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CIVICA
LE FORME STATUALI DEL MONDO
ANTICO
Una polis è un sistema di organizzazione e gestione del potere, una sorta di politica. Si forma nell’ VIII
secolo a.C. come entità sociale e politica, autonoma e sovrana. In quel periodo la polis è essa stessa uno
stato, con proprie leggi e istituzioni, costituita da tre elementi fondamentali:
In quel periodo la società è aristocratica, cioè governata dai nobili della città, in conflitto con il demos (il
popolo), il quale chiede di partecipare alla vita pubblica. Nel mondo antico non c’è un unico tipo di poleis,
ma ce ne sono di differenti:
Polis monarchica: il sovrano è il re (il basileus), che esercita la sovranità in nume del popolo. Si
distingue dalle monarchie orientali, dove il re è sovrano in senso stretto ed è ritenuto una divinità.
Polis aristocratica: governo “dei migliori”, dei “ben nati”.
Polis oligarchica: governo dei pochi, degli oligoi.
Polis democratica: governo del popolo, della comunità, dei cittadini riuniti in un’assemblea.
Atene e Sparta
Tutta la storia greca dall’VIII al IV secolo a.C. ruota attorno ad Atene e Sparta, le due città stato che si
impongono come due città guida, con i rispettivi modelli politici fondamentali e più importanti
dell’antichità:
Pertanto avviene che nell’Atene democratica l’assemblea dei cittadini ateniesi ha un ruolo centrale nel
governo delle poleis, nella Sparta oligarchica il potere è nelle mani degli spartiati, unici uomini liberi della
città.
Roma
Anche nel mondo antico occidentale nasce una città-stato dopo le prime civiltà arcaiche, tra l’VIII e il VII
secolo a.C. emerge una città, Roma. Nell’epoca arcaica (753-509 a.C.) è una città stato monarchica, con
ordinamento politico analogo a certe poleis greche. Quindi ha come prima forma di governo la monarchia
(7 re di Roma, quattro latini e tre etruschi), che dura II secoli e mezzo (dal 21 aprile 753 a.C., la fondazione
della città da parte di Romolo, al 509 a.C. con la cacciata dell’ultimo re etrusco). In questo periodo
monarchico l’esercizio del potere è svolto dal rex, in carica a vita, affiancato dal senato (assemblea dei capi
aristocratici) e dai comizi curiati (assemblea popolare). La società era divisa i patrizi (soli a godere i diritti
politici), i plebei, gli schiavi e i clienti. Nel 509 a.C. l’aristocrazia caccia i re etruschi che limitavano i loro
poteri. Da quell’anno ha una repubblica aristocratica basata sul potere del senato, i cui membri provengono
da famiglie patrizie e governano senza tener conto della plebe, la quale protesta e muove rivendicazioni
politiche continuamente. Dopo lunghi anni di conflitti sociali la repubblica vede il posto a un nuovo regime,
il principato di Ottaviano Augusto nel 31 a.C.
Oggi gli stati indipendenti nel mondo sono 194 e hanno varie estensioni territoriali, alcuni hanno
un’estensione territoriale ridotta, e quindi sono stati dipendenti da altri stati, per emettere monete e per
formare un esercito, tra questi ultimi ad esempio il Principato d’Andorra, situato tra Spagna e Francia e la
Repubblica di San Marino.
Un territorio: porzione di superficie terrestre circoscritta dai confini di uno stato. Ci sono stati di varie
dimensioni: alcuni enormi come la Federazione Russa (17 milioni km 2) e poi alcuni di dimensioni
piccolissime come la Città del Vaticano (meno di mezzo km 2). I confini sono stabiliti da trattati
internazionali e uno stato comprende anche:
a. Lo spazio aereo sovrastante
b. Il sottosuolo e la terra ferma
c. Le acque interne e territoriali, tratto di mare adiacente alle coste (entro 12 miglia nautiche entro la
costa)
Un popolo: persone che abitano all’interno dei confini dello stato, i suoi cittadini
Una sovranità (potere sovrano): potere sovrano e corrisponde agli organi politici, i quali stabiliscono le
leggi valide su tutto il territorio dello stato e le fanno rispettare.
Le forme di governo?
Secondo le forme di governo, cioè secondo l’ordinamento politico. Si distinguono due forme di stato:
Le forme di stato
Secondo la struttura interna si distinguono in:
Unitario: ha organi di governo e leggi, validi su tutto il suo territorio (Italia, Inghilterra e Francia).
Federali: costituito da un’aggregazione, una federazione di stati, ciascuno dei quali ha propri organi
di governo e proprie leggi, che valgono per tutti gli stati membri della federazione (Stati Uniti).
