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Le basi della Costituzione

A fondamento della nostra costituzione stanno il principio liberale, il principio democratico e il


principio sociale .

Il principio liberale è affermato nell’art 2 cost, il quale dichiara che “La Repubblica riconosce e
garantisce i diritti inviolabili dell’uomo , sia come singolo sia nelle formazioni sociali in cui si
svolge la sua responsabilità( quindi i diritti inviolabili esistono a prescindere dalla stato ) . Si è
sostenuto che i diritti inviolabili siano quelli che la costituzione definisce espressamente tali e
quindi la libertà personale (art 13), l’inviolabilità del domicilio (art 14) e la libertà e segretezza
della corrispondenza (art 15 ) questi diritti non sono attribuiti soltanto ai cittadini ma a tutti(di
questo si occupa art 13, 14, 15, 21, 22, 23, 24, 25, 27). L'art 2 precise che questi diritti spettano
all’uomo non solo come singolo ma anche nelle formazioni sociali , significa – confessioni
religiose, partiti e altre associazioni politiche , sindacati, imprese e così via – che non potranno
privare i cittadini di questi diritti, così come la costituzione li garantisce .(anche se la
partecipazione nelle formazioni sociale comporta alcuni limiti dei diritti).

Si è posto in questione se art 2 oltre a garantire i diritti espressamente sanciti , ne tuteli anche
altri definiti “valori di libertà “- sembra che la risposta è negativa- non sembra infatti che si
possano ritenere esistenti a livello costituzionale garanzie di diritti corrispondenti a valori così
genericamente enunciati . Anche se dall’interpretazione di disposizioni costituzionali possono
emergere forme di tutela della personalità in esse implicite e anche qualificare come diritti
protetti dalla costituzione . -- u esempio – dal diritto al nome art(22)può dedursi in via
interpretativa il diritto all’identità personale , dal riconoscimento della dignità umana (art3), il
diritto all’onore , dall’abolizione della pena di morte (art 27) , il diritto alla vita , dalle disposizioni
costituzionali che tutelano aspetti diversi della vita privata , il diritto alla riservatezza.

Il secondo principio base della costituzione è il principio democratico cioè quello dell'autogoverno
di cittadini liberi ed eguali che di fatto è affermato nell'articolo uno- dichiara" L'Italia è una
Repubblica democratica fondata sul lavoro(non è fondata su altro, esempio ricchezza). la sovranità
appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione. la sovranità cioè il
potere supremo di decidere espressa dal popolo attraverso il corpo elettorale che è formato da
quei cittadini a cui spetta il diritto di voto.

il terzo principio fondamentale è il principio sociale il quale esige che i cittadini possano godere di
fatto, in condizioni di eguaglianza, dei benefici della vita associata quali derivano dai diritti
fondamentali garantiti dalla costituzione e i poteri pubblici debbono operare con un'azione
moderatrice ed equilibratrice delle disuguaglianze sociali alle quali devono corrispondere specifici
diritti dei cittadini.

il principio di eguaglianza- il frutto della concezione spiritualista dell'uomo portata nel mondo del
cristianesimo e nel 1789 articolo uno della dichiarazione francese afferma che gli uomini nascono
liberi ed eguali nei diritti. nella nostra costituzione il principio di eguaglianza è affermato
nell'articolo tre e dichiara” tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla
legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali “ed è proprio una Corte costituzionale che controlla la razionalità della legge in
modo che vengano rispettati i diritti di tutti- perché appunto il compito della Repubblica di
rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l'eguaglianza dei cittadini.

Dal riconoscimento della pari dignità sociale di tutti i cittadini deriva che la legge deve avere
eguale efficacia per tutti. in tal senso si parla dunque di eguaglianza in senso formale perché deriva
che la legge stessa non può dare privilegi o discriminazioni personale o di classe- principio questo
in cui è implicito quello della razionalità della legge il quale esige che questa nel regolare le diverse
fattispecie procedano arbitrariamente ma fondandosi sui razionali in manette l'ordinamento.

il principio della parità fra uomo e donna che trova applicazione in altre norme costituzionali e
cioè nell'articolo 51 sulle pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso agli uffici pubblici e alle
cariche elettive- la giurisprudenza della Corte costituzionale ha modificato il diritto di famiglia
affermando il principio della parità fra i coniugi.

