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area X - gli interventi sul territorio
sti dalla legge e contro il pagamento in tempo utile di vono avere gli edifici di un certo comparto e delle
una giusta indennità...”. dotazioni di servizi e di infrastrutture.
Si notino le differenze: la carta europea s’incentra Sono distinte dalle zonizzazioni le localizzazioni
sui diritti del proprietario, comprimibili solo “per con le quali la P.A. identifica le aree che devono
causa di pubblico interesse”, in ciò recependo l’in- essere espropriate per realizzare opere di pubbli-
segnamento della CEDU che considera meritevole ca utilità o servizi pubblici previsti dai piani e che
di tutela solo la proprietà dei beni acquistata “le- possono avere natura ablatoria. In tal modo le aree
galmente”. Inoltre, a differenza della Costituzione localizzate sono in una fase di attesa, in quanto sono
italiana, quella europea prevede che l’indennizzo sottoposte al c.d. vincolo preordinato all’esproprio
che compete al proprietario espropriato deve essere che ne diminuisce il valore economico. Si parla, al
“giusto” e corrisposto “in tempo utile”. Ne conseguo- riguardo, di espropriazione di valore, che è già una
no divergenti posizioni sulla misura dell’indennità forma anomala di espropriazione.
espropriativa e sull’occupazione acquisitiva (v. ol- La localizzazione delle opere è invece un procedi-
tre). mento di pianificazione che è preliminare all’attività
I principi che sovraintendono ai provvedimenti espropriativa, poiché con la stessa la P.A. identifica
ablatori sono i seguenti: le superfici su cui saranno realizzate le opere d’inte-
- legalità: i pubblici poteri possono espropriare i resse pubblico (reti stradali o ferroviarie, giardini,
beni dei privati solo nei casi previsti dalla legge e scuole). Le disposizioni del piano che contengono la
solo nel rispetto delle procedure determinate dalle localizzazione hanno carattere ablatorio.
leggi (art. 23 della Costituzione); Il vincolo espropriativo identifica specificamente
- indennizzo: (art. 42 c. 3) lo Stato deve corrispon- il bene dove l’opera, cui è preordinata l’espropria-
dere al proprietario espropriato una somma di da- zione, deve essere realizzata. I vincoli conformativi
naro, determinata anch’essa secondo criteri di legge, sono invece quelli che la legge prevede per una serie
che compensi la perdita subita; questa somma non di beni e contemplati dagli strumenti urbanistici,
deve essere, per la Corte costituzionale, puramente che si traducono in limiti all’uso dei beni che re-
simbolica, anche se non si richiede che equivalga al stano di proprietà del titolare. L’esercizio del potere
prezzo di mercato del bene espropriato. di imporre il vincolo conformativo non comporta
per la P.A. l’obbligo di corrispondere indennizzi, a
Nelle edizioni precedenti è stata illustrata la discre- differenza del vincolo preordinato all’esproprio, che
zionalità da parte della P.A. nella scelta dell’area da però ha un termine di efficacia di 5 anni, spirato il
espropriare. Giova ricordare che la fondamentale quale il provvedimento di esproprio è illegittimo
legge n. 2359 del 1865 si basava sulla regola in base (C. Costit., sent. n. 55/1968). È, tuttavia, prevista la
alla quale l’amministrazione prima diventava pro- reiterazione del vincolo, pur se sul punto è interve-
prietaria dell’area (mediante il corretto esercizio del nuta che comporta comunque un indennizzo per i
potere ablatorio) e poi realizzava l’opera pubblica. vincoli scaduti e reiterati (v. oltre).
Tale regola, più volte derogata nella legislazione suc- I limiti di azione del T.U. (di cui in appresso) - non
cessiva, è stata ripresa e ribadita dall’art. 2 del pre- legittimato a innovare la disciplina sostanziale in
detto Testo Unico del 2001, che afferma l’assoluta tema d’indennità di esproprio - hanno comportato
rilevanza del principio di legalità, perché è una an- la necessaria trasmissione dei criteri di un duplice
tica, ma ancora attuale, esigenza che l’amministra- binario di valutazione dei beni oggetto di esproprio,
zione dapprima espropri e poi costruisca l’opera pur se mitigati da una maggiore sensibilità giuri-
pubblica, al fine di semplificare il sistema, accelerare sprudenziale verso una lettura ampia del concetto
gli interventi e ridurre il contenzioso. di area edificabile, per cui:
a) per le aree edificabili da espropriare per la rea-
2. L’espropriazione e la vocazione edificatoria
lizzazione di opere pubbliche vigeva il principio
Con la legge n. 765/1967, c.d. “legge-ponte” è sta- dell’indennizzo secondo il disposto di cui all’art.
to introdotto l’obbligo degli standard urbanistici 5-bis del D.L. n. 333/1992, convertito dalla legge
ed edilizi connessi al concetto di “zona”, in quanto 359/1992, ora recepito dall’art. 37 del T.U. e cioè il
tutto il territorio è stato suddiviso in zone omoge- riconoscimento della semisomma di valore venale e
nee, in ragione della destinazione urbanistica, della decuplo del reddito dominicale, con la decurtazione
volumetria e delle caratteristiche costruttive che de- del 40%, evitabile in caso di cessione volontaria.
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le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
Tuttavia, la Corte costituzionale, con sentenza del mente il diritto all’edificazione. Contestualmente
24 ottobre 2007 ha stabilito che la determinazione sono identificate aree destinate ai servizi e alle opere
del valore delle aree edificabili prevista dalle norme di pubblica utilità, che potranno essere cedute sen-
italiane è in contrasto con i principi della Costitu- za corrispettivo in danaro al comune. Infine, i pro-
zione, in quanto lo stesso deve essere determinato prietari delle aree destinate all’edificazione privata
sulla base del valore di mercato; sono tenuti a rimborsare i proprietari delle aree a
destinazione pubblica acquistando da questi ultimi
b) per le aree non edificabili - pur se illegittimamen-
i “diritti edificatori”, per poter esercitare in concre-
te edificate - in caso di esproprio per la realizzazione
to il loro diritto a edificare. Il privato non subisce
di opere pubbliche, viene in rilievo il regime di cui
alcun vincolo e non ha alcun obbligo di soggiacere
alla legge n. 865/1971, ora confluito negli articoli 40
all’esproprio, ma diviene titolare dell’onere previsto
e seguenti del T.U., basato sul valore agricolo medio
dal piano perequativo, assolto il quale, potrà parte-
del terreno.
cipare ai vantaggi del piano stesso.
Il D.Lgs. 20 agosto 2002, n. 190 che stabilisce le nor- Ciò comporta che i proprietari partecipano in egua-
me di attuazione della legge 21 dicembre 2001, n. le misura alla distribuzione dei valori e degli oneri
443 per la realizzazione delle infrastrutture e degli correlati alla trasformazione urbanistica e, al con-
insediamenti produttivi strategici e d’interesse na- tempo, si consente al comune di disporre gratuita-
zionale prevede con il secondo comma dell’art. 4 mente di aree pubbliche.
che, in base al progetto definitivo delle infrastrut- La perequazione è misura distinta dalla “compensa-
ture è avviato il procedimento di dichiarazione di zione”. Invero, la “cessione perequativa” è alternativa
pubblica utilità, con la comunicazione al soggetto all’espropriazione in quanto non prevede l’apposi-
aggiudicatore, e per esso al concessionario o con- zione di un vincolo preordinato all’esproprio sulle
traente generale, e ai privati interessati alle attività aree destinate ai servizi pubblici. Prevede, invece,
espropriative ai sensi della legge n. 241/1990; la co- che tutti i proprietari - sia quelli che possono edi-
municazione è effettuata con le stesse forme della ficare sulle proprie aree, sia quelli delle aree desti-
valutazione d’impatto ambientale di cui all’art. nate a realizzare la città pubblica - partecipino alla
5 del D.P.C.M. n. 377/1988. Nel termine perento- realizzazione di pubbliche infrastrutture attraverso
rio di sessanta giorni dalla comunicazione di avvio l’equa distribuzione di diritti edificatori.
del procedimento i privati interessati dalle attività Con la “cessione compensativa” si ha l’identificazione
espropriative possono presentare osservazioni al da parte del Piano di aree destinate alla costruzione
soggetto aggiudicatore, che dovrà valutarle per ogni della città pubblica. In tali aree il comune appone il
conseguente determinazione. Le disposizioni in “vincolo espropriativo” ed entro il termine di 5 anni
esame derogano a quelle degli artt. 11 e 16 del D.P.R. deve ricorrere all’espropriazione, con la possibilità
8 giugno 2001, n. 327 al quale viene fatto riferimen- di compensare il proprietario con l’attribuzione di
to in relazione alla sua entrata in vigore. “crediti compensativi” o di “aree in permuta”, in
Per evitare sperequazione nei valori tra le diverse luogo dell’indennizzo pecuniario.
classi delle aree prescelte o meno dalla P.A. in ordine Esistono, infine, misure incentivanti, e cioè premi
all’edificabilità dei suoli viene adottata dai comuni edilizi o “bonus” che il comune può attribuire, in ag-
la tecnica della “perequazione”, diretta ad attribuire giunta a quelli riconosciuti in via ordinaria dal Pia-
un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà no a favore di quei soggetti riconosciuti meritevoli
a prescindere dall’effettiva localizzazione e dall’im- per aver con la loro condotta, favorito il raggiungi-
posizione di vincoli di inedificabilità apposti allo mento di interessi pubblici.
scopo di garantire alla P.A. la disponibilità di spazi In definitiva, diverse sono le finalità che sottendono
da destinare a opere collettive. le diverse misure urbanistiche: nella perequazione
Il meccanismo perequativo identifica in primo hanno carattere “redistributivo”; nella compen-
luogo un insieme di aree di proprietà privata (c.d. sazione, carattere indennitario; nella premialità,
“comparto”); all’interno di questo a ciascun’area carattere incentivante. Esiste tuttavia un comune
viene attribuito un identico valore edificatorio, co- denominatore, che è costituito dall’attitudine a ge-
munque inferiore al limite minimo di edificabilità. nerare “diritti edificatori” (di cui all’art. 5, c. 3 D.L.
Ciò, in quanto ogni proprietario di area edificabile 70/2011 - c.d. “decreto sviluppo”).
verrà incentivato a procurarsi altrove la differenza Quando la P.A. ricorre a tali misure, si riscontra
volumetrica, al fine di poter esercitare concreta- una separazione della capacità edificatoria dalla
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area X - gli interventi sul territorio
proprietà del terreno. Tale capacità diviene nego- 4. La prevalenza dell’interesse pubblico nell’espro-
ziabile e i diritti edificatori sono autonomi e idonei priazione
a costituire oggetto di negozi giuridici, senza un
Negli ordinamenti moderni il regime giuridico del-
collegamento con l’area di provenienza o di desti-
la proprietà ha assunto una crescente importanza:
nazione.
nell’ordinamento italiano, dal confronto tra il si-
Si è posto il problema se esista una norma che con-
stema del codice civile del 1865 e quello del codice
senta alle P.A. di utilizzare la tecnica perequativa.
Ma la varietà dei modelli perequativi, destinata a del 1942, emerge l’affermazione del carattere sociale
incidere comunque sul diritto di proprietà, ha po- e non più individualistico della proprietà, ai sen-
sto un problema di compatibilità con gli altri refe- si dell’art. 832 c.c.. L’istituto della proprietà viene
renti costituzionali, ed in particolare con il disposto ad essere inquadrato in una dimensione sociale. Il
dell’art. 42 Cost., che prevede l’espropriabilità nei sacrificio del diritto individuale è funzionale alla
soli casi stabiliti dalla legge e salvo indennizzo. realizzazione di interessi collettivi. In linea con tale
La giurisprudenza è intervenuta a definire il conten- tendenza evolutiva dei rapporti tra cittadino e P.A.,
zioso insorto a causa di talune previsioni di piano l’espropriazione diviene lo strumento giuridico es-
dirette alla “perequazione urbanistica”, in cui era senziale per l’attuazione della funzione sociale della
stabilito che: proprietà privata, astrattamente idoneo ad assicura-
re la realizzazione d’interessi generali e, ad un tem-
a) il proprietario potesse acquisire una quota ag-
po, la tutela del proprietario espropriato. I beni pri-
giuntiva di superficie edificabile mettendo a dispo-
vati entrano nella disponibilità della P.A. solo dopo
sizione del comune una quota maggioritaria; l’instaurazione di un procedimento legale e verso il
b) detta quota maggioritaria era soggetta ad paga- pagamento di un’equa indennità.
mento di un contributo straordinario da utilizzare Il ricordato principio di legalità dell’espropriazione,
per opere e servizi pubblici con finalità di riqualifi- già sostanzialmente presente nell’art. 834 del Cod.
cazione urbana. civ., è stato poi ribadito dall’art. 42, c. 2 e 3, della
Il TAR Lazio ha considerato illegittime dette pre- Costituzione dove lo Stato assurge ad ente in grado
visioni per violazione del principio di legalità. Ciò, di regolare i conflitti tra interessi pubblici e privati.
in quanto la cessione maschererebbe una forma di La giurisprudenza ha contribuito in maniera deter-
ablazione della proprietà e il contributo straordina- minante all’inquadramento sistematico dell’istituto
rio integrerebbe un’imposizione patrimoniale (pur dell’espropriazione a partire dalla nota sentenza
se non tributaria: TAR Lazio, II, n. 1524/2010). Ma n. 6/1966 che ha definito il diritto di proprietà un
il Cons. di Stato (IV, n. 4545/2010) ha ribaltato tale diritto condizionato dall’eventuale esercizio di po-
decisione facendo leva sulla potestà conformativa testà pubblica. All’esito del procedimento ablato-
del territorio di cui il comune è titolare nell’attività rio, la P.A. emana un provvedimento che produce
di pianificazione e sulla legittimità della P.A. di ri- il duplice effetto di estinguere il diritto vantato dal
correre a modelli privatistici nel pubblico interesse proprietario espropriato e quello di consentire l’im-
(c.d. “amministrazione per accordi”). missione in possesso del bene da parte del soggetto
espropriante, il quale deve corrispondere un ade-
3. Diritto di proprietà e legalità dell’espropriazione guato indennizzo all’espropriato.
Alla legge è demandato il compito di definire gli
L’espropriazione per p.u. è il provvedimento con cui
aspetti salienti dell’e., e cioè l’oggetto (i beni da
l’autorità, seguendo un procedimento disciplinato
espropriare), gli interessi pubblici legittimanti,
dalla legge, acquisisce beni di proprietà privata per
l’autorità espropriante, le fase del procedimento, i
motivi di pubblico interesse, previa corresponsione soggetti legittimati a intervenire nel procedimento, i
di un equo indennizzo. L’espropriazione è solo una criteri per la quantificazione dell’indennità spettan-
facoltà della P.A., potendo la stessa intervenire diret- te al proprietario espropriato, che non può essere
tamente per acquisire e urbanizzare le aree indicate simbolica.
dalla legge. La legge 1° agosto 2002, n. 166 recante “Disposizio-
ni in materia di infrastrutture e trasporti” aveva già
previsto alcune modifiche al T.U., relative alle servi-
tù pubbliche, alle occupazioni di urgenza effettuate
in relazione alla legislazione richiamata nell’art. 4
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le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
della legge e all’esclusione dalla disciplina del T.U. nell’atto determinativo della formazione del con-
dei progetti per i quali, alla data di entrata in vigore sorzio, notificato ai proprietari interessati.
dello stesso, è intervenuta la dichiarazione di pub- Non esistono solo provvedimenti ablatori reali,
blica utilità, indifferibilità ed urgenza. Inoltre, di- potendo la P.A. limitare un diritto di natura perso-
sposizioni relative alle procedure espropriative sono nale nei casi previsti dalla legge, come nelle ipotesi
state previste, per i progetti preliminari e definitivi di ordini dell’autorità di polizia o sanitaria, ovve-
di opere ed infrastrutture strategiche di interesse ro nell’imposizione tributaria, ai sensi dell’art. 23
nazionale, dal D.Lgs. 20 agosto 2002, n. 190. Cost.
Il D.Lgs. 302/2002 consente di rendere più agevole Tra i provvedimenti ablatori reali si colloca l’espro-
e sicura l’interpretazione ed attuazione dei proce- priazione, in cui l’amministrazione è autorizzata a
dimenti espropriativi, con particolare riferimento
estinguere il diritto dominicale (c.d. effetto appro-
all’e. dei beni e alla realizzazione delle opere pubbli-
priativo o acquisitivo), e questo viene trasformato
che comprese nel programma dei grandi interventi
in diritto di credito all’indennizzo. Possono enun-
infrastrutturali e di grandi insediamenti strategici
ciarsi alcuni provvedimenti che si collocano all’in-
di preminente interesse nazionale contemplati dalle
terno della procedura espropriativa, quali:
leggi 443/2001, 166/2002 e 190/2002.
- l’occupazione preliminare, in cui la P.A., se ritie-
5. Classificazione dei provvedimenti ablatori della ne sussistere una situazione di indifferibilità e di
P.A. urgenza, procede all’occupazione preliminare del
bene, preordinata al successivo esproprio, ed inizia
Vi è una categoria di beni non espropriabili (quelli subito i lavori;
appartenenti al demanio pubblico fino alla pronun-
- l’occupazione temporanea, nel caso in cui il sog-
cia di sdemanializzazione: art. 4, d.P.R. 327/2001)
getto incaricato della costruzione ha necessità di
o espropriabili solo a certe condizioni, quali i beni
occupare temporaneamente l’area prossima a quel-
immobili appartenenti al patrimonio indisponibile,
la sulla quale sarà allocata l’opera, per sistemarvi il
espropriabili solo per perseguire un interesse pub-
cantiere o per utilizzarla come deposito dei materia-
blico di rilievo superiore a quello soddisfatto con la
li e dei mezzi d’opera;
precedente destinazione (art. 4 D.P.R. 327/2001), i
beni immobili di proprietà della S. Sede (legge n. - occupazione nei casi di forza maggiore, quando
810/1929), gli edifici aperti al culto, espropriabili l’occupazione dell’immobile di proprietà di terzi
solo per gravi ragioni e previo accordo con la com- si renda necessaria o indifferibile per il verificarsi
petente autorità religiosa. di una situazione di emergenza (es., frana, crollo
Sono espropriabili quelli tassativamente indicati di ponti).
dall’art. 7 del predetto d.P.R., in ciò adeguandosi Analoga, ma diversa dai predetti provvedimenti è
alla più antica previsione di cui agli artt. 21-23, leg- la requisizione, che è provvedimento straordina-
ge n. 1150/1942. In sostanza sono espropriabili: rio, adottato in presenza di situazioni impreviste
- le aree inedificate e quelle su cui gravino costru- e imprevedibili (es., art. 2 R.D. 18 giugno 1931, n.
zioni in contrasto con la destinazione di zona; 773) in cui il prefetto (o il sindaco) è autorizzato
a incidere temporaneamente sulla proprietà pri-
- l’immobile al quale va incorporata un’area inse-
vata per fronteggiare situazioni di urgente e gra-
rita in un piano particolareggiato e non utilizzata,
ve necessità pubblica, quali le calamità naturali. Il
quando il suo proprietario non ritenga di acquistar-
provvedimento ha effetti limitati e ben definiti nel
la o non comunichi la sua decisione entro 60 giorni
tempo e prevede la restituzione del bene e la corre-
decorrenti dalla ricezione dell’avviso del dirigente
sponsione di un indennizzo a favore del proprieta-
del competente ufficio;
rio gravato. Se ciò non avviene, si è in presenza di
- gli immobili necessari per delimitare le aree fab- occupazione abusiva che comporta, a richiesta del
bricabili e per attuare il piano regolatore nel caso proprietario, il rilascio dell’immobile gravato e il
di mancato accordo tra i proprietari del compren- risarcimento del danno.
sorio; L’espropriazione può avvenire nei casi previsti dalla
- le aree inedificate e le costruzioni da trasformare legge (art. 42, c. 3 Cost.), e deve indicare i motivi di
secondo speciali prescrizioni, quando decorre inu- interesse generale “legalmente dichiarati” (art. 834
tilmente il termine, non inferiore a 90 giorni, fissato c.c.). La dichiarazione di pubblica utilità può essere
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area X - gli interventi sul territorio
“espressa” - quando è prevista da uno specifico atto espropriativi. È però il comune l’ente che deve re-
legislativo o amministrativo - o “tacita”, quando è alizzare il procedimento espropriativo ex art. 7 del
ritenuta intrinseca e implicita in uno specifico atto d.P.R. n. 327/2001, espropriando:
legislativo o amministrativo. A conclusione del pro- a) le aree individuate dal Piano regolatore generale
cedimento di esproprio, la P.A. acquisisce il bene del (PRG) che siano inedificate o su cui vi siano costru-
privato. zioni in contrasto con le destinazioni di zona o che
Da taluni l’espropriazione è considerata un modo abbiano carattere provvisorio e quelle di espan-
di acquisto “a titolo originario”; una volta entrata sione. In tal caso va dichiarata la pubblica utilità
nel patrimonio dell’ente acquista il carattere della dell’opera non espressa nell’atto di approvazione
demanialità; si acquisisce “libero da ogni vincolo” del PRG;
(art. 25 del D.P.R. 327/2001); l’acquisto del bene av-
b) gli immobili ai quali viene incorporata un’area
viene anche se il procedimento di e. abbia luogo nei
inserita in un piano particolareggiato e non utiliz-
confronti di chi non era il reale proprietario, ma tale zata se il proprietario non intenda farne uso dopo
risulta dal catasto. l’avviso del dirigente dell’ufficio espropriazioni. In
Secondo un’altra tesi, l’e. è un modo di acquisto “a tal caso non va dichiarata la p.u. dell’opera, che è
titolo derivato” della proprietà: ciò, in quanto l’art. implicita nel provvedimento di approvazione del
23 del T.U. pone in risalto il carattere derivativo detto piano, ma l’esproprio va effettuato nel termi-
dell’acquisto, ne impone la trascrizione, ne prevede ne di 10 anni di validità del piano;
la possibile retrocessione (artt. 46-48 T.U.).
c) gli immobili necessari per delimitare le aree fab-
bricabili o per attuare il Piano regolatore, ove sia
6. I compiti dell’amministrazione comunale nell’e-
mancato l’accordo tra i proprietari del comprenso-
spropriazione
rio. La giurisprudenza afferma che la P.A. ha quale
La regola generale posta dal T.U., nel rispetto del unico obbligo quello di quantificare la spesa occor-
principio per cui le competenze devono seguire rente (TAR Calabria, I, n. 1264/2005).
l’attribuzione della funzione amministrativa (prin- L’espropriazione sostituisce l’intervento dei privati
cipio di simmetria), è quella per cui il soggetto com- nei casi in cui questi non concorrono a realizzare
petente alla realizzazione dell’opera pubblica o di gli interventi previsti dai piani attuativi, per cui le
p.u. è anche competente all’adozione degli atti della opere possono essere realizzate dal comune attra-
procedura espropriativa. verso - appunto - un’espropriazione.
Eliminate, quindi, le pregresse competenze regio- L’espropriazione è invece obbligatoria nel caso di
nali e prefettizie, ogni amministrazione comunale realizzazione di opere pubbliche, o anche ove sia
organizza un apposito ufficio per le espropriazioni, prevista l’acquisizione delle aree e la relativa urba-
o quanto meno attribuisce i relativi poteri ad un uf- nizzazione, preventiva rispetto agli interventi del
ficio già esistente (v. artt. 88, c. 2 e 42, c. 2, lett. a), del comune o di operatori che operano sulla base di
T.U. n. 267/2000), in base ai quali l’organizzazione convenzioni, come gli interventi edilizi attuati in
degli uffici è disciplinata con regolamento emana- piano di zona.
to dalla giunta. All’ufficio è preposto un dirigente,
Il d.P.R. 327/2001, introducendo un procedimen-
o, in mancanza, un funzionario addetto allo stesso
to ablatorio unico, per tutte le amministrazioni e
con la qualifica più elevata. È anche possibile istitu-
le opere pubbliche, capovolge la logica della legge
ire un ufficio comune per più enti locali riunitisi in
2359/1865, che era tesa alla massima tutela del di-
forma associata e su ogni procedimento è designato
ritto del proprietario e dà la prevalenza al procedi-
un responsabile unico, sul modello del responsabile
mento di localizzazione dell’o.p. e all’interesse ad
unico nei lavori pubblici, con il compito di seguire
una ordinata programmazione urbanistica. Si passa
la procedura espropriativa in tutte le sue fasi, con
attraverso la disciplina di tre fasi fondamentali:
l’ausilio anche di tecnici. La competenza a emanare
il provvedimento amministrativo è attribuita al di- a) la determinazione dei rapporti fra programma-
rigente dell’ufficio espropriazione. zione urbanistica ed espropriazione. Si stabilisce il
Se l’opera pubblica o di p.u. deve essere realizzata luogo dove realizzare l’opera, con una scelta di ca-
da un concessionario, nell’atto di concessione l’am- rattere urbanistico mirata;
ministrazione può delegargli, anche parzialmente e b) il procedimento di determinazione della pubbli-
con chiara delimitazione dei confini, i suoi poteri ca utilità che si conclude con il provvedimento di
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le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
esproprio. Vi è la determinazione in contraddittorio nendosi ammissibile una fonte che racchiuda singo-
del progetto dell’opera, con la garanzia del giusto le norme, fra loro autonome, di rango diverso. I testi
procedimento che si concretizza con l’accesso del predetti furono approvati con tre decreti legislativi
soggetto passivo; in data 8 giugno 2001, n. 325, 326 e 327, pubblicati
c) le modalità di calcolo dell’indennità. Il momento sul s.o. n. 211/L della G.U. n. 189 del 16.8.2001. Di
finale è il decreto di esproprio che determina il pas- essi il testo A, con il n. 327, è divenuto il “T.U. delle
saggio di proprietà dell’area. disposizioni legislative e regolamentari in materia di
espropriazione per pubblica utilità”.
L’ufficio espropriazioni comune a più enti locali è
Lo spirito originario della riforma è in seguito par-
costituito mediante convenzione (art. 30 D.Lgs. n.
zialmente venuto meno per la ritenuta necessità da
267/2000). L’art. 6 del d.P.R. 327/2001 attribuisce
parte del Governo di adeguare i principi riforma-
al dirigente del predetto ufficio poteri costitutivi in tori alle norme introdotte dalla c.d. “legge obietti-
ordine al provvedimento di esproprio o all’atto di vo” (legge 21 dicembre 2001, n. 443) in materia di
cessione volontaria o alla retrocessione del bene. infrastrutture e insediamenti produttivi di interesse
La dichiarazione di pubblica utilità inizialmente nazionale. Con l’art. 5, comma 4, della legge 1° ago-
conteneva la scelta dell’area da utilizzare per l’opera sto 2002, n. 166 il legislatore ha delegato il Governo,
pubblica: era perciò un atto a contenuto discrezio- ad emanare, entro il 31 dicembre 2002, uno o più
nale, ed in quanto incidente sulla proprietà priva- decreti volti ad introdurre nel testo unico, di cui al
ta era assistito da particolari garanzie. La legge del d.P.R. n. 327/2001, le modifiche necessarie a realiz-
1865 si basava su una regola fondamentale, in base zare il coordinamento, con la normativa recata dalla
alla quale l’amministrazione prima diventava pro- “legge obiettivo”.
prietaria dell’area (mediante il corretto esercizio del Il Governo, con D.Lgs. 27 dicembre 2002, n. 302
potere ablatorio) e poi realizzava l’opera pubblica. (G.U. 22.1.2003, n. 17) ha emendato in larga parte
Tale regola, più volte derogata nella legislazione suc- il contenuto del D.P.R. 327/2001 stabilendo, tra l’al-
cessiva, è stata ripresa e ribadita dall’art. 2 del pre- tro, che in presenza di particolari circostanze l’am-
detto Testo unico del 2001, che afferma l’assoluta ministrazione possa disporre, con decreto motivato,
rilevanza del principio di legalità, attesa l’antica, ma l’occupazione anticipata dei beni da espropriare. In
ancora attuale, esigenza che l’amministrazione dap- sostanza è stato reintrodotto l’istituto dell’occupa-
prima espropri e poi costruisca l’opera pubblica, al zione d’urgenza, sorto nella prassi e poi formalizza-
fine di semplificare il sistema, accelerare gli inter- to nell’art. 1 della legge n. 1/1978, in virtù del quale
venti e ridurre il contenzioso. l’amministrazione può entrare in possesso dell’area
esproprianda prima dell’emanazione del decreto di
esproprio.