Italia repubblica democratica
Che cos’e’ lo Stato
Lo stato è un insieme di persone che vivono su un certo territorio e che accettano di essere governate da
un’autorità formata da un insieme di istituzioni (Governo, Parlamento…).
Un popolo organizzato
Su un territorio
Sotto un unico potere politico sovrano
Dalla definizione di Stato si deduce che tre sono gli elementi fondamentali che lo costituiscono.
Lo stato è dunque sovrano al proprio interno (monopolio della forza) e indipendente nei confronti
degli altri stati.
Forme di governo
Si intende il modo in cui il potere dello Stato è distribuito fra i diversi organi.
La forma di governo indica il diverso modo in cui lo Stato esercita i suoi tre poteri.
La forma di governo è l’organizzazione di cu si serve lo stato per esercitare la propria sovranità e riguarda i
rapporti che intercorrono tra gli organi dello Stato.
La monarchia
Il capo dello stato è il re e la carica è ereditaria.
I. Monarchia assoluta: concentrazione dei fondamentali poteri dello Stato nelle mani de re. Non si
applica il principio della separazione dei poteri. I tre poteri sono concentrati nelle mani del re. La
sovranità è esercitata dal sovrano. Il re esercita in modo “assoluto”, cioè senza limiti, tutti i poteri
dello Stato, senza avere al fianco nessun altro organo costituzionale: il Re è legislatore,
amministratore e giudice.
II. Monarchia costituzionale (pura): il potere del re è limitato dal Parlamento, che ha potere
legislativo, e dalla Costituzione. Si inizia ad affermare il principio della separazione dei poteri: la
sovranità è ripartita fra diversi organi costituzionali. Il monarca non è più sovrano assoluto. Il
Parlamento esercita insieme al re la funzione legislativa. Il Parlamento è eletto a suffragio ristretto.
Il re esercita il potere esecutivo e controlla il potere giurisdizionale. A vote vi è una Costituzione,
cioè una legge fondamentale, che limita l’autorità del sovrano e riconosce ai cittadini alcuni diritti
fondamentali.
III. Monarchia parlamentare: è fondata sul parlamento eletto dal popolo, il re assume la funzione di
rappresentante dell’unità nazionale ma non ha potere di comando .
La repubblica
Il capo dello stato è il Presidente della Repubblica e la carica è elettiva.
Repubblica parlamentare: (Italia) il popolo elegge il Parlamento, che elegge a sua volta il
Presidente della Repubblica; il quale affida l’incarico di formare il Governo al Presidente del
Consiglio (scelto tra i partiti politici che hanno ottenuto la maggioranza dei voti alle elezioni). Il
governo deve avere la fiducia dal Parlamento altrimenti è costretto a dimettersi.
Repubblica presidenziale: (Stati Uniti) Il parlamento e il presidente sono eletti dal popolo. Il
presidente è sia capo dello stato che capo del governo (potere esecutivo). Non c’è nessun rapporto
di fiducia tra governo e parlamento
Repubblica semipresidenziale: (Francia) Il popolo elegge il parlamento e il presidente che sceglie il
primo ministro. Anche il presidente ha il potere di governo, che deve godere della fiducia della
maggioranza parlamentare.
Il risultato del referendum del 2 giugno 1946: l’Italia è una Repubblica; la scelta a favore della
repubblica è irreversibile (art 139)
Il carattere democratico della repubblica: cioè che si basa sul consenso del popolo (sovranità
popolare).
Il peculato
Appropriazione indebita di oggetti o denaro pubblico commesso da un pubblico ufficiale che approfitta
della sua posizione (art 314 codice penale).
La DEMOCRAZIA
In uno Stato democratico “la sovranità appartiene al popolo”.
I membri di un’assemblea costituente hanno voluto riconoscere ad ognuno il diritto di prendere
parte, in una condizione di parità con gli altri, alla vita politica e sociale.
Partendo dall’idea di eguaglianza si afferma che il potere deve appartenere a tutti i cittadini
La democrazia indica che il governo del popolo. In uno stato democratico la sovranità è espressione della
volontà popolare e il popolo esercita la sua sovranità, per il tramite del voto, attraverso i suoi
rappresentanti.
SOVRANITÀ POPOLARE
a. La democrazia rappresentativa: il corpo elettorale – i cittadini maggiorenni e con diritto di voto – elegge
i propri rappresentanti al Parlamento e ai Consigli degli enti territoriali (Comuni, Regioni).
b. La democrazia diretta: consente un coinvolgimento più immediato dei cittadini nelle decisioni
riguardanti la collettività intera. È questo il caso del referendum abrogativo, tramite il quale gli elettori si
pronunciano direttamente sull’eventuale eliminazione di una legge o di una sua parte.
