Sei sulla pagina 1di 74

A Nicholas e Riccardo

Si ringrazia il giudice Antongiulio Maggiore


per la gentile collaborazione

Testi: Fausto Vitaliano


Illustrazioni: Antonio Lapone
Colori: Cristina Stella

Progetto grafico di collana: Simonetta Zuddas


Restyling, impaginazione e redazione: Pier Paolo Puxeddu+Francesca Vitale studio associato

www.giunti.it

© 2020, 2022 Giunti Editore S.p.A.


Via Bolognese 165 - 50139 Firenze - Italia
Via G. B. Pirelli 30 - 20124 Milano - Italia

ISBN: 9788809941632

Prima edizione digitale: gennaio 2022


FAUSTO VITALIANO

LA REPUBBLICA
A PICCOLI PASSI

Illustrazioni di
ANTONIO LAPONE

Colori di
CRISTINA STELLA
Che cos'E una repubblica?
La repubblica è una delle forme in cui uno Stato può orga-
nizzarsi. Nella repubblica la sovranità appartiene al popolo.
Tradizionalmente, la repubblica, governata o rappresentata da
un capo eletto dai cittadini, si contrappone alla monarchia al cui
vertice c’è un sovrano per diritto di nascita.

La maggior parte delle città-stato dell’antica Grecia fu governata da un sistema


repubblicano. Anche nell’antica Roma il potere risiedeva nel popolo: per
questa ragione si disse che il governo era res publica, ossia “cosa pubblica”, di
tutti. Nel Medioevo i Comuni furono repubbliche dette “oligarchiche”, vale a
dire governate da un ristretto gruppo di persone, rappresentanti delle famiglie
feudali e mercantili. A Firenze si ebbe un breve periodo di governo repubblicano,
fino all’avvento della famiglia dei Medici, che prese il potere nel XV secolo.

Tra i più antichi Stati repubblicani ci


sono San Marino (vedi alle pagine
36-37) e la Svizzera, nata nel XIII secolo
in seguito all’alleanza tra alcune delle
comunità che sorgono attorno al lago
dei Quattro Cantoni.

4
Che cos’è la democrazia?
La democrazia è un sistema politico in cui la sovranità appartiene ai cittadini, che
hanno facoltà di eleggere i propri rappresentanti, scegliendo da chi desiderano
essere governati. Il termine “democrazia” deriva dal greco e significa, appunto,
“governo del popolo”. Le prime forme di democrazia risalgono alla Costituzione
di Atene, del VI secolo avanti Cristo.

Lo sai che...
Repubblica e democrazia non sempre sono
sinonimi. Molti Stati monarchici sono retti da
sistemi democratici: basti pensare alle monar-
chie europee, come il Regno Unito, la Svezia o la
Danimarca. Viceversa, come testimoniano diver-
si casi nel mondo, uno Stato repubblicano può, in
realtà, essere governato da una dittatura, dove
il controllo del potere è nelle mani di una sola
persona o di un ristretto gruppo di persone.

5
nasce la repubblica italiana
La Repubblica italiana ha compiuto sessant’anni. È perciò molto
giovane, se la paragoniamo ad altre nazioni europee. Dal 1861 al
1945 il nostro Paese è stato invece una monarchia: c’era quindi un
Re che governava, anche se in collaborazione con il Parlamento.
L’ultimo Re d’Italia, successore di Vittorio Emanuele III, fu Umberto II
di Savoia che però regnò per meno di un mese.

Il ventennio fascista
L’Italia ha anche conosciuto un periodo, lungo circa
vent’anni, dal 1922 al 1943, in cui è stata retta da
una dittatura, quella fascista. In quel periodo mol-
te libertà, tra cui quella di stampa e quella politica,
furono abolite.

6
Il referendum del 1946
Subito dopo la fine della Seconda guer- allora, non avevano diritto di voto. Gli
ra mondiale, il 2 giugno del 1946, tra i italiani scelsero la repubblica e, da allo-
cittadini italiani fu indetto un referen- ra, il 2 giugno si celebra la nostra festa
dum. Venne loro chiesto se preferiva- nazionale. Il primo Presidente (provvi-
no che l’Italia continuasse a essere una sorio) fu Enrico de Nicola, che rimase in
monarchia oppure che diventasse una carica per due anni, dal 1946 al 1948.
repubblica. In quell’occasione finalmen- La capitale della Repubblica italiana è
te votarono anche le donne che, fino ad la città di Roma.

Lo sai che...
L’articolo 12 della Costituzione stabilisce che la bandiera
della Repubblica italiana è il tricolore verde, bianco e rosso.
La nostra Repubblica ha anche un inno: è Fratelli d’Italia,
composto dal poeta e patriota Goffredo Mameli e musicato
da Michele Novaro.

L’Italia, come la maggior parte dei Paesi del mondo, è una democrazia. Questo
significa che sono i cittadini a scegliere da chi vogliono essere governati. Il popolo
esercita la propria sovranità tramite le elezioni, indette a scadenze regolari. Votare
non è un obbligo ma, oltre che un diritto, è un dovere di ogni cittadino.

7
re e presidenti
Le forme di governo monarchico e repubblicano non sono tutte
uguali. Tutto dipende dal diverso grado di potere di cui può disporre
il Re o il Presidente.

Ancora oggi nel mondo ci sono alcuni Paesi


che sono governati da monarchie assolute.
Il sovrano, in questo caso, è l’unica persona
a detenere il potere.

Ma esistono anche monarchie


costituzionali e monarchie parlamentari.
In queste forme di governo, è il Parlamento
a esercitare la sovranità, ma sempre
per conto dei cittadini.

I poteri del re, in questo caso, sono


più limitati. La sua carica, talvolta,
è quasi esclusivamente onorifica
e di rappresentanza, pur
conservando presti-
gio e alcuni privilegi.

8
Esistono anche diversi tipi di repubblica.
Nelle repubbliche parlamentari, come è l’Italia,
il potere è espresso dai deputati e dai senatori
eletti nel Parlamento, che possono
concedere, ma anche revocare, la fiducia
al Presidente del Consiglio e, quindi,
a tutto il Governo.

Nelle repubbliche presidenziali, come la Francia,


è il Presidente in persona, eletto dai cittadini,
a disporre di ampi poteri quali, per esempio,
quello esecutivo, che egli esercita insieme
al Primo Ministro, il capo del Governo.

Anche gli Stati Uniti sono una repubblica presidenziale.


In questo caso, il Presidente dispone di poteri ancora
più ampi, al punto da poter opporre il proprio veto, ossia
un parere contrario, a qualsiasi legge varata
dal Congresso (il Parlamento statunitense).

Unitario o federale?
L’Italia è uno Stato unitario. Il potere è affidato a un
unico Governo che lo amministra su tutto il terri-
torio nazionale. Negli Stati federali, come la Germania e la Svizzera, ma anche
gli Stati Uniti, esiste un Governo centrale a cui fanno capo diversi governi locali,
indipendenti l’uno dall’altro. Alcuni progetti costituzionali, tuttavia, prevedono
che l’Italia possa diventare anch’essa, tra qualche tempo, uno Stato federale.

9
Che cos'E la Costituzione?
La Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamento
del nostro Stato, il documento che stabilisce le norme e le leggi
che definiscono la vita democratica del nostro Paese. Al suo
interno sono illustrati i diritti e i doveri dei cittadini, i poteri dello
Stato e il loro funzionamento. La nostra Costituzione è formata
da 139 articoli, il primo dei quali recita: «L’Italia è una Repubblica
democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo,
che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».

La Costituzione italiana, entrata in vigore il 1° gennaio del


1948, non si limita a stabilire le regole per i cittadini, ma
indica principi fondamentali come il diritto allo studio per
tutti, al lavoro, alla salute e a una vita libera e dignitosa.

10
La Costituzione in due parti
La nostra Costituzione è divisa in due
parti: la prima enuncia i principi gene-
rali per la vita dei cittadini, la seconda
illustra invece il funzionamento del-
lo Stato e i compiti dei vari organi,
come il Parlamento, il Governo, la
Magistratura. È possibile modificare in
parte la Costituzione. Dal 1990 a oggi
sono state presentate diverse proposte
per cambiarne alcune parti.
La procedura di modifica è naturalmen- parlamentari. I due articoli che rego-
te piuttosto complessa e prevede una lano le modifiche costituzionali sono il
lunga serie di discussioni e votazioni numero 138 e il numero 139.

