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DIRITTO COMMERCIALE
Prima parte
LA VENDITA
- La vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa
o di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo
Vendita = contratto consensuale, si perfeziona col semplice accordo delle parti, senza
che siano necessari la consegna della cosa venduta o il pagamento del prezzo.
1) Vendita reale = il consenso delle parti è di regola su ciente perché la proprietà della
cosa si trasferisca dal venditore al compratore, con conseguente passaggio in testa a
quest’ultimo del rischio di perimento ( e etti reali immediati ).
2) Vendita obbligatoria = in questo caso gli e etti reali della vendita si producono in un
momento successivo alla stipulazione del contratto senza che occorra un ulteriore
manifestazione di volontà ( e etti reali di erenti )
Tipologia di vendita
- Vendita cose generiche : in tale vendita di cose determinate solo nel genere, la
proprietà passa al compratore con individuazione che consente di isolare le cose che
formano oggetto della vendita
- Vendita cose future : il compratore ne acquista la proprietà non appena la cosa viene
ad esistenza purché si tratta di cose individuate tale vendita è nulla se la cosa non
viene ad esistenza
Le obbligazioni principali :
Consegna
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La cosa deve essere consegnata nello stato in cui si trova al momento della vendita
(obbligo di custodia no alla consegna)
Vendita su documenti
Quindi tale vendita è realizzata mediante il trasferimento dei suddetti titoli rappresentativi
dato che il possesso degli stessi consente al dato che il possesso degli stessi consente al
compratore di ritirare la merce o di rivenderla.
La legge distingue 3 momenti nella disciplina della garanzia per evizione: il pericolo di
evizione, l’evizione minacciata e l’evizione compiuta.
Il pagamento non può essere sospeso se il pericolo di evizione era noto al compratore al
tempo della vendita.
Evizione minacciata : il compratore chiamato in giudizio dal terzo deve a sua volta
chiamare in causa il venditore, dato l’evidente interesse di questi a far respingere la
domanda del terzo.
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Evizione compiuta
Subita l’evizione con il passaggio in giudicato della sentenza a favore del terzo il
compratore ha diritto al risarcimento dei danni subiti.
2) Evizione parziale : il compratore ha diritto solo ad una riduzione del prezzo oltre al
risarcimento dei danni.
Il venditore deve garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendono
inidonea all’uso cui è destinata o ne diminuiscono in modo apprezzabile il valore
La garanzia copre solo i vizi occulti e ciò solo quelli non conosciuti e non facilmente
riconosciuti dal compratore al momento dell’acquisto.
1) Risoluzione del contratto con conseguente rimborso integrale del prezzo e delle spese
sostenute.
2) Semplice riduzione del prezzo in rapporto al minor valore a causa dei vizi.
Mancanza di qualità
È la garanzia che sussiste quando la cosa venduta non ha le qualità promesse ovvero
quelle essenziali per l’uso a cui è destinata.
Tale garanzia, di usa nel commercio di beni strumentali o di beni di consumo di lunga
durata, deve essere espressamente pattuita, salvo che non sia dovuta in forza degli usi.
Garanzia di conformità
Viene applicata quando la vendita ha per oggetto beni di consumo e cioè qualsiasi bene
venduto da un imprenditore ad un consumatore.
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Nelle vendite commerciali soprattutto quando non è possibile l’esame prevenuto della
merce è di usa l’utilizzazione di particolari tipologie di vendite, come :
- Vendita a prova
- Vendita su campione
Singole tipologie
1 Vendita con riserva di gradimento : è una vendita che si perfeziona solo dopo che il
compratore ha esaminato la merce ed ha comunicato al venditore che la stessa e di suo
gradimento. Tale giudizio deve però essere compiuto nel termine stabilito dal contratto o
entro un termine congruo ssato dal venditore.
2 Vendita a prova : è una particolare tipologia di vendita dove il contratto è sottoposto alla
condizione sospens. che la merce abbia le qualità pattuite o sia idoneo all’uso.
3 Vendita su campione : è una particolare tipologia di vendita dove dalla merce oggetto
della vendita viene prelevato un campione che deve servire come esclusivo paragone per
la qualità della merce.
È una forma particolare che corre tipicamente nelle vendite a rate, quando cioè il
pagamento del prezzo è frazionato nel tempo.
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Con una norma inderogabile è stabilito che il mancato pagamento di una sola rata che
non superi l’ottava parte del prezzo non da luogo alla risoluzione del contratto ( il
venditore potrà solo agire giudizialmente per il pagamento della rata.
1 Risoluzione del contratto : il venditore ha diritto alla restituzione della cosa, ma nel
frattempo deve restituire al compratore le rate riscosse ( salvo il diritto ad un equo
compenso per l’uso della cosa )
2 Opponibilità ai terzi : il compratore n quando non ha pagato l’ultima rata, non può
vendere la cosa, né questa può essere aggredita da altri creditori, dato che la proprietà è
ancora del venditore.
- Prezzo di riscatto : per evitare possibili abusi da parte del compratore è stabilito che il
patto di restituire un prezzo superiore a quello stipulato per la vendita è nulla per
l’eccedenza
- Termine : il termine max non prorogabile per il riscatto è pari a 2 anni dalla vendita per i
beni mobili e 5 anni per quelli immobili.
Fenomeno largamente di uso ma non privo di pericoli per l’acquirente : questi nelle
vendite a distanza non ha la possibilità di esaminare la merce, inoltre può essere indotto
dalle accattivanti sollecitazioni del venditore alla conclusione del contratto senza avere
l’opportunità di ri ettere sulla convenienza dell’acquisto.
Contratto estimatorio
Contratto con il quale una parte (tradens) consegna una o più cose mobili all’altra parte
(accipiens) e questa si obbliga a pagarne il prezzo entro un termine stabilito, salvo che
restituisca le cose nello stesso termine.
Disciplina e funzione
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È utilizzato principalmente nei rapporti tra fornitori e rivenditori in luogo del contratto di
vendita quando il rivenditore non vuole accollarsi il rischio economico di dover pagare al
fornitore la merce che gli rimane invenduta.
Tale rischio è elevato quando si tratta di beni che possono trovare acquirenti solo
nell’arco di un breve tempo o possono essere successivamente rivendute solo con forti
sconti o quando si richiedono notevoli immobilizzazioni di capitali
Tale contratto si perfeziona solo con la consegna della merce all’accipiens e l’obbligo che
nasce a suo carico è quello di pagare il prezzo stabilito al momento della consegna del
contratto.
La somministrazione
È un contratto che può avere per oggetto solo la prestazione di cose in quanto la
prestazione periodica o continuativa di servizi costituisce appalto.
Somministrazione e vendita
Le parti possono anche omettere di speci care in contratto l’entità delle prestazioni ed in
tal caso si intende ex lege pattuita la quantità corrispondente al normale fabbisogno del
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somministrato al tempo al normale fabbisogno del somministrato al tempo della
conclusione del contratto ( possibile stabilire un limite minimo e massimo ).
Eventuali patti
Tra i patti che le parti possono inserire nel contratto di somministrazione, la legge
disciplina speci camente :
- Patto di preferenza
- Patto di esclusiva
La clausola di esclusiva
Può essere pattuita a favore del somministrante a favore del somministrato o a favore di
entrambe le parti.
Contratti di iscrizione
Distribuzione integrata :
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Contenuti del contratto
Concessione di vendita
Nella concessione di vendita fermo restando che l’organizzazione dei singoli punti di
vendita spetta ai concessionari, l’ingerenza del concedente è assicurata da clausole che
impongono ai rivenditori :
Franchising
L’integrazione economica tra produttori e rivenditori e l’ingerenza dei primi nell’attività dei
secondi è ancora più accentuata nel franchising
2) Inserisce l’a liato in un sistema costituito da una pluralità di a liati distribuiti sul
territorio allo scopo di commercializzare determinati prodotti o servizi
Clausole tipiche
Il franchising può essere utilizzato in ogni settore di attività economica, infatti può
riguardare :
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Franchising e concessione di vendita
L’a tto :
L’immagine sul mercato dei distributori nisce con l’identi carsi con quella del produttore
no ad ingenerare nel pubblico il convincimento che sia il produttore stesso ad agire
come distributore di prodotti
Forma e contenuto 1
Il contratto di a liazione deve essere stipulato per iscritto a pena di nullità e deve indicare
espressamente le condizioni di rinnovo, risoluzione o eventuale cessione.
Deve anche precisare gli investimenti e le spese richieste all’a liato prima dell’inizio
dell’attività, le percentuali che lo stesso è tenuto a versare all’a liante non che l’incasso
minimo che l’a liato si impegna a realizzare.
Forme di contenuto 2
Oggetto di speci ca indicazione sono gli obblighi dell’a liante e principalmente il know-
how fornito con la formula commerciale e i servizi o erti all’a liato.
APPALTO
Contratto di appalto
È il contratto con il quale l’appaltatore assume con l’organizzazione dei mezzi necessari e
con la gestione a proprio rischio il compimento di un’opera o di un servizio, verso un
corrispettivo in denaro.
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Appalto e vendita
La distinzione diventa meno agevole quando ad una prestazione di dare si a anca una di
fare : in tal caso la giurisprudenza risolve la problematica applicando il criterio della
prevalenza.
Obbligazioni dell’appaltatore
- Compiere l’opera “ a regola d’arte “ cioè con perizia tecnica professionale, l’appaltatore
è perciò tenuto a ricevere e a far presente al committente eventuali difetti
La regola generale è che l’appaltatore non può apportare variazioni a quanto stabilito
senza l’autorizzazione del committente. Inoltre se il prezzo dell’opera è stato determinato
globalmente l’appaltatore ha diritto ad un compenso aggiuntivo solo se espressamente
pattuito ( questa regola subisce eccezione se si tratta di modi che necessarie o se si
tratta di variazioni non necessarie ma ordinate dal committente )
Veri ca collaudo
Se dai controlli risulta che non sono state rispettate le modalità convenute o che
l’esecuzione non procede a regola d’arte il committente può ssare un congruo termine
entro il quale l’appaltatore deve confrontarsi e trascorso inutilmente tale termine il
contratto è automaticamente risolto.
Accettazione dell’opera
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veri ca e collaudo (2)
Di ormità dell’opera
Una volta che l’opera sia stata compiuta e consegnata al committente, l’appaltatore è
tenuto alla garanzia per di ormità e vizi dell’opera.
Può richiedere la risoluzione del contratto solo se le di ormità o i vizi dell’opera sono tali
da renderla del tutto idonea alla sua determinazione oppure in caso contrario, la
risoluzione del contratto è preclusa ed il committente può richiedere :
Responsabilità decennale
Se l’appalto ha per oggetto la costruzione di edi ci o di altri immobili destinati per loro
natura a lunga durata, alle garanzie n qui esposte si aggiunge la responsabilità
dell’appaltatore per la durata di 10 anni dal compimento dell’opera.
Questa responsabilità aggiunta scatta solo in caso di rovina totale o parziale dell’immobile
o di gravi difetti imputabili a vizi del suolo o a difetti di costruzione.
Pagare un corrispettivo in denaro ( prezzo determina globalmente per tutta l’opera oppure
può essere stabilito per ogni unità di misura dell’opera ).
Nel merito molto dibattuto è l’argomento “ revisione del prezzo “ che può essere chiesto
da entrambe le parti quando :
1) Il costo dei materiali o della mano d’opera subisce variazioni dovute a circostanze
imprevedibili tali da determinare un aumento superiore al decimo del prezzo
dell’appalto.
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Cause di estinzione del rapporto
4) Morte : non scioglie il contratto salvo che l’appalto non sia stato stipulato intuiti
personale.
Subappalto
La subfornitura
De nizione di subfornitura
Requisiti subfornitura
2) Prezzo pattuito
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3) Termini e modalità di consegna di collaudo e di pagamento
- Responsabilità del subfornitore : solo del funzionamento e della qualità della parte o
funzionamento e della qualità della parte o dell’assemblaggio da lui prodotto o del
servizio reso ( non è responsabilità per difetti di materiali o degli attrezzi utilizzati in
quanto forniti dal committente ).
IL CONTRATTO DI TRASPORTO
Tipologie di trasporto
Il codice civile detta una disciplina di erenziata per il trasporto di persone e trasporto di
cose.
- Il trasporto marittimo e aereo sono speci camente regolati dal codice della
navigazione oltre ad alcuni regolamenti comunitari.
- Il trasporto ferroviario interno regolato da parte delle ferrovie dello stato è disciplinato
da apposite leggi speciali.
Disciplina comune a tutti i tipi di trasporto è quella dettata per le imprese ( private /
pubbliche ) che gestiscono servizi di linea in regime di concessione amministrativa.
Per assicurare il servizio alla generalità degli utenti e per evitare abusi a loro danno, la
libertà di contrarre, di tali imprese, subisce limiti indentici a quelli posti per le imprese che
operano in regime di monopoli, il concessionario infatti :
Obblighi del vettore : con la conclusione del contratto il vettore si obbliga non solo a
trasportare l’utente diritto ma anche a farlo arrivare indenne nel luogo di arrivo e ad
evitare perdite o avarie alle cose che il viaggiatore porta con se.
