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Differenza proprietà, possesso e detenzione, la prima si può acquistare a titolo

derivativo o originario. Se qualcuno mi sottrae la proprietà io devo esibire


acquisto al giudice per attuare la rivendicazione (che è uno dei poteri che
l’ordinamento mi consente di avere).
Possesso= io ho terreno e al confine c’è altro terreno trascurato e lo coltivo (mi
comporto come fossi il proprietario. E’ un potere di fatto perché non ne sono
legittimato ma io lo esercito
Art 1140 cc (possesso è potere della cosa che si manifesta in attività
corrispondente al diritto di proprietà)
1140) Il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un'attività
corrispondente all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale. Si può
possedere direttamente o per mezzo di altra persona, che ha la detenzione
della cosa(1).
Se io mi comporto come fossi proprietario traggo utilità (frutti). Se arrivasse il
legittimo proprietario, l’ordinamento tutela il possessore e impedisce al
proprietario di cacciarmi con la forza (NESSUNO PUO’ FARSI GIUSTIZIA
DA SE’) e io potrei tornare ad essere possessore (il proprietario dovrà
rivendicare). I frutti che io ho percepito non devo restituirlo al proprietario.
Possesso di buonafede= ignoranza di ledere l’altrui diritto, se io agissi
intenzionalmente quello sarebbe un possesso di malafede [art 1148) cioè fin al
giorno della domanda giudiziale)].
1148) Il possessore di buona fede fa suoi i frutti naturali separati fino al
giorno della domanda giudiziale e i frutti civili maturati fino allo stesso giorno.
Egli, fino alla restituzione della cosa, risponde verso il rivendicante dei frutti
percepiti dopo la domanda giudiziale e di quelli che avrebbe potuto percepire
dopo tale data, usando la diligenza di un buon padre di famiglia

e Se il possessore ha accresciuto valore economico del fondo, il possessore anche


in malafede ha diritto al rimborso dell’investimento (art 1150)

1150) Il possessore, anche se di mala fede, ha diritto al rimborso delle spese


fatte per le riparazioni straordinarie.

Ha anche diritto a indennità per i miglioramenti recati alla cosa, purché


sussistano al tempo della restituzione.
L'indennità si deve corrispondere nella misura dell'aumento di valore
conseguito dalla cosa per effetto dei miglioramenti, se il possessore è
di buona fede; se il possessore è di mala fede, nella minor somma tra
l'importo della spesa e l'aumento di valore.

Se il possessore è tenuto alla restituzione dei frutti, gli spetta anche il


rimborso delle spese fatte per le riparazioni ordinarie, limitatamente al tempo
per il quale la restituzione è dovuta.
se il proprietario non gliele volesse. pagare (art 1152) il possessore può ritenere
la cosa finché non gli vengano spettate le indennità.

1152) Il possessore di buona fede può ritenere la cosa [748 comma


4, 975 comma 2, 1011, 1502 comma 2] finché non gli siano corrisposte
le indennità dovute, purché queste siano state domandate nel corso del
giudizio di rivendicazione [948] e sia stata fornita una prova generica della
sussistenza delle riparazioni e dei miglioramenti [2756].

Egli ha lo stesso diritto finché non siano prestate le garanzie ordinate


dall'autorità giudiziaria nel caso previsto dall'articolo precedente.

Normalmente proprietario è anche possessore, ma in questi casi no. Al 20mo


anno di compimento di possesso continuato di bene immobile, posso ritenermi
proprietario per usucapione (a titolo originario) [art 1158], sentenza
dichiarativa quindi sono proprietario dopo i 20 anni

1158) La proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di


godimento [957, 978, 1021, 1022, 1031] sui beni medesimi si acquistano in
virtù del possesso continuato per venti anni(1).

Esiste anche quella decennale (art 1159)

1159) Colui che acquista in buona fede da chi non è proprietario


un immobile, in forza di un titolo che sia idoneo a trasferire la proprietà e che
sia stato debitamente trascritto [2643, n. 1], ne compie l'usucapione in suo
favore col decorso di dieci anni dalla data della trascrizione (1).
La stessa disposizione si applica nel caso di acquisto degli altri diritti reali
di godimento sopra un immobile.

Chi non è proprietario trasferisce a tizio la proprietà, che pero non era
proprietario (serve forma scritta, ma per rendere trasferimento opponibile
bisogna trascriverlo: se il proprietario conferisce il bene a più acquirenti, chi
trascrive l’atto per primo rende il bene opponibile agli altri, però se un altro di
loro vende il bene prima degli altri, in realtà vende non essendo proprietario).
Oppure io vendo a x che poi vende a y, giudice dice che x non è più proprietario
annullando il nostro contratto magari dopo una causa, ma ha già venduto quindi
non è più proprietario e y ha comprato non da un proprietario. Se io ho un
orologio di legno, che poi scopro sia d’oro e lo presto a qualcuno x che poi lo
rivende a y senza ridarmelo. Chi è proprietario? (Art 1153) proprietà mediante
possesso se in buonafede e y compra non poteva sapere di questo, l’ordinamento
tutela così il libero scambio senza esserne d’intralcio, poi però io potrò
richiedere risarcimento al mio amico x per questo gesto.

1153) Colui al quale sono alienati beni mobili da parte di chi non è
proprietario, ne acquista la proprietà [922] mediante il possesso, purché sia
in buona fede al momento della consegna(1) e sussista un titolo idoneo al
trasferimento della proprietà(2).

La proprietà si acquista libera da diritti altrui sulla cosa, se questi non


risultano dal titolo e vi è la buona fede dell'acquirente.

Nello stesso modo si acquistano i diritti di usufrutto, di uso e di pegno.

(Art 1155) prevale buona fede

1155) Se taluno con successivi contratti aliena a più persone un bene


mobile, quella tra esse che ne ha acquistato in buona fede il possesso [1147]
è preferita alle altre, anche se il suo titolo è di data posteriore [2644].

Art 922 cc: Occupazione, commistione etc.


922) La proprietà si acquista per occupazione[923], per invenzione [927], per
accessione [934 ss.], per specificazione [940], per unione o commistione
[939], per usucapione [1158 ss.], per effetto di contratti [1376], per
successione a causa di morte [456] e negli altri modi stabiliti dalla legge(1).
cammino, trovo un frigo a terra e lo prendo (res derelitta, perché abbandonata)
me ne impossesso e divento proprietarioprprietario (art 923) cose mobili
abbandonate si acquistano per occupazione, vale anche per animali.

923) Le cose mobili(1) [812] che non sono proprietà di alcuno(2) si


acquistano con l'occupazione.

Tali sono le cose abbandonate e gli animali che formano oggetto di


caccia(3) o di pesca.

ACCESSIONE: costruzioni realizzate dal concessionario su area demaniale (art


924: piantagione, costruzione etc è proprietario di chi la realizza)

924) Il proprietario di sciami di api ha diritto di inseguirli sul fondo altrui (1),
ma deve indennità per il danno cagionato al fondo; se non li ha inseguiti
entro due giorni o ha cessato durante due giorni di inseguirli, può prenderli e
ritenerli il proprietario del fondo.

CAUSA DI MORTE: eredità, titolo derivativo


Che la cosa sia immobile o mobile fa molta differenza
Rivendicazione (art 948).

948) Il proprietario(1) può rivendicare la cosa da chiunque la possiede o


detiene e può proseguire l'esercizio dell'azione anche se costui, dopo la
domanda, ha cessato, per fatto proprio, di possedere o detenere la cosa (2). In
tal caso il convenuto è obbligato a recuperarla per l'attore a proprie spese, o,
in mancanza, a corrispondergliene il valore, oltre a risarcirgli il danno [2789].

Il proprietario, se consegue direttamente dal


nuovo possessore o detentore la restituzione della cosa, è tenuto a restituire
al precedente possessore o detentore la somma ricevuta in luogo di essa.