L’ultimo articolo della Costituzione italiana, il numero 139, stabilisce che la forma
repubblicana del nostro Stato non potrà mai essere cambiata.

11
ARTICOLO 1
L’Italia è una Repubblica democratica
fondata sul lavoro.

ARTICOLO 2
La Repubblica riconosce e garantisce
i diritti inviolabili dell’uomo.

ARTICOLO 3
Tutti i cittadini
hanno pari dignità sociale
e sono eguali davanti alla legge.

ARTICOLO 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento
di offesa alla libertà degli altri popoli
e come mezzo di risoluzione
delle controversie internazionali.

ARTICOLO 13
La libertà personale
è inviolabile.

12
ARTICOLO 34
La scuola è aperta a tutti.

ARTICOLO 35
La Repubblica tutela il lavoro
in tutte le sue forme
e applicazioni.

ARTICOLO 42
La proprietà è pubblica o privata.
I beni economici appartengono
allo Stato, a enti o a privati.

ARTICOLO 48
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne,
che hanno raggiunto la maggiore età.

ARTICOLO 54
Tutti i cittadini hanno il dovere
di essere fedeli alla Repubblica
e di osservarne la Costituzione e le leggi.

13
Le comunitA locali
La nostra Costituzione prevede che il territorio italiano sia politicamen-
te diviso in Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane (sono i
cosiddetti “Enti locali”). Gli Enti locali sono autonomi rispetto allo Stato.
Il Comune è l’istituzione più antica: risale infatti all’XI-XII secolo.
La Città metropolitana è invece l’ente più moderno e recente, è stato
infatti istituito nel 2014.

Regioni, Province, Comuni...


L’Italia conta venti Regioni, ciascu- Tra le Regioni, alcune, per la precisio-
na suddivisa in Province e Comuni, il ne cinque, sono cosiddette “a statu-
numero dei quali è in costante cambia- to speciale”. Significa che godono di
mento, per via di modifiche e accorpa- un’autonomia maggiore nei confronti
menti che ogni tanto possono essere dello Stato rispetto alle altre quindici.
fatti. Con una legge stabilita nell’aprile Queste Regioni sono Sicilia, Sardegna,
2014, per esempio, dieci Province si Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia-
sono trasformate in Città metropolitane. Giulia e Valle d’Aosta.
I Comuni italiani sono più di ottomila- Le altre Regioni si definiscono “a sta-
cinquantasette. tuto ordinario”.

14
Vicino ai cittadini
Gli Enti locali, soprattutto le Regioni e i Comuni, sono
molto importanti perché è loro compito risolvere
problemi rilevanti per i cittadini. La loro azione tocca
numerosi campi della vita di noi tutti, dalla scuola
alla salute, dal traffico alle festività.

15
le elezioni
A scadenze regolari i cittadini maggiorenni, ossia
quelli che hanno compiuto diciotto anni, vengono
chiamati a eleggere i propri rappresentanti presso
Comuni, Province, Regioni e Parlamento nazionale
(i deputati).
Per il Senato, il voto è invece riservato ai citta-
dini che abbiano compiuto venticinque anni.

Elezioni del sindaco


Nei Comuni più grandi, quelli con più di 15.000 abitanti, il sindaco, per essere
eletto deve ottenere almeno la metà più uno dei voti degli elettori. Se ciò non
capita, i cittadini tornano a votare dopo due settimane.
Questa volta, però, potranno scegliere solo tra due nomi: quel-
li dei due candidati che, nel
precedente turno, hanno
ottenuto più voti.

16
Diritto e dovere
Il voto libero e segreto viene garantito della Regione o i deputati e i senatori
dalla Costituzione. Il voto è, perciò, un della Repubblica. Il voto è la base della
diritto. Ma è anche un dovere da par- vita democratica; tuttavia, votare non è
te del cittadino esprimere la propria obbligatorio e chi decide di non recarsi
preferenza per il sindaco, il Presidente alle urne non compie alcun reato.

Il referendum
Oltre che per eleggere sindaci e presidenti, gli elettori possono essere chiamati
alle urne in occasione dei referendum. In questo caso, essi devono decidere
se una certa legge debba essere abrogata (cioè annullata) oppure mantenuta.
Nei referendum si può rispondere solo SÌ o NO. Gli indecisi, possono lasciare
la scheda bianca.

Lo sai che...
Chi si presenta alle elezioni viene definito
candidato. Il termine deriva dalla tradizione
esistente nell’antica Roma secondo la quale
le persone che intendevano sedere presso il
Senato si presentavano ai cittadini vestite
con una tunica candida, per dimostrare
la propria purezza e onestà.

17
che cos'e un partito?
È un’associazione tra persone che condividono le stesse idee riguar-
do alle grandi questioni e ai problemi più urgenti del Paese. Lo scopo
di ogni partito è arrivare al Governo; perciò, prima delle elezioni
ciascuno di questi propone ai cittadini la lista dei propri candidati.

Le sezioni
Tutti i partiti hanno centinaia di “uffici” distribuiti lungo il Paese. Questi uffici
sono in genere chiamati “sezioni” e servono per riunire i simpatizzanti, discu-
tere dei problemi locali e di quelli nazionali, ma anche per dialogare con tutti i
cittadini e illustrare le proprie posizioni.

18
Vecchi e nuovi partiti
La maggior parte dei partiti rappre- vita sociale molto più che se agissero
sentati oggi in Parlamento è nata da da soli. Questo concetto è espresso
poco, in alcuni casi da pochissimi anni. da un articolo della Costituzione, il
Tuttavia, alcuni partiti esistono già da numero 49, che dice: «Tutti i cittadini
parecchi decenni, anche se avevano hanno diritto di associarsi liberamen-
un altro nome. te in partiti per concorrere in modo
Attraverso i partiti, i cittadini possono democratico a determinare la politica
esercitare la propria influenza sulla nazionale».

Lo sai che...
In occasione delle elezioni, ciascun partito espone ai cittadini il proprio pro-
gramma politico, ossia i progetti e le leggi che ha inten-
zione di realizzare se arriverà al Governo, sperando
di convincere quanti più elettori possibile. Questo
momento della vita democratica viene detto
campagna elettorale, ed
è caratterizzato da comi-
zi, ossia discorsi pubblici,
incontri e dibattiti radiofo-
nici e televisivi.

19
il parlamento
Il Parlamento è la sede del potere legislativo.
Il suo compito è quello di discutere ed emana-
re le leggi che regolano la vita sociale di tutti
i cittadini. Il Parlamento è diviso in due rami:
la Camera dei deputati (con sede in Palazzo
Montecitorio) e il Senato della Repubblica
(con sede in Palazzo Madama).
La composizione e il funzionamento
del Parlamento sono stabi-
liti da quindici articoli della
Costituzione, compresi tra
il numero 55 e il nume-
ro 82. Ogni cinque anni il
Parlamento viene sciolto e
quindi rinnovato attraverso nuove elezioni. Il periodo di tempo in
cui un Parlamento rimane in carica è detto “legislatura”.

Per fare una legge


Camera e Senato agiscono autonomamente e discutono in maniera indipen-
dente le stesse leggi. Una legge viene approvata solo quando è stata votata
favorevolmente da entrambi i rami del Parlamento.

I Presidenti di Camera e Senato


I Presidenti della Camera e del Senato tati e senatori, la possibilità di esprime-
sono due importantissime figure politi- re la propria opinione. Il Presidente del
che. A loro spetta il compito di dirigere Senato è anche la seconda carica più
i lavori parlamentari, facendo rispettare i importante dello Stato, subito dopo il
regolamenti e assicurando a tutti, depu- Presidente della Repubblica.