dopo la legislazione razziale fascista il divieto di discriminazione fondata sulla razza è espresso in
leggi che hanno dato esecuzione a dati internazionali o comunitari diretti ad eliminare ogni
discriminazione razziale.

il divieto di discriminazione e fondate sulla lingua va considerata in rapporto all'articolo sei della
costituzione secondo il quale la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche
che lo integra e lo sviluppa. questa è verificata negli statuti speciali della Valle d'Aosta e del
Trentino Alto Adige che hanno fatto delle leggi sulla tutela della minoranza linguistica slovena e
sulla tutela delle minoranze linguistiche dette storiche.

l'applicazione del principio di eguaglianza in materia religiosa è stata espressa, da una legge
secondo cui la differenza di cui non forma eccezione al godimento dei diritti civili e politici e a
mobilità alle cariche civili e militari.

il divieto di discriminazione fondate sulle diverse opinioni politiche cioè la libertà di opinione
politica, dei cittadini è evidentemente fondamentali in un regime democratico- questa regolata
dall'articolo tre prima a comma In cui esprime che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale.

Perché non t'ho che è difficile intendere il significato della disposizione che vieta discriminazione
fondata su condizioni personali e sociali relative alla ricchezza benessere e alla salute- che appunto
non devono essere oggetto di discriminazione. La Corte costituzionale ha cercato di precisarlo ed
ha ritenuto che esso consiste nel vietare agli legislatori di dettare norme della cui applicazione
risulti che ha un soggetto sia impedito per il ferro delle sue condizioni economico all'esercizio di
facoltà che la costituzione riconosce a tutti.

anche il secondo comma dell'articolo tre richiede una precisazione- e come un'esperienza che
certe condizioni di ordine economico e sociale come la miseria, il difetto di istruzione, la cattiva
salute possano impedire in fatto a chi ne è vittima di godere di quelli pari dignità sociale e di quella
eguaglianza di fronte alla legge che secondo il primo comma devono essere garantite e tutti- di cui
il compito della Repubblica è di rimuovere queste condizioni.

I diritti fondamentali si classificano in tre gruppi:

- diritti di libertà da cui nasce la pretesa dei cittadini e che lo stato si astenga dall'intervenire in
certi campi della loro vita o delle loro attività

- diritti sociali da cui deriva la pretesa al che lo stato effettui certe prestazioni positive a beneficio
dei cittadini come il diritto dell'istruzione o alla salute

- Billy i diritti politici che conferiscono ai cittadini e certi poteri come il diritto di voto con i quali
esso possono concorrere a determinare quella che si usa chiamare volontà del fatto cioè l'azione
delle autorità pubbliche.
siccome esistono i diritti fondamentali devono esistere anche le garanzie dei diritti fondamentali-
si intendono per garanzie dei diritti fondamentali le norme o comunque in mezzi di reti ad
assicurarne l'osservanza dei diritti fondamentali.

ulteriori garanzie sono quelle della riserva di legge e della riserva di giurisdizione che sono previste
nell'articolo 13. la prima si ha quando la costituzione stabilisce che solo con la legge formale si
possono apportare limitazioni a un diritto fondamentale. un esempio della garanzia di riserva di
legge e di riserva di giurisdizione è data appunto dall'articolo 13 della costituzione il quale dichiara
che la libertà personale può essere limitata nei casi in modi stabiliti dalla legge e inoltre salvo i casi
di necessità ed urgenza solo su ordine dell'autorità giudiziaria.

il rilievo politico e la garanzia dei diritti fondamentali sono stati rafforzati dai loro riconoscimento
sul piano internazionale(entro certi limiti). ma ricordata anzitutto la dichiarazione universale dei
diritti dell'uomo ha approvata dall'assemblea dell'azione unite il 10 dicembre 1948 e le due
convenzioni per la protezione dei diritti economici sociali e culturali e dei diritti civili e politici.
L'Italia ha dato esecuzione a queste convenzioni con la legge 881 del 1977 mentre per l'esecuzione
della convenzione contro il genocidio adottata nel dicembre 1948 è stata necessaria una modifica
dell'articolo 10. altro lato internazionale riguardante la tutela dei diritti dell'uomo e lato formale
sulla ricchezza e la cooperazione in Europa.