Cap. II
La legislazione in materia di espropriazione 2. La pluralità delle fonti
Nell’articolato del Testo unico sono state eviden-
1. Generalità
ziate le norme di rango diverso, legislative e regola-
L’art. 20, c. 11, della legge n. 59 del 1997 ha previsto mentari, riunite in un unico testo, pur conservando
la delegificazione necessaria alla compilazione dei la loro autonomia. La natura legislativa o regola-
Testi unici legislativi o regolamentari. L’obiettivo mentare delle singole norme è stata precisata con
della semplificazione normativa è perseguito con l’indicazione, agli articoli od ai commi alle stesse re-
la delegificazione prevista dall’art. 20 della legge n. lative, delle lettere L(legge) o R(regolamento), delle
59/1997, o con la redazione dei Testi unici, previsti disposizioni nello stesso coordinate.
dagli artt. 7 e 8 della legge n. 50/1999, con i quali La legislazione in materia di espropriazione è sta-
può essere effettuata una “codificazione per settore” ta caratterizzata dalla notevole diversità delle fonti
delle disposizioni di rango diverso, stratificatesi nel normative e, soprattutto, dalla produzione di prov-
corso degli anni. vedimenti a carattere episodico, con regole difformi
La soluzione, conforme alle disposizioni della legge ed anche contrastanti sulle competenze, i procedi-
n. 50 del 1999 ed a quelle della riforma n. 59 del menti, le indennità.
1997, secondo il Consiglio di Stato non fa sorgere La mancanza di un quadro normativo coordinato
di per sé questioni di legittimità costituzionale, rite- del procedimento di espropriazione, del finanzia-
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area X - gli interventi sul territorio
mento e della realizzazione delle opere è stata uno de al fenomeno in cui la P.A. è soggetto occupan-
dei motivi delle difficoltà che hanno incontrato gli te, il principio sotteso all’istituto civilistico del-
enti nella realizzazione dei programmi di lavori l’“accessione invertita” (art. 938 c.c.). Ne deriva che
pubblici. il conflitto tra l’interesse del privato a mantenere
il diritto di proprietà sul suolo e quello della P.A.
3. L’occupazione appropriativa e occupazione usur- al mantenimento dell’o.p. va risolto in favore della
pativa seconda in quanto portatrice di un interesse pre-
valente nell’ambito di una valutazione di ordine
Per queste situazioni la Corte di Cassazione ha economico-sociale.
elaborato l’istituto dell’occupazione appropriativa Circa i rimedi esperibili la Corte di Cassazione, a
o espropriazione sostanziale e, più recentemente, Sezioni Unite (23 agosto 2012, n. 14609) ha precisa-
dell’occupazione usurpativa. La Corte di Cassazione to che nel caso di occupazioni illegittime della P.A.
ha così affermato che l’Amministrazione acquista a non possono trovare applicazione le disposizioni di
titolo originario l’area resasi necessaria per realiz- cui agli artt. 2933, c.2, cod. civ. (esecuzione forzata
zare l’opera pubblica, risarcendo la proprietà del degli obblighi di non fare), sia perché non è prevista
danno alla stessa così arrecato. l’azione restitutoria, sia perché la norma si applica
Il Consiglio di Stato (Sez. I, n. 17252/02) ha soste- restrittivamente riferendosi alle cose insostituibili o
nuto che, in ipotesi di occupazione “usurpativa” (at- di eccezionale importanza per l’economia naziona-
tuata, cioè, dopo la scadenza della dichiarazione di le, e quindi è inapplicabile se il pregiudizio riguarda
p.u.), la valutazione dell’area che ne è stata oggetto interessi locali o individuali.
deve essere operata con riferimento alla disciplina Inoltre, la tutela riservata ai diritti reali non consen-
urbanistica vigente all’epoca del compiuto illeci- te l’applicazione del risarcimento in forma specifica
to (non al tempo della deliberazione del progetto (ex art. 2058 cod. civ.), salvo che sia la stessa parte
dell’opera), ed in base al criterio della edificabilità danneggiata a chiedere la condanna per equivalente,
legale, con apprezzamento analogo a quello dettato con implicita rinuncia al diritto di proprietà.
dall’art. 5-bis della legge n. 359 del 1992 per le ipo- E’ poi l’interessato che deve dimostrare in giudizio
tesi di espropriazioni, sia formale, sia sostanziale. Lo di essere proprietario del fondo indipendentemente
stesso Consiglio di Stato (Sez. VI, 4 aprile 2003, n. dalle risultanze catastali (Cass. civ., I, 18.05.2012, n.
1768) ha ritenuto che nelle ipotesi in cui vi sia stata 7904).
irreversibile trasformazione del fondo per la costru- In punto di tutele azionabili dal privato, in base alla
zione di opere di edilizia popolare ed economica recente giurisprudenza, si è attenuata la differenza
pubblica, al proprietario del fondo occupato spet- tra occupazione acquisitiva e occupazione usurpa-
ta, a titolo risarcitorio, una somma di danaro de- tiva (Cass. civ. S.U., 19 gennaio 2015, n. 735).
terminata sul valore venale delle aree occupate, da
aggiornare, in rapporto all’inflazione sopravvenuta 4. Approvazione del progetto e automatica dichia-
fino alla data della decisione. razione di pubblica utilità
Presupposto dell’occupazione acquisitiva è la pre-
senza di una formale dichiarazione di p.u., in man- La legislazione ha affermato che, diversamente da
canza della quale il privato ha diritto alla restitutio in quanto prima praticato, l’approvazione di un pro-
integrum del suolo occupato, nonostante l’avvenuta getto di o.p. comporta automaticamente la dichia-
esecuzione dell’opera (Cass., I, 12.2.2003, n. 2068). razione di p.u. della stessa. L’espropriazione può
Il concetto di p.u. è estremamente ampio e non è avere ad oggetto beni immobili o diritti relativi agli
riconducibile all’utilità dell’opera che si intende re- immobili (art. 1, D.P.R. 327/2001). Si ammette in
alizzare. Può essere di p.u. un’opera di proprietà di dottrina la possibilità di esproprio di aree demaniali
privati o anche di un ente pubblico ma non neces- o patrimoniali indisponibili solo quando detti beni
sariamente realizzata da un ente pubblico. Invece, siano conformati per altre destinazioni dalla piani-
un’opera si definisce pubblica quando è eseguita da ficazione urbanistica e previa sdemanializzazione
un soggetto di diritto pubblico, proprietario dell’o- del bene stesso. La tutela avverso il provvedimento
pera e suo finanziatore, (o da un concessionario) e ablatorio è quindi spostata al momento conforma-
per un fine pubblico. tivo dell’approvazione dello strumento urbanisti-
La Corte di Cassazione (SS.UU. n. 1484/1983), ai co che attribuisce al bene la nuova destinazione. Il
fini della produzione dell’effetto traslativo, esten- presupposto per la dichiarazione di p.u. dell’opera
3856
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
può realizzarsi solo se e quando la delimitazione bito della materia dell’urbanistica, definita dall’art.
dell’area dell’intervento riguardi area già soggetta 34) conosce di tutti gli atti, provvedimenti ed i com-
a vincolo preordinato all’esproprio e coincida con portamenti (anche illeciti) di ogni p.a., o soggetto
l’approvazione di uno strumento urbanistico (TAR ad essa equiparato.
Veneto, I, 9.12.2004, n. 4280). Ogni provvedimento La Cassazione ha avuto modo di affermare che la
ablatorio è subordinato ad un atto dell’autorità ti- giurisdizione in tema di risarcimento danni da atti e
tolare del bene che provveda ad eliminarne la dema- comportamenti illegittimi della P.A., a seguito del-
nialità (art. 4, D.P.R. 327/2001). le sentenze della Corte costituzionale n. 204/2004
L’autorità espropriante è quella competente alla e 191/2006, deve intendersi ripartita nel modo se-
realizzazione dell’opera e allo strumentale procedi- guente:
mento di esproprio: non vi è più, come in preceden- - giudice amministrativo, quando i comportamenti
za, un’altra autorità che emana il provvedimento della P.A. si fondano comunque su un atto, anche se
di esproprio, come il Prefetto o il Presidente della tale atto è illegittimo (es., dichiarazione di pubblica
Giunta regionale. Nel caso che vi sia un concessio- utilità dichiarata illegittima);
nario, questo ha la delega anche per l’espropria- - giudice ordinario, quando i comportamenti della
zione. È quindi tenuto ad applicare le disposizioni P.A. non si fondano su un atto (es., mancanza asso-
pubblicistiche sul procedimento ed è sottoposto luta di dichiarazione di p.u. o dichiarazione inesi-
alla giurisdizione del giudice amministrativo. Il be- stente per carenza di elementi essenziali), quando il
neficiario è il soggetto pubblico o privato a favore decreto di esproprio è stato emesso con riferimento
del quale è emesso il provvedimento di esproprio, e ad un bene che non è stato mai destinato a p.u. e in
quindi è il soggetto che acquista il possesso del bene. tutte le ipotesi in cui i comportamenti della P.A. non
sono collegabili ad un atto, anche se illegittimo, ma
5. I provvedimenti di riforma della legislazione si concretano in una mera attività materiale (Cass.,
relativa alle espropriazioni SS.UU., sent. 7 febbraio 2007).
L’art. 42 della Costituzione ha posto, tra l’altro, il La seconda importante riforma è stata prevista
problema della corretta identificazione del concetto dall’art. 7 della legge n. 50/1999, che ha disposto
di esproprio per p.u. Per la Corte costituzionale esso l’emanazione del T.U. per le espropriazioni, non
non coincide con il trasferimento totale o parzia- meramente ricognitivo della normativa vigente e
le del diritto di proprietà da un soggetto all’altro, semplificativo dei procedimenti. La scelta del legi-
ma comprende tutti gli atti idonei ad incidere sul slatore è stata necessaria, perché la contemporanea
godimento del singolo bene che conducano ad uno vigenza di leggi generali e speciali (per ogni aspet-
svuotamento sostanziale del suo contenuto, pur to del procedimento amministrativo) avrebbe reso
senza alcun mutamento della titolarità soggettiva. illogica la previsione di un Testo unico meramente
Ne deriva che, ai fini delle garanzie ex art. 42, c. compilativo, avente solo il compito di facilitare la
3, sono state individuate le c.d. “limitazioni espro- conoscenza della normativa. Lo stesso legislatore
priative” o “espropriazioni di valore”, figure affini ha manifestato la consapevolezza che per la ma-
all’e.p.u., e cioè le imposizioni a titolo particolare teria espropriativa la semplificazione può aversi
che “non possono eccedere senza indennizzo, quella solo con il completo rinnovamento delle regole,
portata al di là della quale il sacrificio imposto venga superando, per quanto possibile, la precedente
ad incidere sul bene oltre ciò che è connaturale al di- frammentaria normativa e disciplinando ex novo
ritto dominicale”. il procedimento, in modo unitario e uniforme, an-
Il primo provvedimento che ha dato inizio al ri- che se ispirato ai fondamentali principi ricondu-
ordino della legislazione riguardante le espropria- cibili alla legge n. 2359/1865 e successive, tra cui
zioni è stato quello relativo alla giurisdizione, che quella urbanistica n. 1150/1942.
ha consentito la formazione di una giurisprudenza Anche in materia processuale erano in vigore di-
consolidata sulle regole applicabili per il corretto verse regole quanto all’opposizione alla stima
esercizio dell’azione amministrativa. L’art. 34 del (proponibile al tribunale civile, in base alla legge n.
D.Lgs. n. 80/1998 (nel testo sostituito dalla legge n. 2359/1865, e alla corte d’appello, in base alla legge
205/2000) ha disposto la giurisdizione esclusiva del n. 865/1971). Ciò ribadisce l’utilità del T.U., per la
giudice amministrativo che della materia espropria- riduzione ad unità del sistema per razionalizzare e
tiva (rientrante, ai fini della giurisdizione, nell’am- semplificare il quadro normativo, per rendere l’a-
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area X - gli interventi sul territorio
zione amministrativa più certa e coerente col prin- In merito al rapporto tra la pianificazione urbani-
cipio di legalità e per ridurre il contenzioso. stica e il procedimento di esproprio, la Corte Co-
In tema di giurisdizione per le controversie in mate- stituzionale ha pronunciato le fondamentali sen-
ria di espropriazione, è intervenuto più recentemen- tenze 14 maggio 1966, n. 38, e 29 maggio 1968, n.
te il Codice del processo amministrativo (D.Lgs. 2 55, riguardanti i relativi giudizi pendenti presso il
luglio 2010, n. 104) il quale, nell’indicare le materie Consiglio di giustizia amministrativa della Regione
di giurisdizione esclusiva di competenza del giudice siciliana affermando che:
amministrativo, vi ha fatto rientrare, all’art.133, c. a) nel sistema risultante dall’art. 7 della legge n.
1, lett. g): “le controversie aventi ad oggetto gli atti, 1150/1942, “viene a determinarsi, salvo per quanto
i provvedimenti, gli accordi e i comportamenti ri- riguarda quei vincoli che sono ordinati al manteni-
conducibili, anche mediatamente, all’esercizio di un mento di destinazioni attuali della proprietà, un di-
pubblico potere, delle pubbliche amministrazioni in stacco tra l’operatività immediata dei vincoli previsti
materia di espropriazione per pubblica utilità, ferma dal piano regolatore generale ed il conseguimento del
restando la giurisdizione del giudice ordinario per risultato finale”;
quelle riguardanti la determinazione e la correspon-
sione delle indennità in conseguenza dell’adozione di b) infatti, il raggiungimento del risultato finale (il
atti di natura espropriativa o ablativa”. trasferimento della proprietà, per le aree da desti-
Da rilevare che sotto la lett. f) del c. 1 dell’art. 133 nare a opere e usi pubblici, ovvero la trasforma-
il codice, nell’attribuire la giurisdizione del giudice zione ad opera dei proprietari di un loro bene) “è
amministrativo per le controversie aventi ad og- dilazionato a data incerta e imprevista e imprevedi-
bile nel suo verificarsi (quella in cui potranno essere
getto gli atti e i provvedimenti delle P.A. in materia
eventualmente approvati e attuati i piani particola-
urbanistica ed edilizia concernente tutti gli aspetti
reggiati)”;
dell’uso del territorio, ha assegnato al giudice ordi-
nario le “controversie riguardanti la determinazione c) la legge per i trasferimenti coattivi “non fissa alcun
e la corresponsione delle indennità in conseguenza termine decorrente dall’entrata in vigore del piano re-
dell’adozione di atti di natura espropriativa o abla- golatore generale e non contempla alcun indennizzo
tiva”. per il vincolo di immodificabilità cui il proprietario è
tenuto a sottostare per il tempo, illimitato, durante il
quale rimarrà in attesa del trasferimento”;
Cap. III d) il terzo comma dell’art. 42 della Cost. si applica
Coordinamento tra normativa urbanistica e non solo alle espropriazioni immediatamente tra-
normativa sulle espropriazioni slative, ma anche quando “singoli diritti, che all’i-
stituto si ricollegano, vengano compressi o soppressi
1. Pianificazione urbanistica, procedimento espro- senza indennizzo, mediante atti di imposizione che,
priativo e indennità di esproprio indipendentemente dalla loro forma, conducano
tanto ad una traslazione totale o parziale del dirit-
Esistono connessioni importanti tra la disciplina to, quanto ad uno svuotamento di rilevante entità ed
dell’attività in materia espropriativa e la disciplina incisività del suo contenuto, pur rimanendo intatta
urbanistica, in particolare per le scelte dei piani re- l’appartenenza del diritto e la sottoposizione a tutti
golatori che possono determinare notevoli dispari- gli oneri, anche fiscali, riguardanti la proprietà fon-
tà di trattamento fra cittadini, che si aggravano nel diaria”, in quanto “anche tali atti vanno considerati
caso di espropriazione. La Corte Costituzionale ha di natura espropriativa”;
sottolineato tali aspetti con tre sentenze di grande e) non è invece costituzionalmente consentito che
rilievo, relative al rapporto intercorrente tra la pia- l’approvazione del PRG comporti (in assenza della
nificazione urbanistica, il procedimento espropria- previsione di un indennizzo) l’immediata estinzio-
tivo e l’entità della indennità di esproprio. L’esame ne di ogni possibilità di edificazione, nelle “ipotesi
di tali sentenze consente di trarre principi generali di vincoli temporanei (ma di durata illimitata) pre-
di significativo valore per l’adeguamento della le- ordinati al successivo (ma incerto) trasferimento del
gislazione sull’espropriazione a quella urbanistica. bene per ragioni di interesse generale”, ovvero nelle
Considerando che la corrispondenza tra pianifica- “ipotesi di vincoli che, pur consentendo la conserva-
zione urbanistica e dichiarazione di p.u. è piena. zione della titolarità del bene, sono tuttavia destinati
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le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
a operare immediatamente una definitiva incisione ministrazioni pubbliche, è determinata dalla media
profonda, al di là dei limiti connaturali, sulla facoltà fra il valore venale del bene ed il reddito dominicale
di utilizzabilità sussistenti al momento dell’imposi- rivalutato. L’importo risultante è ridotto del 40%.
zione”. La riduzione non si applica ove sia avvenuta la ces-
La sentenza n. 55/1968 non ha invece dichiarato sione volontaria. Tuttavia la sentenza della Corte
incostituzionale l’art. 11, comma 1, della legge n. costituzionale del 24 ottobre 2007 ha stabilito che la
1150/1942, che dispone la durata indeterminata determinazione del valore delle aree edificabili è in
delle previsioni del piano urbanistico. Essa non ha contrasto con i principi costituzionali, e va determi-
imposto al legislatore di disporre la durata tem- nata sulla base del valore di mercato.
poranea dei vincoli preordinati all’esproprio, ma La normativa dell’art. 5-bis si applica soltanto alle
ha dichiarato la parziale incostituzionalità dell’art. aree edificabili per le quali deve sussistere all’atto
7 e dell’art. 40 della stessa legge nella parte in cui dell’apposizione del vincolo preordinato all’espro-
consentivano la previsione di vincoli preordinati prio la possibilità legale ed effettiva di edificazione
all’esproprio di durata illimitata, in assenza del- nonché ai provvedimenti in corso, per i quali l’in-
la corresponsione di un indennizzo in favore del dennità non sia stata impugnata o sia divenuta non
proprietario, in considerazione dell’indubbio de- impugnabile o sia definita con sentenza passata in
prezzamento che il bene subiva a seguito della mera giudicato all’entrata in vigore della legge.
imposizione del vincolo di durata illimitata, preor- Per le aree classificate agricole e per quelle non clas-
dinato all’esproprio. sificate edificabili si applicano le norme della legge
Nell’adeguarsi alle statuizioni della Corte Costitu- n. 865/1971, mentre viene delegato il Ministero dei
zionale, il legislatore, con l’art. 2 della legge n. 1187 lavori pubblici ad adottare un regolamento per l’in-
del 19 novembre 1968, non ha previsto l’obbligo di dividuazione dell’edificabilità di fatto di cui al com-
corrispondere l’indennizzo ed ha sancito la deca- ma 3 della legge n. 392/1992.
denza dei vincoli preordinati all’esproprio, a seguito
del decorso di cinque anni dall’approvazione dello 2. Reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio
strumento urbanistico generale, quando i vincoli
Un’importante sentenza della Corte costituzionale
stessi “incidono su beni determinati” e importano il
(n. 179/1999), è intervenuta in tema di determina-
trasferimento coattivo del bene ovvero non consen-
zione dell’indennità nel caso di reiterazione del vin-
tono al suo proprietario neppure di utilizzarlo.
colo preordinato all’esproprio, scaduto il termine
Con le leggi n. 765/1967 e n. 865/1971, modifica-
di cinque anni di validità dello stesso stabilito con
te nel 1974 e 1977 venne riformata l’indennità di
l’art. 2 della legge n. 1187/1968.
espropriazione prevedendosi la sostituzione del va- La Corte di Cassazione - nell’esaminare il caso di un
lore venale del bene espropriato, previsto dall’art. viadotto di una tangenziale che passa a pochi metri
39 della legge n. 2359 del 1865, con il criterio unico di distanza da un edificio, sottraendo luminosità e
della indennità commisurata al valore agricolo me- soleggiamento, generando inquinamento acustico e
dio, calcolato in base alle colture ed alla superficie atmosferico e acuendo un senso d’incertezza psico-
dell’area, su base provinciale. logica - ha prescritto per il deprezzamento causa-
La Corte costituzionale, con sentenza n. 5/1980 to da questo tipo di opera pubblica, con sentenza
ha dichiarato incostituzionali le norme per le in- n. 9341/2003, un congruo indennizzo. Nella stima
dennità commisurate al valore agricolo dei suoli, dell’area espropriata si deve prescindere dal vinco-
che ha ritenuto valide ed applicabili ai soli terre- lo espropriativo, poiché il principio dell’indenniz-
ni a vocazione ed utilizzazione agricola e non a zo non è nel senso che è disposta in ogni caso la
quelli che hanno ottenuto dal PRG destinazione retrodatazione della qualificazione (edificatoria o
edificatoria. agricola) dell’area espropriata all’epoca del vincolo
Al vuoto normativo prodotto dalla predetta senten- (Cass., I, 4 luglio 2003, n. 10570). Per la determina-
za è stato posto rimedio, con grave ritardo, con il zione dell’indennità di esproprio non basta la sola
D.L. n. 333/1992, convertito dalla legge n. 357/1992, classificazione in zona F (impianti d’interesse gene-
che all’art. 5-bis ha stabilito che l’indennità di espro- rale) per escludere la legittima edificabilità dell’area,
prio, fino all’emanazione di un’organica disciplina ma occorre verificare quale destinazione sia stata
per tutte le espropriazioni preordinate alla realiz- impressa all’area e quale il vincolo nascente da tale
zazione di opere od interventi da parte delle Am- destinazione (Cass., I, n. 10400/2003).
3859
area X - gli interventi sul territorio
Inoltre, neanche l’eventuale omissione o non fe- chiarazione di p.u. di un’opera localizzata in zona
deltà della dichiarazione ICI (ora IMU) impedisce con destinazione urbanistica con essa contrastante
al soggetto espropriato di ottenere l’erogazione in conseguenza della mancata adozione di variante
dell’indennità. In particolare: l’evasore totale non al P.R. (TAR Emilia Romagna, I, 8.1.1997, n. 1010).
perde il suo diritto all’indennizzo espropriativo, ma In tal caso il Comune deve procedere alla variazione
è unicamente destinato a subire le sanzioni per l’o- dello strumento urbanistico.
messa dichiarazione, nonché l’imposizione per l’ICI Tuttavia il vincolo, dopo la decadenza, può essere
che aveva tentato di evadere. oggetto di motivata reiterazione con il rinnovo della
Non può, infatti, l’erogazione dell’indennità di espro- citata procedura ma, in tal caso, il proprietario ha
priazione intervenire, se non dopo la verifica che essa titolo a una indennità commisurata al danno effet-
non superi il tetto massimo ragguagliato al valore tivamente subito.
denunciato per l’ICI e, quindi, solo dopo la presen- La giurisprudenza del Consiglio di Stato ha più
tazione della relativa denuncia e la conseguente rego- volte precisato che restano fuori dall’area dell’in-
larizzazione della posizione tributaria, con concreto dennizzabilità i vincoli incidenti con carattere di
avvio del recupero dell’imposta e delle sanzioni; l’e- generalità e obiettività su intere categorie di beni.
vasore parziale resta soggetto alle stesse conseguenze Tra questi vi sono i vincoli ambientali paesistici, i
per il minor valore dichiarato, potendo il Comune - vincoli derivanti da limiti non ablatori posti nor-
ove nei termini e sempre nel presupposto che l’ICI malmente nella pianificazione urbanistica, i vincoli
sia dovuta - procedere ad accertamento del maggiore comunque estesi derivanti da destinazioni realizza-
valore del fondo agli effetti tributari e sulla base di bili anche attraverso l’iniziativa privata in regime di
questo commisurare consequenzialmente, in via de- economia di mercato, i vincoli che non superano
finitiva, l’indennità espropriativa e non già liquidarla sotto il profilo quantitativo la normale tollerabili-
in misura irrisoria, ancorandola alla dichiarazione tà e i vincoli non eccedenti la durata - periodo di
infedele (Cass. civ., I, 3.1.2008, n. 19). franchigia - ritenuta ragionevolmente sopportabi-
le. L’adunanza plenaria del Consiglio di Stato (dec.
3. Rapporto tra espropriazione e pianificazione 22.12.1999, n. 24), sulla base anche della sentenza
della Corte costituzionale n. 179/1999, ha coeren-
Il T.U. n. 327/2001 configura tre procedimenti che
temente stabilito che la p.a., nel reiterare vincoli
hanno rispettivamente ad oggetto l’imposizione,
urbanistici preordinati all’esproprio, dovrebbe pre-
con atto di pianificazione generale o particolare
vedere il relativo indennizzo. Sono quindi illegittimi
(variante) del vincolo preordinato all’espropriazio-
i provvedimenti urbanistici nella parte in cui non
ne, l’approvazione del progetto definitivo dell’opera
prevedono indennizzo (C.d.S., IV, n. 664/02).
e l’acquisizione coattiva dell’area.
Il vincolo sul bene è apposto solo dopo che sia di-
venuto efficace l’atto di approvazione del PRG o
di una sua variante, in cui sia prevista la realizza- TITOLO II
zione dell’opera pubblica. Ove si debba realizzare Il Testo unico 8 giugno 2001, n. 327
un’opera non prevista dal PRG, il vincolo può es-
sere apposto, su iniziativa della P.A. competente ad
approvare il progetto, mediante una conferenza di Cap. I
servizi, un accordo di programma, un’intesa e si-
Le principali innovazioni
mili, che comporti la variante al PRG (art. 19 del
T.U., come novellato dal D.Lgs. 302/2002). In al-
1. Il nuovo procedimento
ternativa, l’approvazione del progetto da parte del
Consiglio comunale, può costituire adozione della Il Testo unico in materia di espropriazioni per pub-
variante allo strumento urbanistico. La durata del blica utilità, approvato con D.Lgs. 8 giugno 2001, n.
vincolo è stabilita in 5 anni ed entro tale termine 327, ha un’importanza rilevante per gli enti locali
l’espropriante dichiara la pubblica utilità dell’opera che realizzano opere e interventi per dotare il terri-
mediante emanazione di apposito provvedimento. torio e le popolazione delle infrastrutture necessarie
Diversamente, il vincolo decade e si applica l’art. allo sviluppo sociale ed economico.
