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3. A e B contratto di transazione con cui riconoscono che A non deve più niente a B e B non
deve più niente ad A.
Classificazione dei contratti: a effetti reali (compravendita e diritti reali, mutuo, comodato,
deposito, pegno, riporto consegna della cosa), a effetti obbligatori (maggior parte, solo
effetti obbligatori in capo alle parti) e reali.
Contratti a effetti reali e a effetti obbligatori sono considerati consensuali, rilevante è il
consenso che fa sì che il contratto produca i suoi effetti.
Contratti consensuali effetto del contratto al momento della prestazione del consenso
delle parti a quel contratto.
1. trattativeprimo approccio tra le parti, fase della negoziazione allo stato puro
2. formazione del contrattoatti giuridicamente rilevanti come la proposta d’acquisto,
preliminare, opzione, proposta irrevocabile
propostaatto giuridico unilaterale
1328 cc:
(Revoca della proposta e dell'accettazione).
La proposta puo' essere revocata finche' il contratto non sia concluso. Tuttavia, se l'accettante ne
ha intrapreso in buona fede l'esecuzione prima di avere notizia della revoca, il proponente e'
tenuto a indennizzarlo delle spese e delle perdite subite per l'iniziata esecuzione del contratto.
L'accettazione puo' essere revocata, purche' la revoca giunga a conoscenza del proponente prima
dell'accettazione.
1329 cc
Proposta irrevocabile
(Revoca della proposta e dell'accettazione).
La proposta può essere revocata finche' il contratto non sia concluso. Tuttavia, se l'accettante ne
ha intrapreso in buona fede l'esecuzione
prima di avere notizia della revoca, il proponente è tenuto a indennizzarlo delle spese e delle
perdite subite per l'iniziata esecuzione del contratto.
L'accettazione può essere revocata, purché' la revoca giunga a conoscenza del proponente prima
dell'accettazione.
Obbliga giuridicamente a tenere ferma la proposta per un certo periodo di temporatio: prova
interesse dell’affare. Se tenta di revocareno effetto.
Contratto preliminare
È lo strumento più utilizzato in assoluto nelle compravendite immobiliari fase precontrattuale
Tuttavia, è un vero e proprio contratto a effetti obbligatori, l’unico obbligo che lo caratterizza è
concludere il contratto definitivo.
Strumento fondamentale per pianificare la mia operazione economica.
Art. 2932.
(Esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto).
Se colui che e' obbligato a concludere un contratto non adempie l'obbligazione, l'altra parte,
qualora sia possibile e non sia escluso dal titolo, puo' ottenere una sentenza che produca gli effetti
del contratto non concluso.
Se si tratta di contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa
determinata o la costituzione o il trasferimento di un altro diritto, la domanda non puo' essere
accolta, se la parte che l'ha proposta non esegue la sua prestazione o non ne fa offerta nei modi di
legge, a meno che la prestazione non sia ancora esigibile.
02/01/2023
Errore ostativo (riguarda la dichiarazione contrattuale)
Errore vizio (influisce sul procedimento della formazione della volontà)
Errore di fatto
Errore di diritto
Il contratto di opzione
OPZIONE (art. 1331 c.c.): strumento contrattuale che si inserisce nella fase formativa di un
successivo contratto (come nel caso del preliminare). l’opzione non va confusa con la proposta
irrevocabile.
Partiamo dal riferimento normativo. La proposta irrevocabile è un atto unilaterale mentre
l’opzione è un contratto.
È una differenza importante, ne vediamo gli effetti sul piano della responsabilità in caso di
violazione della proposta irrevocabile ovvero del contratto di opzione: la violazione della proposta
irrevocabile produce responsabilità precontrattuale, il contratto d’opzione, invece, produce
responsabilità contrattuale – la differenza attiene anche all’onere probatorio e alla
quantificazione dei danni da risarcire.
Struttura contratto d’opzione: al centro di questa struttura c’è una dichiarazione, lo dice l’art.
1331 c.c., termine volutamente ampio
Colui che riceve la dichiarazione irrevocabile diviene titolare di un diritto potestativo (= diritto che
corrisponde ad una situazione giuridica soggettiva passiva della controparte, la soggezione, in
questo caso del dichiarante – sottende un obbligo, di fronte al diritto potestativo di una parte c’è
l’obbligazione, la soggezione dell’altra, quindi troviamo gli elementi di un contratto ad effetti
obbligatori. Ora l’obbligazione può essere sia onerosa che gratuita e, solitamente, l’opzione è
gratuita; quindi, il dichiarante si impegna a tenere ferma la propria dichiarazione senza ricevere
nulla in cambio, altrimenti se è previsto un corrispettivo è onerosa)
Quando le due parti decidono di concludere il contratto di opzione, e la parte beneficiaria riceve
questo diritto potestativo di opzione può il beneficiario cedere questo diritto potestativo ad un
terzo? Magari ci troviamo di fronte ad un’opzione gratuita? Si, si tratta di una cessione del credito.
Essendo una cessione del credito sarà necessaria la notifica al ceduto (il cessionario non ha oneri).
04/10/2023
Sentenza corte d’appello di Milano 3891/2022 – materia di opzione
Essendo una sentenza di appello, si tratta di un provvedimento pronunciato a seguito di un
giudizio di merito, come quello di primo grado e differentemente rispetto al ricorso in cassazione
di carattere, invece, di legittimità.
Durante il giudizio di primo grado tendenzialmente si ricostruiscono i fatti di causa (attraverso
l’acquisizione di prove documentali e testimoniali) e poi si inquadrano in una certa fattispecie
giuridica astratta che si ritiene applicabile (fase della sussunzione) – dalla combinazione di
ricostruzione e sussunzione deriva la sentenza, la decisione.
Nel secondo grado tendenzialmente succede la stessa cosa, si può ancora mettere in dubbio la
ricostruzione/sussunzione.