L'azione di rivendicazione non si prescrive, salvi gli effetti dell'acquisto


della proprietà da parte di altri per usucapione(3).

DETENZIONE: Es. Ho un fondo di possesso e non lo voglio più coltivare, affitto


a un contadino o ho appartamento e lo concedo in locazione, il locatario è il
detentore (colui che può esercitare un potere sulla cosa ma riconoscendo l’altrui
diritto).
Art 1140 precisa che si può possedere dietamente o per il tramite di un’altra
persona (atti compiuti con l’altrui tolleranza non possono servire di
fondamento). La prescrizione è un termine entro il quale chi è titolare
dell’azione deve esercitarla. Creditore se chiede soldi al debitore dopo 10 anni
eccepisco la prescrizione del credito, salvo l’acquisto di proprietà per usucapione

1140) Il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un'attività


corrispondente all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale. Si può
possedere direttamente o per mezzo di altra persona, che ha la detenzione
della cosa(1).

STATUTO: ACQUISTO, GODIMENTO, NAVIGAZIONE, …

FUNZIONE SOCIALE DELLA PROPRIETA’ (ArtART 42 cost), collegato ad


art. 2 cost. (solidarietà), il bene può essere centro di una pluralità di interessi e
ordinamento deve regolare rapporti di vicinato.

42 cost) La proprietà è pubblica [822 c.c.] o privata [832 c.c.] (1)


.

I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.

La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i


modi di acquisto [922 c.c.], di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne
la funzione sociale (2) e di renderla accessibile a tutti.

Art 843 la mia proprietà confina con proprietà di X, vuole fare un muro e io devo
consentire l'accesso se l'interesse é meritevole.

843) Il proprietario deve permettere l'accesso e il passaggio nel suo fondo,


sempre che ne venga riconosciuta la necessità(1), al fine di costruire o riparare
un muro o altra opera propria del vicino oppure comune (2).

Se l'accesso cagiona danno, è dovuta un'adeguata indennità.


Art 833 atti di emulazione (emulativi). Sono proprietario di una villa e per dispetto
faccio un muro e non gli faccio guardare panorama, non posso. Art 833 non posso
fare atti per recare molestia ad altri (comprimerne il diritto). Se invece del muro
metto albero, conflitto si risolve in base a proporzionalità e ragionevolezza, al
proprietario basta esprimere il benché minimo interesse per giustificarsi? No. Bisogna
soppesare vantaggio e sacrificio del proprietario (pro e contro), se quest'ultimo è
sproporzionato, sarà un atto emulativo.
833) Il proprietario non può fare atti i quali non abbiano altro scopo che
quello di nuocere o recare molestia ad altri(1).
Art 844 immissioni (es. Ho allevamento di galline e accanto una villa, a cui danno
fastidio gli odori. L'ordinamento interviene per tutelare proprietario della villa)
Il proprietario di un fondo non può impedire emissioni di fumo calore esalazioni
rumori scuotimenti e simili e esalazioni se non superano la normale tollerabilità avuto
riguardo della condizione dei luoghi.
si evince la soglia di tollerabilità? Ci sono norme tecniche secondarie che stabiliscono
le soglie di immissioni sonore acustiche, vibrazioni etc. Che individuano il limite al
di sotto del quale le propagazioni sono lecite. Davanti al giudice, questo deve
incaricare un perito di accertare se queste propagazioni superano o meno la soglia di
tollerabilità. La zona del luogo conta molto sulla soglia prevista, zona industriale ad
es. rumori molto più frequenti. Se la soglia supera, il giudice impone al proprietario
di riportarle entro la soglia, in quanto illecite e nel caso ci potrebbe essere anche
risarcimento danni, se immissioni sono al di sotto, ci potrebbe essere lo stesso un
provvedimento del giudice che potrebbe ritenere comunque opportuno modifiche
tecniche per abbassarlo (ad es. insonorizzazione) o potrebbe compensare il
proprietario di versare indennità. Illecito=vado contro un divieto

844) Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di


fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili
propagazioni(1) derivanti dal fondo(2) del vicino(3), se non superano la
normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.