nel processo di internazionalizzazione dei diritti fondamentali ha avuto particolare sviluppo in


Europa. la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e della libertà
fondamentali a cui si aggiungono i successivi protocolli addizionali e stata opera del Consiglio
d'Europa che creato nel 1949 per promuovere la democrazia e dei diritti dell'uomo e
comprendente l'istituzione di una Corte europea dei diritti dell'uomo a cui spetta interpretando le
disposizioni in caso di controversia. quindi l'incidenza del diritto europeo e Conseguentemente
quella delle decisioni della Corte di giustizia dell'unione europea da non confondersi con la Corte
europea dei diritti dell'uomo- Questa incidenza del diritto e della giurisprudenza della Corte di
giustizia concerne l'applicazione sia dei diritti fondamentali secondo cui i diritti garantiti Dalla
Convenzione europea dei diritti dell'uomo secondo cui i diritti garantiti risultano dalle tradizioni
costituzionali comuni degli Stati membri dell'unione sono principi generali del diritto dell'unione,
sia dei diritti sanciti nella carta dei diritti proclamata a Nizza nel 2000 dai capi di Stato di governo
dell'unione europea e dalla quale è stata poi riconosciuta lo stesso valore giuridico dei trattati
europei.

I doveri inderogabili :

L'articolo due della costituzione richiede inoltre l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica economica e sociale: essi sono:

- il sacro dovere di difesa della patria

- il dovere di concorrere alle spese pubbliche

- il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

altri doveri si trovano nei disposizione che sono risvolto di alcuni diritti fondamentali e sono ad
esempio diritto al lavoro che è legato al dovere di svolgere un'attività che concorra al progresso
materiale o spirituale della società è un altro esempio il diritto alla salute che è connesso con
l'obbligo di sottoporsi ai trattamenti sanitari obbligatori stabiliti dalla legge e anche il diritto di
voto e dichiarato dovere civico.
Esistono diversi definizioni dei doveri ma il primo problema attiene alla definizione della nozione
di dovere- voi sicuramente si tratta di una situazione soggettiva di svantaggio ma non è agevole
stabilire che l'articolo due e le altre disposizioni utilizzano il concetto di dovere nel senso tecnico
giuridico vale a dire distinguendolo da altre situazioni soggettive di stampaggio come l'onere la
soggettivazione e soprattutto l'obbligo. l'articolo due della costituzione collega i doveri alla
solidarietà dunque all'esistenza di vincoli tra gli esseri umani che derivano da un comune
appartenenza che impiegano al sostegno reciproco. la solidarietà può assumere in particolare la
forma dell'adempimento scottano neo il materia di volontariato. serio galeotti ha distinto la
solidarietà paterna dalla solidarietà fraterna la quale posta in essere fondatamente dai cittadini. Si
discute ancora se la clausola costituzionale sui doveri è aperta o chiusa però i doveri costituzionali
sono solo quelli previsti espressamente in costituzione.

i soggetti affetti da doveri inderogabili sono variamente definiti dalla costituzione. l'articolo due si
riferisce all'uomo nella sua prima parte. e quanto riguarda le singole disposizioni sugli specifici
doveri previsti in costituzione si può desumere che:

- riferiscono ai soli cittadini i doveri di difendere la patria, il dovere di lavorare, il dovere civico di
votare e il dovere di fedeltà alla Repubblica, il dovere di adempiere alle pubbliche funzioni e di
esercitare mandati elettivi con disciplina ed onore

- si riferiscono a tutti anche ai cittadini anche agli stranieri il dovere di mantenere istruire ed
educare i figli- il dovere di frequentare la scuola dell'obbligo ed il dovere di contribuire alle spese
pubbliche

- l'articolo 23 rinvia implicitamente alla legge la determinazione dei soggetti obbligati che però
possono vincolare anche gli stranieri

- di alcuni doveri possono essere titolari anche le formazioni sociali.

l'articolo 54 prevede il dovere di fedeltà alla Repubblica. dalla articolo 54 è desumibile anzitutto
l'obbligo di osservare sia le leggi sia la costituzione e tale dovere di osservanza ha portata generale
la fedeltà E si riferisce alla Repubblica non dunque alla nazione e neppure all'insieme dei principi
costituzionali ma solo nucleo irripetibile della costituzione.