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Trasporto di persone (2)
- È responsabile dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il trasporto
e della perdita o avaria del bagaglio
- Vertendosi però pur sempre in tema di responsabilità contrattuale per colpa il vettore
potrà liberarsi provando che il sinistro è dovuto a caso fortuito oppure per causa del
danneggiato ( nulle le clausole che limitano la responsabilità del vettore ).
Colui al quale la merce deve essere consegnata nel luogo di arrivo ( destinatario ) può
essere lo stesso mittente o persona diversa da questi designata.
Titoli rappresentativi
- Nel trasporto marittimo la polizza di carico, la polizza ricevuta per l’imbarco e gli
ordini di consegna
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Posizione del destinatario
Quando non è stato emesso un titolo rappresentativo della merce e nel contratto è
indicato come destinatario una persona diversa dal mittente il contratto di trasporto è
prevalentemente con gurato come contratto a favore di terzo.
In tal caso il destinatario non acquista i diritti derivanti dal contratto al momento della
stipulazione ma bensì nel momento in cui arrivate le cose a destinazione, ne chiede la
riconsegna al vettore
Il vettore può assumersi l’obbligo di riscuotere per conto del mittente il prezzo della merce
consegnata al destinatario.
Come nel trasporto di persone, il vettore risponde per la mancata esecuzione del
trasporto o per il ritardo nell’esecuzione secondo le norme generali in tema di
inadempimento contrattuale e per sottrarsi al rinascimento dei danni dovrà fornire solo la
prova negativa che l’inadempimento è dovuto a cause a lui non imputabili.
Il vettore è inoltre responsabile per la perdita o per l’avaria delle cose consegnate
( responsabilità ex recepto ).
Responsabilità ex recepto
1) Causo fortuito
Viene utilizzato quando un singolo vettore non è in grado di eseguire con la propria
organizzazione l’intero trasporto dal luogo di partenza a quello di arrivo si rende quindi
necessario la cooperazione di altri vettori.
Tale esecuzione può assumere forme giuridiche diverse e diversamente regolate come :
- Subtrasporto
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- Trasporto con rispedizione
- Trasporto cumulativo
Però per la parte del percorso cui non può provvedere direttamente si avvale di altri
vettori ( subvettori ) con i quali stipula altrettanti contratti di trasporto in nome e per conto
proprio, assumendo così nei loro confronti la veste giuridica di mettere ( nessun rapporto
giuridico diretto si instaura quindi tra il mittente ed i subvettori e quindi l’unico
responsabile verso il mittente è solo il vettore iniziale )
- A stipulare per i tratti successivi uno o più contratti di trasporto con altri vettori in nome
proprio ma per conto del mittente.
In questo tipo di contratto il primo vettore si obbliga direttamente per la propria parte di
percorso, mentre assume gli obblighi propri dello spedizioniere, per la parte residua.
- Nel trasporto cumulativo di persone : ogni vettore è responsabile solo nell’ambito del
trasporto percorso
- Nel trasporto cumulativo di cose : i vettori sono responsabili in solido per l’intero
percorso.
IL CONTRATTO DI AGENZIA
Nozione : con il contratto di agenzia una parte ( l’agente ) assume, stabilmente e verso
retribuzione, l’incarico di promuovere controlli in una zona determinata.
La loro funzione tipica è quella di consentire la distribuzione capitale dei prodotti altrui
prendendo contatti con la clientela di una determinata zona e stimolandone gli ordini.
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Autonomia degli agenti
L’attività degli agenti e di rappresentante di commercio può essere esercitata solo dagli
iscritti in appositi ruoli tenuti dalle camere di commercio.
Regolarizzazione : tale attività è regolata, oltre che dalle norme del codice, anche dagli
accordi economici collettivi di settore stipulati con le associazioni professionali degli
imprenditori preponenti ( una disciplina speciale è poi prevista per alcune categorie di
agenti, come gli agenti di assicurazione e gli agenti promotori di servizi nanziari )
Forma : può essere concluso anche verbalmente o per fatti concludenti, ma deve essere
provato per iscritto. Inoltre per evitare situazioni di incertezza, ciascuna parte ha diritto di
ottenere dall’altra un documento dalla stessa sottoscritto che riproduca il contenuto del
contratto e delle clausole aggiuntive ( tale diritto è irrinunciabile )
- obblighi dell’agente
- rappresentanza dell’agente
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Diritti dell’agente
È tuttavia mantenuto fermo il principio che sull’agente grava il rischio del buon ne
dell’a are, in caso contrario l’agente non ha diritto neppure al rimborso delle spese
( sull’agente grava integralmente il rischio della propria attività )
2) Salvo patto contrario, l’agente ha diritto alla provvigione anche per gli a ari conclusi
direttamente dal proponente con terzi che l’agente aveva in precedenza acquisito
come cliente o appartenenti alla zona, categoria o gruppo di clienti riservati all’agente.
3) L’agente ha diritto alla provvigione anche per gli a ari conclusi dopo lo scioglimento
dei rapporti se la proposta è pervenuta in data antecedente non chè quando gli a ari
sono stati conclusi successivamente, ma la conclusione è da ricondurre prevalentemente
all’attività da lui svolta.
In particolare per evitare che l’agente promuova a ari a vuoto il preponente deve
avvertirlo non appena preveda che il volume delle operazioni commerciali sarà
notevolmente inferiore a quello che l’agente avrebbe potuto normalmente attendersi.
Tempo indeterminato : ciascuna delle parti può recedere dal contratto dando preavviso
all’altra parte ( termine di preavviso ssato in proporzione alla durata del rapporto ).
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Indennità di ne rapporto
L’indennità di ne rapporto non è più dovuta come per il passato, in ogni caso.
È però necessario che il preponente continui a ricevere sostenziali vantaggi dalle relazioni
di a ari con la clientela procurategli dall’agente a nché nasca l’obbligo all’indennità di
ne rapporto.
Qualora il preponente provi che la clientela procuratagli dallo stesso non è restata a lui
legata ma è passata in blocco ad altro imprenditore con cui l’agente successivamente
collabori ( non subisce quindi alcuna perdita ).
Quando il rapporto si scioglie per cause imputabili all’agente o quando, di accordo col
preponente questi ceda a terzi il contratto di agenzia.
- È il patto con cui si limita la concorrenza da parte dell’agente dopo lo scioglimento del
contratto
- La durata non può superare i 2 anni e deve riguardare la stessa zona, clientela e genere
di beni o servizi oggetto del contratto di agenzia
LA MEDIAZIONE
Nozione : è mediatore colui che mette in relazione 2 o più parti per la conclusione di un
a are, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza
o di rappresentanza.
Funzione tipica del mediatore : è quella di mettere in contatto fra loro i potenziali
contraenti.
Tale funzione intermediaria può essere svolta dal mediatore sia spontaneamente sia su
incarico di una o entrambe le parti.
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Caratteri distintivi (2)
1) il mediatore conserva piena libertà di azione anche se agisce su incarico di una delle
parti e può in ogni momento disinteressarsi dell’a are
2) Le parti sono libere di concludere o meno l’a are anche se al mediatore è stato
conferito uno speci co incarico, salvo in tal caso il diritto del mediatore al solo
rimborso delle spese
3) Il mediatore ha diritto al compenso ( provvigione ) per il solo fatto che l’a are si è
concluso per e etto del suo intervento e quindi anche se non aveva ricevuto alcun
incarico di mediazione.
Il diritto del mediatore alla provvigione matura con la conclusione dell’a are
Diversamente dall’agente, il mediatore non corre il rischio del buon ne dell’a are, ed ha
diritto alla provvigione anche se le parti non danno esecuzione al contratto conclusivo ( è
solo necessario che l’a are sia stato concluso per e etto del suo intervento )
- In caso di più mediatori : ciascuno dei mediatori ha diritto ad una quota della
provvigione.
Non ha diritto alla provvigione, il mediatore non iscritto negli appositi ruoli ( sistema
sanzionatorio dell’esercizio abusivo dell’attività )
Obbligo di informazione
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Può però essere incaricato da una delle parti nei relativi atti di esecuzione
( ciò avviene quando un contraente vuol rimanere occulto all’altro oppure quando il
mediatore vuole impedire che le parti si conoscono per evitare che le stesse concludono
successivi a ari senza servirsi della sua opera ).
Tale responsabilità permane anche se, dopo la conclusione del contratto, il contraente
occulto si manifesta all’altra parte o è reso noto dal mediatore
IL MANDATO
Il mandato generale comprende solo gli atti di ordinaria amministrazione, mentre gli atti
eccedenti l’ordinaria possono essere compiuti dal mandatario solo se indicati
espressamente.
Il mandato generale o speciale comprende non solo gli atti per il quale è stato conferito,
ma anche quelli che sono necessari per il suo compimento.
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In tal caso ciascun mandatario potrà agire disgiuntamente dagli altri, salvo che nel
mandato non sia espressamente indicato che devono agire congiuntamente.
Il mandato congiunto non ha tuttavia e etto se non è accettato da tutte le parti designate.
- Mandato collettivo : mandato conferito da più mandati ad uno stesso mandatario con
unico atto e per un a are di interesse comune.
- Mandato oneroso e gratuito : il mandato può essere sia a titolo oneroso e sia a titolo
gratuito.
È tale quando il mandatario è legittimato ad agire non solo per conto ma anche in nome
del mandante.
Tutti gli e etti degli atti posti in essere dal mandatario in nome del mandante si
producono direttamente in testa a quest’ultimo.
È solo il mandante ad essere obbligato nei confronti dei terzi per gli atti compiuti dal
mandatario
Il mandato senza rappresentanza acquista i diritti ed assume gli obblighi derivanti dagli
atti compiuti con i terzi, anche se questi hanno avuto conoscenza del mandato. Inoltre i
terzi non hanno alcun rapporto con il mandante.
In sintesi : nel mandato senza rappresentanza gli e etti, sia attuati che passivi, degli atti
posti in essere dal mandatario sono imputati direttamente al mandatario e non al
mandante.
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La norma quindi conferisce al mandante una semplice legittimazione ad esigere i crediti di
cui il mandatario è e resta titolare
Il mandante può rivendicare le cose mobili acquistate per suo conto dal mandatario che
ha agito in nome proprio, salvi i diritti acquistati dai terzi per e etto del possesso di buona
fede.
In tal caso non si realizza un acquisto diretto del mandante dal terzo, ma si ha un doppio
trasferimento sia pur automatico e contestuale, cioè il mandante acquista pur sempre la
proprietà del bene mobile dal mandatario, ma l’acquista nel momento stesso in cui
quest’ultimo acquista da terzi senza un successivo atto di ritrasferimento.
Qui la proprietà non solo è acquistata dal mandatario, ma a questi resta n quando non
pone in essere l’atto di trasferimento a favore del mandante ( non si ha quindi né
trasferimento diretto e né trasferimento automatico che invece avviene con i beni mobili )
2) Deve rispettare i limiti ssati nel mandato ( deve inoltre osservare le istruzioni
ricevute )
2) Conclusa l’attività il mandatario deve rendere al mandante conto del suo operato e
rimettergli tutto ciò che ha ricevuto a causa del mandato
3) Salvo patto contrario il mandatario non risponde verso il mandante delle obbligazioni
assunte dai terzi con il quale ha contratto.
Il mandatario può eseguire il mandato anche a mezzo di altra persona ( sostituito ) e non è
necessario l’autorizzazione del mandante però quest’ultimo non è privo di tutela, infatti :
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- Il mandatario è responsabile anche dell’operato del sostituto, quando la sostituzione
non sia stata autorizzata dal mandante o non sia necessaria per la natura dell’incarico.
3) Rimborsare le somme dal mandatario anticipatamente con gli interessi legali dal
giorno in cui l’anticipazione è stata fatta
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Elementi della commissione
I titoli di credito sono documenti destinati alla circolazione che attribuiscono il diritto ad
una determinata prestazione.
Distinguiamo :
- Titoli di credito in senso stretto : la prestazione può consistere nel pagamento di una
somma di danaro.
- Titoli individuali : vengono di regola emessi ognuno per una distinta operazione
economica
- Titoli astratti : il rapporto giuridico che dà luogo alla loro emissione può variamente
atteggiarsi
Rendere più semplice, rapida e sicura la circolazione dei diritti di credito, neutralizzando i
rischi e gli inconvenienti che al riguardo presenta la disciplina della cessione del credito.
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Regole per la circolazione
Le regole di circolazione più semplici e sicure sono certamente quelle previste per i beni
mobili ed allora si è creato un modello che consente di far circolare i crediti secondo le
regole analoghe a quelle che governano la circolazione dei beni ed infatti la nzione
giuridica consiste nel ritenere che oggetto di circolazione sia il documento ( come mobile )
anziché il diritto in esso menzionato.
Caratteri essenziali
- Autonomia del diritto : chi acquista la proprietà del documento diventa titolare del
diritto in esso menzionato.
È questo il principio che consente di superare l’ulteriore rischio cui è invece esposto il
cessionario del credito e cioè il rischio di vedersi opposte tutte le eccezioni che il debitore
poteva opporre al cedente.
- Legittimazione : chi ha conseguito il possesso materiale del titolo di credito, nelle forme
prescritte dalla legge, è senza’altro legittimato all’esercizio del diritto cartolare. Può
cioè pretendere dal debitore la prestazione senza essere tenuto a provare l’acquisto
della proprietà del titolo e della titolarità del diritto.
- Vincoli : i vincoli sul diritto menzionato in un titolo di credito devono essere e ettuati sul
titolo e non hanno e etto se non risultano dal titolo.
Sono queste le regole cardine della disciplina dei titoli di credito che fanno degli stessi
una categoria di documenti del tutto particolare.
Si può quindi dire che il titolo di credito è un documento necessario e su ciente per la
costituzione e l’esercizio del diritto letterale ed autonomo in esso incorporato.
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Rapporto cartolare : dichiarazione risultante dal titolo di credito.
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Titoli astratti : sono quelli che possono essere emessi in base ad un qualsiasi rapporto
fondamentale e che inoltre non contengono alcuna menzione del rapporto che in
concreto ha dato luogo alla loro emissione.
Titoli casuali : sono quelli che possono essere emessi solo in base ad un determinato
tipo di rapporto fondamentale, predeterminato tipo di rapporto fondamentale,
predeterminato da legge.
Sono per esempio titoli di credito causali le azioni e le obbligazioni di società, le quote di
partecipazione a fondi comuni di investimento, i titoli rappresentativi di merce e i libretti di
deposito a risparmio.
Nei titoli astratti c’è letteralità completa e cioè il contenuto del diritto cartolare è
determinato esclusivamente dalla lettera del titolo. Resta perciò preclusa in radice ogni
possibilità di far riferimento ad altre fonti regolamentari anche legali.
Nei titoli causali c’è letteralità incompleta e cioè il contenuto del diritto cartolare è
invece determinato non solo dalla lettera del titolo, ma anche dalla disciplina legale del
rapporto obbligatorio tipico richiamato nel documento.
- Il diritto alla consegna delle merci che sono in essi speci cate
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La circolazione dei titoli di credito
La distinzione fra titolarità del diritto cartolare e legittimazione all’esercizio dello stesso :
Infatti titolare del diritto cartolare è il proprietario del titolo mentre legittimato al suo
esercizio è invece il possessore del titolo nelle forme prescritte dalla legge.
Nel corso della circolazione del titolo si può tuttavia veri care una dissociazione delle due
posizioni ed allora è necessario distinguere fra circolazione regolare e irregolare.
2) L’investitura dell’acquirente nel possesso del titolo, con l’osservanza delle formalità
prescritte dalla relativa legge (legittimazione)
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I titoli all’ordine e nominativi sono titoli a legittimazione nominale.
- Il possessore è legittimato all’esercizio del diritto in essi menzionato in base alla sola
prestazione del titolo al debitore
La girata
È una dichiarazione scritta sul titolo e sottoscritta, con la quale l’attuale possessore
(girante) ordina al debitore di adempiere nei confronti di altro soggetto (giratario).
Può essere :
- In pieno : quando contiene il nome del giratario ( la forma consueta è per me pagata
a…, con la sottoscrizione del girante ).
- In bianco : quando non contiene il nome del giratario ( di regola essa è costituita dalla
sola rma del girante)
- Trasmettere il titolo ad una terza senza riempire la girata e senza apporne una nuova
(consegna manuale del titolo)
- Continuità delle girate : quando vi sono più girate, l’attuale possessore del titolo si
legittima in base ad una serie continua di girate, di cui l’ultima a lui intestata o in bianco
( il debitore deve solo controllare la regolarità formale delle girate)
- Garanzia : di regola la girata non ha funzione di garanzia e quindi il girante non assume
alcuna responsabilità verso i giranti successivamente per l’inadempimento
dell’emittente.
diritto commerciale
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Girata per procura e girata in garanzia
- Girata per procura : il giratario assume la veste di rappresentare per l’incasso del
girante. Titolare del credito cartolare resta il girante ed il giratario non acquista alcun
diritto autonomo.
- Si caratterizzano per il fatto che l’intestazione deve risultare non solo dal titolo, ma
anche da un apposito registro tenuto dall’emittente ( doppia intestazione ).
Nel merito, complesse sono le procure per il trasferimento della legittimazione nei titoli
nominativi : è in ogni caso necessaria la cooperazione dell’emittente dovendosi procedere
al mutamento dell’intestazione non solo sul titolo ma anche sul registro da questi tenuto.
La doppia annotazione del nome dell’acquirente può avvenire secondo due diverse
procedure :
- Transfert
Trasferimento mediante girata : è una procedura più snella e di usa. In tal caso la doppia
annotazione è eseguita da soggetti diversi ed in tempi diversi. Infatti l’annotazione sul
titolo è fatta dall’alienante mentre quelle nel registro dell’emittente è ad opera di
quest’ultimo e si rende necessaria solo quando l’acquirente voglia esercitare i relativi
diritti.
È assoggettata a particolari regole di forme e procedure e etti diversi dalla girata dei titoli
all’ordine.
La girata deve :
1) Essere datata
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La legittimazione
Le eccezioni cartolari
1) Eccezioni reali
2) Eccezioni personali
Nel merito, le :
Eccezioni reali
- Le eccezioni di forma
Eccezioni personali
L’ammortamento
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Chi ha ottenuto l’ammortamento può esigere il pagamento su presentazione del relativo
decreto e, se il titolo non è scaduto, può ottenere dall’emittente un duplicato del titolo
perduto.
Il decreto deve essere pubblicato nella Gazzetta U ciale e deve essere noti cato al
debitore, a cura del ricorrente.
Opposizione : entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in gazzetta U ciale, il terzo
detentore può proporre opposizione contro il decreto di ammortamento. L’opposizione è
proposta dinanzi allo stesso tribunale che ha pronunciato l’ammortamento, con citazione
da noti care al ricorrente ed al debitore, e non è ammissibile senza il deposito del titolo
presso la cancelleria del tribunale.
Nel caso di smarrimento o sottrazione del titolo, chi ha subito tali eventi e li abbia
denunziati all’emittente, dandone la prova, ha diritto alla prestazione, decorso il termine di
prescrizione del titolo.
I titoli di credito vanno tenuti distinti dai documenti che hanno solo una funzione di
legittimazione.
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- Titoli impropri : consentono “ il trasferimento del diritto senza l’osservanza delle forme
proprie della cessione “ ma con gli e etti di quest’ultima.
Documenti di legittimazione
Il diritto, quando non è dichiarato incedibile, potrà perciò circolare solo nella forma e con
gli e etti propri della cessione
Titoli impropri
Seconda parte
L’IMPRENDITORE
Notizie di imprenditore
Requisiti :
• Attività produttiva
• Organizzazione
• Economicità
• Professionalità
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IMPRESA
e produzione. e servizi.
È irrilevante
- La natura dei beni o servizi prodotti o scambiati ed il tipo di bisogno che essi sono
destinati a soddisfare
Esempio:
Non è imprenditore perché non produce nuove utilità economiche, ma si limita a godere i
frutti dei propri beni.
L’impresa è attività economica = per aversi impresa è essenziale che l’attività produttiva
sia condotta con metodo economico.
Non è imprenditore chi produce beni o servizi che vengono erogati gratuitamente o a
prezzo politico.
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Non è imprenditore chi :
Impresa si può avere anche quando si opera per il compimento di un unico a are, se
questo comporta il compimento di operazioni molteplici e l’utilizzo di un apparato
produttivo complesso
- Persona sica
- Persona giuridica
Impresa individuale : il soggetto giuridico è una persona sica che risponde coi propri
beni delle eventuali mancanze dell’impresa.
Se l’impresa è esercitata da una persona giuridica assume invece una veste societaria,
che può essere di varia natura.
Piccolo imprenditore
art. 2083 del C.C : … coloro che esercitano un’attività professionale organizzata
prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia.
Lo statuto dell’impresa commerciale ( art. 2195 ) è una disciplina ulteriore che si applica a
chi esercita attività commerciali.
Lo statuto del piccolo imprenditore è riferito a coloro che hanno ridotte dimensioni
Imprenditore agricolo
- Allevatore di bestiame
- Selvicoltura
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Si reputano connesse le attività dirette
Alla trasformazione
Questa distinzione è stata mantenuta anche nella nuova nozione di imprenditore agricolo
introdotta dal d. lgs 228/2001
- Trasformazione
- Manipolazione
- Conservazione
Imprenditore commerciale
Sono soggetti all’obbligo dell’iscrizione nel registro delle imprese gli imprenditori che
esercitato :
Sono soggetti all’obbligo dell’iscrizione nel registro delle imprese gli imprenditori che
esercitato :
L’imprenditore commerciale :
- Può servirsi d’ausiliari speci camente individuali e disciplinati dagli art. 2203 ss. (Es.
l’institore)
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Occorre però sottolineare che non esiste più la distinzione tra soggetti tenuti ad iscriversi
nel registro delle imprese, e soggetti a ciò esonerati.
Il registro delle imprese è regolato dagli artt. 2188 a 2194 e d.p.R. 7 dicembre 1995 n° 581
• Sezione ordinaria :
• Sezione speciale :
- I piccoli imprenditori
- Le società semplici
- E cacia dichiarativa
- E cacia costitutiva
- E cacia normativa
Scritture contabili
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L’imprenditore, che esercita attività commerciale, deve tenere tutte le scritture contabili
“ che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni dell’impresa “
- Libro giornale
- Libro mastro
- Libro cassa
- Libro magazzino
L’imprenditore dovrà tenere i libri e le scritture contabili previsti dalla legislazione tributaria
e lavoristica.
Tutte le scritture contabili devono essere tenute “ Secondo le norme di una ordinata
contabilità “.
Rappresentanza commerciale
Il fenomeno della rappresentanza è regolato in via generale dagli artt. 1387 ss. Del codice
civile.
È regolato da norme speciali ( artt. 2203 - 2213 ) quando si tratti di atti inerenti
all’esercizio di impresa commerciale posti in essere da alcune gure tipiche di ausiliari
interni :
- Istitutori
- Procuratori
- Commessi
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Il loro potere di vincolare direttamente l’imprenditore non si fonda, sulla presenza e sulla
validità di una procura, ma costituisce e etto naturale di quella determinata collocazione
dell’impresa ad opera dell’imprenditore.
Chi conclude a ari con uno di tali ausiliari dell’imprenditore commerciale, non avrà l’onere
di accertare i poteri del rappresentante. Dovrà solo veri care se l’imprenditore ha
modi cato con atto espresso e reso pubblico i loro naturali poteri rappresentativi.
Vertice assoluto se l’istitutore è preposto all’intera impresa ed in tal caso dipenderà solo
dall’imprenditore
L’institore può compiere in nome dell’imprenditore “tutti gli atti pertinenti all’esercizio
dell’impresa” o della sede o del ramo cui è preposto.
L’institore deve rendere palese al terzo con cui contratta tale sua veste, spendendo il
nome del rappresentato a nché l’atto compiuto e i relativi e etti ricadano direttamente
sul rappresentato.
L’institore sarà, personalmente obbligato se omette di far conoscere al terzo che egli
tratta per il preponente.
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Se l’atto è pertinente all’esercizio dell’impresa ma nel contempo le modalità di
conclusione dell’a are sono tali da rendere incerto se l’institore abbia operato per sé o
per l’imprenditore, nei confronti del terzo risponderanno solidamente sia l’institore sia il
preponente.
I procuratori
Pur essendo degli ausiliari con funzioni direttive, il loro potere decisionale è circoscritto ad
un determinato settore operativo dell’impresa.
I commessi sono ausiliari subordinati cui sono a date mansioni esecutive o materiali che
li pongono in contatto con i terzi
L’imprenditore può ampliare o limitare tali poteri, le limitazioni saranno opponibili a terzi :
1705 c.c : può esserci una dissociazione tra il soggetto, persona sica o giuridica, a cui è
formalmente imputabile la qualità di imprenditore in virtù del generale principio della
spendita del nome…
- Imprenditore palese o prestanome : soggetto che compie in proprio nome i singoli atti
d’impresa.
- Imprenditore diretto o occulto : soggetto che dispone dei mezzi nanziari, dirige
l’impresa e fa propri tutti i guadagni.
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Per l’attività d’impresa operano principi parzialmente diversi da quelli che governano il
mandato senza rappresentanza.
L’applicazione analogica dell’ex 2° comma dell’art. 147 della legge fallimentare, disciplina
espressamente l’ipotesi del socio occulto di società palese.