Comproprietà= Diritto immobile ha una contitolarità, art 1100 cc e seguenti, concetto


di quota, non di un pezzo di terreno ma di tutto, la quota misura partecipazione a
svantaggi, vantaggi e oneri (tipo una quota di frutti proporzionata alla quota o costi
manutenzione). 5 comproprietari ad es. le quote sono eguali per A, B, C, D, E. Hanno
20% a testa quindi 1/5 dei frutti a testa e 1/5 di tasse.
1100 cc: Contratto o legge (successione per testamento, ad es. 3 fratelli ereditano)
1100) Quando la proprietà o altro diritto reale spetta in comune a più
persone(1), se il titolo o la legge [258 ss. cod. nav.] non dispone
diversamente, si applicano le norme seguenti.

1101: quote si presumono eguali, ma il titolo potrebbe riportare quote diverse.

1101) Le quote dei partecipanti alla comunione si presumono eguali(1).


Il concorso dei partecipanti, tanto nei vantaggi [1105] quanto nei
pesi [1104](2) della comunione, è in proporzione delle rispettive quote.

Cont. Su c1102: confini dei poteri spettato a ciascun comproprietario,


purché non impedisca di farne lo stesso uso agli altri proprietari

1102) Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché


non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di
farne parimenti uso secondo il loro diritto (1). A tal fine può apportare a
proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della
cosa(2).
Il partecipante non può estendere il suo diritto sulla cosa comune in
danno degli altri partecipanti, se non compie atti idonei a mutare
il titolo del suo possesso(3).

1103: Quota si può trasferire, ovviamente non l’intera proprietà

1103) Ciascun partecipante può disporre (1) del suo diritto [1059] e
cedere ad altri il godimento della cosa (2) [1102] nei limiti della
sua quota [873 cod. nav.].
Per le ipoteche costituite da uno dei partecipanti si osservano le
disposizioni contenute nel capo IV del titolo III del libro VI

1104: Ciascun partecipante deve partecipare alle spese deliberate dalla


maggioranza per migliorare la struttura, proporzionalmente alla propria
quota, salvo la facoltà di liberarsene rinunciando così al proprio diritto di
comproprietà.

1104) Ciascun partecipante deve contribuire nelle spese necessarie


per la conservazione e per il godimento della cosa comune (1) e nelle
spese deliberate dalla maggioranza a norma delle disposizioni seguenti,
salva la facoltà di liberarsene con la rinunzia al suo diritto (2).
La rinunzia non giova al partecipante che abbia anche
tacitamente(3) approvato la spesa.
Il cessionario del partecipante è tenuto in solido con il cedente a
pagare i contributi da questo dovuti e non versati(4).

Se rinuncio a qualcosa di cui sono pienamente proprietario si applica art


827 (passa allo stato perché è un bene immobile che non appartiene a
nessuno, è un’acquisizione a tutti gli effetti. Per le cose mobili è diverso,
perché possono essere di nessuno, magari abbandonate, i beni immobili di
nessuno invece non possono esistere e non è espropriazione. La rinuncia ha
un effetto abdicativo e liberatorio, la quota si ripartisce agli altri
comproprietari, anche se nessuna norma lo scrive).

827) I beni immobili che non sono in proprietà di alcuno spettano al


patrimonio dello Stato(1)
1106: Regolamento della comunione prima di acquisire quota

1106) Con la maggioranza calcolata nel modo indicato dall'articolo


precedente, può essere formato un regolamento(1) per l'ordinaria
amministrazione e per il miglior godimento della cosa comune.
Nello stesso modo l'amministrazione può essere delegata ad uno o
più partecipanti, o anche a un estraneo, determinandosi i poteri e gli
obblighi dell'amministratore(2).