20
Ma quanti sono?
La Camera è formata da seicentotren- almeno venticinque anni per la Camera
ta deputati, mentre il Senato della e quaranta per il Senato.
Repubblica conta trecentoquindici Deputati e senatori sono rappresentanti
senatori eletti (la metà dei deputati), di tutto il popolo, non solo dei cittadini
più altri, detti “senatori a che li hanno votati. Per que-
vita”, nominati per parti- sta ragione, nessuno può
colari meriti dal Presidente vincolare i componenti del
della Repubblica. Anche Parlamento a un determina-
gli ex Presidenti della to comportamento. I parla-
Repubblica diventano per mentari, inoltre, non possono
diritto senatori a vita. Per essere arrestati se non dopo
essere eletti in Parlamento un’autorizzazione specifica
occorre aver compiuto da parte del Parlamento.

Sotto controllo
Il Parlamento ha anche il compito di vigilare sull’attività del Governo segnalan-
do, al Presidente del Consiglio e ai suoi ministri, eventuali mancanze o cattivi
comportamenti. I deputati e i senatori posseggono alcuni importanti strumenti:
la “mozione”, alla quale segue un dibattito parlamentare, l’“interrogazione” e
l’“interpellanza”, con le quali chiedono al Governo di rispondere su uno specifico
problema.

Lo sai che...
Quando l’Italia era una monarchia, i
deputati venivano eletti dai cittadini,
mentre i senatori erano nominati dal Re.
Per questa ragione, la Camera dei deputati veniva identificata come
l’“acceleratore”, ossia l’istituzione che proponeva e approvava le leggi più
innovative, mentre il Senato era il “freno”, per la propria tendenza alla caute-
la e alla prudenza.

21
il governo
Dopo le elezioni, è il momento di formare il nuovo Governo. La pro-
cedura, un po’ complessa, parte dal Presidente della Repubblica, il
quale indica a chi ne spetti il compito. Questa figura viene chiama-
ta “Presidente incaricato”, e potrebbe anche non essere un parla-
mentare eletto (nella storia della nostra Repubblica, però, questa
eventualità è capitata pochissime volte).

La lista e la fiducia
Il Presidente incaricato propone quindi al Presidente della Repubblica una
lista di ministri e viceministri. Il Presidente della Repubblica si consulta con il
Parlamento per verificare che questa lista possa essere accettata.
Infine, il nuovo Governo si presenta alle Camere per ottenere la fiducia da parte
dei deputati e dei senatori: se la ottiene, il Governo entra in carica. La persona
che lo ha formato diventa Presidente del Consiglio dei ministri, detto anche
Primo Ministro o, con un termine inglese, Premier.

22
Il giuramento
Dopo la fiducia, si passa al giuramen- tire l’esecuzione delle leggi emanate
to. Il Presidente del Consiglio, i mini- dal Parlamento, e proposte, il più delle
stri e i viceministri giurano davanti al volte, dal Governo stesso. Anche il fun-
Presidente della Repubblica di rispettare zionamento del Governo viene stabilito
la Costituzione e di agire esclusivamen- dalla Costituzione, con gli articoli dal 92
te nell’interesse del Paese. Il Governo al 96. Al Parlamento è affidato un com-
rappresenta il cosiddetto “potere esecu- pito importantissimo: quello di vigilare
tivo”. Il suo compito è quello di garan- sull’attività del Governo.

Quando il Governo cade


Un Governo rimane in carica cinque anni, ossia per tutta la durata della legi-
slatura. Ma può anche capitare che la fiducia che gli è stata accordata dalle
Camere gli venga tolta, quando, secondo il Parlamento, non è stato in grado di
assolvere bene i propri compiti. In questo caso, il Presidente della Repubblica
si consulta con il Parlamento per verificare se sia possibile formare un nuovo
Governo, guidato dallo stesso Presidente del Consiglio o da un’altra persona.
Se ciò non è possibile, il Presidente della Repubblica scioglie anzitempo le
Camere e i cittadini sono chiamati a elezioni anticipate.

23
Maggioranza e opposizione
All’interno di ciascun ramo del Parlamento i deputati formano “mag-
gioranza” e “opposizione”. La prima è costituita dai deputati e dai sena-
tori che hanno dato la fiducia al Governo e che perciò ne sostengono
ampiamente l’azione e le decisioni. Della seconda fanno parte coloro
i quali non hanno dato la fiducia al Governo e pertanto cercano di far
valere le proprie ragioni, proponendo argomenti alternativi a quelli
presentati dal Governo o dalla sua maggioranza.
A seconda del risultato delle elezioni, la maggioranza
può trasformarsi in opposizione e viceversa.

Istituzioni autonome
Parlamento e Governo sono istituzioni autonome. Non
è detto che una legge presentata dal Governo deb-
ba per forza essere approvata. Può infatti capitare che
la maggioranza modifichi o addirittura respinga una
legge proposta dal Governo, che, però, non sarà per
questo costretto a dimettersi.

24
Anche se i deputati e i senatori
appartenenti alla maggioranza
sono in numero superiore, l’op-
posizione dispone comunque di
strumenti per contrastare effica-
cemente l’operato del Governo,
proponendo leggi alternative e
che ritengono migliori.

Diverse strategie
Nonostante il nome, l’opposizione non Governo condiviso da tutti. Alla stessa
è obbligata a opporsi sempre all’azione maniera, la maggioranza parlamentare
del Governo. che ha concesso la fiducia al Governo
Deputati e senatori che non apparten- può revocargliela, quando ritiene che
gono alla maggioranza possono infat- l’operato del Governo non sia stato
ti unirsi a essa di fronte a un atto del positivo.

Destra o sinistra?
I partiti occupano i banchi del Par- semblea costituente francese: nel
lamento alla destra o alla sinistra del 1789 i deputati più vicini al Re presero
Presidente, a seconda delle proprie posto alla sua destra; gli altri dovet-
convinzioni politiche. Questa divi- tero sedersi a sinistra. Oggi i partiti di
sione, e i conseguenti nomi “destra” destra vengono detti anche “conser-
e “sinistra”, nacque al tempo dell’As- vatori”, quelli di sinistra “progressisti”.

25
Il Presidente del Consiglio
e il Presidente della Repubblica
L’Italia è una Repubblica parlamentare. La sovranità appartiene ai
cittadini, che non delegano una sola
persona a esercitarla per loro
conto, bensì delegano tutto il
Parlamento, e i deputati e i
senatori che ne fanno parte.

Il Capo del Governo


Il Presidente del Consiglio dei mini-
stri è il Capo del Governo e ha il compito
di guidarne l’attività. Deve tenere conto delle
esigenze di tutti i ministeri, di cui coordina il lavoro. Ciascun ministro è responsabi-
le dei propri atti, ma il responsabile ultimo è comunque il Presidente del Consiglio.
La sua residenza ufficiale è Palazzo Chigi, che è anche la sede del Governo italiano.

Il Capo dello Stato


Il Presidente della Repubblica è il Capo
dello Stato. La nostra Costituzione non
gli assegna veri e propri poteri, ma la
sua è ugualmente una figura molto
importante.
Egli rappresenta l’unità della nazione,
firma e convalida le leggi emanate dal
Parlamento, nomina il Presidente del
Consiglio e, su sua indicazione, i mini-
stri del Governo.
È inoltre al comando delle Forze di sciogliere il Parlamento e indicare
Armate, presiede il Consiglio superiore la data delle elezioni. La sua residenza
della Magistratura e suo è il compito ufficiale è il Palazzo del Quirinale.

26
Mentre il Presidente del Consiglio, pur essen-
do rappresentante di tutti i cittadini, è
comunque espressione di una parte politica,
il Presidente della Repubblica è posto al di
sopra delle parti politiche e degli altri
poteri dello Stato. Egli rappresenta e
tutela la nostra Costituzione.

La divisione dei poteri


La garanzia più importante per la libertà
dei cittadini è quella che sancisce l’in-
dipendenza dei tre poteri dello Stato:
potere legislativo (Parlamento), esecutivo
(Governo) e giudiziario (Magistratura). È molto importante che ciascuno possa
agire in maniera indipendente e senza subire condizionamenti. La divisione dei
poteri è uno dei princi-
pi delle democrazie più
moderne e avanzate.

Lo sai che...
Qualsiasi cittadino italiano, purché abbia compiuto cinquant’anni di età, può
diventare Presidente della Repubblica. Sono i deputati e i senatori, oltre a tre
rappresentanti di ciascuna Regione, a eleggerlo. Rimane in carica per sette anni.