9 del T.U. sull’edilizia/attività edilizia nei comuni Il T.U. ha semplificato radicalmente il quadro nor-
sprovvisti di PRG. È considerata illegittima la di- mativo, prevedendo e disciplinando un modello
3860
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
unico di procedimento con una disciplina di ca- 2. L’inquadramento normativo del Testo Unico
rattere generale. L’art. 58 del T.U. ha abrogato 140
Il legislatore delegato ha inteso approntare un testo
disposizioni ed ha esteso l’abrogazione a tutte le
organico, allo scopo di semplificare l’attuale qua-
altre norme di legge e di regolamento previgenti
riguardanti gli atti e i procedimenti volti alla di- dro normativo connotato da un’ampia pluralità di
chiarazione di p.u. o di indifferibilità ed urgenza, procedimenti espropriativi. Da un lato l’entrata in
all’esproprio e all’occupazione d’urgenza, nonché vigore del T.U. è stata più volte rinviata; dall’altra
quelle riguardanti la determinazione dell’indennità il Governo si è reso sensibile alle esigenze indotte
provvisoria e definitiva di espropriazione, la deter- dalla normativa recata dalla “legge obiettivo” (n.
minazione urgente dell’indennità provvisoria, il ri- 443/2001) in materia di infrastrutture ed insedia-
sarcimento del danno per occupazioni senza titolo menti produttivi di interesse nazionale, sempli-
per scopi d’interesse pubblico. ficando le procedure di immissione nel possesso
Ha stabilito nuove disposizioni processuali e di delle aree espropriate da parte dell’amministrazio-
opposizione alla stima ed ha regolato con apposita ne. Con il D.Lgs. 27 dicembre 2002, n. 302 (G.U.
disciplina le occupazioni senza titolo anteriori al 30 22.1.2003, n. 17) il Governo ha posto numerosi e
settembre 1996 e le indennità provvisorie per i sog- notevoli emendamenti alla materia del T.U., razio-
getti già espropriati all’entrata in vigore della legge nalizzando quelle parti divenute di difficile inter-
n. 359/1992. Il procedimento espropriativo è arti- pretazione a causa delle numerose interpretazioni
colato in fasi necessarie ed eventuali. Le prime sono prima intervenute, ma innovando a quello che era
costituite dalle seguenti operazioni: stato lo spirito originario della riforma.
a) apposizione del vincolo preordinato all’espro- Il T.U. in esame contiene, come già detto, sia
prio con la puntuale applicazione nello strumento norme di rango legislativo, sia regolamentare,
urbanistico dell’area sulla quale dovrà realizzarsi che concorrono alla riforma del precedente as-
l’opera pubblica o di p.u.; setto della materia. Con riferimento alle prime,
l’art. 1, c. 3, del d.P.R. 327/2001 stabiliva, nella
b) dichiarazione di p.u. dell’opera; sua originaria formulazione, che “i principi de-
c) determinazione in via provvisoria dell’indennità sumibili dalle disposizioni legislative del presente
di espropriazione; T.U. costituiscono norme fondamentali di riforma
d) emanazione ed esecuzione del decreto di espro- economico-sociale”, riproponendo, in sostanza, il
prio che determina il vero e proprio trasferimento contenuto dell’art. 1, comma 2 della legge 109/94,
del diritto (art. 8 T.U). pur tenuto conto di quanto deciso dalla Corte co-
Le fasi eventuali sono costituite da: stituzionale sul punto.
Con la modifica del titolo V della Costituzione per
a) cessione volontaria del bene; effetto della legge cost. n. 3/2001, alle regioni è at-
b) occupazione preordinata all’esproprio; tribuita una competenza legislativa più vasta, sia di
c) retrocessione. natura concorrente (art. 117, c. 2, Cost.), sia esclusiva
(a carattere residuale ex art. 117, c. 4, Cost.). Nell’at-
La p.u. può essere disposta per la realizzazione di
tuale assetto costituzionale non vi è più il limite
opere pubbliche, o di p.u., o per consentire l’uti-
rappresentato dalle norme fondamentali di riforma
lizzazione da parte della collettività, di beni senza
economico-sociale nei confronti della potestà legisla-
necessità di una loro eventuale modificazione o
tiva esclusiva delle regioni. Tale è il senso della sop-
trasformazione (art. 1, cc. 1 e 2). Tra i vari soggetti
pressione del terzo comma dell’art. 1 del T.U. operata
coinvolti va segnalato il promotore, che è il soggetto
dal D.Lgs. n. 302/2002. È quindi riconosciuta alle re-
pubblico o privato che richiede l’espropriazione. Il
gioni l’attribuzione di spazi d’intervento normativo
beneficiario, in favore del quale è emesso il decreto
autonomi nella disciplina in argomento, con conse-
di esproprio, è colui che acquista la titolarità del di-
guente rottura del monopolio legislativo esercitato
ritto di proprietà sul bene. L’oggetto dell’esproprio
fin qui dallo Stato in materia, in ragione dell’esigenza
è normalmente il diritto di proprietà su un bene
di mantenere un unico procedimento espropriativo
immobile o un diritto relativo a un bene immobile valido su tutto il territorio nazionale. Al riguardo,
(usufrutto, servitù, conduzione, ecc.). l’art. 5 del T.U. n. 327/2001 è stato sostituito dall’art.
1, comma 3, lett. d) del D.Lgs. 302/2002 in cui si è
previsto, tra l’altro, che “Le regioni a statuto ordinario
3861
area X - gli interventi sul territorio
esercitano la potestà legislativa concorrente, in ordine Valore particolare hanno le disposizioni degli artt.
alle espropriazioni strumentali alle materie di propria 4, 5 e 6 che affermano principi nuovi (si veda il
competenza, nel rispetto dei principi fondamentali secondo comma dell’art. 4), affrontano il tema
della legislazione statale nonché dei principi generali dell’ambito applicativo delle norme del T.U. da
dell’ordinamento giuridico desumibili dalle disposizio- parte delle regioni e delle province autonome, di-
ni contenute nel T.U.”. spongono norme organizzative soprattutto per gli
In definitiva, con la riforma del Titolo V della Co- enti locali che hanno il fine di costituire strutture,
stituzione vi è stata una radicale inversione dei singole od associate, responsabili delle procedu-
principi costituzionali in tema di potestà legislativa, re espropriative, che siano dotate delle necessarie
stabilendosi il passaggio dalla potestà legislativa re- competenze e specializzazioni e provvedano alla
gionale concorrente a quella statale (ai sensi dell’art. loro attuazione, con la partecipazione dei proprie-
117, c. 3, Cost.). Se si ritiene che l’espropriazione tari in ogni parte del procedimento, nel rigoroso
rappresenti una materia a sé stante, ai sensi del rispetto della legge, evitando oneri non giustifi-
novellato art. 117 della Cost., la relativa disciplina cati, ritardi nella realizzazione dei programmi di
dovrebbe ritenersi attribuita, ai sensi del quarto opere pubbliche, facendo cessare (o riducendo al
comma, alle Regioni, non essendo prevista né tra le minimo) il contenzioso che così negativamente ha
materie di esclusiva competenza statale, né tra quel- inciso sui rapporti fra enti e cittadini proprietari
la di competenza concorrente tra Stato e Regioni.
dei beni soggetti ad esproprio.
Persino il mancato esercizio della potestà legislativa
Di fronte al crescente manifestarsi in passato della
da parte delle Regioni nelle materie residuali deter-
tendenza alle occupazioni di urgenza e al conse-
mina un rinvio alle norme vigenti che disciplinano
guente aumento del contenzioso e agli elevati co-
la stessa materia. Pertanto, ogni interferenza da par-
sti del risarcimento, la giurisprudenza ha elaborato
te dello Stato a carattere suppletivo deve ritenersi
una teoria in grado di legittimare il comportamen-
indebita e in lesione dell’autonomia regionale costi-
to dell’amministrazione. Dopo la sentenza delle
tuzionalmente garantita.
SS.UU. della Corte di Cassazione n. 1464 del 1983
Nel regime del nuovo art. 117 Cost., la potestà le-
che ha sancito l’applicabilità dell’istituto dell’occu-
gislativa dello Stato resta limitata alle materie stru-
pazione acquisitiva (o accessione invertita, ai sensi
mentali a quelle espressamente indicate al secondo
dell’art. 938 del Cod. civ.) ai casi di espropriazione
comma, mentre le Regioni sono competenti a legi-
senza titolo da parte dell’amministrazione, si è am-
ferare in tutte le materie soggette alla legislazione
messo che la realizzazione di un’opera pubblica in
concorrente, salvo che per la determinazione dei
aree appartenenti ai privati sia di per sé sufficiente
principi fondamentali (materia riservata allo Stato)
ad estinguere il diritto di proprietà sul suolo in capo
nonché in tutte le materie non espressamente con-
al legittimo titolare. Si è potuto affermare che le P.A.
template dall’art. 117, con il solo limite del rispetto
della Costituzione, dell’ordinamento comunitario e sono legittimate ad acquisire la proprietà di beni
degli obblighi internazionali. appartenenti a privati sulla sola base di fatti illeciti
dalle stesse posti in essere (Varrone). Successiva-
mente, l’art. 5-bis del D.L. n. 333/1992 ha ridotto nei
3. Le linee-guida della nuova disciplina
casi innanzi enunciati la misura del risarcimento da
Il primo titolo, composto di sette articoli, definisce corrispondere al privato ad una somma non dissi-
l’oggetto del provvedimento, i soggetti del proce- mile a quella corrispondente all’indennizzo per l’e-
dimento di espropriazione, individua i beni non sproprio (indirettamente disincentivando in molti
espropriabili o espropriabili in casi particolari, pre- casi le amministrazioni ad instaurare procedimenti
cisa l’ambito di applicazione nei confronti delle re- regolari di esproprio). Da ultimo, la Corte costitu-
gioni a statuto ordinario, speciale e delle province zionale, con sentenza del 24 ottobre 2007, ha stabi-
autonome, stabilisce le regole generali sulla compe- lito che in caso di occupazione acquisitiva al privato
tenza e quelle particolari dei Comuni. spetta un ristoro integrale del danno subito corri-
Il carattere essenziale delle sue disposizioni è va- spondente al valore di mercato del bene occupato.
lorizzato dalla loro chiarezza e completezza che Tale prospettiva non è stata condivisa dalla Corte
ne consente l’applicazione secondo l’interpreta- europea dei diritti dell’uomo la quale, nella sentenza
zione che si desume, agevolmente, dal loro signi- del 30 maggio 2000 (Belvedere alberghiera c/Italia),
ficato. ha ritenuto nell’occupazione acquisitiva da parte di
3862
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
una P.A. di un fondo appartenente a privato, sussi- non patrimoniale. Il provvedimento di acquisizio-
stere la violazione dell’art. 1 del primo protocollo ne deve illustrare le circostanze che hanno condotto
della Convenzione dei diritti dell’uomo, a cagione all’indebita utilizzazione dell’area, la data dalla qua-
della intervenuta trasformazione irreversibile di un le essa ha avuto inizio, nonché indicare l’ammon-
fondo privato in un bene pubblico. Ha osservato tare dell’indennizzo di cui è disposto il pagamento
al riguardo che l’evoluzione giurisprudenziale na- entro il termine di 30 giorni. Deve inoltre recare la
zionale aveva condotto a risultati arbitrari, tali da motivazione con riferimento alle “attuali ed eccezio-
privare il privato di una tutela efficace del proprio nali ragioni di interesse pubblico che ne giustificano
diritto, in contrasto con il principio della legalità di l’adozione, valutate comparativamente con i con-
cui al predetto art. 1. Sotto il profilo dell’indennizzo, trapposti interessi privati ed evidenziando l’assenza
la Corte ha stabilito che la migliore forma di ripara- di ragionevoli alternative alla sua adozione”. L’atto è
zione, in applicazione dell’art. 41 della Convenzio- notificato al privato e comporta il passaggio del di-
ne è rappresentata dalla “restitutio in integrum” del ritto di proprietà sotto la condizione sospensiva del
bene, oltre al risarcimento dei danni. pagamento delle somme dovute o del loro deposito.
Anche in ordine al risarcimento dei danni, la Corte Il TAR Lazio (Roma, sez. II bis) con sentenza 2 no-
europea è intervenuta in molte occasioni afferman- vembre 2016 n. 10767, conferma il principio che,
do il principio dell’integrale risarcimento del danno nel caso non sia stato concluso un provvedimen-
(sent. su ricorso n. 68852/01 del 21 dicembre 2006). to espropriativo, il trasferimento della proprietà
Anzi, la Corte stessa è arrivata a sostenere che a essa dell’aera occupata richiede un atto consensuale,
si possa fare subito ricorso - senza rivolgersi previa- ovvero un provvedimento di acquisizione sanante.
mente a giudici nazionali - quando si presuma che In particolare il TAR si richiama alla sentenza del
i giudici italiani non garantiscano l’applicazione Consiglio di Stato, sez. IV, 20 luglio 2016 n. 3255,
delle norme europee (ricorso n. 162/04 del 16 no- con la quale si è confermato che la realizzazione di
vembre 2006). In generale, poi, riconosce a favore un’opera pubblica su un fondo illegittimamente
dell’espropriato una somma commisurata al valore occupato, ovvero legittimamente occupato ma non
di mercato dei terreni con rivalutazione monetaria espropriato nei termini di legge, non è di per sé in
ISTAT ed interessi legali (ricorso n. 30227 del 5 ot- grado di determinare il trasferimento della proprie-
tobre 2006) e addirittura ritiene talvolta ammissibi- tà del bene a favore della Amministrazione. Si trat-
le il ricorso pur se in Italia è intervenuta la prescri- ta, invero, di un mero fatto che non può assurgere
zione (ricorso n. 18791/03 del 6 luglio 2006). a titolo d’acquisto del fondo. L’Amministrazione
Sussistendo determinate circostanze, l’A. può di- può legittimamente apprendere il bene facendo
sporre, con decreto motivato, ma senza particola- uso unicamente dei due strumenti tipici, ossia il
ri formalità, l’occupazione anticipata dei beni da contratto, tramite l’acquisizione del consenso del-
espropriare, salva la successiva emanazione di un la controparte, o il provvedimento, e quindi anche
regolare decreto di esproprio (art. 22-bis del T.U.). in assenza di consenso, ma tramite la riedizione del
In sostanza, è stato reintrodotto il regime dell’occu- procedimento espropriativo con le sue garanzie; a
pazione di urgenza sorto nella prassi e poi divenuto questi due strumenti va aggiunto il possibile ricor-
norma con la legge n. 1/1978, in virtù della quale la so al procedimento espropriativo semplificato, già
P.A. entra in possesso dell’area esproprianda prima previsto dall’articolo 43 del d.p.r. 8 giugno 2001
dell’emanazione del decreto. numero 327 e, successivamente alla sentenza della
L’art. 42-bis del T.U. (introdotto dall’art. 34 del D.L. Corte costituzionale numero 293 del 2010, che ne
n. 98/2011, conv. dalla legge n. 111/2011) ha dettato ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, nuova-
una disciplina aggiornata dell’originaria acquisizio- mente disciplinato dall’articolo 42 bis dello stesso
ne sanante. Esso prevede che l’autorità che utilizza testo. In tal modo, l’illecita occupazione permane
un immobile per scopi di pubblico interesse, mo- fino al momento della realizzazione di una delle
dificato in assenza di un valido ed efficace provve- due fattispecie legalmente idonee all’acquisto della
dimento di esproprio, o dichiarativo della pubblica proprietà, indipendentemente dal fatto che questo
utilità, può disporre con provvedimento che esso sia evento avvenga consensualmente o d’autorità...”.
acquisito, non retroattivamente al suo patrimonio La Corte costituzionale, già con sentenza del 6 luglio
indisponibile e che al proprietario sia corrisposto 1966, n. 90, aveva stabilito che il trasferimento coat-
un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e tivo del diritto deve risultare “indispensabile per far
3863
area X - gli interventi sul territorio
fronte ai bisogni che, pure se destinati a concretizzarsi Malta e 23 settembre 2014, Valle Pierimpié società
in futuro, o a essere soddisfatti soltanto con il decorso agricola s.p.a. contro Italia).
del tempo, presentino tuttavia fin dal momento attua-
le quel sufficiente punto di concretezza che valga a far
considerare necessario e tempestivo il sacrificio della Cap. II
proprietà privata nell’ora presente”. Ma presuppone Il Testo unico commentato
anche un’apprezzabile “proporzionalità” tra l’inte-
resse di pubblica utilità perseguito e lo strumento Si riportano e si commentano (con carattere corsivo)
prescelto, costituito dal trasferimento coattivo. le singole norme del T.U.
Nella sentenza n. 90 del 23.03.2016, la Corte Costi-
tuzionale ha ribadito che «l’indennizzo assicurato Tit. I - Oggetto ed Ambito di Applicazione
all’espropriato dall’art. 42, terzo comma, Cost., se del Testo Unico
non deve costituire una integrale riparazione per Art. 1 (L) - Oggetto
la perdita subita - in quanto occorre coordinare il 1. Il presente T.U. disciplina l’espropriazione, anche
diritto del privato con l’interesse generale che l’e- a favore di privati, dei beni immobili o di diritti relativi
spropriazione mira a realizzare - non può essere, ad immobili per l’esecuzione di opere pubbliche o di
tuttavia, fissato in una misura irrisoria o mera- pubblica utilità. (L)
mente simbolica, ma deve rappresentare un serio 2. Si considera opera pubblica o di pubblica utilità
ristoro» (ex multis, sentenza n. 181 del 2011, riba- anche la realizzazione degli interventi necessari per
dita dalla sentenza n. 187 del 2014), sulla base del l’utilizzazione da parte della collettività di beni o di
terreni, o di un loro insieme, di cui non è prevista la
«valore del bene in relazione alle sue caratteristi-
materiale modificazione o trasformazione. (L)
che essenziali, fatte palesi dalla potenziale utilizza-
3. Abrogato dal D.Lgs. n. 302/2002.
zione economica di esso, secondo legge» (sentenza 4. Le norme del presente Testo unico non possono
n. 5 del 1980). essere derogate, modificate o abrogate se non per
Esclusa, quindi, la necessaria coincidenza tra valo- dichiarazione espressa, con specifico riferimento a
re di mercato e indennità espropriativa, resta fer- singole disposizioni. (L)
mo che «il punto di riferimento per determinare La nuova normativa riproduce sostanzialmente il paradigma
l’indennità di espropriazione deve essere il valore già utilizzato dalla celebre legge del 1865, in cui sono presenti
di mercato (o venale) del bene ablato» (sentenza tre fasi del procedimento ablatorio consistenti sommariamen-
n. 348 del 2007; sent. n. 216 del 1990 e n. 231 del te: a) nell’imposizione del vincolo preordinato all’esproprio; b)
1984), in modo da assicurare un ristoro economico nella dichiarazione di pubblica utilità e c) nell’emanazione del
che abbia un «ragionevole legame» con tale valore decreto di esproprio (Titolo I del D.P.R. 327/2001).
(sentenza n. 338 del 2011). L’art. 1 definisce l’ambito oggettivo di applicazione del Testo
Analoghi principi sono stati fissati dalla Corte eu- unico. Sono state previste le espropriazioni di beni immobili
ropea dei diritti dell’uomo, nell’interpretazione avendo la legge delega fatto riferimento alle espropriazioni
dell’art. 1 del Protocollo addizionale alla CEDU, che immobiliari. Il comma 1 comprende nella disciplina del T.U.
garantisce a ogni persona fisica e giuridica la pro- sia l’espropriazione di beni, sia quella di diritti. L’espressione
tezione della proprietà. Secondo la Corte europea, “diritti” comprende nell’oggetto dell’esproprio oltre che il
la citata previsione convenzionale, pur non garan- diritto di proprietà anche i diritti reali minori (diritto di
tendo il diritto a un pieno indennizzo in tutte le servitù, ecc.) ovvero i diritti reali di godimento (C.d.S., Ad.
Plen. 18 luglio 1983, n. 21).
circostanze - «poiché legittimi obiettivi di “pubblica
utilità” possono esigere un rimborso inferiore al pieno Il comma 2 chiarisce che sono disciplinate dal T.U. anche le
valore venale» (da ultimo, sentenza 14 aprile 2015, e. per interventi diversi dalle opere pubbliche o di pubblica
Chinnici contro Italia) -, impone che le modalità di utilità,che hanno per fine l’utilizzazione da parte della col-
lettività di beni o terreni di cui non è prevista la materiale
indennizzo previste dalla legislazione interna con-
modificazione o trasformazione (beni di rilievo culturale,
sentano la corresponsione «di una somma ragione-
aree destinate a verde pubblico). Il comma 4 comprende la
volmente correlata al valore del bene», senza la quale “norma di salvaguardia” che ha il fine di preservare il T.U.
«una privazione di proprietà costituisce normalmente da modifiche od abrogazioni tacite, come previsto dall’art.
una sproporzionata interferenza» (Grande Camera, 1, c. 3, del T.U. n. 267/2000. Da rilevare che nelle zone de-
sentenza 29 marzo 2006, Scordino contro Italia, poi stinate da PRG a verde agricolo si possono legittimamente
ribadita, ad esempio, dalle sentenze Chinnici contro realizzare impianti produttivi (C.d.S., Sez. V, sent. del 18
Italia, citata, 6 novembre 2014, Azzopardi contro settembre 2007).
3864
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
Art. 2 (L) - Principio di legalità dell’azione ammini- copia degli atti in suo possesso utili a ricostruire le
strativa vicende dell’immobile (L).
1. L’espropriazione dei beni immobili o di diritti La definizione dei soggetti ricorrenti, a seconda dei casi, nei
relativi ad immobili di cui all’art. 1 può essere di- procedimenti di espropriazione, consente l’interpretazione
sposta nei soli casi previsti dalle leggi e dai rego- univoca delle posizioni agli stessi relative, previste dal T.U.,
lamenti. (L) alla quale attenersi nell’applicazione della normativa.
2. I procedimenti di cui al presente T.U. si ispirano Per “espropriato” s’intende il soggetto, privato o pubblico,
ai principi di economicità, di efficacia, di efficienza, titolare del diritto espropriato. L’art. 16, comma 2, del T.U.
di pubblicità e di semplificazione dell’azione ammi- stabilisce che in ogni caso lo schema dell’atto di approva-
nistrativa. (L) zione del progetto deve descrivere i beni da espropriare e
L’art. 2 conferma la rilevanza per i procedimenti espropria- indicare i nomi dei proprietari iscritti nei registri catastali.
tivi del principio di legalità e dell’osservanza dei principi In merito al piano parcellare di esproprio l’art. 33 del
generali dell’azione amministrativa, comprendendo, con regolamento sui LL.PP. n. 554/1999 - ora art. 31, D.P.R.
quelli di economicità, efficacia ed efficienza, i principi di 5 ottobre 2010, n. 207 - stabilisce che lo stesso deve essere
pubblicità e di semplificazione ai quali deve ispirarsi ed corredato dell’elenco delle ditte che in catasto risultano
attenersi l’attività dei soggetti che promuovono ed attuano proprietarie dell’immobile da espropriare, da asservire od
le espropriazioni richiamandosi a quanto prevede l’art. 1 occupare temporaneamente. I termini finali dei lavori e
della legge n. 241/1990. delle espropriazioni devono essere necessariamente indicati
Secondo il principio di legalità, l’espropriazioni di beni immo- e contenuti nel primo atto in cui si concreta il potere di
bili o di diritti relativi ad immobili può essere disposta solo nei espropriazione; cioè, nel caso di dichiarazione implicita
casi previsti dal T.U. e dalla legislazione speciale. nell’approvazione del progetto, nella relativa delibera
(C.d.S., IV, n. 3040/2003).
Art. 3 (L) - Definizioni Inoltre, l’indicazione dei termini d’inizio e di compimento dei
1. Ai fini del presente Testo unico: lavori e dell’espropriazione svolge una funzione garantistica,
nel senso che costituisce la riprova dell’attualità dell’interesse
a) per “espropriato”, si intende il soggetto, pubblico o
pubblico che si vuole soddisfare e della serietà ed effettività
privato, titolare del diritto espropriato;
del relativo rapporto. Pertanto, i termini stessi vanno indicati
b) per “autorità espropriante”, si intende l’autorità anche quando la p.u. dell’opera derivi direttamente dalla legge
amministrativa titolare del potere di espropriare e (C.d.S., giurisprudenza non costante).
che cura il relativo procedimento, ovvero il sogget-
to privato, al quale sia stato attribuito tale potere, in Nel primo comma aggiunto si dispone l’effettuazione delle
base ad una norma; comunicazioni del procedimento al proprietario effettivo
se noto o accertato all’autorità espropriante, in luogo del
c) per “beneficiario dell’espropriazione”, si intende il proprietario risultante dai registri catastali. L’obbligo im-
soggetto, pubblico o privato, in cui favore è emesso posto con il terzo comma al proprietario catastale consente
il decreto di esproprio; l’individuazione, fin dall’inizio, del proprietario effettivo,
d) per “promotore dell’espropriazione” s’intende il semplifica il procedimento e assicura la partecipazione del
soggetto, pubblico o privato, che chiede l’espropria- diretto interessato.
zione. (L) Secondo il Cons. Stato, Sez. IV, 4 febbraio 2014, n. 8, ai sensi
2. Tutti gli atti della procedura espropriativa, ivi inclu- dell’art. 3, comma 2, del d.P.R. n. 327/2001, tutti gli atti del-
se le comunicazioni ed il decreto di esproprio, sono la procedura espropriativa, ivi incluse le comunicazioni ed il
disposti nei confronti del soggetto che risulti proprie- decreto di esproprio, sono disposti nei confronti del soggetto
tario secondo i registri catastali, salvo che l’autorità che risulti proprietario secondo i registri catastali, salvo che
espropriante non abbia avuto notizia della pendenza l’autorità espropriante non abbia tempestiva notizia dell’e-
della procedura espropriativa dopo la comunicazio- ventuale diverso proprietario effettivo.
ne dell’indennità provvisoria al soggetto che risulti La conoscenza dell’eventuale diverso proprietario effettivo
proprietario secondo i registri catastali, il proprietario deve essere certa e non solo astrattamente desumibile dalla
effettivo può, nei trenta giorni successivi, concordare generica presenza di un atto, prodotto o acquisito in tempi e
l’indennità ai sensi dell’art. 45, comma 2 (L). procedimenti diversi da quello espropriativo.