1111 e 1112: Principio generale qualsiasi partecipante (comunista) può


chiedere scioglimento della comunione. La sezione del condominio si trova
in una sezione del codice civile successiva alla comunione: TITOLO
SETTIMO: Disciplina speciale della comunione

CONDOMINIO= PIANI= APPARTAMENTI DI PROPRIETÀ PRIVATA

Ha al suo interno delle parti comuni (muri, fondamenta, ascensori)

1111) Ciascuno dei partecipanti può sempre domandare lo


scioglimento della comunione(1); l'autorità giudiziaria può stabilire
una congrua dilazione, in ogni caso non superiore a cinque anni, se
l'immediato scioglimento può pregiudicare gli interessi degli altri.
Il patto di rimanere in comunione per un tempo non maggiore di
dieci anni è valido e ha effetto anche per gli aventi causa dai
partecipanti. Se è stato stipulato per un termine maggiore, questo si
riduce a dieci anni.
1112) Lo scioglimento della comunione non può essere chiesto
quando si tratta di cose che, se divise, cesserebbero di servire all'uso a
cui sono destinate(1).
1117: quali sono le parti comuni

1117) Sono oggetto di proprietà comune(2) dei proprietari delle singole


unità immobiliari dell'edificio, anche se aventi diritto a godimento
periodico e se non risulta il contrario dal titolo(3): (E’ TROPPO LUNGO)
1118: il diritto di ciascun condomino sulle parti comuni è proporzionale al
valore della proprietà bla bla. La rinuncia non è sempre possibile, alle parti
comuni no

1118) Il diritto di ciascun condomino sulle parti comuni, salvo che il


titolo non disponga altrimenti, è proporzionale al valore dell'unità
immobiliare che gli appartiene.
Il condomino non può rinunziare al suo diritto sulle parti comuni (2).
Il condomino non può sottrarsi all'obbligo di contribuire alle spese per
la conservazione delle parti comuni, neanche modificando la
destinazione d'uso della propria unità immobiliare, salvo quanto disposto
da leggi speciali.
Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di
riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano
notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri
condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al
pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria
dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.
ART

1119: regola generale indivisibilità

Perché diverse comunione e condominio? Entrambi comproprietà però


regole diverse perché c’è differenza tra comunione ordinaria e parti
comuni condominiali (ad es. ascensore e scale sono elementi essenziali per
arrivare alla unità immobiliare della singola proprietà, non possono essere
concepite separatamente, per forza di cose diventano un bene comune
anche perché necessario).

Es. spese manutenzione ascensore, se abito all’8vo piano pago sicuramente


di più perché lo uso di più.

1119) Le parti comuni dell'edificio non sono soggette a divisione, a


meno che la divisione possa farsi senza rendere più incomodo
l'uso(1) della cosa a ciascun condomino e con il consenso di tutti i
partecipanti al condominio(2).

Art.1123 II comma: cose che servono ai condòmini in maniera diversa le


spese sono ripartite in base all’uso che ciascuno ne fa. Se separo parti
comuni da unità immobiliari, le parti comuni diventano proprietario di un
ente superiore. Se valorizzo legame tra parti comuni e singole unità
immobiliari, il titolo non è più la legge, ma il contratto. Esistono anche
parti comuni non necessarie, ad es. giardino, cortile, campo da tennis.

Art.1123 II comma) Se si tratta di cose destinate a servire i condomini in


misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell'uso che
ciascuno può farne(3). Se per i beni comuni necessari non si può attuare
rinuncia, per quelli non necessari dipende. Potrebbe un titolo disporre il
contrario dell’art 1117.

Originario proprietario ha una facciata con cartellone grosso


pubblicitario e se ne riserva la proprietà della facciata, però quella
facciata è necessaria. Le spese di ristrutturazione di chi sono? E’ parte
comune ed aiuta e che vivo dentro, ma è di qualcun altro. E allora si
separano titolarità e i modi di godimento e di gestione. Dipende da dove la
parte comune sia funzionalmente collegata (ad es. la scala a quali
appartamenti serve). In questo caso condominio parziale.