Il 2° comma dell’art. 174 doveva essere applicato anche all’ipotesi in cui i soci abbiano
occultato ai terzi l’esistenza della società di persone, sicché quest’ultimi hanno creduto di
avere a che fare con un imprenditore individuale.
Mentre nel primo caso la società è palese come palese è anche il socio che agisce con i
terzi, nel secondo caso c’è un esclusivo titolare della situazione giuridica ( Dominus )
nell’ambito della quale il prestanome non ha alcuna partecipazione sociale.
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La teoria dell’imprenditore occulto a erma la responsabilità e l’esposizione al fallimento di
chiunque, palesemente o occultamente, domini un’impresa a lui non formalmente
imputabile.
Le critiche
La teoria del potere d’impresa e la teoria dell’imprenditore occulto, sono state criticate.
Nel nostro ordinamento l’unico criterio utilizzabile per l’imputazione dell’attività è il
principio della spendita del nome.
Nel caso di socio occulto di società palese, il principio della spendita del nome è
perfettamente rispettato, in quanto c’è una società che opera all’estero.
La giurisprudenza supera il dato formale della spendita del nome, in presenza di indici
presuntivi tali da poter provare l’esistenza di una società occulta ( sistematico
nanziamento, partecipazione a trattative, sistematica ingerenza nella direzione
dell’attività d’impresa )
Il nuovo articolo 147, 5° comma, dispone che : qualora dopo la dichiarazione di fallimento
di un imprenditore individuale, risulti che l’impresa è riferibile ad una società di cui il
fallimento è socio illimitatamente responsabile, si applica agli altri soci la regola del
fallimento del socio occulto.
La nozione di azienda
Azienda : “il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”
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Azienda : strumento per lo svolgimento di quell’attività economica organizzata, rivolta alla
produzione e allo scambio di beni e servizi cui l’articolo 2082 c.c
Beni : le cose che possono formare oggetto di diritti ( articolo 810 del codice civile )
Beni aziendali :
Avviamento :
La circolazione dell’azienda
L’imprenditore può però compiere anche atti di disposizione che riguardano singoli beni.
- D’azienda
Solo nel secondo caso trova applicazione la disciplina per la circolazione aziendale
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Per aversi trasferimento d’azienda, non è necessario che l’atto di disposizione comprenda
l’intero complesso aziendale ma anche un ramo dell’azienda.
Articolo 2556 :
Esempi :
- Il conferimento dell’azienda in una società di capitali deve sempre avvenire per atto
pubblico
Per le imprese soggette a registrazione con e etti di pubblicità legale ogni atto di
disposizione dell’azienda deve essere provato per iscritto
Per ottenere l’iscrizione occorrerà comunque che il contratto sia redatto per atto pubblico
o per scrittura privata autenticata.
Chi aliena un’azienda commerciale deve astenersi, per un periodo massimo di 5 anni dal
trasferimento dall’iniziare una nuova impresa che possa sviare la clientela dall’azienda
ceduta.
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Il divieto di concorrenza è derogabile ed ha carattere relativo : esso sussiste nei limiti in
cui la nuova attività di impresa dell’alienante sia potenzialmente idonea a sottrarre
clientela all’azienda ceduta
Le parti possono anche ampliare la portata dell’obbligo di astensione purché non sia
impedita ogni attività professionale all’alienante.
art. 2558
È però possibile, con espressa pattuizione escludere dalla successione uno o più contratti
in corso di esecuzione.
La disciplina innanzi esaminata non si applica ai contratti aventi carattere personale, in cui
le qualità personali dell’alienante sono state determinanti nella formazione del consenso
del terzo contraente.
Saranno necessari un’espressa pattuizione fra alienante e acquirente, sia il consenso del
contraente ceduto.
La disciplina della successione nei contratti si applica a quelli non integralmente eseguiti
da entrambe le parti ( imprenditore alienante e terzo contraente ).
Nel caso in cui l’imprenditore abbia già eseguito la propria prestazione, si applica la
disciplina dettata dagli articoli 2559 e 2560 per i crediti e debiti aziendali.
Più vistosa è la derivazione dai principi di diritto comune per i debiti inerenti all’azienda
ceduta, sorti prima del trasferimento : non è ammesso il mutamento del debitore senza il
consenso del creditore
Infatti, l’alienante non è liberato da tali debiti se non risulta che i crediti vi hanno
acconsentito ( art. 2560, 1 ° comma )
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È invece derogato, per le sole aziende commerciali, il principio secondo cui ciascuno
risponde solo delle obbligazioni da lui assente : “nel trasferimento di un’azienda
commerciale risponde dei debiti suddetti anche l’acquirente dell’azienda, se essi risultano
dai libri contabili obbligatori”
Disciplina diversa e più favorevole per i lavoratori è invece prevista per i debiti di lavoro
( art. 2112, 2° comma nuovo testo ).
Gli articoli 2559 e 2560 regolano le conseguenze del trasferimento d’azienda per i
creditori e i debitori aziendali, cioè per i rapporti esterni : nulla, invece, dispongono
quanto ai rapporti tra alienante ed acquirente.
Se nulla è previsto dal contratto è controverso se l’acquirente diventi titolare dei crediti e
se all’accollo esterno ex lege, corrisponda anche un accollo interno dei debiti da parte
dell’acquirente : prevale la tesi che entrambi non passino automaticamente in testa
all’acquirente ma sia necessaria un’espressa previsione.
I segni distintivi
Ciascun imprenditore utilizza uno o più segni distintivi che consentono di individuarlo sul
mercato e distinguerlo dagli altri imprenditori concorrenti : ditta, insegna e marchio.
È possibile ricavare principi comuni applicabili per analogia gli altri simboli di
identi cazione sul mercato ( segni distintivi atipici ) : slogan pubblicitari, nomi di dominio,
ecc…
Tali principi sono : l’imprenditore gode di ampia libertà nella formazione dei propri segni
distintivi. Deve però rispettare alcune regole : varietà, novità e capacità distintiva.
- L’imprenditore può trasferire ad altri i propri segni distintivi pur con i limiti volti ad
evitare che la circolazione degli stessi possa tratte in inganno il pubblico
La Ditta
Nella scelta della propria ditta l’imprenditore incontra 2 limiti rappresentati dal rispetto dei
principi di :
- Verità
- Novità
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La ditta originaria è quella formata dall’imprenditore che la utilizza. Essa “deve contenere
almeno il cognome o la sigla dell’imprenditore”
Nessuna disposizione impone a chi utilizzi una ditta derivata di integrarla col proprio
cognome o con la propria sigla. La verità in tal caso si riduce ad una pura “verità storica”
La ditta non deve essere “uguale o simile a quella usata da altro imprenditore” e tale da
“creare confusione per l’oggetto dell’impresa o per il luogo in cui questa è esercitata”
Chi ha adottato per primo una ditta ha diritto all’uso esclusivo della stessa.
Chi successivamente adotti ditta uguale o simile può essere costretto ad integrarla o
modi carla
Anche quando la ditta usata per la seconda volta corrisponda al nome civile
dell’imprenditore ( ditta patronimica ).
Perciò è possibile l’omonimia fra ditta che non creano confusione sul mercato ed in tal
senso si dice che il diritto all’uso esclusivo è quindi relativo
Il Marchio
La forma tipica di tali tipi di marchio è quella pubblicitaria ( essendo apposti sui materiali
che servono per la produzione del servizio o sulle divise del personale )
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- Al marchio nazionale si è di recente a ancato il marchio comunitario ( regolamento CE
n. 40/94 del 2.12.1993 )
- convenzione d’unione di Parigi del 1883 per la produzione della proprietà industriale
Queste convenzioni consentono di sempli care le procedure per accedere alla tutela del
marchio nei singoli stati aderenti, secondo rispettive discipline nazionali, tali discipline
riconoscono al titolare del marchio, che possiede i requisiti di validità, il diritto all’uso
esclusivo dello stesso.
Il marchio non è un segno distintivo essenziale, ma è il più importante per il ruolo che
assolve nell’economia industriale ( caratterizzata dall’o erta concorrente di prodotti
similari tra più imprenditori )
- I titolari dei marchi celebri hanno interesse a contrastare l’uso degli stessi da parte di
altri produttori
- Più marchi per di erenziare i diversi prodotti della propria impresa o tipi diversi dello
stesso prodotto ( marchi speciali )
- Collettivo
Marchio collettivo :
- Liceità
- Verità
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- Originalità
- Novità
Requisito di liceità del marchio : non possono costituire oggetto di registrazione come
marchio d’impresa.
Requisito della verità : vieta di inserire nel marchio “segni idonei ad ingannare il pubblico,
in particolare sulla provenienza geogra ca, sulla natura o sulla qualità dei prodotti o
servizi”
È rispettato quando si utilizzano denominazioni o gure generiche che non hanno alcuna
relazione con il prodotto contraddistinto.
Divengono inidonee le parole straniere dotate di capacità distintiva quando non sono note
nel loro signi cato al consumatore medio italiano
Non sono nuovi i segni che alla data del deposito della domanda :
Se il marchio registrato è diventato un marchio celebre, sarà ex lege non nuovo anche il
marchio confondibile, da altri successivamente utilizzato, seppur per prodotti o servizi
non a ni.
Se chi lo usa può trarre indebito vantaggio da carattere distintivo o dalla rimozione del
segno anteriore.
Il difetto dei requisiti di validità comporta la nullità del marchio che può riguardare anche
solo parte dei prodotti o servizi per i quali il marchio è stato registrato.
La registrazione attribuisce al titolare del marchio il diritto all’uso esclusivo dello stesso su
tutto il territorio nazionale
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N.B : con la riforma del 1992, la tutela dei marchi celebri è stata svincolata dal criterio
dell’a nità merceologica
La tutela è perciò pressoché perpetua, salvo che non sia successivamente dichiarata la
nullità del marchio, per difetto di uno dei requisiti essenziali, ovvero che non sopraggiunga
una causa di decadenza, per esempio mancato utilizzo del marchio per 5 anni ( art. 26
c.p.i )
È causa di decadenza anche la volgarizzazi one del marchio, la circostanza che lo stesso
sia divenuto nel commercio denominazione generica di quel dato prodotto, così perdendo
la propria capacità distintiva.
Il titolare del marchio il cui diritto di esclusiva sia stato leso da un concorrente, può
promuovere contro questi :
L’ordinamento tutela anche chi usi un marchio senza registrarlo: in tutela del diritto di
esclusiva sul marchio non registrato si fonda sull’uso di fatto dello stesso e sull’e ettivo
grado di notorietà raggiunta ( c.d. tutela del pre - uso )
Il marchio è trasferibile : può essere trasferito ( senza trasferire l’azione ) sia a titolo
de nitivo sia a titolo temporaneo ( c.d. licenza di marchio ).
- Dal trasferimento o dalle licenze del marchio non deve derivare inganno nei caratteri dei
prodotti o servizi che sono essenziali nell’apprezzamento del pubblico
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l’insegna :
- Non può essere uguale o simile a quella già utilizzata da altro imprenditore concorrente,
con conseguimento obbligo di di erenziazione.
Pur nel silenzio del legislatore, saranno applicabili i principi base ricavabili dalla disciplina
della ditta e del marchio :
Anche l’insegna dovrà essere lecita, non dovrà contenere indicazioni idonee a trarre in
inganno il pubblico circa l’attività o i prodotti, dovrà avere su ciente capacità distintiva.
Pur nel silenzio del legislatore, saranno applicabili i principi base ricavabili dalla disciplina
della ditta e del marchio : non è quindi tutelato contro l’altrui imitazione chi adotti come
insegna indicazioni generiche.
Licenza di insegna non esclusiva : è lecita con il conseguente couso della stessa insegna
da parte di più imprenditori collegati, come tipicamente avviene negli accordi di
franchising di distribuzione ( Benetton o Cartier )
LA SOCIETÀ
La nozione di società
Articolo 2247 : “con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi
per l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo di dividerne gli utili”
Conferimenti :
- Contributi dei soci alla formazione del patrimonio sociale iniziale della società
- Dotare la società del capitale di rischio iniziale per lo svolgimento dell’attività di impresa
- Ciascun socio destina stabilmente parte della propria ricchezza personale all’attività
comune e si espone al rischio di impresa
Art. 2247 : i conferimenti possono essere costituiti da beni e da servivi. Denaro, beni in
natura trasferiti in proprietà o concessi in godimento alla società; prestazioni di attività
lavorativa.
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Principio desumibile dall’articolo 2247 : deve essere coordinato con la disciplina dei
conferimenti dettata per i singoli tipi di società.
- il patrimonio sociale
- Il capitale sociale
Patrimonio sociale :
complesso dei rapporti giuridici attivi e passivi che fanno capo alla società.
Patrimonio netto :
Attivo patrimoniale :
2) garanzia esclusiva
Capitale sociale : cifra che esprime il valore in denaro dei conferimenti quale risulta
dall’atto costituivo della società
Rimane immutato nel corso della vita della società n quando non se ne decide l’aumento
o la riduzione
È un valore storico
Funzione vincolistica : la cifra del capitale sociale indica la frazione del patrimonio netto
non distribuibile fra i soci, e perciò assoggetta ad un vincolo di stabile destinazione
all’attività sociale.