27
presidenti della repubblica

Enrico De Nicola (1877–1959)


dal 1946 al 1948

Luigi Einaudi (1874–1961)


dal 1948 al 1955

Giovanni Gronchi (1887–1978)


dal 1955 al 1962

Antonio Segni (1891–1972) Sandro Pertini (1896–1990)


dal 1962 al 1964 dal 1978 al 1985

Giuseppe Saragat (1898–1988) Francesco Cossiga (1928–2010)


dal 1964 al 1971 dal 1985 al 1992

Giovanni Leone (1908–2001) Oscar Luigi Scalfaro (1918–2012)


dal 1971 al 1978 dal 1992 al 1999

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016)


dal 1999 al 2006

Giorgio Napolitano (1925)


dal 2006 al 2015

Sergio Mattarella (1941)


dal 2015

28
presidenti del consiglio
Alcide De Gasperi (1881–1954) Giovanni Spadolini (1925–1994)
Ha presieduto 8 Governi (di cui Ha presieduto 2 Governi
uno ancora in età monarchica)
Bettino Craxi (1934–2000)
Giuseppe Pella (1902–1981) Ha presieduto 2 Governi
Fu a capo di un Governo
provvisorio Giovanni Goria (1943–1994)
Amintore Fanfani (1908–1999)
Ha presieduto 6 Governi
Ciriaco De Mita (1928)

Mario Scelba (1901–1991) Giuliano Amato (1938)


Ha presieduto 2 Governi
Antonio Segni (1891–1972)
Ha presieduto 2 Governi
Carlo Azeglio Ciampi (1920-2016)

Adone Zoli (1887–1960) Silvio Berlusconi (1936)


Ha presieduto 4 Governi
Fernando Tambroni (1901–1963) Lamberto Dini (1931)
Giovanni Leone (1908–2001) Romano Prodi (1939)
Ha presieduto 2 Governi Ha presieduto 2 Governi

Aldo Moro (1916–1978) Massimo D’Alema (1949)


Ha presieduto 2 Governi
Ha presieduto 5 Governi

Mariano Rumor (1915–1990) Mario Monti (1943)


Ha presieduto 5 Governi Enrico Letta (1966)
Emilio Colombo (1920–2013) Matteo Renzi (1975)
Giulio Andreotti (1919–2013) Paolo Gentiloni (1954)
Ha presieduto 7 Governi
Giuseppe Conte (1964)
Francesco Cossiga (1928–2010) Mario Draghi (1947)
Ha presieduto 2 Governi

Arnaldo Forlani (1925)

29
A che cosa serve un ministero?
I ministeri sono gli organi del Governo che si occupano di affrontare
e risolvere le grandi questioni della nostra società. Eccone alcuni.

Il Ministero degli Affari


Esteri e della cooperazione
internazionale cura i rapporti
dell’Italia con gli altri Paesi e con
le organizzazioni internazionali,
come l’ONU e l’Unione Europea.

Il Ministero dell’Interno
segue, tra l’altro, le attività
di polizia e pubblica
sicurezza e dei servizi
segreti.

Il Ministero
dell’Istruzione,
Università e Ricerca
si occupa dei problemi
della scuola,
dalla scuola materna
all’università.

30
Al Ministero della Salute fanno
capo tutti i problemi relativi
alla salute dei cittadini (medici,
ospedali e cliniche).

Il Ministero del Lavoro e


Politiche Sociali si dedica
a risolvere le questioni
poste da imprenditori,
lavoratori e sindacati.

Il Ministero della Difesa


controlla le attività delle Forze
Armate (Esercito, Marina,
Aeronautica e Carabinieri).

Il Ministero dell’Economia
e Finanze ha il compito di
studiare e preparare ogni
anno la legge Finanziaria,
che stabilisce quanto denaro
entrerà nelle casse dello Stato
tramite le imposte e le tasse e
quanto ne verrà speso per far
funzionare il Paese (per scuole,
ospedali, strade e quanto altro).

31
Sindaci, presidenti
e governatori
Comuni, Province e Regioni sono governati ciascuno dal proprio
Consiglio (comunale, provinciale o regionale) eletto direttamente
dai cittadini e formato dai consiglieri.

Il sindaco
Il sindaco ha il compito di formare e guidare la Giunta comunale, che può
essere definita come il “governo della città”. Ciascuno degli assessori comunali
(i “ministri” di un Comune) si occupa di una specifica materia: la scuola, le stra-
de, la polizia comunale, il commercio. Un assessore si occupa poi del bilancio,
ossia del denaro che un
Comune incassa dalle
imposte e dalle tasse
e spende per i servizi
ai cittadini.

Il Presidente della Provincia


Il Presidente della Provincia, la Giunta e il Consiglio provin-
ciale si occupano dei problemi di un territorio più vasto,
che non possono essere interamente risolti dai singoli
Comuni. Può tuttavia capitare che per determinate que-
stioni sorgano conflitti tra Comuni e Province, per esem-
pio in materie come il traffico e l’inquinamento provocato
dalle automobili. In questi casi, occorre che sindaci e pre-
sidenti lavorino il più possibile fianco a fianco.

32
Il Presidente della Regione
Al Presidente della Regione spettano estendere i poteri dei presidenti delle
compiti molto importanti e delicati. regioni e a rendere le regioni ancora
Il Consiglio regionale può infatti emet- più indipendenti dallo Stato centrale.
tere leggi che hanno valore per il terri- L’Italia diventerebbe così uno Stato
torio regionale e che riguardano que- federale. In questo caso, le regioni
stioni rilevanti quali la salute dei citta- assomiglierebbero sempre di più a veri
dini e la scuola. Sono attualmente allo e propri Stati autonomi, un po’ come
studio diverse proposte che mirano a succede in Germania o in Svizzera.

Prefetti e commissari
Sono entrambi funzionari dipendenti dal Ministero dell’In-
terno, quindi dallo Stato. Il prefetto può partecipare ai lavori
dei Consigli provinciali e il commissario a quelli dei Consigli
regionali. Hanno entrambi il compito di rappresentare il
Governo centrale presso gli Enti locali.

33
L'informazione
Una democrazia moderna e avanzata si riconosce anche e soprat-
tutto per la libertà dei cittadini di accedere all’informazione, che
deve essere libera, tanto da essere garantita dall’articolo 21 della
Costituzione, che recita: «La stampa non può essere soggetta ad
autorizzazioni o censure».

Diritto e dovere
Quello di informarsi è un diritto del cittadino, ma anche un suo dovere. Attraverso
i giornali, la radio e la televisione possiamo creare, migliorare o cambiare le nostre
opinioni sulla società e tenerci al corrente delle trasformazioni in corso.

34
Crearsi un’opinione
Leggere quotidianamente più di un lata da interessi politici o economici, ci
giornale ci aiuta ad avere informazioni dà la possibilità di controllare e vigila-
puntuali e a formarci un giudizio libero re sull’attività di Governo, Parlamento
da condizionamenti altrui. Ci consen- e Magistratura. È così che si forma
te inoltre di conoscere meglio i nostri un’opinione pubblica attenta, di cui i
doveri e i nostri diritti di cittadini. governanti devono tenere conto nel
L’informazione, se è libera e non vinco- prendere le loro decisioni.

35
San marino
e citta del vaticano
All’interno del territorio italiano esistono due Stati molto piccoli e
indipendenti: Città del Vaticano e Repubblica di San Marino. Il primo
si trova nella città di Roma, l’altro è situato tra la provincia di Rimini
e quella di Pesaro e Urbino.

36
Uno Stato dentro Roma
Lo Stato della Città del Vaticano fu istituito nel 1929 in seguito a un accordo tra
lo Stato italiano e la Chiesa. Vi abitano circa ottocentoquaranta persone e la sua
superficie è estesa per 0,44 km quadrati. Il suo territorio comprende anche piazza
San Pietro che è liberamente accessibile perchè sotto la sovranità italiana.
Il capo dello Stato Vaticano è il Papa
e la forma di governo è la
monarchia assoluta: come
Capo di Stato il pontefice
ha, cioè, piena autorità
legislativa, esecutiva
e giudiziaria.