REGOLAMENTI: Se condominio ha 3 edifici con campo da tennis, giardino


etc. in mezzo (comuni), si parla di super condominio.

Art 1139 dice che si applica la disciplina della comunione

1139) Per quanto non è espressamente previsto da questo capo si


osservano le norme sulla comunione in generale
1117 bis dice che le disposizioni del presente capo… la più recente che si
applica

1117 BIS) Le disposizioni del presente capo si applicano, in quanto


)

compatibili, in tutti i casi in cui più unità immobiliari o più edifici ovvero
più condominii di unità immobiliari o di edifici abbiano parti comuni ai
sensi dell'articolo 1117(2).
Esistono condomìni piccoli, se nasce da un unico costruttore, dalla vendita
della prima unità immobiliare si parla di condominio (se proprietari sono 2
si parla di condominio minimo). Esistono consorzi residenziali (villaggi)
dove accanto all’aspetto proprietario è importante l’organizzazione

Condominio gruppo o ente (CERCA)

Art.1138 Regolamento assembleare stabilisce regole di convivenza


pacifica, orari, portiere etc., alla base vi è una delibera, se accordi
limitano condòmini sulle singole unità condominiali, si parla di regolamento
contrattuale, perché non è più sufficiente l’assemblea ma necessita di un
contratto e che siano partecipi TUTTI i condòmini e si possono avere
clausole che limitano la destinazione d’uso come turistico (affittacamere,
locanda, pensione etc.). I criteri sono elenco attività vietate o
semplicemente le conseguenze da evitare (es. rumori molesti). Ka natura
del regolamento la si evince da ciò che viene stabilito. Distinzione
regolamento assembleare e contrattuale (consenso di tutti nell’ultima)

1138) Quando in un edificio il numero dei condomini è superiore a


dieci, deve essere formato un regolamento(1)(2), il quale contenga le
norme circa l'uso delle cose comuni [1117] e la ripartizione delle spese,
secondo i diritti e gli obblighi spettanti a ciascun condomino, nonché le
norme per la tutela del decoro dell'edificio e quelle relative
all'amministrazione [68, 72].
Ciascun condomino può prendere l'iniziativa per la formazione del
regolamento di condominio o per la revisione di quello esistente.

Le clausole vanno interpretate dal giudice. Es. Condòmini fanno causa a un


altro condomino che ha dato in locazione il suo appartamento per farlo
diventare un B&B, comune volontà art.1362 cc

Nell'interpretare il contratto si deve indagare quale sia stata la


comune intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale delle
parole.
Per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il
loro comportamento complessivo anche posteriore alla conclusione del
contratto

Disciplina può applicare privata o pubblica amministrazione

Possono cambiare normative sanitare o sicurezza, la pronuncia dei giudici


(ermellini).

La corte di appello riforma la sentenza

Prima turistico non era sviluppato come ora, le strutture erano poche e
l’amministrazione voleva il controllo del patrimonio ricettivo territoriale ù
Il vincolo aveva la natura giuridica di un vincolo reale, se avevo un
immobile destinato ad albergo e lo vendevo come residenziale il contratto,
diventava nullo, il vincolo alberghiero aveva natura reale

Legge 217/1983 sul vincolo di destinazione, pianificazione urbanistica


territoriale vuol dire che molti alberghi sono concentrati nella stessa
zona. Due norme di chiusura art.8, prima vi colo alberghiero poteva essere
cancellato solo dall’autorità pubblica, ora su richiesta del proprietario se
viene comprovata la non convenienza economico-produttiva della struttura

1) Imprenditore che dimostra che l’attività non è sostenibile può


richiedere la rimozione del vincolo alberghiero
2) E non si può prendere finanziamento per albergo e dopo poco
vendere appartamenti come abitazione.

