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Istituzioni di diritto pubblico

Diritto (due diverse accezioni)


 significato in senso soggettivo  allude al diritto come a una pretesa che un
soggetto vanta nei confronti degli altri/di tutto il sistema.
 significato in senso oggettivo  identifica il diritto: il diritto è un insieme di
regole che reggono un certo ramo dell’ordinamento.

Questi due modi di intendere il diritto sono strettamente legati tra loro:
- il diritto in senso oggettivo (diritto come insieme di regole) serve per tutelare
il diritto in senso soggettivo (tutelare le pretese dei singoli).
- i diritti dei singoli posso essere fatti valere se c’è un insieme di regole che le
tutela.

Il diritto in senso oggettivo si divide in due grossi rami: pubblico e privato (contratto
d’affitto, contratto telefonico, matrimonio).

Diritto privato
 Ramo del diritto che regola i rapporti tra soggetti privati.

Il diritto privato si suddivide a sua volta in alcuni rami:


- diritto di famiglia  matrimonio;
- diritto civile;
- diritto delle assicurazioni.

Diritto pubblico
 Ramo del diritto che regola l’organizzazione dei pubblici poteri e il rapporto
tra pubblici poteri e cittadini.

Il diritto pubblico si suddivide a sua volta in alcuni rami:


- diritto costituzionale;
- diritto amministrativo (= spiega come funziona la pubblica amministrazione);
- diritto penale (= diritto che disciplina i vari reati);
- diritto tributario.
Ci occuperemo di Diritto pubblico dello Stato (= sistema).

Lo Stato, come lo intendiamo noi oggi, è nato in Europa in un periodo relativamente


recente, cioè a partire dal 1400 e prende il nome di Stato moderno. Al tempo degli
antichi romani si chiamava Res pubblica.

Nei due secoli precedenti era presente il sistema feudale.

Tra il 1100 e il 1300: Sistema feudale  si basava su accordi di diritto privato tra i
vari feudatari. Non era ancora nato lo stato come lo conosciamo noi oggi, non era
ancora nato il sistema pubblico.

1400: si afferma in Europa lo Stato moderno  caratterizzato da 3 elementi


costitutivi:
- popolo;
- territorio;
- sovranità (governo, parlamento), può essere intesa in due diverse accezioni:
- esterna  si esercita nei rapporti con gli altri stati e implica che ogni stato è
indipendente dagli altri; oggi la sovranità esterna degli stati è limitata dalle
organizzazioni sovranazionali/internazionali (= organizzazioni fatte da più stati che
decidono di autolimitare i propri poteri a favore di tali organizzazioni) .
Esempi: Unione europea, ONU, Corte di Strasburgo (= si occupa della tutela dei diritti
umani);
- interna  comando supremo che uno stato ha sul suo territorio e sui suoi
cittadini.

I 3 elementi costitutivi dello Stato si possono combinare tra loro in tanti modi
diversi, nel senso che si può attribuire più o meno sovranità al popolo e più o meno
sovranità al territorio. La combinazione tra sovranità e popolo ha dato vita nei secoli
a 3 diverse forme di organizzazione, che prendono il nome di “forma di Stato”.

1. Stato assoluto  questa forma si è affermata in Europa nel 1400 e prevedeva


le seguenti caratteristiche:

 tutti i poteri erano concentrati nelle mani di un’unica persona;


 la persona che deteneva tutto il potere era il re o il principe (si diventava re
per ereditarietà e per designazione divina). Questo potere era assoluto, privo di
limiti.
“Principes legibus solutus” (= “Principe libero sciolto dalle leggi”)
“…” (= “Ciò che è gradito al principe deve essere forza di legge”);
 lo scopo per cui lo Stato assoluto esisteva era espandere il suo potere.
2. Alla fine del 1700 si afferma una nuova forma di stato, lo Stato liberale di
diritto.
L’affermazione di questa nuova forma di stato è dovuta a cambiamenti
profondi sia nel sistema economico (rivoluzione industriale  porta all’affermazione
dell’economia di mercato, in cui i prodotti vengono fatti su larga scala. C’è il bisogno di
avere delle regole sicure), sia nella società (rivoluzione francese  porta
all’affermazione di nuovi ideali, di nuovi principi, tra cui quello di uguaglianza. Si afferma,
inoltre, la borghesia la quale detiene il potere economico) .

Questa forma prevedeva le seguenti caratteristiche:

 la finalità dello Stato diventa quello di tutelare i diritti dei cittadini,


intervenendo il meno possibile nella loro vita.
 separazione dei poteri dello Stato, non sono più in mano a una sola persona:
- potere legislativo  il parlamento si occupa di fare le leggi;
- esecutivo  il governo e tutta la pubblica amministrazione che sta sotto il
governo si occupa di far applicare le leggi;
- giudiziario  la magistratura, i giudici, si occupa di controllare il rispetto
delle leggi.
 principio di legalità: solo la legge fatta da parlamento ha il potere di
organizzare i pubblici poteri, lo Stato, e limitare i diritti dei cittadini.
La legge deve essere:
- generale  deve applicarsi a tutti nello stesso modo;
- astratta  deve applicarsi in tutte le situazioni uguali;
- scritta  dai rappresentati del popolo.
 principio rappresentativo: nel parlamento, che fa le leggi, tutto il popolo deve
essere rappresentato.

3. Nel 1900 si afferma una nuova forma di stato, grazie all’allargamento della
base elettorale. Aumenta, così, il numero e il tipo di interessi che lo stato deve
rappresentare. Questa nuova forma di stato prende il nome di Stato di
democrazia pluralista (cerca di rappresentare una pluralità di interessi e punti di vista) .

Questa forma prevedeva le seguenti caratteristiche:

 garanzia di elezioni periodiche segrete e con il pluripartitismo (= presenza di tanti


partiti);
 garanzia della libertà di manifestazione di pensiero e accesso ai mezzi di
comunicazione;
 la finalità dello Stato è tutelare i diritti dei cittadini, ma non solo di quelli civili,
che non richiedevano l’intervento dello stato, bensì anche dei diritti sociali
 intervento attivo dello stato nei confronti dei suoi cittadini.

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