La cifra del capitale sociale nominale è iscritta in bilancio fra le passività dello stato
patrimoniale nel c.d. passivo ideale non reale insieme ai debiti della società
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Garanzia patrimoniale supplementare : i creditori possono fare a damento su un attivo
patrimoniale eccedente le passività per un valore corrispondente almeno all’ammontare
del capitale sociale.
2) Carattere patrimoniale
Scopo-mezzo
- Lucrativo
- Consortile
- Mutualistico
Patto leonino : il patto con il quale uno o più soci sono esclusi da ogni partecipazione agli
utili o alle perdite (art. 2265), espressamente sanzionatorio dalla legge con la nullità.
Attività produttiva : attività condotta con metodo economico e nalizzata alla produzione
o allo scambio di beni o servizi
Società e comunione
Le società non possono essere costituite al solo scopo di consentire il godimento dei beni
conferiti dai soci
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Comunione : i creditori personali dei singoli comproprietari potranno liberamente
aggredire anche la cosa comune per soddisfare il proprio credito, dato che la comunione
non gode dell’autonomia patrimoniale
Norme del codice civile che regolano l’esercizio delle professioni intellettuali :
Società fra avvocati : è regolata dalle norme della società in nome collettivo, ove non
diversamente disposto dalla relativa disciplina speciale.
Disciplina speciale : tutti i soci devono essere in possesso del titolo di avvocato e non è
consentita la partecipazione ad altra società di avvocati.
La società :
- Agisce sotto la ragione sociale costituita dal nome e dal titolo professionale di tutti i
soci ovvero di uno o più soci, seguito dalla locuzione ed altri.
- È iscritta in una sezione speciale del registro delle imprese relativa alle società fra
professionisti, ed in una sezione speciale dell’albo degli avvocati
L’amministrazione della società non può essere a data a terzi, ma il cliente ha diritto di
chiedere che l’esecuzione dell’incarico conferito alla società sia a data ad uno o più soci
da lui scelti
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Sono responsabili illimitatamente e solidalmente tutti i soci, qualora la società ometta di
comunicare prima dell’inizio dell’esecuzione del mandato quali di essi sono stati incaricati
Società che o rono sul mercato un servizio complesso, per la realizzazione sono
necessarie prestazioni professionali dei soci o dei terzi. Hanno carattere strumentale e
servente rispetto al servizio unitario o erto dalla società
Società di ingegneria : società la cui attività non si esaurisce nella semplice progettazione
di opere di ingegneria, ma comprende anche ulteriori prestazioni quali la realizzazione e la
vendita di impianti ed attrezzature industriali.
- A scopo mutualistico
- A scopo consortile
Una società può essere costituita per svolgere attività di impresa coi terzi allo scopo di
conseguire utili, destinati ad essere successivamente divisi fra i soci
Società sono anche : le società cooperative che devono perseguire per legge uno scopo
mutualistico.
Società cooperativa società che deve operare con metodo economico dei soci.
Tutti i tipi di società, tranne le società semplici, possono essere utilizzati anche per la
realizzazione di uno scopo consortile
Le società sono enti associativi che operano con metodo economico, per la realizzazione
di un risultato economico a favore esclusivo dei soci
- società mutualistiche
- Società lucrative
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In base alla natura dell’attività esercitabile si distinguono :
- Società di capitali
- Società cooperative
Art. 2331
“Con l’iscrizione nel registro delle imprese la società acquista la personalità giuridica”
- Per la circostanza che il funzionamento degli organi sociali è dominato dal principio
maggioritario.
- Per il fatto che il singolo socio non ha alcun potere diretto di amministrazione e di
controllo
- L’attività della società si fonda su un modello organizzativo che riconosce ad ogni socio
a responsabilità illimitata il potere di amministrare la società
- Società nelle quali per le obbligazioni sociali rispondono sia il patrimonio sociale sia i
singoli soci personalmente ed illimitatamente, in modo inderogabile o con possibilità di
deroga pattizia per i soli soci non amministratori.
- Società nelle quali di regola risponde solo la società col proprio patrimonio ( società per
azioni, a responsabilità limitata e società cooperative )
- I creditori personali dei soci non possono aggredire il patrimonio della società per
soddisfarsi ( art. 2270, 1° comma )
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- I creditori della società non possono aggredire direttamente il patrimonio personale dei
soci illimitatamente responsabili, la responsabilità dei soci è una responsabilità
sussidiaria
- Possono liberamente scegliere fra tutti i tipi di società previsti = attività non
commerciale
Quando l’attività è commerciale non è necessaria una esplicita scelta del tipo, il silenzio
delle parti in merito può e deve essere interpretato come implicita ( ma inequivoca )
opzione per il regime della società in nome collettivo.
È necessario che le clausole atipiche non siano incompatibili con la disciplina del tipo di
società del tipo di società prescelto
Quello che non si può stabilire in clausole statutarie si può stabilire in patti parasociali :
contratti che non vanno a formare oggetto dell’atto costitutivo, e che vincolano solo i soci
che stipulano quel contratto.
Articolo 1322 : “le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei
limiti imposti dalla legge (e dalle norme corporative), e possono anche concludere
contratti che non appartengono ai tipi aventi una disciplina particolare, purché siano
diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico”.
Il contratto di società è un contratto associativo che non esaurisce il suo e etto tra i
contraenti, ma è destinato ad operare sul mercato coinvolgendo interessi di terzi.
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Costituire una società atipica signi ca poter arrecare pregiudizio ai terzi che non riescono
a de nire con esattezza il regime giuridico applicabile a quella società
LE SOCIEÀ DI PERSONA
Introduzione
Società di persone :
- Società semplice
Società semplice :
- La sua disciplina è applicabile ove non risulti che le parti abbiano voluto costituire la
società secondo uno degli altri tipi.
- È soggetta all’iscrizione nel registro delle imprese con e etti di pubblicità legale
- non è soggetto a forme speciali, salvo quelle richieste dalla natura dei beni conferiti
Per l’atto costitutivo della snc sono dettate regole di forma (art. 2296) e di contenuto (art.
2295).
Tali regole sono prescritte solo ai ni dell’iscrizione della società nel registro delle imprese.
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L’iscrizione della snc nel registro della imprese
A di erenza di quella della società di capitali non è elevata a condizione di esistenza della
stessa.
L’omessa registrazione incide solo sulla disciplina della società in nome collettivo e
comporta che i rapporti fra società e terzi siano regolati, sotto alcuni aspetti, dalla
disciplina della società semplice.
2) Irregolare
SNC :
L’atto costitutivo della snc deve essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata
autenticata.
- La ragione sociale (deve essere costituita “dal nome di uno o più soci con l’indicazione
del rapporto sociale”
- L’oggetto sociale
- I criteri di ripartizione degli utili e la quota di ciascun socio negli utili e nelle perdite
La libertà di forma per la costituzione della società di persone incontra un limite quando
forme speciali sono richieste dalla natura dei beni conferiti (art. 2251)
Società di fatto :
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Una società di fatto che esercita attività commerciale è esposta al fallimento.
Una società, ancorché esistente nei rapporti tra i presunti soci, deve considerarsi
esistente all’esterno quando 2 o più persone operino in modo da ingenerare nei terzi
l’incolpevole a damento circa l’e ettiva esistenza della società
È così preclusa la possibilità dei soci apparenti di eccepire l’inesistenza della società
Conferimenti
Può essere conferita ogni entità suscettibile di valutazione economica ed utile per il
conseguimento dell’oggetto sociale :
- Bene
- Servizio
Il codice detta una speci ca disciplina per alcuni tipi di conferimenti diversi dal danaro :
- Conferimenti di crediti
- Conferimento d’opera
“ La garanzia dovuta dal socio e il passaggio dei rischi sono regolati dalle norme sulla
vendita “ ( garanzia per vizi e per evizione )
Sul socio grava il rischio del perimetro per caso fortuito della cosa conferita n quando la
proprietà non sia passata alla società : principio consensualistico = ciò si veri ca con la
stipulazione del contratto di società se si tratta di cosa determinata
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Per le cose :
- Individuate solo nel genere : il trasferimento della proprietà avviene solo in seguito alla
loro speci cazione
- Il socio ha diritto alla restituzione del bene al termine della società nello stato in cui si
trova
Nella società di persone il conferimento può essere anche costituito dall’obbligo del socio
di prestare la propria attività lavorativa a favore della società.
Il socio d’opera :
- Corre il rischio dell’impossibilità di svolgere della prestazione, anche per causa a lui
non imputabile
- Può essere escluso dagli altri soci per l’inidoneità a svolgere l’opera conferita
I conferimenti dei soci formano il patrimonio iniziale della società : attività patrimoniale
iniziale.
- Conferimenti iniziali
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Una disciplina del capitale sociale è del tutto assente nella società semplice.
Probabilmente perché la società semplice non è obbligata alla tenuta delle scritture
contabili ed alla redazione annuale del bilancio.
Una frammentaria disciplina del capitale sociale è dettata per la società in nome
collettivo: l’atto costitutivo deve indicare non solo i conferimenti dei soci, ma anche il
valore ad essi attribuito e il modo di valutazione ( art. 2295 n.6 )
Tale lacuna si ri ette sulla corretta applicazione delle due sole norme dettate a tutela
dell’integrità del capitale sociale :
- Art. 2303
- Art. 2306
l’art. 2303 :
- Vieta la ripartizione fra i soci di utili non realmente conseguiti (utili ttizi)
- Stabilisce che, se si veri ca una perdita del capitale sociale, non può farsi luogo alla
ripartizione di utili no a che il capitale non sia reintegrato o ridotto in misura
corrispondente
L’art. 2306 :
Ai creditori è riconosciuto il diritto di opporsi alla riduzione del capitale entro 3 mesi
nonostante l’opposizione, il tribunale può però disporre che la riduzione abbia
ugualmente luogo
Tutti i soci hanno diritto di partecipare agli utili della gestione sociale e partecipano alle
perdite.
I soci godono della più ampia autonomia eccetto limite del divieto del patto leonino : è
nullo il patto con il quale uno o più soci sono esclusi da ogni partecipazione agli utili o alle
perdite ( art. 2265 )
Regole generali :
1) Se il contratto nulla dispone le parti spettanti ai soci nei guadagni e nelle perdite si
presumono proporzionali ai conferimenti
2) Se, neppure il valore dei conferimenti è stato determinato, le parti si presumono uguali
4) Se la parte spettante al socio d’opera non è determinata dal contratto è ssata dal
giudice
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Nella società semplice, salvo patto contrario, il diritto del socio di percepire la sua parte di
utili nasce con l’approvazione del rendiconto che deve essere predisposto dai soci
amministratori “al termine di ogni anno, salvo che il contratto stabilisca un termine
diverso”
Nella società in nome collettivo il documento destinato all’accertamento degli utili e delle
perdite è un bilancio di esercizio ( redatto con l’osservanza dei criteri stabiliti per il
bilancio della società per azioni )
Il bilancio :
art. 2267 : è possibile escludere o limitare con apposito atto, la responsabilità dei soci che
non siano investiti del potere di rappresentanza della società
Il patto deve essere portato a conoscenza dei terzi con mezzi inidonei altrimenti la
limitazione della responsabilità o l’esclusione della solidarietà non è opponibile a coloro
che non ne hanno avuto conoscenza.
Nel caso di scioglimento del rapporto sociale, per morte, recesso o esclusione (ex socio),
si distingue tra :
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1. Nelle società semplici e collettivo irregolari : lo scioglimento del rapporto sociale non
fa venir meno la responsabilità personale del socio per le obbligazioni sociali anteriori
al veri carsi di tali eventi che devono essere portati a conoscenza dei terzi.
Altrimenti “ lo scioglimento non è opponibile ai terzi che lo hanno senza colpa ignorato”
2. Nella società collettivo regolari : l’opponibilità ai terzi delle cause di scioglimento del
rapporto sociale resta soggetta al regime di pubblicità legale delle modi cazioni dell’atto
costitutivo.
Intervenuta l’iscrizione nel registro delle imprese dello scioglimento del rapporto la
cessazione della responsabilità personale per le obbligazioni successive sarà opponibile
anche ai terzi che l’abbiano in fatto ignorato
Nella società semplice e nella società in nome collettivo i creditori sociali possono
soddisfarsi su :
I soci :
- Sono responsabili in via sussidiaria rispetto alla società, godono del bene cio di
preventiva escussione del patrimonio sociale. ( art. 2268 )
I creditori sociali devono tentare di soddisfare sul patrimonio della società prima di poter
aggredire il patrimonio personale dei soci.
