Descrivi i caratteri della costituzione repubblicana soffermandoti in particolare su alcune di
essi La costituzione repubblicana che viene promulgato dal capo provvisorio Dello Stato Enrico De Nicola ed entra in vigore nel 1948 ha diverse caratteristiche. •votata ovvero che viene approvata da un’assemblea eletta dal popolo •rigida riguardo la parte della modifica delle norme perché sono necessarie le leggi di revisione costituzionale che vengono approvate attraverso una procedura complessa: doppia approvazione da parte di entrambe le camere, maggioranza assoluta nella seconda votazione , possibilità di referendum confermativo entro tre mesi dalla pubblicazione dove non sia stata raggiunta nella seconda votazione la maggioranza di 2/3 dei componenti di ogni camera . • lunga nel senso che non si limita a precisare le organizzazioni dello Stato in modo sintetico ed a elencare le libertà civili e politiche, ma riconoscere un sacco di diritti riguardo i rapporti sociali ed economici punto la Repubblica si impegna assicurare la giustizia sociale e migliorare le condizioni dei cittadini •democratica infatti il primo articolo della costituzione sottolinea il fatto che la sovranità appartiene al popolo. Infatti li viene riconosciuta la partecipazione alla vita dello Stato attraverso la partecipazione ai partiti politici, elezione dei propri rappresentanti ecc. •programmatica che intende fissare gli obiettivi programmi alla cui realizzazione deve essere dello Stato 2. Tratta dell’articolo 5 distinguendo opportunatamente tra autonomia e decentramento burocratico Questo articolo conferma il carattere unitario dello Stato, ma nello stesso tempo il principio autonomista dove per le comunità locali è riconosciuto il diritto di gestirsi autonomamente riguardo a determinate materie. Agli enti pubblici territoriali come il comune le province e riconosciute i diritti di gestirsi autonomamente entro l’ambito delle proprie competenze che con il principio della sussidiarietà si conferma che l’assegnazione delle funzioni amministrative non partì più dall’alto verso il basso ma dal comune in quanto è più vicino ai cittadini e alle sue esigenze; e se questi enti non sono in grado di offrire servizi possono intervenire quelli maggiori. Ehi con il decentramento burocratico si ha quando determinate funzioni vengono trasferite dagli organi amministrativi centrali con sede a Roma agli organi uffici periferici dello Stato stesso come per esempio ministero dell’istruzione- agli uffici scolastici provinciali e regionali ecc. 3. Argomenta in merito al principio lavorista presente nella costituzione articolo 1 e 4 Nel primo articolo il principio lavorista lo troviamo nella parte fondata sul lavoro che si vuole mettere in evidenza che a base della vita collettiva c’è il lavoro che viene considerato come diritto- dovere di ognuno , mezzo per garantire l'uguaglianza dei cittadini e permetterne lo sviluppo personale. Mentre nell’articolo 4 sì conferma il principio del diritto di lavoro e il dovere del cittadino di svolgere un’attività lavorativa. Comunque lo stato non ha l’obbligo di garantire un lavoro a tutti: quindi è un diritto non direttamente azionabile ma comunque lo stato si deve impegnare attraverso le politiche economiche e sociale ad evitare la disoccupazione. Se una persona chiede la disoccupazione, deve dimostrare che non è per la sua volontà. 4. Spiega da un punto di vista istituzionale il passaggio dalla monarchia costituzionale a quella parlamentare retta dallo statuto albertino. Lo statuto albertino era una carta liberale con una forma di governo monarchico costituzionale. Il potere esecutivo aspettava il re che nominava i ministri che erano responsabili di fronte al sovrano e no al Parlamento , il potere giurisdizione dove il re nominava i giudici che esercitavano la giustizia in suo nome mentre nel potere legislativo il sovrano era insieme con le camere dei deputati che era rappresentativa mentre il Senato era costituito da membri nominati dal re che faceva parte nella formazione delle leggi e delle sanzioni. Questa cosa cambia con il governo Giolitti dove allarga il diritto di voto a tutti i cittadini maschi maggiorenni comportando una partecipazione più allargata e affermando i partiti di massa ovvero quello socialista e popolare cattolica. Il potere esecutivo viene esercitato da un organo che decideva da sé e anche se i ministri dovevano godere della fiducia del re , il governo era responsabile di fronte al Parlamento. In più vengono riconosciuti alcuni diritti sociali come lo sciopero, l’invalidità ecc. 5. Quando è entrato in vigore la costituzione repubblicana, com’è strutturata? Dopo che l’Italia viene liberata dai tedeschi e i fascisti dopo la caduta del Mussolini e del fascismo si pensa di riorganizzare lo stato. Viene annunciato il referendum istituzionale nel 1946 che era a suffragio universale e dove gli italiani erano chiamati a scegliere tra monarchia e Repubblica e ad eleggere i membri dell’assemblea costituente per formare la nuova costituzione. Questa assemblea viene composta da cattolici, socialisti, comunisti e repubblicani che eleggono il capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola . Entra in vigore il 1 gennaio del 1948. Ehi dal punto di vista della forma di Stato è l’Italia è uno stato democratico dove la sovranità appartiene al popolo e nella forma di governo L’Italia è una Repubblica parlamentare dov’è il presidente è il garante della costituzione e che deve esistere un rapporto di fiducia tra governo e Parlamento la costituzione è costituita da 139 articoli che vengono suddivisi : principi fondamentali nei primi 12 articoli dove vengono descritti i valori i principi dello Stato (democrazia,lavoro,uguaglianza); la parte prima art. 13 a 54 che regola i rapporti tra lo stato e i cittadini e che si occupa di diritti e doveri dei cittadini(rapporti civili,economici,politici,sociali);la seconda parte art.55-139 sull’organizzazione dello Stato e dei singoli organi e i loro rapporti. 6. Argomenta in merito all’articolo 2 della costituzione Il secondo articolo emerge il riconoscimento dei diritti dell’uomo ,sia considerato come singolo, sia come membro di formazioni sociali. Tali diritti sono identificati inviolabili, intoccabili perché non possono essere violati nemmeno dallo stato : lo stato li deve conoscere e tutelare sennò non sarebbe uno stato democratico. Questi diritti non possono essere oggetto di revisione costituzionale ehm e hanno l’importanza centrale nella nostra costituzione. La costituzione riconosce questi diritti in quanto sono diritti naturali che appartengono all’uomo che però possono essere limitati. Però ci sono anche dei doveri assoluti che tutti devono realizzare come per esempio: i doveri di solidarietà politica ovvero di osservare le leggi , di eleggere i propri rappresentanti; doveri di solidarietà economica ovvero di pagare i tributi; doveri di solidarietà sociale ovvero mettersi a disposizione di chi ha bisogno facendo il volontariato.
# 1.10 La nascita del sistema bicamerale inglese; i Lord e i Comuni. Natura orizzontale del potere contrattuale, lunga durata della verticalità, Costituzione