di pegno e ipoteca. Rischio di rivendita.

Art. 1483: evizione. Qui si perde il diritto per la prevalenza del diritto di un terzo.
Qui la tutela è quella del 1479.

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Evizione può essere parziale 1484: i rimedi sono quelli previsti per la vendita di cosa
parzialmente altrui.
Quando però il compratore viene chiamato in giudizio dal terzo (così viene evitto, venendo
chiamato in giudizio) ha un onere: art.1485. L'onere è quello di chiamare in giudizio il
venditore.
Se il venditore dimostra che vi erano delle ragioni di diritto per cui si poteva evitare la
prevalenza del terzo, il compratore perde garanzia.
Il compratore perde la garanzia anche se ammette che il terzo è prevalente e non dimostra
che non poteva dedursi prima.

La garanzia anche se le parti non hanno stabilito nulla a riguardo, entra nel contratto di
vendita. È elemento naturale.

Le parti se decidono possono però limitare o escludere la garanzia.

Se vi chiediamo: "Quali sono gli elementi naturali del contratto?"


Voi direte: sono quei contenuti contrattuali previsti nella disciplina dei contratti tipici, che
entrano a far parte del regolamento contrattuale a meno che le parti non decidano di limitarli
o escluderli.

Tuttavia se anche venditore e compratore avessero escluso garanzia per evizione e il


compratore subisce evizione, avrà comunque diritto al rimborso del prezzo e delle spese.
Se anche lo avessero escluso, l'art.1488 prevede che comunque il compratore abbia diritto
almeno a recuperare le spese.
Ma perché? È un contratto squilibrato a favore del venditore, ma la cosa fondamentale è che
è indebito oggettivo, anche se ho rinunciato me lo devi restituire perché è uno spostamento
di ricchezza ingiustificato. Quindi ex art.2.033 mi devi restituire prezzo e spese.
Art. 1489 prevede ipotesi in cui il bene sia gravato da diritti reali di godimento su cosa altrui,
o personali, locazione, che non sono stati dichiarati all'atto della vendita e riducono il
godimento libero del bene. In questo caso il compratore può ottenere o la risoluzione del
contratto o la riduzione del prezzo

Garanzia per vizi 1490 e seguenti. Vizi sono difetti di conformità. Tutti i vizi sono rilevanti?
No!
Devono esserci 2 requisiti:
Il vizio deve essere:
A) tale da rendere il bene inidoneo all'uso per cui è stato acquistato
B) O tale da ridurre il valore
Se non ha questi requisiti i vizi rientrano nell'alea naturale, non sono rilevanti.
Inoltre, art.1491, deve essere occulto, sconosciuto quando è stato concluso, non poteva
essere conoscibile, se no non vale garanzia se poteva essere già rilevato.
Le parti anche qui potrebbero escludere o eliminare garanzia.
Contenuto della garanzia: qualora il bene sia viziato il compratore può invocare actio
redhibitoria o riduzione del prezzo. Quando agisce per la risoluzione rende irrevocabile la
scelta.
Se il bene è perito in conseguenza dei vizi, l'unico rimedio è la risoluzione.

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Se è perito per caso fortuito o colpa del compratore, o il compratore bene lo ha alienato, si
può invocare solo riduzione del prezzo, anche però risarcimento e risoluzione.
Il risarcimento è regolato dal 1494. Abbiamo 2 forme:
Può essere domandato il risarcimento che né la risoluzione né la riduzione del prezzo
eliminano. Esempio: lucro cessante.
Art.1494 prevede che il venditore vada esente solo se è in grado di dimostrare di aver
ignorato senza sua colpa, l'esistenza del vizio.
Poi altra ipotesi, secondo comma: i danni prodotti dal vizio.
Es: Vendo le mucche e le mucche sono portatrici di un virus che fa perdere a Tizio il gregge.
Tanto actio redhibitoria, quanto actio quanti minoris, quanto il risarcimento del danno, sono
assoggettati a termini rigorosi posti dall'art.1495.
Passaggio fondamentale: tutte le garanzie hanno tempo di durata, traccia la rilevanza del
giudizio. Più tempo passa più il rischio che i vizi si manifestano sale, dobbiamo circoscrivere
il tempo entro il quale il venditore cade in responsabilità.
Questo arco è 1 anno dalla consegna.
Terzo comma 1495: tutti i vizi che si manifestano entro l'anno della consegna sono a carico
del venditore, tutti i vizi dopo 1 anno e un giorno sono alea naturale.
Attenzione: l'articolo parla di questo termine come un termine prescrizionale, ma non lo è!
Ricordatevi che la caratteristica della prescrizione è: che il termine decorre dal giorno in cui
può essere fatto valere. Io vi domando ma come fate a invocare questi 3 rimedi se non
sapete che c'è il vizio.
È un termine di durata non ci sono dubbi.
Il comma 1 art. 1495: introduce termine decadenziale:
Impone un comportamento, la denuncia, è essenziale perché così si può verificare in modo
più affidabile.
Deve denunciare entro 8 giorni dalla scoperta se no decade.
Non bisogna denunciare solo se il venditore riconosce il vizio.
Ultima ipotesi: art.1497.
Vizio è un difetto in negativo, se non ha caratteristiche che dovrebbe avere.
La mancanza di qualità è un difetto in positivo, es: mi avevi promesso che il software faceva
tante x cose e invece ne fa mezza.
In caso di vizio di qualità il rimedio è la risoluzione del 1453.
In caso di mancanza di qualità promesse o essenziali, è quella quella 1453 non l'actio
redhibitoria.
Attenzione questa azione ordinaria di risoluzione è assoggettata comunque ai termini del
1495.
Comunque il compratore deve denunciare entro 8 giorni dalla scoperta e devono trattarsi di
difetti che emergono entro l'anno dalla consegna.

Dottrina e giurisprudenza hanno inventato un ulteriore figura: aliud pro alio datum, significa
una cosa per l'altra.
Ovvero quando il difetto di qualità è tale da rendere quel bene merceologicamente diverso.
Radicale, da una cosa è un altra cosa.
In questo caso si può ricorrere alla risoluzione ma non assoggettata ai termini 1495.
La giurisprudenza ha voluto salvaguardare i casi di vizi più significativi dai termini draconiani
del 1495.
Art.1498 abbiamo la disposizione sul pagamento del prezzo. Comma 2: salvo usi contrari il
pagamento deve avvenire al momento e nel luogo della consegna.

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Art.1499 la conoscete, è la norma sugli interessi compensativi, cioè quando la vendita è
immediatamente traslativa riguardo un bene fruttifero che viene consegnato e il compratore
ha un termine per il pagamento prezzo.
Scattano gli interessi.

Fate anche vendita con patto riscatto 1500 e seguenti.


Vendita di beni mobili Art. 1510 e seguenti.
Vendita con riserve di proprietà 1523 fino 1526.
Fatemi bene sono chiesti spesso.

Monito fine corso :


Datevi un tempo e fate l'esame, non procrastinate troppo perchè non sentirete mai il
controllo della materia, una materia come Diritto Privato non si ha la percezione di
controllarla tutta mai.

Non bocciatevi da soli !

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