Il bene cio opera diversamente : 1) nella società semplice e nella collettiva irregolare
Nella società semplice il creditore sociale può rivolgersi direttamente al singolo socio
illimitatamente responsabile : questi dovrà invocare la preventiva escussione del
patrimonio sociale indicando “ i beni sui quali il creditore possa agevolmente soddisfarsi”
Questa disciplina si applica anche alla società in nome collettivo irregolare ferma restando
la responsabilità di tutti i soci.
Nella società in nome collettivo regolare il bene cio di prevendita escussione opera
automaticamente.
I creditori sociali “non possono pretendere il pagamento dai singoli soci, se non dopo
l’escussione del patrimonio sociale”. È necessario che abbiano infruttuosamente esperito
l’azione esecutiva sul patrimonio sociale
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Creditori personali sui soci
Il creditore personale del socio non può aggredire direttamente il patrimonio sociale per
soddisfarsi :
Il creditore personale del socio non può compensare il suo credito verso il socio con il
debito che eventualmente abbia versato la società. Se la compensazione fosse possibile,
il creditore del socio-debitore della società nirebbe col soddisfarsi sul patrimonio di
quest’ultima.
Il creditore personale del socio non è sprovvisto di tutela. Sia nella società semplice che
nella collettività egli può :
- Far valere i suoi diritti sugli utili spettanti al socio suo debitore
- Compiere atti conservativi sulla quota allo stesso spettante nella liquidazione della
società (art. 2270 1° comma)
Il creditore personale del socio nella società semplice e società in nome collettivo
irregolare può chiedere anche la liquidazione della quota del suo debitore.
Deve però provare che “gli altri beni del debitore sono insu cienti a soddisfare i suoi
crediti”
La richiesta opera come causa di esclusione di diritto del socio. La società sarà tenuta a
versargli, entro 3 mesi una somma di danaro corrispondente al valore della quota al
momento della domanda.
Nella società in nome collettivo regolare il creditore particolare del socio non può chiedere
la liquidazione della quota del socio debitore,(tale regola vale no alla scadenza della
società) nché dura la società neppure se prova che gli altri beni dello stesso siano
insu cienti a soddisfarlo .
Sia nel rapporto tra responsabilità del patrimonio sociale e responsabilità dai singoli soci
sia in riferimento al creditore particolare del socio, c’è distinzione fra :
Potere di amministratore = potere di compiere tutti gli atti che rientrano nell’oggetto
sociale
Per legge ogni socio illimitatamente responsabile è amministratore della società. (art.
2257).
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L’atto costitutivo può prevedere che l’amministrazione sia riservata solo ad alcuni soci,
contrapposizione tra :
- Soci amministratori
Quando l’amministrazione della società spetta a più soci ed il contratto sociale nulla
dispone in merito alle modalità di amministrazione si applica il modello
dell’amministrazione disgiuntiva (art 2257)
Ciascun socio amministratore può intraprendere da solo tutte le operazioni che rientrano
nell’oggetto sociale, senza :
L’opposizione deve essere esercitata prima che l’operazione sia stata compiuta.
Firma disgiunta
Firma congiunta
- Sostanziale
- Processuale
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La previsione di limitazione convenzionale al potere di rappresentanza degli
amministratori solleva il problema della loro opponibilità ai terzi.
Nella società semplice le limitazioni originarie sono sempre opponibili ai terzi. I terzi
devono accertare se il socio che agisce in nome della società ha il potere di
rappresentanza.
Nella società in nome collettivo irregolare l’omessa registrazione di ritorce contro i soci. È
tutelato l’a damento dei terzi sulla corrispondenza della situazione di fatto al modello
legale di rappresentanza.
Nella società in nome collettivo irregolare i patti modi cativi del potere di rappresentanza
non sono opponibili ai terzi. Salvo che non si provino che questi ne erano a conoscenza
( art. 2297, 2° comma )
- dall’atto costitutivo
La distinzione acquista rilievo ai ni della revoca della facoltà di amministrare (Art. 2259)
Art. 2260 : gli amministratori “sono regolati dalle norme sul mandato”
art. 2266: l’amministratore è investito del potere di compiere tutti gli atti che rientrano
nell’oggetto sociale.
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I soci amministratori hanno diritto al compenso per il loro u cio, tale compenso può
essere costituito anche da una più elevata partecipazione negli utili.
- Morte
- Recesso
- Esclusione
Se muore un socio i soci superstiti sono obbligati a liquidare la quota del socio defunto ai
suoi rederei nel termine dei 6 mesi.
Gli eredi del socio defunto non hanno più diritto alla liquidazione e devono attendere la
conclusione della liquidazione della società, per partecipare alla divisione dell’atto.
Il recesso :
- Deve essere comunicato a tutti gli altri soci con un preavviso di almeno 3 mesi e
diventa produttivo dopo tale temine
- Di diritto
- Facoltativa
Esclusione di diritto :
Avviene nel caso di fallimento del socio o del socio il cui creditore particolare abbia
ottenuto la liquidazione della quota
- Gravi inadempienze degli obblighi che derivano dalla legge o dal contratto sociale
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- Interdizione, inabilitazione o condanna ad interdizione dai pubblici u ci
Provvedimento di esclusione :
Varia a seconda che la società sia costituita da soli 2 soci o più ( art. 2286 c.c)
- Venir meno della pluralità dei soci se nel termine dei sei mesi questa non è riconosciuta
Per la costituzione della società in accomandita semplice valgono le stesse regole della
società in nome collettivo.
L’atto costitutivo :
Una deviazione dalla disciplina della snc si ha per la formazione della ragione sociale ( art.
2314 ).
Nella società in accomandita semplice la ragione sociale non può contenere il nome dei
soci accomandatari per evitare che si possa fare a damento sulla responsabilità
personale di tali soci.
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L’accomandante che violi tale divieto :
- È esposto all’esclusione della società con decisione a maggioranza degli altri soci.
Agli accomandanti sono riconosciuti ( per legge o per contratto ) alcuni diritti e poteri :
- Possono concorrere con gli accomandatari alla nomina e alla revoca degli
amministratori, è necessario il consenso di tutti i soci accomandatari e di tanti soci
accomandanti che rappresentano la maggioranza del capitale.
Gli accomandanti sono riconosciuti ( per legge o per contratto ) alcuni diritti e poteri :
- Possono dare autorizzazioni e pareri per determinate operazioni, nonché compiere atti
di ispezione e di controllo
Gli accomandanti non sono tenuti a restituire gli utili ttizi eventualmente riscossi purché :
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L’amministratore provvisorio non diventa socio accomandatario.
La società per azioni è per legge tratta come soggetto di diritto distinto dalle persone dei
soci e gode di una piena e perfetta autonomia patrimoniale.
Nella società per azioni tutti i soci hanno una responsabilità limitata e sono obbligati solo
ad eseguire i conferimenti.
Organizzazione corporativa :
- Assemblea
- Amministratori
- Collegio sindacale
- Azionisti imprenditori
- Azionisti risparmiatori
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La società per azioni non si identi ca solo con l’impresa di grandi dimensioni, esistono un
gran numero di società composte da un numero non elevato di soci e costituite per la
gestione di imprese di dimensioni modeste.
L’utilizzo della società per azioni per esigenze economiche profondamente diverse solleva
problemi di disciplina alquanto di erenziati.
1998 : disciplina organica delle società quotate (d. Lgs. 24.2.1998, n. 58)
- Nella sempli cazione del procedimento di costituzione e della disciplina delle modi che
statutarie
La costituzione. Il procedimento
Con l’iscrizione nel registro delle imprese la società per azioni acquista la personalità
giuridica
Nel primo caso l’atto costitutivo è stipulato immediatamente da coloro che assumono
l’iniziativa per la costituzione della società ( soci fondatori ).
- La raccolta fra il pubblico del capitale iniziale sulla base di un programma predisposto
da coloro che assumono l’iniziativa ( Promotori )
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L’atto costitutivo. Forma e contenuto
L’atto costitutivo deve essere redatto per atto pubblico a pena di nullità della società e
deve indicare :
- Le generalità dei soci e degli eventuali promotori, il numero delle azioni assegnate a
ciascuno di essi
- La denominazione
- Il comune ove sono poste la sede della società e le eventuali sedi secondarie
- L’oggetto sociale
Le condizioni : la società per azioni deve costituirsi con un capitale non inferiore a
120.000 euro, salvo i casi in cui leggi speciali impongono un capitale minimo più elevato.
Occorre che :
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L’iscrizione nel registro delle imprese
Il notaio che ha ricevuto l’atto costitutivo deve depositarlo entro 20 giorni, presso l’u cio
del registro delle imprese.
Il notaio che ha ricevuto l’atto costitutivo deve veri care l’adempimento delle condizioni
stabilite dalla legge per la costituzione.
La legge notarile prevede sanzioni amministrative a carico del notaio che chiede
l’iscrizione nel registro delle imprese di un atto costitutivo da lui rogato “quando risultano
manifestamente inesistenti le condizioni richieste dalla legge”
L’u cio del registro delle imprese prima di procedere all’iscrizione deve veri care solo la
regolarità formale della documentazione ricevuta
Può veri carsi che fra la stipulazione dell’atto costitutivo, l’iscrizione della società nel
registro delle imprese vengano compiute operazioni in nome della costituenda società
- in caso di pluralità di soci, quelli tra i soci che nell’atto costitutivo o con atto separato
hanno deciso, autorizzato o consentito il compimento dell’operazione
Nel caso dette operazioni non vengono approvate, i terzi non possono agire direttamente
nei confronti della società, ma solo nei confronti di coloro che hanno e ettivamente agito.
Prima dell’iscrizione nel registro delle imprese è vietata l’emissione delle azioni.
L’attuale disciplina non prevede più la nullità dell’emissione e non vieta il trasferimento
della partecipazione azionaria.
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La nullità della società per azioni
Contratto di società : un atto di autonomia privata che è destinato a produrre e etti solo
fra parti contraenti
Dopo l’iscrizione della società nel registro delle imprese è nato un’organizzazione di
persone e di mezzi la sanzione può consentire nello scioglimento della società.
La società per azioni può essere dichiarata nulla solo in 3 casi tassativamente elencati :
La dichiarazione di nullità della società per azioni “non pregiudica l’e cacia degli atti
compiuti in nome della società dopo l’iscrizione nel registro delle imprese”
La dichiarazione di nullità del contratto, opera ex tunc. La dichiarazione della nullità della
società ha e cacia ex nunc.
L’azione di nullità :
- È imprescrittibile
In sintesi la dichiarazione di nullità opera solo per futuro come causa di scioglimento della
società
La riforma del 2003 ha provveduto a ride nire la disciplina della s.p.a unipersonale
È consentita la costituzione della società per azioni con atto unilaterale di un unico socio
fondatore.
Nella società per azioni unipersonale per le obbligazioni sociali di regola risponde solo la
società col proprio patrimonio, salvo alcuni casi eccezionali.
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La violazione di tale disciplina impedisce che operi la regola della responsabilità limitata
dell’unico socio.
Per consentire l’agevole identi cazione dell’unico socio i dati anagra ci dello stesso
devono essere iscritti nel registro delle imprese a cura degli amministratori
Patrimoni destinati
La società per azioni può consentire uno o più patrimoni ciascuno dei quali destinato in
via esclusiva ad uno speci co a are, sia pure entro i limiti del 10% del proprio patrimonio
netto e purché non si tratti di a ari attinenti ad attività riservate in base a leggi speciali.
Diventa però produttiva di e etti solo dopo che siano decorsi 2 mesi dall’iscrizione.
Entro tale termine i creditori sociali anteriori all’iscrizione possono fare opposizione al
tribunale.
Dalle obbligazioni contratte per realizzare lo speci co a are la società risponde di regola
solo nei limiti del patrimonio destinato, salvo che la delibera di costituzione non stabilisca
diversamente.
- Gli atti compiuti in relazione allo speci co a are rechino espressa menzione del vincolo
di destinazione, in mancanza ne risponde la società con il suo patrimonio residuo.
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È necessario che :
- Copia del contratto sia stata iscritta nel registro delle imprese
I creditori generali della società potranno esercitare solo azioni conservative a tutela dei
loro diritti
I conferimenti rappresentano : i contributi dei soci alla formazione del patrimonio iniziale
della società.
Funzione : dotare la società del capitale di rischio iniziale per lo svolgimento dell’attività di
impresa, ( c.d. funzione produttiva dei conferimenti )
Per le società per azioni è prevista una speci ca disciplina dei conferimenti :
- Garantire che i conferimenti promessi dai soci vengano e ettivamente acquisiti dalla
società
Nella società per azioni i conferimenti devono essere e ettuati in danaro se nell’atto
costitutivo non è stabilito diversamente.
Per garantire n dalla costituzione della società l’e ettività almeno parziale del capitale è
disposto l’obbligo di versamento immediato presso una banca di almeno il 25% dei
conferimenti in danaro.
Costituita la società, gli amministratori sono liberi di chiedere in ogni momento ai soci i
versamenti ancora dovuti.
Permane solo per il periodo di 3 anni dall’iscrizione del trasferimento nel libro dei soci.
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Per i conferimenti dei beni in natura e dei crediti il 3° comma art. 2342 c.c dispone che “le
azioni corrispondenti a tali conferimenti devono essere integralmente liberate al momento
della sottoscrizione”.
La valutazione
I conferimenti diversi dal danaro tanto se e ettuati in sede di costituzione della società
quanto se e ettuati in sede di aumento del capitale sociale devono formare oggetto di
uno speci co procedimento di valutazione.
Chi conferisce beni in natura o crediti deve presentare una relazione giurata in stima di un
esperto designato dal tribunale nel cui circondario ha sede la società.
Entro 180 giorni dalla costituzione della società, gli amministratori devono :
Se dalla revisione risulta che il valore dei beni o dei crediti conferiti è inferiore di oltre 1/5
rispetto a quello per cui avviene il conferimento la società deve :
Il socio può :
Nel caso di recesso, il socio recedente ha diritto alla restituzione in natura del bene
conferito con conseguente necessità di conguagli in denaro per pareggiare il valore del
bene con il valore di liquidazione della partecipazione.
L’atto costitutivo può prevedere che a seguito dell’annullamento delle azioni, quelle
residue siano diversamente ripartite fra i soci nel rispetto del principio che il valore
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complessivo dei conferimenti non può essere inferiore all’ammontare globale del capitale
sociale.
- Quando il valore equo del conferimento in natura è ricavabile dal bilancio approvato di
una società soggetta a revisione dei conti.
- Quando il valore equo dei beni o crediti da conferire, risultante da una valutazione di
stima non anteriore di oltre 6 mesi il conferimento è conforme ai principi e crediti di
valutazione generalmente riconosciuti.
Gli amministratori possono richiedere una nuova valutazione del conferimento in natura
qualora ritengano inattendibile il valore ad esso attribuito possono richiedere.
Gli amministratori nel medesimo termine iscrivono nel registro delle imprese una
dichiarazione nella quale descrivono i conferimenti in natura sottratti al procedimento di
stima e la loro valutazione, dando atto delle circostanze che giusti cano l’esenzione.
LE AZIONI
Le azioni
Le azioni sono le quote di partecipazione dei soci nelle azioni, omogenee, standardizzate,
di regola liberamente trasferibili e rappresentate da documenti ( titoli azionari ).
Caratteri :
- Indivisibilità
- Autonomia
- Il capitale sottoscritto
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Lo statuto ed i titoli azionari devono indicare :
- Il capitale sottoscritto
Valore emissione :
Per tutte le azioni ( con o senza valore nominale ) in nessun caso il valore complessivo dei
conferimenti può essere inferiore all’ammontare globale del capitale sociale ( art. 2346, 5°
comma c.c )
Valore di emissione
Le azioni non possono essere complessivamente emesse per somma inferiore al loro
valore nominale.
Valore di bilancio
Valore di mercato
Risulta giornalmente dai listini u ciali quando le azioni sono ammesse alla quotazione in
un mercato regolamentato ( Borsa Valori ).
La partecipazione azionaria
I diritti dell’azionista
- Sono azioni fornite di diritti diversi da quelli tipici previsti dalla disciplina legale
- Possono essere create con lo statuto o con successiva modi cazione dello stesso
Alle società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio è consentita la
possibilità di emettere azioni dove il diritto di voto sia limitato ad una misura massima
( es. no al 10% del capitale posseduto ogni azione attribuisce un voto, mentre per
l’eccedenza non è riconosciuto diritto di voto
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Azioni correlate : fornite di diritti patrimoniali correlati ai risultati dell’attività sociale di un
determinato settore, anche quando non si danno vita a patrimoni separati destinati ad
uno speci co a are.
Possono essere emesse solo da società le cui azioni ordinarie sono quotate in mercati
regolamentati italiani o di altri paesi dell’unione europea. Non possono superare, in
concorso con le azioni a voto limitato, la metà del capitale sociale.
Caratteristiche : le azioni di risparmio sono prive del diritto di voto nelle assemblee
ordinarie e straordinarie
Modalità : gli utili sono imputati a capitale e per l’importo corrispondente la società
emette speciali categorie di azioni che vengono assegnate gratuitamente ai prestatori di
lavoro
- Gli apporti con cui sono liberati non sono assoggettati alla disciplina propria dei
conferimenti
Le azioni sono in via di principio liberamente trasferibili secondo le regole proprie dei titoli
di credito
Limiti legali
- Le azioni liberate con conferimento diverso dal denaro prima del controllo della
valutazione ( art. 2343 3° comma c.c )
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Le clausole statutarie limitative della circolazione possono essere introdotte o rimosse nel
corso della società con delibera dell’assemblea straordinaria.
Se lo statuto non dispone diversamente è riconosciuto il diritto di recesso ai soci che non
hanno concorso all’approvazione della delibera
Le obbligazioni
Diritti dell’obbligazionista :
- Diritto al rimborso del valore nominale del capitale prestato alla scadenza pattuita
La società per azioni può emettere obbligazioni nominative o al portatore per una somma
complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale (sottoscritto), della riserva
legale e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato
Tali obbligazioni attribuiscono il diritto di sottoscrivere azioni della stessa società, in base
ad un pre ssato rapporto di cambio, utilizzando come conferimento le somme già versate
al momento dell’acquisto delle obbligazioni.
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Le obbligazioni convertibili devono essere o erte in opzione agli azionisti ed ai possessori
di obbligazioni convertibili precedentemente emesse.
Valgono le regole di funzionamento dettate per l’assemblea straordinaria dei soci, salvo
alcune regole speci che.
Il rappresentante comune tutela gli interessi comuni degli obbligazionisti nei confronti
della società e dei terzi.
Le operazioni della società per azioni sulle azioni proprie sono particolarmente pericolose
per l’integrità del capitale sociale.
Le operazioni della società sulle proprie azioni sono considerate con estremo sfavore dal
legislatore e sono in linea di principio vietate.
- Sottoscrizione
Il divieto opera sia in sede di costituzione della società sia in sede di aumento del capitale
sociale.
Il divieto colpisce tanto la sottoscrizione diretta, compiuta in nome della società quanto la
sottoscrizione indiretta, compiuta da terzi in nome proprio, ma per conto della società.
L’acquisto di azioni proprie può costituire una pro cua forma di investimento delle
eccedenze patrimoniali disponibili della società.
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Se la società è quotata in borsa, l’acquisto e la vendita di azioni proprie è un mezzo per
stabilizzare le quotazioni e neutralizzare eventuali manovre speculative.
Gli acquisti compiuti senza l’osservanza delle suddette condizioni restano validi, ma
espongono gli amministratori a sanzioni penali (artt. 2628, 1 comma 3 172 tuf. )
Nell’inerzia dell’assemblea, la riduzione del capitale sociale deve essere disposta d’u cio
dal tribunale, su richiesta degli amministratori e dei sindaci (art. 2357 4 comma).
- A titolo gratuito
Le partecipazioni reciproche
Con la riforma del 2003 l’art. 2359 - quinquies c.c introdotto dal d. Lgs. N. 315/1994 detta
per la sottoscrizione di azioni o quote della società controllante una disciplina del tutto
identica a quella prevista per la sottoscrizione di azioni proprie.
Le società per azioni sono libere di sottoscrivere o acquistare azioni o quote di altre
società di capitali.
Il gruppo di società è un fenomeno che può assumere svariate con gurazioni e diverse
articolazioni.
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La presenza di aggregazioni societarie sollecita una speci ca disciplina diretta a
soddisfare un triplice ordine di esigenza :
- Evitare che le scelte operative delle singole società del gruppo pregiudichino le
aspettative di quanti fanno a damento esclusivamente sulla consistenza patrimoniale
e sui risultati economici di quella determinata società.
È società controllata la società che si trova direttamente o indirettamente sotto l’in uenza
dominante di altra società.
È società controllata :
- La società in cui un’altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili
nell’assemblea ordinaria
- La società in cui un’altra società dispone dei voti su cienti per esercitare un’in uenza
dominante nell’assemblea ordinaria.
È società controllata :
- Le società che sono sotto in uenza dominante di un’altra società in virtù di particolari
vincoli contrattuali con essa.
Nelle società collegate un’altra società esercita un’in uenza notevole, ma non dominante
(art. 2359 3° comma c.c).
Resta fermo nel nostro ordinamento il principio cardine della distinta soggettività e della
formale indipendenza giuridica delle società del gruppo.
L’indipendenza formale comporta che la capogruppo non può legittimamente imporre alle
società glie di compimento di atti che contrastino con gli interessi delle stesse
separatamente considerate.
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La società capogruppo è tenuta ad indennizzare direttamente gli azionisti ed i creditori
delle società controllate.
Rispondono in solito coloro che hanno preso parte al fatto lesivo traendone bene cio
L’azione esercitata dai soci e dai creditori sociali è azione diretta e non surrogatoria di
quella che eventualmente spetta alla società controllata.
Il diritto di recesso è riconosciuto ai soci di una società non quotata che entra a far parte
di un gruppo, ed esce se deriva un’alterazione delle condizioni di rischio
dell’investimento.
Il diritto di recesso è riconosciuto quando il socio della controllata abbia esercitato nei
confronti della capogruppo l’azione di responsabilità prevista dall’art. 2497 c.c ed abbia
ottenuto una sentenza di condanna esecutiva.
Attualmente manca una compiuta disciplina del gruppo insolvente, nessuna disposizione
speci ca è dettata in caso di fallimento di una società facente parte di un gruppo.
In caso di direzione unitaria del gruppo gli amministratori delle società che hanno abusato
di tale direzione rispondono in solido con gli amministratori della società dichiarativa
insolvente dei danni da questi cagionati alla società stessa.
L’assemblea
- È l’organo composto dai soci, la cui funzione è quella di formare la volontà dalle
società nelle materie riservate alla sua competenza
Si divide in :
- Assemblea ordinaria
- Assemblea straordinaria
Riforma del 2003 : le competenze dell’assemblea ordinaria variano a seconda del sistema
di amministrazione e di controllo.
Per evitare che l’assenteismo degli azionisti impedisca di deliberare, è prevista una
seconda convocazione con quorum inferiore.
Quando sono state emesse diverse categorie di azioni o strumenti nanziari che
conferiscono diritti amministrativi, all’assemblea generale si a ancano le assemblee
speciali di categoria.
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Alle assemblee speciali si applicano le norme dettate per l’assemblee straordinarie, se le
azioni speciali non sono quotate.
La società è convocata nel comune dove ha sede la società, se lo statuto non dispone
diversamente.
La convocazione richiede :
- Giorno
- Ora
- Luogo
Il presidente assicura che l’assemblea si svolga in modo ordinato e nel rispetto delle
norme.
Il verbale :
- Deve essere trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee, a
cura degli amministratori.
• Quorum costitutivo : parte del capitale sociale che deve essere rappresentato in
assemblea perché questa sia regolarmente costituita e possa iniziare i lavori.
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Possono intervenire in assemblea insieme agli amministratori :
- Sindaci
Con l’attuale disciplina non è più necessario il preventivo deposito delle azioni, è venuto
meno il divieto di ritiro anticipato dei titoli.
Preventivo deposito e divieto di ritiro anticipato possono però essere previsti dallo
statuto.
La delega deve essere conferita per iscritto con il nome del rappresentante, che può farsi
sostituire solo da un’altra persona indicata nella delega stessa.
Il socio deve esercitare il diritto di voto in modo da non arrecare un danno al patrimonio
della società.
Versa in con itto di interessi l’azionista che in una determinata delibera ha un interesse
personale contrastante con l’interesse della società.
La delibera adottata con il voto del socio in con itto di interessi non è annullabile.
- Prova di resistenza
- Danno potenziale
Se non ricorre la condizione del danno potenziale la delibera resta inattaccabile anche se
approvata con il voto determinante del socio in con itto di interessi.
I sindacati di voto sono accordi con cui alcuni soci si impiegano a concordare
preventivamente il modo in cui votare in assemblea, danno un indirizzo unitario all’azione
dei soci sindacati.
I sindacati di voto :
sono produttivi di e etti solo tra le parti e non verso la società. Il voto dato in assemblea
resta valido anche se espresso in violazione dei sindacati.
Il socio che ha votato in modo di orme sarà tenuto a risarcire i danni agli altri aderenti al
patto.
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- Di use tra il pubblico in misura rilevante = Art. 2341 - ter. c.c
È prevista una particolare disciplina dell’invalidità delle delibere assembleari che distingue
fra delibere :
- Annullabili
- Nulle
Revisore contabile
Società di revisione
- Il sistema dualistico
- Il sistema monistico
Gli amministratori sono l’organo a cui è a data in via esclusiva la gestione dell’impresa
sociale, ad essi aspetta compiere tutte le operazioni necessarie per l’attuazione
dell’oggetto sociale.
2) Non soci
Sono richiesti per gli amministratori di società che svolgono determinate attività
(assicurativa, bancaria, ecc)
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La nomina degli amministratori non può essere fatta per un periodo superiore a 3 esercizi.