3. Colui che risulta proprietario secondo i registri
catastali e riceve la notificazione o comunicazione L’onere della prova della conoscenza dell’eventuale diverso
di atti del procedimento espropriativo, ove non sia proprietario effettivo grava su chi eccepisce l’illegittimità del-
più proprietario, è tenuto a comunicarlo all’ammini- le comunicazioni effettuate al proprietario “catastale”.
strazione procedente entro trenta giorni dalla prima Il certificato di destinazione urbanistica redatto dal pubblico
notificazione, indicando altresì, ove ne sia a cono- ufficiale è atto meramente dichiarativo e non costitutivo degli
scenza, il nuovo proprietario, o comunque fornendo effetti giuridici che da esso risultano, effetti che discendono, in-
3865
area X - gli interventi sul territorio
vece, da precedenti provvedimenti, i quali hanno determinato pronuncia di sdemanializzazione: si ricordano, per le province
la situazione giuridica acclarata con il certificato. Se ne desume ed i comuni, le disposizioni dell’art. 824 che comprendono
che tale atto non ha natura provvedimentale ed è sprovvisto di nei beni soggetti al regime del demanio pubblico i cimiteri
concreta lesività e, dunque, non è suscettibile di impugnazio- ed i mercati.
ne. Pertanto, la domanda di risarcimento del danno derivante Il secondo comma stabilisce che i beni patrimoniali indispo-
dal rilascio di un certificato urbanistico errato non rientra nella nibili sono espropriabili solo per perseguire un interesse pub-
giurisdizione del giudice amministrativo bensì in quella del giu- blico di rilievo superiore a quello realizzato con la precedente
dice ordinario, integrandosi una fattispecie di illecito extracon- destinazione. La disposizione è stata formulata tenendo conto
trattuale conseguente alla diffusione di informazioni inesatte, in dell’orientamento giurisprudenziale secondo il quale i beni ap-
carenza di spendita di potere amministrativo. partenenti al patrimonio indisponibile dello Stato e degli altri
enti pubblici possono essere espropriati per il perseguimento
Art. 4 (L) - Beni non espropriabili o espropriabili in di un interesse pubblico superiore rispetto a quello soddisfatto
casi particolari dall’attuale destinazione (C.d.S., IV, 29 aprile 1977, n. 439). È
1. I beni appartenenti al demanio pubblico non pos- stato affermato che l’Amministrazione pubblica può procedere
sono essere espropriati fino a quando non ne viene alla espropriazione di un bene di sua proprietà quando sullo
pronunciata la sdemanializzazione. (L) stesso esiste un diritto personale di godimento da parte di un
2. I beni appartenenti al patrimonio indisponibile terzo (C.d.S., IV, 31 luglio 2000, n. 4238).
dello Stato e degli altri enti pubblici possono essere Secondo il Consiglio di Stato (sez. IV, 28 aprile 2008, n.
espropriati per perseguire un interesse pubblico di 1902) la sopravvenienza del provvedimento di acquisizione
rilievo superiore a quello soddisfatto con la prece- al patrimonio indisponibile del Comune, in pendenza del
dente destinazione. (L) giudizio di appello alla sentenza impugnata, si inserisce
3. I beni descritti dagli artt. 13, 14, 15 e 16 del- nel procedimento ablativo con autonoma valenza lesiva
la legge 27 maggio 1929, n. 810, non possono della posizione degli istanti. Ciò determina la caducazione
essere espropriati se non vi è il previo accordo dell’interesse processuale degli appellanti, relativamente ai
con la Santa Sede (così modificato dal D.Lgs. n. quali una ipotetica definizione positiva alla controversia
302/2002). (L) azionata sarebbe assolutamente priva di concreta utilità,
4. Gli edifici aperti al culto non possono essere restando in ogni caso intangibili gli effetti della sopravve-
espropriati se non per gravi ragioni previo accordo nuta determinazione del Comune, ove non autonomamente
(così modif. dal D.Lgs. n. 302/2002): impugnata con separato ricorso.
a) con la competente autorità ecclesiastica, se aperti
al culto cattolico; Art. 5 (L) - Ambito di applicazione nei confronti del-
b) con l’Unione delle Chiese cristiane, se aperti al le Regioni e delle Province autonome di Trento e di
culto pubblico avventista; Bolzano
c) con il presidente delle Assemblee di Dio in Italia, 1. Le Regioni a statuto ordinario esercitano la potestà
se aperti al culto pubblico delle chiese ad esse as- legislativa concorrente, in ordine alle espropriazioni
sociate; strumentali alle materie di propria competenza, nel
rispetto dei principi fondamentali della legislazione
d) con l’Unione delle Comunità ebraiche italiane, se
statale nonché dei principi generali dell’ordinamento
destinati all’esercizio pubblico del culto ebraico;
giuridico desumibili dalle disposizioni contenute nel
e) con l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia, Testo unico. (L)
se aperti al culto pubblico delle chiese che ne fac- 2. Le Regioni a statuto speciale, nonché le Provin-
ciano parte; ce autonome di Trento e di Bolzano esercitano la
f) con il Decano della Chiesa evangelica luterana in propria potestà legislativa esclusiva in materia di
Italia con l’organo responsabile della comunità inte- espropriazione per pubblica utilità nel rispetto dei
ressata, se aperti al culto della medesima Chiesa; rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione,
g) col rappresentante di ogni altra confessione reli- anche con riferimento alle disposizioni del titolo V,
giosa, nei casi previsti dalla legge. (L) parte seconda, della Cost. per le parti in cui preve-
dono forme di autonomia più ampie rispetto a quelle
5. Si applicano le regole sull’espropriazione dettate dal già attribuite (L).
diritto internazionale generalmente riconosciuto e da 3. Le disposizioni del testo unico operano diretta-
trattati internazionali cui l’Italia aderisce. (L) mente nei riguardi delle Regioni fino a quando esse
L’art. 4 tiene conto della complessa normativa vigente in non esercitano la propria potestà legislativa in ma-
materia di beni non espropriabili od espropriabili in casi teria, nel rispetto delle disposizioni di cui ai commi
particolari e dei principali orientamenti della giurisprudenza 1 e 2. La Regione Trentino-Alto Adige e le province
Il primo comma considera non espropriabili i beni demaniali, autonome di Trento e Bolzano adeguano la propria
regolati dagli artt. 822, 823 e 824 del C.C., fino all’eventuale legislazione ai sensi degli articoli 4 e 8 dello statuto
3866
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
di cui al D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670, e dell’art. 2 Secondo la prevalente dottrina e giurisprudenza la compe-
del D.Lgs. 16 marzo 1992, n. 266 (L). tenza regionale si basa sul criterio dell’interesse regionale
4. Nell’ambito delle funzioni amministrative confe- dell’opera o comunque dell’intervento cui l’espropriazione
rite dallo Stato alle Regioni e alle Province auto- è strumentale (De Nictolis). Sul punto si veda anche l’art.
nome di Trento e di Bolzano ai sensi delle leggi 6, comma 1.
vigenti rientrano anche quelle concernenti i pro-
cedimenti di espropriazione per pubblica utilità e Art. 6 (L-R) - Regole generali sulla competenza
quelli concernenti la materiale acquisizione delle 1. L’autorità competente alla realizzazione di un’ope-
aree. (L) ra pubblica o di pubblica utilità è anche competente
La definizione dell’ambito di applicazione del T.U. nei all’emanazione degli atti del procedimento espro-
confronti delle regioni, a statuto ordinario e speciale, e priativo che si renda necessario. (L)
delle province autonome di Trento e Bolzano costituisce 2. Le amministrazioni statali, le Regioni, le Provin-
l’oggetto dell’art. 5 nella cui redazione è stato tenuto ce, i Comuni e gli altri enti pubblici individuano ed
conto di quanto hanno disposto l’art. 20, c. 2, della legge organizzano l’ufficio per le espropriazioni, ovvero
n. 59/1997, modificato dalla legge n. 340 del 2000 e l’art. attribuiscono i relativi poteri ad un ufficio già esi-
7, c. 7, della stessa legge n. 340, secondo i quali le leggi stente. (L)
annuali di semplificazione operano direttamente e trovano 3. Le Regioni a statuto speciale o a statuto ordina-
applicazione nei riguardi delle regioni fino al momento rio e le Province autonome di Trento e di Bolzano
che le stesse non abbiano legiferato in materia adeguando emanano tutti gli atti dei procedimenti espropriativi
i rispettivi ordinamenti ai principi ed alle norme fonda- strumentali alla cura degli interessi da esse gestiti,
mentali contenute nelle leggi predette. anche nel caso di delega di funzioni statali. (L)
4. Gli enti locali possono istituire un ufficio comune
Occorre tener conto di quanto ha stabilito la legge n. 3/2001,
per le espropriazioni e possono costituirsi in con-
modificando il titolo V della Costituzione e delle competenze
in materia di competenze legislative e di esercizio di funzioni sorzio o in un’altra forma associativa prevista dalla
stabilite dai nuovi artt. 114, 117 e 118, nonché di quanto sarà legge. (L)
disposto dalle leggi di adeguamento alla riforma costituzionale 5. All’ufficio per le espropriazioni è preposto un diri-
dell’ordinamento della Repubblica. gente o, in sua mancanza, il dipendente con la qua-
lifica più elevata. (R)
Il comma 1 nel definire l’ambito applicativo nei riguardi 6. Per ciascun procedimento è designato un respon-
delle regioni a statuto ordinario, ha tenuto conto che l’e- sabile che dirige, coordina e cura tutte le operazio-
spropriazione è materia “strumentale” alle norme relative ni e gli atti del procedimento, anche avvalendosi
alle opere pubbliche ed all’urbanistica. Le regioni a statuto
dell’ausilio di tecnici. (R)
ordinario, per le materie nelle quali hanno competenza
7. Il dirigente dell’ufficio per le espropriazioni emana
legislativa concorrente ex art. 117 Cost., hanno anche la
ogni provvedimento conclusivo del procedimento, o
medesima competenza in relazione alle espropriazioni. La
di singole fasi di esso, anche se non predisposto dal
potestà legislativa concorrente è esercitata nel rispetto dei
responsabile del procedimento. (L)
principi generali dell’ordinamento giuridico e dei principi
8. Se l’opera pubblica o di pubblica utilità va realiz-
fondamentali della legislazione statale: in questa materia
zata da un concessionario, o contraente generale,
le regioni possono legiferare nel rispetto dei principi fonda-
l’amministrazione titolare del potere espropriati-
mentali e generali desumibili dal T.U.
vo può delegare, in tutto o in parte, i propri poteri
È riconosciuto in sostanza un principio di strumentalità, espropriativi, determinando chiaramente l’ambito
della legislazione in materia di espropriazione rispetto alle della delega nella concessione o nell’atto di affida-
materie attribuite alla competenza legislativa regionale, pe- mento, i cui estremi vanno specificati in ogni atto
raltro già riconosciuto dalla giurisprudenza (Cons. di Stato, del procedimento espropriativo. A questo scopo i
IV, 5.6.1995, n. 415). soggetti privati cui sono attribuiti per legge o per
La strumentalità dell’espropriazione produce la conseguenza delega poteri espropriativi, possono avvalersi di
che nel regime del nuovo art. 117 Cost. la potestà legislativa società controllata. I soggetti privati possono altre-
dello Stato resta circoscritta alle espropriazioni strumentali alle sì avvalersi di società di servizi ai fini delle attività
materie espressamente indicate al secondo comma; le Regioni preparatorie. (L)
a statuto ordinario sono competenti a legiferare in tutte le 9. Per le espropriazioni finalizzate alla realizzazione
materie soggette alla legislazione concorrente, salvo che per la di opere private, l’autorità espropriante è l’Ente che
determinazione dei principi fondamentali (attività riservata emana il provvedimento dal quale deriva la dichiara-
allo Stato), nonché in tutte le materie non espressamente zione di pubblica utilità. (L)
contemplate dall’art. 117 Cost., salvi i limiti derivanti dal L’espropriazione è un’attività “strumentale alle opere ed
rispetto della Costituzione, dell’ordinamento comunitario e agli interventi ai quali è preordinata l’acquisizione dei
degli obblighi internazionali. beni”.
3867
area X - gli interventi sul territorio
Il comma 1 dell’art. 6 stabilisce che il procedimento espro- zioni in contrasto con la destinazione di zona o ab-
priativo è di competenza dell’ente che realizza l’opera o biano carattere provvisorio, a seguito dell’approva-
l’intervento. zione del piano regolatore generale, per consentirne
Il comma 2, tenuto conto delle norme relative alla dirigenza l’ordinata attuazione nelle zone di espansione;
ed al responsabile del procedimento, dispone che presso cia- b) l’immobile al quale va incorporata un’area inserita
scun ente (che sia competente per le procedure espropriative) in un piano particolareggiato e non utilizzata, quan-
deve essere istituito un ufficio preposto alle espropriazioni. do il suo proprietario non intenda acquistarla o non
Le competenze possono essere attribuite anche ad un ufficio comunichi le proprie determinazioni, entro il termine
esistente, che deve essere specificatamente individuato e di sessanta giorni, decorrente dalla ricezione di un
responsabilizzato. In tal modo viene instaurato un sistema avviso del dirigente dell’ufficio per le espropriazioni;
“simmetrico” finalizzato a razionalizzare le attività e i tempi c) gli immobili necessari per delimitare le aree fab-
del procedimento espropriativo Per gli enti locali si applicano bricabili e per attuare il piano regolatore, nel caso di
le disposizioni del T.U. n. 267/2000 relative al regolamento mancato accordo tra i proprietari del comprensorio;
dell’ordinamento degli uffici e servizi, di cui al terzo comma
d) le aree inedificate e le costruzioni da trasformare
dell’art. 48.
secondo speciali prescrizioni, quando decorre inu-
All’Ufficio è preposto un dirigente o, in mancanza di dirigenti, tilmente il termine, non inferiore a novanta giorni,
il funzionario più elevato di grado. Per ciascun procedimento fissato nell’atto determinativo della formazione del
espropriativo è nominato un responsabile di tutte le operazioni consorzio, notificato ai proprietari interessati. (L)
e atti del procedimento, se necessario avvalendosi dell’ausilio
di tecnici. Oltre alle normali competenze dei comuni, indicate in linea
generale dall’art. 6, sono specificate ulteriori particolari com-
La competenza ad adottare il decreto di espropriazione,
petenze di detti enti, previste dagli artt. 18, 21, 22 e 23 della
provvedimento conclusivo del procedimento è attribuita
legge urbanistica 17 agosto 1942, n. 1150. Da tali articoli sono
al dirigente dell’ufficio per le espropriazioni od al respon-
state tratte le norme riguardanti la materia espropriativa,
sabile dello stesso, che adottano i provvedimenti dell’ente
restando le disposizioni relative alla pianificazione urbanistica
con rilevanza esterna, così come previsto per gli enti locali
in vigore fino all’applicazione del T.U. alla stessa relativo,
dagli artt. 107 e 109 del T.U. n. 267/2000. La competenza ad
previsto dalla legge n. 50/1999 con decorrenza 1° luglio 2003.
emanare gli atti del procedimento espropriativo è dell’Am-
ministrazione. Essa può delegare, in tutto od in parte, i Il Comune può disporre, nei casi e con le procedure previste
poteri relativi al concessionario o al contraente generale dalla legge, per la realizzazione di opere pubbliche, di immobili
determinando nella concessione, chiaramente, l’ambito compresi entro i confini del proprio territorio al di fuori del
della delega. In ogni atto del procedimento effettuato dal quale la procedura espropriativa è illegittima (C.d.S., IV, 30
concessionario devono essere indicati gli estremi dell’atto aprile 1991, n. 331).
di concessione e della delega.
Tit. II - Le disposizioni generali
Va rilevato che il nuovo art. 117 Cost. non comprende più
gli acquedotti e i lavori pubblici tra le materie riservate alla Capo I - Identificazione delle fasi che precedono
competenza esclusiva dello Stato, ovvero concorrente tra il decreto d’esproprio
Stato e Regioni, mentre la viabilità è stata sostituita dalle Art. 8 (L) - Le fasi del procedimento espropriativo
“grandi reti di trasporto e di navigazione” nell’ambito delle 1. Il decreto di esproprio può essere emanato qua-
materie di competenza concorrente di cui al terzo comma. In lora:
assenza di riferimenti normativi espressi è difficile sostenere
a) l’opera da realizzare sia prevista nello strumento
che lo Stato sia tuttora titolare di una potestà legislativa
urbanistico generale, o in un atto di natura ed effica-
esclusiva, ovvero concorrente con le Regioni in materia di
cia equivalente, e sul bene da espropriare sia stato
lavori pubblici ed espropriazioni di interesse rispettivamente
apposto il vincolo preordinato all’esproprio;
nazionale o regionale. La modifica dell’art. 117 Cost. fa ri-
tenere in linea di principio che le Regioni siano competenti b) vi sia stata la dichiarazione di pubblica utilità;
a legiferare sulle espropriazioni da realizzarsi nell’ambito c) sia stata determinata, anche se in via provvisoria,
del proprio territorio, senza che rilevi l’interesse regionale o l’indennità di esproprio. (L)
nazionale dell’opera.
Sono affermati esplicitamente i principi basilari, già presenti
Per la realizzazione di opere private l’autorità espropriante nell’ordinamento, delle fasi del procedimento espropriativo,
è l’ente che emana il provvedimento dal quale deriva la esposti in modo “didascalico”, per guidare nel modo più
dichiarazione di p.u. efficace l’attività dei soggetti allo stesso preposti. E’ chia-
rito che il vincolo preordinato all’esproprio costituisce il
Art. 7 (L) - Competenze particolari dei Comuni presupposto fondamentale per l’ablazione della proprietà
1. Il Comune può espropriare: immobiliare. È confermata la inderogabile necessità della
a) le aree inedificate e quelle su cui vi siano costru- dichiarazione di p.u.
3868
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
Deve essere determinata, anche se in via provvisoria, l’in- solo il termine per emanare il decreto di esproprio; si tratta
dennità di esproprio. Sono queste le condizioni indispensabili peraltro di contenuto non essenziale, perché in difetto si ap-
per l’emanazione del decreto di esproprio. Il nuovo modello plica il termine legale. Ne consegue che nella nuova discipli-
normativo presenta una aporia, in quanto mentre una valida na la dichiarazione di pubblica utilità non è né illegittima,
dichiarazione di p.u. continua a costituire il presupposto del né radicalmente nulla, se non reca l’indicazione dei termini
decreto di esproprio, dal momento che questo atto può essere suddetti.
emanato solo se “vi sia stata la dichiarazione di pubblica
utilità”, essa non è più configurabile come fase autonoma Capo II - La fase della sottoposizione del bene al
in senso proprio del procedimento espropriativo. Si tratta di vincolo preordinato di esproprio
evidente contraddizione in presenza della generalizzazione di
Art. 9 (L) - Vincoli derivanti da piani urbanistici
un modello incardinato sulla “dichiarazione implicita”, ove
1. Un bene è sottoposto al vincolo preordinato all’e-
sono considerati solo atti che comportano la dichiarazione di
sproprio quando diventa efficace l’atto di approva-
p.u. quale ulteriore effetto dichiarativo rispetto a quello tipico
zione del piano urbanistico generale, ovvero una sua
di ciascuno di essi. È noto che la “dichiarazione implicita” si
variante, che prevede la realizzazione di un opera
ha quando sia stato adottato:
pubblica o di pubblica utilità. (L)
a) l’atto di approvazione del progetto definitivo dell’opera 2. Il vincolo preordinato all’esproprio ha la durata di
pubblica; cinque anni. Entro tale termine, può essere emanato
b) o di un piano c.d. attuativo di terzo livello (piano parti- il provvedimento che comporta la dichiarazione di
colareggiato, di lottizzazione, di recupero, di ricostruzione) pubblica utilità dell’opera. (L)
ovvero del piano di aree destinate a insediamenti produttivi 3. Se non è tempestivamente dichiarata la pubblica
o del piano di zona; utilità dell’opera, il vincolo preordinato all’esproprio
c) o di uno strumento urbanistico anche di settore (ad es., in decade e trova applicazione la disciplina dettata
materia ambientale) o attuativo; dall’art. 9 del Testo unico in materia edilizia approva-
to con D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (così modif. dal
d) l’atto di definizione di una conferenza di servizi o di perfe- D.Lgs. n. 302/2002). (L)
zionamento di un accordo di programma o sia rilasciata una 4. Il vincolo preordinato all’esproprio, dopo la sua de-
concessione, un’autorizzazione o un atto con effetti equiva- cadenza, può essere motivatamente reiterato, con la
lenti, quando la normativa vigente attribuisca ai suddetti atti rinnovazione dei procedimenti previsti al comma 1
l’effetto di dichiarazione di p.u.;
e tenendo conto delle esigenze di soddisfacimento
e) la variante a progetti di opera pubblica o di p.u. che siano degli standard. (L)
già stati approvati in sede di conferenza di servizi, di accordo 5. Nel corso dei cinque anni di durata del vincolo pre-
di programma o di altro atto previsto dall’art. 10; ordinato all’esproprio, il consiglio comunale può mo-
f) una successiva (o successive) variante in corso d’opera (art. tivatamente disporre che siano realizzate sul bene
12 T.U, cc. 1 e 2). vincolato opere pubbliche o di pubblica utilità diverse
da quelle originariamente previste nel piano urbani-
Secondo la Cass., sez. un., 19 dicembre 2011, n. 27285, il
stico generale. In tal caso, se la Regione o l’ente da
provvedimento amministrativo contenente la dichiarazione
questa delegato all’approvazione del piano urbanisti-
di pubblica utilità priva dell’indicazione dei termini per il
co generale non manifesta il proprio dissenso entro il
compimento delle espropriazioni e dell’opera, è radicalmente
termine di novanta giorni, decorrente dalla ricezione
nullo ed inefficace. Ne consegue che in tal caso si verifica una
della delibera del Consiglio comunale e della relativa
situazione di carenza di potere espropriativo, per cui si è in
completa documentazione, si intende approvata la
presenza di un mero comportamento materiale, in nessun
determinazione del Consiglio comunale, che in una
modo ricollegabile ad un esercizio abusivo dei poteri della
successiva seduta ne dispone l’efficacia (così modif.
pubblica amministrazione, sicché spetta al giudice ordinario
dal D.Lgs. n. 302/2002). (L)
la giurisdizione sulla domanda, restitutoria o risarcitoria,
6. Salvo quanto previsto dal comma 5, nulla è inno-
proposta dal privato.
vato in ordine alla normativa statale o regionale sulla
Occorre, però considerare che l’art. 13 di tale t.u. dispone che adozione e sulla approvazione degli strumenti urba-
nel provvedimento che comporta la dichiarazione di pubbli- nistici (così modif. dal D.Lgs. 302/2002). (L)
ca utilità dell’opera può essere stabilito il termine entro il Il vincolo preordinato all’esproprio è condizione essenziale per
quale il decreto di esproprio va emanato. la legittimità del procedimento espropriativo. Un bene è a esso
Se manca l’espressa determinazione del termine, il decreto sottoposto quando diventa efficace l’atto di approvazione del
di esproprio può essere emanato entro il termine di cinque piano urbanistico generale (PRG o P.d.F.), ovvero di una sua
anni, decorrente dalla data in cui diventa efficace l’atto che variante, che prevede la realizzazione dell’opera pubblica o di
dichiara la pubblica utilità dell’opera. Nella nuova discipli- pubblica utilità. La definizione del vincolo stabilisce lo stretto
na non occorre indicare i termini per inizio e ultimazione rapporto intercorrente tra la pianificazione urbanistica ed il
dei lavori, né il termine di inizio delle espropriazioni, ma procedimento espropriativo. È quindi illegittima la delibera
3869
area X - gli interventi sul territorio
comunale di delimitazione degli immobili da espropriare da zonizzazione dell’intero territorio comunale, sì da incidere su
parte di una s.t.u., per violazione degli artt. 9 e 10 del T.U. di una generalità di beni e di soggetti (Cass., I, n. 11729/2003).
senza la previa imposizione del vincolo, dal momento che Spetta al Consiglio comunale l’approvazione del progetto de-
la dichiarazione di p.u. presuppone comunque che sia stato finitivo di o.p., qualora costituiscano variante al PRG, mentre
emanato uno strumento che abbia tale valore (TAR Veneto, non costituiscono motivo di illegittimità dei provvedimenti
I, 9.12.2004, n. 4280). espropriativi o di occupazione d’urgenza l’inesatta o inesisten-
Il vincolo ha la durata di cinque anni ed entro tale termine può te liquidazione della giusta indennità, essendo quest’ultima
essere adottato il provvedimento che comporta la dichiarazio- sganciata da tali atti (C.d.S., IV, 22.9.2003, n. 5395).
ne di pubblica utilità. Se tale dichiarazione non è effettuata
tempestivamente il vincolo decade. Il terzo comma dell’art. 9 Art. 10 (L) - Vincoli derivanti da atti diversi dai piani
richiama, nel caso di decadenza del vincolo, la disciplina del urbanistici generali (articolo così sostituito dal D.Lgs.
T.U. sull’edilizia n. 380/2001. Da rilevare che la Commissione n. 302/2002)
speciale incaricata di redigere lo schema di T.U. aveva proposto 1. Se la realizzazione di un’opera pubblica o di
l’estensione del vincolo fino a 10 anni. Il richiamato T.U. pubblica utilità non è prevista dal piano urbanistico
sull’edilizia ripropone inalterati i contenuti della precedente generale, il vincolo preordinato all’esproprio può es-
disciplina, distinguendo tra il regime delle aree all’interno dei sere disposto, ove espressamente se ne dia atto,
centri abitati e quello delle aree esterne ai centri abitati (per i su richiesta dell’interessato ai sensi dell’articolo 14,
quali ultimi possono esservi interventi di nuova edificazione comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, ovvero
entro i limiti di densità massima fondiaria di 0,03 mc. per su iniziativa dell’amministrazione competente all’ap-
mq.). Sussiste comunque la difficoltà di realizzare un efficace provazione del progetto, mediante una conferenza di
coordinamento tra i due atti normativi. servizi, un accordo di programma, una intesa ovvero
Il vincolo, dopo la sua decadenza, può essere motivatamente un altro atto, anche di natura territoriale, che in base
reiterato, con la rinnovazione del procedimento di previsione alla legislazione vigente comporti la variante al piano
nello strumento urbanistico e tenendo conto delle esigenze di urbanistico. (L)
soddisfacimento degli standard urbanistici. La Corte costitu- 2. Il vincolo può essere altresì disposto, dandosene
zionale, con sentenza 12-20 maggio 1999, n. 179 riferita alla espressamente atto, con il ricorso alla variante sem-
legislazione vigente prima dell’adozione del Testo unico ha ri- plificata al piano urbanistico da realizzare, anche su
tenuto costituzionalmente illegittime le norme che consentono richiesta dell’interessato, con le modalità e secondo le
all’amministrazione di reiterare i vincoli urbanistici scaduti, procedure di cui all’articolo 19, commi 2 e seguenti. (L)
preordinati all’espropriazione o che comportino l’inedifica- 3. Per le opere per le quali sia già intervenuto, in
bilità, senza la previsione di indennizzo (G.U. 26.5.1999, n. conformità alla normativa vigente, uno dei provve-
21). Conforme, decisione del Consiglio di Stato, sez. IV, del dimenti di cui ai commi 1 e 2 prima della data di
26 settembre 2001, n. 5047. entrata in vigore del presente testo unico, il vincolo
si intende apposto, anche qualora non ne sia stato
Nel corso dei cinque anni di durata del vincolo preordinato
dato esplicitamente atto. (L)
all’esproprio il Consiglio comunale può, motivatamente, di-
sporre che siano realizzate sul bene vincolato opere pubbliche Quando la realizzazione di un’opera pubblica non è prevista
o di pubblica utilità diverse da quelle originariamente previste dal piano urbanistico generale, il vincolo preordinato all’e-
dallo strumento urbanistico. sproprio può essere disposto su iniziativa dell’amministrazione
competente all’approvazione del progetto, mediante:
La precedente legislazione consentiva tale variazione con l’ap-
provazione del progetto dell’opera “diversa” che s’intendeva - una conferenza di servizi;
realizzare. Il quinto comma dell’art. 9 prevede l’invio alla - un accordo di programma;
Regione della deliberazione adottata dal Consiglio, completa - un’intesa, o un altro atto, anche di natura territoriale, che
della documentazione connessa. La Regione può manifestare in base alle legislazione vigente comporti la variante al piano
entro 90 giorni il proprio dissenso. Trascorso tale termine, la urbanistico e l’apposizione sul bene del vincolo preordinato
deliberazione s’intende approvata ed il Consiglio comunale, in all’esproprio.
una successiva seduta, ne dispone l’efficacia. Compete quindi
al Consiglio comunale l’adozione di delibera di modifica della Il legislatore ha quindi equiparato la conferenza di servizi,
utilizzazione “pubblica” del bene vincolato e lo stesso Consiglio, gli accordi di programma, le intese e gli atti equivalenti al
nel caso di silenzio-assenso della Regione per decorrenza del piano urbanistico, quanto alla possibilità di imporre vincoli
termine di 90 giorni, deve disporre l’efficacia della delibera- preordinati all’espropriazione. Tale disposizione è destinata
zione adottata. Nell’accertamento della qualità edificatoria ad incidere sulla normativa concernente la pianificazione del
di un’area ai fini dell’indennizzo,in presenza di variante al territorio, dal momento che la giurisprudenza è stata finora
piano regolatore, generale, il carattere conformativo di essa e contraria agli effetti di variante urbanistica di tali istituti (v.
non ablatorio discende solo dai requisiti oggettivi, di natura Cons. di Stato, sent. 3830/2000).
e struttura, che presentano i vincoli in essa contenuti. Tale Il vincolo può essere disposto a condizione che di esso sia dato
carattere è configurabile ove tali vincoli mirino ad una nuova espressamente atto nei documenti sopra indicati.