Lo stato democratico
Strumenti di democrazia diretta:
a. Referendum:
Abrogativo (art.75): col referendum, il popolo può votare direttamente per decidere se
mantenere o abolire (cioè “abrogare”) leggi in vigore. Il procedimento si articola in 4 fasi:
1. Fase preparatoria: soggetti legittimati a chiedere il referendum: 500.000 elettori e 5 consigli
regionali. Termine per la presentazione della domanda: dal 1° gennaio al 30 settembre di
ogni anno.
2. Fase di controllo:
a) Controllo di legittimità del quesito referendario effettuato dall’ufficio centrale presso la
corte di cassazione (verifica numero e firme)
b) Controllo di ammissibilità: effettuato dalla corte costituzionale (controlla il rispetto dei
limiti)
3. Fase costitutiva (dell’indizione)
4. Fase dichiarativa del risultato: ESITO POSITIVO: il PdR, mediante suo decreto, “dichiara
l’avvenuta”. Il decreto è pubblicato immediatamente in Gazzetta Ufficiale e l’abrogazione
ha effetto dal giorno successivo a quello di pubblicazione del relativo decreto. ESITO
NEGATIVO: il guardasigilli lo comunica nella Gazzetta Ufficiale – in questo caso la legge o le
disposizioni cui il referendum si riferisce non possono essere sottoposte nuovamente a
referendum prima che siano trascorsi 5 anni.
Tributarie
Di bilancio
Di amnistia e di indulto
Di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali
Che partecipi al voto la maggioranza degli aventi diritto di voto (quorum strutturale)
Che la proposta ottenga la maggioranza dei voti validamente espressi (quorum deliberativo)
Il procedimento:
1) Iniziativa
2) Raccolta firme di 500.000 elettori o deliberazione di 5 consigli regionali
3) Giudizio di legittimità da parte dell’ufficio centrale per il referendum (corte di cassazione)
4) Giudizio di ammissibilità
5) Se la richiesta viene ammessa si va alle votazioni (tra 15 aprile e il 15 giugno)
Se si vota sì all’abrogazione: decreto del presidente alla Repubblica
No all’abrogazione: divieto di riproporlo per 5 anni
Mancato raggiungimento del quorum: referendum invalido
Costituzionale: il popolo deve confermare o meno una legge di revisione costituzionale. Prima
deliberazione, a meno di tre mesi c’è la seconda. Se vi è una maggioranza dei due terzi dei
componenti di ciascuna camera vi è la promulgazione; se vi è minoranza assoluta dei
componenti di ciascuna Camera dopo tre mesi e nessuna richiesta di referendum, si può
chiedere un eventuale referendum 1/5 dei componenti di una camera, 5 consigli regionali o
500 mila elettori. Se vi è una richiesta del genere e se vi è l’approvazione della maggioranza dei
voti validi vi è la promulgazione.
L’unico limite espresso è la forma repubblicana. I limiti impliciti sono i principi supremi
dell’ordinamento.
istituzionale
b. Petizioni
c. Potere di iniziativa di legge
a. Elezioni
La petizione: con la quale tutti i cittadini possono rivolgersi al Parlamento, per chiedere
provvedimenti legislativi ed esporre comuni necessità (art 50 cost).
L’iniziazione legislativa: con la quale 50mila cittadini possono sottoporre alle camere una
proposta di legge perché venga esaminata (art 71 secondo comma, cost).
Il suffragio universale: sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne che hanno raggiunto la maggiore età.
1) La cittadinanza
2) La maggiore età (sono previste alcune limitazioni PER LE ELEZIONI DEL SENATO, PER I CITTADINI
CONDANNATI A GRAVI PEN DETENTIVA)
Elettorato attivo: 18 anni per la camera dei deputati e il presidente della regione/consiglio regionale. 25
anni per il senato.
Con l’art. 48 viene ribadito nella costituzione il suffragio universale (diritto di voto riconosciuto a tutti i
cittadini) che è stato introdotto con il referendum istituzionale del 2 giugno 1946. Progressiva estensione
del diritto di voto in Italia:
Il corpo elettorale è costituito dall’insieme di coloro che hanno diritto di voto, i cittadini.
L’appartenenza al corpo elettorale risulta da appositi elenchi (le liste elettorali) che ogni comune provvede
a compilare e ad aggiornare d’ufficio.