Art 8 legge 217/1983 abrogata da 235/2001 (seconda legge quadro),


abrogata anche lei dal codice del turismo 79/2011, perché non
comprendeva vincoli alberghieri. Norme regionali si sono rifatte
all’art.8 (di cui si dubita la vigenza). La rimozione del vincolo è il
problema (secondo la legge solo se economicamente non risulta più
vantaggiosa). La responsabilità del vincolo è spesso affidata alle
regioni. Il vincolo è legato anche al finanziamento, non si può
ristrutturare con un finanziamento e poi vendere, sarebbe troppo
vantaggioso. Il vincolo senza finanziamento ha natura reale e limita
l’assetto proprietario. In teoria il proprietario potrebbe vendere
l’immobile per destinazione diversa. Problema: legislazione regionale.
Non può interferire con proprietà privata e impresa. (CASO REGIONE
LIGURIA)

Condhotel n.33/2014, gestione unitaria

Il condomino è proprietario dell’appartamento

Dpcm 2013/2018, gestione unitaria, che presuppone anche l’unicità del


gestore

Art.4 condizioni d’esercizio condhotel (almeno 7 camere etc.)


Se io sono proprietari di un appartamento dentro il condhotel e lascio
le chiavi al portiere, il gestore dell’albergo può darlo ad altri se io non
ne usufruisco anche se ne sono proprietario, col mio consenso (con
pagamento) in modo da abbassarne il costo. Nel contratto devono
esserci i contenuti dell’art.6. Se il contratto non prevede nulla si segue
la legge.

Art 5 termine minimo 10 anni

1)Multiproprietà: concetto di proprietà delimitata non solo nello spazio


ma anche nel tempo. Nasce come un prodotto nuovo. E’ un diritto reale
non solo ne confronti di chi ce lo trasferisce, ma di tutti. I condòmini
possono essere i multiproprietari

Autonomia contrattuale (contratto), negoziale fa riferimento alla


nozione di negozio giuridico. Nozione contratto definita all’art 1321 cc,
negozio giuridico non è definita nell’ordinamento. Contratto: 1321 (libro
quarto, “Obbligazioni e contratti”). E’ l’accordo di due o più parti per
regolare o estinguere rapporto patrimoniale. Accordo: Volontà diretta
al compimento di azioni economiche.

1321) Il contratto [1173](2) è l'accordo di due o più parti per costituire,


regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale
Ci riferiamo alla volontà così come si esteriorizza, attraverso una
dichiarazione, alla base del contratto c’è uno scambio di dichiarazioni
(potrebbe essere difforme dalla volontà, ma l’importante è il
significato oggettivo della dichiarazione). L’ordinamento tutela chi
riceve la dichiarazione non il dichiarante. Principio di tutela
dell’affidamento dei terzi. La dichiarazione è diretta alla produzione di
effetti: costituzione, estinzione, modificazione di situazioni soggettive
o rapporti. Ne deriva l’effetto giuridico che ne costituisce il rapporto
giuridico obbligatorio. Il contratto è fonte di obbligazioni (rapporto
giuridico). Il contratto ha una struttura bilaterale o plurilaterale. 2
domande “com’è a livello di struttura?” e “che funzione ha?”. La
struttura bi/pluri, ma cosa s’intende per parte? Un contratto di
locazione con y per godimento dell’immobile. Se stipulo un contratto
con delle persone alla base c’è contratto di società dove ciascuno di noi
sarà parte del contratto. Se voglio comprare terreo da delle persone le
parti del contratto sono 2. I “noi” sono un unitario centro di interessi
(soggettivamente complessa). Se io non voglio o non posso figurare il
contratto manda a stipulare il contratto a x (procura, è un atto) e do il
potere a x (dominus) di rappresentarmi nella stipula del contratto.
Quando abbiamo distinzione da formale a sostanziale gli effetti de
contratto ricadono nella sfera giuridica del rappresentato. Io con una
dichiarazione manifesto la volontà di farmi rappresentare da x o ne
compimento di un art specifico (procura speciale) o un’ampia categoria
di affari (generale). (Art 1387 o 1388), rappresentanza legale o
volontaria (legale es. genitori).