3870
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
L’accordo di programma è regolato dall’art. 34 del T.U. n. previste dal piano o dal progetto. Allorché il numero
267/2000 il cui quinto comma stabilisce che “ove l’accordo dei destinatari sia superiore a 50, la comunicazione
comporti variazione degli strumenti urbanistici, l’adesione del è effettuata mediante pubblico avviso da affiggere
sindaco allo stesso deve essere ratificata dal Consiglio comunale all’albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono
entro trenta giorni a pena di decadenza”. gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su
Secondo la Cassazione, in materia urbanistica, la scadenza uno o più quotidiani a diffusione nazionale o loca-
del termine quinquennale del vincolo di destinazione di le e, ove istituito, sul sito informatico della Regione
piano preordinato all’esproprio comporta il venir meno o Provincia autonoma nel cui territorio ricadono gli
della disciplina urbanistica e l’applicazione delle norme di immobili da assoggettare al vincolo. L’avviso deve
salvaguardia previste per i comuni sprovvisti di strumenti precisare dove e con quali modalità può essere con-
urbanistici generali (nella specie, art. 4, comma ultimo, legge sultato il piano o progetto. Gli interessati possono
n. 10 del 1977 applicabile “ratione temporis”). formulare entro i successivi trenta giorni osservazio-
ni che vengono valutate dall’autorità espropriante ai
Tuttavia, la situazione d’inedificabilità conseguente alla fini delle definitive determinazioni. (L)
sopravvenuta inefficacia di talune destinazioni di piano 3. La disposizione di cui al comma 2 non si appli-
(cosiddetto “vuoto urbanistico”) è per sua natura provvisoria,
ca ai fini dell’approvazione del progetto preliminare
avendo l’autorità comunale l’obbligo di reiterare il vincolo
delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi ri-
(con previsione di indennizzo) ovvero, in alternativa, di prov-
compresi nei programmi attuativi dell’art. 1, comma
vedere all’integrazione dello strumento pianificatorio divenuto
1 della legge 21 dicembre 2001, n. 443. (L)
parzialmente inoperante, stabilendo la nuova destinazione da
4. Ai fini dell’avviso dell’avvio del procedimento delle
assegnare all’area interessata.
conferenze di servizi in materia di lavori pubblici, si
Qualora la p.a. rimanga inerte, la situazione conseguente non osservano le forme previste dal decreto del Presi-
s’identifica nella compressione del diritto dominicale provo- dente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554. (L)
cata dai vincoli preordinati all’esproprio, né è definibile come 5. Salvo quanto previsto dal comma 2, restano in vi-
espropriazione di valore, attesa la provvisorietà del regime gore le disposizioni vigenti che regolano le modalità
urbanistico di salvaguardia. Ne deriva che nessuna aspettativa di partecipazione del proprietario dell’area e di altri
si crea nel proprietario in ordine al conferimento di particolari interessati nelle fasi di adozione e di approvazione
qualità edificatorie oltre quei limiti o, ancor meno, riguardo degli strumenti urbanistici. (L)
a possibili lottizzazioni. Egli, però, non resta senza tutela nei
confronti dell’inerzia dell’ente territoriale. Egli può, infatti, La disposizione relativa all’avviso d’inizio del procedimento
se vi ha interesse, promuovere gli interventi sostitutivi della di cui all’art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, consente la
Regione, oppure reagire attraverso la procedura di messa in tempestiva e rilevante partecipazione del proprietario del bene,
mora per far accertare l’illegittimità del silenzio. che risulta dai registri catastali, alla procedura di apposizione
del vincolo preordinato all’esproprio.
Solo in caso di persistente inerzia della p.a. può configurarsi
la lesione del bene della vita identificabile nell’interesse alla L’invio dell’avviso non è previsto per l’adozione e l’approva-
certezza circa la possibilità di razionale e adeguata utilizza- zione dello strumento urbanistico generale e della variante
zione della proprietà, con conseguente diritto del privato al generale, atti per i quali la legislazione urbanistica prevede
risarcimento del danno (Cassaz. Civ. Sez. I, 31 marzo 2008, altre forme di partecipazione dei cittadini e dei soggetti inte-
n. 8384). ressati; nel caso di variante per la realizzazione di una singola
opera pubblica l’avviso di inizio del procedimento rispetta
Art. 11 (L-R) - La partecipazione degli interessati (ar- i principi generali sul procedimento amministrativo, senza
ticolo così sostituito dal D.Lgs. n. 302/2002) rallentarne i tempi di attuazione.
1. Al proprietario del bene sul quale si intende ap- Nel caso che il vincolo preordinato all’esproprio consegua
porre il vincolo preordinato all’esproprio, che risulti all’inserimento dell’opera pubblica nel programma trien-
dai registri catastali, va inviato l’avviso dell’avvio del nale dei lavori, al proprietario dell’area deve essere inviato
procedimento: avviso dell’inizio del procedimento di approvazione del
a) nel caso di adozione di una variante al piano re- programma.
golatore per la realizzazione di una singola opera È soppresso il riferimento al proprietario catastale, per effetto
pubblica, almeno venti giorni prima della delibera del di quanto dispone l’art. 3. Sono fissate le modalità per ren-
consiglio comunale; dere effettiva la partecipazione degli interessati con l’avviso
b) nei casi previsti dall’art. 10, comma 1, almeno dell’avvio del procedimento.
venti giorni prima dell’emanazione dell’atto se ciò Ove la procedura di approvazione di un’opera viaria e di oc-
risulti compatibile con le esigenze di celerità del pro- cupazione d’urgenza di un immobile riguardi più destinatari,
cedimento (L). ai sensi dell’art. 11 comma 2, T.U. delle disposizioni legislative
2. L’avviso di avvio del procedimento è comunica- e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica
to personalmente agli interessati alle singole opere utilità (D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327), la comunicazione di
3871
area X - gli interventi sul territorio
avvio del procedimento è effettuata mediante pubblico avviso, Capo III - La fase della dichiarazione
da affiggere all’albo pretorio dei Comuni nel cui territorio di pubblica utilità
ricadono gli immobili da assoggettare a vincolo, nonché su uno Sezione I - Disposizioni sul procedimento
o più quotidiani a diffusione nazionale e locale e, ove istituito,
sul sito informatico della Regione o Provincia autonoma nel Art. 12 (L-R) - Gli atti che comportano la dichiara-
cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare a vincolo zione di pubblica utilità (articolo così sostituito dal
(TAR Campania, Sez. V, 5.12.2007, n. 15789). D.Lgs. n. 302/2002)
1. La dichiarazione di pubblica utilità si intende di-
La Corte costituzionale è intervenuta (sent. n. 24 del 23/30
sposta:
gennaio 2009) a sancire l’illegittimità dell’art. 3 del D.L. n.
300/2006, convertito dalla legge n. 1/2007 in quanto sancisce a) quando l’autorità espropriante approva a tale fine
l’efficacia degli accordi indennitari (per interventi su zone il progetto definivo dell’opera pubblica o di pubblica
terremotate di cui alla legge n. 219/1981), a prescindere dall’e- utilità, ovvero quando sono approvati il piano parti-
manazione del decreto di espropriazione. Si è sostenuto che colareggiato, il piano di lottizzazione, il piano di recu-
l’intervento legislativo diretto a regolare situazioni pregresse è pero, il piano di ricostruzione, il piano delle aree da
legittimo a condizione che siano rispettati i canoni costituzionali destinare a insediamenti produttivi, ovvero quando è
di ragionevolezza e i principi di tutela di legittimo affidamento approvato il piano di zona;
e di certezza delle situazioni giuridiche (sent. n. 74/2008). b) in ogni caso, quando in base alla normativa vigente
La dichiarazione di p.u. ha l’effetto di sottoporre il bene al equivale a dichiarazione di pubblica utilità l’approva-
regime di espropriabilità e quindi è immediatamente lesiva zione di uno strumento urbanistico, anche di settore o
dei diritti di proprietà e,come tale, è autonomamente impu- attuativo, la definizione di una conferenza di servizi o
gnabile (C.d.S., IV, 30.12.2006, n.8261). Il ricorso è diretto a il perfezionamento di un accordo di programma, ovve-
verificare la legittimità del provvedimento di esproprio nella ro il rilascio di una concessione, di una autorizzazione
fase programmatoria, che deve essere seria e attendibile. o di un atto avente effetti equivalenti. (L)
La regola della previa comunicazione dell’avvio del procedi- 2. Le varianti derivanti dalle prescrizioni della confe-
mento deve trovare applicazione sempre prima della dichia- renza di servizi, dell’accordo di programma o di altro
razione di p.u. dell’opera ed anche quando l’approvazione del atto di cui all’art. 10, nonché le successive varianti in
progetto, senza effetti dichiarativi della p.u., è intervenuta corso d’opera, qualora queste ultime non comporti-
prima dell’accordo di programma avente a un tempo effetti no variazioni di tracciato al di fuori delle zone di ri-
di imposizione del vincolo preordinato all’esproprio e di di- spetto previste ai sensi del D.P.R. 11 luglio 1980, n.
chiarazione di p.u. (C.d.S., IV, 28.12.2006, n. 8087). 753, nonché ai sensi del decreto ministeriale 1 aprile
L’obbligo di consentire il diritto di accesso non sussiste nel caso 1968, sono approvate dall’autorità espropriante ai
di adozione ex novo di uno strumento urbanistico o di una fini della dichiarazione di pubblica utilità e non ri-
variante generale, ma sussiste ove sia in corso l’adozione di chiedono nuova apposizione del vincolo preordinato
una variante al piano regolatore per la realizzazione di un’o.p., all’esproprio. (L)
anche se essa sia adottata mediante conferenza di servizi o 3. Qualora non sia stato apposto il vincolo preordi-
accordo di programma che comporti variante allo strumento nato all’esproprio la dichiarazione di pubblica utilità
urbanistico ex art. 10 D.P.R. n. 327/2001). Le disposizioni diventa efficace al momento di tale apposizione a
dell’art. 11 valgono a rendere quanto più possibile tempestiva e norma degli artt. 9 e 10. (L)
significativa la partecipazione del proprietario, senza rallenta-
Considerato che la dichiarazione di pubblica utilità è il
menti procedimentali. Al detto proprietario va inviato l’avviso
presupposto e la condizione necessaria per l’emanazione del
dell’avvio del procedimento 20 giorni prima dell’adozione. La
decreto di esproprio, con l’art. 12 sono individuati gli atti con
mancata comunicazione vizia l’intera procedura, consentendo
l’annullamento della dichiarazione di p.u. Il proprietario può i quali può essere dichiarata la pubblica utilità.
censurare le scelte anche sotto il profilo urbanistico, mentre le Nell’articolo sono richiamati gli atti ai quali le leggi attribui-
determinazioni dell’ente espropriante possono essere sottoposte scono gli effetti della dichiarazione predetta. Le varianti degli
alla valutazione del giudice amministrativo. atti indicati dalla norma, relative alle opere ferroviarie (D.P.R.
Nonostante una sentenza in dissonanza (Tar Marche, I, sent. n. 753/80) o stradali (D.M. 1.4.1968) che non comportano
n. 3367/2010) vale il principio secondo il quale la mancata modifiche al tracciato al di fuori delle zone di rispetto sono
comunicazione di avvio del procedimento di apposizione del approvate dall’autorità espropriante al fine della dichiarazione
vincolo preordinato all’esproprio rende legittima e non sana- di p.u. e non comportano nuova apposizione del vincolo. Alla
bile la dichiarazione di p.u. (Cons. di Stato, IV, 11 novembre luce dei principi generali, gli effetti della dichiarazione di p.u.,
2014, n. 5525). essendo riferiti ad una o.p. specifica, presuppongono l’avvenuta
individuazione degli elementi essenziali dell’opera stessa, e
cioè l’approvazione del progetto definitivo da parte dell’A.
È stato ritenuto che l’art. 120 del T.U. n. 267/2000 (il quale
annette alla delimitazione dell’area d’intervento il valore di
3872
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
dichiarazione di p.u.) non può essere inteso in senso lette- p.u. illegittima non può essere sanata con effetti ex nunc, me-
rale che sia sufficiente delimitare un ambito territoriale di diante l’eliminazione dei vizi dai quali era affetta al momento
proprietà privata per apporre “ex se” sull’area un vincolo della sua emanazione.
preordinato all’esproprio e contestualmente dichiarare la p.u. Il termine di impugnazione della dichiarazione di p.u. va
dell’intervento in assenza di un piano o progetto approvato osservato con riferimento ai termini per l’approvazione dello
al quale riferire tale dichiarazione. Una norma che fosse così strumento urbanistico, mentre, nel caso di dichiarazione esplicita,
intesa sarebbe incostituzionale perché mai l’ordinamento il termine decorre dal momento della notifica del provvedimento
ammette che si possa espropriare un’area privata in funzione (Tar Puglia, I, 30.05.1997, n. 375). Se il giudice amministrativo
di un’opera ancora da progettare o da approvare o di uno stru- ha annullato l’atto di dichiarazione di p.u., la tutela risarcitoria
mento urbanistico avente esso stesso valore di dichiarazione di nei confronti della P.A. va chiesta al giudice amministrativo sia
p.u. (TAR Veneto, 9 dicembre 2004, n. 4280). Va rilevato che contestualmente che dopo l’annullamento dell’atto amministrati-
l’indicazione dei termini per l’inizio e il termine dei lavori e vo, ovvero anche in via esclusiva prescindendo dall’annullamento
delle espropriazioni ha una funzione garantistica, costituendo dell’atto, ove la lesione derivi dall’esercizio illegittimo del potere
riprova dell’attualità dell’interesse pubblico da soddisfare e amministrativo (Cass. civ., SS.UU., 28.06.2006, n. 14842).
della serietà del relativo progetto, evitando di esporre sine die
il diritto di proprietà al potere espropriativo dalla P.A.Secondo Art. 13 (L) - Contenuto ed effetti dell’atto che com-
la giurisprudenza, tale indicazione non ha alcuna giustifica- porta la dichiarazione di p.u.
zione in presenza di uno strumento urbanistico esecutivo la 1. Il provvedimento che dispone la pubblica utilità
cui approvazione ha effetto di dichiarazione di p.u. delle opere dell’opera può essere emanato fino a quando non
da realizzare e per altro verso fissa anche la durata del piano sia decaduto il vincolo preordinato all’esproprio.
stesso, delimitando temporalmente il potere espropriativo 2. Gli effetti della dichiarazione di pubblica utilità si
della P.A., come nel caso di un piano di lottizzazione cui deve producono anche se non sono espressamente indi-
ritenersi applicabile, pur nel silenzio della legge, il termine di
cati nel provvedimento che la dispone. (L)
validità decennale previsto con specifico riferimento ai piani
3. Nel provvedimento che comporta la dichiarazione
particolareggiati (e agli insediamenti produttivi: v., da ultimo,
di pubblica utilità dell’opera può essere stabilito il ter-
Cons. di Stato, IV. 30 giugno 2004, n. 4803).
mine entro il quale il decreto di esproprio va emanato
In definitiva, la dichiarazione di p.u. può essere emanata (comma così sostituito dal D.Lgs. 302/2002). (L)
sulla base di diversi atti formali, purché l’opera prevista sia 4. Se manca l’espressa determinazione del termine
conforme alle previsioni dello strumento urbanistico o della di cui al comma 3, il decreto di esproprio può essere
sua variante. Il piano per l’edilizia popolare ed economica emanato entro il termine di cinque anni, decorrente
approvato comporta dichiarazione di p.u. delle opere in esso dalla data in cui diventa efficace l’atto che dichiara la
previste ex art. 9, c. 3 della legge n. 167/1962, per questo si pubblica utilità dell’opera (comma così sostituito dal
inizia con esso un procedimento di espropriazione, obbligatorio D.Lgs. n. 302/2002).(L)
per tutte le aree interessate dal piano stesso (Tar Toscana, III, 5. L’autorità che ha dichiarato la pubblica utilità dell’o-
22.1.2007, n. 61). pera può disporre la proroga dei termini previsti dai
Da rilevare che la dichiarazione di p.u. dell’opera, oltre ad commi 3 e 4 per casi di forza maggiore o per altre
essere contenuta in un espresso provvedimento amministra- giustificate ragioni. La proroga può essere disposta,
tivo, può risultare implicitamente non da una situazione di anche d’ufficio, prima della scadenza del termine e
fatto, ma da una disposizione normativa che attribuisca a per un periodo di tempo che non supera i due anni. (L)
determinati provvedimenti amministrativi diretti ad altri 6. La scadenza del termine entro il quale può essere
fini, come l’approvazione del progetto dell’o.p., o il rilascio emanato il decreto di esproprio determina l’ineffica-
di autorizzazioni o concessioni, ovvero l’approvazione di un cia della dichiarazione di pubblica utilità. (L)
piano urbanistico di terzo livello o di piano particolareggiato, 7. Restano in vigore le disposizioni che consento-
PEEP, od altri, lo stesso valore di dichiarazione di p.u. (Cass. no l’esecuzione delle previsioni dei piani territoriali o
civ., I, n. 6546 dell’11.6.1993). urbanistici, anche di settore o attuativi, entro termini
Nell’eventuale impugnazione non si può censurare il merito maggiori di quelli previsti nel comma 4. (L)
del provvedimento, a meno che il vizio si manifesti nell’asso- 8. Qualora il vincolo preordinato all’esproprio riguar-
luta carenza di logicità delle scelte effettuate dalla P.A.. La di immobili da non sottoporre a trasformazione fisica,
scelta delle aree da espropriare è rimessa all’apprezzamento la dichiarazione di pubblica utilità ha luogo mediante
della P.A. e non è sindacabile in sede di giurisdizione di l’adozione di un provvedimento di destinazione ad
legittimità, salvo che il giudice non consideri l’illogicità uso pubblico dell’immobile vincolato, con cui sono
o l’inutilità ictu oculi della scelta effettuata (C.d.S., IV, indicate le finalità dell’intervento, i tempi previsti per
14.07.1997, n. 715). eventuali lavori di manutenzione, nonché i relativi
La giurisprudenza ammette la possibilità di verificare la costi previsti. (L)
disponibilità finanziaria al fine della realizzazione dell’opera L’articolo definisce contenuto ed effetti dell’atto che comporta
(C.d.S., IV, 2.2.1998, n. 147). Comunque, la dichiarazione di la dichiarazione di pubblica utilità ed è ispirato dall’opportu-
3873
area X - gli interventi sul territorio
nità di definire ogni modalità alla stessa relativa per assicurare può derivare solo dal giusto procedimento amministrativo nel
la legittimità del decreto di esproprio. rispetto delle garanzie di legge. L’utilizzazione del fondo altrui
Il primo comma conferma che la dichiarazione di pubblica ha natura di permanente e quindi non consente il decorso del
utilità può essere disposta fino a quando non decada il termine di prescrizione quinquennale del diritto al risarcimento.
vincolo preordinato all’esproprio. La norma ha il valore di I requisiti della proroga sono tassativi: essa può essere disposta
una dichiarazione di principio, posta a conferma del limite prima della scadenza del termine e non avere durata superiore
temporale oltre il quale la dichiarazione di pubblica utilità a due anni e avvenire per casi di forza maggiore o altri motivi
non può essere effettuata. indipendenti dalla volontà dell’espropriante.
Il secondo comma conferisce pieno vigore, a tutti gli effetti, In tema di espropriazione al fine di demolire un edificio peri-
alla dichiarazione di pubblica utilità, anche per gli effetti che colante per ragioni di sicurezza del Comune, spetta allo Stato,
non sono espressamente previsti ma che sono conseguenti. e non al Comune, l’obbligo di indennizzare il proprietario, non
rilevando l’approvazione da parte del Comune di un piano
Il terzo comma conserva, senza considerarla indispensabile,
di recupero che avrebbe implicato egualmente la demolizione
l’indicazione nel provvedimento del termine entro il quale il
del fabbricato (Cass. Civ., Sez. I, n. 4812 del 28.02.2014).
decreto di esproprio deve essere eseguito. Non sono più previsti
gli altri termini relativi all’inizio ed al compimento delle opere
Art. 14 (L-R) - Istituzione degli elenchi degli atti che
e delle operazioni espropriative.
dichiarano la pubblica utilità
La mancata indicazione del termine per l’esecuzione dell’e- 1. L’autorità che emana uno degli atti previsti dall’ar-
sproprio non vizia il provvedimento. Il quarto comma prevede ticolo 12, comma 1, ovvero esegue un decreto di
che in questo caso il decreto di esproprio deve essere eseguito espropriazione, ne trasmette una copia al Ministe-
entro il termine di cinque anni, decorrente dalla data nella ro delle infrastrutture e dei trasporti, per le opere di
quale diventa efficace l’atto che dichiara la pubblica utilità. competenza statale e al presidente della Regione,
Il termine può essere prorogato, per i tempi e verificandosi le per le opere di competenza regionale. (L)
condizioni previste dal quinto comma. La scadenza del ter- 2. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei
mine entro il quale deve essere emesso il decreto di esproprio trasporti ovvero del presidente della Regione, rispetti-
determina l’inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità. vamente per le opere di competenza statale o regiona-
Nel terzo e quarto comma il termine “emanato” sostituisce il le, sono indicati gli uffici competenti all’aggiornamento
termine “eseguito”del D.P.R. 327/2001. degli elenchi degli atti da cui deriva la dichiarazione di
Sono confermati le disposizioni ed i termini per le espropria- pubblica utilità ovvero con cui è disposta l’espropria-
zioni relative alle aree in attuazione dei P.E.E.P. e dei P.I.P. zione, distinti in relazione alle diverse amministrazioni
(rispettivamente 18 e 10 anni). che li hanno adottati; nello stesso decreto può preve-
dersi che i medesimi o altri uffici possano dare indica-
L’ultimo comma è riferito ai casi nei quali l’area è espro- zioni operative alle autorità esproprianti per la corretta
priata non per realizzare un’opera ma per necessità di applicazione del presente testo unico. (L)
conservazione di un bene o di un particolare ambiente o per 3. L’autorità espropriante comunica all’ufficio di cui
l’utilizzazione da parte della collettività di beni o terreni o al comma 2:
di un loro insieme che prescinda dalla materiale modifica-
a) quale sia lo stato del procedimento d’esproprio,
zione o trasformazione degli stessi (ad. es., l’espropriazione
almeno sei mesi e non oltre tre mesi prima della data
di un parco finalizzata alla destinazione a parco pubblico, di scadenza degli effetti della dichiarazione di pub-
ai sensi dell’art. 1, c. 2). blica utilità;
L’atto che dichiara la pubblica utilità non approva un progetto b) se sia stato eseguito entro il prescritto termine il
ma deve contenere gli elementi essenziali per l’adozione del decreto d’esproprio ovvero se il medesimo termine
provvedimento di destinazione ad uso pubblico dell’immobile sia inutilmente scaduto;
vincolato.
c) se siano stati impugnati gli atti di adozione e di
Il provvedimento dichiarativo della p.u. deve contenere approvazione del piano urbanistico generale, l’atto
in modo certo, a pena di illegittimità, i termini di inizio e che dichiara la pubblica utilità dell’opera o il decreto
compimento dei lavori e dell’espropriazione ed è escluso che di esproprio. (L)
a tale incombente si possa ovviare successivamente in via di
sanatoria, non potendosi ammettere neppure un’integrazione È prevista l’istituzione di elenchi degli atti che dichiarano la
nel successivo provvedimento di occupazione d’urgenza (Cons. pubblica utilità presso il Ministero delle infrastrutture e dei
di Stato, IV, 4 febbraio 2004, n. 393). trasporti, per le opere di competenza statale e presso la Regione,
Una recente sentenza del TAR Lombardia (Sez. I, n. 140 per quelle di competenza regionale.
del 22.2.2009) ritiene non potersi qualificare inefficace la Le comunicazioni hanno il fine di responsabilizzare gli enti
dichiarazione di p.u. divenuta inefficace come elemento che, che hanno competenza in materia di espropriazione e di
unitamente all’irreversibile trasformazione del bene dà luogo ad consentire al Ministero ed alla Regione di avere sempre un
un’ipotesi ablatoria atipica, in quanto la perdita della proprietà quadro aggiornato dello stato dei procedimenti.
3874
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
Non vi sono riferimenti agli enti locali. Si ritiene che essi do- Le procedure previste, i termini sufficientemente ampi per
vrebbero essere tenuti agli obblighi stabiliti dall’art. 14 nel caso consentire al proprietario di prendere conoscenza degli inten-
di esecuzione di opere pubbliche loro affidate dalla Regione o dimenti dell’amministrazione, di presentare le sue osservazioni
per le quali la stessa concorre al finanziamento. che possono segnalare esigenze particolari delle quali può essere
tenuto conto qualora non incidano sulla realizzazione dell’o-
Sezione II - Disposizioni particolari sulla pera, rendono effettiva la partecipazione del proprietario al
approvazione del progetto definitivo dell’opera procedimento e consentono di costituire con lo stesso, da parte
Art. 15 (L-R) - Disposizioni sulla redazione del dell’ente, un rapporto diverso, rispetto al passato.
progetto (articolo così sostituito dal D.Lgs. n. Il proprietario e il possessore del bene possono assistere alle
302/2002) operazioni dei tecnici. Per evitare ritardi nell’avvio delle opere,
1. Per le operazioni planimetriche e le altre ope- le ricerche archeologiche sono compiute sotto la vigilanza della
razioni preparatorie necessarie per la redazione Soprintendenza, che cura la programmazione delle stesse e il
dello strumento urbanistico generale, di una sua rispetto dei tempi stabiliti.
variante o di un atto avente efficacia equivalente L’avviso d’immissione in possesso può essere notificato solo
nonché per l’attuazione delle previsioni urbanisti- ad uno dei comproprietari del bene, senza che la procedura
che e per la progettazione di opere pubbliche e di espropriativa ne risulti per ciò viziata (TAR Sicilia - Catania,
pubblica utilità, i tecnici incaricati, anche privati, I, 6.3.1993, n. 169).
possono essere autorizzati ad introdursi nell’area
Il decreto di o.t. e d’urgenza può essere legittimamente emana-
interessata. (L)
to anche in assenza delle operazioni planimetriche e prepara-
2. Chiunque chieda il rilascio della autorizzazione
torie, ove non ritenute necessarie, a meno che non si dimostri
deve darne notizia, mediante atto notificato con le
che il mancato accesso ha determinato inesatta conoscenza
forme degli atti processuali civili o lettera raccoman-
della realtà, inducendo in errore l’autorità che autorizza
data con avviso di ricevimento, al proprietario del
l’occupazione (TAR Campania, V, 28.04.2005, n. 4999).
bene, nonché al suo possessore, se risulti conosciu-
to. L’autorità espropriante tiene conto delle even-
Art. 16 (L-R) - Le modalità che precedono l’approva-
tuali osservazioni, formulate dal proprietario o dal
zione del progetto definitivo (articolo così sostituito
possessore entro sette giorni dalla relativa notifica o dal D.Lgs. n. 302/2002)
comunicazione, e può accogliere la richiesta solo se 1. Il soggetto, anche privato, diverso da quello tito-
risultano trascorsi almeno ulteriori dieci giorni dalla lare del potere di approvazione del progetto di un’o-
data in cui è stata notificata o comunicata la richiesta pera pubblica o di pubblica utilità, può promuovere
di introdursi nella altrui proprietà. (L) l’adozione dell’atto che dichiara la pubblica utilità
3. L’autorizzazione indica i nomi delle persone che dell’opera. A tal fine, egli deposita presso l’ufficio per
possono introdursi nell’altrui proprietà ed è notifi- le espropriazioni il progetto dell’opera, unitamente ai
cata o comunicata mediante lettera raccomandata documenti ritenuti rilevanti e ad una relazione som-
con avviso di ricevimento almeno sette giorni prima maria, la quale indichi la natura e lo scopo delle ope-
dell’inizio delle operazioni. (L) re da eseguire, nonché agli eventuali nulla osta, alle
4. Il proprietario e il possessore del bene possono autorizzazioni o agli altri atti di assenso, previsti dalla
assistere alle operazioni, anche mediante persone normativa vigente. (L)
di loro fiducia. (L) 2. In ogni caso, lo schema dell’atto di approvazione
5. L’autorizzazione di cui al comma 1 si estende alle del progetto deve richiamare gli elaborati contenenti
ricerche archeologiche, alla bonifica da ordigni bellici la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è pre-
e alla bonifica dei siti inquinati. Le ricerche archeo- vista l’espropriazione, con l’indicazione dell’esten-
logiche sono compiute sotto la vigilanza delle com- sione e dei confini, nonché, possibilmente, dei dati
petenti soprintendenze, che curano la tempestiva identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei
programmazione delle ricerche ed il rispetto della proprietari iscritti nei registri catastali. (R)
medesima, allo scopo di evitare ogni ritardo all’avvio 3. L’autorizzazione rilasciata ai sensi dell’art. 15 con-
delle opere. (L) sente anche l’effettuazione delle operazioni previste
L’effettuazione delle operazioni planimetriche e prepara- dal comma 2. (R)
torie per la redazione di strumenti urbanistici e di progetti 4. Al proprietario dell’area ove è prevista la realizza-
di opere pubbliche possono essere effettuate dai tecnici zione dell’opera è inviato l’avviso dell’avvio del pro-
incaricati, anche non dipendenti dall’ente, che siano dallo cedimento e del deposito degli atti di cui al comma
stesso autorizzati ad introdursi nell’area. L’articolo prevede 1, con l’indicazione del nominativo del responsabile
diverse modalità per assicurare la tempestiva informazione del procedimento. (L)
del proprietario interessato, ai fini della sua partecipa- 5. Allorché il numero dei destinatari sia superiore a
zione a questa fase che precede l’inizio del procedimento 50 si osservano le forme di cui all’art. 11, comma
espropriativo. 2. (L)
3875
area X - gli interventi sul territorio
6. Ai fini dell’approvazione del progetto definitivo de- anche se privato, può promuovere l’adozione dell’atto che
gli interventi di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. dichiara la pubblica utilità dell’opera, depositando presso
443, l’avviso di avvio del procedimento di dichiara- l’ufficio per le espropriazioni il progetto, i documenti ritenuti
zione di pubblica utilità è comunicato con le modalità rilevanti ed una relazione sommaria nella quale indica la
di cui all’art. 4, comma 2, del D.Lgs. 20 agosto 2002, natura e lo scopo delle opere da eseguire e gli eventuali
n. 190. (L) nulla-osta, autorizzazioni e altri atti di assenso previsti
7. Se la comunicazione prevista dal comma 4 non dalla normativa vigente.
ha luogo per irreperibilità o assenza del proprietario
In tutti i casi lo schema dell’atto di approvazione del progetto
risultante dai registri catastali, il progetto può essere
deve descrivere i terreni e gli edifici di cui è prevista l’espro-
ugualmente approvato. (L)
priazione, con l’indicazione dell’estensione e dei confini, dei
8. Se risulta la morte del proprietario iscritto nei re-
dati identificativi catastali (se possibile) ed il nome e cognome
gistri catastali e non risulta il proprietario attuale, la
dei proprietari iscritti nei registri catastali.
