Sei sulla pagina 1di 27

DIRITTO CIVILE II

Alpa il contratto in generale capitoli: 2, 3, 4, 9, 10.

Fondo di investimento patrimonio separato rispetto alla sgr (società di gestione


risparmi)quotisti mandato alla sgr.
Mandato: 1703-1730 per revoca domanda giudiziale che si fonda sul mandato considerando i
contratti tra una sgr e fondo, e l’altro tra l’altra sgr e fondo.
Domanda giudiziale atto di citazione e lo trascrivo (pubblicità notizia)2643 cc
Art. 700 cpc (in questo caso provvedimento d’urgenza) non può cancellare la trascrizione.

1321-1469 cc disciplina generale si applica ai contratti tipici e atipici.


Contratti tipici (espressamente regolati da legge 1470-2000 cc disciplinati dal codice, dalle leggi
speciali: contratto di noleggio, leasing, necessariamente devono essere inserite le clausole tipiche
poi si possono prevedere delle clausole atipiche, in aggiunta) e atipici (non disciplinati da legge,
ma le parti possono creare il proprio contratto, inserendo le clausole che vogliono, la cui
combinazione non è prevista da legge).
Nella compravendita si può inserire una clausola di giurisdizione che indica che tutte le
controversie che derivano dal contratto giurisdizione di NYeccezione di giurisdizione preliminare
fatta dal convenuto (il giudice la deve decidere prima).
Tra cliente e avvocato due contratti: uno di prestazione d’opera professionale (clausole che
indicano la prestazione verso corrispettivo e si accetta, contratto atipico, non disciplinato), un altro
mandato (procura …).
Se ad un contratto che chiamo di vendita inserisco clausole atipiche giudice dà una diversa
qualificazione al contratto. Il nomen juris di un contratto è irrilevante.
Ex. deposito abbigliamento prende in deposito corrispettivo di 5 euro per deposito forma scritta
c’è scritto contratto di compravendita, contenuto deposito contenuto.

Es. Contratto di mutuo: operazione tra due società:

1. la prima società A conferisce alla società B un immobile (trasferito proprietà


dell’immobile) comporta per la società B aumento di valore (12,9 milioni di euro) e acquista
quote e azioni della società B (srl) pari a 12,9 milioni. Nel caso di specie le due società
erano riconducibili allo stesso gruppo. Dopo la società A vuole riprendersi la proprietà della
società B ma pagando il prezzo (compravendita) 1376 cc è un contratto ad effetti reali
(compravendita e trasferimento di diritti reali minori) implica che la proprietà del bene
oggetto del contratto passa dal venditore all’acquirente solo con il consenso, il pagamento
del prezzo è un obbligo del contratto come la consegna del bene. B ha dato le chiavi di casa
ad A e A non ha pagato.

2. A e B stipulano un contratto in forza del quale A concede a B un prestito in denaro di


12.9 milioni con l’obbligo di restituirlo.

3. A e B contratto di transazione con cui riconoscono che A non deve più niente a B e B non
deve più niente ad A.

4. Al momento del conferimento A ha preso le sue quote e le ha date in garanzia ad un


terzo banca per fare un’operazione del valore di 12,9 (mutuo). La banca si è ritrovata delle
quote che valevano 10 000 euro e ha applicato l’art. 1418 cc dicendo che il contratto con
cui A ha dato il finanziamento di 12,9 milioni a B che ha consentito la compensazione è
nullo perché è un contratto di mutuo contratto reale dunque producono effetti al
momento della consegna dei soldi in questo caso. La difesa non contratto di mutuo, ma è
un contratto atipico di vendor loan (prestito di somma di danaro con obbligo di restituzione
maggiorato di interessi sarebbe mutuo se il contratto di specie costituisce tutti gli elementi
previsti dal codice per il contratto di mutuo) nel caso di specie non ci sono elementi per
contratto di mutuo ma vale la regola generale contratto atipico quindi non posso dire
che è nullo perché non c’è stata consegna della cosa.

Autonomia privata1322 cc le parti possono determinare liberamente il contenuto del


contratto (fare quello che vogliono se tipico devo seguire la disciplina del codice), libertà di
scelta del contraente.
Contratto tipico: norme generali, norme del tipo e regolazione pattizia definita dalle
parti.

Classificazione dei contratti: a effetti reali (compravendita e diritti reali, mutuo, comodato,
deposito, pegno, riporto consegna della cosa), a effetti obbligatori (maggior parte, solo
effetti obbligatori in capo alle parti) e reali.
Contratti a effetti reali e a effetti obbligatori sono considerati consensuali, rilevante è il
consenso che fa sì che il contratto produca i suoi effetti.
Contratti consensuali effetto del contratto al momento della prestazione del consenso
delle parti a quel contratto.

1337 cc Trattative del contratto e responsabilità precontrattuale


Le parti possono fare quello che vogliono l’unico obbligo è la buona fede. L’articolo si divide in
trattative e formazione del contratto.

1. trattativeprimo approccio tra le parti, fase della negoziazione allo stato puro
2. formazione del contrattoatti giuridicamente rilevanti come la proposta d’acquisto,
preliminare, opzione, proposta irrevocabile
propostaatto giuridico unilaterale

1326 ccArt. 1326.


(Conclusione del contratto).
Il contratto e' concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione
dell'altra parte.
L'accettazione deve giungere al proponente nel termine da lui stabilito o in quello ordinariamente
necessario secondo la natura dell'affare o secondo gli usi.
Il proponente puo' ritenere efficace l'accettazione tardiva, purche' ne dia immediatamente avviso
all'altra parte.
Qualora il proponente richieda per l'accettazione una forma determinata, l'accettazione non ha
effetto se e' data in forma diversa.
Un'accettazione non conforme alla proposta equivale a nuova proposta.

Va letto in combinato disposto con l’articolo

1328 cc:
(Revoca della proposta e dell'accettazione).
La proposta puo' essere revocata finche' il contratto non sia concluso. Tuttavia, se l'accettante ne
ha intrapreso in buona fede l'esecuzione prima di avere notizia della revoca, il proponente e'
tenuto a indennizzarlo delle spese e delle perdite subite per l'iniziata esecuzione del contratto.
L'accettazione puo' essere revocata, purche' la revoca giunga a conoscenza del proponente prima
dell'accettazione.

1329 cc
Proposta irrevocabile
(Revoca della proposta e dell'accettazione).
La proposta può essere revocata finche' il contratto non sia concluso. Tuttavia, se l'accettante ne
ha intrapreso in buona fede l'esecuzione
prima di avere notizia della revoca, il proponente è tenuto a indennizzarlo delle spese e delle
perdite subite per l'iniziata esecuzione del contratto.
L'accettazione può essere revocata, purché' la revoca giunga a conoscenza del proponente prima
dell'accettazione.

Obbliga giuridicamente a tenere ferma la proposta per un certo periodo di temporatio: prova
interesse dell’affare. Se tenta di revocareno effetto.

Contratto preliminare
È lo strumento più utilizzato in assoluto nelle compravendite immobiliari fase precontrattuale
Tuttavia, è un vero e proprio contratto a effetti obbligatori, l’unico obbligo che lo caratterizza è
concludere il contratto definitivo.
Strumento fondamentale per pianificare la mia operazione economica.

Sentenza della Corte di Cassazione 2019 n. 31188


Ordinanza di Cassazione
Prima parte nome delle parti, difensori.
Svolgimento della causa in Cassazione, il collegio è composto da 5 giudici/consiglieri, giudice
relatore Giannaccari deve studiare e istruire la causa e relazionare il collegio sulla causa, la
decisione è collegiale.
Caso lodo Mondadori due editori Berlusconi e De Benedetti corruzione in atti giudiziari società che
aveva perso in sede arbitrale poi ha impugnato il lodo arbitrale (sentenza di primo grado) se
prevista una clausola arbitrale o compromissoria art. 804 e ss cpc le parti decidono che tutte le
controversie inerenti a quel contratto vengano decise da giudici arbitrali anziché giudici ordinari
(principio di libertà contrattuale art. 1322 cc). il collegio arbitrale aveva tolto la società e
impugnato in appello collegio di 5 giudici con giudice relatore, corruzione del giudice ma la
decisione è collegiale.
Parte in fatto ricostruisce i fatti di causa e parte in diritto.
Qui causa promossa in primo grado da persona fisica che era l’acquirente di un immobile nei
confronti di una società che era la venditrice di questo immobile, l’acquirente aveva fatto una
proposta irrevocabile di acquisto art. 1329 cc e che ha un effetto giuridicamente vincolante solo
per chi la fa : il proponente è costretto a rimanere vincolato alla sua proposta e non la può ritirare
fino alla scadenza del termine di irrevocabilità che lui stesso si è dato (senza il termine proposta
semplice 1326 e 1328 cc), qui è il termine della conclusione del contratto di compravendita. La
società venditrice accetta la proposta, dunque si ha la conclusione di un contratto, il problema che
sorge è duplice: il termine per la irrevocabilità della proposta coincideva con la stipula del
contratto preliminare le parti hanno voluto concludere un contratto preliminare (il 1326 solo
per contratto definitivo) proposta e accettazione seguiti da un preliminare e poi da un definitivo o
altro preliminare propedeutico al definitivo. Secondo problema la società ha venduto un bene che
non aveva ha venduto un bene di un terzo vendita di cosa altrui 1478 ss contratto a effetti
obbligatori cioè si obbliga a procurarne l’acquisto al compratore. Se venditore non riesce a
procurarsi il bene l’acquirente gli fa causa come nel caso di specie utilizzando il 1453 cc: M agiva
per la risoluzione del contratto e risarcimento dei danni. Non ha utilizzato il 2932 cc perché il
contratto preliminare non è ancora stato stipulato. Altro caso di preliminare di preliminare perché
le parti con la proposta e l’accettazione si sono impegnate a concludere un altro preliminare
(formazione progressiva del contratto). Questa fase di formazione del contratto benché composta
da altri contratti, fase fluida.