Il processo civile è un procedimento molto formale, si parla delle c.d. “barriere preclusive” che ne
scandiscono l’iter. Ogni barriera è un termine perentorio entro cui “puoi fare qualcosa” (ex.:
presentazione delle prove ecc.), in questi casi scatta la responsabilità dell’avvocato (ipotesi molto
poco frequenti, la responsabilità non deriva dalla perdita della causa).
Tutto il giudizio, nella prima parte del giudizio di primo grado, va istruito, il giudice deve essere
messo nella condizione di conoscere tutte le prove che documentano le attestazioni delle parti –
ciò che non entra qui non entra più.
Il secondo grado è sempre di merito perché si possono ridisegnare i fatti della causa ma resta
fermo il fatto che gli elementi addotti nel rispetto delle barriere preclusive sono gli unici elementi
che possono entrare nel giudizio (= diversa ricostruzione si deve fare comunque sulla base delle
prove già depositate, salvo che si tratti di prove documentali sopravvenute tra il giudizio di primo
grado e l’appello o la giurisprudenza, si può depositare sempre).
La cassazione invece è un giudice di legittimità, non può entrare nel merito, si discutono solo i
profili di diritto, si va a sindacare la corretta applicazione della legge da parte della corte d’appello
così com’è stata applicata ai fatti di causa come ricostruiti in primo e secondo grado.
Tornando alla sentenza:
1. IL FATTO: due società avevano concluso tra di loro due contratti di locazione per il godimento
di 2 capannoni – si tratta di un diritto personale, non di un diritto reale, non inerisce alla cosa
(= se voglio ottenere una tutela da quel contratto in caso di
1 on un’azione reale, perché la intento contro la mia controparte, non verso la res – la più
tipica azione giudiziale in materia di locazione è, infatti, lo sfratto).
Il contratto di locazione in questione conteneva una clausola, ossia la clausola d’opzione, a favore
del conduttore (movimento diesel s.r.l., la beneficiaria della locazione). C’è un contratto inserito in
un contratto (opzione in locazione – in questo caso il contratto di opzione è inserita come clausola,
l’opzione d’acquisto per acquistare entro 24 mesi, termine che comunque non è necessario
perché, in mancanza, lo stabilisce il giudice).
La movimento diesel s.r.l. fa causa al locatore (per responsabilità contrattuale) per vizi
dell’immobile (presenza di amianto e destinazione urbanistica del bene differente da quella per cui
era stato contrattato).
Avendo esercitato l’opzione ci troviamo di fronte ad una compravendita, quindi, si dovrà osservare
la disciplina dei vizi della cosa venduta tipica di tale contratto (= dovrà esperire un’azione ex art.
1490 c.c., vizi della cosa venduta, art. 1494 c.c. risarcimento per vizi, art. 1495 c.c. termine di
prescrizione e decadenza per l’azione per vizi)
1.
TRE DIRITTI SEPARATI, DISCIPLINATI SEPARATAMENTE (VEDI ARTT.) DAL C.C., L’UNICO COMUN
DENOMINATORE È O PERCHÉ LE OBBLIGAZIONI DERIVANO SOLO DA CONTRATTI O DA ILLECITI
CIVILI:
. DAL CONTRATTO POSSONO DERIVARE TUTTI I TIPI DI OBBLIGAZIONI (FARE, DARE, NON
FARE)
. DALL’ILLECITO CIVILE DERIVA SOLO UN’OBBLIGAZIONE RISARCITORIA, QUINDI DI DARE.
Sentenza d’appello sull’opzione: contratto di locazione che conteneva un patto d’opzione (clausola
contrattuale in realtà a tutti gli effetti un contratto), il conduttore visto che la controparte si è
rifiutata di andare dal notaio e sottoscrivere il contratto di compravendita gli ha fatto causa, poi
capannoni affetti da vizi e il giudice di primo grado ha dato torto al conduttore che ha fatto
appello. l’appello è stato fatto invocando l’art. 1453 cc e 1218 cc (inadempimento delle
obbligazioni sia da responsabilità contrattuale che extracontrattuale). Il giudizio in appello,
sentenza di primo grado impugnata dal conduttore, la corte d’appello ha dato torto all’appellante
ha rigettato le domande proposte dal conduttore e ha accolto le domande fatte dal locatore nello
stesso giudizio stessi documenti, domande e eccezioni già fatti in primo grado in
appelloprincipio generale del divieto dei nova in appello.
Il conduttore si è visto rigettare le sue domande perché la corte d’appello ha fatto una valutazione
sulla tempistica dell’esercizio del diritto d’opzione che aveva 24 mesi di tempo dalla conclusione
del contratto di locazione contenente il patto d’opzione, lo ha esercitato dopo 25 mesi con un
mese di ritardo e dato termine per l’esercizio è perentorio. Si richiama orientamento consolidato
secondo cui il contratto d’opzione scaduto non è recuperabile al di fuori della proposta
sempliceintesa dal giudice non come opzione ma come nuova proposta 1326 cc quindi per
condurre a contratto vero e proprio giuridicamente vincolante ha bisogno dell’accettazione della
controparte.
La proposta è un tamquam non esset per l’ordinamento.
Essendo confinato nella tipologia di locazione, il giudice ha guardato se le parti avevano
correttamente adempiuto agli obblighi che derivano da quel contratto di locazione. Il giudice ha
visto le reciproche contestazioni parte locatrice doveva consegnare il bene offerto in locazione,
per la parte locatrice pagare il canone di locazione.
Conduttore aveva sollevato eccezione di inadempimento 1460 cc. sotto due punti di vista: 1.
Inadempimento del patto d’opzione della controparte; 2. Inadempimento obbligo di consegna del
bene privo di vizi non facilmente riconoscibili 1578 cc.risoluzione del contratto o riduzione del
compenso pattuito.
Vizi della cosa locata 1578 cc a norma accorda al conduttore una tutela significativa similare a
quella prevista per il compratore ex art. 1490 cc queste due norme pongono dei limiti a chi voglia
avvalersi della tutela (il vizio se facilmente riconoscibile impedisce di chiedere la tutela).