comunicazione di cui al comma 4 è sostituita da un
avviso affisso per venti giorni consecutivi all’albo L’autorizzazione per le operazioni preparatorie previste
pretorio dei comuni interessati e da un avviso pub- dall’art. 15, consente anche la rilevazione dei dati suddetti,
blicato su uno o più quotidiani a diffusione nazionale senza necessità di ulteriori atti. L’avviso dell’inizio del pro-
e locale. (L) cedimento è trasmesso al proprietario dell’area insieme con i
9. L’autorità espropriante non è tenuta a dare alcu- documenti indicati nel quarto comma che consentono allo stes-
na comunicazione a chi non risulti proprietario del so di avere esatta conoscenza degli intendimenti dell’autorità
bene. (L) espropriante e di conoscere il responsabile del procedimento
10. Il proprietario e ogni altro interessato possono al quale potersi rivolgere per ogni necessità.
formulare osservazioni al responsabile del procedi- La legge fa sempre riferimento ai proprietari iscritti nei registri
mento, nel termine perentorio di trenta giorni dalla catastali; nel caso di loro irreperibilità o assenza il progetto
comunicazione o dalla pubblicazione dell’avviso. (L) può essere ugualmente approvato. Il proprietario ed ogni altro
11. Nei casi previsti dall’art. 12, comma 1, il proprie- interessato possono presentare osservazioni al responsabile del
tario dell’area, nel formulare le proprie osservazioni, procedimento nel termine di 30 giorni dalla comunicazione o
può chiedere che l’espropriazione riguardi anche dalla pubblicazione dell’avviso. In sostanza, l’art. 16 realizza
le frazioni residue dei suoi beni che non siano sta- un procedimento in cui è garantita l’effettiva partecipazione
te prese in considerazione, qualora per esse risulti dialettica del privato nella formazione della volontà definitiva
una disagevole utilizzazione ovvero siano necessari in contraddittorio con l’A., con obbligo di quest’ultima di
considerevoli lavori per disporne una agevole utiliz- pronunciarsi sulle osservazioni e controdeduzioni formulate.
zazione. (R) È quindi annullabile la delibera di giunta comunale che ap-
12. L’autorità espropriante si pronuncia sulle osser- prova il progetto definitivo recante dichiarazione di p.u.che
vazioni, con atto motivato. Se l’accoglimento in tutto trascura i contributi dei privati sulla ubicazione dell’opera e
o in parte delle osservazioni comporta la modifica sull’estensione dell’area da espropriare, senza confutarne la
dello schema del progetto con pregiudizio di un altro validità (TAR Calabria, I, 25.10.2004, n. 1984).
proprietario che non abbia presentato osservazioni,
Il proprietario dell’area può chiedere che l’espropriazione
sono ripetute nei suoi confronti le comunicazioni pre-
comprenda anche frazioni residue dei suoi beni, nella stessa
viste dal c. 4. (L)
non comprese, qualora risulti disagevole od onerosa la loro
13. Se le osservazioni riguardano solo una parte
successiva utilizzazione.
agevolmente separabile dell’opera, l’autorità espro-
priante può approvare per la restante parte il pro- L’autorità espropriante si pronuncia sulle osservazioni con
getto, in attesa delle determinazioni sulle osserva- atto motivato. La stessa può autorizzare l’esproprio anche di
zioni. (L) terreni attigui a quelli già espropriati, qualora se ne presenti
14. Qualora nel corso dei lavori si manifesti la ne- la necessità o l’opportunità.
cessità o l’opportunità di espropriare altri terreni o Il decreto non è considerato dalla dottrina atto preparatorio
altri edifici, attigui a quelli già espropriati, con atto del procedimento e quindi non è immediatamente impugna-
motivato l’autorità espropriante integra il provvedi- bile, dovendosi attendere il provvedimento definitivo cui esso
mento con cui è stato approvato il progetto ai fini si riferisce. Le maggiori garanzie offerte dal procedimento
della dichiarazione di pubblica utilità. Si applicano le ablatorio consistono nel fatto che l’area può essere acquisita
disposizioni dei precedenti commi. (L) solo dopo l’espletamento di detto procedimento e quindi solo
L’individuazione delle modalità che precedono l’approva- dopo l’emanazione del decreto di esproprio. La descrizione
zione del progetto definitivo consente il corretto sviluppo del dei beni espropriandi può effettuarsi redigendo lo stato
procedimento nella complessa fase preparatoria. Il primo di consistenza prima o dopo l’immissione in possesso, ma
comma prevede che il soggetto diverso da quello titolare del sempre prima della modifica dello stato dei luoghi (art.
potere di approvazione del progetto di un’opera pubblica, 24 D.P.R. 327/2001). È compreso ogni tipo di intervento
3876
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
residenziale pubblico, sia esso convenzionato, sovvenzionato b) è comunicato che può fornire ogni utile elemento per
o agevolato e, secondo la giurisprudenza, gli interventi di determinare il valore da attribuire all’area ai fini della liqui-
edilizia convenzionata residenziale sono eseguiti da soggetti dazione dell’indennità di espropriazione. Il nuovo rapporto
privati e si traducono in beni di proprietà privata (C.d.S., che il Testo unico ha inteso costituire fra l’ente espropriante
ad. pl., 25.01.2000, n. 9). ed il proprietario trova, in quanto stabilito dagli artt. 16 e 17,
Il soggetto legittimato a chiedere l’esproprio può essere il Co- condizioni per render consapevole l’interessato delle finalità
mune (che acquisisce le aree dei piani di zona a demanio), o il pubbliche generali che l’opera da realizzare conseguirà e i
soggetto incaricato per realizzare l’intervento, come le Aziende motivi per trattare una intesa relativa all’indennità, tenendo
conto delle sue valutazioni.
territoriali per l’edilizia residenziale, le Cooperative e le Società
a partecipazione statale ex art. 60 L. 865/1971. Detti soggetti Secondo la giurisprudenza del Consiglio di Stato, la legittimità
depositano presso l’ufficio espropri il progetto dell’opera e i dei provvedimenti espropriativi e di occupazione d’urgenza,
documenti più rilevanti, la relazione esplicative e le mappe non è inficiata dalla inesatta o inesistente liquidazione della
catastali ove sono identificate le aree da espropriare e le liste dei giusta indennità, essendo l’emanazione di tali atti sganciata
proprietari iscritti sugli elenchi catastali. L’amministrazione da quest’ultima (C.d.S., IV, 25.3.2003, n. 1545).
deve inviare l’avviso dell’avvio del procedimento, che è una
garanzia partecipativa non meramente formale, funzionale Sezione III - Disposizioni sull’approvazione
sia per le eventuali opposizioni della parte, sia per l’A., che di un progetto di un’opera non conforme
deve esaminare i documenti prima di approvare il progetto alle previsioni urbanistiche
esecutivo dell’opera, per cui l’omissione di detta procedura Art. 18 (L) - Disposizioni applicabili per le operazioni
provoca l’illegittimità del provvedimento di esproprio (TAR preliminari alla progettazione
Abruzzo, Pescara 13.05.2006, n. 311). Se vi siano stati muta- 1. Le disposizioni contenute negli artt. 16 e 17 si ap-
menti di proprietà, l’atto va notificato a chi risulti proprietario plicano anche quando un soggetto pubblico o privato
al momento conclusivo del procedimento di dichiarazione di intende redigere un progetto di opera pubblica o di
p.u.. Non è prevista altra forma di pubblicità nei confronti dei pubblica utilità non conforme alle previsioni urbani-
proprietari confinanti o della collettività, mentre il deposito stiche. (L)
del progetto è essenziale per permettere che il procedimento
abbi corso. L’interessato può quindi far rilevare ogni possibile Nel caso in cui non vi è ancora il vincolo preordinato all’espro-
obiezione alla procedura ablatoria fino alla data di approva- prio e l’urgenza od altri motivi rendano necessario l’inizio del
zione del progetto. procedimento pur non essendo l’opera pubblica conforme alle
previsioni urbanistiche, devono essere osservate le disposizioni
Art. 17 (L-R) - L’approvazione del progetto definitivo previste dagli artt. 16 e 17, in particolare quelle a tutela del
(articolo così sostituito dal D.Lgs. n. 302/2002) proprietario. Il procedimento si sviluppa con le modalità
1. Il provvedimento che approva il progetto definitivo previste sussistendo il vincolo che in questo caso verrà stabilito
ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, indica gli con l’approvazione del progetto definitivo che, secondo l’art.
estremi degli atti da cui è sorto il vincolo preordinato 19, è di competenza del consiglio comunale.
all’esproprio. (L)
2. Mediante raccomandata con avviso di ricevimento Art. 19 (L) - L’approvazione del progetto (articolo
o altra forma di comunicazione equipollente, al pro- così sostituito dal D.Lgs. n. 302/2002)
prietario è data notizia della data in cui è diventato 1. Quando l’opera da realizzare non risulta conforme
efficace l’atto che ha approvato il progetto definiti- alle previsioni urbanistiche, la variante al piano rego-
vo e della facoltà di prendere visione della relativa latore può essere disposta con le forme di cui all’art.
documentazione. Al proprietario è contestualmente 10, comma 1, ovvero con le modalità di cui ai commi
comunicato che può fornire ogni utile elemento per seguenti. (L)
determinare il valore da attribuire all’area ai fini della 2. L’approvazione del progetto preliminare o definiti-
liquidazione della indennità di esproprio. (L) vo da parte del consiglio comunale, costituisce ado-
zione della variante allo strumento urbanistico. (L)
Il primo comma semplifica l’approvazione del progetto defi-
3. Se l’opera non è di competenza comunale, l’atto
nitivo, che, ai fini della dichiarazione di p.u., indica gli atti
di approvazione del progetto preliminare o definiti-
con i quali è sorto il vincolo per l’espropriazione.
vo da parte della autorità competente è trasmesso
Nel provvedimento di approvazione del progetto definitivo al consiglio comunale, che può disporre l’adozione
devono essere indicati gli estremi degli atti dai quali è sorto della corrispondente variante allo strumento urbani-
il vincolo preordinato all’esproprio. Secondo il principio di stico. (L)
piena e costante partecipazione del proprietario, allo stesso: 4. Nei casi previsti dai commi 2 e 3, se la Regio-
a) è data notizia della data in cui è divenuto efficace l’atto ne o l’ente da questa delegato all’approvazione
che ha approvato il progetto definitivo con facoltà di prender del piano urbanistico comunale non manifesta il
visione della documentazione; proprio dissenso entro il termine di novanta giorni,
3877
area X - gli interventi sul territorio
decorrente dalla ricezione della delibera del consi- Sezione I - Del modo di determinare l’indennità
glio comunale e della relativa completa documen- di espropriazione
tazione, si intende approvata la determinazione del Art. 20 (L-R) - La determinazione provvisoria dell’in-
consiglio comunale, che in una successiva seduta dennità di espropriazione (articolo così sostituito dal
ne dispone l’efficacia. (L) D.Lgs. n. 302/2002)
Se l’opera da realizzare non è conforme alle previsioni urba- 1. Divenuto efficace l’atto che dichiara la pubblica
nistiche, la variante al piano regolatore può essere disposta nei utilità, entro i successivi trenta giorni il promoto-
modi indicati dall’art. 10 o con le modalità di cui ai commi 2, re dell’espropriazione compila l’elenco dei beni da
3 e 4.Nel caso in cui l’opera non è di competenza comunale, espropriare, con una descrizione sommaria, e dei re-
l’atto di approvazione del progetto esecutivo da parte dell’au- lativi proprietari, ed indica le somme che offre per le
torità competente è trasmesso al Consiglio comunale, che loro espropriazioni. L’elenco va notificato a ciascun
può disporre, ove la ritenga corrispondente a fini di pubblica proprietario, nella parte che lo riguarda, con le forme
utilità, la variante allo strumento urbanistico. degli atti processuali civili. Gli interessati nei succes-
sivi trenta giorni possono presentare osservazioni
Gli adempimenti procedurali previsti dagli articoli sopra
scritte e depositare documenti. (L)
ricordati sono di competenza dell’autorità che ha approvato
2. Ove lo ritenga opportuno in considerazione dei
il progetto esecutivo, il quale informerà il proprietario anche
dati acquisiti e compatibile con le esigenze di celerità
delle decisioni adottate dal consiglio comunale.
del procedimento, l’autorità espropriante invita il pro-
Nei due casi previsti dal primo e secondo comma la delibera- prietario e, se del caso, il beneficiario dell’espropria-
zione del Consiglio comunale deve essere inviata alla Regione zione a precisare, entro un termine non superiore a
- od all’ente da questa delegato per l’approvazione del piano venti giorni ed eventualmente anche in base ad una
urbanistico comunale. Se la Regione o l’ente delegato non relazione esplicativa, quale sia il valore da attribuire
manifestano il proprio dissenso entro il termine di 90 giorni, all’area ai fini della determinazione della indennità di
decorrente dalla ricezione della delibera del Consiglio comu- esproprio. (L)
nale corredata dalla documentazione connessa, si intende 3. Valutate le osservazioni degli interessati, l’au-
approvata la deliberazione del Consiglio comunale il quale, in torità espropriante, anche avvalendosi degli uffici
una successiva seduta, ne dispone l’efficacia, di cui dovrà essere degli enti locali, dell’ufficio tecnico erariale o della
data notizia dall’ente espropriante al proprietario del bene. commissione provinciale prevista dall’articolo 41,
che intenda consultare, prima di emanare il decreto
Capo IV - La fase di emanazione del decreto di esproprio accerta il valore dell’area e determina
di esproprio in via provvisoria la misura della indennità di espro-
priazione. (L)
Le disposizioni di questo capo prevedono una disciplina 4. L’atto che determina in via provvisoria la misura
“nuova” del procedimento di determinazione e pagamento della indennità di espropriazione è notificato al pro-
della indennità di espropriazione. Le principali innovazioni prietario con le forme degli atti processuali civili e
sono le seguenti: al beneficiario dell’esproprio, se diverso dall’autorità
1) unificazione dei diversi procedimenti previsti dalle leggi procedente. (L)
finora vigenti; 5. Nei trenta giorni successivi alla notificazione, il
proprietario può comunicare all’autorità espropriante
2) eliminazione delle competenze prefettizie e del tribunale ed
che condivide la determinazione della indennità di
attribuzione delle stesse all’ufficio per le espropriazioni costitu-
espropriazione. La relativa dichiarazione è irrevoca-
ito all’interno di ciascun ente titolare del potere espropriativo;
bile. (L)
3) adozione di una normativa generale per determinare 6. Qualora abbia condiviso la determinazione dell’in-
l’indennità di espropriazione; dennità di espropriazione, il proprietario è tenuto a
4) unificazione della normativa sul giudizio di opposizione consentire all’autorità espropriante che ne faccia
alla stima; richiesta l’immissione nel possesso. In tal caso, il
5) definizione organica e graduale del procedimento di proprietario ha diritto a ricevere un acconto dell’80
determinazione e pagamento della indennità di espro- per cento dell’indennità, previa autocertificazione,
priazione; attestante la piena e libera proprietà del bene. Dalla
data dell’immissione in possesso il proprietario ha
6) emanazione del decreto di espropriazione dopo che è altresì diritto agli interessi nella misura del tasso le-
stato adempiuto al procedimento di definizione e pagamento gale sulla indennità, sino al momento del pagamento
dell’indennità. dell’eventuale acconto e del saldo. In caso di oppo-
sizione all’immissione in possesso l’autorità espro-
priante può procedervi egualmente con la presenza
di due testimoni. (L)
7. Il proprietario può limitarsi a designare un tecnico
3878
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
di propria fiducia, al fine dell’applicazione dell’artico- ti Spa, della somma senza le maggiorazioni di
lo 21, comma 2. (L) cui all’articolo 45. Effettuato il deposito, l’autorità
8. Qualora abbia condiviso la determinazione del- espropriante può emettere ed eseguire il decreto
la indennità di espropriazione e abbia dichiarato d’esproprio. (L)
l’assenza di diritti di terzi sul bene il proprietario è 15. Qualora l’efficacia della pubblica utilità deri-
tenuto a depositare nel termine di sessanta giorni, vi dall’approvazione di piani urbanistici esecutivi, i
decorrenti dalla comunicazione di cui al comma 5, termini per gli adempimenti di cui al comma 1 del
la documentazione comprovante, anche mediante presente articolo decorrono dalla data di inserimen-
attestazione notarile, la piena e libera proprietà to degli immobili da espropriare nel programma di
del bene. In tal caso l’intera indennità, ovvero il attuazione dei piani stessi. (L)
saldo di quella già corrisposta a titolo di acconto, La P.A. può acquisire la disponibilità del bene nel momento
è corrisposta entro il termine dei successivi ses- immediatamente successivo alla dichiarazione di p.u., prima
santa giorni. Decorso tale termine, al proprietario quindi della emanazione del decreto di esproprio mediante la
sono dovuti gli interessi, nella misura del tasso le- dichiarazione d’urgenza preordinata all’esproprio a seguito
gale anche ove non sia avvenuta la immissione in di un procedimento semplificato che consente di ovviare alle
possesso. (L) formalità previste dal presente articolo, sotto il profilo dell’in-
9. Il beneficiario dell’esproprio ed il proprietario sti- dividuazione, in contraddittorio con le parti interessate, dei
pulano l’atto di cessione del bene qualora sia stata beni da espropriare e del relativo valore.
condivisa la determinazione della indennità di espro-
priazione e sia stata depositata la documentazione Divenuto efficace il provvedimento che dichiara la pubblica
attestante la piena e libera proprietà del bene. Nel utilità previsto dagli artt. 17 e 19, entro i successivi trenta
caso in cui il proprietario percepisca la somma e giorni l’autorità espropriante compila l’elenco dei beni da
si rifiuti di stipulare l’atto di cessione del bene, può espropriare che comprende una descrizione sommaria degli
essere emesso senza altre formalità il decreto di stessi, i nominativi dei proprietari e indica le somme che sono
esproprio, che dà atto di tali circostanze, e può es- offerte per la loro espropriazione.
servi l’immissione in possesso, salve le conseguen- L’elenco deve essere notificato a ciascun proprietario - nella
ze risarcitorie dell’ingiustificato rifiuto di addivenire parte che lo riguarda - con le forme degli atti processuali
alla stipula. civili. I proprietari nei successivi 30 giorni possono presentare
10. L’atto di cessione volontaria è trasmesso per osservazioni scritte e documenti.
la trascrizione, entro quindici giorni presso l’ufficio L’autorità espropriante, ove lo ritenga opportuno e compa-
dei registri immobiliari, a cura e a spese dell’acqui- tibile con le esigenze di rapidità del procedimento, invita
rente. (L) il proprietario a precisare, entro un termine non superiore
11. Dopo aver corrisposto l’importo concordato, a 20 giorni ed eventualmente in base ad una relazione
l’autorità espropriante, in alternativa alla cessione illustrativa, quale sia il valore che egli ritiene sia da attri-
volontaria, può procedere, anche su richiesta del buire all’area, ai fini della determinazione dell’indennità
promotore dell’espropriazione, alla emissione e all’e- di esproprio.
secuzione del decreto di esproprio. (L)
12. L’autorità espropriante, anche su richiesta del L’autorità espropriante, valutate le osservazioni degli interes-
promotore dell’espropriazione, può altresì emettere sati, avvalendosi del parere degli uffici comunali o dell’ufficio
ed eseguire il decreto di esproprio, dopo aver or- statale del territorio o della commissione provinciale per
dinato il deposito dell’indennità condivisa presso la i valori agricoli, prima di emanare il decreto di esproprio
Cassa depositi e prestiti qualora il proprietario abbia accerta il valore dell’area e determina la misura provvisoria
condiviso la indennità senza dichiarare l’assenza di dell’indennità. La dichiarazione è irrevocabile.
diritti di terzi sul bene, ovvero qualora non effettui Il proprietario, ove non concordi sull’indennità proposta,
il deposito della documentazione di cui al comma 8 può designare un tecnico di sua fiducia per la costituzione
nel termine ivi previsto ovvero ancora non si presti a del collegio al quale viene demandata la stima del bene.
ricevere la somma spettante. (L) Il proprietario ha il diritto soggettivo ad essere invitato
13. Al proprietario che abbia condiviso l’indennità all’accordo bonario, ma lo deve esercitare, a pena di deca-
offerta spetta l’importo di cui all’articolo 45, comma denza, nei termini fissati. L’accordo sostituisce il successivo
2, anche nel caso in cui l’autorità espropriante ab- procedimento amministrativo, in quanto la P.A. realizza le
bia emesso il decreto di espropriazione ai sensi dei sue finalità non tanto attraverso la sua potestà autoritativa,
commi 11 e 12. (L) ma attraverso l’accordo con l’espropriato. Se il proprietario
14. Decorsi inutilmente trenta giorni dalla notifica- rifiuta la cifra proposta e non intende avvalersi della terna di
zione di cui al comma 4, si intende non concordata tecnici, si chiede la determinazione dell’indennità definitiva
la determinazione dell’indennità di espropriazione. alla Commissione Provinciale Espropri. Il proprietario può
L’autorità espropriante dispone il deposito, entro comunque fare l’opposizione alla stima definitiva con ricorso
trenta giorni, presso la Cassa depositi e presti- alla competente Corte d’appello.
3879
area X - gli interventi sul territorio
Quando la determinazione dell’indennità sia stata accettata volontaria e in presenza dell’avvenuta ablazione di fatto del
e il proprietario abbia dichiarato l’assenza di diritti di terzi bene, il ricorso del Comune allo strumento dell’espropriazione
sul bene, allo stesso deve essere corrisposta la somma stabilita vale ad escludere la responsabilità civile per illecito, prevista
entro 60 giorni decorrenti dalla comunicazione di accetta- dall’art. 20 in commento (TAR Campania, Sez. V, 14 ottobre
zione e dal deposito da parte del proprietario, presso l’ufficio 2004, n. 14186).
espropriazioni, della documentazione comprovante la piena In definitiva, il procedimento di determinazione dell’indennità
libertà del bene. Decorso il termine suddetto al proprietario è caratterizzato da una sorta di “contrattazione coattiva” pre-
sono dovuti gli interessi, nella misura del tasso legale, calcolati ordinata a consentire all’autorità espropriante di preordinare
sull’importo dell’indennità e per la durata del ritardo nel in via provvisoria la misura dell’indennità, che potrà o meno
pagamento. essere condivisa dall’espropriato. In ogni caso il decreto di
L’espropriante e l’espropriato, quando condividano la valuta- esproprio potrà essere adottato solo quando l’indennità prov-
zione dell’ammontare dell’indennità sono tenuti a concludere visoria sia stata fatta oggetto di un’offerta reale all’espropriato
l’accordo di cessione dei beni. Il proprietario è anche tenuto e successivamente vincolata alla soddisfazione del diritto del
a consentire l’immissione in possesso all’autorità richiedente. proprietario espropriato. Determinata l’indennità provvisoria,
Quindi, se il proprietario concorda con la cifra proposta dalla la vicenda propriamente espropriativa si separa da quella
P.A., deve fare una dichiarazione apposita, che è irrevocabile, concernente l’indennizzo, divenendo autonoma.
consente di giungere alla cessione volontaria del bene e dà Il tempestivo deposito presso la Cassa depositi e prestiti di
al proprietario il diritto di ricevere un acconto pari all’80% somma liquidata a titolo di indennità di occupazione legit-
dell’indennizzo. tima ha efficacia obbligatoria, per l’espropriante debitore,
Il c. 5 pone fine alla disputa giurisprudenziale affermando che ragione per cui sulla somma depositata e non riscossa, sulla
la dichiarazione di accettazione è irrevocabile. La modifica quale decorrono, in favore dell’espropriato, gli interessi previsti
apportata dal D.Lgs. n. 302/2002 accerta il diritto del pro- dall’ordinamento della Cassa, non possono essere liquidati
prietario che accetta l’indennità di con sentire l’immissione ulteriori interessi legali a carico del medesimo espropriante
nel possesso. Tale diritto è quantificato con la corresponsione (Cass., I, n. 26902 del 10.11.2008).
dell’autorità espropriante dell’80% della somma dovuta a
titolo di acconto. Il richiedente deve autocertificare la piena Art. 21 (R) - Procedimento di determinazione defi-
e libera proprietà del fondo. Il pagamento del saldo avviene nitiva dell’indennità di espropriazione (articolo così
dopo il deposito da parte della proprietà della attestazione sostituito dal D.Lgs. n. 302/2002)
notarile del suo diritto entro lo stesso termine di 60 giorni 1. L’autorità espropriante forma l’elenco dei proprie-
dall’accettazione dell’indennità. Il mancato pagamento de- tari che non hanno concordato la determinazione
termina gli interessi di mora. della indennità di espropriazione. (L)
2. Se manca l’accordo sulla determinazione dell’in-
Se il proprietario accetta la determinazione dell’indennità
dennità di espropriazione, l’autorità espropriante in-
provvisoria, l’A. è obbligata a concludere l’accordo di cessione
vita il proprietario interessato, con atto notificato a
che è considerato come contratto di diritto pubblico, ausiliario
mezzo di ufficiale giudiziario, a comunicare entro i
del provvedimento amministrativo. Se l’accordo bonario non
successivi venti giorni se intenda avvalersi, per la
si perfeziona, il procedimento riprende il suo iter dall’ultimo
determinazione dell’indennità, del procedimento
atto, ossia l’A. procede al pagamento delle indennità accettate
previsto nei seguenti commi e, in caso affermativo,
e al deposito delle altre indennità presso la Cassa depositi e
designare un tecnico di propria fiducia. (L)
prestiti.