perché io e 54 prevede invece un più specifico dovere di adempiere le funzioni pubbliche con
disciplina ed onore da cui deriverebbe il divieto per il funzionario pubblico detenere
comportamenti positivi di sostegno ad una determinata ideologia. solo per alcune specifiche
categorie di funzionari pubblici possono essere cavate dal dovere di fedeltà obblighi ulteriori (98)
Ehi e consente alla legge di limitare la facoltà di iscriversi a partiti politici per una serie di
funzionari pubblici come i magistrati, i militari di carriera ecc.

l'articolo 52 prevede il dovere del cittadino di difendere la patria- questo è un dovere che la
costituzione definisce espressamente sacro e che non può conoscere deroghe. l'articolo 52
prevede poi un obbligo specifico quello di prestare servizio militare secondo le forme di limiti
stabiliti dalla legge. la riserva di legge è stata interpretata come base di un potere assai il lato di
conformazione del dovere in esame e si è ritenuta legittima la previsione di dovere per i soli
cittadini di sesso maschile.

vo la Corte costituzionale ha ritenuto che non sia corrispondenza bio univoca fra il dovere di
difendere la patria e l'obbligo di prestare il servizio militare- quindi il servizio militare non è l'unico
modo costituzionalmente consentito per adempiere a tale dovere- La Corte ha infatti ritenuto che
accanto al servizio militare obbligatorio esistono modalità alternative di adempimento al dovere
di difesa. secondo l'articolo 52 titolare del dovere di difendere la patria e di prestare il servizio
militare e il cittadino ma la legge può estendere l'obbligo a apolide. questo articolo stabilisce le
garanzie per il cittadino che presta il servizio militare e impone inoltre che l'ordinamento delle
forze armate sia ispirato allo spirito democratico della Repubblica. però la legge 115 del 2000 ha
sospeso la leva obbligatoria mentre la legge uno del 2000 il decreto legislativo del 2001 hanno
istituito il servizio militare professionale invece altro legge e decreto legislativo hanno poi
disciplinato il servizio civile nazionale su base volontaria.

l'articolo 53 prevede il dovere di concorrere alle spese pubbliche secondo la propria capacità
contributiva e stabilisce che il sistema tributario è informato al principio di progressività- il criterio
della progressività che incide sulla determinazione delle aliquote dei tributi è uno dei segni della
mutazione da liberale associale dello Stato italiano. i tributi devono essere commisurati alla
capacità contributiva dunque possono essere imposte solo sulla base di un indice effettivo di
ricchezza- principio di eguaglianza tributaria.

L'articolo 23 della costituzione si occupa al principio di legalità- in cui si trova una riserva di legge
necessaria per rendere operativi i doveri espressi dalla costituzione. per la riserva di legge di cui
all'articolo 23 e relativa Forte e costituzionale ha sottolineato che la finalità della riserva consiste
nella protezione della libertà e della proprietà individuale. oltre a questo l'articolo 23 svolge altre
due funzioni:

- individua la procedura da seguire per la concretizzazione dei doveri costituzionali

- punte da valvola regolatrice dei rapporti fra diritti e doveri

Questo articolo si riferisce anche alle prestazioni personali i quali sono:

- estrazione in casi di guerra e di emergenza come le prestazioni d'opera dei cittadini per la
costruzione di strade comunali

- prestazioni professionali richieste a singole categorie come i medici in alcune specifiche situazioni

- prestazioni connesse all'esercizio obbligatorio di funzioni pubbliche come quello di tutore

- prestazione connessa ad obblighi di cooperazione con l'esercizio di funzioni pubbliche come


l'obbligo di denunciare il reato da cui si è a conoscenza.

oltre a questi prestazioni esistono anche prestazioni patrimoniali - la forma classica è


rappresentata dai tributi che trovano il fondamento specifico nell'articolo 53. anche nel caso delle
prestazioni patrimoniali la legge oltre a prevedere il potere dell'ente impositore deve delimitarlo
individuando i destinatari dell'obbligo i presupposti dell'obbligo tributario e la natura della
prestazione.

