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COSTITUZIONE

Dal 1861 al 1948 in Italia si applicarono le norme dello Statuto Albertino. Poiché era una costituzione
flessibile rimase in vigore fino al ventennio fascista. Dopo la liberazione dal Nazifascismo l’Assemblea
costituente approvò la costituzione Italiana entrata in vigore il 1 gennaio 1948.

Lo Statuto Albertino era una costituzione:

 Breve: aveva solo 9 articoli;


 Flessibile: veniva modificata tramite leggi ordinarie;
 Ottriata: concessa dall’Alto;
 Confessionale: riconosceva il Cattolicesimo come una religione;

Lo Statuto Albertino aveva il Sovrano al comando dello stato con potere esecutivo e giudiziario. Il potere
esecutivo era affidato al Parlamento Bicamerale(Camera dei Deputati e Senato).

Tuttavia nel corso degli anni il potere del Re si attenuò, si rafforzarono i poteri della Camera dei deputati.
Venne poi introdotta la possibilità, per il Parlamento, di far cadere il Governo attraverso un voto di sfiducia.
Ciò rese l’Italia una Monarchia Costituzionale Parlamentare. Così il Re rifiutò l’approvazione di leggi
riconoscendo il potere legislativo al Parlamento, in questo modo grazie all’introduzione del suffragio
universale maschile nel 1912, la composizione della Camera Dei Deputati si allargò ai ceti popolari,
portatori di idee e di interessi contrastanti con quelli della monarchia. Al termine della Prima Guerra
Mondiale, l’Italia visse un momento di grandi tensioni sul piano economico e sociale: tra la parte più povera
della popolazione e la borghesia che favorirono l’affermazione del Partito Nazionale Fascista. Nell’Ottobre
del 1922 dopo l’azione di forza della Marcia di Roma, Vittorio Emanuele III diede l’incarico di formare il
governo a Benito Mussolini, capo del Partito Nazionale Fascista, e fu una scelta anomala e non pienamente
legittima, in quanto i fascisti essendo in minoranza non avrebbero potuto accedere a tale carica.

Oltre a soppressione di libertà politiche e civili il fascismo reintrodusse la pena di morte, istituì il tribunale
speciale per la difesa dello stato a cui fu attribuito il giudizio di reati politici. Alla polizia furono riconosciuti i
poteri di repressione politica ed anche il confino il soggiorno obbligato in luoghi isolati per oppositori al
regime. Nel 1936 nacque l’asse Roma-Berlino ovvero l’alleanza tra Italia e Germania alla quale un anno
dopo si unì anche il Giappone. Nel 1938 furono introdotte le leggi raziali contro gli Ebrei a causa
dell’Alleanza. Nel 1940 l’Italia entrò in Guerra. Nel 1943 era ormai chiaro che la guerra dei Nazifasciti era
ormai perduta e Mussolini venne destituito e sostituito da Pietro Badoglio che l’8 settembre 1943,
concluse l’Armistizio con gli anglo-americani. L’Italia fu divisa in due parti: il Nord occupato dai tedeschi e
dalle milizie della Repubblica sociale italiana e il sud liberato dagli anglo-americani. Nel nord occupato si
sviluppò la Resistenza armata dai partigiani che contribuirono a realizzare la liberalizzazione nazionale, la
cui ricorrenza è il 25 aprile. Il 2 giugno 1946 si tenne l’Assemblea Costituente, dove ci fu il suffragio
universale per le donne e si svolse anche il referendum riguardo Monarchia e Repubblica ed elesse 556
membri dell’Assemblea Costituente, cui fu dato l’importantissimo compito di scrivere la Costituzione.

Nelle elezioni i partiti maggiormente votati furono la democrazia cristiana(ispirata ai valori cattolici), il
partito socialista e il partito comunista. Il partito liberale, dominatore dello scenario politico italiano fino
alla Prima Guerra Mondiale, si ridusse a una presenza marginale.
Il 28 giugno 1946 fu eletto dall’Assemblea il capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola. Il compito di
elaborare una prima stesura del testo della Costituzione fu affidato a una ristretta commissione di 75
deputati. Per svolgere i lavori in modo ordinato e concludente la missione dei 75 si suddivise in tre
sottocommissioni, che si occupavano della stesura delle parti relative ai diritti e doveri dei cittadini, ai
rapporti economico-sociali e all’ordinamento statale. La Costituzione repubblicana fu pronta in un anno e
mezzo, approvata dall’Assemblea costituente il 22 dicembre 1947. Il testo della Costituzione entrò in vigore
il1 gennaio 1948.

STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE

La Costituzione Italiana è composta da 139 articoli ed è strutturata in:

 Principi fondamentali: (Art. 1-12);


 Parte I: Diritti e doveri dei cittadini(art.13-54);
 Parte II: Ordinamento della Repubblica: organizzazione dello Stato(art. 55-130);
 Disposizioni ordinarie e transitorie e finali(18 articoli);

I caratteri principali della Costituzione sono:

 La Popolarità: in quanto è redatta da un organo eletto dal Popolo;


 La Rigidità: dato che è modificabile solo con una procedura complessa di Revisione Costituzionale;
 La Lunghezza: poiché dedica ampio spazio ai diritti civili;
 La Compromissorietà: in quanto si ispira a ideali diversi;
 La Democraticità: poiché riconosce la sovranità popolare;
 La Programmaticità: in quanto corrisponde a un programma da seguire per riscostruire l’Italia dopo
il Fascismo;

La nostra Costituzione è rigida, quindi modificabile solo mediante la complessa procedura di Revisione
Costituzionale. Le leggi di Revisione Costituzionale sono adottate dalla Camera del Parlamento e vengono
approvate a Maggioranza Assoluta (meta+1) dei componenti di ogni Camera nella seconda votazione, Se
nella seconda votazione si raggiunge la Camera Assoluta, ma non la maggioranza qualificata dai due terzi
dei componenti, la legge di revisione è sottoposta a Referendum Costituzionale Confermativo che viene
richiesto da un quinto dei membri di una Camera o da 500.000 elettori, o da 5 consigli regionali.

ARTICOLO 1 COST.

Afferma che: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. Si definisce Democrazia la forma di
governo in cui il sovrano è il Popolo, al quale spettano le decisioni relative all’organizzazione e al
funzionamento dello Stato. La democrazia può essere diretta(utilizzo dei referendum popolari) e
indiretta(si basa sull’elezione, da parte dei cittadini, dei propri rappresentanti). In Italia il Popolo elegge il
Parlamento che ha il potere legislativo, il Parlamento elegge Presidente della Repubblica, il quale nomina
il Governo, l’organo che detiene il potere esecutivo.

ARTICOLO 2 COST.

Afferma che vi sono:

 Diritti che sono inviolabili e sono garantiti sia ai singoli sia alle formazioni sociali;
 Doveri che sono inderogabili e hanno carattere politico(ad esempio votare), economico(ad
esempio pagare le imposte), sociale(ad esempio lavorare).
ARTICOLO 3 COST.

Riguarda l’Uguaglianza dei cittadini ovvero il rispetto e la valorizzazione delle differenze.

L’Uguaglianza può essere:

 Formale: comporta la dignità sociale di tutti i cittadini. Infatti nel primo comma dell’Articolo viene
sancita l’Uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge;
 Sostanziale: implica che lo Stato debba assicurare l’esercizio effettivo delle libertà costituzionali,
promuovendo il pieno sviluppo della persona e si configura nello stato sociale. Infatti nel secondo
comma si sostiene l’impegno attivo dello Stato a eliminare gli ostacoli che dovessero impedire la
realizzazione pratica dell’uguaglianza dei cittadini.

Nonostante si promuova l’Uguaglianza sostanziale bisogna anche rispettare il diritto alla differenza ovvero il
rispetto dell’identità di ogni persona.

ARTICOLO 4 COST.

La nostra Costituzione individua nel lavoro non solo un diritto, portatore di dignità personale e sociale, ma
anche un dovere, volto alla crescita economica e sociale dello Stato.

Riguardo al lavoro la nostra Costituzione afferma che è:

 Un diritto: lo Stato si impegna a promuovere le condizioni per rendere il lavoro accessibile a tutti.
 Un dovere civico: nel senso che non sono previste conseguenze punitive nel caso non venga
eseguito, e non implica necessariamente lavoro extradomestico o una retribuzione.

Il lavoro può essere flessibile, infatti si può assumere personale, licenziare, o anche spostare i lavoratori. Si
può anche modificare l’orario di lavoro, collegare il livello retributivo alla produttività. Si può quindi
affermare che la flessibilità è un vantaggio per le imprese. La flessibilità offre anche ai lavoratori varie
possibilità di scelta:

 Lavoro part-time: consente di lavorare meno ore rispetto alle ore totali(40 ore settimanali), in modo
da conciliare il lavoro con altre attività.
 Lo Smart Working che consente di svolgere il proprio lavoro da casa, metodologia diffusasi in
particolar modo con il Lockdown del 2020 causato dalla pandemia del Sars-Cov 19.

Tuttavia a volte la flessibilità può essere precarietà, soprattutto per i giovani che rischiano di essere
sottopagati e privi di adeguate tutele sociali come le ferie retribuite, la stabilità lavorativa e il diritto alla
pensione.

ARTICOLO 5 COST.

La nostra Costituzione pur sottolineando l’unità e indivisibilità dello Stato italiano, si ispira ai principi del
decentramento(trasferimento di funzioni da organi centrali a enti locali) e dell’autonomia(potere degli enti
locali di gestire in modo autonomo attività di supporto ai bisogni della collettività). Dispone inoltre la tutela
delle minoranze linguistiche presenti nel Paese.

I principi del decentramento e dell’autonomia(art. 5 cost.) si collegano alla tutela delle minoranze
linguistiche(art. 6 cost.). L’articolo 5 prevede:
 Il decentramento amministrativo: consiste nel trasferimento di funzioni dagli organi pubblici
centrali a quelli periferici.
 La promozione delle autonomie locali: implica che gli enti locali possano gestire direttamente le
attività pubbliche correlate ai bisogni dei propri cittadini.