3. Nel caso di comunicazione positiva del proprieta-
I commi 11 e seguenti, di nuova formulazione, prevedono rio, l’autorità espropriante nomina due tecnici, tra cui
facoltà alternative alla cessione volontaria, le modalità del de- quello eventualmente già designato dal proprietario,
posito della somma non concordata presso la Cassa depositi e e fissa il termine entro il quale va presentata la re-
prestiti, i termini per gli adempimenti nel caso in cui l’efficacia lazione da cui si evinca la stima del bene. Il termine
della p.u. derivi dall’approvazione dei piani urbanistici esecu- non può essere superiore a novanta giorni, decor-
tivi. In generale, in assenza di espressa previsione normativa, rente dalla data in cui è nominato il tecnico di cui al
non è consentito, nel rispetto dei principi dell’ordinamento comma 4, ma è prorogabile per effettive e compro-
tributario, trasferire benefici fiscali da un soggetto passivo vate difficoltà. (L)
d’imposta ad altro soggetto passivo (Risoluzione n. 208/E del 4. Il presidente del tribunale civile, nella cui circo-
7.11.2003 Agenzia entrate). scrizione si trova il bene da stimare, nomina il terzo
Il mero contratto preliminare di cessione volontaria degli tecnico, su istanza di chi vi abbia interesse. (L)
immobili da espropriare non è di per sé idoneo a sorreggere 5. Il presidente del tribunale civile sceglie il terzo tec-
la traslazione del diritto del proprietario. È infatti necessa- nico tra i professori universitari, anche associati, di
rio o la stipula del definitivo, o l’impiego dello strumento estimo, ovvero tra coloro che risultano inseriti nell’al-
autoritativo dell’espropriazione. In particolare, in assenza bo dei periti o dei consulenti tecnici del tribunale civi-
di una successiva stipula del contratto definitivo di cessione le nella cui circoscrizione si trova il bene. (L)
3880
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
6. Le spese per la nomina dei tecnici: a) sono liqui- procedimento per la determinazione dell’indennità definitiva,
date dall’autorità espropriante, in base alle tariffe già regolato dall’art. 31 della legge n. 2359 del 1865. Il proce-
professionali; b) sono poste a carico del proprietario dimento previsto dalla legge predetta e dalla legge n. 865 del
se la stima è inferiore alla somma determinata in via 1971 viene unificato.Se manca l’accordo per la determinazione
provvisoria, sono divise per metà tra il beneficiario dell’indennità il proprietario è invitato a comunicare se inten-
dell’esproprio e l’espropriato se la differenza con la de avvalersi del giudizio arbitrale di un collegio di tre tecnici,
somma determinata in via provvisoria non supera in uno designato dallo stesso proprietario, uno dall’autorità
aumento il decimo e, negli altri casi, sono poste a espropriante ed uno dal Presidente del tribunale.
carico del beneficiario dell’esproprio. (L) La legge regola le spese per l’incarico dei tecnici i quali infor-
7. I tecnici comunicano agli interessati il luogo, la mano preventivamente gli interessati della data e luogo in cui
data e l’ora delle operazioni, mediante lettera rac- terranno le loro operazioni, alle quali possono assistere espro-
comandata con avviso di ricevimento o strumento priante ed espropriato. La relazione dei tecnici è depositata
telematico, almeno sette giorni prima della data sta- presso l’autorità espropriante che ne dà notizia agli interessati
bilita. (L) i quali possono prenderne visione entro 30 giorni. Trascorso
8. Gli interessati possono assistere alle operazioni tale termine l’autorità espropriante autorizza il pagamento
anche tramite persone di loro fiducia, formulare os- dell’indennità ovvero ne ordina il deposito alla Cassa DD.PP.
servazioni orali e presentare memorie scritte e docu- per conto del proprietario il quale può chiedere che la somma
menti, di cui i tecnici tengono conto. (L) stabilita sia impiegata in titoli del debito pubblico. Nel caso
9. L’opposizione contro la nomina dei tecnici non di mancata nomina del perito da parte del proprietario, la
impedisce o ritarda le operazioni, salvo il diritto di determinazione dell’indennità è affidata alla Commissione
contestare in sede giurisdizionale la nomina e le provinciale per la determinazione del valore agricolo.
operazioni peritali. (L)
10. La relazione dei tecnici è depositata presso Art. 22 (L) - Determinazione urgente dell’indenni-
l’autorità espropriante, che ne dà notizia agli inte- tà provvisoria (articolo così sostituito dal D.Lgs. n.
ressati mediante lettera raccomandata con avviso 302/2002)
di ricevimento, avvertendoli che possono prender- 1. Qualora l’avvio dei lavori rivesta carattere di ur-
ne visione ed estrarne copia entro i successivi tren- genza, tale da non consentire l’applicazione delle
ta giorni. (L) disposizioni dell’art. 20, il decreto di esproprio può
11. In caso di dissenso di uno dei tecnici, la relazione essere emanato ed eseguito in base alla determi-
è adottata a maggioranza. (L) nazione urgente della indennità di espropriazione,
12. Ove l’interessato accetti in modo espresso l’in- senza particolari indagini o formalità. Nel decreto si
dennità risultante dalla relazione, l’autorità espro- dà atto della determinazione urgente dell’indennità
priante autorizza il pagamento o il deposito della e si invita il proprietario, nei trenta giorni successi-
eventuale parte di indennità non depositata; il vi alla immissione in possesso, a comunicare se la
proprietario incassa la indennità depositata a nor- condivide. (L)
ma dell’articolo 26. Ove non sia stata manifesta- 2. Il decreto di esproprio può altresì essere emana-
ta accettazione espressa entro trenta giorni dalla to ed eseguito in base alla determinazione urgente
scadenza del termine di cui al comma 10, l’autorità della indennità di espropriazione senza particolari
espropriante ordina il deposito presso la Cassa de- indagini o formalità, nei seguenti casi:
positi e prestiti dell’eventuale maggior importo della
indennità. (L) a) per gli interventi di cui alla legge 21 dicembre
13. Il proprietario ha il diritto di chiedere che la som- 2001, n. 443;
ma depositata o da depositare sia impiegata in titoli b) allorché il numero dei destinatari della procedura
del debito pubblico. (L) espropriativa sia superiore a 50. (L)
14. Salve le disposizioni del testo unico, si applicano 3. Ricevuta dall’espropriato la comunicazione di cui
le norme del codice di procedura civile per quanto ri- al comma 1 e la documentazione comprovante la
guarda le operazioni peritali e le relative relazioni. (L) piena e libera disponibilità del bene, l’autorità espro-
15. Qualora il proprietario non abbia dato la tem- priante dispone il pagamento dell’indennità di espro-
pestiva comunicazione di cui al comma 2, l’autorità priazione nel termine di sessanta giorni. Decorso
espropriante chiede la determinazione dell’indennità tale termine al proprietario sono dovuti gli interessi
alla commissione prevista dall’articolo 41 che prov- nella misura del tasso legale. (L)
vede entro novanta giorni dalla richiesta. (L) 4. Se non condivide la determinazione della misura
16. La relazione della commissione è depositata e della indennità di espropriazione, entro il termine previ-
comunicata secondo le previsioni del comma 10 e si sto dal comma 1 l’espropriato può chiedere la nomina
procede a norma del comma 12. (L) dei tecnici, ai sensi dell’art. 21 e, se non condivide la re-
Nel precedente art. 20 sono state stabilite le norme per la de- lazione finale, può proporre l’opposizione alla stima. (L)
terminazione dell’indennità provvisoria. L’art. 21 stabilisce il 5. In assenza della istanza del proprietario, l’autorità
3881
area X - gli interventi sul territorio
espropriante chiede la determinazione dell’indenni- 302/2002 e così corretto con l’avviso di rettifica pub-
tà alla commissione provinciale prevista dall’art. 41, blicato in G.U. del 28.7.2003, n. 173)
che provvede entro il termine di trenta giorni, e dà 1. Qualora l’avvio dei lavori rivesta carattere di par-
comunicazione della medesima determinazione al ticolare urgenza, tale da non consentire, in relazio-
proprietario, con avviso notificato con le forme degli ne alla particolare natura delle opere, l’applicazione
atti processuali civili. (L) delle disposizioni dei commi 1 e 2 dell’art. 20, può
La disposizione che prevede la determinazione urgente dell’in- essere emanato, senza particolari indagini e formali-
dennità provvisoria ha carattere innovativo ed è applicabile tà, decreto motivato che determina in via provvisoria
per i casi nei quali l’urgenza, adeguatamente motivata, rende l’indennità di espropriazione e che dispone anche
necessaria l’emissione del decreto di esproprio, senza atten- l’occupazione anticipata dei beni immobili necessari.
dere l’esito del procedimento relativo alla determinazione Il decreto contiene l’elenco dei beni da espropriare
dell’indennità. Il decreto di esproprio può essere eseguito senza e dei relativi proprietari, indica i beni da occupare e
particolari indagini né formalità nei casi di cui al secondo determina l’indennità da offrire in via provvisoria. Il
comma. In questo caso l’indennità è provvisoriamente fissata decreto è notificato con le modalità di cui al comma
nel decreto di esproprio, notificato al proprietario il quale è 4 e seguenti dell’art. 20 con l’avvertenza che il pro-
invitato, nei 30 giorni successivi alla immissione in possesso, prietario, nei trenta giorni successivi alla immissione
a comunicare se la condivide. Nel caso di comunicazione in possesso può, nel caso non condivida l’indennità
affermativa l’autorità espropriante provvede al pagamento offerta, presentare osservazioni scritte e depositare
della indennità di espropriazione nel termine di 60 giorni, documenti. (L)
senza applicare la riduzione del 40% per le aree edificabili. Se 2. Il decreto di cui al comma 1, può altresì essere
l’indennità prevista nel decreto non è accettata dal proprieta- emanato ed eseguito in base alla determinazione ur-
rio, si procede, su istanza dello stesso, alla nomina dei periti gente della indennità di espropriazione senza parti-
secondo quanto previsto dall’art. 21. colari indagini e formalità, nei seguenti casi: a) per gli
interventi di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443;
L’indennità provvisoria può essere determinata in casi di
b) allorché il numero dei destinatari della procedura
particolare urgenza senza indagini e formalità. Il procedi-
espropriativa sia superiore a 50. (L)
mento in tal caso consente la tempestiva adozione del decreto
3. Al proprietario che abbia condiviso la determina-
di esproprio permettendo l’immissione in possesso prima
zione dell’indennità è riconosciuto l’acconto dell’80%
delle stesse determinazioni del proprietario sull’indennità
con le modalità di cui al comma 6, dell’articolo 20. (L)
proposta. Tale determinazione è coordinata con la possibilità
4. L’esecuzione del decreto di cui al comma 1, ai fini
di addivenire alla cessione volontaria del bene o, alternativa-
dell’immissione in possesso, è effettuata con le me-
mente, di chiedere la nomina di tecnici per la determinazione
desime modalità di cui all’art. 24 e deve aver luogo
dell’indennità definitiva (C.d.S., ad. gen., 29.3.2001). In tal
entro il termine perentorio di tre mesi dalla data di
caso l’indennità è corrisposta tempestivamente, anziché entro
emanazione del decreto medesimo. (L)
i 60 giorni dall’accettazione.
5. Per il periodo intercorrente tra la data di immissio-
La cessione volontaria è sostitutiva del decreto di esproprio ne in possesso e la data di corresponsione dell’in-
e può essere effettuata fino a quando il decreto di esproprio dennità di espropriazione o del corrispettivo, stabilito
non sia stato eseguito e cioè fini a quando non vi sia stata per l’atto di cessione volontaria è dovuta l’indennità
l’immissione nei beni. La contraddizione si manifesta nel di occupazione, da computare ai sensi dell’art. 50,
procedimento urgente perché prima è emanato il provve- comma 1. (L)
dimento di esproprio e dopo il proprietario è invitato a 6. Il decreto che dispone l’occupazione ai sensi del
dichiarare se accetta l’indennità urgente propostagli. Egli ha comma 1 perde efficacia qualora non venga ema-
la facoltà di accettare entro 30 giorni dalla immissione nel nato il decreto di esproprio nel termine di cui all’art.
possesso, ma ai sensi dell’art. 45 del T.U., in tale momento al 13. (L)
proprietario non è più consentito di addivenire alla cessione.
L’art. 22-bis prevede la procedura di occupazione temporanea
La contraddizione non è sostanziale in quanto i tempi accele-
d’urgenza preordinata all’esproprio che il T.U. n. 327 aveva
rati della procedura consentono al proprietario l’alternativa
abolito. Le relative modalità sono chiaramente indicate
o dell’accettazione o dell’impugnazione dell’indennità. La
dall’articolato e non necessitano di commenti.
norma non dispone però il deposito dell’indennità provvi-
soria, ma solo il deposito dell’indennizzo in caso di mancata Quando la P.A. procede a norma del presente articolo, nel
accettazione del proprietario entro 30 giorni dalla notifica. decreto di occupazione d’urgenza deve spiegare chiara-
Mancando l’istanza del proprietario la determinazione mente i motivi dell’urgenza: se i motivi non sono validi, il
dell’indennità è affidata alla commissione provinciale di procedimento è illegittimo (Cons. di Stato, Sez. IV, sent. 21
cui all’art. 41 del T.U. maggio 2008).
L’immissione in possesso è effettuata a norma dell’art. 24 e
Art. 22-bis (L) - Occupazione d’urgenza preordinata deve avvenire nel termine perentorio di tre mesi dall’emana-
all’espropriazione (articolo modificato dal D.Lgs. n. zione del decreto di occupazione e perde efficacia qualora il
3882
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
decreto di esproprio non sia emanato nel termine di cui all’art. diventi il sistema ordinario nel procedimento ablatorio mo-
13. Per il periodo che intercorre tra l’immissione in possesso tivato da fatti ordinari e imprevedibili.
e la corresponsione dell’indennità è dovuta al proprietario Il decreto deve contenere il termine concernente l’immissione
l’indennità di occupazione stabilita dall’art. 50, comma 1. in possesso che non può superare i tre mesi dalla sua ema-
Non è necessaria l’indicazione dell’indennità di espropriazione nazione e qualora il tecnico incaricato non prenda effettivo
nel decreto di occupazione d’urgenza per le procedure espro- possesso del bene nei termini, il decreto perde ogni suo effetto
priative nelle quali la dichiarazione di p.u. sia intervenuta e e l’eventuale occupazione successiva è illegittima.
sia precedente al 30 giugno 2003 (TAR Lombardia Brescia,
L’ipotesi più evidente di occupazione strumentale è quella
11.8.2004, n. 893).
relativa all’organizzazione del cantiere. L’imprenditore
È stata considerata legittima l’ordinanza con la quale il può richiedere di occupare temporaneamente beni privati
comune dispone l’occupazione d’urgenza di un’area privata sia per organizzare il cantiere sia per estrarre materiali
(ed il conseguente avviso di immissione nel possesso) ai dal fondo occupato per eseguire l’opera. Il provvedimento
fini della messa in sicurezza ove sussistano gravi motivi di è diretto a consentire l’esecuzione di un’altra opera che sia
pericolo d’inquinamento e ricorrano pertanto le condizioni dichiarata di p.u.
previste dall’art. 49 comma 5, D.P.R. n. 327 del 2001. Ciò,
L’autorità competente può ordinare l’o.t. dei fondi che occor-
in quanto il soggetto pubblico legittimato ad effettuare coat-
rono per l’esecuzione delle opere necessarie, nell’eventualità
tivamente interventi di salvaguardia ambientale deve poter
di rottura degli argini, di rovesciamento di ponti e negli altri
disporre delle aree private interessate dalle relative opere. Il
casi di forza maggiore o di assoluta urgenza. Prima dell’occu-
fondamento normativo di un siffatto potere va individuato
pazione deve essere redatto lo stato di consistenza.
nel ripetuto art. 49 (nella specie, nel territorio comunale
erano state ammassate, a partire dagli anni settanta del L’art. 50 del D.P.R. 327/01 prevede che l’indennità di occu-
secolo scorso, grandi quantità di «ceneri di pirite»; i prov- pazione sia ragguagliata a quella dovuta in caso di esproprio
vedimenti esaminati dal Collegio si riferivano alla messa in dell’area in misura pari, per ogni anno di occupazione, ad 1/12
sicurezza dell’area, asseritamente inquinata, demarcando di detta indennità e, per ogni mese o frazione di mese, ad una
un particolare aspetto della vicenda, sia pure connesso alla indennità equivalente ad 1/12 di quella annua.
bonifica vera e propria, il cui procedimento si era svolto Il decreto do occupazione è soggetto al giudice amministrativo,
contestualmente e giunto alla fase conclusiva - TAR Veneto, come tutti i provvedimenti amministrativi. La giurisprudenza
Sez. I, 5.10.2007, n. 3180). Il diritto a richiedere l’indennità ha precisato che è inammissibile l’impugnativa del decreto
di occupazione dei terreni non si prescrive in cinque anni, ma senza la preventiva impugnazione degli atti di approvazione
in dieci anni, decorrenti, per ogni annualità, dal giorno di del progetto definitivo o esecutivo dell’opera alla cui realiz-
compimento del relativo anno di occupazione (Cassazione, zazione era strumentale l’occupazione stessa (C.d.S., IV, n.
Sez. I, sent. del 21 maggio 2008). 8261/2006).
Se vi è un accordo di cessione che preveda una generica rinun- La giurisprudenza più recente conferma la G.A. nelle con-
cia ad altri compensi o indennità, l’accordo si intende riferito troversie aventi ad oggetto il risarcimento del danno, ove vi
solo all’indennità di espropriazione e quindi l’espropriato sia stato l’annullamento di atti amministrativi, per ragioni
può legittimamente richiedere, in aggiunta, l’indennità di di coerenza e razionalità (Cass. civ. SS.UU. n. 3724/2007).
occupazione (C. di Cassazione, Sez. I, sent. del 22 febbraio La sentenza della C. Cost. n. 204/2004 ha definitivamente
2008). L’espropriato ha anche il diritto di accedere al bilancio ridotto gli spazi per la tutela innanzi al GA, confermando
di previsione dell’ente locale per verificare se esso dispone o il permanere dell’AGO nelle azioni contro i comportamenti
disporrà delle somme che stabiliscono di liquidare (Cons. di materiali della PA e quindi per i danni derivanti dall’in-
Stato, Sez. V, sent. 10 agosto 2007). debita perdurante occupazione dei fondi dopo la scadenza
Elementi costitutivi del decreto di occupazione sono: la del periodo di occupazione legittima (Cass. civ. SS.UU. n.
dichiarazione d’urgenza, la determinazione dell’indennità 3043/2007).
di esproprio, il termine di esecuzione. La determinazione Il GA si è discostato dalla giurisprudenza della Cassazione che
dell’urgenza è rimessa alla valutazione dell’A. che deve indi- riconosceva al proprietario il risarcimento del danno anche
care i motivi di particolare urgenza. Essa non è censurabile nel quando mancava l’impugnazione degli atti emanati nel corso
merito, ma solo per vizi di legittimità, pur se la relazione al della procedura ablatoria. Il Consiglio di Stato, in materia di
t.u. richiama solo la particolare natura di talune opere, come impugnazioni di gare di appalto, ha ritenuto che, ove l’attore
infrastrutture stradali, ferroviarie ed altre opere lineari, cioè non abbia esercitato i mezzi di tutela offerti dall’ordinamento,
interventi previsti dalla legge obiettivo. non può richiedere il risarcimento del danno.
Il decreto di occupazione è emanato solo dopo effettuata la Secondo la giurisprudenza prevalente, con l’art. 35, c. 4 del
dichiarazione di p.u. L’anticipata immissione nel possesso non D.Lgs. n. 80/1998 (come sost. dall’art. 7 legge 205/2000), è
è bilanciata da una maggiore garanzia nella determinazione venuta meno la piena autonomia fra giudizio di annullamento
della indennità, che è lasciata alla discrezionalità dell’espro- e giudizio di risarcimento, per cui l’azione di annullamento
priante. La dottrina paventa che tale forma di occupazione e la contestuale pretesa risarcitoria risultano ammissibili
3883
area X - gli interventi sul territorio
a condizione che sia stato tempestivamente impugnato ilo c) indica quale sia l’indennità determinata in via
provvedimento illegittimo e che sia stato coltivato con suc- provvisoria o urgente e precisa se essa sia stata
cesso il relativo giudizio di annullamento (TAR Veneto, II, accettata dal proprietario o successivamente corri-
n. 3872/2004). sposta, ovvero se essa sia stata depositata presso
La sentenza della Corte europea dir. uomo (Sez. II, ric. la Cassa depositi e prestiti;
31524/96 del 30.05.2000) ha affermato che l’istituto dell’oc- d) dà atto della eventuale nomina dei tecnici inca-
cupazione d’urgenza adottato nell’ordinamento italiano è in ricati di determinare in via definitiva l’indennità di
contrasto con l’art. 1 del prot. 1 della Convenzione europea espropriazione, precisando se essa sia stata accet-
dei diritti dell’uomo. Ciò in quanto “la legalizzazione del tata dal proprietario o successivamente corrisposta,
trasferimento irreversibile di proprietà per il tramite dell’oc- ovvero se essa sia stata depositata presso la Cassa
cupazione acquisitiva costituirebbe un grave attacco al rispetto depositi e prestiti;
del diritto e dell’ordine e non si concilierebbe con il principio e) dà atto della eventuale sussistenza dei presuppo-
della preminenza del diritto consacrato nel preambolo della sti previsti dall’articolo 22, comma 1, e della determi-
Convenzione”. nazione urgente della indennità provvisoria;
Infine, se nei termini prescritti non interviene il decreto d’e- e-bis) dà atto degli estremi del decreto emanato ai
sproprio, ma il bene subisce un’irreversibile trasformazione sensi dell’articolo 22-bis e del relativo stato di ese-
con perdita di proprietà da parte del privato, si configura un cuzione;
illecito ex art. 2043 c.c. da risarcire nel termine prescrizionale
f) dispone il passaggio del diritto di proprietà, o del
di 5 anni (debito di valore).
diritto oggetto dell’espropriazione, sotto la condizio-
Sul profilo della prescrizione è intervenuta Cass. civ. 17 ne sospensiva che il medesimo decreto sia succes-
aprile 2014, n. 8965 è necessario che il danneggiato si trovi sivamente notificato ed eseguito;
nella possibilità di apprezzare la gravità delle conseguenze
g) è notificato al proprietario nelle forme degli atti
lesive per il suo diritto dominicale con riferimento all’effetto
processuali civili, con un avviso contenente l’indica-
acquisitivo perseguito dall’amministrazione esproprian-
zione del luogo, del giorno e dell’ora in cui è prevista
te. L’onere di dimostrare il presupposto del danno richiesto
l’esecuzione del decreto di espropriazione, almeno
dall’art. 2947 cod.civ. (coincidente con il momento in cui il
sette giorni prima di essa;
trasferimento della proprietà con la sua rilevanza giuridi-
ca viene percepito dal proprietario come danno ingiusto ed h) è eseguito mediante l’immissione in possesso del
irreversibile grava sulla P.A. In mancanza di tale prova, si beneficiario dell’esproprio, con la redazione del ver-
presume che tale momento coincida con quello della citazio- bale di cui all’articolo 24. (L)
ne introduttiva del giudizio nel quale il proprietario richiede 2. Il decreto di esproprio è trascritto senza indugio
il controvalore dell’immobile. presso l’ufficio dei registri immobiliari. (L)
L’occupazione appropriativa dà luogo ad un’obbligazione di 3. La notifica del decreto di esproprio può avere luo-
valore, per cui la P.A. deve corrispondere oltre al valore vena- go contestualmente alla sua esecuzione. Qualora vi
le del bene (C. Cost.349/2007), gli interessi e la rivalutazione sia l’opposizione del proprietario o del possessore
monetaria. del bene, nel verbale si dà atto dell’opposizione e le
operazioni di immissione in possesso possono esse-
È evidente il contrasto la legislazione nazionale e la CEDU
re differite di dieci giorni. (L)
per l’applicazione dell’art. 1 del Primo Protocollo aggiuntivo
4. Le operazioni di trascrizione e di voltura nel cata-
della CEDU, che consente la privazione del diritto dominica-
sto e nei libri censuari hanno luogo senza indugio,
le per p.u. solo in presenza delle condizioni previste dalla leg-
a cura e a spese del beneficiario dell’esproprio. (R)
ge e dai principi generali di diritto internazionale. (Sul pun-
5. Un estratto del decreto di esproprio è trasmesso
to, v. la Risoluzione del Comitato dei Ministri del Consiglio
entro cinque giorni per la pubblicazione nella Gaz-
d’Europa del 14.02.2007 che invitava l’Italia ad introdurre
zetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Uffi-
nell’ordinamento uno strumento per ottenere la riparazione
ciale della Regione nel cui territorio si trova il bene.
della violazione accertata innanzi alle autorità interne.
L’opposizione del terzo è proponibile entro i trenta
giorni successivi alla pubblicazione dell’estratto. De-
Sezione II - Del decreto di esproprio
corso tale termine in assenza di impugnazioni, an-
Art. 23 (L-R) - Contenuto ed effetti del decreto di che per il terzo l’indennità resta fissata nella somma
esproprio depositata. (L)
1. Il decreto di esproprio:
Le disposizioni relative al decreto di esproprio riassumono
a) è emanato entro il termine di scadenza dell’effica- tutte le fasi del procedimento, fino alla sua conclusione con
cia della dichiarazione di pubblica utilità; il trasferimento della proprietà del bene che avviene con l’e-
b) indica gli estremi degli atti da cui è sorto il vincolo secuzione del decreto, con immediata immissione in possesso
preordinato all’esproprio e del provvedimento che ha del beneficiario dell’esproprio. Il contenuto discrezionale del
approvato il progetto dell’opera; decreto è piuttosto modesto: la discrezionalità che lo caratte-
3884
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
rizza è di massima esaurita nelle fasi procedimentali, per cui evitano danni economici all’ente, si riducono le possibilità
il decreto presenta il carattere della doverosità in rapporto di retrocessione.
alle fasi che lo precedono. L’effetto principale del decreto di Il decreto è immediatamente trascritto ai registri immobiliari
esproprio consiste nel passaggio del diritto dell’espropriando ed è pubblicato nella G.U. o nel B.U.R. L’opposizione del terzo
nella sfera del beneficiario, sia pure subordinatamente alla è proponibile entro trenta giorni successivi alla pubblicazione.