Art. 2932.
(Esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto).
Se colui che e' obbligato a concludere un contratto non adempie l'obbligazione, l'altra parte,
qualora sia possibile e non sia escluso dal titolo, puo' ottenere una sentenza che produca gli effetti
del contratto non concluso.
Se si tratta di contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa
determinata o la costituzione o il trasferimento di un altro diritto, la domanda non puo' essere
accolta, se la parte che l'ha proposta non esegue la sua prestazione o non ne fa offerta nei modi di
legge, a meno che la prestazione non sia ancora esigibile.

l’attore ha fatto la causa per responsabilità contrattuale 1453 cc utilizzando un rimedio


contrattuale, l’incontro tra proposta e accettazione così come individuato con termine fino al
preliminare interpretato come contratto a tutti gli effetti, come preliminare di preliminare. Se
invece ci fosse stato un preliminare semplice siccome il bene non era nel patrimonio del debitore
non si poteva esercitare il 2932 cc. chiede la risoluzione e risarcimento del danno dunque quando
un contratto viene concluso, quel contratto è vincolante per le parti e tra le parti ha lo stesso
effetto di norma di legge e ha la stessa forza di norma di legge, la forza è determinata dalla
sanzione de l453 e giudice che fa eseguire quella sanzione (assistito dall’uso della forza pubblica se
violato il contratto). Il tribunale di Grosseto ha accolto la domanda dell’acquirente punto 1.1
dichiara la risoluzione del contratto per inadempimento e ha risarcito a favore dell’acquirente
proporzionale al valore dell’immobile non trasferito. La società venditrice ha fatto appello e la
corte d’appello ha ribaltato la sentenza di primo grado, ha dato ragione alla società e torto
all’acquirente: nel caso di specie proposta irrevocabile d’acquisto e accettazione ma per come
entrambe sono formulate si capisce che quel contratto costituito non è un contratto preliminare.
L’acquirente aveva vinto il giudizio di primo grado perché l’attore aveva detto che si trattava di
preliminare a tutti gli effetti ma siccome il venditore non ha la proprietà del bene, lui non ha
potuto adempiere al suo obbligo di concludere il contratto definitivo di vendita non si è riuscito a
procurare il bene, violazione di inadempimento dell’obbligo contenuto nel contratto preliminare e
siccome vale il principio per cui non posso chiedere il 2932 cc per un bene che il venditore non ha,
il giudice non può condannarlo, trasferire se il bene non ce l’ha inutiliter data. La corte d’appello
ha indagato più a fondo: non è preliminare di vendita ma preliminare di preliminare allora se è così
mera manifestazione di intenti con finalità di puntuazione delle trattative che dà luogo a
responsabilità precontrattuale perché la corte d’appello lo dichiara nullo per difetto di causa (non
ci può essere il trasferimento). Allora laddove non c’è un contratto si ritorna nella fase
precontrattuale e responsabilità precontrattuale1337 cc. In questo ragionamento il presupposto
è che il contratto di compravendita doveva essere privo di causa quindi impossibile il
trasferimento. Se si ribalta il presupposto dicendo che il contratto di compravendita è stato
concluso non ai sensi del 1470 ma 1478 cc quindi è un contratto che non è a effetti reali ma a
effetti obbligatori perché non si dà rilevanza al nomen juris ma al contenuto del contratto, stessa
struttura e stessa natura del precedente, del preliminare del preliminare. Se si inizia una causa ex
art. 1453 cc cl’attore lamenta che il venditore ha violato degli obblighi contrattuali non contratto
senza causa, nullo, ma contratto dove è rimasto inadempiente, sarebbe stato inadempiente
rispetto al definitivo, al preliminare del definitivo allora lo sarà pure rispetto al preliminare del
preliminare quale tema decidendum (corrispondenza tra chiesto e pronunciato)fattispecie di
inadempimento contrattuale dunque ha ragione il giudice di primo grado. Cassazione o cassare o
rinvio al giudizio d’appello in diversa composizione, ha cassato la sentenza della corte d’appello e
rinvio al giudizio di secondo grado.
Occorre considerare il contratto come un preliminare aperto: cioè quando si verifica se il
preliminare di preliminare sia valido o meno come la corte d’appello non debbo legare la causa
concreta del contratto preliminare del preliminare a quella del definitivo ma la causa concreta del
contratto definitivo non è valida se qualifichiamo quel definitivo come compravendita art. 1470
ma è valida se 1478 cc; il giudice d’appello sbagliando ha interpretato male la fattispecie del
definitivo allora non valida nemmeno il preliminare di preliminare, la Cassazione fa notare che ci si
trova in una fase precontrattuale anche un altro preliminare prima del definitivo allora occorre
slegare il preliminare di preliminare dal definitivo cosa che non si può fare con il preliminare di
definitivo, occorre valutare la causa autonomamente. Il preliminare di preliminare si inserisce in
una fase di formazione del contratto allora la causa non è il trasferimento dal punto di vista della
causa, ma interesse a procedere nella costruzione del contratto definitivo par. 3.2.4contratto
valido non nullo, diversa causa contrattuale.

02/01/2023
Errore ostativo (riguarda la dichiarazione contrattuale)
Errore vizio (influisce sul procedimento della formazione della volontà)
Errore di fatto
Errore di diritto
Il contratto di opzione
OPZIONE (art. 1331 c.c.): strumento contrattuale che si inserisce nella fase formativa di un
successivo contratto (come nel caso del preliminare). l’opzione non va confusa con la proposta
irrevocabile.
Partiamo dal riferimento normativo. La proposta irrevocabile è un atto unilaterale mentre
l’opzione è un contratto.
È una differenza importante, ne vediamo gli effetti sul piano della responsabilità in caso di
violazione della proposta irrevocabile ovvero del contratto di opzione: la violazione della proposta
irrevocabile produce responsabilità precontrattuale, il contratto d’opzione, invece, produce
responsabilità contrattuale – la differenza attiene anche all’onere probatorio e alla
quantificazione dei danni da risarcire.
Struttura contratto d’opzione: al centro di questa struttura c’è una dichiarazione, lo dice l’art.
1331 c.c., termine volutamente ampio
Colui che riceve la dichiarazione irrevocabile diviene titolare di un diritto potestativo (= diritto che
corrisponde ad una situazione giuridica soggettiva passiva della controparte, la soggezione, in
questo caso del dichiarante – sottende un obbligo, di fronte al diritto potestativo di una parte c’è
l’obbligazione, la soggezione dell’altra, quindi troviamo gli elementi di un contratto ad effetti
obbligatori. Ora l’obbligazione può essere sia onerosa che gratuita e, solitamente, l’opzione è
gratuita; quindi, il dichiarante si impegna a tenere ferma la propria dichiarazione senza ricevere
nulla in cambio, altrimenti se è previsto un corrispettivo è onerosa)
Quando le due parti decidono di concludere il contratto di opzione, e la parte beneficiaria riceve
questo diritto potestativo di opzione può il beneficiario cedere questo diritto potestativo ad un
terzo? Magari ci troviamo di fronte ad un’opzione gratuita? Si, si tratta di una cessione del credito.
Essendo una cessione del credito sarà necessaria la notifica al ceduto (il cessionario non ha oneri).

04/10/2023
Sentenza corte d’appello di Milano 3891/2022 – materia di opzione
Essendo una sentenza di appello, si tratta di un provvedimento pronunciato a seguito di un
giudizio di merito, come quello di primo grado e differentemente rispetto al ricorso in cassazione
di carattere, invece, di legittimità.
Durante il giudizio di primo grado tendenzialmente si ricostruiscono i fatti di causa (attraverso
l’acquisizione di prove documentali e testimoniali) e poi si inquadrano in una certa fattispecie
giuridica astratta che si ritiene applicabile (fase della sussunzione) – dalla combinazione di
ricostruzione e sussunzione deriva la sentenza, la decisione.
Nel secondo grado tendenzialmente succede la stessa cosa, si può ancora mettere in dubbio la
ricostruzione/sussunzione.
Il processo civile è un procedimento molto formale, si parla delle c.d. “barriere preclusive” che ne
scandiscono l’iter. Ogni barriera è un termine perentorio entro cui “puoi fare qualcosa” (ex.:
presentazione delle prove ecc.), in questi casi scatta la responsabilità dell’avvocato (ipotesi molto
poco frequenti, la responsabilità non deriva dalla perdita della causa).
Tutto il giudizio, nella prima parte del giudizio di primo grado, va istruito, il giudice deve essere
messo nella condizione di conoscere tutte le prove che documentano le attestazioni delle parti –
ciò che non entra qui non entra più.
Il secondo grado è sempre di merito perché si possono ridisegnare i fatti della causa ma resta
fermo il fatto che gli elementi addotti nel rispetto delle barriere preclusive sono gli unici elementi
che possono entrare nel giudizio (= diversa ricostruzione si deve fare comunque sulla base delle
prove già depositate, salvo che si tratti di prove documentali sopravvenute tra il giudizio di primo
grado e l’appello o la giurisprudenza, si può depositare sempre).
La cassazione invece è un giudice di legittimità, non può entrare nel merito, si discutono solo i
profili di diritto, si va a sindacare la corretta applicazione della legge da parte della corte d’appello
così com’è stata applicata ai fatti di causa come ricostruiti in primo e secondo grado.
Tornando alla sentenza:
1. IL FATTO: due società avevano concluso tra di loro due contratti di locazione per il godimento
di 2 capannoni – si tratta di un diritto personale, non di un diritto reale, non inerisce alla cosa
(= se voglio ottenere una tutela da quel contratto in caso di
1 on un’azione reale, perché la intento contro la mia controparte, non verso la res – la più
tipica azione giudiziale in materia di locazione è, infatti, lo sfratto).

Il contratto di locazione in questione conteneva una clausola, ossia la clausola d’opzione, a favore
del conduttore (movimento diesel s.r.l., la beneficiaria della locazione). C’è un contratto inserito in
un contratto (opzione in locazione – in questo caso il contratto di opzione è inserita come clausola,
l’opzione d’acquisto per acquistare entro 24 mesi, termine che comunque non è necessario
perché, in mancanza, lo stabilisce il giudice).
La movimento diesel s.r.l. fa causa al locatore (per responsabilità contrattuale) per vizi
dell’immobile (presenza di amianto e destinazione urbanistica del bene differente da quella per cui
era stato contrattato).
Avendo esercitato l’opzione ci troviamo di fronte ad una compravendita, quindi, si dovrà osservare
la disciplina dei vizi della cosa venduta tipica di tale contratto (= dovrà esperire un’azione ex art.
1490 c.c., vizi della cosa venduta, art. 1494 c.c. risarcimento per vizi, art. 1495 c.c. termine di
prescrizione e decadenza per l’azione per vizi)
1.

O= OBBLIGAZIONE → _ex art. 1163 ss. c.c.


. C= CONTRATTTI → _ex art. 1321 ss. c.c.
. F= ILLECITI CIVILE → _ex art. 2043 c.c.

TRE DIRITTI SEPARATI, DISCIPLINATI SEPARATAMENTE (VEDI ARTT.) DAL C.C., L’UNICO COMUN
DENOMINATORE È O PERCHÉ LE OBBLIGAZIONI DERIVANO SOLO DA CONTRATTI O DA ILLECITI
CIVILI:
. DAL CONTRATTO POSSONO DERIVARE TUTTI I TIPI DI OBBLIGAZIONI (FARE, DARE, NON
FARE)
. DALL’ILLECITO CIVILE DERIVA SOLO UN’OBBLIGAZIONE RISARCITORIA, QUINDI DI DARE.

L’INADEMPIMENTO È DISCIPLINATO DALL’ART. 1218 C.C. (= O) E QUINDI VALE SIA IN MATERIA DI


CONTRATTI CHE DI ILLECITI CIVILI – ECCO PERCHÉ, PER ESEMPIO, QUANDO APPLICO L’ART. 1453
C.C. IN MATERIA DI INADEMPIMENTO CONTRATTUALE DEVO ANCHE APPLICARE L’ART. 1218 C.C.
(per il fatto illecito non c’è una norma corrispondente all’art. 1453 c.c., quindi applicherò solo il
1218 c.c.)

Sentenza d’appello sull’opzione: contratto di locazione che conteneva un patto d’opzione (clausola
contrattuale in realtà a tutti gli effetti un contratto), il conduttore visto che la controparte si è
rifiutata di andare dal notaio e sottoscrivere il contratto di compravendita gli ha fatto causa, poi
capannoni affetti da vizi e il giudice di primo grado ha dato torto al conduttore che ha fatto
appello. l’appello è stato fatto invocando l’art. 1453 cc e 1218 cc (inadempimento delle
obbligazioni sia da responsabilità contrattuale che extracontrattuale). Il giudizio in appello,
sentenza di primo grado impugnata dal conduttore, la corte d’appello ha dato torto all’appellante
ha rigettato le domande proposte dal conduttore e ha accolto le domande fatte dal locatore nello
stesso giudizio stessi documenti, domande e eccezioni già fatti in primo grado in
appelloprincipio generale del divieto dei nova in appello.
Il conduttore si è visto rigettare le sue domande perché la corte d’appello ha fatto una valutazione
sulla tempistica dell’esercizio del diritto d’opzione che aveva 24 mesi di tempo dalla conclusione
del contratto di locazione contenente il patto d’opzione, lo ha esercitato dopo 25 mesi con un
mese di ritardo e dato termine per l’esercizio è perentorio. Si richiama orientamento consolidato
secondo cui il contratto d’opzione scaduto non è recuperabile al di fuori della proposta
sempliceintesa dal giudice non come opzione ma come nuova proposta 1326 cc quindi per
condurre a contratto vero e proprio giuridicamente vincolante ha bisogno dell’accettazione della
controparte.
La proposta è un tamquam non esset per l’ordinamento.
Essendo confinato nella tipologia di locazione, il giudice ha guardato se le parti avevano
correttamente adempiuto agli obblighi che derivano da quel contratto di locazione. Il giudice ha
visto le reciproche contestazioni parte locatrice doveva consegnare il bene offerto in locazione,
per la parte locatrice pagare il canone di locazione.
Conduttore aveva sollevato eccezione di inadempimento 1460 cc. sotto due punti di vista: 1.
Inadempimento del patto d’opzione della controparte; 2. Inadempimento obbligo di consegna del
bene privo di vizi non facilmente riconoscibili 1578 cc.risoluzione del contratto o riduzione del
compenso pattuito.
Vizi della cosa locata 1578 cc a norma accorda al conduttore una tutela significativa similare a
quella prevista per il compratore ex art. 1490 cc queste due norme pongono dei limiti a chi voglia
avvalersi della tutela (il vizio se facilmente riconoscibile impedisce di chiedere la tutela).
I vizi nel caso della sentenza lamentati dal conduttore erano vizi di cui si è accorto
immediatamente, vizi inerenti alla possibilità di mettere macchinari per svolgere la sua attività. La
tutela doveva essere dunque richiesta subito appena rilevata. Non può valere come giustificazione
del mancato pagamento dei canoni di locazione. La conclusione più ragionevole, giunta dalla
Corte, è stata quella di condannarlo a pagare i canoni di locazione più risarcimento dimostrati da
parte del locatore.
Strumenti del commercio internazionale:
 lettera di intenti (LOI)
 memorandum of understanding (MOU)
 gentleman agreement (GA)
es. cessione società fotovoltaiche fondi di investimento possono avere interesse ad acquistare
una società che produce energiacompravenditaformazione progressivanormalmente la
procedura inizia con una LOI manifestazione di interesse poi NDA (non disclosure agreement)
accordo di riservatezza seguito dalla due diligence, che serve a verificare l’esattezza dei conti della
società e dei suoi rapporti giuridici.
Tutte queste cose possono essere inserite nel MOU, che registra tutte le puntuazioni delle parti e
le loro intenzioni. A differenza del MOU il GA normalmente contiene una clausola che stabilisce
come le parti non si ritengono giuridicamente vincolate a tutto ciò che ivi è scritto. Il GA ha dunque
una funzione più completa del MOU in quanto si tratta di un accordo che può arrivare a contenere
tutti gli elementi del futuro contratto di compravendita può esserne l’anticipazione e la cosa che lo
distingue è la clausola (intention not to be legally bound or legally relationship) con cui si dice che
tutti gli obblighi contenuti nell’accordo non sono ritenuti giuridicamente vincolanti non è
possibile utilizzare i rimedi al 1453 ss. tolto la qualifica di contratto a questo accordo.
Accordo genus che contiene tante species tra cui il contratto, matrimonio, GA (accordo non
contrattuale).
Questi strumenti sono possibili se li si inserisce nell’ambito dell’autonomia privata.

La LOI e MOU di dubbia qualificazionesocietà garanzia fideiussoria a copertura di un credito


tramite una lettera di intenti problema creditore non pagato esclude la garanzia, la società garante
dice non valida fideiussione, solo lettera di intenti non giuridicamente vincolanti non debitore di
tale garanzia.
In via subordinata
1987 cc (Efficacia delle promesse).
La promessa unilaterale di una prestazione non produce effetti obbligatori fuori dei casi ammessi
dalla legge.

Tipicità delle promesse unilaterali diventano dunque giuridicamente vincolanti.


Società garante ha ribattuto che per come congeniata sarebbe promessa unilaterale atipica
nulla.
La qualificazione giuridica della lettera di intenti può essere inquadrata tra le fattispecie di
puntuazione, fase di procedura di formazione progressiva del contratto.
MOU = tranne per il fatto che non è un atto unilaterale.
NDA discorso diverso perché può essere considerato a tutti gli effetti un contrattoparti interesse
a concluderlo con una veste contrattuale.

Proposta contrattuale all’art. 1326 cc deve essere accettata dalla controparte per dar luogo al
contratto d’opzione.
Qui oggetto del contratto d’opzione di compravendita immobiliare: immobile.

Prima parte epigrafe con nome delle parti e dati personali; poi premesso.
1325 : requisiti 3+1: accordo, oggetto, causa e poi eventualmente la forma.
Clausola sinonimo di condizione contrattuale.

Nel premesso si descrivono l’immobile, ecc.


Poi le parti convengono e stipulano quanto segue (accordo)se violenza fisica accordo
inesistente.
Clausole contrattuali in questo caso per articoli.
Art. 1 aiuta a opporre l’obbligo di adempimento del trasferimento della proprietà dell’immobile ex
art. 1453 cc.
Art. 2 oggetto del contratto: diritto potestativo d’opzione ma non prevede pagamento di
corrispettivo da parte del beneficiario/opzionario per avere questo diritto.

1331 cc: l’opzione costituisce un vincolo di irrevocabilità della proposta consegue ad un accordo
stipulato tra le parti che può inerire o meno ad una più vasta convenzione e può avere o meno
un corrispettivo. Dall’opzione nasce il diritto del beneficiario/opzionario di perfezionare il
contratto con la sola dichiarazione di accettazione, l’altra parte resta vincolata e non può più
interferire sulla stipulazione del contratto. Il vincolo ha una durata pari al termine fissata dalle
parti, che altrimenti può essere definito dal giudice 1331 comma 2 cc.

Tesi 1: opzione gratuita possibile perché l’art. 1331 non prevede pagamento di corrispettivo così
affermato anche dalla giurisprudenza di tribunali di Milano 2013, di Lucca 2018. T

Tesi 2: non valida l’opzione gratuita perché sarebbe priva di causa.

Dall’opzione deriva l’immediato perfezionamento del contratto, del quale si producono tutti gli
effetti obbligatori e traslativi senza alcuna ulteriore manifestazione di volontà negoziale (Cass.
2017).

Se inadempimento sollevo il 1453 cc : adempimento risoluzione o risarcimento


Mou memorandum of understanding (MOU) appartiene al Gruppo di atti che non hanno ancora
una valenza giuridica, ma serve per fissare determinate intese che sono state raggiunte dalle
parti nella fase della formazione progressiva del contratto.
MOU: realizzazione di opere edili all’estero tra due società di costruzione che si sono organizzate
in modo unitario per sostenere una commessa importante. Le parti hanno costituito una Joint
Venture (JV) sempre tramite contratto. Strutturato per clausole, quindi la parte formale ricorda il
contratto. Le due società regolamentano la divisione tra loro, del pagamento che riceverà la JV. In
particolare, l’articolo 7, “responsabilità e obbligazioni delle parti della JV” è una clausola che
restituisce l’immagine di come si opera generalmente a livello internazionale, cioè gli accordi
internazionali hanno solitamente un contenuto diverso rispetto a quelli stipulati tra parti italiane e
sono diversi in termini di tecnica di redazione dell’accordo infatti nel MOU in questione troviamo
la specificazione di tutte le circostanze, le obbligazione le cause di responsabilità che gravano sulle
parti (cosa che negli accordi interni non abbiamo). Il MOU non è giuridicamente vincolante, è uno
dei tanti meccanismi di mediazione; la procedura di mediazione la troviamo nel nostro
ordinamento dal 2010 (introdotta dal d.lgs. n.28/2010, riformata dalla riforma Cartabia) questa
procedura serve per deflazionare i processi civili, alleggerire il carico giudiziale dei tribunali civili.
Questi strumenti sono detti anche, strumenti di risoluzione alternativa delle controversie
(ADR)alternative dispute resolution; sono strumenti validi solo nell’ambito dl diritto civile e per le
materie che si riferiscono ai diritti disponibili. La Cartabia ha introdotto delle materie aggiuntive
per le quali si deve ricorrere alla mediazione obbligatoria. I mediatori hanno bisogno di
un’autorizzazione e devono essere iscritti in un elenco presso il ministero della giustizia, al
contrario degli arbitri nell’arbitrato.
Lettera di intenti: accordo, atto unilaterale che consiste in una manifestazione di interesse che
una parte fa all’altra senza rilievo giuridico. Problema interpretativo: nella lettera di intenti stessa
si parla di accordo, non di atto; quindi, può essere considerato sia un accordo unilaterale o un
contratto perché in caso di violazione dell’obbligo di rispettare gli impregni, la parte che ha
subito il mancato adempimento degli obblighi può agire contro il convenuto sostenendo la
validità in quanto contratto, ma il convenuto può opporsi sostenendo che si tratti di un accordo.

Gli atti nelle negoziazioni precontrattuali che acquistano la natura di accordo, ma le parti non gli
attribuiscono la natura giuridica di accordo contrattuale, valore della volontà delle parti come
espressione del principio dell’autonomia privata o libertà contrattuale art. 1322 cc.
Rapporto tra volontà delle parti e ordinamento giuridico: fin dove la libertà delle parti si può
spingere per definire l’accordo che stanno concludendo? La libertà deve prevalere rispetto alla
valutazione che l’ordinamento fa di un determinato accordo, non renderlo giuridicamente
vincolante, sottrarlo alle regole sul contratto. Le obbligazioni assunte dalle parti valore non
giuridico, la violazione valutate sotto forma di responsabilità precontrattuale, parti volontà di fare
e disfare il proprio assetto di interessi nella misura più congeniale rispetto alle loro aspettative.
Fermo restando le norme di ordine pubblico, vi è la libertà contrattuale che comunque deve
sottostare alle norme imperative.
Le parti possono decidere di sottomettere il proprio accordo ad un ordinamento straniero, per
esempio, quello francese; tuttavia, vi sono i principi Unidroit testo normativo che disciplina il
contratto e tradotto in 32 lingue, tuttavia, si tratta di soft law, questo testo in linea di principio non
è un testo normativo ma diventa norma di legge (stessa forza) nella misura in cui le parti ne fanno
espresso richiamo come legge applicabile al proprio rapporto contrattuale.
Norme imperative fondamentali devono essere comunque rispettate come la nullità.
Nel nostro ordinamento giuridico esiste un caso importante in cui le parti concludono un contratto
vero e proprio anche di compravendita di immobile (atto pubblico, registrato, trascritto) ma le
parti non hanno voluto dare a quel contratto nessun effetto giuridico ossia la simulazione assoluta
(controdichiarazione per togliere effetti al contratto che è una scrittura privata).
Le parti possono dichiarare un accordo non contrattuale come avviene per la possibilità di rendere
un atto nullo.
1414 cc il contratto simulato non produce effetto tra le parti: ora questo potere di sottrarre
efficacia giuridica al contratto è riconosciuto dall’ordinamento.

Non c’è una soluzione

Fase trattative e fase formazione del contratto due fasi propedeutiche alla conclusione del
contratto.
1337 cc principio della buona fede nella fase precontrattuale: obbligo ex lege imposto; bisogno
di tenere in conto l’art. 1175 cc principio di correttezza che si trova nell’ambito diritto delle
obbligazioni, poi declinato uno con il 1337 cc poi abbiamo altri due articoli in materia contrattuale
1366 cc interpretazione del contratto (fase successiva alla conclusione) e 1375 cc esecuzione
secondo buona fede (fase esecuzione del contratto). Qui si parla di una buona fede oggettiva, non
soggettiva (consapevolezza psicologica di comportarsi in un determinato modo). Qui significa
confrontare il comportamento che quella parte ha tenuto concretamente nella fattispecie con lo
stesso comportamento che avrebbe tenuto nella stessa situazione uomo medio di ordinaria
diligenza.
Quali comportamenti che in linea di principio possono ritenersi contrari alla buona fede:
alterazioni della volontà 1338 cc specificazione fatta dalla legge del principio di buona fede,
infatti, rinvia a quelli dei vizi della volontà 1425 ss cc errore dolo e violenza, recesso ingiustificato
dalle trattative.

Violazione dell’obbligo di buona fede è l’informazione: l’informazione è la base di ogni rapporto


contrattuale, informazione= potere. Ragionamento nella fase precontrattuale una parte rispetto
all’altra può avere più informazioni e potere contrattuale, squilibrio.
Principio dell’affidamento nel diritto contrattuale è fondamentale.
Non serve dare info se riguarda il segreto commerciale.

Consapevolezza di addivenire alla conclusione del contratto, è possibile che ci sia il consenso solo
se vi è la pienezza delle informazioni. La violazione dell’obbligo informativo nella fase
precontrattuale esiste un obbligo informativo attraverso l’obbligo di buona fede.
Il venditore in adempimento dell’obbligo di buona fede art. 1337 cc. Sceglie quale tipo di
informazioni fornire. La violazione dell’obbligo informativo strettamente legato al potere
contrattuale concreto in capo alle parti.
Amazon-consumatore è facile stabilire da parte del giudice tale relazione, Amazon-Google più
difficile, va fatto caso per caso.
La prova più importante nel processo è quella documentale.

Se c’è violazione dell’obbligo di buona fede nel caso di recesso ingiustificato delle trattative o
informazioni parziali o erronee.
1. La responsabilità precontrattuale che natura ha?
2. Contenuto?
Si può chiedere solo il risarcimento del danno.

1. Problema della responsabilità medica: non esisteva fino a qualche anno fa una norma di
legge che disciplinasse la responsabilità medica, la giurisprudenza aveva costruito la teoria
da contatto sociale.
Diverso è il contratto atipico di prestazione professionale se studio privato.
Il rapporto che si instaura tra paziente e medico non è un rapporto contrattuale perché non
c’è nessuna forma di accordo con medico, ma con ospedale e clinica privata. Distinzione
importante tra rapporto paziente-ospedale/clinica che è un rapporto contrattuale (quindi
responsabilità contrattuale per eventuali danni), e nello specifico si tratta di contratto
atipico di spedalità non necessita di forma scritta e ha per oggetto la fornitura al paziente
di servizi (personale, vitto…) e il rapporto paziente-medico non è contrattuale.
Allora teoria del contatto sociale il paziente entra in contatto con il medico vale a creare il
rapporto contrattuale con la conseguenza che la responsabilità del medico per danni
cagionati ne deriva una responsabilità contrattuale (più facile provare la responsabilità per
il paziente, basta la semplice allegazione per il creditore poi inversione dell’onere della
prova per cui il debitore deve dare prova di causa sopravvenuta o inevitabile). La
giurisprudenza ha elaborato la teoria nell’ottica della tutela del paziente. Questa facilità ha
comportato la nascita della medicina difensiva: intorno agli anni 2016/2017 il ministero
della salute ha registrato un esborso annuo di 13 miliardi di euro per il fenomeno della
medicina difensiva. Il rapporto tra medico e paziente a causa della teoria del contatto
sociale stressato al punto che quando un paziente andava in ospedale perché aveva una
lesione di lieve entità, esami di controllo. Commissione consultiva per studiare il fenomeno
soluzione poi disegno legge: 2017 entrata in vigore la legge Gelli n. 24/2017 che ha
riformato la materia della responsabilità medico-sanitaria e la riforma è avvenuta seguendo
le direttrici: da una parte la legge ha confermato la responsabilità contrattuale della
struttura sanitaria: ospedale/clinica privata, dall’altra parte ha chiarito la responsabilità
extracontrattuale del medico 2043 cc. Tutela del paziente è invariata perché può agire
contro l’ospedale/clinica anche per fatto del medico (2094 cc) che è ausiliare (ha messo al
riparo il medico da azioni dirette).
La teoria del contatto sociale di origine tedesca in realtà è una teoria che presenta
elementi di criticità se suscettibile di applicazione ad altre fattispecie diverse dalla
responsabilità medica, aggravio della responsabilità seppur in assenza di un contratto.
La responsabilità precontrattuale acquisisce una natura extracontrattuale che nel recente
orientamento giurisprudenziale della corte di Cassazione che comporta un aggravio
probatorio a carico della parte danneggiata. L’attore aveva fatto valere responsabilità
precontrattuale per la conclusione del contratto di mutuo (recesso ingiustificato dalle
trattative per il contratto di mutuo), la Cassazione gli ha dato ragione punto 4.
Responsabilità precontrattuale tra le parti vi siano state delle trattative ma giunte ad un
livello tale che se una delle parti interrompe le trattative lede ragionevolmente le
aspettative dell’altra parte (principio di affidamento di una parte nella conclusione del
contratto). La qualificazione serve soprattutto sul piano probatorio che tipo di prove il
danneggiato deve depositare in giudizio.
Nel 2016 sentenza della Cassazione diversa responsabilità precontrattuale è una
responsabilità contrattuale (caso eccezionale) però c’è e in quel caso la Cassazione ha
cambiato completamente l’onere probatorio.
2. Contenuto: contempla un solo rimedio risarcitorio. Risarcimento limitato all’interesse
negativo che significa che si può chiedere al giudice spese per le trattative e danno
ricevuto.

Per come è impostata oggi dottrina e giurisprudenza, la responsabilità precontrattuale grava la


vittima della violazione dell’obbligo di legge di buona fede.

CONCLUSIONE DEL CONTRATTO


ART. 1321 cc. Primo concetto quello di accordo: genus di specie contratto;
parte: centro di imputazione di situazioni giuridiche attive o passive.
Costituire significa porre in essere un rapporto che prima non esisteva tra quelle parti. Grazie al
contratto sorge il rapporto tra le parti, strumento con il quale le parti creano il rapporto
giuridicamente vincolante tra di loro (gli accordi non contrattuali creano rapporto ma non
giuridicamente vincolante).
Regolare: disciplinare un rapporto contrattuale già esistente tra le parti.
Estinguere il rapporto: ex. contratto di mutuo dissenso: effetti reali di ritorno.
Novazione oggettiva o soggettiva a seconda di cambiamento d’oggetto o delle parti. Equilibrio
contrattuale viene tutelato dal legislatore se si parla di equilibrio in senso giuridico tra diritti e
obblighi, non in senso economico. Es. legge sulla subfornitura (squilibrio giuridico nel contratto tra
diritti e obblighi delle parti es. Boeing), abuso della dipendenza economica.
Art. 1372 efficacia del contratto: dice che il contratto ha forza di legge tra le parti. Il contratto non
è un gioco, ma ha gli stessi effetti della legge per le parti.
Ex. 1378 cc vendita di cosa altrui chi si obbliga ne risponde per inadempimento nei confronti della
controparte ossia 1453 ss.

Come si potrà mai uscire dal contratto?


O con l’adempimento delle obbligazioni dedotte, mutuo dissenso/consenso in combinato
disposto con 1372 cc 1° comma, scioglimento del contratto (sentenza del giudice costitutiva).

Nella common law si discute quando vi è offerta e accettazione in particolare se invito a trattare o
offerta vera e propria nel caso di pubblicità (si ritiene richiesta di offerte) o vendita all’asta,
accettazione necessaria per contratti bilaterali e unilaterali è composta dall’acconsentimento alle
proposte dell’offerente e la promessa richiesta dall’offerente di eseguire una prestazione o
compiere un atto, se vi è corrispondenza tra offerta e accettazione si ha conclusione del contratto
e l’accettazione ha carattere promissorio, se non vi è corrispondenza costituisce una contro-offerta
(anche nel caso in cui venga inserita una condizione per l’accettazione viene considerata contro-
proposta che crea obblighi per l’offerente). L’accettazione anche per comportamento concludente
o circostanze inequivoche che importano accettazione. Quando l’accettazione viene a conoscenza
dell’offerente il contratto si considera concluso (presunzione di conoscenza ex art. 1335 cc) si può
dare prova di impossibilità a prenderne conoscenza senza sua colpa. Generale affidamento per
mezzi quale telefax, telefono, poste. per concludere i contratti. Negli USA revoca per mezzo della
posta. (nel nostro ordinamento vigendo il principio di conoscibilità l’accettazione è pervenuta
all’indirizzo del destinatario. Nel diritto inglese questione controversa: la controproposta è
considerata rifiuto dell’offerta. Revoca adeguatamente comunicata prima che sia data
accettazione =1328 cc. Può essere stabilito un termine scaduto il quale decade l’offerta oppure
dopo periodo di tempo ragionevole se non indicato alcun termine. L’offerta può essere sottoposta
a condizioni, la morte dell’offerente toglie effetto all’offerta nel diritto anglosassone, la morte
dell’oblato non è detto. Se è intuitu personae si.
Prescrizione 10 anni diritto di credito senza diffida o altro.

Silenzio: è giuridicamente rilevante solo quando la legge disponga questo: accettazione tacita
dell’eredità, proroga del contratto oltre scadenza. In alcuni casi corrisponde ad un comportamento
omissivo, rileva in quanto danno (risarcimento del danno limitato all’interesse negativo se per es.
si sono taciuti dei vizi che inficiavano la validità del contratto 1338 cc).
RECESSO

1373 cc:
Se a una delle parti è attribuita la facoltà di recedere dal contratto, tale facoltà può essere esercitata finché
il contratto non abbia avuto un principio di esecuzione.
Nei contratti a esecuzione continuata o periodica [1467], tale facoltà può essere esercitata anche
successivamente, ma il recesso non ha effetto per le prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione.
Qualora sia stata stipulata la prestazione di un corrispettivo per il recesso, questo ha effetto quando la
prestazione è eseguita.
È salvo in ogni caso il patto contrario.

26690 cassazione 18/09/2023


Contratto preliminare di compravendita di un immobile che era stato stipulato tra il promittente
venditore società di costruzioni di appartamenti e promissaria acquirente. La promissaria
acquirente è morta dunque l’erede deve o rinunciare all’eredità o accettarla (pura e semplice o
con beneficio di inventario per separare la propria sfera patrimoniale da quella ereditaria) nel caso
di specie non aveva assunto determinazione in materia ma ha spedito al promittente venditore
una lettera con la quale chiedeva la restituzione della caparra che aveva pagato la madre. La
caparra disciplinata dall’art. 1385 cc:

Se al momento della conclusione del contratto una parte da' all'altra, a titolo di caparra, una somma di
danaro o una quantità di altre cose fungibili, la caparra, in caso di adempimento, deve essere restituita o
imputata alla prestazione dovuta.

Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra;
se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio
della caparra.

Se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare l'esecuzione o la risoluzione del contratto, il
risarcimento del danno è regolato dalle norme generali.

Caparra, inadempimento, recesso (si fa riferimento al recesso legale diverso dal 1373 cc 1° comma recesso
convenzionale). Recesso convenzionale è previsto dalle parti espressamente nel contratto. Se diritto
potestativo di sciogliere il contratto durante l’esecuzione, l’esercizio è sintomatico di una volontà della
parte che lo esercita di non adempiere alle obbligazioni contrattuali (senza motivo giuridicamente valido).
Se nel contratto clausola che attribuisce ad una parte o tutt’e due il diritto di recesso ad nutum scatta il
1373 cc. Diritto potestativo fino a quando non c’è stato un principio di esecuzione del contratto. Caso in cui
una norma di legge 1373 cc prevale sulla volontà delle parti.

Clausola diritto di recesso esercitabile fino a tre mesi prima la cessazione degli effetti del contratto (deroga
al limite del principio di esecuzione del contratto) e il giudice ha ritenuto che la clausola fosse nulla perché
vessatoria, abusiva perché prevede squilibrio giuridico tra obblighi delle parti consegnandogli un diritto
potestativo eccessivo perché quella parte poteva esercitarlo fino a tre mesi prima della contrattazione,
stato eccessivamente gravoso. Regole per il recesso convenzionale.

Se applichiamo l’art. 1385 cc durante l’esecuzione è possibile per le parti esercitare il recesso ma possibile
se è un recesso che ha una giusta causa. È un recesso che trova la sua causa nell’inadempimento della
controparte.

Sentenza nelle ragioni di diritto:


1. Sentenza dice che l’esercizio da parte dell’attore (erede) dell’azione che aveva come contenuto
l’invio della lettera alla controparte per restituzione della caparra versata implica accettazione
implicita dell’eredità, dunque atto di amministrazione del patrimonio non solo conservazione, ma
anche gestione del patrimonio ereditario (accettazione tacita dell’eredità).
2. Il secondo motivo di ricorso per Cassazione il ricorrente aveva lamentato che la corte d’appello non
aveva considerato l’inadempimento della società promittente venditrice rispetto all’obbligazione di
fornire il certificato dell’agibilità dell’immobile, inadempiente a un obbligo di legge; dunque, il suo
inadempimento ha giustificato la lettera, la richiesta di restituzione della caparra (diritto al doppio
secondo il 1385 cc). La Cassazione ha risposto dicendo che questo motivo è infondato perché la
Corte d’appello dopo aver preso atto del rifiuto del venditore di restituire la caparra all’acquirente
ha ritenuto che l’inadempimento fosse a carico non del venditore ma dell’acquirente perché si è
rifiutato di andare a concludere il contratto definitivo di compravendita diffida ai sensi dell’art.
1454 diffida ad adempiere (uno dei tre casi di risoluzione del contratto, risolto di diritto ope legis):

Alla parte inadempiente(1) l'altra può intimare per iscritto di adempiere in un congruo termine, con
dichiarazione che, decorso inutilmente detto termine, il contratto s'intenderà senz'altro risoluto.
Il termine non può essere inferiore a quindici giorni, salvo diversa pattuizione delle parti o salvo che,
per la natura del contratto o secondo gli usi, risulti congruo un termine minore.
Decorso il termine senza che il contratto sia stato adempiuto, questo è risoluto di diritto(2).
Il promittente poteva o fare azione giudiziale chiedendo al giudice di accertare l’avvenuta
risoluzione del contratto per inadempimento (perché con la spedizione della diffida si risolve
automaticamente dopo i 15 gg) dunque sentenza dichiarativa del giudice.1
La seconda strada che poteva perseguire è esercitare il recesso come ha fatto in tal caso ha scritto
al promissario acquirente e ha esercitato il recesso per giusta causa dal contratto preliminare, dal
momento in cui vi è contestazione tra le parti occorre andare dal giudice sentenza dichiarativa per
accertamento del diritto di recesso.
3. Nell’ultima parte della sentenza la Cassazione dice che è condivisibile il ragionamento della corte
d’appello ossia il certificato dell’agibilità o abitabilità non è d’ostacolo alla conclusione del rogito (a
Roma molte non lo hanno) non è una causa di nullità, potrebbe essere considerato causa di
inadempimento contrattuale.
Responsabilità contrattuale dieci anni dalla conclusione del rogito per impugnare il contratto per
inadempimento del venditore.
Eccezione di inadempimento nei 15 gg della diffida appellandosi all’art. 1460 cc., la tardività
dell’eccezione ha tradito la fiducia perché alla diffida l’erede doveva chiedere il certificato.
L’art. 1455 cc gravità dell’inadempimento per essere causa di responsabilità contrattuale di non
scarsa importanza allora la gravità deve essere valutata dal giudice in senso oggettivo. In questo
caso è evidente che l’erede non ha mai voluto concludere il contratto ma voleva recuperare i soldi
della caparra.

1
1453 cc sentenza costitutiva del giudice.
1337 cc. Buona fede precontrattuale, 1375 cc buona fede contrattuale, 1366 buona fede nella
interpretazione applicazione pratica dell’art. 1175 cc in materia di correttezza.

Caso di recesso 13/08/2023


Caso complesso giuridicamente parlando perché partito dal giudice di pace, impugnato al tribunale, poi
sentenza del tribunale impugnata in Cassazione, cassa rinvio al tribunale per rifare il giudizio di appello.
Contratto di servizi di manutenzione dell’ascensore condominiale:
clausola vessatoria con riferimento al recesso.
Recesso consentito fino a tre mesi prima della cessazione del rapporto, clausola in danno del condominio.
Il giudice ha previsto che il condominio può essere equiparato al consumatore per l’applicazione delle
clausole vessatorie; dunque, ha dichiarato la vessatorietà ossia la nullità della clausola per recesso
convenzionale.
Richiamato l’art. 1671 cc:
il committente può recedere dal contratto, anche se è stata iniziata l’esecuzione dell’opera o la
prestazione del servizio, purché tenga indenne l’appaltatore delle spese sostenute, dei lavori
eseguiti o del mancato guadagno.

Caso tipico di recesso legale, è possibile recedere dal contratto in qualunque momento con la
giustificazione della sfiducia nei confronti dell’appaltatore per inadempimento. Dunque, il contratto si
scioglie senza necessità di indagine sulla gravità dell’inadempimento.
Due casi di recesso legale, durante l’esecuzione del contratto, per inadempimento della controparte ma
differenza nel caso di prima l’inadempimento deve essere provato da parte del recedente e deve avere una
gravità, mentre in questo caso non va fatto l’accertamento della gravità ma recesso tipico consentito dal
1671 cc non si prevede l’onere probatorio per questa giustificazione.
In questo contratto era prevista una penale per ritardo nell’adempimento quindi ai fini dell’applicazione del
riconoscimento della penale il presupposto per ottenere il pagamento della penale era la dimostrazione
dell’inadempimento. La penale ha una funzione anticipatoria della liquidazione del risarcimento, però deve
esserci la prova dell’inadempimento.