Antica Repubblica
San Marino è una delle più antiche Marino, che è una Repubblica parla-
repubbliche del mondo. Secondo la mentare, ha circa trentamila abitan-
tradizione sarebbe stata fondata nel ti, ma altri diciassettemila sammari-
IV secolo, ma è solo intorno all’anno nesi vivono all’estero, soprattutto in
1000 che diventa Comune ed elegge Francia, Belgio e Stati Uniti. Dal 1992
i propri consoli. San Marino ha sem- fa parte dell’ONU.
pre difeso con successo la propria
indipendenza, malgrado la ridotta
estensione del proprio territorio. San

Sono “estero”?
Nonostante un cittadino italiano possa
liberamente entrare nel territorio di San
Marino e in quello della Città del Vaticano
(almeno per quanto riguarda piazza San
Pietro), si tratta di due Stati assolutamen-
te indipendenti dall’Italia, con un proprio
Governo e una propria polizia.

37
Roma, capitale d'italia

38
39
come si fa una legge?
Una legge stabilisce delle regole di comportamento che ciascun
cittadino è tenuto a seguire e rispettare. Queste regole toccano
ogni aspetto della nostra vita. Una legge non rappresenta solo un
obbligo, ma anche una garanzia per i nostri diritti.

Una legge può essere proposta


al Parlamento da un deputato
o da un senatore, dal Governo,
da un ministro, da un Consiglio
regionale, ma anche dai cittadini.
In questo caso, devono essere
raccolte almeno cinquantamila
firme di richiesta.

Il viaggio di una legge


Una legge viene anzitutto discussa in
una delle commissioni parlamentari,
formate da deputati e senatori esper-
ti in un determinato campo.
Arriva poi alla Camera o al Senato, di chiedere delle modifiche alla leg-
dove viene discussa e votata articolo ge anche su singoli articoli. Queste
per articolo e poi complessivamen- modifiche vengono chiamate “emen-
te. I parlamentari hanno la possibilità damenti”.

40
L’approvazione di Camera e Senato
Terminata la discussione, la legge vie-
ne votata dai deputati o dai senatori.
In caso di approvazione, il testo viene
trasmesso all’altro ramo del Parlamento,
dove la legge è nuovamente discussa.
Se non subentrano ulteriori cambiamenti,
la legge si intende approvata così com’è,
altrimenti deve passare di nuovo all’altra
aula per la discussione e l’approvazione
definitive.

La firma e la pubblicazione
Dopo l’approvazione del Parlamento, la leg-
ge viene firmata e promulgata dal Presidente
della Repubblica e pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale, la pubblicazione dello Stato sulla qua-
le compaiono le leggi, i decreti, gli annunci e
gli avvisi ufficiali.
Dopo quindici giorni dalla pubblicazione, la
legge entra finalmente in vigore.

Lo sai che...
Quando una legge viene presentata
dal Governo è detta Disegno di legge.
Quando il Governo ritiene di dover interveni-
re urgentemente per risolvere un problema
emette un Decreto legge, che deve essere
trasformato in legge entro sessanta giorni,
altrimenti decade.

41
Chi fa rispettare la legge?
Tutti i cittadini sono tenuti a rispettare la legge e, se possibile, a invi-
tare gli altri a fare altrettanto. Sono i corpi di Pubblica Sicurezza che
assicurano la tutela dell’ordine e in Italia sono cinque: la Polizia di
Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale
e la Polizia Penitenziaria. Poi ci sono i corpi di polizia locale, come ad
esempio la Polizia Municipale, ovvero i “vigili urbani”.

La Polizia di Stato
La Polizia di Stato ha il compito specifico di fare rispettare le norme del vivere
comune, tutelare l’ordine pubblico e prevenire o accertare i reati. Dal 1980 in
poi la Polizia in Italia è stata smilitarizzata, vale a dire che non è più un corpo
dell’Esercito, ma dipende dal Ministero dell’Interno.

L’Arma dei Carabinieri


Ai Carabinieri sono affidati diversi polizia militare e giudiziaria. L’ Arma dei
compiti: pubblica sicurezza, difesa del Carabinieri dipende dal Ministero della
Paese e delle nostre istituzioni, aiuto Difesa per quanto riguarda i compiti
alla popolazione nei casi di calamità militari e dal Ministero dell’Interno per i
naturali, partecipazione alle operazioni compiti di tutela dell’ordine pubblico e
militari in Italia e all’estero secondo le della sicurezza dei cittadini. I Carabinieri
direttive stabilite dal Parlamento e dagli sono stati costituiti ufficialmente nel
accordi internazionali stipulati dall’Italia. 1861, anno della proclamazione del
Ai Carabinieri è affidato inoltre il ruolo di Regno d’Italia.

42
La Guardia di Finanza
I compiti della Guardia di Finanza
sono quelli di combattere i reati
che hanno a che vedere con
le finanze e i tributi, ossia le
imposte e le tasse. Oltre a
questo, la Guardia di Finanza
sorveglia le frontiere italiane e
ha compiti di pubblica sicu-
rezza. La Guardia di Finanza
dipende dal Ministero dell’Economia e Finanze.

Il Corpo Forestale dello Stato


Il Corpo Forestale nasce a metà
dell’Ottocento per la tutela dei
nostri boschi, e oggi è specializ-
zato nella salvaguardia di tutto il
patrimonio ambientale italiano.
Controlla che sul territorio non vi
siano problemi per la salute del-
le persone, degli animali e delle
piante.

La Polizia Municipale
Gli agenti della Polizia Municipale,
noti anche come “vigili urbani”, agi-
scono all’interno di un Comune.
Il loro compito è tutelare l’ordine
pubblico, far rispettare il codice del-
la strada e ascoltare le richieste dei
cittadini riguardanti problemi locali.

43
Il potere giudiziario
I giudici sono chiamati ad amministrare e applicare la legge, stabi-
lendo se è stato commesso un reato e, eventualmente, quale pena
assegnare ai colpevoli. La Magistratura è un ordine autonomo dello
Stato: non dipende da alcun altro potere, né dal Governo, né dal
Parlamento.

Penale, civile e amministrativo


Esistono tre tipi di giudizio. Quello penale, quando è lo Stato ad accusare qual-
cuno di aver violato la legge; quello civile, quando si tratta di risolvere una
controversia tra cittadini; quello amministrativo, quando una delle due parti in
causa in un processo è un settore della pubblica amministrazione.

44
In tribunale
In un tribunale penale, oltre all’imputato (chi è accusato di un reato che il tri-
bunale dovrà accertare), compaiono diverse figure, ciascuna con un compito
specifico. Le principali sono: il pubblico ministero, che rappresenta lo Stato e
porta le prove che dimostrano la colpevolezza dell’imputa-
to; l’avvocato difensore, il cui compito è opposto, ossia
dimostrare l’innocenza dell’imputato; infine, il presidente,
che conduce il processo ed è chiamato a emettere la
sentenza.

In nome di chi?
La giustizia viene amministrata non
in nome dello Stato o di una singola
persona, ma in nome di tutto il popolo
italiano. Una sentenza di colpevolezza
o di innocenza viene quindi emessa
per conto di tutti i cittadini.
È per questo che i giudici devono esse-
re assolutamente liberi e indipendenti.
L’articolo 101 della Costituzione
recita: «I giudici sono soggetti
soltanto alla legge».

45
Tre gradi di giudizio
Una sentenza di condanna, nei confronti di chi è stato accusato di un reato,
diventa definitiva solo dopo tre gradi di giudizio. Una persona condannata dal
tribunale di primo grado può rivolgersi a un altro tribunale, detto Corte d’Assise
e, successivamente, alla Corte d’Assise d’Appello.
Si può ricorrere, come ultima risorsa, alla Corte di Cassazione, che, però, non
ha il compito di giudicare la colpevolezza
o l’innocenza, ma solo di stabilire se una
certa sentenza è tecnicamente giusta
o errata.

Lo sai che...
Quando un certo reato è considerato particolarmente grave, la Corte d’Assise
e la Corte d’Assise d’Appello possono chiamare sei cittadini estratti a caso
a svolgere la funzione di giudici popolari. Il loro compito è stabilire, insieme
ai magistrati, la colpevolezza o l’innocenza di uno o più imputati. Qualsiasi
cittadino può essere chiamato a svolgere il compito di giudice popolare.

46
Lo sai che...
Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) è un organo creato appo-
sitamente per garantire l’indipendenza dei giudici.
Il compito del CSM è quello di assumere, promuovere,
trasferire i magistrati ma anche intraprendere azioni
disciplinari nei loro confronti. È composto da sedici
membri eletti dai magistrati e da otto eletti dal
Parlamento. È presieduto dal Presidente della
Repubblica. Del CSM fanno inoltre parte le più
alte cariche della Magistratura.

La legge suprema
La Costituzione non può essere vio-
lata nemmeno da una sola legge e
nemmeno dalle più alte cariche dello composta da quindici giudici elet-
Stato. ti dal Presidente della Repubblica,
Perfino il Presidente della Repubblica dal Parlamento e dalle più alte cari-
può essere processato se vìola la leg- che della Magistratura. Se la Corte
ge dello Stato. L’organo supremo che Costituzionale giudica una certa leg-
giudica se una legge ha violato la ge anticostituzionale, quella legge
Costituzione è la Corte Costituzionale, viene immediatamente abolita.

47
Le Forze Armate... e non solo
Se il compito delle forze di Polizia è tutelare l’ordine pubblico,
la difesa del territorio italiano è affidata alle Forze Armate.

In Patria e all’estero
Le Forze Armate dipendono dal alluvioni. Negli ultimi decenni molti
Ministero della Difesa e sono com- soldati italiani sono stati autorizzati
poste dall’Esercito, dall’Aeronauti- dal Parlamento a partecipare a mis-
ca militare, dalla Marina militare e sioni militari all’estero, dal Libano
dall’Arma dei Carabinieri. I compiti alla Somalia, dal Medio Oriente
delle Forze Armate sono diversi: la all’Afghanistan.
difesa del Paese, anzitutto, ma anche Compito dei nostri soldati all’estero
l’aiuto alla popolazione in caso di è garantire la pace e la sicurezza del-
calamità naturali, quali terremoti e le popolazioni civili.

Il servizio militare
Fino a pochi anni fa, il servizio militare era obbligatorio per tutti i maschi
maggiorenni italiani, che erano tenuti a trascorrere sotto le armi un perio-
do di circa dodici mesi. Quest’obbligo è progressivamente venuto meno.
Oggi le Forze Armate italiane sono per gran parte composte da volontari.
Si tratta di soldati molto preparati e specializzati, quali ad esempio il corpo
dei paracadutisti o i Lagunari del battaglione San Marco. Da qualche anno
anche le donne possono prestare servizio militare.

48
La NATO
L’Italia fa parte della NATO, un’organizzazione militare costituita nel 1949 che
riunisce alcuni Paesi europei e gli Stati Uniti d’America. L’appartenenza alla NATO
comporta l’obbligo da parte dei soldati italiani di sostenere e difendere gli altri
Paesi che ne fanno parte, quando il comando militare dell’organizzazione ne
faccia richiesta.

I “caschi blu”
Alcuni soldati italiani possono far parte anche dei corpi militari dell’Organiz-
zazione delle Nazioni Unite (ONU), istituita nel 1945, subito dopo la fine della
Seconda guerra mondiale, i cosiddetti “caschi blu”.
Le truppe dell’ONU, costituite da soldati di tutti i Paesi appartenenti all’orga-
nizzazione, vengono chiamate a garantire la pace e la sicurezza nelle aree del
mondo dove sono in corso, o sono appena terminati, conflitti armati.

Il Corpo Nazionale
dei Vigili del Fuoco
Pur non facendo parte delle Forze no salvato centinaia di vite con grande
Armate, la presenza del Corpo dei coraggio e preparazione. Sono parte
Vigili del Fuoco è importantissima per fondamentale della Protezione Civile
la sicurezza delle persone, la salvaguar- insieme alle Forze Armate e a quelle
dia del patrimonio artistico e la tutela di Polizia, oltre che al Corpo Forestale
dell’ambiente. In occasione di disastri e dello Stato, alla Croce Rossa Italiana e
calamità naturali, i Vigili del Fuoco han- alle organizzazioni di volontariato.

49
Il lavoro
La nostra Repubblica riconosce al lavoro un’importanza fondamen-
tale. Basti pensare che il primo articolo della Costituzione recita:
«L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro». A tutti i
cittadini è garantito il diritto di avere un impiego e di essere retribuiti
per la qualità e la quantità del lavoro svolto, così da poter assicu-
rare, per sé e per la propria famiglia, una vita dignitosa e libera.

Il sindacato
È l’associazione che difende i dirit- Lavoratori) e la UIL (Unione Italiana del
ti dei lavoratori. I tre sindacati più Lavoro). I lavoratori possono libera-
importanti in Italia, per numero di mente scegliere se fare parte del sin-
iscritti, sono la CGIL (Confederazione dacato oppure no. I sindacati, tuttavia,
Generale Italiana del Lavoro), la CISL tutelano gli interessi e i diritti di tutti i
(Confederazione Italiana Sindacati lavoratori, non solo dei propri iscritti.

50
Che cos’è il contratto di lavoro?
È un accordo che viene stipula-
to tra i sindacati, che parlano per
conto dei lavoratori, e i rappre-
sentanti delle aziende. Il contrat-
to di lavoro stabilisce, per un certo
periodo di tempo, delle regole gene- fabbriche. Il Governo può intervenire
rali che possono riguardare le assun- quando il contratto riguardi molti lavo-
zioni di lavoratori, gli orari, il salario e ratori impiegati nelle grandi industrie.
anche gli impegni delle aziende sulla Le trattative per un contratto di lavoro
produzione e il funzionamento delle possono anche essere molto lunghe.

Lo sciopero
Quando un accordo tra sindacati e aziende risulta difficile, il sindacato può
chiedere ai lavoratori di scioperare, ossia di astenersi dal lavoro per una o più
giornate. Lo sciopero è una forma di protesta garantita dall’articolo
40 della Costituzione, ma che deve essere svolto
secondo quanto stabiliscono le leggi ordinarie.

Chi rappresenta le aziende?


Anche gli industriali hanno una propria rap-
presentanza. Si chiama Confindustria e il suo
compito è quello di difendere e tutelare i diritti
e gli interessi delle imprese italiane, anche nei
confronti del Governo e dello Stato.

51
Le imposte e le tasse
Tutti i cittadini sono tenuti a contribuire al funzionamento del Paese,
versando allo Stato, cioè a tutta la collettività, una parte del denaro
(le imposte) necessario alla spesa pubblica, per finanziare la costru-
zione di scuole, ospedali, strade, ferrovie, ponti, opere pubbliche.
Le imposte sono calcolate in base al reddito
di ciascuno: chi guadagna un po’
di più, pagherà un po’ di più,
e viceversa.

Ci rimette la collettività
Il pagamento delle imposte dovute allo Stato
è un atto importante per la vita democratica.
Chi evade le imposte, ossia chi non le paga o
non paga quanto deve, arreca un danno alla
collettività e, quindi, anche a se stesso.

52
Ipotesi di “autonomia impositiva”
Lo Stato distribuisce alle Regioni una parte delle imposte versate dai cittadi-
ni. Da qualche tempo si discute affinché ciascuna Regione italiana ottenga
la cosiddetta “autonomia impositiva”. Questo comporterebbe che i cittadini
versino le imposte nelle casse della propria Regione, anziché in quelle dello
Stato. L’obiezione a questa ipotesi è che, se non vengono introdotte
le giuste correzioni, le Regioni più povere lo diventerebbero
ancora di più.

Lo sai che...
Spesso si parla di tasse, quando in realtà
bisognerebbe dire imposte. Una tassa è
un prelievo effettuato dallo Stato o da un
Ente locale in cambio della prestazione
di un servizio. Per esempio, le tasse per
i certificati o per la richiesta di documenti.
Un’imposta è invece il versamento effet-
tuato da parte dei cittadini e delle imprese
in relazione ai propri guadagni.

53
la scuola
Gli articoli 33 e 34 della nostra Costituzione sono dedicati alla scuo-
la e al diritto all’istruzione per tutti i cittadini. In questi articoli viene
stabilito che spetta alla Repubblica dettare le norme generali sull’i-
struzione, istituendo scuole statali di ogni ordine e grado, ossia dal-
la scuola elementare fino all’università. Lo Stato stabilisce inoltre che
l’istruzione obbligatoria debba essere gratuita per tutti i cittadini.

Pubblica e privata
Oltre alla scuola pubblica, tuttavia, lo Stato consente anche a enti e organismi
privati di creare e gestire istituti di istruzione a tutti i livelli, purché non debbano
essere finanziati dalla collettività. In questo caso, si parla di scuole private che, a
differenza di quelle statali, non sono gratuite nemmeno per quanto riguarda il
periodo di istruzione obbligatoria.

54
Le borse di studio
La Costituzione garantisce anche per le famiglie prive di mezzi economici la possibilità
di raggiungere i livelli più alti di istruzione.
A questo scopo vengono stanziate le
borse di studio, ovvero dei contributi
economici che sono
assegnati tramite
concorsi pubblici.

Lo sai che...
Una delle grandi conquiste del XX secolo è senz’altro l’introduzione dell’obbligo
scolastico, che ha consentito a tutti i cittadini, anche quelli meno abbienti, di
avere il diritto almeno a un grado minimo di istruzione. Dal 1962 a oggi sono
stati diversi i progetti di riforma scolastica applicati di volta in volta dai vari
governi che li hanno proposti.

55
L' Italia e L' Europa
Alla fine della Seconda guerra mondiale, gli Stati europei iniziarono a
pensare un futuro comune nel quale fosse tutelata, prima di tutto, la
pace appena riconquistata e fosse possibile ricostruire le condizioni
economiche per garantire il benessere di tutti.

I pilastri dell’Unione Europea


Il primo passo, nel 1951, è stato quello
di mettere insieme due fondamentali
risorse con le quali erano state realizzate
armi per fare la guerra, ma che da allora
in poi sarebbero servite solo a produrre
energia e a costruire moltissime cose
per la vita: nacque così la Comunità
Europea del Carbone e dell’Acciaio
(CECA).
Poco dopo, nel 1957, un’altra tappa
essenziale è stata l’istituzione della CEE Europeo) che prevedeva la libera circo-
(Comunità Economica Europea) e l’Eu- lazione di persone, merci, servizi e capi-
ratom (Comunità Europea dell’Energia tali nei territori dei paesi aderenti.
Atomica), in seguito ai Trattati di Roma Lo scopo di questi primi passi verso l’U-
stipulati e firmati da sei Paesi: Italia, nione Europea era quello di sviluppare
Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo la cooperazione fra gli Stati e di arrivare
e Paesi Bassi. a una graduale unità economica di tut-
Insieme a queste due istituzioni fu cre- to il continente. Da allora, il percorso è
ato anche il MEC (Mercato Comune stato lungo.

La nascita dell’UE
L’Unione Europea (UE) è nata il 7 febbraio del 1992 con la firma del Trattato di
Maastricht. I suoi obiettivi sono molti e importanti per tutti e toccano argomen-
ti di carattere economico, politico e sociale. Fondamentale è, come si legge
nel Trattato della Costituzione «la promozione della pace, dei suoi valori e del
benessere dei suoi popoli».

56
Circolare, circolare!
Una delle conseguenze della nascita
dell’Unione Europea è stata l’entra-
ta in vigore della cosid-
detta “Convenzione di
Schengen”, che con-
sente ai cittadini dell’UE
di avere libera circolazione
all’interno dei Paesi membri,
senza più controlli alle dogane.

Capitali d’Europa
Pur non esistendo una vera e propria capitale dell’Unione Europea, Bruxelles,
in Belgio, e Strasburgo, in Francia, sono le città dove hanno sede i principali
organismi europei: il Parlamento Europeo, il Consiglio dell’Unione Europea e
la Commissione Europea. Lussemburgo è, invece, la capitale dove si trovano la
Corte di Giustizia e il Tribunale dell’Unione Europea.

Lo sai che...
L’Unione Europea ha anche deciso che i Paesi membri dispongano, se lo desi-
derano, della stessa moneta, l’euro. Dal 1° gennaio del 2002 le monete dei
singoli Paesi (lire, franchi, marchi, scellini) sono state sostituite dalla moneta
unica, che ha il medesimo valore in tutti i Paesi che l’hanno adottata.

57
Gli stati dell'unione europea

Svezia

Regno Unito Danimarca


Paesi Bassi
Belgio

Irlanda

Germania
Francia
Rep. Ceca
Lussemburgo Austria
Portogallo
Italia
Slovenia
Croazia
Spagna

Malta
58
L’Unione Europea ha una bandiera blu
con dodici stelle disposte a cerchio, che
rappresentano i Paesi che hanno dato l’avvio
al processo di unità: Belgio, Francia, Germania,
Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Danimarca,
Regno Unito, Irlanda, Grecia, Spagna e
Finlandia Portogallo. Anche se con il tempo si sono
aggiunti diversi altri Paesi, le stelle sulla bandiera
rimarranno dodici.

Estonia

Lettonia

Lituania Il 7 febbraio 1992 con la firma del Trattato di


Maastricht (entrato in vigore il 1° novembre del
Polonia 1993) è nata l’Unione Europea, formata all’inizio
dai dodici Paesi ai quali si sono aggiunti nel 1995
l’Austria, la Svezia e la Finlandia.
Dal 1° maggio 2004 ne fanno parte anche
Slovacchia Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia,
Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia
Ungheria e Ungheria.
Dal 1° gennaio 2007 sono entrate Bulgaria
Romania e Romania. Nel 2013 è entrata la Croazia.
Altri Paesi candidati che nel tempo hanno
fatto richiesta sono: Turchia, Albania, Islanda,
Montenegro, Serbia, Repubblica di Macedonia.
Dal 31 gennaio 2020, il Regno Unito è uscito
Bulgaria dall’Unione Europea.
Il motto dell’Unione Europea è:
Grecia “Unita nella diversità”.

Stati membri dal 1993-1995


Cipro Stati membri successivi al 1995

59
Chi governa l'Europa?
L’Europa si è dotata di molti organismi comuni per rappresentare i
propri cittadini. Uno di questi è il Parlamento europeo, che ha sede
a Strasburgo ed è composto da settecentocinquantuno membri,
eletti dai cittadini che fanno parte dell’Unione Europea.

Una presidenza a rotazione


La Commissione europea ha, dal 1995, l’importante compito di proporre le
direttive e i regolamenti che i Paesi dell’UE sono tenuti a rispettare. È composta
dai Commissari, nominati da ciascun Paese, ciascuno dei quali si occupa di una
specifica materia. L’italiano Romano Prodi è stato Presidente della Commissione
Europea dal 1999 al 2004. A lui sono succeduti il portoghese José Manuel
Durão Barroso e poi Jean-Claude Juncker e Ursula von der Leyen.

60
La Costituzione europea
Il processo di unione europea non è ancora terminato. Molti altri Paesi hanno
chiesto di far parte dell’Unione Europea e diversi hanno già ottenuto l’approva-
zione. I Paesi membri dell’Unione hanno per lungo tempo lavorato alla redazione
di una Costituzione europea condivisa da tutti. È un lavoro molto complesso che
ha prodotto diversi testi, l’ultimo dei quali è il Trattato di Lisbona entrato in vigore
il 1° dicembre 2009.

Lo sai che...
Dopo l’avvento dell’euro come moneta unica europea, le banche nazionali
(tra cui la Banca d’Italia), che si occupavano della circolazione delle singole
monete, hanno perduto parte del proprio potere. Ora la circolazione dell’euro
è regolamentata dalle decisioni prese dalla BCE, la Banca Centrale Europea.

61
Date da ricordare
VII secolo avanti Cristo
La città di Roma subentra ad Alba Longa
come centro più importante nell’area
compresa tra il mar Tirreno e il Tevere.

1559
La pace di Cateau-Cambrésis sancisce
la fine della guerra tra Spagna e Francia.
L’Italia è sotto il dominio degli spagnoli.