I vizi nel caso della sentenza lamentati dal conduttore erano vizi di cui si è accorto
immediatamente, vizi inerenti alla possibilità di mettere macchinari per svolgere la sua attività. La
tutela doveva essere dunque richiesta subito appena rilevata. Non può valere come giustificazione
del mancato pagamento dei canoni di locazione. La conclusione più ragionevole, giunta dalla
Corte, è stata quella di condannarlo a pagare i canoni di locazione più risarcimento dimostrati da
parte del locatore.
Strumenti del commercio internazionale:
lettera di intenti (LOI)
memorandum of understanding (MOU)
gentleman agreement (GA)
es. cessione società fotovoltaiche fondi di investimento possono avere interesse ad acquistare
una società che produce energiacompravenditaformazione progressivanormalmente la
procedura inizia con una LOI manifestazione di interesse poi NDA (non disclosure agreement)
accordo di riservatezza seguito dalla due diligence, che serve a verificare l’esattezza dei conti della
società e dei suoi rapporti giuridici.
Tutte queste cose possono essere inserite nel MOU, che registra tutte le puntuazioni delle parti e
le loro intenzioni. A differenza del MOU il GA normalmente contiene una clausola che stabilisce
come le parti non si ritengono giuridicamente vincolate a tutto ciò che ivi è scritto. Il GA ha dunque
una funzione più completa del MOU in quanto si tratta di un accordo che può arrivare a contenere
tutti gli elementi del futuro contratto di compravendita può esserne l’anticipazione e la cosa che lo
distingue è la clausola (intention not to be legally bound or legally relationship) con cui si dice che
tutti gli obblighi contenuti nell’accordo non sono ritenuti giuridicamente vincolanti non è
possibile utilizzare i rimedi al 1453 ss. tolto la qualifica di contratto a questo accordo.
Accordo genus che contiene tante species tra cui il contratto, matrimonio, GA (accordo non
contrattuale).
Questi strumenti sono possibili se li si inserisce nell’ambito dell’autonomia privata.
Proposta contrattuale all’art. 1326 cc deve essere accettata dalla controparte per dar luogo al
contratto d’opzione.
Qui oggetto del contratto d’opzione di compravendita immobiliare: immobile.
Prima parte epigrafe con nome delle parti e dati personali; poi premesso.
1325 : requisiti 3+1: accordo, oggetto, causa e poi eventualmente la forma.
Clausola sinonimo di condizione contrattuale.
1331 cc: l’opzione costituisce un vincolo di irrevocabilità della proposta consegue ad un accordo
stipulato tra le parti che può inerire o meno ad una più vasta convenzione e può avere o meno
un corrispettivo. Dall’opzione nasce il diritto del beneficiario/opzionario di perfezionare il
contratto con la sola dichiarazione di accettazione, l’altra parte resta vincolata e non può più
interferire sulla stipulazione del contratto. Il vincolo ha una durata pari al termine fissata dalle
parti, che altrimenti può essere definito dal giudice 1331 comma 2 cc.
Tesi 1: opzione gratuita possibile perché l’art. 1331 non prevede pagamento di corrispettivo così
affermato anche dalla giurisprudenza di tribunali di Milano 2013, di Lucca 2018. T
Dall’opzione deriva l’immediato perfezionamento del contratto, del quale si producono tutti gli
effetti obbligatori e traslativi senza alcuna ulteriore manifestazione di volontà negoziale (Cass.
2017).
Gli atti nelle negoziazioni precontrattuali che acquistano la natura di accordo, ma le parti non gli
attribuiscono la natura giuridica di accordo contrattuale, valore della volontà delle parti come
espressione del principio dell’autonomia privata o libertà contrattuale art. 1322 cc.
Rapporto tra volontà delle parti e ordinamento giuridico: fin dove la libertà delle parti si può
spingere per definire l’accordo che stanno concludendo? La libertà deve prevalere rispetto alla
valutazione che l’ordinamento fa di un determinato accordo, non renderlo giuridicamente
vincolante, sottrarlo alle regole sul contratto. Le obbligazioni assunte dalle parti valore non
giuridico, la violazione valutate sotto forma di responsabilità precontrattuale, parti volontà di fare
e disfare il proprio assetto di interessi nella misura più congeniale rispetto alle loro aspettative.
Fermo restando le norme di ordine pubblico, vi è la libertà contrattuale che comunque deve
sottostare alle norme imperative.
Le parti possono decidere di sottomettere il proprio accordo ad un ordinamento straniero, per
esempio, quello francese; tuttavia, vi sono i principi Unidroit testo normativo che disciplina il
contratto e tradotto in 32 lingue, tuttavia, si tratta di soft law, questo testo in linea di principio non
è un testo normativo ma diventa norma di legge (stessa forza) nella misura in cui le parti ne fanno
espresso richiamo come legge applicabile al proprio rapporto contrattuale.
Norme imperative fondamentali devono essere comunque rispettate come la nullità.
Nel nostro ordinamento giuridico esiste un caso importante in cui le parti concludono un contratto
vero e proprio anche di compravendita di immobile (atto pubblico, registrato, trascritto) ma le
parti non hanno voluto dare a quel contratto nessun effetto giuridico ossia la simulazione assoluta
(controdichiarazione per togliere effetti al contratto che è una scrittura privata).
Le parti possono dichiarare un accordo non contrattuale come avviene per la possibilità di rendere
un atto nullo.
1414 cc il contratto simulato non produce effetto tra le parti: ora questo potere di sottrarre
efficacia giuridica al contratto è riconosciuto dall’ordinamento.
Fase trattative e fase formazione del contratto due fasi propedeutiche alla conclusione del
contratto.
1337 cc principio della buona fede nella fase precontrattuale: obbligo ex lege imposto; bisogno
di tenere in conto l’art. 1175 cc principio di correttezza che si trova nell’ambito diritto delle
obbligazioni, poi declinato uno con il 1337 cc poi abbiamo altri due articoli in materia contrattuale
1366 cc interpretazione del contratto (fase successiva alla conclusione) e 1375 cc esecuzione
secondo buona fede (fase esecuzione del contratto). Qui si parla di una buona fede oggettiva, non
soggettiva (consapevolezza psicologica di comportarsi in un determinato modo). Qui significa
confrontare il comportamento che quella parte ha tenuto concretamente nella fattispecie con lo
stesso comportamento che avrebbe tenuto nella stessa situazione uomo medio di ordinaria
diligenza.