Con le riforme costituzionali del 2001 e del 2005 è stato sancito il principio di sussidiarietà: lo Stato
interviene solo se gli enti locali non sono in grado di fare fronte agli interessi pubblici.

ARTICOLO 6 COST.

Afferma che: “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”. L’Italia, anche se
limitatamente, è uno stato multinazionale, in relazione alla presenza in determinate regioni, di comunità la
cui nazionalità non corrisponde aa quella italiana: pensiamo alla Valle D’Aosta/Vallée D’Aouste e a quelle di
lingua e cultura tedesca in Trentino-Alto Adige/Sudtirol.

ARTICOLO 7 COST.

Afferma che i rapporti tra Stato e Chiesa cattolica sono regolati dai Patti Lateranensi(siglati nel 1929 e
modificati nel 1984) che sono costituiti da due documenti:

 Trattato: lo Stato rinuncia alla sovranità sullo Stato del Vaticano;


 Concordato: lo Stato riconosce concessioni alla Chiesa cattolica.

ARTICOLO 8 COST.

Afferma che:

 Il principio della libertà religiosa(ribadito dall’art. 19 Cost.);


 I rapporti tra Stato e confessioni religiose sono regolati da specifiche intese.

ARTICOLO 9 COST.

La Costituzione inquadra come valori fondamentali la cultura, la ricerca scientifica e tecnica, la tutela del
paesaggio e del patrimonio artistico-culturale.

Tutela della cultura e della ricerca scientifica(art. 9 Cost.):

 Lo Stato promuove: lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnologica;


 Lo Stato tutela: il paesaggio e il patrimonio storico, artistico e ambientale.

Quindi sono necessari: investimenti da parte dello Stato, in particolare dei Ministeri dei Beni culturali e
dell’Ambiente.

Oggi l’attuazione dei principi enunciati nell’Art. 9 Cost. si concretizza principalmente nei seguenti interventi:

 Il processo di riforma dell’assetto scolastico italiano per adeguarlo agli standard europei;
 La riforma intesa a promuovere un’adeguata valorizzazione dei beni storici e artistici, e a consentire
prolungati orari di visita a musei e siti di interesse culturale;
 Leggi e altri provvedimenti volti a favorire la tutela dell’ambiente e del paesaggio, sia pure in una
situazione di lotta incessante contro chi, senza alcuna morale e senso civico, ostacola gli sforzi
normativi compiuti. Basti pensare, ad esempio, ai piromani che ogni anno provocano incendi e
devastazioni in molte Regioni del nostro Paese.
ARTICOLO 10 COST. & ARTICOLO 11 COST.

La Costituzione prevede, nell’Art. 10, la subordinazione del nostro ordinamento al diritto internazionale;
nell’art. 11 sostiene invece il principio del ripudio della guerra.

Il Principio internazionale(art. 10 Cost.):

 Prevede la subordinazione delle leggi interne a quelle del diritto internazionale. In questo caso lo
Stato si adegua alle norme del diritto internazionale ossia le norme che regolano le relazioni tra gli
Stati, quindi esso subordina l’efficacia delle norme interne a quelle adottate tramite convenzioni e
trattati interstatali.
 Stabilisce la condizione giuridica degli stranieri disciplinata per la legge. In questo caso il secondo
comma afferma che la condizione giuridica dello straniero è disciplinata dalla legge in conformità
con le norme internazionali. Quindi significa che esistono norme diverse per i cittadini dell’Unione
Europea e per quelli extracomunitari, cioè non appartenenti all’UE.
 Riconosce il diritto di asilo in presenza di specifiche condizioni. Questo diritto consiste nella facoltà
per gli stranieri di poter risedere nel nostro territorio per motivi di sicurezza, in quanto nel loro
Paese non è garantito l’esercizio delle libertà. Tutta via non è automatico il ricevimento del diritto
d’Asilo dato che nel nostro Paese non esiste ancora una normativa specifica e completa. Nella
pratica l’Asilo è disciplinato dalla legge sull’immigrazione.
 Vieta la estradizione per reati politici. Ovvero un provvedimento che permette a uno Stato di
chiedere il trasferimento e la consegna di un imputato o di un condannato che si trova nel territorio
di un altro Stato.
 All’interno dell’Unione Europea l’Estradizione è sostituita dal mandato di cattura europeo. Ovvero
l’arresto di un cittadino della Comunità, sulla base di un mandato di cattura emesso da un giudice di
un altro Paese europeo. Il mandato di cattura è ammesso solo per reati di particolare gravità come
il terrorismo, il traffico di stupefacenti ecc.

Il Principio Internazionale, inoltre, in tema di rapporti internazionali la Costituzione sancisce il Ripudio


della Guerra(Art. 11 Cost.) che nasce dalla volontà di evitare esperienze devastanti come quelle della
guerra e assicurare alle nuove generazioni un futuro di Pace.

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