1713-1714
Alla Spagna subentra l’Austria, che si
insedia a Milano e a Mantova. Il Regno
III secolo avanti Cristo di Napoli, con la Sicilia, passa sotto Carlo
I romani unificano l’Italia estendendo il di Borbone, mentre la Sardegna fa parte
loro dominio su tutto il territorio della del territorio sabaudo.
penisola.
Seconda metà del Settecento
476 dopo Cristo Dopo la Rivoluzione francese, l’Italia
Crolla l’Impero Romano d’Occidente. entra a far parte prima della repubblica
e poi dell’impero napoleonico.
Fine XI-prima metà XIV secolo
Nascita e sviluppo della civiltà dei
Comuni in Italia.

Secoli XV e XVI
L’Italia diventa il più importante centro
culturale del mondo conosciuto,
in seguito alla nascita e allo sviluppo 1815
dell’Umanesimo e del Rinascimento.
Il Congresso di Vienna riporta l’Italia
quasi del tutto alla struttura che aveva
1494 prima dell’avvento di Napoleone.
Carlo VIII di Francia rivendica il diritto
Il Veneto viene annesso all’impero
di sovranità sull’Italia. Si apre un lungo
asburgico e forma, insieme alla
periodo di guerre con gli spagnoli.
Lombardia, il Regno Lombardo-Veneto.

62
1860 1922
Le lotte risorgimentali e le guerre Sale al potere il regime
d’indipendenza portano all’unificazione fascista, guidato da
italiana sotto la sovranità dei Savoia. Benito Mussolini.

1939
Scoppia la Seconda guerra mondiale.

1940
L’Italia entra in guerra a fianco della
Germania nazista di Hitler.

1943
Crolla il regime fascista. L’Italia si sgancia
dall’alleanza militare con i nazisti. Re
Vittorio Emanuele III abbandona Roma
insieme al Governo. L’Italia
è occupata dai nazisti, contro i quali
combattono i partigiani della Resistenza.
17 marzo 1861
Viene proclamato il Regno d’Italia. 1945
Termina la Seconda guerra mondiale.
1866 L’Italia viene liberata dagli occupanti.
Al regno viene annesso il Veneto.
1946
1870 Si tengono le elezioni per l’Assemblea
Conquista di Roma. costituente e per il referendum
che porta alla proclamazione
della Repubblica.

1914
Scoppia la Prima guerra mondiale,
che termina nel 1918.

1915
L’Italia entra in guerra schierandosi
con la Francia e la Gran Bretagna.

63
la repubblica in quiz
Valutate la conoscenza della Repubblica italiana e del suo funzio-
namento, rispondendo alle 10 domande e ai 10 “Vero o Falso?”.
Per ottenere un buon “voto”, occorre dare almeno 10 risposte esatte.
Siete pronti?

1. In quale anno è stato eletto 3. Da quanti articoli è composta la


il primo Presidente nostra Costituzione?
della Repubblica italiana?
A 1
A 1951
B 100
B 1945
C 118
C 1946
D 139
D 1977

4. Quante Regioni italiane


sono a statuto speciale?
A 2

2. Che tipo di Repubblica B 5


è quella italiana? C 7
A Federale D 19
B Monarchica
C Parlamentare
D Presidenziale 5. Come si chiama il rappresentante
del Governo presso i Consigli provinciali?
A Consigliere
B Prefetto
C Commissario
D Agente segreto

64
6. Quanti sono i deputati 9. Quali sono i tre poteri
eletti alla Camera? dello Stato?
A 315 A Esecutivo, governativo e militare
B 945 B Legislativo, esecutivo e giudiziario
C 2 C Legislativo, parlamentare e ordinario
D 630 D Presidenziale, repubblicano
e giudiziario

7. Chi nomina il Presidente


del Consiglio?
A Il Presidente del Senato
B Il Presidente della Repubblica
C Il Presidente della Camera
D Il sindaco

10. Quanti Paesi hanno dato l’avvio


al processo di unità europea?
A 3
B 6
C 12
D 25

8. Per quanti anni rimane in carica


il Presidente della Repubblica?
A 5 anni
B 2 anni
C 7 anni
D Per sempre

65
vero o falso ?
1. L’Italia è sempre stata 6. I referendum possono solo
una Repubblica. abrogare una legge, non istituirla.

Vero Falso Vero Falso

2. Può diventare Presidente 7. Una legge viene promulgata


della Repubblica solo un membro del solo quando è stata approvata sia
Parlamento, deputato o senatore. dalla Camera che dal Senato.

Vero Falso Vero Falso

3. Il Presidente del Consiglio 8. I cittadini possono chiedere


è anche il capo dello Stato. la discussione di una legge.
Per fare ciò, occorre raccogliere
almeno 50.000 firme.
Vero Falso

Vero Falso

4. La maggioranza parlamentare,
una volta concessa la fiducia
al Governo, non può più togliergliela. 9. La Corte Costituzionale ha
il potere di abrogare qualsiasi legge,
se questa va contro il testo della
Vero Falso Costituzione.

5. Le elezioni per il Parlamento Vero Falso


si tengono ogni 5 anni.

Vero Falso 10. Un lavoratore non è obbligato


a iscriversi al sindacato.

Vero Falso

66
67
1. c. Nel 1946. 1. Falso.
2. c. Parlamentare. 2. Falso.
3. d. 139. 3. Falso.
4. b. 5. 4. Falso.
5. b. Prefetto. 5. Vero.
6. d. 630. 6. Vero.
7. b. Il Presidente della Repubblica. 7. Vero.
8. c. 7 anni. 8. Vero.
9. b. Legislativo, esecutivo e giudiziario. 9. Vero.
10. c. 12. 10. Vero.
RISPOSTE
per approfondire
Se siete curiosi e volete avere maggiori informazioni
su alcuni argomenti trattati in questo libro, vi suggeriamo
di consultare i seguenti siti internet:

Presidenza della Repubblica


www.quirinale.it

Governo italiano – Presidenza del Consiglio dei ministri


www.governo.it

Parlamento italiano
www.parlamento.it

Regioni italiane
www.regioni.it

Comuni italiani
www.anci.it

Repubblica di San Marino


www.sanmarino.sm
www.sanmarinosite.com

Città del Vaticano


www.vatican.va
www.vaticanstate.va

Unione Europea
www.europa.eu

Onu
www.un.org
www.unric.org

69
INDICE
Che cos’è una repubblica?......................................................................................... p. 4
Nasce la Repubblica italiana..................................................................................... p. 6
Re e Presidenti ................................................................................................................... p. 8
Che cos’è la Costituzione?.......................................................................................... p. 10
Le comunità locali........................................................................................................... p. 14
Le elezioni ............................................................................................................................ p. 16
Che cos’è un partito?..................................................................................................... p. 18
Il Parlamento ...................................................................................................................... p. 20
Il Governo ............................................................................................................................. p. 22
Maggioranza e opposizione..................................................................................... p. 24
Il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica ................. p. 26
Presidenti della Repubblica ...................................................................................... p. 28
Presidenti del Consiglio ............................................................................................... p. 29
A che cosa serve un ministero?.............................................................................. p. 30
Sindaci, presidenti e governatori........................................................................... p. 32
L’informazione ................................................................................................................... p. 34
San Marino e Città del Vaticano ............................................................................. p. 36
Roma, capitale d’Italia................................................................................................... p. 38
Come si fa una legge? .................................................................................................. p. 40
Chi fa rispettare la legge? ........................................................................................... p. 42
Il potere giudiziario ........................................................................................................ p. 44
Le Forze Armate... e non solo ................................................................................... p. 48
Il lavoro................................................................................................................................... p. 50
Le imposte e le tasse ..................................................................................................... p. 52
La scuola ............................................................................................................................... p. 54
L’Italia e l’Europa ............................................................................................................... p. 56
Gli stati dell’Unione Europea .................................................................................... p. 58
Chi governa l’Europa?................................................................................................... p. 60

Date da ricordare ...................................................................................................... p. 62


La repubblica in quiz ................................................................................................ p. 64
Vero o falso? .................................................................................................................. p. 66
Per approfondire ......................................................................................................... p. 69

Potrebbero piacerti anche