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I diritti della personalità.

SITUAZIONI ESISTENZIALI

Ai sensi dell'articolo due della costituzione, La Repubblica riconosce e garantisce i


diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali.
I diritti vengono distinti in: diritti patrimoniali e non patrimoniali.
I diritti patrimoniali vengono valutabili secondo una stima economica e sono:
alienabili, trasmissibili, rinunciabili e prescrittibili, dove la prescrizione determina
l’impossibilità di far valere un diritto a causa del suo mancato esercizio per un
determinato periodo.
I diritti non patrimoniali, tra i quali alcuni appartengono al diritto di famiglia e delle
successioni mortis causa, sono invece inerenti solo alla persona e soltanto da questa
sono esercitabili: da qui la definizione di “diritti della personalità” e sono inviolabili.

1) Diritto alla vita.


Il diritto alla vita è un principio morale basato sulla convinzione che un essere
umano ha il diritto di vivere e, in particolare, non dovrebbe essere ucciso da un
altro essere umano.

Il diritto alla vita viene definito nel mondo giuridico come:

 assoluto, in quanto può esser fatto valere di fronte a chiunque ed in ogni


situazione;
 irrinunciabile, perché nessuno può rifiutarsi di goderne. Si perde questo
diritto, infatti, solo con la morte;
 indisponibile, dal momento che non è possibile cederlo ad altri (per
esempio lasciarlo in eredità).
L'integrità psicofisica riguarda la possibilità offerta ad ogni essere umano di godere
del proprio corpo "interamente", ovvero di vivere una vita dignitosa in uno stato di
salute ottimale, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Si tratta, quindi, di un diritto grazie al quale ci è possibile tutelare la nostra stessa
salute.
Il diritto alla salute è sancito in primo luogo da due articoli considerati molto
importanti dal punto di vista giuridico: l'articolo 32 della Costituzione della
Repubblica Italiana e l'articolo 5 del Codice civile.
In base all'articolo 32 della Costituzione, la Repubblica tutela la salute di ogni
persona e garantisce anche cure gratuite a quanti versano in condizioni di
difficoltà.
Nessun individuo può essere obbligato a sottoporsi a trattamenti sanitari (cure,
terapie, interventi, ecc.) se non lo desidera, a meno che non si tratti di cose per
legge obbligatorie.
In un solo caso un professionista può (ed anzi, deve) agire anche senza il permesso
del paziente: quando si verifica uno stato di necessità, ovvero quando è richiesto il
suo intervento immediato al fine di salvargli la vita (pensiamo, per esempio, a chi
resta coinvolto in un grave incidente stradale).
Costituiscono un'eccezione a questa regola solo i cosiddetti trattamenti sanitari
obbligatori ovvero quelli imposti dalla legge, tra i quali rientrano le vaccinazioni.
Gli atti di disposizione del corpo sono in sostanza ciò che ciascuno di noi può fare
o non fare col proprio corpo.
Sono vietate le azioni che possono diminuire la nostra integrità fisica, ossia tutte
quelle azioni che potrebbero provocare conseguenze negative per la nostra salute:
per esempio, è vietato vendere i propri organi doppi, ad esempio un polmone.
Le operazioni di donazione di sangue o di midollo osseo e di trapianto di reni, sono
lecite in quanto rette dal principio della solidarietà sociale, al fine di aiutare altre
persone che versano in cattive condizioni di salute.

2) Diritto all’onore e alla reputazione.


Il diritto all’onore è un diritto molto importante: l'onore di una persona riguarda la
sua dignità personale, il suo valore nonché la buona reputazione di cui gode nella
società in cui vive.
Se una persona in qualche modo offende un'altra, raccontando o scrivendo qualcosa
che "sporca" la sua immagine di fronte agli altri, questa seconda persona, anche se
si tratta di una cosa vera, può agire per vie legali grazie al Codice civile e al codice
penale, muovendo una accusa di ingiuria o diffamazione a seconda dei casi.
Ingiuria e diffamazione, infatti, sono in realtà due reati differenti tra loro.
L'ingiuria si ha quando l'offesa viene rivolta direttamente in presenza della vittima.
La diffamazione, si ha quando l'offesa rivolta contro una persona non viene fatta in
sua presenza, ma davanti ad altre persone o attraverso mezzi di comunicazione: per
legge, l’offesa deve essere stata fatta davanti ad almeno 2 persone.
Le pene previste sia per l'ingiuria che per la diffamazione possono essere anche
aumentate, soprattutto se le offese sono state rivolte per discriminazione, odio
razziale, religioso, ecc.
La querela deve essere sottoscritta e depositata o presso la Polizia Giudiziaria
oppure presso la Procura della Repubblica.
3) Diritto all’immagine.
Il Diritto all'Immagine corrisponde alla possibilità che il nostro ordinamento offre ad
una persona di non veder diffusa o esposta al pubblico senza consenso la sua
immagine, se non in specifici casi disciplinati dalla legge stessa.

4) Diritto alla riservatezza.


Il diritto alla riservatezza, anche diffuso con l'appellativo anglosassone "Privacy"
viene descritto dalla dottrina come il diritto a tenere segreti aspetti, comportamenti,
atti, relativi alla sfera intima della persona, impedendo che tali informazioni vengano
divulgate senza l'autorizzazione del soggetto interessato.

5) Diritto all’informazione.
Il diritto di informazione è un diritto soggettivo strettamente collegato al diritto di
esprimere liberamente il proprio pensiero e che presuppone, affinché possa essere
esercitato concretamente, il pluralismo delle notizie.

6) Diritto all’istruzione e all’educazione.


La dichiarazione universale dei diritti umani ai sensi dell'art. 26 recita: «Ognuno ha
diritto ad un'istruzione.
Il diritto allo studio in Italia, ai sensi dell'art. 34 della Costituzione della Repubblica
Italiana, afferma il diritto dei capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi economici,
di raggiungere i gradi più alti degli studi nonché il dovere della Repubblica a rendere
effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze
da attribuire mediante concorso.

7) Diritto all’identificazione personale.


Il diritto all'identità personale è un altro diritto inviolabile dell'uomo in base al quale
ciascuno di noi deve essere rappresentato esattamente così com'è, senza che ci
siano distorsioni o modifiche della realtà.

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