Elettorato passivo: consiste nella capacità di ricoprire le cariche elettive. Di regola chiunque è elettore
risulta anche eleggibile. È necessario però:
Per l’appartenenza alla camera dei deputati aver compiuti 25 anni di età
Per l’appartenenza al senato della repubblica aver compiuto 40 anni di età
Tipi di elezioni
I cittadini sono chiamati a eleggere:
La votazione rappresenta:
Un momento di scelta consapevole : il voto va indirizzato verso quelle persone che hanno
competenza volontà per impegnarsi e realizzare ciò che promettono;
Partecipazione: esprimere la propria volontà, le proprie idee, mettendo al primo posto l’interesse
generale del Paese.
L’astensione vuol dire delegare ad altri le proprie scelte. Chi non vota ha già rinunciato in partenza.
Diritto
Personale
Uguale
Libero
Segreto
Dovere civico
La costituzione stabilisce che “il voto è personale ed uguale, libero e segreto” (art 48 c.2)
Il voto è personale: ogni elettore deve esercitare “personalmente” il proprio diritto di voto e non
può incaricare o delegare altri a votare per lui.
Il voto è uguale: tutti hanno lo stesso peso e contano allo stesso modo. L’atto è unico e irripetibile,
tale che l’elettore disponga di uno e soltanto un voto. Ciò costituisce il principio democratico di
eguaglianza sostanziale. È compito della Repubblica impedire che i cittadini siano costretti e
rinunciare al proprio voto in favore di altri
Il voto è libero e segreto: libertà e segretezza vanno di pari passo e sono molto importanti. Per
garantire la segretezza c’è un’apposita organizzazione elettorale volta alla difesa di questo diritto.
La Costituzione cerca di proteggere i cittadini nell’esercizio del suffragio da pressioni e controlli che
potrebbero di fatto impedire che il voto sia effettivamente la libera espressione della coscienza di
ogni singolo elettore.
Va fatta particolare attenzione per le schede che si possono ritenere nulle o annullabili. Questo per delle
eventuali scritte o segni tali da permettere di risalire all’identità dell’elettore.
L’art. 48 spiega che “il voto è diritto di tutti i cittadini, il cui libero esercizio deve essere garantito e
promosso dalla Repubblica”. Oggi non è applicabile alcuna forma di sanzione all’elettore che si sia sottratto
al “dovere civico” del voto, poiché l’art. 48, 2° co. non ha il significato di stabilire l’obbligatorietà del voto,
ma piuttosto il diritto al voto.
Il diritto/dovere di voto
Il voto è un diritto politico: è il diritto di partecipare alle decisioni sulla vita dello Stato
Il dovere è un dovere civico: non è obbligatorio votare ma è un dovere fondamentale per il
funzionamento della democrazia. Dal punto di vista giuridico l’obbligo e le eventuali conseguenze
giuridiche per gli inadempimenti sono cessati con l’abrogazione del dpr 361/57.
CORRECT COMPUTER POSITION
Why does the position of your computer screen matter?
It may not be the first thing that comes to mind, but the positioning of your computer screen is of major
physiological importance. Eyestrain (problem agli occhi), carpal tunnel, neck pain, and posture issues are
just a few conditions that may occur when incorrect positioning occurs. This is why correct positioning and
ergonomics matter. Fortunately, these problems can be avoided with a few simple practices.
RISK AT SCHOOL
You can fall down the stairs.
To reduce the risk of falling down the stair consider the following:
the stairs should be appropriate and safe;
the stairs should be well lit;
the stairs should have handrails at an appropriate height;
the stairs should be free from trip hazards or obstacles.
In case of emergency, people must be allowed to leave the building quickly and safely through an antipanic
front door.
The special construction regulations require that the doors in escape routes must be easy to open from
inside to their full with a handle if necessary. Push bars must be used where a lot of people are inside a
building.
They protect the user against health or safety
Personal tings at work.
Protection
They are:
Elmet Glasses
Airphones Safety jacket
Boots Gloves
Equipment
Lab rules
Do not enter the lab without your teacher or a staff member.
Do not allow experiments to run unattended.
Do not sit on lab tables.
Do not leave a flame unattended.
Do not eat or drink in a lab.
Do not taste any chemicals in the lab.
Tie back long hairs.
Wear safety equipment.
Label all chemicals to show the name of the material, the nature and is appropriate precautions.
DRINKING
If you’re under aged or you have to drive, you cant’ drink.
If you’re an adult you can drink one glasses per hour.
If you’re an adult you can drink 3 glasses per occasion.