Quali comportamenti che in linea di principio possono ritenersi contrari alla buona fede:
alterazioni della volontà 1338 cc specificazione fatta dalla legge del principio di buona fede,
infatti, rinvia a quelli dei vizi della volontà 1425 ss cc errore dolo e violenza, recesso ingiustificato
dalle trattative.
Consapevolezza di addivenire alla conclusione del contratto, è possibile che ci sia il consenso solo
se vi è la pienezza delle informazioni. La violazione dell’obbligo informativo nella fase
precontrattuale esiste un obbligo informativo attraverso l’obbligo di buona fede.
Il venditore in adempimento dell’obbligo di buona fede art. 1337 cc. Sceglie quale tipo di
informazioni fornire. La violazione dell’obbligo informativo strettamente legato al potere
contrattuale concreto in capo alle parti.
Amazon-consumatore è facile stabilire da parte del giudice tale relazione, Amazon-Google più
difficile, va fatto caso per caso.
La prova più importante nel processo è quella documentale.
Se c’è violazione dell’obbligo di buona fede nel caso di recesso ingiustificato delle trattative o
informazioni parziali o erronee.
1. La responsabilità precontrattuale che natura ha?
2. Contenuto?
Si può chiedere solo il risarcimento del danno.
1. Problema della responsabilità medica: non esisteva fino a qualche anno fa una norma di
legge che disciplinasse la responsabilità medica, la giurisprudenza aveva costruito la teoria
da contatto sociale.
Diverso è il contratto atipico di prestazione professionale se studio privato.
Il rapporto che si instaura tra paziente e medico non è un rapporto contrattuale perché non
c’è nessuna forma di accordo con medico, ma con ospedale e clinica privata. Distinzione
importante tra rapporto paziente-ospedale/clinica che è un rapporto contrattuale (quindi
responsabilità contrattuale per eventuali danni), e nello specifico si tratta di contratto
atipico di spedalità non necessita di forma scritta e ha per oggetto la fornitura al paziente
di servizi (personale, vitto…) e il rapporto paziente-medico non è contrattuale.
Allora teoria del contatto sociale il paziente entra in contatto con il medico vale a creare il
rapporto contrattuale con la conseguenza che la responsabilità del medico per danni
cagionati ne deriva una responsabilità contrattuale (più facile provare la responsabilità per
il paziente, basta la semplice allegazione per il creditore poi inversione dell’onere della
prova per cui il debitore deve dare prova di causa sopravvenuta o inevitabile). La
giurisprudenza ha elaborato la teoria nell’ottica della tutela del paziente. Questa facilità ha
comportato la nascita della medicina difensiva: intorno agli anni 2016/2017 il ministero
della salute ha registrato un esborso annuo di 13 miliardi di euro per il fenomeno della
medicina difensiva. Il rapporto tra medico e paziente a causa della teoria del contatto
sociale stressato al punto che quando un paziente andava in ospedale perché aveva una
lesione di lieve entità, esami di controllo. Commissione consultiva per studiare il fenomeno
soluzione poi disegno legge: 2017 entrata in vigore la legge Gelli n. 24/2017 che ha
riformato la materia della responsabilità medico-sanitaria e la riforma è avvenuta seguendo
le direttrici: da una parte la legge ha confermato la responsabilità contrattuale della
struttura sanitaria: ospedale/clinica privata, dall’altra parte ha chiarito la responsabilità
extracontrattuale del medico 2043 cc. Tutela del paziente è invariata perché può agire
contro l’ospedale/clinica anche per fatto del medico (2094 cc) che è ausiliare (ha messo al
riparo il medico da azioni dirette).
La teoria del contatto sociale di origine tedesca in realtà è una teoria che presenta
elementi di criticità se suscettibile di applicazione ad altre fattispecie diverse dalla
responsabilità medica, aggravio della responsabilità seppur in assenza di un contratto.
La responsabilità precontrattuale acquisisce una natura extracontrattuale che nel recente
orientamento giurisprudenziale della corte di Cassazione che comporta un aggravio
probatorio a carico della parte danneggiata. L’attore aveva fatto valere responsabilità
precontrattuale per la conclusione del contratto di mutuo (recesso ingiustificato dalle
trattative per il contratto di mutuo), la Cassazione gli ha dato ragione punto 4.
Responsabilità precontrattuale tra le parti vi siano state delle trattative ma giunte ad un
livello tale che se una delle parti interrompe le trattative lede ragionevolmente le
aspettative dell’altra parte (principio di affidamento di una parte nella conclusione del
contratto). La qualificazione serve soprattutto sul piano probatorio che tipo di prove il
danneggiato deve depositare in giudizio.
Nel 2016 sentenza della Cassazione diversa responsabilità precontrattuale è una
responsabilità contrattuale (caso eccezionale) però c’è e in quel caso la Cassazione ha
cambiato completamente l’onere probatorio.
2. Contenuto: contempla un solo rimedio risarcitorio. Risarcimento limitato all’interesse
negativo che significa che si può chiedere al giudice spese per le trattative e danno
ricevuto.
