Il contratto estimatorio viene utilizzato nei rapporti fra fornitori e rivenditori, quando il rivenditore non
vuole accollarsi il rischio, proprio della vendita, di dover pagare al fornitore la merce che rimane invenduta
dopo un certo periodo di tempo.
Il contratto estimatorio è un contratto reale in quanto si perfeziona con la consegna della merce
all’accipiens: l’accipiens acquista il potere di disporre delle cose ricevute, benché queste restino di
proprietà del tradens fin quando il primo non le ha rivendute o non ne ha pagato il prezzo.
I creditori dell’accipiens non possono sottoporle a pignoramento o sequestro fino al pagamento del prezzo,
in quanto esse continuano ad essere di proprietà del tradens.
Tali azioni possono essere però esercitate dai creditori del tradens, determinando così la fine anticipata del
contratto estimatorio.
L’accipiens non è liberato dall’obbligo di pagare il prezzo, anche quando la mancata restituzione dipende da
causa a lui non imputabile; ne consegue che, in deroga al principio res perit dominio, con la consegna della
cosa tutti i rischi passano a carico dell’accipiens; quest’ultimo non è obbligato a promuovere la vendita
delle cose ricevute.
Tipica del contratto di somministrazione è “la disciplina del quantum” delle singole prestazioni. Le parti
possono anche omettere di specificare in contratto l’entità della prestazione ed in tal caso s’intende
pattuita quella corrispondente al normale fabbisogno del somministrato al momento della conclusione del
contratto.
Se le parti hanno stabilito limite massimo e minimo: spetta al somministrato stabilire l’entità.
Il prezzo, se non è stabilito dal contratto, si determina secondo le regole della vendita (art. 1474 c.c.)avendo
riguardo al tempo della scadenza delle singole prestazioni ed al luogo in cui queste devono essere eseguite
(art. 1561):
- Prezzo normalmente praticato dal somministrante;
- Prezzo di borsa o di mercato, se esistente;
- Riferimento in contratto al “giusto prezzo”: disposizioni precedenti o determinazione di un terzo,
individuato in contratto o scelto ex post;
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- Il termine di scadenza delle singole prestazioni si presume pattuito nell’interesse di entrambe le
parti (né il somministrato può esigere la prestazione ante termine, né il somministrante può
pretendere il pagamento ante termine).
- Se il somministrato ha facoltà di fissare le singole scadenze, deve dare comunicazione delle
determinazioni al somministrante con congruo preavviso.
Inadempimento:
Art. 1564: in caso di inadempimento di una delle parti relativo a singole prestazioni, l’altra parte può
chiedere la risoluzione del contratto se l’inadempimento ha notevole importanza e fa venir meno la fiducia
nell’esattezza dei successivi adempimenti.
La disciplina tuttavia ha carattere dispositivo e viene spesso derogata dagli enti concessionari di pubblici
servizi con clausole che prevedono la risoluzione di diritto del contratto e la sospensione della fornitura
qualora l’utente non provveda al pagamento di una singola bolletta entro un breve periodo dalla scadenza.
Fra i patti che le parti possono inserire nel contratto la legge disciplina:
1. Il patto di preferenza (art. 1566): patto con cui il somministrato si impegna a preferire il
somministrante in caso di stipulazione di un nuovo contratto di somministrazione per lo stesso
oggetto.
2. Il patto di esclusiva (art. 1567):
- A favore del somministrante: il somministrato non può ricevere da terze prestazioni della stessa
natura né provvedere con mezzi propri alla produzione delle cose somministrate;
- A favore del somministrato: il somministrante non può, nella stessa zona, compiere prestazioni
della stessa natura di quelle dedotte in contratto con il somministrato, verso altri soggetti.
Se il somministrato ha assunto l’obbligo di promuovere la vendita delle cose di cui ha esclusiva,
risponde del danno da inadempimento anche se ha eseguito il contratto rispetto al quantitativo
minimo in esso fissato.
Si applicano alla somministrazione, in quanto compatibili, le norme che disciplinano il contratto cui
corrisponde la singola prestazione.
Somministrazione a tempo indeterminato: le parti possono recedere con preavviso nel termine pattuito, o
secondo gli usi, o in mancanza entro il termine congruo avuto riguardo alla natura della somministrazione.
LA CONCESSIONE DI VENDITA:
Non è un contratto tipizzato dal legislatore, ma un contratto socialmente tipico.
Il concessionario si impegna ad acquistare dal concedente i suoi prodotti, il concedente, generalmente, si
riserva il diritto di accettare o rifiutare gli ordini del concessionario.
La disciplina applicabile alla concessione di vendita si rinviene nelle norme dettate per il contratto di
somministrazione:
- Art. 1373: è possibile il recesso in corso di rapporto, privo di effetto per le prestazioni già effettuate.
- Art. 1458: la risoluzione per inadempimento non si estende alle prestazioni già effettuate.
Qualora il contratto si estinguesse vi è la necessità di tutelare gli investimenti del concessionario dal recesso
unilaterale o dal mancato rinnovo del produttore.