- Ad un comitato esecutivo
Il comitato esecutivo è un organo collegiale al pari degli amministratori delegati che sono
organi uni personali.
- Disgiuntamente
- Congiuntamente
I membri del comitato esecutivo e gli amministratori delegati sono designati dallo stesso
consiglio di amministrazione che determina l’ambito della delega.
- Potere di rappresentanza generale e non circoscritto agli atti che rientrano nell’oggetto
sociale
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Il collegio sindacale : organo di controllo interno della s.p.a con funzione di vigilanza
sull’amministrazione delle società.
- 3 o 5 membri e ettivi
- 2 membri supplenti
1. Per le società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, da un revisore
dei conti persona sica o da una società di revisione.
2. Per le società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio diverse dalle società
quotate, da una società di revisione iscritta nei registri dei revisori contabili con esclusione
dei revisori persone siche.
Con azioni quotate che controllano e che sono controvate da una società quotata da una
società di revisione iscritta nell’albo speciale tenuto dalla Consob.
- Un consiglio di gestione
- Un consiglio di sorveglianza
- Un revisore contabile
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Si stratta di un modello organizzativo particolarmente adatto per una società con
azionariato di uso e prive di uno stabile nucleo di azionisti imprenditori.
Consiglio di sorveglianza :
- Almeno un componente e ettivo deve essere scelto tra gli iscritti nel registro dei
revisori contabili.
IL BILANCIO
Il bilancio di esercizio
Il bilancio è costituito da :
- Stato patrimoniale
- Conto economico
- Nota integrativa
- Chiarezza
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La redazione del bilancio di esercizio comporta per molti cespiti patrimoniali il
compimento di una serie di stime da parte degli amministratori volte a determinare il
valore da iscrivere in bilancio.
- Prudenza
- Continuità
Il bilancio di esercizio è un atto della società alla cui redazione cooperano 3 organi
sociali :
1. Amministratori
Gli amministratori devono redigere il progetto di bilancio e tale funzione non è delebile al
comitato esecutivo o agli amministratori delegati.
Il progetto di bilancio ed i relativi allegati devono rimanere depositati in copia nella sede
della società durante i 15 giorni che precedono l’assemblea e nché non sia approvato.
Entro 30 giorni dall’approvazione la copia del bilancio dev’essere depositata a cura degli
amministratori presso l’u cio del registro delle imprese.
L’assemblea che approva il bilancio delibera sulla distribuzione degli utili ai soci. Non tutti
gli utili sono distribuiti fra i soci sotto forma di dividendi.
Diversamente dalle società di persone nella S.p.A l’approvazione del bilancio di esercizio
non determina di per sé l’insorgere di un diritto individuale degli azionisti all’immediata
assegnazione della propria parte di utili.
Il potere dispositivo dell’assemblea in tema di distribuzione degli utili può essere limitato
da clausole statutarie che riconoscono a determinate categorie di azionisti il diritto alla
percezione annuale di un dividendo minimo.
La società non può pagare dividendi sulle azioni se non per utili realmente conseguiti e
risultanti dal bilancio regolarmente approvato.
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La società per azioni il cui bilancio è assoggettato per legge al controllo da parte di
società di revisione iscritte nell’albo speciale possono distribuire ai soci acconti di
dividendi.
Fra le modi cazioni dello statuto sociale una particolare disciplina è dettata in tema di
aumento del capitale sociale.
- Reale
- Nominale
- capitale nominale
Con l’aumento reale del capitale sociale la società intende procurarsi mezzi nanziari a
titolo di capitale di rischio : nuovi conferimenti.
Lo statuto può attribuire agli amministratori la facoltà di aumentare in una o più volte il
capitale sociale.
L’attuale disciplina consente che gli amministratori sia riconosciuta la facoltà di deliberare
in merito all’esclusione limitazione del diritto di opzione dei soci, lo statuto deve
determinare i criteri cui gli amministratori devono attenersi.
La delibera consiliare è soggetta ai controlli previsti per le delibere modi cative dell’atto
costitutivo.
Il versamento del 25% dei conferimenti in denaro deve essere e ettuato all’atto della
sottoscrizione direttamente alla società e non presso una banca.
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Il diritto di opzione è il diritto dei soci di essere preferiti ai terzi nella sottoscrizione
dell’aumento di capitale a pagamento.
- Mantenere cedendolo a terzi qualora non voglia o non possa correre all’aumento del
capitale sociale.
Il diritto di opzione non è un diritto intangibile dell’azionista. Può essere sacri cato
quando un interesse speci co della società lo esige.
Il diritto di opzione :
- È escluso per legge quando le azioni di nuova emissione devono essere liberate
mediante conferimenti in natura.
- Può essere escluso o limitato con la delibera di aumento di capitale quando l’interesse
della società lo esige.
- Può essere escluso con delibera dell’assemblea straordinaria quando le azioni di nuova
emissione devono essere o erte in sottoscrizione ai dipendenti della società.
L’aumento nominale o gratuito del capitale sociale è un operazione che non dà luogo a
nuovi conferimenti e non determina alcun incremento del patrimonio sociale.
L’aumento deve essere quindi attuato in modo da non alterare le preesistenti posizioni
reciproche degli azionisti.
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L’INQUADRAMENTO NORMATIVO DELL’AMMINISTRAZIONE DELLE
SOCIETÀ DI PERSONE
- La disciplina dell’attività sociale nella società semplice e nelle società in nome collettivo
è estremamente scarna e per lo più caratterizzata dall’ampio spazio lasciato
all’autonomia negoziale. Tuttavia il legislatore prevede un modello di organizzazione
fondato sui seguenti principi :
B) È necessario il consenso di tutti i soci per le modi cazioni del contratto sociale ( art.
2252 ) se non diversamente disposto. Tali principi hanno carattere dispositivo e
trovano applicazione solo se i soci non hanno disposto diversamente nell’atto
costitutivo. Caratteristica principale delle società di persona è proprio l’autonomia che
viene lasciata ai soci, i quali sono liberi di modellare il funzionamento della società nel
modo che ritengono più opportuno, poiché è loro il patrimonio che rischiano.
Amministrazione congiuntiva
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- È opinione consolidata che la decisione della maggioranza dei soci ha per oggetto
l’opposizione e non il compimento dell’operazione. Se ne deduce, che la competenza
della collettività dei soci viene meno qualora l’amministrazione opponente rinunci al
veto.
AMMINISTRAZIONE E RAPPRESENTANZA
- Il potere di rappresentanza è il potere di agire nei confronti dei terzi in nome della
società, dando luogo all’acquisto di diritti e assunzioni da parte della stessa (2266,
comma 1). In mancanza di diverse disposizioni dell’atto costitutivo la rappresentanza
della società spetta a ciascun socio amministratore ( disgiuntamente o congiuntamente
a seconda del modello prescelto ).
- L’atto costitutivo può prevedere che la rappresentanza della società spetti solo ad
alcuni amministratori. In tal caso si veri ca una dissociazione soggettiva tra il potere di
amministrazione ed il potere di rappresentanza.
Soci amministratori
Gli amministratori nominati nell’atto costitutivo possono essere revocati solo per giusta
causa ( art. 2259 com.1 ) e la relativa revoca comporta una modi ca del contratto sociale
pertanto deve essere decisa all’unanimità ( art. 2252 ) se non è convenuto diversamente.
Gli amministratori nominati con atto separato possono essere revocati anche se non
ricorre una giusta causa ed alla relativa revoca si applicano le norme del mandato ( art.
2259 com. 2 ).
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SOCI E AMMINISTRATORI
I rapporti di amministrazione
Quanto al regime di responsabilità ai sensi dell’art. 2260 c.c gli amministratori sono
solidalmente responsabili verso la società dei danni causati nell’esercizio delle loro
funzioni. Nel silenzio del dato legislativo è da ritenersi che gli amministratori siano
responsabili anche nei confronti dei singoli soci per i danni agli stessi arrecati in via diretta
ed immediata.
Ai sensi dell’art. 2261 c.c i soci non amministratori hanno il diritto di avere dagli
amministratori notizie sullo svolgimento degli a ari sociali; - di controllare i documenti
relativi all’amministrazione (scritture contabili); - di ottenere rendiconto degli a ari sociali
al termine di ogni anno salvo che il contratto sociale stabilisca un termine diverso.
Il divieto di concorrenza
Nella società in nome collettivo, ma non nella società semplice, incombe su tutti i soci
l’obbligo di non esercitare per conto proprio o altrui un’attività concorrente con quella
della società, ed inoltre di non partecipare come socio illimitatamente responsabile ad
altra società concorrente ( art. 2301 c.c)
Ratio del dividendo : proteggere la società dal danno che le deriverebbe dall’attività
concorrenziale diretta o indiretta del socio.
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Il divieto non ha carattere assoluto e può essere rimosso dagli altri soci, il consenso dei
quali si presume se la situazione concorrenziale pre-esisteva al contratto sociale e gli altri
soci ne erano a conoscenza.
La violazione del divieto espone il singolo socio all’obbligo del risarcimento dei danni nei
confronti della società e legittima gli altri soci a deciderne l’esclusione.
Soci accomandanti che rispondono limitatamente alla quota conferita. Essi sono obbligati
solo nei conferimenti della società ad eseguire i conferimenti promessi, mentre i creditori
sociali non hanno azione diretta nei loro confronti, neppure nei limiti del conferimento
promesso e non ancora eseguito. Il punto può ritenersi ormai paci co e non trova più
seguito la tesi minoritaria ( Brunetti, Ferrara, Mossa), secondo cui gli accomandanti
sarebbero responsabili direttamente nei confronti dei creditori sociali, sia pure nei limiti
dei conferimenti promessi. I creditori sociali potranno perciò agire contro i soci
accomandanti solo in via surrogatoria ( art. 2900 c.c ), in caso di inerzia della società, per
ottenere gli stessi versino alla società i conferimenti ancora dovuti ( Di Sabato,
Montalenti )
Gli accomandatari
La ragione sociale
La ragione sociale ( art. 2314 c.c ) deve essere formata col nome di almeno uno dei soci
accomandatari e deve contenere l’indicazione del tipo sociale. L’accomandante il quale
consente che il suo nome sia compreso nella ragione sociale, risponde di fronte ai terzi
illimitatamente e solidalmente con i soci accomandatari per le obbligazioni sociali ( art.
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2314 com. 2 ). Pertanto con l’inserimento nella ragione sociale del nome del socio
accomandante quest’ultimo diventa socio a responsabilità illimitata non nei rapporti
interni ma solo ed esclusivamente di fronte ai terzi. Di conseguenza non diventa socio
accomandatario e non acquista il diritto di partecipare all’amministrazione della società.
La responsabilità illimitata del socio accomandante presuppone che l’inserimento del suo
nome nella ragione sociale sia avvenuto con il suo consenso espresso o tacito. Tale
consenso si deve tuttavia presumere. Sull’accomandante incombe perciò l’onere di
provare che l’inserimento è avvenuto contro la sua volontà o a sua insaputa.
L’art. 2320 c.c prevede che i soci accomandanti non possono compiere atti di
amministrazione, ne trattare o concludere a ari i nome della società, se non in forza di
procura speciale per singoli a ari.
Il socio accomandante che ha violato il divieto di immistione può essere escluso dalla
società con decisione a maggioranza degli altri soci accomandanti e accomandatari.
Tuttavia l’esclusione non potrà essere deliberata qualora l’atto di ingerenza posto in
essere dal socio accomandante sia stato preventivamente autorizzato o successivamente
rati cato dagli amministratori.
Accomandanti e amministrazione
- Accomandatari
- Se l’atto costitutivo non dispone diversamente, il trasferimento per atto fra vivi della
quota degli accomandatari può avvenire solo con il consenso di tutti gli altri soci
( accomandanti e accomandatari ) ( trib. Napoli, 11-10-1958 ). Mentre per la
trasmissione mortis causa sarà necessario anche il consenso degli redi.
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Il trasferimento della partecipazione
Accomandatari
Se l’atto costitutivo non dispone diversamente, il trasferimento per atto fra vivi della quota
degli accomandatari può avvenire solo con il consenso di tutti gli altri soci ( accomandanti
e accomandatari ) ( trib. Napoli, 11-10-1958). Mentre per la trasmissione mortis causa
sarà necessario anche il consenso degli eredi.
Accomandanti
Diversa è la disciplina dettata per il trasferimento della quota degli accomandanti ( art.
2322). La loro quota può essere trasferita liberamente per causa di morte, senza che sia
necessario il consenso dei soci superstiti. Per il trasferimento per atto tra vivi è invece
necessario il consenso dei soci. ( accomandanti e accomandatari ) che rappresentano la
maggioranza del capitale sociale ( 2469- 2470 ).
- Autonomo
Si = portale e giurisprudenza
No = altra dottrina
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Altre indicazioni di cui all’art 2328 c.c (no secondo la dottrina, essendo il preliminare un
momento esterno alla at