Nella common law si discute quando vi è offerta e accettazione in particolare se invito a trattare o
offerta vera e propria nel caso di pubblicità (si ritiene richiesta di offerte) o vendita all’asta,
accettazione necessaria per contratti bilaterali e unilaterali è composta dall’acconsentimento alle
proposte dell’offerente e la promessa richiesta dall’offerente di eseguire una prestazione o
compiere un atto, se vi è corrispondenza tra offerta e accettazione si ha conclusione del contratto
e l’accettazione ha carattere promissorio, se non vi è corrispondenza costituisce una contro-offerta
(anche nel caso in cui venga inserita una condizione per l’accettazione viene considerata contro-
proposta che crea obblighi per l’offerente). L’accettazione anche per comportamento concludente
o circostanze inequivoche che importano accettazione. Quando l’accettazione viene a conoscenza
dell’offerente il contratto si considera concluso (presunzione di conoscenza ex art. 1335 cc) si può
dare prova di impossibilità a prenderne conoscenza senza sua colpa. Generale affidamento per
mezzi quale telefax, telefono, poste. per concludere i contratti. Negli USA revoca per mezzo della
posta. (nel nostro ordinamento vigendo il principio di conoscibilità l’accettazione è pervenuta
all’indirizzo del destinatario. Nel diritto inglese questione controversa: la controproposta è
considerata rifiuto dell’offerta. Revoca adeguatamente comunicata prima che sia data
accettazione =1328 cc. Può essere stabilito un termine scaduto il quale decade l’offerta oppure
dopo periodo di tempo ragionevole se non indicato alcun termine. L’offerta può essere sottoposta
a condizioni, la morte dell’offerente toglie effetto all’offerta nel diritto anglosassone, la morte
dell’oblato non è detto. Se è intuitu personae si.
Prescrizione 10 anni diritto di credito senza diffida o altro.
Silenzio: è giuridicamente rilevante solo quando la legge disponga questo: accettazione tacita
dell’eredità, proroga del contratto oltre scadenza. In alcuni casi corrisponde ad un comportamento
omissivo, rileva in quanto danno (risarcimento del danno limitato all’interesse negativo se per es.
si sono taciuti dei vizi che inficiavano la validità del contratto 1338 cc).
RECESSO
1373 cc:
Se a una delle parti è attribuita la facoltà di recedere dal contratto, tale facoltà può essere esercitata finché
il contratto non abbia avuto un principio di esecuzione.
Nei contratti a esecuzione continuata o periodica [1467], tale facoltà può essere esercitata anche
successivamente, ma il recesso non ha effetto per le prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione.
Qualora sia stata stipulata la prestazione di un corrispettivo per il recesso, questo ha effetto quando la
prestazione è eseguita.
È salvo in ogni caso il patto contrario.
Se al momento della conclusione del contratto una parte da' all'altra, a titolo di caparra, una somma di
danaro o una quantità di altre cose fungibili, la caparra, in caso di adempimento, deve essere restituita o
imputata alla prestazione dovuta.
Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra;
se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio
della caparra.
Se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare l'esecuzione o la risoluzione del contratto, il
risarcimento del danno è regolato dalle norme generali.
Caparra, inadempimento, recesso (si fa riferimento al recesso legale diverso dal 1373 cc 1° comma recesso
convenzionale). Recesso convenzionale è previsto dalle parti espressamente nel contratto. Se diritto
potestativo di sciogliere il contratto durante l’esecuzione, l’esercizio è sintomatico di una volontà della
parte che lo esercita di non adempiere alle obbligazioni contrattuali (senza motivo giuridicamente valido).
Se nel contratto clausola che attribuisce ad una parte o tutt’e due il diritto di recesso ad nutum scatta il
1373 cc. Diritto potestativo fino a quando non c’è stato un principio di esecuzione del contratto. Caso in cui
una norma di legge 1373 cc prevale sulla volontà delle parti.
Clausola diritto di recesso esercitabile fino a tre mesi prima la cessazione degli effetti del contratto (deroga
al limite del principio di esecuzione del contratto) e il giudice ha ritenuto che la clausola fosse nulla perché
vessatoria, abusiva perché prevede squilibrio giuridico tra obblighi delle parti consegnandogli un diritto
potestativo eccessivo perché quella parte poteva esercitarlo fino a tre mesi prima della contrattazione,
stato eccessivamente gravoso. Regole per il recesso convenzionale.
Se applichiamo l’art. 1385 cc durante l’esecuzione è possibile per le parti esercitare il recesso ma possibile
se è un recesso che ha una giusta causa. È un recesso che trova la sua causa nell’inadempimento della
controparte.
Alla parte inadempiente(1) l'altra può intimare per iscritto di adempiere in un congruo termine, con
dichiarazione che, decorso inutilmente detto termine, il contratto s'intenderà senz'altro risoluto.
Il termine non può essere inferiore a quindici giorni, salvo diversa pattuizione delle parti o salvo che,
per la natura del contratto o secondo gli usi, risulti congruo un termine minore.
Decorso il termine senza che il contratto sia stato adempiuto, questo è risoluto di diritto(2).
Il promittente poteva o fare azione giudiziale chiedendo al giudice di accertare l’avvenuta
risoluzione del contratto per inadempimento (perché con la spedizione della diffida si risolve
automaticamente dopo i 15 gg) dunque sentenza dichiarativa del giudice.1
La seconda strada che poteva perseguire è esercitare il recesso come ha fatto in tal caso ha scritto
al promissario acquirente e ha esercitato il recesso per giusta causa dal contratto preliminare, dal
momento in cui vi è contestazione tra le parti occorre andare dal giudice sentenza dichiarativa per
accertamento del diritto di recesso.
3. Nell’ultima parte della sentenza la Cassazione dice che è condivisibile il ragionamento della corte
d’appello ossia il certificato dell’agibilità o abitabilità non è d’ostacolo alla conclusione del rogito (a
Roma molte non lo hanno) non è una causa di nullità, potrebbe essere considerato causa di
inadempimento contrattuale.
Responsabilità contrattuale dieci anni dalla conclusione del rogito per impugnare il contratto per
inadempimento del venditore.
Eccezione di inadempimento nei 15 gg della diffida appellandosi all’art. 1460 cc., la tardività
dell’eccezione ha tradito la fiducia perché alla diffida l’erede doveva chiedere il certificato.
L’art. 1455 cc gravità dell’inadempimento per essere causa di responsabilità contrattuale di non
scarsa importanza allora la gravità deve essere valutata dal giudice in senso oggettivo. In questo
caso è evidente che l’erede non ha mai voluto concludere il contratto ma voleva recuperare i soldi
della caparra.
1
1453 cc sentenza costitutiva del giudice.