Anni ’70 nozione di consumatore negli Usa poi il legislatore comunitario ci ha fornito una nozione di
consumatore: persona fisica che agisce per uno scopo estraneo alla sua attività professionale
imprenditoriale o commerciale.
Agire significa concludere contratti di qualunque tipo, attività professionale imprenditoriale o commerciale
inerisce al suo fabbisogno personale.
Nel corso degli anni si è moltiplicata la giurisprudenza comunitaria e nazionale in materia di tutela del
consumatore, tutela a tutto tondo che riguarda sia la sfera extracontrattuale
1985 disciplina comunitaria in materia di tutela del consumatore direttive e regolamenti poi recepita nell’88
nell’ordinamento italiano.
Quando il legislatore ha voluto raggiungere l’uniformazione normativa in materia di tutela del consumatore
ha utilizzato lo strumento del regolamento (entrato in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta dell’UE
immediatamente applicabile nei rapporti orizzontali all’interno degli Stati membri), quando ha voluto
realizzare l’armonizzazione ha utilizzato lo strumento della direttiva (rapporti verticali tra UE e stato
membro, all’inizio DPR o Decreto legge quindi si sforava il termine per implementarle).
Responsabilità dello stato per violazione del diritto del consumatore per tutti coloro che rimangono vittima
di un ritardo nell’attuazione del proprio stato. Responsabilità che si concreta nel soggetto danneggiato,
vittima per non aver potuto usare un rimedio offerto dal diritto UE a causa del ritardo dello stato può
azionare nuovo giudizio contro il proprio stato per farlo condannare al risarcimento dei danni subiti.
Costruzione di questa responsabilità spinta dello stato a adempiere ai suoi obblighi comunitari
tempestivamente entro il termine dato dalla direttiva. Per rispettarlo è stato cambiato il meccanismo delle
approvazioni delle direttive comunitarie, è stato accelerato perché lo strumento che si usa oggi è la legge
delega che è chiamata tecnicamente legge comunitaria il Parlamento la approva tutti gli anni (legge
ordinaria) delega il governo a attuare con decreto legislativo.2 Tante direttive comunitarie negli anni ’80

Viaggi all inclusive, Porta a porta, Contratti a distanza, prodotti fuori dai locali.
Nuova direttiva sul credito al consumo: rate.
Regole artt. 33 a 38 codice del consumo, regole di carattere generale per i contratti di consumatori
applicate a:
-contratti per i quali il bene o il servizio è acquisito dal consumatore per uso misto;
-contratti conclusi non da un consumatore singolo ma da gruppi, associazioni non aventi scopo di lucro.
-all’artigiano e piccolo imprenditore, trascinamento verso la nuova disciplina.
Principio è l’autonomia della volontà delle parti, professionista limitato perché se inserisce le clausole
vessatorie queste sono nulle, se vaglio di accertamento della vessatorietà possono essere dichiarate nulle
restano salve le clausole che attengano alla determinazione dell’oggetto del contratto o corrispettivo di
beni o servizi.
Forma dei contratti del consumatore è libera, principio di chiarezza e comprensibilità delle clausole redatte
per iscritto art. 35 codice del cons. (se oscure intese nel senso più favorevole per il consumatore): vale per
contratti verbali o per fatti concludenti? E per eventuali circostanze del caso? Principio generale di buona
fede oggettiva 1366 cc richiamato nei criteri di valutazione di vessatorietà della clausola. Sufficiente per
accertare la vessatorietà della clausola è l’accertamento dello squilibrio.

CONTRATTO DI AFFITTO DI RAMO D’AZIENDA


Oggetto del contratto, varie clausole: giurisdizione, garanzie, canone e spese accessorie, successione nei
debiti e crediti, patto di non concorrenza…Quadro generale dell’operazione economica.
Art. 1322 cc. Libertà contrattuale o autonomia privata, è il principio che governa il rapporto contrattuale tra
le parti, lo governa in tutti i sensi perché può essere declinato in tanti modi: diritto delle parti di concludere
o non concludere un contratto (nessuno è obbligato da legge o altro a stipulare un qualsiasi contratto.
Un soggetto pubblico agisce iure privatorum, assume obblighi come fosse un privato. Rari i casi di contratto
imposto: obbligo di contrarre del monopolista art. 2597 cc : Chi esercita un'impresa in condizione
di monopolio legale ha l'obbligo di contrattare con chiunque richieda le prestazioni che formano
oggetto dell'impresa, osservando la parità di trattamento.
Diritto di scegliere e determinare il contenuto del contratto: bilaterale o plurilaterale che significa
con obbligazioni a carico di due parti o più parti mentre unilaterale a carico di una sola (tutte le
parti devono essere d’accordo sul contenuto del contratto) es. contratto di transazione rinuncia a
propri diritti per risolvere la lite. Contratto unico strumento con cui le parti vanno a regolare il
proprio assetto di interessi.

2
Decreto-legge elaborato dal governo in situazioni di necessità e urgenza poi il parlamento ha 60 gg per approvarlo.
Fino a che punto la tutela dei diritti costituzionali può porre limiti alla libertà contrattuale?
Diritto a stabilire le condizioni contrattuali, clausole contrattuali ogni articolo coincide con una
clausola e il titolo è discrezionale, scelto dalle parti.

Art. 1362 cc (ss fino al 1371 cc interpretazione del contratto): Nell'interpretare il contratto si deve
indagare quale sia stata la comune intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale delle
parole.
Per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento
complessivo anche posteriore alla conclusione del contratto.
In claris non fit interpretatio. Principio dell’apparenza:
tema dell’affidamento: problema di rapporto tra volontà effettiva e manifestazione della volontà
(dichiarazione).
1362 cc norma definitiva risolutiva;
1363 cc clausole le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso che risulta dal
complesso dell’atto (interpretazione soggettiva perché la redazione delle clausole è espressione
della volontà delle parti tramite negoziazioni; occorre leggere la clausola in combinato disposto
con le altre clausole).
1364 cc per quanto generali siano le espressioni usate nel contratto questo non comprende che gli
oggetti sui quali le parti si sono proposte di contrattare (concetto di dichiarazione fatta dalle parti
nel contratto attraverso una certa espressione, anche nelle clausole di stile).
1365 cc quando in un contratto si è espresso un caso al fine di spiegare un patto, non si presumono
esclusi i casi non espressi, ai quali secondo ragione può estendersi lo stesso patto (le parti fanno un
esempio funzione esemplificativa).
Norme sull’interpretazione: interpretazione soggettiva di 1362 fino al 1365; interpretazione
oggettiva dal 1367 al 1371; 1366 buona fede.
Ogni clausola è un accordo, natura contrattuale e parte dell’accordo contrattuale, l’accordo
contenuto nella clausola x.
Art. 1367 cc: Nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui
possono avere qualche effetto, anziché in quello secondo cui non ne avrebbero alcuno.
Principio di conservazione degli effetti: se una clausola o patto si può sottrarre alla nullità si salva
fa contratto se ha tutti gli elementi costitutivi di un contratto.

Elementi di Common Law:


Causa/ Consideration: corrispettività più che causa, ossia beneficio che si deve dare in cambio al
promittente e affidamento del promissario, collegata al concetto di restitution con arricchimento
ingiusto, limite alla libertà contrattuale in quanto opera contro la volontà delle parti che intendono
vincolarsi. Non vi può essere consideration se prestazione già eseguita eccetto circolazione
dell’assegno. Deve essere adeguata: giudizio di valore delle parti.
Oggetto: parte non può liberamente determinare l’oggetto del contratto perché uncertainty o
condizione meramente potestativa, si può regolare il contenuto di clausole pattuite ,affermazioni
delle parti (express terms) e consentite nell’accordo verbale o scritto, collateral agreements,
implied terms (clausole non esplicitate ma che si possono desumere dal testo), conditions,
warranties e fundumental terms, exclusion clauses.
Interpretazione: intention of the parties, volontà espressa, volontà secondo criteri oggettivi,
individuazione del fundumental term, implied and express conditions, express and implied terms.
Contratto preliminare: non previsto risarcimento se non si stipula il contratto definitivo.
Nullità: illegal contracts, Pollock distingue tra condotta: a. contraria alle norme; b) contraria alle
norme e alle regole di convivenza; c) contrarie a public policy. Poi vi è la natura delle norme violate
se previste da statutes o common law. Distinzione per scopo: contratti che comportano la
commissione di atto illecito e contratti che per altre ragioni sono illegal (contro la public policy
fondamaento di ogni principio di diritto e limite all’autonomia privata). Il contratto illegal è
void/inesistente. L’illiceità non travolge tutte le pretese della guilty party se pretesa legittima
indirettamente collegata con il contratto illecito; l’innocent party non può avvantaggiarsi di un
contratto illegal perché ignorava la sua illiceità.

Pag. 136 cessione del contratto


Tutela dell’immigrato arriva a limitare il principio di autonomia privata

Limiti:
-Utilità sociale che giustifica l’imposizione restrittive
-Principi fondamentali della Costituzione art. 2 e art. 3 (tra cui solidarietà sociale)
-12 dicembre 2014 sezioni unite 26242 valori costituzionali tutelati e rilevanti nullità rilevabile
d’ufficio
Un conto recesso ingiustificato dalle trattative e si può chiedere il risarcimento del danno
Nel settore bancario:
TUB prevede la tracciabilità dei pagamenti (per evitare il riciclaggio e autoriciclaggio,
finanziamento al terrorismo).
Contratto di conto corrente casi di rifiuto, contratto di lavoro.
Carta di Nizza dignità art. 1 Omega 2014
Se nella formazione del contratto, può essere dovuto alla condotta tenuta es. interruzione delle
trattative per ingiustificato motivo, se contratto già in essere eccezioni di nullità del contratto.
In ogni caso si potrà ottenere al massimo il risarcimento del danno.

Clausole abusive riforma lett. a) art. 2 direttiva 13/93


Definizioni da imparare a memoria, la prima volta che si incontra in un testo normativo la
definizione di clausola vessatoria. Questa normativa sopravvenuta non abroga la normativa
precedente del Codice civile, tant’è vero che il 1341 lo continuiamo ad applicare sulle condizioni
generali di contratto.
Disciplina specifica per il consumatore, a tutela esclusiva del consumatore ma in forza del raccordo
con la normativa del CC cioè il 1341 cc viene traslata a tutti i contratti a prescindere dalla qualifica
di una parte del contratto come consumatore (innovazione importantissima perché rafforza quel
concetto di parte debole/forte del rapporto contrattuale che si trova in plurime disposizioni del CC
nella misura in cui estende una disciplina di favore per il consumatore a ogni parte debole del
rapporto contrattuale es. piccolo, medio o grande imprenditore che nel rapporto con la
controparte sia in posizione di maggiore debolezza). La forza contrattuale non è legata
strettamente alle dimensioni o capacità economica di un’impresa che si valuta invece rispetto al
patrimonio informativo delle parti (posizione di netto vantaggio se una parte ha maggiori
informazioni, se si traduce in abuso discipline a tutela della parte che ha subito abuso una di
queste è la disciplina della clausola vessatoria).
La direttiva introduce figure del consumatore e professionista già presenti prima della direttiva del
’93 ma richiamate per la disciplina speciale delle clausole vessatorie di maggiore tutela a favore
del consumatore e a danno del professionista/imprenditore/commerciante. Art. 4 dà la
spiegazione, l’analisi che deve fare il giudice per dare significato concreto al concetto di
significativo squilibrio: verifica sulla natura dei beni o servizi oggetto del contratto e con
riferimento al momento della conclusione del contratto, circostanze che accompagnano la
conclusione o clausole che accompagnano il contratto o ad un contratto strettamente collegato.
Per decidere se sia o meno abusiva accertamento sul contenuto del singolo contratto: natura del
bene o servizio, clausole.
La forza varia a seconda di questi indici.
Se si ha una clausola arbitrale 2° comma 1341 cc è vessatoria ed è evidente, si fa l’interpretazione
per il principio per il fatto che ogni volta che si legge una clausola la si sta interpretando, per forza
di cosa vessatoria perché è la legge che me lo dice. Il problema di dare qualificazione di
vessatorietà alla clausola applicando normativa italiana (che riproduce sostanzialmente il testo
della direttiva) laddove ci si trova di fronte ad una clausola non contemplata vessatoria occorre
impiegare criteri interpretativi agli articoli 3 e 4 della direttiva.
Art. 5 della direttiva fa riferimento al trattamento riservato alle clausole vessatorie in caso di
contratti in cui tutti i contratti siano redatti per iscritto in modo chiaro e comprensibile, la tecnica
da seguire viene esposta affinché il consumatore abbia conoscenza delle clausole, nel dubbio
interpretatio contra proferentem.
Art. 3 definizione di clausola vessatoria, comma 2 introduce un nuovo concetto rispetto a quello
del CC trattativa individuale: si considera che una clausola non sia stata oggetto di trattativa
individuale se redatta preventivamente e il consumatore non ha potuto esercitare alcuna influenza
sul suo contenuto. Il concetto che qui viene espresso è rafforzativo della tutela che si trova nel
1341 2° comma si parla di efficacia, validità di clausola abusiva nella misura in cui sia stata
specificatamente approvata per iscritto, qui si aggiunge la trattativa individuale sulla clausola tra
consumatore e professionista quale requisito di validità/efficacia della clausola vessatoria. Ultimo
e penultimo comma professionista deve dare la prova della negoziazione della singola clausola. Es.
contratto predisposto unilateralmente e unilateralmente esposto al consumatore e se ha clausole
vessatorie valide e efficaci se rispecchino entrambi i requisiti che derivano dal combinato disposto
tra il 1341 cc e norma di attuazione del 1993 ora rientrano nell’art. 33 cod. cons. quindi il
professionista deve dimostrare di aver negoziato individualmente le clausole vessatorie e poi
approvate per iscritto.
Art .1341 cc :
Le condizioni generali di contratto [1342, 1679, 2211] predisposte da uno dei contraenti(1) sono
efficaci nei confronti dell'altro, se al momento della conclusione del contratto(2) questi le ha
conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l'ordinaria diligenza [1176, 1370].