La condizione giuridica degli stranieri- nei principi fondamentali della costituzione si prende in
considerazione anche la condizione giuridica degli stranieri- cioè ai cittadini di stati non
appartenenti all'unione europea e gli apolidi. il principio generale relativo alla condizione giuridica
degli stranieri indicato nell'articolo 10 della costituzione secondo cui essa deve essere fissata dalla
legge in conformità e trattati internazionali. La Corte costituzionale ha precisato che sebbene
l'articolo tre della costituzione si riferisca ai cittadini il principio di eguaglianza deve applicarsi
anche agli stranieri- salvo che la peculiarità della condizione giuridica giustifica un diverso
trattamento. oltre all'articolo 10 della costituzione si occupano anche due disposizioni per quanto
riguarda la condizione degli stranieri:
- la prima dispone che lo straniero ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica secondo le
condizioni stabilite dalla legge Quando gli si è impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle
libertà democratiche garantita dalla costituzione italiana

- la seconda invece riguarda l'estradizione cioè la consegna ad altro stato di una persona che
imputata o condannata solo le leggi di quest'ultima si trova nel nostro territorio. essa estende agli
stranieri il divieto di estradizione per reati politici che garantito ai nostri cittadini dall'articolo 26 a
meno che si tratti di delitti di genocidio.

I diritti di libertà:

il primo più importante gruppo di diritti fondamentali è quello costituito dai diritti di libertà-
questi diritti hanno per oggetto:

- la disposizione del proprio essere fisico, la professione della propria fede religiosa, la
manifestazione del proprio pensiero.

accanto a questi diritti ci sta un oggetto determinato- Ehi esista un generale diritto di fare tutto ciò
che la legge non vieti.

libertà personale- sono limitazioni di questa libertà anzitutto le costrizioni personali, arresto,
collocamento in un istituto di correzione, perquisizione personale e restrizioni. si considerano
tuttavia limitazione della libertà quelli che hanno l'effetto di assoggettare le persone al potere
pubblico come l'obbligo di fissare la propria dimora, di non associarsi con certe persone, di non
partecipare a riunioni pubbliche e di non soggiornare in certi comuni o province.

le garanzie della libertà personale e consistono in una riserva assoluta di legge e in una riserva
rafforzata di giurisdizione- solo la legge del Parlamento e gli atti normativi possono stabilire i casi e
i modi di restrizione di queste libertà- solo i giudici possono applicare con nappe motivato la legge
disponendo una restrizione. in casi eccezionali di necessità ed urgenza che sono indicati dalla legge
gli appartenenti alle forze della pubblica sicurezza e talvolta anche i privati possono tuttavia
procedere a restrizioni della libertà personale dandone però immediata notizia all'autorità
giudiziaria. se questa non li convalida nelle successive 48 ore questi atti si intendono revocati e
restano privi di ogni effetto.

altre disposizioni intese a garantire la libertà personale sono il divieto di ogni violenza fisica o
morale sulle persone sottoposte a restrizioni di questa libertà e l'obbligo di porre limiti alle
carcerazione preventiva. la prima di queste disposizioni è rivolta a impedire la prasi di estorcere
confessioni alle persone soggette a misurare limitative della libertà con tormenti fisici come la
tortura o morali esempio minacce ai familiari. la seconda disposizione si oppone a un'altro abuso
quello di avvalersi della parte l'azione preventiva- detta custodia cautelare- per tenere in
definitamente in carcere l'imputato in attesa del processo e della sua definizione. la carcerazione
preventiva però ha durata massima di sei anni. bisogna aggiungere che tutti i provvedimenti sulla
libertà personale sono ricorribili in Cassazione per violazione di legge e che in certi casi e certe
condizioni l'imputato o il suo difensore possono chiedere il riesame di una misura coercitiva ad
un'altro apposito tribunale il cosiddetto tribunale della libertà.

libertà di circolazione o di soggiorno- di questa libertà si occupa l'articolo 16 della costituzione- il


diritto di libertà personale è connesso con il diritto di libertà di circolazione e di soggiorno. il
criterio della distinzione fra questi due diritti è dato da ciò che mentre il diritto di libertà personale
garantisce i soggetti contro provvedimenti coercitivi o misure obbligatorie dell'autorità pubblica
tendenti a sottoporlo al controllo della stessa il diritto di libertà di circolazione e di soggiorno lo
garantisce contro provvedimenti che pongono limiti alla sua libertà di circolare e di soggiornare sul
territorio della Repubblica . la distinzione è importante perché soggetti e garanzie della libertà di
circolazione e di soggiorno non coincidono con quelli del diritto di libertà personale. quanto ai
soggetti il diritto di libertà di circolazione e di soggiorno è garantito non a tutti come quello di
libertà personale ma ai cittadini.

quanto alle garanzie esso consistono in una riserva di legge che è insieme rafforzata e relativa :

- la forzata perché la legge può limitare la libertà di circolazione e di soggiorno solo in via generale
è solo per motivi di sanità e di sicurezza

- relativa perché dal requisito della generalità si è dedotto che nella materia possono disporre
anche fonti subordinate alla legge come regolamenti.

va aggiunto che mentre il diritto di entrare nel territorio della Repubblica ha per i i cittadini
carattere assoluto il diritto di espatrio può essere invece subordinato all'adempimento di obblighi
familiari, di giustizia militare nonché a quello specifico di munirsi di passaporto.

Inviolabilità del domicilio- si occupa l'articolo 14- non potrebbe infatti disporre liberamente la
propria persona chi non potesse godere di un domicilio inteso come centro dei propri affari e
interessi. la costituzione dopo aver affermato che il domicilio è inviolabile dispone che non vi si
possono eseguire perquisizioni o sequestri se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le
garanzie previste per la tutela della libertà personale. questo principio non si applica se si tratta di
accertamenti o ispezioni dovute a motivi di sicurezza o di incolumità pubblica poiché queste
secondo l'articolo 16 sono regolate da leggi speciali.

la libertà di religione: secondo l'articolo 19 tutti hanno il diritto di professare liberamente la


propria religione in qualsiasi forma individuale e di esercitarne in privato o in pubblico il culto
purché non si tratti di riti contrarie al buon costume- questo rappresenta un limite. Per quanto
riguarda l'obiezione di coscienza cioè il diritto di essere esentati dal compimento di atti contrari
alle proprie convinzioni religiose e sono non può essere consentita in via generale perché un
ordinamento che lo consentisse metterebbe in crisi l'osservanza di quel complesso coerente dei
principi che costituisce la sua stessa ragione d'essere. l'obiezione di coscienza è accolta nei più
ampi limiti compatibili con i principi fondamentali dell'ordinamento. In Italia è stata riconosciuta
per gli obblighi militari e per il personale sanitario che non intende prendere parte alle pratiche
abortive a quelle relative alla procreazione medicalmente assistita e alla sperimentazione sugli
animali.

il principio affermato dalla costituzione risulta dall'articolo 8 il quale dichiara che tutte le
confessioni religiose sono egualmente libere di fronte alla legge . per quanto concerne la chiesa
cattolica si è previsto dall'articolo 7 della costituzione che non c'è un rapporto separazione tra
chiesa e lo stato. l'articolo 7 impiega che lo stato e la chiesa cattolica sono ciascuno nel proprio
ordine indipendenti e sovrani. i loro rapporti sono regolati dai patti lateranensi. le modificazioni
dei patti accettate dalle due parti non richiedono procedimento di revisione costituzionale. si è
posto il problema se avendo l'articolo 7 costituzionalizzato il principio concordatario e disposto
che le modifiche dei patti bilateralmente accettate non richiedono procedimento delle visioni e
costituzionale. il principio accolto dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e che la deroga è
ammissibile Salve però le norme che esprimono principi costituzionali supremi. importanti
modifiche della porte fra lo stato e la chiesa cattolica sono state attuate con quello che per
mantenersi nell'ambito dell'articolo 7 è stato chiamato accordo di modificazione del concordato
del 1929 ma che è in sostanza un nuovo concordato. è stato stipulato il 18 Febbraio 1984 e vi è
stata data esecuzione con la legge 3 giugno 1985. mentre il regime creato nel 1929 aveva
assicurato alla chiesa cattolica una serie di privilegi il nuovo regime mentre sopprime o riduce
questi privilegi, mira ad assicurarle il pieno godimento della libertà garantite da un ordinamento
democratico.

La disciplina costituzionale delle confessioni religiose cattoliche cioè diverse dalla chiesa cattolica è
caratterizzata dal fatto di svolgersi tutta nell'ambito del diritto interno dello Stato secondo i
princìpi fissati all'articolo 8 che riconosce il loro eguale libertà di fronte alla legge, diritto di
organizzarsi secondo i propri principi e disciplina dei loro rapporti con lo stato mediante leggi
approvate dal Parlamento previa un'intesa stipulata fra lo stato stesso e i rappresentanti della
singola confessione. qua venire che un culto ammesso nello stato che cioè non si esprime in riti
contraria all'ordine pubblico e al buon costume non costituisca una confessione religiosa nel senso
di formazione sociale organizzata o che con una determinata convezione spiritosa non si riesca a
raggiungere un'intesa per regolare i suoi rapporti con lo stato. in questo caso rimangono in vigore
le disposizioni della legge sui culti ammessi nello stato.

si riferisce ancora alle confessioni religiose che con un implicito appello al principio di eguaglianza
vieta ogni speciale limitazione legislativa o l'imposizione di speciale gravame fiscale per la
costituzione la capacità giuridica ogni forma di attività motivate dal carattere ecclesiastico o dal
fine religione o di culto di un'associazione o confessione. La Corte costituzione ALE ha dichiarato
principio supremo del nostro ordinamento anche il principio di laicità .- Vai teso come
considerazione di rispetto al fenomeno religioso sotto il profilo della libertà di coscienza ma
escluse quelle forme di tutela di rispetto che possono essere giustificate dalla sua larga diffusione
nel popolo e dalla coerenza con i valori costituzionali come ad esempio l'esposizione del crocifisso
nei locali pubblici.

libertà di manifestazione del pensiero- secondo l'articolo 21 della costituzione tutti hanno diritto di
manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione. Oggetto del diritto e dunque la manifestazione. ah dal principio che la garanzia abbia
per oggetto il pensiero proprio sia giustamente dedotto che essa non si estende a pensieri
soggettivamente falsi- il che non vuol dire che sia vietato manifestarli ma che il legislatore se lo
ritiene opportuno può vietare la manifestazione che deve avvenire per forza con una legge e non
con decreti. sì sotto questo profilo non può quindi accettarsi quella disposizione vigente secondo
la quale nell'informazione radiotelevisiva anche se privata deve essere garantita la presentazione
veritiera dei fatti e degli avvenimenti. Radio televisione però si distingue in radiotelevisione
pubblico e privato.

il servizio pubblico radiotelevisivo è affidato per una durata di 12 anni a una società per azione di
diritto privato la Rai che peraltro dispone come risorsa anche del canone di abbonamento e la cui
autonomia è limitata dalla commissione parlamentare per l'indirizzo generale. per quanto
riguarda altri soggetti autori di programmi radio televisivi e radiofonici la legge detta disposizione
di rete a impedire la formazione di posizioni dominanti ponendo limiti alla diffusione dei
programmi e ai conseguenti ricavi e favorendo le trasmissioni con tecnica digitale- per questa è
stata istituita un'apposita autorità amministrativa indipendente ovvero l'autorità per le garanzie
nelle comunicazioni.
l'articolo 21 ne enuncia un solo limite che è quello del buon costume- altri generalmente dati
impliciti o logici risultano tuttavia da beni o valori costituzionalmente protetti e sono: l'onore, la
riservatezza, il segreto è l'ordine pubblico

in primis quello dell'onore e implicito nell'articolo tre della costituzione che afferma la fase dignità
sociale di tutti i cittadini- di cui la legittimità delle norme che vietano l'ingiuria, la diffamazione e la
calunnia limitano il diritto di cronaca.

il limite della riservatezza è stato applicato anche a quelli che si dicono dati personali e in specie a
categorie particolari di dati già definiti dati sensibili cioè relativi ad ambiti della vita privata
particolarmente dedicati come l'origine razziale o etnica le convinzioni politiche, sindacali,
religiose o filosofiche e le tendenze sessuali. questa materia è oggetto di un'apposita codice della
privacy cui si affianca un corposo normativa dell'unione europea cosiddetto gdpr .