Il motivo del contratto art.1321 per costituire, regolare o estinguere


tra loro accordo giuridico patrimoniale, ma esistono anche rapporti di
cortesia (invito a cena), non vincoli giuridici, non può farmi causa se
vengo meno.

Cortesia =/= gratuiti, inaugurazione e invito gente è rapporto giuridico ma


gratuito, diversamente invece si chiamano contratti a titolo oneroso.
Differenza contratto e negozio giuridico. Procura unilaterale Se io
consento i cookie è un atto giuridico (c'è volontà) ed è atto unilaterale, o
un consenso a trattamento, o fideiussione
Art 41 autonomia contrattuale, invece alla base dell'autonomia negoziale
anche art 2, 32, 18...
Art 1325 cc elementi essenziali contratto
Causa del contratto: funzione economico-sociale. Art 1470
Art 1571
Art 1668 contratto trasporto
Tutti i contratti disciplinati da ordinamento si chiamano tipici
Ordinamento consente ai privati di stipulare contratti che non
corrispondono ai tipi legali? Art 1322 cc autonomia contrattuale
1322) Le parti possono liberamente determinare il contenuto
del contratto nei limiti imposti dalla legge [41 Cost.](1) e dalle norme
corporative(2).
Le parti possono anche concludere contratti che non appartengano ai
tipi aventi una disciplina particolare [1323], purché siano diretti a
realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico (3)
(4)
.

Controllo meritevolezza degli interessi del contratto. I controlli quali


sono? E si applicano solo ai contratti atipici o tutti? I controlli sono
controllo di liceità (art 1343 cc): norme imperative, ordine pubblico e
buon costume bla bla.

1343) La causa(1) è illecita(2) quando è contraria a norme imperative,


all'ordine pubblico o al buon costume(3). Price Cup ad esempio è una norma
imperativa.
Un contratto la cui casa è contrario all'ordine pubblico è ad es. Utero in
affitto, comprare voti. Buon costume=morale sociale: prostituzione. Il
controllo di

liceità (art 1343 cc): norme imperative, ordine pubblico e buon costume
bla bla. Price Cup ad esempio è una norma imperativa.
Un contratto la cui casa è contrario all'ordine pubblico è ad es. Utero in
affitto, comprare voti. Buon costume=morale sociale: prostituzione. Il
controllo di liceità vale per i contratti tipici? Funzione
economico/individuale contratto
Interessi
Un contratto può superare liceità ma non meritevolezza: un contratto col
quale la società per cui lavoro mi paga per un incarico che io già dovrei
svolgere, non realizza interessi, anche se interessi sono futili il contratto
non regola le parti. Ci dobbiamo chiedere se il contratto è attuativo?
Bisogna distinguere causa e motivi
Ci sono dei casi in cui motivi sono importanti, tipo se qualcuno vuole nel
mio locale costituire un covo terroristico o qualcosa di illeciti e chi glielo
affitta lo sa
1345 cc contratto illecito quando parti lo concludono per motivi illeciti,
anche la finalità turistica è importante
1345) Il contratto è illecito quando le parti si sono determinate a
concluderlo esclusivamente per un motivo illecito comune ad entrambe

Contratti
funzionalmente collegati elementi di un'unitaria operazione economia e
quindi vale il principio simul stadum simul cadem (cade uno cade l'altro)*
È molto importante il regolamento perché stabilisce le modalità di
fruizione delle parti comuni e i criteri di partecipazione alle spese. Il
diritto di multiproprietà è trascrivile.
Altro modello: modello di multiproprietà azionaria; esempio: abbiamo una
SPA che è proprietaria di un edificio, le società di capitali normalmente
presuppongono l'emissione di azioni e io che sono titolare di queste azioni
contribuisco agli utili, ma ci sono delle azioni diverse dette azioni
privilegiate o di godimento che incorporano un diritto diverso da quello di
partecipare agli utili. Incorporano il diritto di godere di una parte
dell'immobile di cui è proprietaria la società per una parte dell'anno. In
questo caso il diritto di godimento non è reale, ma personale (si può fare
godere solo nei confronti della società).

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