In ogni caso non hanno effetto, se non sono specificamente approvate per iscritto, le condizioni
che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di responsabilità [1229], facoltà
di recedere dal contratto [1373] o di sospenderne l'esecuzione [1461], ovvero sanciscono a carico
dell'altro contraente decadenze [2965], limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni [1462],
restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti coi terzi [1379, 1566, 2596],
tacita proroga o rinnovazione del contratto [1597, 1899], clausole compromissorie [808 c.p.c.] o
deroghe alla competenza dell'autorità giudiziaria [1370; 6, 28, 29, 30, 413 c.p.c.](3).

Art. 3 paragrafo 3 direttiva elenco indicativo e non esaustivo di clausole che possono essere
dichiarate abusive. Elenco meramente esemplificativo. Questa direttiva inserita nel codice di
consumo che è un codice di settore, rivoluzione normativa del 2003 strumento con il quale viene
fatta una compilazione organica, sistematica di una certa materia (tutela iniziata a livello
comunitario poi recepita dal nostro legislatore dagli anni ’70 il problema era che si avevano varie
normative senza raccordo logico comune) nel 2005 approvato legge delega per il Governo a
predisporre il d lgs 206 del 2005 prendere tutta la normativa in materia di consumatore,
sistematizzarle e in alcuni casi modificarle.
Codice di settore prima del 2003 si utilizzava il testo unico (TUB dpr, TUF d lgs).
Si è considerata la novellazione del CC e inserendo la disciplina delle clausole vessatorie alla fine
degli articoli sulla disciplina generale del contratto 1469-bis ecc. dal codice di settore quelle norme
sono state abrogate e messe dentro art. 33 e ss cod. cons. attività di riorganizzazione delle norme,
ha inserito la disciplina delle clausole vessatorie all’interno di un testo di più ampio respiro.
Il legislatore oltre all’armonizzazione può approfittarne per modificare alcune disposizioni, ma nel
caso del codice di consumo sono rimaste le stesse.
Dal punto di vista sostanziale testo unico e codice di settore uguali, dal punto di vista formali
diversa.
Testo unico sull’imposta sul reddito TUIR redatto nel 2003 continua ad essere applicato oggi e
modificato.
Testi unici/codici di settore con valenza normativa, testo unico/codice di settore senza valore
normativa raccolta compilativa utile per gli operatori di diritto.
Art. 33 ripete pedissequamente gli articoli della direttiva 13/93 ed erano gli articoli 1469bis ss.
1. Definizione clausola vessatoria e che si applica a tutti i casi in cui occorre interpretare una
certa clausola come vessatoria.
2. Elenco di clausole anche il 35 cod. cons. che si presumono vessatorie, se il giudice si trova
dinnanzi a quelle clausole le deve reputare vessatorie, se clausole non ricomprese
nell’elenco la qualificazione deve essere fatta dal giudice autonomamente sulla base della
definizione generale. Problematico dichiarare nulle le clausole se sono state:
a. approvate per iscritto
b. oggetto di trattativa individuale
conseguenza: non può dichiararne la nullità o l’inefficacia solo la vessatorietà.

1325 cc elementi essenziali.


1321 cc accordo (volontà delle parti che deve essere comune, incontro tra le volontà)
1326 cc incontro tra proposta e accettazione
1327 cc comportamento concludente
Causa occorre individuarla, è lo scopo del contratto (scambio sotteso ad ogni contratto), diverse
teorie sulla causa: intesa come funzione economico-sociale del contratto (prevalenza interesse
sociale sull’interesse individuale delle parti) si vuole esprimere il controllo che l’ordinamento
giuridico intende fare sugli affari dei privati sulla meritevolezza degli interessi nel concludere il
contratto.
Causa prevista per consentire all’ordinamento di operare questo tipo di verifica. Negli anni
definizione superata funzione economico-individuale del contratto perché l’altra definizione non
teneva in considerazione gli affari delle parti nella loro rilevanza effettiva, contratto resta uno
strumento per regolare gli assetti di interessi delle parti (funzione privatistica deve prevalere sulla
funzione sociale). Diverso è un negozio con causa astratta significa che il negozio non dà rilevanza
al titolo giustificativo del pagamento (obbligazione di pagamento).
Negozio di accertamento o ricognizione del debito che ha natura di contratto: debitore si impegna
nei confronti del creditore a pagare una certa somma in rate ma qui devo indicare la causa del
pagamento (contratto precedente di vendita della proprietà di cosa verso pagamento di prezzo),
se mancasse la causa sarebbe nullo.
Causa concreta consiste nello scambio della cosa contro prezzo: concessione di diritto personale di
godimento e canone di locazione.
Contratto assumo obbligazioni di eseguire la prestazione di consegnare il bene venduto, l’altro
assume l’obbligazione di pagare il prezzo.
Criteri di collegamento due parti di nazionalità diverse per capire la legge applicabile devo cercare
la prestazione caratteristica mai il prezzo.
Per il trasferimento del ramo d’azienda non è prevista la forma scritta.

Lezione 27/11/2023
Simulazione del contratto 1414
1° comma Caso simulazione assoluta: Il contratto simulato non produce effetto tra
le parti[123, 164](2).
2° comma Caso simulazione relativa: Se le parti hanno voluto concludere un contratto diverso
da quello apparente, ha effetto tra esse il contratto dissimulato(3), purché ne sussistano i
requisiti di sostanza(4)e di forma [1350](5).
3° comma Le precedenti disposizioni si applicano anche agli atti unilaterali destinati a una
persona determinata, che siano simulati per accordo tra il dichiarante e il destinatario(6).
Es. simulazione assoluta contratto di compravendita di un bene scambio cosa contro prezzo in
realtà entrambe non ne vogliono gli effetti, ossia trasferimento della proprietà contro prezzo.
Compravendita contratto a effetti reali (consenso traslativo) poi trascritto nei registri tutti a
conoscenza del fatto che la proprietà dell’immobile non è più di A ma di B. se A ha molti creditori
al riparo i beni da azioni future, A decide di non volersi esporre come proprietario di beni risultare
nullatenente per fatto suo proprio.
Corruzione: 1414, 2932 contratto preliminare non seguito dal definitivo e B paga la penale di 50
000 euro prezzo illecito in tangente (parti mai voluto concludere contratto definitivo stabilito
penale come corrispettivo, profitto di reato.

Sentenza di Bari 2023


Banca mutuo, decreto ingiuntivo, il tribunale 2 gg il debitore contratto di compravendita del suo
immobile alla moglie, trasferimento della proprietà del bene e dilazione del prezzo, banca
danneggiata ex art. 2740 cc. Debitore risponde dei suoi debiti con tutti i suoi proventi e futuri,
decreto ingiuntivo senza patrimonio non ha senso. Banca chiede quale domanda principale
l’accertamento della simulazione (assoluta) della compravendita e domanda subordinata l’azione
revocatoria ex art. 2901 cc. Ratio petendi contestazione sulla compravendita dell’immobile,
diverse petita con riguardo al contratto di compravendita: domanda di simulazione volta a far
dichiarare al giudice la nullità del contratto di compravendita, poi seconda domanda se giudice
non riconosce la simulazione domanda subordinata azione revocatoria con cui chiedo di revocare
gli effetti del contratto con riguardo agli effetti verso il creditore/banca (a quel punto banca
procede all’esecuzione, pignoramento, messa all’asta e ricavato).
La banca indica le ragioni: 1. Tempo del contratto di compravendita ossia stipulato 2 gg dopo che
la banca aveva ottenuto il decreto ingiuntivo dal tribunale; 2. Prezzo discrasia tra prezzo
concordato e valore di mercato di quel bene; 3. Modalità di pagamento del prezzo a rate dopo 2
anni.
La banca è un terzo creditore di una delle parti interessato a far valere la simulazione non ha la
controdichiarazione, quindi, deve dimostrare la simulazione di quel contratto sulla base delle
presunzioni semplici ossia illustrazioni di circostanze di fatto che fanno presumere che il contratto
sia simulato.
Il giudice nel merito ha valutato queste presunzioni (rimessa all’apprezzamento del giudice,
valutazione discrezionale) prova orientata a dimostrare che le parti non hanno voluto concludere
quel determinato contratto non può essere volta a dimostrare che le parti hanno concluso il
contratto da finalità diversa dalla causa o scopo del contratto stesso, si dà rilevanza ai motivi in
questo caso (ha chiesto accertamento della simulazione per dimostrare che il contratto frodasse la
banca tramite presunzioni semplici, paradossalmente sono servite al tribunale per motivare la
conclusione del contratto es. moglie viveva lì, no scaduto il tempo per pagare il prezzo). Come terzi
occorre dimostrare che non c’è stata volontà delle parti di dare esecuzione al contratto senza
scadere nelle motivazioni. Se viene richiesta la prova della simulazione, il prezzo non ha valore
rispetto al terzo fa parte del contratto di compravendita, è mera presunzione non prova certa.
Ammissibilità prova per presunzioni se il giudice le ritiene convincenti secondo il suo
apprezzamento diverso dal tribunale di Torino.