1337 cc. Buona fede precontrattuale, 1375 cc buona fede contrattuale, 1366 buona fede nella
interpretazione applicazione pratica dell’art. 1175 cc in materia di correttezza.
Caso tipico di recesso legale, è possibile recedere dal contratto in qualunque momento con la
giustificazione della sfiducia nei confronti dell’appaltatore per inadempimento. Dunque, il contratto si
scioglie senza necessità di indagine sulla gravità dell’inadempimento.
Due casi di recesso legale, durante l’esecuzione del contratto, per inadempimento della controparte ma
differenza nel caso di prima l’inadempimento deve essere provato da parte del recedente e deve avere una
gravità, mentre in questo caso non va fatto l’accertamento della gravità ma recesso tipico consentito dal
1671 cc non si prevede l’onere probatorio per questa giustificazione.
In questo contratto era prevista una penale per ritardo nell’adempimento quindi ai fini dell’applicazione del
riconoscimento della penale il presupposto per ottenere il pagamento della penale era la dimostrazione
dell’inadempimento. La penale ha una funzione anticipatoria della liquidazione del risarcimento, però deve
esserci la prova dell’inadempimento.
Anni ’70 nozione di consumatore negli Usa poi il legislatore comunitario ci ha fornito una nozione di
consumatore: persona fisica che agisce per uno scopo estraneo alla sua attività professionale
imprenditoriale o commerciale.
Agire significa concludere contratti di qualunque tipo, attività professionale imprenditoriale o commerciale
inerisce al suo fabbisogno personale.
Nel corso degli anni si è moltiplicata la giurisprudenza comunitaria e nazionale in materia di tutela del
consumatore, tutela a tutto tondo che riguarda sia la sfera extracontrattuale
1985 disciplina comunitaria in materia di tutela del consumatore direttive e regolamenti poi recepita nell’88
nell’ordinamento italiano.
Quando il legislatore ha voluto raggiungere l’uniformazione normativa in materia di tutela del consumatore
ha utilizzato lo strumento del regolamento (entrato in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta dell’UE
immediatamente applicabile nei rapporti orizzontali all’interno degli Stati membri), quando ha voluto
realizzare l’armonizzazione ha utilizzato lo strumento della direttiva (rapporti verticali tra UE e stato
membro, all’inizio DPR o Decreto legge quindi si sforava il termine per implementarle).
Responsabilità dello stato per violazione del diritto del consumatore per tutti coloro che rimangono vittima
di un ritardo nell’attuazione del proprio stato. Responsabilità che si concreta nel soggetto danneggiato,
vittima per non aver potuto usare un rimedio offerto dal diritto UE a causa del ritardo dello stato può
azionare nuovo giudizio contro il proprio stato per farlo condannare al risarcimento dei danni subiti.
Costruzione di questa responsabilità spinta dello stato a adempiere ai suoi obblighi comunitari
tempestivamente entro il termine dato dalla direttiva. Per rispettarlo è stato cambiato il meccanismo delle
approvazioni delle direttive comunitarie, è stato accelerato perché lo strumento che si usa oggi è la legge
delega che è chiamata tecnicamente legge comunitaria il Parlamento la approva tutti gli anni (legge
ordinaria) delega il governo a attuare con decreto legislativo.2 Tante direttive comunitarie negli anni ’80
Viaggi all inclusive, Porta a porta, Contratti a distanza, prodotti fuori dai locali.
Nuova direttiva sul credito al consumo: rate.
Regole artt. 33 a 38 codice del consumo, regole di carattere generale per i contratti di consumatori
applicate a:
-contratti per i quali il bene o il servizio è acquisito dal consumatore per uso misto;
-contratti conclusi non da un consumatore singolo ma da gruppi, associazioni non aventi scopo di lucro.
-all’artigiano e piccolo imprenditore, trascinamento verso la nuova disciplina.
Principio è l’autonomia della volontà delle parti, professionista limitato perché se inserisce le clausole
vessatorie queste sono nulle, se vaglio di accertamento della vessatorietà possono essere dichiarate nulle
restano salve le clausole che attengano alla determinazione dell’oggetto del contratto o corrispettivo di
beni o servizi.
Forma dei contratti del consumatore è libera, principio di chiarezza e comprensibilità delle clausole redatte
per iscritto art. 35 codice del cons. (se oscure intese nel senso più favorevole per il consumatore): vale per
contratti verbali o per fatti concludenti? E per eventuali circostanze del caso? Principio generale di buona
fede oggettiva 1366 cc richiamato nei criteri di valutazione di vessatorietà della clausola. Sufficiente per
accertare la vessatorietà della clausola è l’accertamento dello squilibrio.
2
Decreto-legge elaborato dal governo in situazioni di necessità e urgenza poi il parlamento ha 60 gg per approvarlo.
Fino a che punto la tutela dei diritti costituzionali può porre limiti alla libertà contrattuale?
Diritto a stabilire le condizioni contrattuali, clausole contrattuali ogni articolo coincide con una
clausola e il titolo è discrezionale, scelto dalle parti.
Art. 1362 cc (ss fino al 1371 cc interpretazione del contratto): Nell'interpretare il contratto si deve
indagare quale sia stata la comune intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale delle
parole.
Per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento
complessivo anche posteriore alla conclusione del contratto.
In claris non fit interpretatio. Principio dell’apparenza:
tema dell’affidamento: problema di rapporto tra volontà effettiva e manifestazione della volontà
(dichiarazione).
1362 cc norma definitiva risolutiva;
1363 cc clausole le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso che risulta dal
complesso dell’atto (interpretazione soggettiva perché la redazione delle clausole è espressione
della volontà delle parti tramite negoziazioni; occorre leggere la clausola in combinato disposto
con le altre clausole).
1364 cc per quanto generali siano le espressioni usate nel contratto questo non comprende che gli
oggetti sui quali le parti si sono proposte di contrattare (concetto di dichiarazione fatta dalle parti
nel contratto attraverso una certa espressione, anche nelle clausole di stile).