Libertà e segretezza delle comunicazioni- con la libertà di manifestazione del pensiero


evidentemente collegata alla libertà di comunicazione garantita dall'articolo 15. si intende per tale
un messaggio indirizzato a determinati destinatari quindi confidenziali del quale perciò la
costituzione esige oltre che la libertà anche la segretezza e ciò tanto nei confronti del potere
pubblico quanto in quello dei privati. l'articolo 15 dispone che la limitazione della libertà e
segretezza delle comunicazioni può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria
con le garanzie stabilite dalla legge. la riserva di giurisdizione è formulata qui in modo più rigoroso
di quello stabilito per la libertà personale o per l'inviolabilità del domicilio. mentre le relative
norme costituzionali dichiarano che il legislatore deve stabilire i casi i modi di limitazione delle
rispettive libertà l'articolo 15 dispone che deve stabilire le garanzie relative al sequestro degli
oggetti di corrispondenza e relativi alle intercettazioni .

libertà di riunione- Si intende per riunione la contemporanea presenza di più persone in un


medesimo luogo.

le riunioni si dicono in luogo privato quando vi si accede su invito o almeno con il consenso di chi
dispone del luogo

- il luogo aperto al pubblico quando chiunque vi può accedere eventualmente a condizioni come
ad esempio il possesso di un biglietto che non tengono conto di valutazione personali per esempio
un teatro

in luogo pubblico quando avvengono in luogo destinato all'uso pubblico per esempio una piazza.

il diritto di riunione è garantito ai cittadini il che non significa che non ne possano godere anche gli
stranieri ma che il legislatore può stabilire i limiti in cui è loro consentito goderne.

e riunioni il luogo privato in luogo aperto al pubblico sono libere purché avvengono pacificamente
cioè non turbino l'ordine pubblico. delle riunioni in luogo pubblico invece deve essere dato
preavviso alle autorità che possono vietarle ma solo per due motivi: la sicurezza e l'incolumità
pubblica

libertà di associazione: alla garanzia della libertà di riunione c'è anche la libertà di associazione .
elementi dell'associazione sono la pluralità dei soggetti cioè dei soci che la costituiscono e ne
fanno parte e lo statuto cioè un sistema di norme che determinano i loro comportamenti. la
libertà di associazione garantita con particolare ampiezza alla costituzione secondo la quale i
cittadini hanno diritto di associarsi liberamente per i fini che non sono vietati ai singoli dalla legge
penale. La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi le disposizioni del testo unico di pubblica
sicurezza che imponevano lo scioglimento di enti o istituti svolgenti un'attività contraria agli
ordinamenti giuridici costituiti nello stato oppure vietavano o subordinava ad autorizzazione la
costituzione o la partecipazione ad altre. restano invece vietate la promozione, costituzione,
organizzazione, direzione e partecipazione ad associazioni dirette a sovvertire violentemente gli
ordinamenti dello Stato essendo evidente che questi fini se perseguiti con la violenza sarebbero
reati anche per il singolo.

la libertà di associazione comporta la libertà di non associarsi alla quale deve aggiungersi quella di
recedere dall'associazione. e tuttavia consentita la formazione di associazioni coattive se
l'interesse pubblico lo esige rimanendo tuttavia fermo che le condizioni individuali dalle quali
dipende l'obbligo di associarsi debbono essere scelte volontariamente.

ù l'ampia liberta di associazione che la costituzione garantisce incontra due soli limiti:

- il divieto di quelle che perseguono scopi politici con organizzazioni di carattere militare di quelle
segrete- il decreto legislativo definisce associazioni di carattere militare quello che hanno
inquadramento degli associati analogo a quello dei corpi militari e organizzazione atta anche
all'impiego collettivo in azione di violenza e di minaccia

- altro divieto quello dell'associazione segrete si è voluto dare attenzione con la legge 17 del 1982
secondo la quale si considerano tali quelle che occultando in vari modi e limiti la loro esistenza
ovvero i loro soci svolgono attività di rete a interferire nell'esercizio delle funzioni di organo
costituzionali, amministrazione ed enti pubblici nonché in quelli dei servizi pubblici essenziali per
l'interesse nazionale.(Quindi questo vieta la segretezza delle modalità con quali opera
l'associazione

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