Diritto ex art. 1416 per agire contro le parti per far valere il contratto simulato. In base al 1417 può
ricorrere ai testimoni in modo illimitato.
La banca ha chiesto al giudice interrogatorio formale delle parti mezzo di prova che può essere
chiesto nel processo civile ma non è prova testimoniale (parte è coinvolta nel processo) è un
mezzo di prova che può essere fatto per indurre la parte alla confessione (problema domande
volte a mettere in risalto le ragioni creditorie, il pregiudizio per la banca, non costituisce prova
della simulazione ma entra nell’area dei motivi).
Ragioni pertinenti per il 2901 cc azione revocatoria ordinaria perché si discute non della nullità
dell’atto ma inefficacia relativa (rispetto al creditore mentre l’atto rimane valido per il resto in
quanto è difficile dichiarare nullo un atto pubblico) vale la presunzione, la scientia presuntionis…
Interrogatorio formale in giudizio per azione di simulazione?

Tribunale Torino 05/2023


Impugnazione per nullità di atto pubblico: Per l’accertamento della simulazione se il negozio è
stato redatto per iscritto vale la regola secondo la quale la prova può essere data soltanto in base a
controdichiarazioni scritte, limitazione ammissibilità prove testimoniali e presunzioni.

Validità/invalidità del contratto: nullità e annullabilità rimedi estremi per la patologia del contratto
dunque applicazione pratica soppesata dal giudice.

1418 cc disposizione sulla nullità del contratto, più grave rispetto alla annullabilità.
Principio della conservazione dell’atto giuridico, nullità rimedio per extrema ratio di situazione
giuridica senza soluzioni da parte del giudice.
Nullità attiene all’atto, al contratto, riguarda la struttura del contratto, un elemento strutturale del
contratto, mentre l’annullabilità/annullamento attiene al comportamento delle parti.
Occorre operare una distinzione tra regole di validità (norme del CC che prescrivono requisiti di
validità dell’atto es. 1325 cc) e regole di comportamento (disposizioni che disciplinano il
comportamento delle parti es.1337, 1375 cc): generalmente le regole che attengono alla validità
sono accompagnate dalla sanzione di nullità, le regole di comportamento dalla sanzione
risarcitoria. Nel caso prescritto dagli artt. 1427 ss vizi della volontà anche la sanzione
dell’annullamento del contratto.

Fase di inadempimento delle obbligazioni contrattuali: art. 1218 cc contesto diritto delle
obbligazioni libro IV diritto dellle obbligazioni disciplina sua propria dagli articoli 1173 cc fino al
1320 cc perché le obbligazioni derivano sia da contratto sia da fatto illecito. Tema responsabilità
civile: 2043 cc ss c’è un’obbligazione che deriva dal fatto illecito ossia quella risarcitoria del danno
in capo a chi ha causato l’illecito contro la vittima dell’illecito. Pacchetto di norme sulle
obbligazioni sia a obbligazioni che derivano dal contratto, sia da responsabilità civile sia altri atti o
fatti idonei a produrre obbligazioni secondo il nostro ordinamento giuridico es. promessa, offerta
al pubblico, arricchimento ingiustificato…
Il 1218 cc articolo fondamentale perché fa riferimento all’inadempimento delle obbligazioni che si
ha quando il debitore non ha adempiuto per niente, adempimento parziale dell’obbligazione,
adempimento errato (anziché 100 000 euro, 100 000 bitcoin). Questi tre casi che si qualificano
come inadempimento delle obbligazioni.

Art. 1218 cc si applica in questi casi e prescrive:


Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno,
se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della
prestazione derivante da causa a lui non imputabile.

Concetto importante: principio della responsabilità oggettiva in tutti i casi di inadempimento di


un’obbligazione
Casi di responsabilità che si incontrano nel diritto privato:
-Responsabilità soggettiva per colpa/dolo 2043 cc causa di responsabilità extracontrattuale (+
complicato dimostrarla perché esiste solo se dimostrato che c’è stato il danno per colpa
[negligenza, imperizia, imprudenza problema per il danneggiato nel trovare la prova della colpa
della persona danneggiante altrimenti no risarcimento del danno rigettata la domanda] o dolo di
chi ha commesso il danno probatio diabolica nel caso del dolo); normalmente fatto illecito. In
alcuni casi anche qui responsabilità oggettiva: casi insegnante, proprietario animale, genitore e
figli, ecc. alcuni per colpa presunta del proprietario animale no dimostrare la colpa del
danneggiante per avere il risarcimento.

-Responsabilità oggettiva fonte 1218 cc si trova sempre nel contratto ogni inadempimento di
obbligazione contrattuale ne è causa. Per il creditore (diritto di credito3) di obbligazione
contrattuale ricorso di fronte al giudice civile chiede il riconoscimento del diritto di credito dando
prova del 1. titolo fondativo del suo diritto di credito (normalmente è il contratto, se no
provvedimento del giudice es. retribuzione stabilita dal giudice in conformità con i criteri di legge e
se utilizza come parametro un contratto collettivo) 2. Credito certo, liquido ed esigibile (perché sia
escutibile), 3. Affermazione dell’inadempimento dell’altra parte (allegazione perché prova
negativa impossibile).
es. 2392 amministratori della società per il danno cagionato dalla società inadempiente al
contratto, rispondono per il fatto inadempimento compiuto da una società.

Decreto ingiuntivo dimostrare esistenza del contratto è fondamentale (forma scritta anche
scrittura privata ab probationem).
Quietanza liberatoria (creditore dichiara che non gli è dovuta più nulla).
L’ordinamento inverte l’onere della prova dunque occorre che il debitore dimostri di aver
adempiuto, altrimenti eccezione di inadempimento: non ha potuto adempiere per causa non
imputabile al debitore dunque da leggere in combinato disposto con 1256 cc deve dimostrare
questo fatto che gli ha impedito di adempiere. Se per causa non imputabile l’obbligazione si
estingue se la prestazione diventa impossibile (libera il debitore solo se diventa impossibile, se
ricevuto la controprestazione la devo restituire) se impossibilità temporanea della prestazione,
passata la quale sarà possibile adempiere alla prestazione in ritardo (comma 2 1256) senza che sia
ritenuto responsabile, se il creditore non ha più interesse nella prestazione.

1218 e 1256 vanno coordinate con l’articolo 1453 cc


Inadempimento contrattuale
1453 cc ss dispone lo scioglimento del contratto per inadempimento all’obbligazione della
controparte (scioglimento del contratto come rimedio principale per soddisfare le pretese
creditorie di colui che lo chiede (in alternativa può chiedere l’adempimento condanna a pagare)
risarcimento del danno sia per risoluzione del contratto sia in caso di adempimento per ritardo sia
in via esclusiva (es. se termine scaduto)
Si ha responsabilità contrattuale che è l’altro tipo di responsabilità legata all’inadempimento delle
obbligazioni quindi interesse che mira a tutelare è l’interesse positivo non negativo come per la
responsabilità extracontrattuale, per interesse positivo si intende l’interesse del creditore a
realizzare tramite il contratto il suo assetto di interessi, raggiungere la sua causa concreta.

3
Situazione attiva diritto di credito diritto soggettivo relativo (solo a quel debitore) diverso dal diritto di proprietà che
è assoluto e può esser fatto valere contro chiunque;
Situazione passiva obbligazione.
Se lo provo posso chiedere risarcimento del danno non patrimoniale (voce che normalmente
disciplinata dal 2059 cc all’interno della responsabilità extracontrattuale) varie teorie per i casi di
risarcimento del danno non patrimoniale ma con certezza la Cassazione ha stabilito che può avere
origine anche in un contratto. Si prevedono 3 rimedi alternativi:
1. Risoluzione giudiziale del contratto 1453 cc perché necessito di andare dal giudice e
ottenere una sentenza costitutiva che sciolga il contratto, altrimenti 1372 cc (se per
10 anni le parti si disinteressano del contratto prescrizione, prima dei 10 anni
occorre andare dal giudice).
2. Adempimento del contratto e risarcimento 1453
3. Risarcimento

Nell’atto di citazione si chiede prima di accertare l’inadempimento della controparte alla


obbligazione contrattuale, accertare la responsabilità contrattuale della controparte ai sensi del
1453 cc e quindi disporre risoluzione del contratto con sentenza costitutiva interruzione del
rapporto contrattuale. in via subordinata previo accertamento dell’inadempimento, responsabilità
contrattuale si condanni all’adempimento delle sue obbligazioni, in ogni caso chiedo di
condannare la controparte a risarcire danni patrimoniali [interessi] e non patrimoniali [danno
all’immagine] subiti e subenti.
Interviene altra norma di legge art. 1453 terzo comma cc non può chiedersi successivamente
l’adempimento quando si è chiesto come domanda principale la risoluzione, il contrario è
possibile.

LA RISOLUZIONE DEL DIRITTO


Atto di parte che ha il potere di risolvere il contratto perché l’ha stabilito il codice.
Può intervenire per diritto in 3 casi:
 Clausola risolutiva espressa 1456 cc→parti prevedono ex ante contratto risolto se
determinata obblig non adempiuta o non eseguita con date modalità; attribuisce al creditore
un diritto potestativo di applicare la clausola e sciogliere il contratto, deve essere data
comunicazione dell’uso della clausola se la risoluzione non consegue e il creditore può
rifiutare l’adempimento tardivo, se tolleranza→deve essere eseguita la prestazione. È
possibile che sorga una lite sulla clausola→giudice sentenza dichiarativa.
 Diffida ad adempiere 1454 cc: se no clausola risolutiva, la risoluzione opera tramite
dichiarazione unilaterale recettizia scritta, con la quale intima all’altro contraente di
provvedere all’adempimento entro un termine congruo con avvertenza che altrimenti
risoluzione. l’effetto risolutivo conseguito con la diffida è ritenuto rinunciabile da parte del
creditore diffidante→sentenza dichiarativa.
 Termine essenziale: 1457 cc espressione essenziale o entro e non oltre (definito da
giurisprudenza) quando la prestazione diventa inutile per il creditore se non viene eseguita
entro il termine stabilito:
b. Oggettiva se deriva dalla natura e oggetto del contratto.
c. Soggettiva interesse del creditore a che venga eseguita entro il termine risulta dalle
pattuizioni contrattuali
Non inferiore ai 15 gg salvo parti prevedano periodo diverso o si seguano gli usi.
La parte può dare notizia entro 3 gg se vuole prestazione tardiva.
Qualora non si abbia la risoluzione automatica il creditore chiede accertamento della risoluzione di
diritto già avvenuta sostanzialmente una sentenza dichiarativa.
Può esserci anche un contratto senza termine, oppure un termine ma non essenziale per cui
risoluzione può essere solo giudiziale.
In questi tre casi di risoluzione di diritto il 1453 cc viene utilizzato solo per risarcimento del danno.
In ogni caso inadempimento dee essere non di scarsa importanza, efficacia ex tunc, retroattiva della
risoluzione restituzione delle prestazioni eseguite. Se compravendita anche retroattività reale
dunque restituzione della proprietà.

Potrebbero piacerti anche