1365 cc quando in un contratto si è espresso un caso al fine di spiegare un patto, non si presumono
esclusi i casi non espressi, ai quali secondo ragione può estendersi lo stesso patto (le parti fanno un
esempio funzione esemplificativa).
Norme sull’interpretazione: interpretazione soggettiva di 1362 fino al 1365; interpretazione
oggettiva dal 1367 al 1371; 1366 buona fede.
Ogni clausola è un accordo, natura contrattuale e parte dell’accordo contrattuale, l’accordo
contenuto nella clausola x.
Art. 1367 cc: Nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui
possono avere qualche effetto, anziché in quello secondo cui non ne avrebbero alcuno.
Principio di conservazione degli effetti: se una clausola o patto si può sottrarre alla nullità si salva
fa contratto se ha tutti gli elementi costitutivi di un contratto.
Limiti:
-Utilità sociale che giustifica l’imposizione restrittive
-Principi fondamentali della Costituzione art. 2 e art. 3 (tra cui solidarietà sociale)
-12 dicembre 2014 sezioni unite 26242 valori costituzionali tutelati e rilevanti nullità rilevabile
d’ufficio
Un conto recesso ingiustificato dalle trattative e si può chiedere il risarcimento del danno
Nel settore bancario:
TUB prevede la tracciabilità dei pagamenti (per evitare il riciclaggio e autoriciclaggio,
finanziamento al terrorismo).
Contratto di conto corrente casi di rifiuto, contratto di lavoro.
Carta di Nizza dignità art. 1 Omega 2014
Se nella formazione del contratto, può essere dovuto alla condotta tenuta es. interruzione delle
trattative per ingiustificato motivo, se contratto già in essere eccezioni di nullità del contratto.
In ogni caso si potrà ottenere al massimo il risarcimento del danno.
In ogni caso non hanno effetto, se non sono specificamente approvate per iscritto, le condizioni
che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di responsabilità [1229], facoltà
di recedere dal contratto [1373] o di sospenderne l'esecuzione [1461], ovvero sanciscono a carico
dell'altro contraente decadenze [2965], limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni [1462],
restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti coi terzi [1379, 1566, 2596],
tacita proroga o rinnovazione del contratto [1597, 1899], clausole compromissorie [808 c.p.c.] o
deroghe alla competenza dell'autorità giudiziaria [1370; 6, 28, 29, 30, 413 c.p.c.](3).
Art. 3 paragrafo 3 direttiva elenco indicativo e non esaustivo di clausole che possono essere
dichiarate abusive. Elenco meramente esemplificativo. Questa direttiva inserita nel codice di
consumo che è un codice di settore, rivoluzione normativa del 2003 strumento con il quale viene
fatta una compilazione organica, sistematica di una certa materia (tutela iniziata a livello
comunitario poi recepita dal nostro legislatore dagli anni ’70 il problema era che si avevano varie
normative senza raccordo logico comune) nel 2005 approvato legge delega per il Governo a
predisporre il d lgs 206 del 2005 prendere tutta la normativa in materia di consumatore,
sistematizzarle e in alcuni casi modificarle.
Codice di settore prima del 2003 si utilizzava il testo unico (TUB dpr, TUF d lgs).
Si è considerata la novellazione del CC e inserendo la disciplina delle clausole vessatorie alla fine
degli articoli sulla disciplina generale del contratto 1469-bis ecc. dal codice di settore quelle norme
sono state abrogate e messe dentro art. 33 e ss cod. cons. attività di riorganizzazione delle norme,
ha inserito la disciplina delle clausole vessatorie all’interno di un testo di più ampio respiro.
Il legislatore oltre all’armonizzazione può approfittarne per modificare alcune disposizioni, ma nel
caso del codice di consumo sono rimaste le stesse.
Dal punto di vista sostanziale testo unico e codice di settore uguali, dal punto di vista formali
diversa.
Testo unico sull’imposta sul reddito TUIR redatto nel 2003 continua ad essere applicato oggi e
modificato.
Testi unici/codici di settore con valenza normativa, testo unico/codice di settore senza valore
normativa raccolta compilativa utile per gli operatori di diritto.
Art. 33 ripete pedissequamente gli articoli della direttiva 13/93 ed erano gli articoli 1469bis ss.
1. Definizione clausola vessatoria e che si applica a tutti i casi in cui occorre interpretare una
certa clausola come vessatoria.
2. Elenco di clausole anche il 35 cod. cons. che si presumono vessatorie, se il giudice si trova
dinnanzi a quelle clausole le deve reputare vessatorie, se clausole non ricomprese
nell’elenco la qualificazione deve essere fatta dal giudice autonomamente sulla base della
definizione generale. Problematico dichiarare nulle le clausole se sono state:
a. approvate per iscritto
b. oggetto di trattativa individuale
conseguenza: non può dichiararne la nullità o l’inefficacia solo la vessatorietà.
Lezione 27/11/2023
Simulazione del contratto 1414
1° comma Caso simulazione assoluta: Il contratto simulato non produce effetto tra
le parti[123, 164](2).
2° comma Caso simulazione relativa: Se le parti hanno voluto concludere un contratto diverso
da quello apparente, ha effetto tra esse il contratto dissimulato(3), purché ne sussistano i
requisiti di sostanza(4)e di forma [1350](5).
3° comma Le precedenti disposizioni si applicano anche agli atti unilaterali destinati a una
persona determinata, che siano simulati per accordo tra il dichiarante e il destinatario(6).
Es. simulazione assoluta contratto di compravendita di un bene scambio cosa contro prezzo in
realtà entrambe non ne vogliono gli effetti, ossia trasferimento della proprietà contro prezzo.
Compravendita contratto a effetti reali (consenso traslativo) poi trascritto nei registri tutti a
conoscenza del fatto che la proprietà dell’immobile non è più di A ma di B. se A ha molti creditori
al riparo i beni da azioni future, A decide di non volersi esporre come proprietario di beni risultare
nullatenente per fatto suo proprio.
