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Funzione della RC:

Si tratta di allocare i danni patiti da un soggetto (danneggiato/vittima) a seguito di un


comportamento o di un’attività riferibile ad un altro soggetto (danneggiante), indipendentemente da
qualsiasi rapporto contrattuale eventualmente intercorso tra i due.

Sistemi di civil law: formule

Art. 2043. Risarcimento per fatto illecito. 


Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha
commesso il fatto a risarcire il danno. 
Art. 1240 (ex 1382) Code Civil. 
Tout fait quelconque de l'homme, qui cause à autrui un dommage, oblige celui par la faute duquel il
est arrivé à le réparer.

Section 823 - Liability in damages/Schadensersatzpflicht


A person who, intentionally or negligently, unlawfully injures the life, body, health, freedom,
property or another right of another person is liable to make compensation to the other party for the
damage arising from this.
Wer vorsätzlich oder fahrlässig das Leben, den Körper, die Gesundheit, die Freiheit, das Eigentum
oder ein sonstiges Recht eines anderen widerrechtlich verletzt, ist dem anderen zum Ersatz des
daraus entstehenden Schadens verpflichtet.

Spagna: Article 1902


The person who, as a result of an action or omission, causes damage to another by his fault or
negligence shall be obliged to repair the damaged caused.

Portogallo: Article 483º (General principle) 


1. Anyone who, intentionally or with mere negligence, unlawfully breaches other person’s right, or
any legal provision intended to protect interests of third parties, shall have the obligation to
compensate the injured party for the damage that resulted from the breach. 
2. An obligation to compensate, irrespective of fault, only exists in cases especially provided for by
the law.

Law of Torts in Common law: principi generali

È un diritto governato da un sistema di rimedi tipici, che dipendono da:

(1) tipo di condotta posta in essere dal danneggiante;


(2) natura dei danni patiti dal danneggiato. 

Per ogni tipo di CONDOTTA e di danno esiste un tort specifico:


Es.:

Tort of defamation,
Tort of conversion,
Trespass to land, goods, person,
Action of nuisance, etc.

ENGLAND

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Nel common law inglese ci sono molteplici torts, ognuno limitato ad un determinato ambito di
applicazione. Per questo si parla di law of torts (al plurale):

-intentional interference with persons (assault; battery; false imprisonment); 


-intentional interference with property (trespass to land; nuisance; conversion [Moorgate
Mercantile Co., Ltd, v. Finch & Read, [1962] 2 Q.B. 701]); 
-intentional interference with economic relationships (fraud, tort of inducing a breach of
contract, passing off, tort of malicious falsehood; tort of conspiracy, intimidation [Rookesv.
Barnard, (1964) A.C. 1129])
-Tort of negligence.

NEGLIGENCE

Il tort che ha assunto un’importanza particolare nella pratica è il tort of negligence.


Elementi essenziali:

1.Duty of care
2.Breach of the duty of care
3.Damages
4.Causation

‘In order to support an action for damages for negligence the complainant has to show that he has
been injured by the breach of a duty owed to him in the circumstances by the defendant to take
reasonable care to avoid such injury' (Donoghuev, Stevenson, [1932] AC 562, 579, per LORD
ATKIN).

Anticipando i risultati della comparazione notiamo che:

Le norme fondamentali in tema di responsabilità civile prevedono tutte che il diritto al risarcimento
consegua al riscontro degli elementi richiesti per completare la fattispecie di responsabilità. Questi
elementi in parte coincidono, in parte sono differenti da sistema a sistema. 
Spetta alla giurisprudenza e alla dottrina, in tutti i sistemi, riempire di contenuto le formule
legislative. 
I risultati cui giunge l’opera di quei formanti  negli ordinamenti considerati sono differenti, quanto
ai percorsi concettuali, al linguaggio, alla grammatica del diritto applicato, ma sorprendentemente
simili quanto ai risultati operativi. 
La dissociazione dei formanti, nell’ambito della responsabilità civile, è spiccata all’interno del
singolo ordinamento, mentre la diversità tra atipicità francese e tipicità tedesca tende a stingersi
nella prassi operazionale. 
Francia

L’art. 2043 c.c. parla di ‘ingiustizia’ del danno. Il primo comma del par. 823 BGB, perché sorga il
diritto al risarcimento, richiede che la condotta arrechi il danno ledendo la vita, il corpo, la salute, la
libertà, la proprietà, o un ulteriore simile diritto di altri (elemento oggettivo della fattispecie).

Tale elemento, espresso nelle formule italiana e tedesca, è invece assente nella formula francese. 

Deve concludersi allora che in Francia è sufficiente - secondo la lettera dell’art. 1240 c.c. – che un
soggetto in colpa causi ad altri un danno affinché si produca l’obbligo al risarcimento? 

Ovviamente non può essere così...

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Ecole de l’Exegese: “qualsiasi atto dell’uomo che reca danno ad un diritto altrui obbliga il suo
autore al risarcimento”. Protetti dall’art. 1382 Code civil sarebbero stati solo i diritti (che
ovviamente erano i diritti soggettivi assoluti): Zacharie, Aubry et Rau, Laurent. 

Un’altra interpretazione sosteneva che solo un atto illecito poteva dare origine all’obbligo di
risarcimento. 
Gli atti illeciti erano gli atti contrastanti con un divieto normativo. 
Era necessario provare che il danneggiante avesse violato una norma [norma primaria], dal cui
mancato rispetto poteva soltanto farsi derivare la sanzione posta dall’art. 1382 [inteso per ciò come
norma secondaria]. 

Ecco allora che grazie alle «aggiunte» dei formanti interpretativi:


Il diritto al risarcimento è riconosciuto solo allorché vi sia colpa; danno; nesso causale; violazione
di un diritto posto a tutela della vittima, o di un dovere imposto all’autore del fatto.

Emerge un nuovo orientamento nel secolo ventesimo (volto ad ampliare la risarcibilità del danno):

non solo il danno ai diritti soggettivi assoluti, ma pure quello rivolto ad un altro interesse giuridico è
antigiuridico e perciò risarcibile.

Il problema, nell’ordinamento francese, resta sempre quello di ridurre, limitare l’ampio disposto
dell’art. 1240. Le Corti francesi sono sempre libere di negare il ristoro ogni qual volta l’attività
posta in essere dal convenuto appaia tale da non meritare il rimprovero aquiliano, impiegando gli
strumenti della colpa, del nesso causale, del danno. 

Colpa

1. Violation d’un devoir légal.


2. Come si sarebbe comportato in questa situazione il bon père de familie (uomo ragionevole),
l’homme droit et avisé (l’uomo giusto e cauto), o le bon professionnel (il professionista esperto)?
3.colpa rilevante in sede penale.

Dolo
Il convenuto ha voluto porre in essere l’evento dal quale è poi scaturito il danno.
Esiste una clausola generale ulteriore secondo la quale è responsabile colui il quale, avendo un
diritto, ne abusa al fine di danneggiare un terzo (abus de droit: caso Clément-Bayard).  

Nesso causale
Il diritto francese richiede che il legame causale fra il danno e l’azione del convenuto sia certo e
diretto.

Art. 1231-4. In the situation where non-performance of a contract does indeed result from gross or
dishonest fault, damages include only that which is the immediate and direct result of non-
performance.

Il nesso causale è uno strumento flessibile nelle mani del giudice.

Danno

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Il danno è qualsiasi conseguenza negativa che la vittima subisca a seguito dell’illecito. Si distingue
generalmente fra danni patrimoniali (dommages patrimoniaux), che sono i danni consistenti
esclusivamente in una diminuzione del patrimonio della vittima, e danni morali (dommages
moraux), i quali viceversa si riferiscono a tutti i portati negativi riverberati sulla qualità della vita
della vittima, sul suo stato psicologico.

Categoria di invenzione della giurisprudenza francese: la c.d. perte de chance (nei casi in cui la
vittima non subisce un danno certo, ma soltanto un danno probabile). 

Casi

Nonostante la lettera dell’art. 1240 Code civil, le Corti hanno molto spesso richiesto che la vittima
provasse, oltre alla colpa del convenuto, al nesso causale ed al danno, anche la lesione di un
interesse legittimamente protetto dalla legge.

Es. Può una donna chiedere il risarcimento ex art. 1240 all’investitore del compagno – sposato con
un’altra donna – per le forme di contribuzione economica che costui le dava nella gestione della vita
in comune (c.d. préjudice d’affection)? Questa è un’ipotesi di lesione da rimbalzo (préjudicepar
ricochet).

A lungo la Corte di Cassazione ha reputato che l’attrice dovesse provare non solo la colpa del
convenuto, il danno, il nesso causale, ma pure di aver subito una lesione ad un interesse legalmente
protetto (interêt légitimament protégé) v. Cass. fr., 27 luglio 1937

Casi

Persino quando la Corte di cassazione ha iniziato ad ammettere che la convivente avesse il diritto al
risarcimento (v. Cass., 27 febbraio 1970), essa ha continuato a sottolineare che la relazione
adulterina non meritava protezione (fino alla riforma del diritto di famiglia, realizzata in Francia nel
1975, l’adulterio era un reato).

Le Corti sostenevano che non era possibile risarcire, attraverso l’allora art. 1382, la perdita di una
relazione che un’altra branca del diritto considerava illecita, poiché la tutela aquiliana è sempre
preclusa laddove la perdita lamentata dall’attore consiste in una situazione contra legem (es. ladro). 

Successivi sviluppi, però, hanno ammesso al risarcimento anche il convivente adultero ex art. 1240
c.c. Resta però sempre da dimostrare che la relazione era stabile e continuativa.

Casi
Se il giocatore di punta di una squadra di calcio viene investito, e ucciso da un guidatore negligente,
la squadra di calcio può richiedere il risarcimento del danno per la diminuzione dei propri
guadagni?

Corte d’Appello di Colmar (20 aprile 1955)


Richiesti:
1) il valore del cartellino del giocatore; 2) il costo sopportato per rimpiazzare il giocatore perduto;
3) gli incassi diminuiti.

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Secondo la Corte, la squadra di calcio aveva perso era la possibilità (la chance) di continuare a
impiegare i servizi del giocatore e ha rimesso la questione al giudice di primo grado (dove è stato
riconosciuto come risarcibile solo il costo del rimpiazzo del giocatore).

Casi

Un uomo aveva investito una donna, uccidendola; il marito di costei si era quindi trasferito con il
figlio in Arabia Saudita, paese nel quale egli lavorava; poiché il bambino non era tuttavia riuscito ad
adattarsi al nuovo ambiente, il vedovo aveva dovuto lasciare l’impiego, che era ben remunerato, e
tornare in patria, ove aveva instaurato un giudizio risarcitorio contro l’autore del fatto iniziale, per
sentirlo condannare al ristoro della contrazione dei guadagni da lui subita a seguito del
trasferimento.

In astratto non dovrebbero esserci problemi per la risarcibilità di questo danno. Ma la cassazione ha
rifiutato di accollare all’investitore della donna la riduzione delle entrate lamentate dal consorte.
Perché la decisione dell’attore di adeguare il proprio impiego alle necessità educative del figlio è
una risoluzione arbitraria, come tale non prevedibile da parte del convenuto, né ricollegabile in
alcun modo al sinistro da costui causato (problema di nesso causale insufficiente). 

Un negoziante vende ad un bambino di sei anni e mezzo un gioco d’artificio. Il bambino, giocando
con l’oggetto, finisce accidentalmente per accendere la miccia, e ne risulta gravemente ferito. Il
negoziante è responsabile del danno patito dal bambino?

Cass., 12 dicembre 1984: bambino ritenuto responsabile (il giudizio sulla colpa è un giudizio
oggettivo).

Code civile l’art. 489-2: “una persona che causi danno ad un’altra in stato di incapacità mentale è ad
ogni modo obbligata a riparare il danno causato”.

Cass., 4 luglio 1990: un bambino di nove anni non può dirsi capace di prevedere ed evitare che la
bomba scoppi nelle sue mani, specie se l’adulto non lo ha avvertito circa il rischio cui egli si
sottoponeva.

Una giovane, sorpresa nel tentativo di rubare della merce, viene fatta rientrare a casa dal negoziante
senza scarpe. La giovane per l’umiliazione subita si getta dalla finestra provocandosi gravi lesioni.
Il negoziante è responsabile?

La Corte di cassazione conclude per l’inesistenza di un nesso causale adeguato fra la punizione e
l’evento dannoso: (1) la punizione del negoziante non poteva dirsi sproporzionata; (2) la fragilità
psichica della vittima non è certo fattore che spetti al convenuto mettere in conto; (3) il gesto
volontario della vittima spezza il legame causale (Cass. civ., 20 June 1985). 

NB. Solitamente la fragilità psichica della vittima, in materia di danni alla persona, è elemento di
cui solitamente si fa carico al convenuto (tortfeasor takes the victim as he finds him).

Riforme legislative

Loi Badinter(l. 85-677 del 5 luglio 1985), relativa al sistema generale di responsabilità civile
automobilistica.

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Il guidatore ed il proprietario di un autoveicolo sono responsabili di tutti i danni cagionati nel corso
della circolazione, indipendentemente dal riscontro di una colpa in loro capo (neppure la forza
maggiore rileva, art. 2 loi Banditer); il solo mezzo per escludere l’operatività della legge è quello di
dimostrare l’esclusiva colpa della vittima nella causazione del danno 

Loi Kouchner (l. 2002-303 del 4 marzo 2002), relativa ai diritti del malato ed alla qualità del
sistema sanitario.
La responsabilità dei medici e delle strutture sanitarie si fonda sulla colpa, ma ogni danno derivante
dall’attività medica, che non sia stato risarcito altrimenti, dà diritto alla vittima di accedere alla
solidarietà nazionale, ossia di ottenere un’indennità da parte di un organo pubblico (art. 1141-1-II). 

Altre regole generali:

(1) La prescrizione applicabile all’azione di risarcimento è di 10 anni.

(2) Non è ammesso il c.d. cumulo di responsabilità (contrattuale ed extracontrattuale).

(3) Il risarcimento avviene tramite la corresponsione di una somma di denaro; la dottrina aggiunge –
nel silenzio del codice – la riparazione in forma specifica.

Germania

Elemento oggettivo

In Germania il compito della giurisprudenza e della dottrina è quello di allargare gli stretti canali
imposti dal par. 823, I co., BGB (allargare la tipicità). 

Gli interpreti hanno fatto perno sulla locuzione ‘altri diritti’: sono stati fatti rientrare anche quei
diritti che, pur non potendo essere definiti soggettivi assoluti, erano tuttavia reputati meritevoli di
tutela (diritto di condurre in modo profittevole la propria impresa, diritti riconducibili alla
personalità degli individui).

Non tutte le posizioni soggettive sono però giudicate meritevoli di ottenere la protezione del par.
823, I co., BGB (il patrimonio non è ritenuto un ‘altro diritto’ – danni meramente economici).

La contrarietà del comportamento del danneggiante rispetto ad una norma di legge vale egualmente
a rendere questi responsabile. 

§ 823 (2) The same duty is held by a person who commits a breach of a statute that is intended to
protect another person.

Queste leggi sono interpretate nel senso di tutte le disposizioni di rango legislativo dirette ad evitare
qualsiasi pericolo nei confronti di un bene giuridico, e tutte quelle che vietano comunque la lesione
di un tale bene o comminano sanzioni per determinati comportamenti in grado di ledere in concreto
un interesse altrui (Bundesgerichtshof, 16 dicembre 1958: la violazione della norma che impone di
dichiarare il fallimento di una società non appena le perdite di questa raggiungono una data soglia è
sufficiente per rendere gli amministratori responsabili del danno patito dal creditore ex par. 823, II
co., BGB).

I due titoli di responsabilità – § 823 I e § 823 II – potranno sommarsi. 

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Bundesgerichtshof (26 novembre 1968): il produttore di vaccini per animali è responsabile
responsabile sia perché ha danneggiato la proprietà dell’agricoltore – morte dei polli – (§ 823 I
BGB), sia perché egli ha prodotto i vaccini senza rispettare le prescrizioni imposte dalla legge per
trattare le sostanze utilizzate nella realizzazione del vaccino (§ 823 II BGB).

§ 826 BGB/ Section 826: Intentional damage contrary to public policy/ Sittenwidrige vorsätzliche
Schädigung: A person who, in a manner contrary to public policy, intentionally inflicts damage on
another person is liable to the other person to make compensation for the damage.
Wer in einer gegen die guten Sitten verstoßenden Weise einem anderen vorsätzlich Schaden zufügt,
ist dem anderen zum Ersatz des Schadens verpflichtet.

Attraverso il § 826 BGB possono essere riparate tutte le lesioni che sono caratterizzate dalla volontà
che ha guidato il danneggiante (pregiudizi meramente economici se la condotta del danneggiante è
connotata per la consapevolezza, e l’intenzione di recare danno a terzi; la concorrenza sleale; la
consapevole diffusione di informazioni false; l’induzione del debitore all’inadempimento; la
frustrazione delle trattative contrattuali intercorrenti tra due soggetti…).

§ 824 BGB, Endangering credit: (1) A person who untruthfully states or disseminates  a fact that is
qualified to endanger the credit of another person or to cause other disadvantages to his livelihood
or advancement must compensate the other for the damage caused by this even if, although he does
not know that the fact is untrue, he should have known.
(2) A person who makes a communication and is unaware that it is untrue is not obliged to pay
damages if he or the recipient of the communication has a justified interest in the communication.

§839a BGB, Liability of court-appointed expert: (1) If an expert appointed by the court
intentionally or by gross negligence submits a false expert opinion, then he is liable to make
compensation for the damage incurred by a party to the proceedings as a result of a court decision
based on this expert opinion.

§ 825 BGB, Inducing others to sexual acts: A person who induces another person to undertake or
acquiesce in sexual acts by cunning, duress or abuse of a dependency relationship is liable to him
for the resulting damage incurred. 

L’elemento oggettivo di cui ci siamo occupati non basta perché la vittima deve sempre provare
l’esistenza di un danno e di un nesso causale fra questo ed il comportamento del convenuto (§823 I,
occorrerà altresì dar prova della colpa del convenuto; §826 occorrerà prova della contrarietà ai
buoni costumi della condotta del convenuto..).

Colpa
La colpa è in sostanza il mancato rispetto di un dovere di diligenza imposto al convenuto. La
giurisprudenza tende a valutare l’esistenza della colpa chiedendosi se il convenuto abbia, o no,
rispettato i doveri sociali di sicurezza imposti in capo ad esso. Il contenuto di questi doveri,
ovviamente, è flessibile.

La corte applica uno standard oggettivo, nel senso che non prende in considerazione le specifiche
abilità o disabilità del convenuto. Questo test oggettivo non si applica ai disabili ed ai bambini.

Colpa

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§ 827 Exclusion and reduction of responsibility: A person who, in a state of unconsciousness or
in a state of pathological mental disturbance precluding free exercise of will, inflicts damage on
another person is not responsible for such damage. 

§ 828 Minors: (1) A person who has not reached the age of seven is not responsible for damage
caused to another person. (2) A person who has reached the age of seven but not the age of ten is
not responsible for damage that he inflicts on another party in an accident involving a motor
vehicle, a railway or a suspension railway. This does not apply if he intentionally caused the injury.
(3) A person who has not yet reached the age of eighteen is, to the extent that his responsibility is
not excluded under subsection (1) or (2), not responsible for damage he inflicts on another person if,
when committing the damaging act, he does not have the insight required to recognise his
responsibility.

Danno

Danno patrimoniale (Vermögensschaden) sempre risarcibile. Danno economico e il danno non


patrimoniale (risarcibile in una serie di casi molto limitati).

Nesso causale

Le corti tedesche distinguono fra la relazione causale che deve sussistere fra la condotta lesiva e la
lesione del diritto interessato (haftungsbegründende Kausalität), e la relazione causale che invece
deve sussistere fra la lesione del diritto interessato ed i danni conseguenti (haftungsausfüllende
Kausalität).

I giuristi tedeschi hanno elaborato un gran numero di teorie sulla causalità.

Nesso causale

1) Conditio sine qua non: un evento è causa di un danno quando, in assenza di quell’evento, il
danno non si sarebbe verificato.
2) Teoria della causalità adeguata: è causa ogni azione dalla quale, al momento in cui essa è stata
tenuta, ci si poteva ragionevolmente attendere sarebbe scaturito un danno simile a quello in
concreto verificatosi.
3) Teoria dello scopo della norma violata: un’azione è causa di un evento quando quell’azione ha
violato una regola di condotta tesa ad evitare il verificarsi di eventi di quel tipo.
4) Teoria del rischio creato: un atto è causa di un danno qualora quel danno costituisca realizzazione
di un rischio ragionevolmente derivante da quell’atto.

Casi (causalità)

Può un controllore che trova un giovane senza biglietto chiedere il risarcimento del danno subito
(frattura alla gamba) per rincorrerlo a seguito della sua fuga? 

BGB, 13 luglio1971: La corte ha ritenuto che il passeggero, scappando, avesse creato una
situazione tale da aumentare il rischio che chi intraprendeva la sua legittima rincorsa incorresse in
un danno. Inoltre, il convenuto versava in una situazione che non meritava alcuna tutela giuridica,
mentre l’attore viceversa era impegnato in un’attività non soltanto lecita, ma addirittura socialmente
meritevole. 

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Questa soluzione vale anche ad esempio quando A provoca una situazione di pericolo nei confronti
di B e C, che interviene per salvare B, finisce per subire un danno (c.d. rescue cases). 

Casi (causalità successiva)

V percorre la strada su un motorino e, dopo la collisione con B (il quale non era in colpa), rimane
senza muoversi nel mezzo della strada. Il convenuto arriva alla guida della sua macchina e, non
accorgendosi della presenza di V, lo investe e trascina per diversi metri. V muore. L’assicurazione,
che aveva risarcito i parenti di V, può ottenere il rimborso delle somme che essa aveva dovuto
versare alla famiglia di V?

BGH,7novembre1978: Il convenuto non è stato ritenuto responsabile (non era possibile determinare
se, e comunque in che misura, egli avesse contribuito alla morte di V (che forse era già morto al
momento del secondo investimento); inoltre B in ogni caso aveva quantomeno messo in condizione
di pericolo V).

Casi (causalità successiva)

V perde il controllo della sua auto in autostrada e, dopo un testacoda scaraventa V in mezzo alla
strada. Il guidatore dell’autobus, che era il terzo veicolo dopo quello di V, non riesce a frenare e
travolge V. Non era chiaro se V era già morto per effetto del primo colpo. Possono la vedova e i
figli di V chiedere il risarcimento nei confronti del guidatore di un bus?

BGH,30gennaio1973: si è escluso che il guidatore dell’autobus potesse essere chiamato a risarcire il


danno.
Contrarietà ai buoni costumi

Secondo gli interpreti,  il requisito della contrarietà ai buoni costumi è integrato dalla contrarietà
della condotta ai ‘sentimenti che connotano tutti gli uomini onesti della società’, o, ancora dalla
condotta che si pone in contrasto con l’ordine economico, sociale o pubblico esistente al momento
dell’illecito (riferimento ai valori della Grundgesetz).
 
Tuttavia, spesso nella pratica la contrarietà ai buoni costumi finisce per consistere nella prova
dell’intenzionalità della condotta del convenuto, seppure intesa in modo elastico (es. dolo eventuale;
anche con riguardo all’intenzione vera e propria, si è detto che basta aver voluto violare un interesse
della vittima).
Le corti molto spesso ritengono sufficiente la colpa grave, specialmente quando questa è posta in
essere da parte di soggetti dai quali è ragionevole attendersi un’elevata serietà nell’agire
(consapevolezza di agire con estrema superficialità).

Casi (elemento oggettivo)


Se Acme (un’impresa di manutenzione stradale), nell’eseguire alcuni lavori sulla strada, taglia
inavvertitamente il cavo che conduce l’energia elettrica all’industria di Caio, determinando
l’interruzione della produzione dell’impresa gestita da Caio per due giorni (ma non danni ai
materiali in produzione al momento del black-out), può Caio agire verso la Acme per ottenere il
risarcimento dei profitti perduti a causa del blocco dell’impresa? 

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Bundesgerichtshof(BGH), 9 dicembre1958: perché il fatto possa ritenersi illecito, esso deve essere
rivolto contro l’impresa ‘in quanto tale’. Pertanto, solo le interferenze dirette contro l’impresa sono
illecite, mentre non lo sono quelle che colpiscono diritti o interessi i quali possono essere separati
dall’impresa senza difficoltà (ma diversa è la soluzione se il danno è diretto alla proprietà: 4
dicembre1964, NJW, 1964, 720).

Casi (elemento oggettivo)

Può un’impresa produttrice di una sostanza chimica dannosa per l’ambiente ottenere il risarcimento
dei danni per la diminuzione degli introiti da parte dell’associazione ambientalista, dopo che questa
pubblica un articolo ove accusa espressamente l’impresa di mentire al pubblico dei consumatori in
merito alle qualità di un prodotto?

BGH, 12 ottobre 1993: la libertà di opinione prevale sulla personalità degli individui, e tanto più sul
più debole diritto di esercitare la propria impresa, se l’opinione svolge una funzione pubblica, e
permette di stimolare l’attenzione dei lettori su problematiche di rilevanza sociale. 

Casi

Il padrone di un negozio che vede ridotti a zero i propri profitti a causa dell’incendio provocato da
un benzinaio, e a seguito del quale le autorità di pubblica sicurezza per tre ore ordinano la chiusura
dei negozi siti vicino alla pompa di benzina e tengono bloccato,
per le due ore successive, il traffico nella zona, ha  diritto a vedersi risarciti i danni da parte del
benzinaio?

La Corte tedesca ha risposto che la prima perdita (quella derivante dalle tre ore di chiusura del
negozio) era risarcibile, mentre la seconda (ossia quella connessa al blocco del traffico) no. 

Altre regole generali:


1) La prescrizione applicabile all’azione di risarcimento è di 3 anni, 10 nel caso di danno alla
persona.
2) 2) E’ ammesso il c.d. cumulo di responsabilità (contrattuale ed extracontrattuale).
3)
4) In Germania molte ipotesi che in Italia o Francia sono pretese che ricadono nella sfera
extracontrattuale, ricadono qui sotto l’angolazione contrattuale.
5) Il risarcimento avviene in primis tramite la restitutio ad integrum, e solo successivamente in
forma pecuniaria (§249 BGB).

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