Problems of drinking:
oesophageal problem
gastric cancer
liver cancer
Units of alcohol
Units are a simple way of expressing the quantity of pure alcohol in a drink. One unit equals 10ml or 8g of
pure alcohol, which is around the amount of alcohol the average adult can process in an hour. The
standard measure alcohol by volume (ABV) is a measure of the amount of pure alcohol as a percentage of
the total volume of liquid in a drink. You can find the ABV on the labels of cans and bottles, sometimes
written as “vol”. For example, wine that says “12% ABV” or “alcohol volume 12%” means 12% of the
volume of that drink is pure alcohol.
You can work out how many units are in any drink by multiplying the total volume of a drink (in ml) by its
ABV (measured as a percentage) and dividing the result by 1,000. For example, to work out the number of
units in a pint (568 ml) of strong lager (ABV 5,2%):
SMOKING
Chronic bronchitis
Nicotine: feel good chemicals, and make person dependent
LA COSTITUZIONE
La costituzione è la legge fondamentale dello Stato. Essa sta a fondamento di tutte le altre leggi: le leggi
ordinarie approvate dal parlamento non possono entrare in contrasto con la legge fondamentale (così
come leggi regionali, regolamenti comunali ecc.):
fornisce le regole del gioco della vita sociale, ovvero le regole generali, il cui dettagli sarà
specificato dalle leggi ordinarie;
è il patto stipulato tra i cittadini, da una parte, e tra i cittadini e lo stato, dall’altra. È un impegno
reciproco che si concretizza in diritti e doveri; diritti che lo stato riconosce ai cittadini, doveri che i
cittadini riconoscono verso lo stato e gli altri cittadini. (nelle disposizioni “transitorie e finali”, ultima
parte della costituzione, al punto XVIII si dice che la Costituzione dovrà essere fedelmente
osservata come legge fondamentale della repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello stato;
anche gli organi dello stato sono soggetti alla costituzione, in quanto nello stato costituzionale,
appunto, sovrana è la costituzione (la costituzione nasce come limite, cioè forma di controllo verso
chi esercita il potere));
non nasce a tavolino, ma è il frutto della storia di un popolo, delle sue sofferenze e lotte, e del
desiderio di dare inizio a un nuovo corso, di fondare la coesistenza sociale su basi nuove.
Articolo 1
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita
nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
1. Principio repubblicano “l’Italia è una repubblica”: sancisce in modo solenne il risultato del
referendum del 2 giugno 1946, dove la scelta a favore della repubblica è irreversibile.
I caratteri che distinguono la forma repubblicana da quella monarchica sono: elettività e
temporaneità delle cariche. Quando si parla dell’Italia come Repubblica si fa riferimento alla sua
forma di governo, cioè al modo in cui il potere sovrano è distribuito fra gli organi dello stato. L’Italia
è, più precisamente, una repubblica parlamentare. Ciò significa che il Parlamento è il perno del
sistema. Esso è di tipo elettivo e non ereditario. La forma di governo repubblicana è l’espressione
più alta della democrazia perché in essa il Capo dello Stato non è una carica ereditaria come
quella del sovrano della monarchia. Il cambio da monarchia a repubblica è stata una scelta
coraggiosa, un cambiamento sociale: repubblica deriva da res publica = cosa di tutti; lo Stato non è
un patrimonio familiare dinastico che si possa trasmettere per via ereditaria come un bene
qualsiasi. Coloro che svolgono temporaneamente un ruolo di direzione politica sono servitori, non
proprietari dello stato e i governati non sono sudditi, ma cittadini, che devono essere messi in
condizioni di esercitare la propria sovranità.
2. Principio democratico “l’Italia è una democrazia, la sovranità appartiene al popolo”: i membri
dell’assemblea costituente hanno voluto riconoscere ad ognuno il diritto di prendere parte, in
condizioni di parità con gli altri, alla vita politica e sociale. Partendo dall’idea di eguaglianza si
afferma che il potere deve appartenere a tutti i cittadini. Il metodo democratico di lega negli stati
moderni al principio maggioritario, che prevede che le decisioni siano prese a maggioranza. Una
maggioranza senza limiti però potrebbe schiacciare i diritti delle minoranze. Di qui la necessità di
individuare contrappesi all’arbitrio della maggioranza:
Il procedimento aggravato di revisione costituzionale
Il procedimento aggravato di legittimità costituzionale sulle leggi e sugli atti aventi forza di
legge da parte della corte costituzionale
Il referendum abrogativo
Un ordine giudiziario autonomo
L’esercizio della sovranità del popolo non può essere privo di regole, ma deve avvenire “nelle forme
e nei limiti della costituzione”
3. Principio lavorista “l’Italia è fondata sul lavoro”: