Con il referendum gli italiani avevano scelto la forma di
governo del loro nuovo Stato, ma c’erano ancora moltissime Il contesto storico cose da decidere; si dovevano stabilire delle regole fondamentali. Così, negli stessi giorni del referendum, gli Terminata la Seconda guerra mondiale, il lungo e sanguinoso italiani furono chiamati ad eleggere anche i membri conflitto a cui l’Italia aveva preso parte con conseguenze dell’Assemblea Costituente, un organo eletto dal popolo con molto gravi per il territorio e la popolazione, e sconfitta la lo scopo di stabilire il nuovo ordinamento (struttura e dittatura fascista, gli italiani si trovarono di fronte a una funzionamento) dello Stato italiano, mettendo per iscritto i grande sfida: oltre a ricostruire le case, le industrie e tutto ciò diritti e le libertà fondamentali di ciascun cittadino, stabiliti in che era stato materialmente distrutto, dovevano anche base ai principi della democrazia e della solidarietà. In questo rifondare lo Stato, creando nuove istituzioni politiche e modo, in futuro, sarebbe stato più difficile togliere alle ristabilendo la democrazia. Prima di tutto bisognava decidere persone i loro diritti. L'Assemblea era composta da persone quale forma di governo adottare. Le possibilità erano due: che, pur avendo valori politici diversi, si impegnarono mantenere la monarchia, riportando tutto a com’era prima moltissimo nel difficile compito di elaborare un testo che del regime fascista. Fino al 1945 l'Italia, almeno di nome, raccogliesse, nel modo migliore, i diversi contributi di idee e era stata una monarchia costituzionale guidata dai sovrani valori dei suoi rappresentanti. della famiglia Savoia. istituire la repubblica e abolire la monarchia. Molti italiani pensavano che il re, Vittorio Emanuele III di Savoia, non avesse fatto abbastanza per impedire la presa del potere da parte di Mussolini e fosse almeno in parte responsabile per i disastri accaduti durante il periodo della dittatura e della guerra.
Il referendum e la nascita della Repubblica
La scelta della forma di governo fu lasciata al popolo. Venne indetto un referendum, cioè una votazione in cui gli italiani erano chiamati a scegliere tra monarchia o repubblica. Il referendum si tenne a suffragio universale, poterono cioè votare tutti i cittadini italiani maggiorenni (allora la maggiore età era 21 anni, non 18 come oggi), uomini e donne (si trattò L’Assemblea Costituente si impegnò, dunque, nella stesura di della prima occasione in cui le donne italiane hanno potuto queste regole e dichiarazioni fondamentali, che furono riunite esercitare il diritto di voto).Il referendum si svolse il 2 e 3 in un unico documento: la Costituzione della Repubblica giugno 1946 e il risultato fu la vittoria della repubblica. Italiana. Approvata come legge nel dicembre 1947, entrò in Fu così proclamata la nascita della repubblica italiana e da vigore il 1°gennaio 1948. quel giorno, il 2 giugno di ogni anno, viene celebrata in Italia la festa della Repubblica. Per l'occasione a Roma si esibisce la la pattuglia acrobatica dell'Aeronautica italiana: le Frecce Tricolori. Gli aerei lasciano lunghe strisce di fumo verde, bianco e rosso: i colori della bandiera nazionale. Qual è la sua struttura?
La Costituzione è formata da 139 articoli, più 18 Disposizioni
transitorie e finali. Risulta divisa in 4 sezioni: Che cos'è ? Principi fondamentali, articoli 1-12: sono i valori su cui si La Costituzione è un insieme di regole fondamentali che, oltre basa la nostra democrazia e società. Questi articoli sono a stabilire l'ordinamento dello Stato, tutelano i diritti e specificano i doveri dei cittadini. Possiamo considerarla la definiti inviolabili e non possono essere assolutamente “Legge delle leggi”, la "Legge suprema e fondamentale dello modificati. Ogni tentativo di modifica costituirebbe un Stato", su cui si basano tutte le altre. Ciò significa che nessuna sovvertimento dell'ordine democratico che regola il nostro legge in vigore sul territorio italiano può essere in contraddizione con quanto è scritto nella Costituzione, perché Paese. altrimenti sarebbe incostituzionale, cioè in contrasto con i Parte I, Diritti e doveri dei cittadini, articoli 13-54, princìpi della Costituzione, e quindi non valida. nell'ambito dei rapporti civili, etico-sociali, economici e politici. Quali sono le sue caratteristiche ? Parte II, Ordinamento della Repubblica, articoli 55-139. In La Costituzione è: lunga:con i suoi 139 articoli, si occupa di tutti i tipi di diritti questa sezione è spiegato l'ordinamento della Repubblica (politici, civili e sociali); si tratta quindi di una Costituzione stessa e i compiti dei singoli organi istituzionali, cioè il estremamente completa. Parlamento, il Governo, la Magistratura, il Presidente della rigida: il suo testo è fisso e può essere modificato solo con una procedura molto lunga e complessa, descritta Repubblica, la Corte Costituzionale. all'interno della Costituzione stessa. L’Assemblea Disposizioni transitorie e finali: indicazioni per gestire il Costituente l’ha resa così difficile da modificare per passaggio dal Regno d'Italia alla Repubblica. difenderla da facili e improvvisate modifiche che potrebbero in qualche modo snaturarla. Se cambiarla fosse facile, infatti, potremmo decidere di fare delle modifiche per poi magari pentircene dopo poco tempo. I primi 12 articoli, i Principi Fondamentali, non possono comunque essere modificati. composita: è il risultato di un grande compromesso tra i membri dell'Assemblea Costituente, appartenenti a partiti diversi (comunisti, socialisti, cattolici e liberali) e quindi con ideologie molto diverse tra loro e con diverse opinioni su come doveva essere organizzata la nuova Repubblica. deliberata: ovvero redatta e approvata da un'Assemblea Costituente eletta dal popolo, e non concessa da un sovrano (ottriata). Impara giocando!!! A cosa serve? La Costituzione ha un ruolo importantissimo per la vita dello Clicca sull'immagine, scarica il dodecaedro con i 12 Stato ma anche per la nostra vita. Essa rappresenta il manuale Principi fondamentali della Costituzione e costruiscilo. d'istruzioni della Repubblica: indica quali sono i principali organi dello Stato e come vengono scelte le persone che ne fanno parte, quali sono i compiti dei parlamentari, come si approva e si emana una nuova legge, e tanto altro ancora. Inoltre è uno scudo che protegge i cittadini da chi vorrebbe limitare i nostri diritti e le nostre libertà: il diritto di votare e scegliere i nostri rappresentanti politici, il diritto di esprimere liberamente la nostra opinione... Il Discorso sulla Costituzione di Piero Calamandrei Piero Calamandrei, uno dei nostri “padri costituenti”, cioè uno dei membri dell’Assemblea Costituente, nel 1955, durante una conferenza tenuta a Milano, fece un discorso a una platea di studenti per spiegare loro che cos’è la Costituzione. Clicca qui per ascoltare le sue parole
Il monologo sulla Costituzione di Roberto Benigni
Roberto Benigni, nella prima puntata del Festival di Sanremo 2023, ha dedicato un monologo alla Costituzione Italiana e a chi la Costituzione l’ha scritta: I padri e le madri costituenti hanno lasciato l'ultima pagina bianca, perché dovevamo scriverla noi, con la nostra vita. La Costituzione non è solo da leggere, ma è da amare, bisogna farla entrare in vigore ogni giorno. Loro hanno tracciato la via e ci hanno lasciato una sola cosa da fare: far diventare questo sogno realtà. In seguito, rivolgendosi al Presidente Mattarella, aggiunge: Tra i nostri padri costituenti c'era Bernardo Mattarella che è il padre del Presidente, lei e la Costituzione avete avuto lo stesso padre, possiamo dire che la Costituzione è sua sorella. Clicca qui per vedere il suo intervento
Le 21 donne dell'Assemblea Costituente
Nell’Assemblea Costituente della nostra Repubblica, le donne
furono appena 21 su 556 costituenti; pochissime dunque. Eppure fu un grande passo avanti per le donne, che fino all’anno prima non avevano nemmeno il diritto di voto alle elezioni politiche. Il referendum del 2-3 giugno 1946, che ha segnato la nascita della Repubblica, è stata la prima occasione in cui le donne italiane hanno potuto esercitare il diritto di voto.