“condizione sospensiva che il medesimo decreto sia succes- Decorso il termine in assenza di impugnazioni, l’indennità
sivamente notificato ed eseguito” (c. 1, lett. f). Deve quindi resta fissata nella somma depositata. L’emanazione del decreto
prodursi una duplice condizione legale, estranea al contenuto di esproprio comporta nei confronti dei terzi l’estinzione au-
del decreto ed inderogabile, costituita dalla notifica e dalla tomatica di tutti i diritti gravanti sul bene espropriato “salvo
sua esecuzione. quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata”
In particolare, l’esecuzione del decreto deve avvenire su (art. 25, c.1), nonché l’irrilevanza di tutte le pretese dei terzi
iniziativa dell’autorità espropriante o del suo beneficiario nei confronti del bene espropriato, pretese che possono farsi
“entro il termine perentorio di due anni” decorrenti dalla valere, eventualmente, sull’indennità.
sua emanazione mediante la “immissio in bona” da parte Sembra, al riguardo, che possa trattarsi di un acquisto del bene
del beneficiario dell’esproprio, secondo le modalità stabilite a titolo derivativo in quanto il carattere essenziale di questo
dall’art. 24. si basa sul fatto che la traslazione del diritto è fondata sulla
Il decreto di esproprio possiede quindi un’efficacia strumentale preesistente situazione soggettiva. La lettera e-bis) aggiunta
e non finale perché l’interesse pubblico perseguito con la sua dal D.Lgs. 302/2002 dispone che, qualora sia stato emanato
emanazione viene soddisfatto solo con la concreta attuazione il decreto di o.t. preordinata all’esproprio di cui al nuovo art.
dell’effetto del provvedimento. L’esecuzione del decreto assume 22-bis, gli estremi e lo stato di esecuzione dello stesso devono
rilevanza al fine dell’acquisto del possesso ed ancor prima della essere indicati nel decreto di esproprio. Inoltre, secondo la C.
traslazione del diritto. costituzionale, le regioni non possono prorogare neanche per
Questa costruzione garantiva che, in assenza della possibilità legge un vincolo espropriativo scaduto senza prevedere un
dell’occupazione d’urgenza, la realizzazione dell’opera pub- indennizzo per i proprietari (sent. 20/072007).
blica fosse successiva al trasferimento del diritto nella sfera
giuridica del beneficiario. L’aver introdotto l’occupazione Art. 24 (L-R) - Esecuzione del decreto di esproprio
d’urgenza ha in parte pregiudicato questo intento perché 1. L’esecuzione del decreto di esproprio ha luogo
ancora adesso l’esecuzione dell’opera può precedere, grazie per iniziativa dell’autorità espropriante o del suo be-
al decreto di occupazione, il trasferimento della proprietà neficiario, con il verbale di immissione in possesso,
in capo al beneficiario. Tale condizione sospensiva non è entro il termine perentorio di due anni. (L)
preclusiva della trascrizione del decreto di esproprio, nei 2. Lo stato di consistenza del bene può essere com-
registri immobiliari, quale forma di pubblicità-notizia che pilato anche successivamente alla redazione del
deve avvenire “senza indugio” a cura e spese del beneficiario verbale di immissione in possesso, senza ritardo e
dell’espropriazione. prima che sia mutato lo stato dei luoghi. (L)
3. Lo stato di consistenza e il verbale di immissione
È dubbio se l’avverarsi della condizione sospensiva operi
sono redatti in contraddittorio con l’espropriato o, nel
con effetto retroattivo con la conseguenza che il passaggio
caso di assenza o di rifiuto, con la presenza di almeno
della proprietà sia da riportare al momento dell’adozione
due testimoni che non siano dipendenti del beneficia-
del decreto espropriativo. Poiché si tratta di provvedimento
rio dell’espropriazione. Possono partecipare alle ope-
di natura ricettizia, in quanto provvedimento limitativo della
razioni i titolari di diritti reali o personali sul bene. (L)
sfera giuridica del privato (art. 21-bis della legge 241/1990),
4. Si intende effettuata l’immissione in possesso
la notifica del decreto (e la sua esecuzione) costituisce un ele-
anche quando, malgrado la redazione del relativo
mento essenziale per il suo perfezionamento e la decorrenza
verbale, il bene continua ad essere utilizzato, per
della sua efficacia (Gasparri-Cauteruccio).
qualsiasi ragione, da chi in precedenza ne aveva la
Dal perfezionamento del decreto di esproprio nasce incon- disponibilità. (L)
dizionatamente il diritto all’indennizzo sulla base delle 5. L’autorità espropriante, in calce al decreto di
caratteristiche del bene alla data di emanazione del decreto esproprio, indica la data in cui è avvenuta l’immissio-
di esproprio (art. 31, c. 1). Dopo la trascrizione del decreto ne in possesso e trasmette copia del relativo verbale
“tutti i diritti relativi al bene espropriato possono essere fatti all’ufficio per i registri immobiliari, per la relativa an-
valere unicamente sull’indennità” (art. 25, c. 3). notazione. (R)
Il mancato avverarsi degli eventi dedotti nella condizione 6. L’autorità che ha eseguito il decreto di espro-
sospensiva fa regredire la procedura espropriativa Con tale prio ne dà comunicazione all’ufficio istituito ai sensi
disposizione l’Amministrazione realizza l’opera pubblica dell’art. 14, comma 1. (R)
sull’area che ormai le appartiene, facendo venir meno le 7. Decorso il termine previsto nel comma 1, entro i suc-
cause che hanno finora determinato gran parte delle situa- cessivi tre anni può essere emanato un ulteriore atto
zioni di occupazione senza titolo: si riduce il contenzioso, si che comporta la dichiarazione di pubblica utilità. (L)
3885
area X - gli interventi sul territorio
L’esecuzione del decreto di esproprio avviene con il verbale disposizione che concorrerà a ridurre notevolmente le difficoltà
d’immissione in possesso, nel termine perentorio di due anni. che vengono incontrate, in diversi casi, nella fase iniziale della
Lo stato di consistenza può essere compilato anche successi- realizzazione delle opere pubbliche.
vamente alla immissione in possesso, prima che sia mutato
lo stato dei luoghi. Capo V - Il pagamento dell’indennità
Il verbale di immissione e lo stato di consistenza sono redatti di esproprio
in contraddittorio con l’espropriato o, in sua mancanza, Sezione I - Disposizioni generali
con la presenza di due estranei non dipendenti dal soggetto Art. 26 (R) - Pagamento o deposito dell’indennità
espropriante. provvisoria
L’immissione in possesso del bene s’intende effettuata anche 1. Trascorso il termine di trenta giorni dalla notifi-
quando, dopo la redazione del relativo verbale, la sua dispo- cazione dell’atto determinativo dell’indennità prov-
nibilità è ancora materialmente lasciata al proprietario od visoria, l’autorità espropriante ordina che il promo-
all’affittuario, nei casi in cui la complessità dell’opera non tore dell’espropriazione effettui il pagamento delle
comporta la sua immediata utilizzazione. indennità che siano state accettate, ovvero il depo-
sito delle altre indennità presso la Cassa depositi e
Art. 25 (L) - Effetti dell’espropriazione per i terzi prestiti. (R)
1. L’espropriazione del diritto di proprietà comporta 1-bis. L’autorità espropriante ordina il pagamento
l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o diretto dell’indennità al proprietario nei casi di cui
personali, gravanti sul bene espropriato, salvo quelli all’art. 20, comma 8. (R) (comma modificato dal
compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordi- D.Lgs. n. 302/2002 e così corretto nell’errata corrige
nata. (L) di cui alla G.U. n. 173 del 28.7.2003).
2. Le azioni reali e personali esperibili sul bene 2. L’autorità espropriante può ordinare altresì il pa-
espropriando non incidono sul procedimento espro- gamento diretto dell’indennità al proprietario, qualo-
priativo e sugli effetti del decreto di esproprio. (L) ra questi abbia assunto ogni responsabilità in ordi-
3. Dopo la trascrizione del decreto di esproprio, tutti i ne ad eventuali diritti dei terzi, e può disporre che
diritti relativi al bene espropriato possono essere fatti sia prestata una idonea garanzia entro un termine
valere unicamente sull’indennità. (L) all’uopo stabilito (comma così modificato dal D.Lgs.
4. A seguito dell’esecuzione del decreto di esproprio, n. 302/2002). (R)
il Prefetto convoca tempestivamente, e comunque 3. Se il bene è gravato di ipoteca, al proprietario è
non oltre dieci giorni dalla richiesta, il soggetto pro- corrisposta l’indennità previa esibizione di una di-
ponente e i soggetti gestori di servizi pubblici titolari chiarazione del titolare del diritto di ipoteca, con
del potere di autorizzazione e di concessione di at- firma autenticata, che autorizza la riscossione della
traversamento, per la definizione degli spostamenti somma. (R)
concernenti i servizi interferenti e delle relative mo- 4. Se il bene è gravato da altri diritti reali, ovvero
dalità tecniche. Il soggetto proponente, qualora i la- se sono presentate opposizioni al pagamento della
vori di modifica non siano stati avviati entro sessanta indennità, in assenza di accordo sulle modalità del-
giorni, può provvedervi direttamente, attenendosi la sua riscossione, il beneficiario dell’espropriazio-
alle modalità tecniche eventualmente definite ai sen- ne deposita la somma presso la Cassa depositi e
si del presente comma. (L) prestiti. In tal caso, l’effettivo pagamento ha luogo
in conformità alla pronuncia dell’autorità giudiziaria,
L’articolo regola gli effetti dell’espropriazione nei confronti dei adita su domanda di chi vi abbia interesse. (R)
terzi e si ispira alle disposizioni generali della legge n. 2359 del 5. Qualora manchino diritti dei terzi sul bene, il
1865 ed all’art. 14 della legge n. 865 del 1971. proprietario può in qualunque momento percepire
Si è innanzi accennato al titolo derivativo dell’acquisto del la somma depositata, con riserva di chiedere in
bene espropriato (v. sub 24). Benché il bene entri nel patri- sede giurisdizionale l’importo effettivamente spet-
monio del beneficiario libero da pesi e limiti che potevano tante. (R)
gravarlo nel patrimonio dell’espropriato, l’acquisto da parte 6. La Cassa depositi e prestiti provvede al paga-
del beneficiario è possibile solo in quanto si produca la perdita mento delle somme ricevute a titolo di indennità di
da parte del proprietario, pur se avviene senza alcun discono- espropriazione e in relazione alle quali non vi sono
scimento della preesistente situazione soggettiva dalla quale opposizioni di terzi, quando il proprietario produca
non può prescindere per la determinazione della disciplina una dichiarazione in cui assume ogni responsabilità
applicabile alla fattispecie. in relazione ad eventuali diritti dei terzi. (R)
Importante è la disposizione prevista dal quarto comma 7. Dei provvedimenti di cui ai commi 1 e 2 è data
relativa all’intervento del Prefetto per la definizione dello immediata notizia al terzo che risulti titolare di un di-
spostamento dei servizi pubblici le cui reti interferiscono con ritto ed è curata la pubblicazione, per estratto, nella
l’area nella quale deve essere realizzata l’opera pubblica. È una Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
3886
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il 1 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo” (CEDU,
bene. (R) Grande Camera, 29 marzo 2006, Scordino c. Italia). I pro-
8. Il provvedimento dell’autorità espropriante diventa blemi fondamentali che questa disciplina intende risolvere
esecutivo col decorso di trenta giorni dal compimen- sono due: il primo riguarda l’esigenza di accertare l’effettiva
to delle relative formalità, se non è proposta dai terzi titolarità del diritto di proprietà da parte del soggetto che
l’opposizione per l’ammontare dell’indennità o per la risulta dai registri catastali, nei cui confronti si è svolta la
garanzia. (R) procedura espropriativa. Il secondo riguarda l’esigenza di
9. Se è proposta una tempestiva opposizione, l’auto- offrire garanzie alle situazioni dei terzi che possono vantare
rità espropriante dispone il deposito delle indennità diritti sui beni oggetto di esproprio.
accettate o convenute presso la Cassa depositi e L’autorità espropriante, trascorsi trenta giorni dalla noti-
prestiti. (R) fica dell’atto che determina l’indennità provvisoria ordina
10. Il promotore dell’espropriazione esegue il pa- che il promotore dell’espropriazione effettui il pagamento
gamento dell’indennità accettata o determinata dai delle indennità che siano state accettate ovvero il deposito
tecnici, entro il termine di sessanta giorni, decorrente di quelle non accettate presso la sezione provinciale della
dalla comunicazione del decreto che ha ordinato il Cassa DD.PP.
pagamento, salvo il caso in cui egli abbia proposto,
entro lo stesso termine, l’opposizione alla stima defi- Il comma 1-bis richiama la disposizione relativa al pagamento
nitiva della indennità. (R) diretto dell’indennità al proprietario prevista dal comma 8
11. In seguito alla presentazione, da parte del pro- (anziché 7) dell’art. 20 del T.U., come modificato dal D.Lgs.
motore dell’espropriazione, degli atti comprovan- n. 302.
ti l’eseguito deposito o pagamento dell’indennità L’ordine di pagamento dell’indennità al proprietario è disposto
di espropriazione, l’autorità espropriante emette qualora questi abbia assunto ogni responsabilità in ordine ad
senz’altro il decreto di esproprio. (R) eventuali diritti di terzi. Può essere richiesta la presentazione
La determinazione dell’indennità di esproprio rappresenta il di idonea garanzia entro un termine prestabilito.
punto di equilibrio tra la duplice esigenza, da un lato, della La norma è da coordinare con quella dell’art. 20, comma
tutela della proprietà privata e, dall’altro, delle ragioni di 7, la quale prevede che al proprietario che ha comunicato
interesse pubblico. Vi è stata sempre un’oscillazione tra la di accettare l’indennità e dichiarata l’assenza di diritti di
misura delle utilità sottratte al privato e la misura della va- terzi sul bene, la somma viene corrisposta entro il termine
lutazione comparativa tra l’interesse del privato a mantenere di sessanta giorni, decorrente dall’accettazione e dal depo-
quel bene per le utilità che ne ritrae e l’interesse generale sito presso l’ufficio espropriazioni della documentazione
ad una diversa utilizzazione del bene e quindi espressione comprovante la piena e libera proprietà del bene. Decorso
del diverso peso dei due interessi in contrasto. Secondo la tale termine al proprietario sono dovuti gli interessi nella
consolidata giurisprudenza costituzionale, l’indennizzo misura del tasso legale.
deve rappresentare “un serio ristoro” e affinché ciò “possa
L’autorità espropriante può quindi adottare un provvedimento
realizzarsi occorre far riferimento al valore del bene in
conforme a quello previsto dall’art. 20, c. 7, ovvero, per ridurre
relazione alla sue caratteristiche essenziali fatte palesi dalla i tempi del pagamento dell’indennità, al quale è subordinata
potenziale valutazione economica di esso secondo legge. l’emissione del decreto di esproprio, può disporre che il paga-
Solo in tal modo può assicurarsi la congruità del ristoro mento avvenga in termini più brevi, previo rilascio da parte
spettante all’espropriato ed evitare che esso sia meramente del proprietario della dichiarazione di assenza di diritti di terzi
apparente e irrisorio rispetto al valore del bene” (C. cost. 30 sul bene, con le modalità di cui all’art. 47 del T.U. 28 dicembre
gennaio 1980, n. 5). 2000, n. 445 e, ove lo ritenga necessario, di idonea garanzia
Il T.U ha reso definitivi i criteri di commisurazione previsti (eventualmente con fideiussione) valida fino allo svincolo che
dall’art. 5-bis della legge 5 agosto 1992, n. 359 confermando viene disposto dall’ufficio espropriazioni dopo la presentazione
la distinzione tra il valore delle diverse indennità dovute a della documentazione comprovante la piena e libera proprietà
seconda dei beni espropriati (v. artt. 36-40 di questo T.U.). del bene. Lo svincolo deve avvenire entro sessanta giorni dalla
Tale scelta è stata censurata dalla Corte europea per i diritti presentazione della documentazione.
dell’uomo, la quale, pur riconoscendo in capo allo Stato Secondo la Cassazione (Sez. I, 25.09.2007, n. 19925), in
una certa discrezionalità nel determinare l’indennizzo in tema di calcolo dell’indennità di espropriazione, vi è la
presenza di un’espropriazione legittima, ha affermato che riduzione prevista dall’art. 16 D.Lgs. 30 dicembre 1992
“l’art. 5-bis della legge 5 agosto 1992, n. 359, parametrando n. 504 ad un importo pari al valore indicato nell’ultima
l’indennità di espropriazione ad un valore largamente infe- dichiarazione o denuncia presentata dall’espropriato ai fini
riore a quello di mercato del bene espropriato, senza prendere dell’applicazione dell’ICI, qualora il valore dichiarato risulti
in considerazione la tipologia dell’esproprio, determina la inferiore all’indennità di espropriazione determinata secon-
rottura del “giusto equilibrio” tra le esigenze di interesse do i criteri stabiliti dalle disposizioni vigenti. Tale criterio
generale e gli imperativi della salvaguardia dei diritti fon- vale per i terreni caratterizzati da edificabilità sia legale,
damentali dell’individuo, violando l’art. 1 del Protocollo n. che di fatto, in considerazione sia della definizione di area
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area X - gli interventi sul territorio
fabbricabile fornita dall’art. 2, lett. b), D.Lgs. n. 504 cit. - priazione, l’autorità espropriante emette senz’altro il
che, richiamando i criteri dettati dall’art. 5-bis del D.L. n. decreto di esproprio. (R)
333/1992 convertito dalla legge n. 359/1992, fa riferimento Nel caso che la determinazione dell’indennità sia effettuata a
anche alle possibilità effettive di edificazione - sia della ratio mezzo di stima del collegio dei tecnici, la relazione è depositata
sottesa al sistema della legge delega e del decreto delegato presso l’ufficio espropriazioni. Il proprietario viene informato
istitutivo dell’ICI. Tale normativa è diretta nel complesso dell’avvenuto deposito con facoltà di prenderne visione ed
ad incentivare fedeli autodichiarazioni del valore delle aree estrarne copia.
fabbricabili ai fini anzidetti e, nello stesso tempo, ad avviare
La Commissione provinciale competente per la determi-
una armonizzazione tra identificazione agli effetti tributari
nazione dell’indennità definitiva è prevista dall’art. 41
ed agli effetti espropriativi delle aree fabbricabili, attesa la
del T.U.
comune radice di definizione delle medesime aree (Corte
cost. 25 luglio 2000, n. 351). L’autorità espropriante, decorsi trenta giorni dalla comu-
nicazione del deposito, su proposta del responsabile del
Per le altre procedure previste dall’articolo in esame si rinvia
procedimento, liquida e paga le spese peritali e dispone
a quanto dallo stesso disposto.
il pagamento dell’indennità od il suo deposito presso la
L’avvenuta ed effettiva corresponsione dell’indennità di e. Cassa DD.PP.
definitiva, nonché la sua previa determinazione, non costi-
Quando l’espropriazione è stata promossa da altro soggetto,
tuiscono requisito di validità e di legittimità del decreto di
dopo la presentazione degli atti comprovanti il pagamento
esproprio, essendo sufficiente che l’indennità provvisoria sia
od il deposito dell’indennità, l’autorità espropriante emette
stata depositata presso la C.D.P.; la legittimità dei provvedi-
il decreto di esproprio.
menti di e. non è inficiata dall’inesatta o inesistente liquida-
zione dell’indennità, essendo l’emanazione dei predetti atti
Art. 28 (R) - Pagamento definitivo della indennità
ablatori completamente sganciata da quest’ultima (C.d.S.,
1. L’autorità espropriante autorizza il pagamento
IV, n. 5774/2006).
della somma depositata al proprietario od agli aventi
Il responsabile del procedimento deve formare l’elenco dei diritto, qualora sia divenuta definitiva rispetto a tutti
proprietari che non hanno aderito alla determinazione la determinazione dell’indennità di espropriazione,
dell’indennità, come proposta dall’A. contestualmente al ovvero non sia stata tempestivamente notificata
deposito dell’indennità provvisoria. Il proprietario dei l’opposizione al pagamento o sia stato concluso tra
beni espropriandi che non accetti l’indennità provvisoria tutte le parti interessate l’accordo per la distribuzione
è invitato dall’autorità espropriante a comunicare se vuole dell’indennità. (R)
servirsi del sistema di stima peritale e, al riguardo, si applica 2. L’autorizzazione è disposta su istanza delle parti inte-
la procedura prevista dall’art. 21 del t.u. La scelta dei tec- ressate, su proposta del responsabile del procedimento
nici (ma non del terzo tecnico) è a discrezione dell’autorità successiva alla audizione delle parti, da cui risulti anche
espropriante sulla quale grava l’onere delle spese. Se però la mancata notifica di opposizioni di terzi. (R)
la stima del bene è inferiore alla cifra quantificata in via 3. Unitamente all’istanza, vanno depositati:
provvisoria,l’onere è posto a carico dell’espropriato, salvo il
a) un certificato dei registri immobiliari, da cui risulta
disposto dell’art. 21 del t.u.
che non vi sono trascrizioni o iscrizioni di diritti o di
azioni di terzi;
Art. 27 (R) - Pagamento o deposito definitivo dell’in-
dennità a seguito della perizia di stima dei tecnici o b) un attestato del promotore dell’espropriazione, da
della Comm. Prov.le (D.Lgs. 302/2002) cui risulti che non gli sono state notificate opposizioni
1. La relazione di stima è depositata dai tecnici ovve- di terzi. (R)
ro della Commissione provinciale presso l’ufficio per
L’articolo regola le modalità di pagamento definitivo delle
le espropriazioni. L’autorità espropriante dà notizia
indennità nel caso di mancata notifica di opposizione di
dell’avvenuto deposito mediante raccomandata con
terzi. L’autorizzazione al pagamento dell’indennità è disposta
avviso di ricevimento e segnala la facoltà di prender-
su proposta dal responsabile del procedimento, successiva
ne visione ed estrarne copia. (R)
all’audizione delle parti. Non è più prevista, in questo caso,
2. Decorsi trenta giorni dalla comunicazione del de-
la competenza del Tribunale per lo svincolo delle somme da
posito, l’autorità espropriante, in base alla relazione
pagare, salvo quanto previsto dal successivo art. 29.
peritale e previa liquidazione e pagamento delle
spese della perizia, su proposta del responsabile del Secondo la giurisprudenza amministrativa, in caso di
procedimento autorizza il pagamento dell’indennità, annullamento ottenuto in sede giurisdizionale di atti della
ovvero ne ordina il deposito presso la Cassa depositi procedura espropriativa inerente la realizzazione di una
e prestiti. (R) strada, in presenza di opere successivamente eseguite da
3. In seguito alla presentazione, da parte del promo- amministrazioni pubbliche, pur se non statali, le ammi-
tore dell’espropriazione, degli atti comprovanti l’ese- nistrazioni comunali devono dare applicazione al disposto
guito deposito o pagamento dell’indennità di espro- di cui all’art. 28, D.P.R. n. 380 del 2001. Ciò, anche nel
3888
le espropriazioni per causa di pubblica utilitÀ - parte 65
caso d’interventi di interesse regionale, attraverso un’in- Art. 31 (R) - Disposizioni sulla indennità
terpretazione di tale norma in funzione della sua ratio, che 1. I tutori e gli altri amministratori dei soggetti indi-
evidentemente è quella di attribuire alle amministrazioni cati nell’articolo precedente devono chiedere l’ap-
comunali un mero obbligo di segnalazione alle autorità provazione del tribunale civile per la determinazione
competenti, laddove di tratti di opere eseguite da altre consensuale o per l’accettazione dell’indennità offer-
amministrazioni pubbliche. ta dal promotore dell’espropriazione, ovvero per la
Deve, invece, escludersi l’applicazione dell’ipotesi normativa conclusione dell’accordo di cessione. (R)
dell’art. 27, D.P.R. n. 380 del 2001, con attivazione da parte delle 2. Se lo Stato o un altro ente pubblico è titolare del
amministrazioni comunali interessate dei poteri di vigilanza ed bene, si applicano le disposizioni riguardanti la tran-
eventualmente sanzionatori ivi previsti, trattandosi di opere sazione. (R)
3. Le somme depositate per le indennità di beni
d‘interesse sovracomunale (nella fattispecie i ricorrenti agivano
espropriati spettanti ad un minore, ad un interdetto,
per l’annullamento del silenzio formatosi a seguito della diffida
ad un assente, ad un ente o ad una associazione
inviata al Comune di Loreggia ed al Comune di Camposam-
che non abbia la libera facoltà di alienare immobili,
piero e per l’accertamento dell’obbligo delle amministrazioni
non possono essere riscosse dal tutore o dagli altri
comunali intimate di controllare ed eventualmente sanzionare
amministratori, salvo che siano impiegate con le for-
l’esecuzione da parte della Società Veneto Strade s.p.a. delle ope-
malità prescritte dalle leggi civili. (R)
re edilizie per la realizzazione di una parte della strada regionale
4. Non occorre alcuna approvazione per accettare
n. 308 “del Santo”); i lavori per i quali i ricorrenti chiedevano
l’indennità determinata dai tecnici ai sensi dell’art. 21
l’esercizio dei poteri comunali di vigilanza attenevano ad un’o-
o per la conversione delle indennità in titoli del debito
pera pubblica che originariamente era di competenza statale
pubblico. (R)
e successivamente, per effetto del trasferimento al demanio
delle regioni a statuto ordinario delle strade già appartenenti Coordina, con adeguamenti, le disposizioni degli artt. 58 e 59
al demanio statale, era divenuta di competenza regionale; il della legge n. 2359 del 1865.
Collegio ha ritenuto che non fosse rilevabile alcuna illegittima I tutori e gli altri amministratori dei soggetti indicati nell’art.
inerzia da parte delle amministrazioni comunali citate, le quali 30 devono chiedere l’approvazione del tribunale civile per la
si erano attivate, in esito alla prima diffida, ex art. 28 cit. (TAR determinazione consensuale, l’accettazione dell’indennità o
Venezia, n. 668/2008). la conclusione dell’accordo di cessione.
Per i beni dei quali è titolare lo Stato od altro ente pubblico,
Art. 29 (L) - Pagamento dell’indennità a seguito di si applicano le norme sulla transazione di cui all’art. 1965
procedimento giurisdizionale e seguenti del c.c. Le somme depositate per le indennità di
1. Qualora esistano diritti reali sul fondo espropriato esproprio spettanti ai soggetti di cui all’art. 30 sono vincolate
o vi siano opposizioni al pagamento, ovvero le parti
ed il loro impiego deve avvenire secondo quanto previsto
non si siano accordate sulla distribuzione, il paga-
dalle leggi vigenti.
mento delle indennità agli aventi diritto è disposto
dall’autorità giudiziaria, su domanda di chi ne abbia Per accettare l’indennità determinata dal collegio dei tecnici
interesse. (L) e per la conversione della stessa in titoli del debito pubblico
non occorre alcuna approvazione.
La disposizione dell’Autorità giudiziaria per il pagamento
delle indennità, su domanda di chi ne abbia interesse, è
Capo VI - Dell’entità dell’indennità
necessaria verificandosi le condizioni indicate nell’art. 29.
di espropriazione
Sezione II - Pagamento dell’indennità a incapaci, Sezione I - Disposizioni generali
a enti e associazioni Art. 32 (L) - Determinazione del valore del bene
Art. 30 (R) - Regola generale 1. Salvi gli specifici criteri previsti dalla legge, l’inden-
1. Se il bene da espropriare appartiene ad un mi- nità di espropriazione è determinata sulla base delle
nore, ad un interdetto, ad un assente, ad un ente o caratteristiche del bene al momento dell’accordo di
ad una associazione che non abbia la libera facoltà cessione o alla data dell’emanazione del decreto di
di alienare immobili, gli atti del procedimento non esproprio, valutando l’incidenza dei vincoli di qualsi-
richiedono alcuna particolare autorizzazione. (R) asi natura non aventi natura espropriativa e senza
considerare gli effetti del vincolo preordinato all’e-
L’art. 30 riproduce, con alcuni adeguamenti, l’art. 57 della
legge n. 2359 del 1865. L’appartenenza del bene a minori, sproprio e quelli connessi alla realizzazione dell’e-
incapaci, assenti, enti od associazioni non comporta alcuna ventuale opera prevista, anche nel caso di espro-
particolare autorizzazione per l’effettuazione del procedimento priazione di un diritto diverso da quello di proprietà o
di esproprio. di imposizione di una servitù. (L)
2. Il valore del bene è determinato senza tenere
conto delle costruzioni, delle piantagioni e delle mi-
gliorie, qualora risulti, avuto riguardo al tempo in cui
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area X - gli interventi sul territorio
furono fatte e ad altre circostanze, che esse siano o quando esso non è stato concluso per fatto non imputa-
state realizzate allo scopo di conseguire una mag- bile all’espropriato ovvero perché a questi è stata offerta
giore indennità. Si considerano realizzate allo scopo un’indennità provvisoria che, attualizzata, risulta infe-
di conseguire una maggiore indennità, le costruzioni, riore agli otto decimi di quella determinata in via defini-
le piantagioni e le migliorie che siano state intrapre- tiva, l’indennità è aumentata del 10 per cento”. (articolo
se sui fondi soggetti ad esproprio dopo la comunica- 37 commi 1 e 2 del Decreto Presidente della Repubblica
zione dell’avvio del procedimento. (L) 327/2001)”.
3. Il proprietario, a sue spese, può asportare dal C) Aree legittimante edificate. In tal caso “... per l’espro-
bene i materiali e tutto ciò che può essere tolto sen- priazione di una costruzione legittimamente edificata , l’in-
za pregiudizio dell’opera da realizzare. (L) dennità è determinata nella misura pari al valore venale”
Le disposizioni dell’art. 32 hanno particolare importanza (articolo 38).
per determinare il valore del bene e per fissare l’indennità di Qualora la costruzione o parte di essa sia stata realizzata
espropriazione. Viene affermato il principio secondo il quale senza concessione edilizia o autorizzazione paesistica, ovve-
l’indennità è determinata in base alle caratteristiche del bene ro in difformità dalle stesse, l’indennità è calcolata tenendo
al momento dell’accordo di cessione o alla data del decreto di conto della sola area di sedime in base all’articolo 37, ovvero
esproprio, tenendo conto dell’incidenza di eventuali vincoli tenendo conto della sola parte della costruzione realizzata
esistenti, con esclusione del vincolo preordinato all’esproprio, legittimamente.
per gli effetti di depotenziamento delle possibilità edificatorie e
È quindi necessario, prima delle operazioni peritali, stabili-
della diminuzione di valore dallo stesso determinati, esclusione
re l’esistenza o meno del requisito di edificabilità (v. art.37,
che è stata affermata dalla Corte Costituzionale (16 giugno
commi 3 e 4 D.P.R. in commento).
1993, n. 283) e dalla Cassazione (sez. I, 22 febbraio 2000, n.
1087 e 15 gennaio 2000, n. 425). Il principio si applica solo Criteri e requisiti per valutare l’edificabilità di fatto di un’a-
quando assume rilievo il valore commerciale del bene (quindi rea devono essere definiti da regolamento da emanarsi con
per le aree edificabili, legittimamente edificate e per gli inter- decreto a cura del Ministro delle infrastrutture e trasporti
venti privati di pubblica utilità). La non influenza sul calcolo (comma 5), in pendenza del quale (comma 6). si verifica se
del valore ai fini dell’indennità si verifica anche nel caso di sussistano le possibilità effettive di edificazione, valutando le