Corruzione: 1414, 2932 contratto preliminare non seguito dal definitivo e B paga la penale di 50
000 euro prezzo illecito in tangente (parti mai voluto concludere contratto definitivo stabilito
penale come corrispettivo, profitto di reato.
Diritto ex art. 1416 per agire contro le parti per far valere il contratto simulato. In base al 1417 può
ricorrere ai testimoni in modo illimitato.
La banca ha chiesto al giudice interrogatorio formale delle parti mezzo di prova che può essere
chiesto nel processo civile ma non è prova testimoniale (parte è coinvolta nel processo) è un
mezzo di prova che può essere fatto per indurre la parte alla confessione (problema domande
volte a mettere in risalto le ragioni creditorie, il pregiudizio per la banca, non costituisce prova
della simulazione ma entra nell’area dei motivi).
Ragioni pertinenti per il 2901 cc azione revocatoria ordinaria perché si discute non della nullità
dell’atto ma inefficacia relativa (rispetto al creditore mentre l’atto rimane valido per il resto in
quanto è difficile dichiarare nullo un atto pubblico) vale la presunzione, la scientia presuntionis…
Interrogatorio formale in giudizio per azione di simulazione?
Validità/invalidità del contratto: nullità e annullabilità rimedi estremi per la patologia del contratto
dunque applicazione pratica soppesata dal giudice.
1418 cc disposizione sulla nullità del contratto, più grave rispetto alla annullabilità.
Principio della conservazione dell’atto giuridico, nullità rimedio per extrema ratio di situazione
giuridica senza soluzioni da parte del giudice.
Nullità attiene all’atto, al contratto, riguarda la struttura del contratto, un elemento strutturale del
contratto, mentre l’annullabilità/annullamento attiene al comportamento delle parti.
Occorre operare una distinzione tra regole di validità (norme del CC che prescrivono requisiti di
validità dell’atto es. 1325 cc) e regole di comportamento (disposizioni che disciplinano il
comportamento delle parti es.1337, 1375 cc): generalmente le regole che attengono alla validità
sono accompagnate dalla sanzione di nullità, le regole di comportamento dalla sanzione
risarcitoria. Nel caso prescritto dagli artt. 1427 ss vizi della volontà anche la sanzione
dell’annullamento del contratto.
Fase di inadempimento delle obbligazioni contrattuali: art. 1218 cc contesto diritto delle
obbligazioni libro IV diritto dellle obbligazioni disciplina sua propria dagli articoli 1173 cc fino al
1320 cc perché le obbligazioni derivano sia da contratto sia da fatto illecito. Tema responsabilità
civile: 2043 cc ss c’è un’obbligazione che deriva dal fatto illecito ossia quella risarcitoria del danno
in capo a chi ha causato l’illecito contro la vittima dell’illecito. Pacchetto di norme sulle
obbligazioni sia a obbligazioni che derivano dal contratto, sia da responsabilità civile sia altri atti o
fatti idonei a produrre obbligazioni secondo il nostro ordinamento giuridico es. promessa, offerta
al pubblico, arricchimento ingiustificato…
Il 1218 cc articolo fondamentale perché fa riferimento all’inadempimento delle obbligazioni che si
ha quando il debitore non ha adempiuto per niente, adempimento parziale dell’obbligazione,
adempimento errato (anziché 100 000 euro, 100 000 bitcoin). Questi tre casi che si qualificano
come inadempimento delle obbligazioni.
-Responsabilità oggettiva fonte 1218 cc si trova sempre nel contratto ogni inadempimento di
obbligazione contrattuale ne è causa. Per il creditore (diritto di credito3) di obbligazione
contrattuale ricorso di fronte al giudice civile chiede il riconoscimento del diritto di credito dando
prova del 1. titolo fondativo del suo diritto di credito (normalmente è il contratto, se no
provvedimento del giudice es. retribuzione stabilita dal giudice in conformità con i criteri di legge e
se utilizza come parametro un contratto collettivo) 2. Credito certo, liquido ed esigibile (perché sia
escutibile), 3. Affermazione dell’inadempimento dell’altra parte (allegazione perché prova
negativa impossibile).
es. 2392 amministratori della società per il danno cagionato dalla società inadempiente al
contratto, rispondono per il fatto inadempimento compiuto da una società.
Decreto ingiuntivo dimostrare esistenza del contratto è fondamentale (forma scritta anche
scrittura privata ab probationem).
Quietanza liberatoria (creditore dichiara che non gli è dovuta più nulla).
L’ordinamento inverte l’onere della prova dunque occorre che il debitore dimostri di aver
adempiuto, altrimenti eccezione di inadempimento: non ha potuto adempiere per causa non
imputabile al debitore dunque da leggere in combinato disposto con 1256 cc deve dimostrare
questo fatto che gli ha impedito di adempiere. Se per causa non imputabile l’obbligazione si
estingue se la prestazione diventa impossibile (libera il debitore solo se diventa impossibile, se
ricevuto la controprestazione la devo restituire) se impossibilità temporanea della prestazione,
passata la quale sarà possibile adempiere alla prestazione in ritardo (comma 2 1256) senza che sia
ritenuto responsabile, se il creditore non ha più interesse nella prestazione.
3
Situazione attiva diritto di credito diritto soggettivo relativo (solo a quel debitore) diverso dal diritto di proprietà che
è assoluto e può esser fatto valere contro chiunque;
Situazione passiva obbligazione.
Se lo provo posso chiedere risarcimento del danno non patrimoniale (voce che normalmente
disciplinata dal 2059 cc all’interno della responsabilità extracontrattuale) varie teorie per i casi di
risarcimento del danno non patrimoniale ma con certezza la Cassazione ha stabilito che può avere
origine anche in un contratto. Si prevedono 3 rimedi alternativi:
1. Risoluzione giudiziale del contratto 1453 cc perché necessito di andare dal giudice e
ottenere una sentenza costitutiva che sciolga il contratto, altrimenti 1372 cc (se per
10 anni le parti si disinteressano del contratto prescrizione, prima dei 10 anni
occorre andare dal giudice).
2. Adempimento del contratto e risarcimento 1453
3. Risarcimento